Il 27 ottobre Greenpeace ha effettuato un blitz dimostrativo a Roma, presso il centro commerciale di Auchan Casal Bertone (via Pollio), per chiedere al Gruppo di rimuovere le lampadine incandescenti dagli scaffali dei propri punti vendita in Italia, come misura per limitare le emissioni di gas serra responsabili dei cambiamenti climatici.
Le tradizionali lampadine incandescenti disperdono sotto forma di calore oltre il 90% dell’energia elettrica consumata, e solo il 10% si trasforma in luce. È un enorme spreco di energia che potrebbe essere evitato utilizzando invece lampade fluorescenti compatte ad alta efficienza che permettono di abbattere i consumi dell’80%.
“I cambiamenti climatici sono la più grave crisi ambientale di oggi e occorrono misure concrete e immediate per fronteggiare il fenomeno” spiega Maria Stella Carbone, coordinatore del gruppo locale di Greenpeace a Roma. “Puntare sull’efficienza è il modo più economico per limitare i consumi energetici e ridurre le emissioni di gas serra. Chiediamo ad Auchan di prendere un impegno concreto per la salvaguardia del clima e rimuovere le lampade incandescenti dai propri scaffali al più presto”.
La semplice messa al bando delle incandescenti nel settore residenziale in Italia permetterebbe di risparmiare 5,6 miliardi di chilowattora all’anno, pari a circa 3 milioni di tonnellate di anidride carbonica in meno. Sarebbe una misura a costo nullo per lo Stato, con risparmi in bolletta per i consumatori pari a circa 1 miliardo di euro all’anno.
“La vera soluzione per fronteggiare i cambiamenti climatici e migliorare la sicurezza energetica del Paese è l'efficienza, altro che carbone e nucleare” conclude Maria Stella Carbone. Il rapporto di Greenpeace “La rivoluzione dell’efficienza” indica che tramite misure di efficienza energetica in tutti i settori, e non solo nell’illuminazione, si potrebbero risparmiare al 2020 circa 100 miliardi di chilowattora all’anno, pari alla chiusura di 15 centrali da 1000 MW.
27/10/2007