No al carbone Alto Lazio

24 aprile 2008

Il New York Times sull'uso del carbone, citato il caso Civitavecchia



Parliamo dell'articolo "Europe Turns Back to Coal, Raising Climate Fears" apparso su New York Times .com (leggi qui l'originale)

Il celebre giornale parla delle preoccupazioni e dei movimenti di opposizione che nascono in tutto il mondo contro il folle ritorno all'uso del carbone a scopi energetici.

"...Europe’s power station owners emphasize that they are making the new coal plants as clean as possible. But critics say that “clean coal” is a pipe dream, an oxymoron in terms of the carbon emissions that count most toward climate change. They call the building spurt shortsighted.

“Building new coal-fired power plants is ill conceived,” said James E. Hansen, a leading climatologist at the NASA Goddard Institute for Space Studies. “Given our knowledge about what needs to be done to stabilize climate, this plan is like barging into a war without having a plan for how it should be conducted, even though information is available.

“We need a moratorium on coal now,” he added, “with phase-out of existing plants over the next two decades.”..."

Da notare come l'Autore dell'articolo scivoli in modo piuttosto dilettantesco riportando ingenuamente (speriamo) le balle di Enel su TVN definita "futura centrale a carbone più pulita d'Europa".

D'altro canto, emerge chiaramente come nel mondo scientifico le annunciate soluzioni per lo stoccaggio della CO2, siano destinate ad attivarsi solo nella fantasia e nella propaganda pro-carbone delle lobbies interessate da questo business:

"...Without carbon capture and storage, coal cannot be green. But solving that problem will take global coordination and billions of dollars in investment, which no one country or company seems inclined to spend, said Jeffrey D. Sachs, director of the Earth Institute at Columbia University.

“Figuring out carbon capture is really critical — it may not work in the end — and if it is not viable, the situation, with respect to climate change, is far more dire,” Mr. Sachs said..."


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I cittadini dell'Alto Lazio si difendono dal carbone smascherando omissioni, lacune e carenze delle vecchie autorizzazioni della centrale TVN

24/04/2008 Comunicato

Si e' conclusa con la conferenza dei servizi al Ministero dello Sviluppo Economico, l'audizione dei medici e dei cittadini che rappresentano le famiglie dell'Alto Lazio impegnate in un'azione di leggittima difesa popolare contro lo “sporco carbone pulito” dell'Enel. È in ballo la riapertura della procedura A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale). “Spiegare l'A.I.A. è complicato e l'A.I.A. da sola non basta a fermare la centrale a carbone di Civitavecchia ma è un grande momento di verità” chiariscono i cittadini, proseguendo: “Questo spiega l'opposizione strenua dell'azienda elettrica: Enel ha paura.” Durante l'audizione è stato spiegato che le “lacune e carenze” dei documenti autorizzativi, scoperte dai periti del Tribunale di Civitavecchia sono tante e incontenibili. Riguardano soprattutto l' emissione di metalli pesanti. È stato altresì spiegato che le lacune e le carenze non sono una questione letterale ma si traducono in un numero di morti e di malati aggiuntivi rispetto a quelli dovuti ad altre cause. Per il calcolo del numero di morti e malati si applica un programma che fornisce il danno pecuniario. Il programma è stato messo a punto dall'Unione Europea; il risultato è il seguente: in 25 anni il risarcimento per morti dovuti al carbone sarà di 200.000.000 di euro. Per le malattie parliamo di tre volte tanto. Infine sono stati indicati aspetti “dimenticati” dall'autorizzazione, tra cui la sismicità dell'area – il recente terremoto fa testo – e l'enorme problema ampiamente sottovalutato della radioattività.

I lavoratori Enel, presenti con la garanzia della giornata lavorativa pagata, sono stati più volte invitati a fare causa comune contro chi nega loro anche le più elementari misure di prevenzione come lo screening dell'arsenico. Quei lavoratori, mai offesi dai cittadini dell'Alto Lazio, hanno invece scelto di urlare “pecorari” ai padri e alle madri presenti sotto il ministero in delegazione. “Ebbene sì, siamo pecorari” hanno risposto con orgoglio i rappresentanti di Tarquinia. A loro è andata la solidarietà dei cittadini di Civitavecchia.


Movimento No Coke Alto Lazio


Comitato dei Cittadini Liberi in difesa della salute e dell'economia


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23 aprile 2008

TVN: "Il riesame del decreto autorizzativo è un atto dovuto"

COMUNICATO STAMPA

Torrevaldaliga Nord, in corso la Conferenza dei Servizi*

Anna Pizzo (Sa): "Il riesame del decreto autorizzativo è un atto dovuto"*

"Il riesame del decreto autorizzativo è un atto dovuto, non solo amministrativamente, ma anche per la tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente". E' quanto afferma la consigliera regionale Anna Pizzo (Sinistra Arcobaleno) mentre è in corso la conferenza dei servizi per l'acquisizione dei pareri relativamente al riesame del decreto autorizzativo della centrale Torrevaldaliga Nord.

"Né lo sconto sulla bolletta energetica - conclude la consigliera - né lo stipulare accordi milionari, può compensare il danno alla salute che solo un attento rispetto della normativa in termini di emissioni può garantire".

Manuela Campitelli
addetto stampa 392.800.16.03

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Oggi al Ministero delle Attività Produttive


Oggi, mercoledì 23 Aprile, dalle 11 in poi, il movimento no coke Alto Lazio sarà presente con una delegazione di cittadini, agricoltori ed operatori del settore turistico e commerciale sotto il Ministero delle Attività Produttive per supportare i propri tecnici di fiducia che saranno ascoltati dalla commissione preposta al riesame dell’autorizzazione dell’AIA per la riconversione a carbone della centrale di TVN a Civitavecchia
.

I rappresentanti del movimento no coke Alto Lazio ed una delegazione del “Comitato dei Cittadini Liberi” composta dai rappresentanti dei lavoratori del mondo agricolo, agrituristico, turistico e commerciale, saranno presenti oggi a Roma per una manifestazione a supporto dei medici che si battono contro l’utilizzo del carbone per la centrale di Civitavecchia e che non smetteranno mai di sottolineare che di carbone sporco si tratta: il carbone pulito, è ormai assodato, non esiste. Infatti nel documento ufficiale della vecchia ed incompleta valutazione d’impatto ambientale non si parla di carbone pulito, anzi la tecnologia del clean coal viene scartata. “Sappiamo tutti quali siano le omissioni della V.I.A., - dicono i cittadini- soprattutto per quanto riguarda la parte che interessa la ricaduta a terra degli inquinanti emessi dalla combustione del carbone, elementi pericolosi per la salute, per l’alimentazione umana e per l’ambiente a tra questi anche l’Arsenico, incredibile e grave dimenticanza di Enel, non quantificato nei suoi documenti ufficiali”. La Conferenza dei Servizi che oggi dovrà decidere sulla riapertura dell’Aia, dovrà tenere conto del reale problema che tutto l’Alto Lazio e parte della Maremma potrebbe soffrire se la centrale di TVN dovesse entrare in funzione. La provincia di Viterbo basa almeno il 50% della sua economia sull’agricoltura, quella di qualità come le colture del carciofo, del pomodoro, del finocchio o le olive di Canino e Vetralla senza pensare alla qualità delle carni delle mucche maremmane di Monteromano e Allumiere, oltre a tutte le altre tipicità del viterbese, della Maremma e della Tuscia Romana. Il movimento no coke Alto Lazio ha preparato dei prodotti agricoli da offrire agli operai dell’ Enel che domani saranno mandati sotto al Ministero. Vogliamo far capire- sottolineano i cittadini- come la preoccupazione degli agricoltori sia in stretta relazione con quanto viene servito sulle nostre tavole. Non c’è contrapposizione, né tantomeno tensione, tra le due motivazioni che domani spingono a manifestare da una parte i dipendenti Enel e dall’altra i rappresentanti di altre categorie di lavoratori uniti con i cittadini e le mamme no-coke. Tutti temono per il proprio posto di lavoro, tutti vogliono un futuro per i propri figli, “ma se non difendiamo la salute e la nostra terra- dicono i cittadini- che futuro avremo per noi e soprattutto per i nostri figli? Non giova a nessuno elencare le migliaia di posti di lavoro in pericolo, nel caso malaugurato si dovesse bruciare carbone a TVN, piuttosto cerchiamo tutti insieme di disegnare un mondo più attento ai problemi della salute e rispettoso dell’economia di queste terre. Evitiamo inutili riferimenti ai limiti di legge per gli inquinanti perchè non vogliamo morire a norma di legge. La nostra è solo legittima difesa.

Movimento No-Coke Alto Lazio

VI ASPETTIAMO DALLE 11 IN POI IN VIA MOLISE, ANGOLO VIA VENETO

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22 aprile 2008

Il cinico Moscherini, emblema di immoralità nella gestione della cosa pubblica.


"Risposta a Moscherini"

Le esternazioni del Sindaco Moscherini relativamente al riesame del decreto autorizzativo non solo falsano la realtà dei fatti, ma rendono palese con quale malafede, mista a cupidigia, vengano affrontati gli interessi della comunità cittadina.

Infatti qualora la conferenza dei servizi prevista per il 23 p.v. presso il Ministero dello Sviluppo Economico decida il riesame del decreto autorizzativo, tale scelta non determinerà assolutamente, e purtroppo diciamo noi, il blocco dei lavori di riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord, come d’altronde appare ben chiaro dai documenti e come certamente Moscherini sa.

Scatenare quindi ancora una volta una vergognosa contrapposizione tra chi lavora nella centrale e nel relativo cantiere e chi si batte per la salute è degno di chi non disdegna qualsiasi mezzo, neanche la strumentalizzazione delle pur comprensibili angosce dei lavoratori e la sofferenza di chi sta pagando e pagherà con la propria salute l’inquinamento pregresso e futuro dell’ENEL, pur di accedere alla gestione dei fondi milionari che, probabilmente per “pura filantropia”, l’ente energetico sta concedendo agli enti locali, primo fra tutti il comune di Civitavecchia.

Peraltro tale riesame riguarda alcune carenze che il Movimento No Coke da anni, e la totalità delle istituzioni competenti ora, hanno evidenziato e fra le quali ci sembra particolarmente importante evidenziare:

  • la mancata individuazione dei valori limite di emissione per alcuni inquinanti rilevanti prodotti dalla centrale, con particolare riferimento, tra gli altri all’arsenico, all’acido cloridrico e all’acido fluoridrico;
  • la carenza dei piani di monitoraggio e controllo;
  • l’impiego delle migliori tecnologie disponibili.
Per i contenuti e l’importanza di tali argomentazioni, e per l’incidenza che il rispetto di tali criteri può avere sulla salute dei cittadini, il Sindaco, costituzionalmente primo responsabile della salute dei cittadini, dovrebbe essere in prima fila nel richiedere tale riesame.

Tralasciamo le altre argomentazioni tanto strumentali quanto poco inerenti la vicenda dell’avvio del riesame del decreto autorizzativo, se non per evidenziare che la decisa ed acida contrarietà espressa, peraltro tardivamente ed evitando il confronto, dal sindaco Moscherini anche con stizzita lettera ad indirizzo del Ministero dello Sviluppo Economico, è sua posizione personale e non certo dell’Amministrazione Comunale che, piaccia o meno, vede l’unica espressione della sua massima assise cittadina nella delibera 37 del 09.10.2006 nella quale si impegna il Sindaco a contrastare in ogni sede la riconversione a carbone di TVN.

Ma d’altronde la democrazia non è stella che brilla nella vicenda carbone.

Dobbiamo constatare ancora una volta e come d’altronde troppe volte denunciato che l’ENEL ancor prima di inquinare l’ambiente, inquina le coscienze.

Non stupisce quindi che Moscherini, a tale inquinamento predisposto, abdicando al proprio ruolo di garante della salute dei cittadini, dopo aver firmato una convezione con l’ENEL dove testualmente si legge che “le parti concordano che la prima erogazione (€ 14.000.000 ndr) avverrà decorsi trenta giorni dalla data di avvio dell’esercizio della centrale....” abbia provveduto con zelo ed impeto inconsueto, ad esprimere la propria “ferma contrarietà” al riesame del decreto autorizzativo.

Peggio del padrone (ENEL) c’è solo il cane del padrone.

Movimento Nocoke Civitavecchia


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"Lettera aperta al Sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini"

La Sua esternazione contro il riesame del decreto di autorizzazione all’esercizio della centrale di TVN a carbone (Decreto Marzano – dicembre 2003) non tiene in alcun conto il fatto gravissimo che a richiedere tale riesame sia stato (nel novembre 2007) l’ingegnere capo responsabile diretto del settore di controllo e monitoraggio degli inquinanti dell’ARPA Lazio. Se ne deduce che la Sua visione rinunciataria sia tardiva e, fors’anche, contraddittoria ed elusiva. Eccone i motivi:

1° la V.I.A. (valutazione d’impatto ambientale) è scientificamente lacunosa perché non ha valutato l’impatto ambientale del comprensorio interessato (che va da Montalto a Cerveteri e s’addentra fino a Monteromano, Tolfa e Allumiere), ma s’è limitata al Comune di Civitavecchia;

2° una visione scientifica del problema induce a richiedere una nuova V.I.A. (definita “strategica”) che studi le sofferenze sanitarie e ambientali del comprensorio sopradescritto;

3° l’Osservatorio ambientale “comprensoriale” è previsto dal parere vincolante della Regione Lazio (emesso il 27.05.2003 e recepito dal Decreto Marzano) e NON coincide con l’Osservatorio ambientale “civitavecchiese” fortemente voluto dalla trimurti DeSio – Enel – Gianni Letta…., cosicché tale nostro Osservatorio non ha cogenza giuridica erga omnes, ma funge da mero baluardo di facciata (la cosiddetta “foglia di fico”) per illudere l’opinione pubblica che l’Amministrazione comunale ha a cuore la salute e la qualità di vita dei propri amministrati;

4° l’Accordo Pincio – Enel da Lei rinnovato perpetua l’illusione di una tutela dell’ambiente e della salute e tacita i sindacati che fingono di non sapere che, finiti i lavori di costruzione di TVN, gli operai si troveranno senza lavoro e senza prospettive future…; qualcuno dica ai lavoratori che la nuova centrale assorbirà non più di 400 (quattrocento!) persone e che l’indotto garantirà non più di 500 addetti, data l’alta automazione dei cicli tecnologici. Quindi: i danni irreparabili che Lei paventa nel settore lavorativo non vanno sottovalutati, ma impallidiscono di fronte ai danni alla salute e all’ambiente ormai ampiamente dimostrati da ricerche puntuali condotte da Autorità super partes (Osservatorio epidemiologico regionale, équipes universitarie, perizie giurate di medici legali incaricati dal tribunale di Civitavecchia, evidenze di dissesti ambientali e sanitari nei siti in cui le centrali a carbone hanno dato orrende prove di danni irreparabili ambientali e antropici).

L’apodittico teorema scientifico degli esperti dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) non ammette sofismi né sotterfugi: “Ogni maxipolo energetico - comunque alimentato - induce maxidanno alla salute e all’ambiente!”.

Lei dovrebbe essere l’ultimo baluardo in difesa del diritto alla salute dei suoi amministrati e, anche se lasciato solo dall’ignavia delle Istituzioni statali di ogni ordine e grado, DOVREBBE porre in atto non solo il principio costituzionale di precauzione, ma soprattutto ogni meccanismo giuridico – amministrativo per ostacolare l’accensione del mostro energetico che vomiterà fumi fetidi e nefasti su popolazioni inermi e sfiduciate.

Se anche Lei dovesse manifestare la stessa ignavia e lo stesso cinismo, potrebbe essere chiamato a rispondere in proprio dei danni alla salute e all’ambiente. Il nuovo istituto della class action incombe sugli amministratori inadempienti come una spada di Damocle.

Con ossequi

Il coordinamento dei Medici e Farmacisti di Civitavecchia

Civitavecchia 22.04. 2008

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Libera Informazione in Libero stato: V2-Day

Aderiamo e invitiamo a firmare le proposte di Beppe Grillo. Anche a Civitavecchia sarà possibile firmare presso il Viale Garibaldi, dalle ore 18,00 alle 23,00.

"Il 25 aprile si terrà il V2 Day sulla libera informazione in un libero Stato. Il cittadino informato può decidere, il cittadino disinformato "crede" di decidere. Disinformare è il miglior modo per dare ordini. Si raccoglieranno le firme per tre referendum: l'abolizione dell'ordine dei giornalisti di Mussolini, presente solo in Italia, la cancellazione dei contributi pubblici all'editoria, che la rende dipendente dalla politica, e l'eliminazione del Testo Unico Gasparri sulla radiotelevisione, per un'informazione libera dal duopolio partiti-Mediaset."
Beppe Grillo

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USA: megainvestimenti nel solare.


" [In California]...nel deserto del Mojave saranno installati impianti per 3 GW nei prossimi 5-8 anni ed è stata avanza richiesta al Bureau of Land Management il diritto di passaggio per 150.000 ettari dove poter installare 34 grandi impianti solari termodinamici per un totale di 24 GW.

Sono tutti segnali molti chiari di dove investire. Se ne accorgeranno anche le aziende italiane?
Il prof. Rubbia dovrebbe organizzare un giro guidato in America e in Spagna per i nostri investitori." Fonte: Energoclub.it

Fantascienza? No. Accade mentre noi lottiamo contro la costruzione di centrali a carbone, fabbriche di morte.


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21 aprile 2008

22 Aprile, EARTH DAY: Stop al carbone per un'economia più verde, subito




Domani, 22 aprile, in tutto il mondo scatta l'EARTH-DAY, il "giorno della Terra". Una giornata dedicata allo sviluppo sostenibile, in cui si chiederà ai rappresentanti politici di lavorare perché vengano messe in atto strategie al fine di ridurre nel minor tempo possibile l'impatto delle attività inquinanti dell'uomo, che stanno compromettendo in modo irreversibile il nostro stesso ambiente di vita.

Tra le richieste che si leggono sul manifesto dell'Earth-Day, leggiamo:
  • Stop alla costruzione di nuovi impianti di produzione energetica a carbone
  • Più energia rinnovabile subito
  • Tecnologie per l'edilizia sostenibile
  • Più eguagliaza sociale: la ridefinizione in senso sostenibile dell'economia deve essere un'occasione per maggiore uguaglianza sociale.
E in Italia?

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"Centrale a carbone di Civitavecchia: chi berrà il vino al carbone?"


Riceviamo e pubblichiamo:


Mia madre abita in uno dei comuni più belli d'Italia, Tarquinia. Città ricca di storia, sita a pochi metri dal mare e nella quale l'agricoltura fornisce prodotti di rara qualità. Uno di essi, il vino Tarquinia, coltivato lungo la fascia costiera, è tra i sei DOC del Viterbese presenti all'importante manifestazione internazionale Vinitaly che si svolge nella città di Verona.

Purtroppo questo vino è in pericolo, insieme agli altri prodotti agricoli della zona.

Chi vorrà acquistarli dopo che sarà attivata la centrale a carbone di Civitavecchia ?

Come insegna la tragedia che si è già consumata nei dintorni della città di Brindisi nella quale sorge una analoga centrale, bruciare carbone per creare energia non solo è criminale per le inevitabili conseguenze sulla salute umana, ma è anche deleterio dal punto di vista economico: turismo e agricoltura non sono assolutamente compatibili con questo combustibile fossile.

Non solo il carbone emette radioattività, ma la sua combustione produce nanoparticelle che producono danni irreparabili alla salute umana. Oltretutto, queste nanopaticelle sono eterne, ovvero, una volta immesse nell'ambiente non c'è modo di liberarsene (http://www.nanodiagnostics.it http://dipna.eu ).

Poiché la nocività della combustione del carbone è una realtà scientifica innegabile, è a mio parere, in malafede, chi difende questa tecnologia obsoleta come propellente per l'economia o come unica risorsa per la produzione energetica.

Perché l'isola di Ventotene, grazie ad un progetto della Regione Lazio, "potrà soddisfare le sue necessità energetiche usando soltanto energia pulita, prodotta in loco", come si apprende dalle pagine del Venerdì di Repubblica, mentre Tarquinia e le altre città limitrofe alla Centrale a carbone di Torre Valdanica Nord sono destinate al collasso economico e ambientale ?

E' dovere di noi cittadini combattere affinché ciò non accada, affinché anche i nostri figli possano vivere in un ambiente non contaminato dalle letali nanoparticelle e affinché possano anche loro, in futuro, gustare prodotti unici come il vino Tarquinia.

Elena Maria Scopelliti

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Alcune lettere al servitore di Sua Emissione Enel

Pubblichiamo alcuni comunicati -provenienti da vari soggetti civili e politici- in risposta all'intervento di uno dei piccoli (s'intende in senso morale) fomentatori di folle dell'Enel, A. Benedetti, che da anni si distingue nel suo caparbio impegno per aizzare a suon di menzogne i precari operai contro la popolazione del comprensorio. Mamma Enel ringrazia, e pensa al momento in cui, terminati i lavori del cantiere, gli operai torneranno a casa, lasciando uno speciale presente per la popolazione del nostro comprensorio, oltre che per il pianeta tutto.

Una lettera di mario Dei Giudici,
coordinatore dei Verdi di Civitavecchia.

Egregio Direttore di "Maremma-Oggi",
la "lettera aperta" pubblicata nella vs. edizione del 19 aprile riferisce una reazione un po' scomposta del sig. Adalberto Benedetti nei confronti del capogruppo dei Verdi Sandro Manuedda e suscita considerazioni un po' tristi sulla controversa questione del carbone e dei soldi che Enel verserà al Comune di Civitavecchia e forse ai Comuni limitrofi.
Manuedda ha espresso senza fronzoli una sensazione condivisa da migliaia di cittadini di tutto l'Alto Lazio: “I soldi vomitati dall’Enel sono un’elemosina elargita per comprare il silenzio e, di più, il turpe consenso del “Comune-servo” sulle malattie e le morti che la centrale di Torrevaldaliga Nord causerà per i prossimi decenni alla popolazione di Civitavecchia e dell’Alto Lazio”.
È la semplice verità. Il fatto stesso che Enel sborsi tanti quattrini al Comune di Civitavecchia è una prova del danno consapevolmente compiuto. Quei soldi possono far felice un Sindaco con il pelo sullo stomaco che a Civitavecchia è probabilmente solo di passaggio e che non ha figli per i quali preoccuparsi. Ma è chiaro che Enel stessa, mentre tira su un altro pericoloso mostro nel nostro territorio e annuncia il "carbone pulito”, prova a “comprare” il silenzio sulla propria bugia. A giudicare dai fatti, ci riesce abbastanza.

In ogni modo, perché mai il signor Benedetti si agita tanto ad ogni stormir di fronda? Gli bastano le parole di un Consigliere comunale per dichiarare il pericolo di morte dell’occupazione locale? Stia tranquillo, se Enel gli ha detto che la centrale si accenderà non c’è ragione di agitarsi. E lui beneficerà insieme ai suoi figli e/o nipoti delle grandi opportunità occupazionali create della nuova centrale. Due-trecento posti all’Enel ci saranno ancora per almeno trent’anni, né occorre mobilitare gente, comitati del SI, cortei di lavoratori e simili per la difesa dell’occupazione. Per fare una centrale, in questa città, basta molto meno.

Piaccia o no ai fautori del carbone, resta però in piedi la dirimente questione se la centrale a carbone sia o no pericolosa per la salute, per l'ambiente, per la stessa economia, specialmente agricolo-turistica. Ci vorrebbe "un giudice a Berlino". Ma quella del giudice è stata una triste vicenda, forse poco nota ai più. Quando, al termine di un lungo processo civile, si era a un passo dalla sentenza al tribunale di Civitavecchia, Enel ha mosso i suoi "pedoni" ed ha fatto in modo che il Governo Berlusconi avocasse la causa al Tar. Orbene, tutti sanno che il Tar tratta materia amministrativa, non certo i diritti costituzionali. Insomma, in questa materia il giudice se lo è scelto Enel.
Risultato: i cittadini non si fidano ancora. Anche perché i loro dubbi sono scritti non soltanto nella "perizia giurata" prodotta appunto dalla Commissione di Esperti nominati dal tribunale di Civitavecchia, ma anche nelle carte di due ministeri, di una trentina di Istituzioni locali, della stessa Agenzia regionale dell’ambiente e in mille conclusioni di Commissioni medico-scientifiche a livello internazionale. Chiudono le centrali a carbone in Germania, una ad una, dove aprono ben altre strutture energetiche (con ricadute occupazionali enormi!). Negli USA si stracciano a decine i progetti di centrali a carbone, perfino quelle destinate ai deserti, che là non mancano. A Civitavecchia no, va benissimo una megacentrale a carbone “sporco” perché così piovono sulla città trenta denari.
Per favore, si ritrovi un po' di dignità! Quello che si scrive contro i cittadini che, a mani nude, resistono dopo anni di lotta somiglia molto alle accuse infamanti che sotto l’impero austriaco scribacchini tedeschi lanciavano addosso ai patrioti italiani. Ma la storia, ieri come oggi, talvolta ha sviluppi diversi dai nostri desideri e progredisce anche nostro malgrado. Libertà e democrazia sono moneta d’oro, non di argilla: resistono nel tempo, che è galantuomo…

Mario Dei Giudici , 21 aprile 2008


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"Nè fascisti né comunisti, solo ecologisti"
Gabriele Pedrini - Segretario Federale Fiamma Tricolore


Le elezioni sono finite, finita è la corsa sfrenata per una poltrona o un incarico politico, ma non credano né i vinti né i vincitori che, chi si è battuto o continua a battersi contro il polo energetico di questo sfortunato paese, abbia in qualche modo abbassato la guardia.
Non vogliamo cadere nella trappola carbone si o carbone no, diciamo come da sempre, che niente e nessuno ci può o potrà far scegliere, in funzione del combustibile bruciato dalle centrali ENEL, di quale patologia ci dovremmo ammalare.
La nostra città ha dato tanto, sia in termini economici che ambientali, è ora di dire basta, basta sentire i soliti soloni che vogliono farci credere che il carbone o il policombustibile fa più o meno male dell’altro, ecco perché non si può lottare solo contro il carbone, rimarrebbe sempre il petrolio: il no deve essere tassativamente all’ente elettrico a Civitavecchia.
E i tanti servi dell’ENEL che hanno tradito il popolo di Civitavecchia, che si sono fatti campagne elettorali contro il carbone e che se ne sono fregati, della nostra città, una volta seduti davanti alla mangiatoia politica: ora, fuori dalle mura delle istituzioni, vorrebbero ritornare a riprenderci in giro?
Che vengano, siamo pronti a cacciarli, la Nemesi storica non perdona, come non perdonano chi non vuole che questa città diventi il lazzaretto d’Italia.
Quali accuse ci possono fare, forse di non tener conto dei lavoratori del settore, falso: che sappiano tutti i lavoratori che appena la centrale andrà a carbone verranno licenziati 4800 operai.
Ci accuseranno di essere fascisti o comunisti, che ci importa del colore o della tessera di partito, o squadra calcistica, siamo soltanto civitavecchiesi che si battono per tutti, anche per chi ancora non capisce: l’ecologia non ha tessere né colore politico è di tutti, è universale.


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Movimento nocoke Civitavecchia

"E' d'ufficio l'intervento che il movimento nocoke dedica al cosiddetto portavoce dei lavoratori del cantiere enel, d'ufficio perché non motivata tanto da passione, quella si riserva ad antagonisti che la meritano, quanto da pena per il servilismo che traspare dalla risposta, quella si incivile e scomposta, che il signor Benedetti manda al consigliere comunale Sandro Manuedda.
Visto che si parla di libero voto che consegnò la città a Moscherini, ricordiamo al sig. Benedetti che intanto dopo la scellerata amministrazione De Sio, ci fu un'altra indicazione di voto, miseramente finita dopo diverse pugnalate inferte da chi ora gravita intorno all'attuale Sindaco, ma soprattutto Civitavecchia seppe esprimere con un voto VERO la propria contrarietà al progetto carbone: migliaia di civitavecchiesi si recarono a votare ad un referendum pur sapendo che anch'esso sarebbe stato ignorato.
Questo ha un valore inestimabile perché portò alle urne persone da destra a sinistra mosse non da cene elettorali o promesse di posti di lavoro per i figli, ma dall'amore per i propri figli, per non vederli morire a causa di scelte di pochi pagate fior di quattrini.
Il sig. benedetti dice "Tutti hanno capito che dire No al carbone, No al nucleare, No al turbogas, No ai rigassificatori, No alla Tav, No a nuovi aereoporti e strade e ferrovie e case e parcheggi vuol dire semplicemente dire No al lavoro, No al progresso, No al benessere.", perché, a Civitavecchia non si poteva parlare d'altro? Di porto, di terme, di turismo, forse con un po' di sforzo si sarebbero raggiunte le stesse (pochine a dir il vero) unità lavorative.
Sul suo sproloquio in merito a falce e martello non replichiamo per due motivi, primo perché sono inutile le puerili strumentalizzazioni su chi si batte per la salute di tutti: il movimento nocoke non è comunista né fascista, è di tutti come dovrebbe essere una buona amministrazione; secondo chi comunista lo è, e ancora porta nel petto falce e martello, lo fa con orgoglio e con orgoglio rivendica propri ideali e diritti e tutele per tutti, pertanto non crediamo debba essere difeso da noi dagli attacchi di chi i propri ideali e valori li mette in vendita per strada al miglior offerente !"



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17 aprile 2008

18 aprile, ore 18,00 - Aula Pucci (Comune), Civitavecchia. "Vivere all’ombra di una centrale a carbone"


PERCHE’ LA STORIA NON SI RIPETA
Proiezione del film dossier:
"Vivere all’ombra di una CENTRALE A CARBONE"

Girato da alcuni cittadini dell’Alto Lazio
recatisi a Brindisi per conoscere da vicino gli effetti
dell’inquinamento da carbone sul territorio ed
ascoltare le testimonianze di chi da anni ne
subisce le conseguenze.

"Non potevamo certo sapere la rabbia, mista a dolore ed
incredulità, che avremmo trovato negli occhi degli agricoltori
...Né il grido di dolore delle madri che ci hanno
incitato a lottare e non mollare per difendere il futuro dei
nostri figli.
...E non potevamo sapere che
il monito unanime lanciatoci da amministratori, medici,
oncologi, semplici cittadini fosse uno solo:
fermate la centrale
."

Vi aspettiamo
VENERDI'

18 aprile 2008, ore 18.00
Civitavecchia, Aula Pucci

Movimento No Coke Alto Lazio,
Coordinamento dei Comitati contro il Carbone Civitavecchia

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