Il film-dossier "Alto Lazio come Brindisi" andrà in onda sul'emittente locale TRC - TeleRadioCivitavecchia:
- mercoledì 21/05/08, ore 21,10;
- giovedì 22/05/08 ore 19,00
- venerdì 23/05/08 alle ore 15.50
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Il film-dossier "Alto Lazio come Brindisi" andrà in onda sul'emittente locale TRC - TeleRadioCivitavecchia:
Una risposta alle dichiarazioni vergognose che vengono dal vicensindaco di Tarquinia e da E. Mazzetti, al ritorno dalla gita nella ridente località tedesca. Ma nel frattempo non dimentichiamo che in Germania sono occupati 64.000 lavoratori nel solo settore della produzione di energia eolica.
Su invito di Enel, il Vicesindaco di Tarquinia ha visitato la centrale a carbone di Niederaussem in Germania, poi ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Si tratta di una realtà completamente diversa dalla nostra, qui i progetti vengono concertati dall'inizio, diventano parte integrante del territorio, per questo le genti del luogo non si sconvolgono nemmeno quando devono abbandonare le loro case per far posto agli scavi.” Parole che non lasciano dubbi: il “secondo” cittadino di Tarquinia è stato in un luogo di sofferenza e non ha visto niente. Il sito web del comitato civico che si batte contro l'ampliamento di Niederaussem, www.bi-bigben.de, apre con le foto di 4 centrali a carbone titolate: Das "dreckige" Braunkohlekleblatt” (“Lo ''sporco'' quadrifoglio della lignite”). Sotto le foto un testo di tre righe sintetizza la tragedia di Niederaussem: “Le quattro centrali sono vicine tra loro e circondano i nostri piccoli paesi. Le loro dannose emissioni si sommano in un'unica nuvola. E tutto intorno le voragini delle miniere di lignite si perdono a vista d'occhio”. Poco oltre si legge: “Le promesse dell'azienda [si tratta della RWE] di smontare i vecchi impianti si sono dimostrate carta straccia. Inizialmente i vecchi impianti dovevano essere spenti dal 2004, successivamente diventato 2007, poi 2009. ...”. Incredibile la somiglianza con la promessa di Enel di riconvertire a gas la centrale a carbone “Federico II” a Brindisi entro il 2003. Carta straccia. Più avanti vengono elencate le conseguenze del carbone per la comunità cittadina: “inquinamento dell'aria, formazione d'ombra fino a 6 ore, variazioni di temperatura, danni all'agricoltura, riduzione di valore degli immobili, effetti negativi per la salute e per la qualità della vita, spreco di territorio, sviluppo negativo del territorio, spopolamento.”. Sarà stato tutto concertato tra RWE e popolazioni? Ad aprile il periodico tedesco Stern ha pubblicato un reportage di Matthias Jung dedicato alle centrali a carbone attorno a Niederaussem, dal titolo “Verdammte Kohle (Maledetto carbone)”. Il pezzo inizia con la foto di una manifestazione popolare sotto una delle 4 centrali e la commenta così: “Qui cresce un movimento come in passato contro l'energia atomica...”. Ricordiamo che il programma nucleare tedesco è stato bloccato e tra poco il governo spegnerà le centrali ancora in funzione. A conclusione ci occupiamo di Ermanno Mazzetti, della Coldiretti di Viterbo, che ha dichiarato a proposito di TVN dopo la visita di Niederaussem: "Una maggiore concertazione e una migliore informazione eviterebbe il conflitto sociale. La popolazione ha bisogno di essere tranquillizzata e serve quindi uno sforzo informativo. Accanto a questo è necessaria una maggiore assunzione di responsabilità da parte dell'Enel nei confronti dei territori coinvolti”. Caro Mazzetti, La popolazione non vuole essere tranquillizzata, vuole essere informata! La centrale che è stata visitata come fosse una gita fuori porta, guarda caso offerta a Tarquinia e a Porto Tolle dal buoncuore di Enel, è secondo la classifica del WWF la terza più inquinante d’Europa, ma questi dati ufficiali non sono stati di certo allegati ai documenti di viaggio del gruppo. La manovra diversiva di un vicesindaco senza autorizzazione e di un delegato Coldiretti anch’esso non autorizzato ad andare in Germania invece di guardare in faccia la cruda realtà di Brindisi è molto grave, perché di fatto è servito solo a spalleggiare Enel, a pochi giorni dalla manifestazione del 24 Maggio condivisa da tutta la popolazione. La centrale di TVN ha i piedi di argilla perchè è stata costruita sulla menzogna del “carbone pulito”, come affermato in più recenti occasioni dal Prof. Rubbia, Nobel per la fisica, e lo ha dimostrato il Tribunale di Civitavecchia con una perizia che inchioda i vertici Enel e le lobby di governo a responsabilità spaventose. La centrale verrà fermata per evitare i morti causati dall’uso del carbone, danno messo in evidenza dalla Commissione Europea che, (anche se la vita umana ha un valore inestimabile), valuta in oltre 200.000.000 di euro la spesa per le persone che moriranno in seguito all’esposizione da emissioni durante alcuni anni di funzionamento di TVN. Mazzetti chieda ad Enel e a chi la sostiene di tranquillizzarci su questi argomenti. Per quanto riguarda la seconda parte della dichiarazione, da leggere “date i soldi agli agricoltori”, è vero che i soldi hanno un grande potere ma gli agricoltori vogliono quelli del proprio reddito agrario, non quelli sporchi del carbone. Quello che le popolazioni e l’economia di questo territorio si augurano è che si metta un cappio intorno alle bugie sul carbone pulito, ma soprattutto che le società elettriche spendano i loro utili per investirli nella produzione di energia pulita se vogliono il consenso popolare, così da porre fine per sempre al mercato illecito di sindaci e silenzi. I cittadini e gli esperti del Comitato di Niederaussem, sono in collegamento con il movimento no coke Alto Lazio e hanno dato la propria disponibilità per interviste verità. L’unica verità è che il 24 Maggio saremo in piazza per una manifestazione a favore dell’energia pulita, per togliere il carbone sporco e spezzare le catene della schiavitù energetica. Cambiare si può!
Comitato dei Cittadini Liberi e Movimento no coke Alto Lazio
In riferimento a quanto comparso sulla stampa locale sulla Centrale Enel Carbone di Civitavecchia, la Coldiretti di Viterbo vuol rappresentare la propria posizione di contrarietà al metodo concertativo non adottato con la realtà agricola del territorio, che è sfociato ad un conflitto tra le parti.
Spezziamo le catene della schiavitù energetica! Non facciamoci fregare: a Civitavecchia vogliono bruciare carbone sporco, quello nero e tossico che tutto il mondo vuole bandire come combustibile per la produzione energetica. Enel, vuole bruciare carbone solo perché è conveniente per i propri guadagni, che non sono e non saranno mai, i nostri.
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