Aggiornamento 21/08/08: si parla di almeno 21 vittime. Fonte
Ricordiamo che nel solo 2007, le vittime nelle miniere di carbone cinesi sono state 3800 secondo le fonti governative, ma agenzie indipendenti forniscono stime almeno doppie.
Nel 2005 le morti causate da incidenti nelle miniere di carbone cinesi erano state 5938, mentre nel decennio 1992-2002 le vittime in Cina sono state circa 60.000, (contro le 434 degli USA).
Il governo cinese ha cercato di contrastare questo fenomeno chiudendo molte miniere minori, dove si trovano le condizioni di sicurezza sul lavoro peggiori. Tuttavia gli incidenti restano migliaia ogni anno.
--
Anche la Cina Olimpica non smette di immolare uomini per lo "sviluppo".
24 operai al momento risultano intrappolati in una miniera di carbone a Baijiagou, nella contea di Faku a Liaoning (nord est), a seguito di una esplosione.
Fonte
20 agosto 2008
Miniere di carbone cinesi: nuovi morti
Tumori in cambio di impiego. Le vie per suicidarci lentamente sono infinite.
Un meccanismo che conosciamo bene.
"Nessuno controlla. Le ASL, i sindacati, il Comune, la Provincia, la Regione. Un medico deve farlo al loro posto. Improvvisarsi investigatore e filmare, documentare i nuovi untori del cancro. Dopo le sue denunce, comunque non succede nulla."
"La dora al cromo esavalente".
Dal blog di Beppe Grillo
"La Dora scende dalle Alpi, attraversa Torino e, prima di entrare nel Po, diventa d’oro. Il cromo esavalente delle fabbriche, versato a tonnellate, la tocca come re Mida. La Dora assume allora quel caratteristico giallo paglierino che darà tono e sapore ai vini più pregiati del Piemonte.
Il cromo esavalente è cancerogeno e mutageno, provoca aborti, sgretolamento delle ossa, insufficienza epatica cardiaca e renale, dermatiti, perforazione del setto nasale preceduta da emorragie e, ovviamente, tumori. Il dottor Roberto Topino, specialista in Medicina del Lavoro, mi ha inviato dei filmati della Dora verdeoro. La ThyssenKrupp, quella dell’incenerimento sul lavoro degli operai, è sempre in prima linea nella protezione della salute. Il massimo ammissibile per il cromo esavalente è di 5 microgrammi per litro, nella Dora sono stati trovati fino a 455 microgrammi per litro. Si capisce finalmente il mistero del colore giallognolo di Sergio Chiamparino e di Piero Fassino.
Nessuno controlla. Le ASL, i sindacati, il Comune, la Provincia, la Regione. Un medico deve farlo al loro posto. Improvvisarsi investigatore e filmare, documentare i nuovi untori del cancro. Dopo le sue denunce, comunque non succede nulla. Le fabbriche che hanno inquinato la Dora devono chiudere DOMANI. I loro responsabili portati SUBITO in tribunale per strage aggravata da futili motivi, in sostanza tumori ai cittadini per risparmiare i soldi dello smaltimento del cromo. Non si possono continuare a proteggere dei delinquenti con la scusa del lavoro.
La Dora cromata esavalente è uno scandalo a cielo aperto. Se c’è un magistrato a Torino che segue il blog apra un’inchiesta."
19 agosto 2008
Tarquinia, 13/08/2008. Un commento dell'Ass.ne "Fontana di Piazza".
"La votazione del 13 agosto scorso, ha cancellato in un colpo solo anni di battaglie portate avanti dai cittadini, dalle associazioni culturali, turistiche e di categoria.
Con il voto di mercoledì scorso, i consiglieri comunali dell’attuale maggioranza hanno gettato alle ortiche montagne di documenti e delibere, i cortei, le manifestazioni popolari e gli articoli sui giornali.
Chi ha votato quel documento, che delega il Sindaco a prendere i soldi dell’ente elettrico, ha girato le spalle alla città e ai suoi abitanti.
Abbiamo visto, con tristezza, tre consiglieri comunali che svolgono la professione di medico, votare un documento che accetta i soldi per curare le malattie che colpiranno i loro pazienti.
Abbiamo visto votare quella delibera, una consigliera comunale che svolge l’attività di guida turistica e che per la sua preparazione e per gli studi fatti, dovrebbe essere più sensibile di altri nella difesa della storia e delle tradizioni della città.
Abbiamo visto un Sindaco, che in campagna elettorale diceva di essere l’amico in comune, cambiare improvvisamente idea, tradire il mandato ricevuto dagli elettori e consegnare il futuro della città a un ente estraneo.
Abbiamo visto e udito un consigliere comunale, che fa l’insegnante e quindi dovrebbe educare le giovani generazioni al rispetto dell’ambiente, difendere il provvedimento con giri di parole e argomentazioni assolutamente inesistenti.
Abbiamo visto e udito un consigliere comunale, che nella vita fa l’operatore turistico, insistere per prendere i soldi delle compensazioni, invece di difendere l’economia della città.
Li abbiamo visti questi consiglieri comunali e con noi li hanno visti tanti cittadini che si ricorderanno dei loro nomi quando sarà il momento di andare nuovamente a votare."
14 agosto 2008
Emissioni di CO2, nel 2007 ENEL si conferma in testa nella classifica italiana
Raccontate questo al nostro "equo e solidale" Jovanotti, quando si fa sponorizzare il tour da ENEL. Raccontategli come, dati alla mano, "Enel è di gran lunga il primo emettitore di CO2 in Italia con 46,7 milioni di tonnellate nel 2007: da sola emette quanto la somma del comparto della raffinazione, dell’acciaio e della carta."
"Roma, Italia — Greenpeace presenta la classifica 2007 delle emissioni di anidride carbonica (CO2). Rispetto al 2006, c’è una leggera diminuzione delle tonnellate di CO2 emessa dai settori regolamentati dalla Direttiva europea sull’emission trading (ETS). Tale riduzione, tuttavia, è inferiore a quella delle quote assegnate: il risultato finale è che il disavanzo tra permessi di inquinamento ed emissioni effettive cresce. La “maglia nera” delle emissioni va, come al solito, all’Enel.
In totale l’industria italiana ha fatto registrare nel 2007 un disavanzo complessivo di 25,4 milioni di quote (22,8 milioni di tonnellate nel 2006). Attualmente le quote di CO2 vengono scambiate a un prezzo di 27-28 euro a tonnellata. Se lo stesso disavanzo venisse ripetuto nel 2008, il Paese andrebbe incontro a un costo di circa 700 milioni di euro (il prezzo delle quote del 2007 era invece pari a pochi euro, a causa della sovra-allocazione avvenuta sul mercato europeo per la fase “zero” del sistema ETS – ossia dal 2005 al 2007).TABELLA EMISSIONI
Al settore termoelettrico si deve la maggior parte delle emissioni verificate, settore in cui i “grandi gruppi” contano per circa il 78 per cento delle emissioni del settore termoelettrico. Sono proprio i “grandi gruppi”, inoltre, a far registrare i peggiori risultati i termini di surplus di emissioni. Ai primi posti Enel, con +6,8 milioni di tonnellate, ed Edison, con +6,2 milioni. Enel è di gran lunga il primo emettitore di CO2 in Italia con 46,7 milioni di tonnellate nel 2007: da sola emette quanto la somma del comparto della raffinazione, dell’acciaio e della carta. Il dato è in calo rispetto al 2006 (51,6 milioni di tonnellate), ma questo non è sintomo di alcuna garanzia per il futuro. Greenpeace denuncia anzi che la politica energetica dell’azienda metterà in ginocchio l’intero Paese per quanto riguarda gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. Enel ha infatti intenzione di riconvertire la propria produzione a carbone, il combustibile fossile con le più alte emissioni di gas serra. Nel lungo periodo il piano industriale di Enel indica che l’obiettivo è arrivare al 50 per cento della propria produzione elettrica da carbone. Nel 2009 dovrebbe essere inaugurata la centrale a carbone di Civitavecchia, e il Gruppo intende continuare a convertire a carbone le centrale di Porto Tolle (Rovigo), Piombino, Rossano Calabro più ampliamenti di potenza a carbone nel Sulcis e a Fiumesanto, in Sardegna. Le sole emissioni di CO2 di una centrale come Civitavecchia superano i 10 milioni di tonnellate all’anno. Oltre alla tabella dalle emissioni dei settori soggetti al sistema ETS, Greenpeace mostra anche quali sono i venti impianti italiani più inquinanti in termini di CO2. Per il secondo anno consecutivo la maglia nera va alla centrale Enel di Brindisi Sud, la maggiore centrale a carbone in Italia, con circa 14,2 milioni di tonnellate.TABELLA 20 IMPIANTI
Articolo originale: vedi QUI
Tarquinia, accettati i soldi del carbone. "Svenduta la dignità della città".
“Nel Consiglio comunale svoltosi mercoledì 13 agosto a Tarquinia il Sindaco e la sua maggioranza hanno svenduto la storia e la dignità della città.
Tarquinia, da sempre fiera della sua indipendenza, ha combattuto contro soprusi ed angherie di ogni genere, riuscendo ad opporsi a tiranni e usurpatori.
Mercoledì sera,
un gruppo di consiglieri comunali, alzando la mano e approvando il documento che delega il Sindaco a firmare l’accordo con l’Enel, ha svenduto in un colpo solo, in cambio di un misero pugno di quattrini, la dignità, la salute e il futuro di Tarquinia.
Quella di mercoledì sera è la pagina più brutta della storia millenaria della città, una vicenda sporca di carbone, una giornata da ricordare in negativo.
Lanciamo un appello ai cittadini, affinché proseguano nella lotta per la salute e la difesa del territorio e non si facciano ingannare dagli euro sporchi di carbone che pioveranno sulla città.
Ai soldi della paura e della vergogna, che il Sindaco andrà ad elemosinare dall’Enel, preferiamo l’onesta dignità.”
Associazione "Fare Verde"
"Super-specchi nel Sahara e il deserto illumina l'Europa" (anche Repubblica se ne accorge)
"Gli esperti: ecco il progetto per dire addio al petrolio
Sarkozy l'avrebbe inserito tra obiettivi dell'Unione per il Mediterraneo Super-specchi nel Sahara e il deserto illumina l'Europa"
Leggi tutto l'articolo a questo indirizzo.
Gravi irregolarità nella costruzione della centrale nucleare finlandese Olkiluoto 3. I lavori devono essere fermati.
Segue una traduzione sommaria dal testo originale di "Safety procedures in disarray at Finland’s Olkiluoto 3 nuclear construction site", un report di Greenpeace che spiega come siano state rinvenute gravi irregolarità nella costruzione della centrale nucleare di Olkiluoto 3: irregolarità che vanno a costituire una minaccia per la pubblica sicurezza, in quanto possibili cause di incidenti nucleari.
Secondo Greenpeace è tempo di bloccare i lavori di costruzione dell'impianto per far luce sulla vicenda.
"Greenpeace ha potuto prendere visione di documenti che mostrano come la compagnia francese Areva stia sostanzialmente lasciando irrisolti alcuni problemi riguardanti procedure di sicurezza di importanza fondamentale nell'impianto nucleare di Olkiluoto, in Finlandia.
Lo stesso impianto ormai sarà terminato con 2, 3 anni di ritardo rispetto ai tempi previsti, con una spesa del 70% maggiore a quella preventivata, con almeno 1500 errori tecnici occorsi durante la costruzione (finora), oltre a un incendio scoppiato nell'impianto: in questo quadro è difficile parlare di sicurezza al 100% del reattore.
I documenti in possesso di Greenpeace mostrano che durante la costruzione della struttura interna di acciaio che si trova alla base di questo che sarà il più grande reattore del mondo, i saldatori impiegati hanno lavorato per almeno un anno senza disporre di istruzioni precise riguardanti le saldature da effettuare, ed in più non c'è stato alcun tipo di controllo della qualità di quelle saldature.
Una ditta sub-appaltatrice della Areva, la Bouygues, non ha impiegato alcun supervisore per la qualità delle saldature effettuate per più di un anno, e tutt'ora è sprovvista di queste figure. Tutto ciò che il suo Staff direttivo ha avuto a disposizione sono state due settimane di addestramento specifico, e non vi figurano qualifiche elevate (lauree e/o riconoscimenti di livello internazionale) [...]
Area, l'autorità Finlandese per la sicurezza nucleare denominata STUK, e la compagnia energetica nazionale TVO sono state avvertite dell'esistenza delle suddette gravi problematiche, e nonostante questo non vi sono stati provvedimenti. Saldature mal eseguite nella suddetta struttura possono essere tra le cause di incidenti nucleari, visto che che sia il reattore che il suo sistema di raffreddamento vi sono interamente poggiati sopra.
Se queste sono le modalità con cui è stato realizzato l'impianto, certo non possiamo attenderci di meglio, ora che saranno montati i vari componenti del reattore, o i sistemi elettronici di sicurezza.
[...]
Ciò che è peggio è che tutto questo ricorda da vicino altre storie tristemente simili. Ispezioni effettuate presso l'impianto EPR a Flamanville, in Francia, hanno mostrato che un quarto almeno di quel tipo di saldature non erano a norma, in concomitanza con incrinature riscontrate alla base del reattore stesso. Quando sono venuti alla luce questi particolari, si è scoperto che sempre la sopra citata ditta Bouygues era la resaponsabile principale dei lavori; l'ente francese ASN a questo punto ha bloccato i lavori di costruzione.
Com'è potuto accadere tutto questo? In Finlandia (ma la nostra tradizione italiana è difficilmente battibile in questo territorio, NDR), sembra che all'origine di questi difetti ci sia il tentativo da parte delle compagnie costruttrici di riparmiare su materiali ed altro. Addirittura gli standard di qualità previsti nei contratti tra Areva e TVO sono a dir poco criticabili [...] ed è chiaro il fallimento di STUK e TVO nel far rispettare le procedure di sicurezza comunque previste, i lavori sono proseguiti, impedendo di verificare ed eventualmente correggere irregolarità che potrebbero avere gravi conseguenze.
[...]
Tutto questo mostra come sia fuorviante e ingannevole parlare di sicurezza degli impianti nucleari. L'INDUSTRIA DIMOSTRA UNA VOLTA ANCORA DI NON SAPER MERITARE LA FIDUCIA DEL PUBBLICO, DI NON PRATICARE UNA COMUNICAZIONE ONESTA (il grassetto è nostro, NDR).
[...]
Nessuno di noi vorrebbe mai volare in un aereo, guidare una macchina, o vivere in una casa in cui sappiamo esserci falle nella costruzione e nel rispetto di standard di sicurezza. Vista l'entità del rischio cui simili problematiche ci espongono -enormi, incalcolabili a salute, ambiente, economia, non possiamo permetterci di tollerare questa disonestà
[...] La pubblica sicurezza deve avere primaria importanza rispetto al profitto. I responsabili devono prendere su di loro la paternità e le conseguenze del loro cattivo operato, dove questo è appurato.
Ora i lavori di costruzione di Olkiluoto 3 devono essere bloccati."
13 agosto 2008
Il Polo Nord va sciogliendosi, inizia una nuova contesa internazionale...
"L'Artico si scioglie, anche gli Usa preparano rivendicazioni territoriali", da blogeko.info. I potenti della Terra si affannano attorno ai ghiacci artici che si sciolgono e agli idrocarburi nascosti nella regione. Simpatici come fratelli che litigano per l'eredità al capezzale del padre moribondo. Gli Stati Uniti questa settimana manderanno scienziati su una nave militare ad esplorare la zona a Nord dell'Alaska. Vogliono determinare l'estensione della piattaforma continentale, cui sono legate le loro rivendicazioni territoriali sull'Artico. Continua da sopra: La spedizione navale americana è la risposta alla Russia che, l'anno scorso, mandò un sottomarino a piantare la sua bandiera sul fondale del Polo Nord. E ancora la Russia sostiene che le sue acque - quelle di cui può sfruttare le risorse naturali e dove può effettuare trivellazioni - si estendono nell'Artico per 460.000 miglia quadrate, in corrispondenza con la piattaforma continentale asiatica. Di queste rivendicazioni russe tiene conto la prima mappa con i confini dell'Artico. Gli Stati Uniti, sembra di capire, vogliono condurre un'operazione analoga sul versante americano. A loro in via preliminare risulta che la piattaforma continentale americana si estenda all'incirca per 600 miglia nautiche dalla linea di costa. Al momento, le acque nazionali degli Usa, con l'annesso diritto a sfruttare le risorse naturali e a trivellare, sono ferme a 200 miglia nautiche dalla costa: circa 322 chilometri. Su Reuters il Polo Nord si scioglie, anche gli Usa preparano rivendicazioni territoriali
Sfiorata tragedia a TVN
TVN, sabato 9 agosto 2008:
«Una parete caldaia (10 metri per 6, ndc) è caduta dal secondo gruppo da circa 50 metri di altezza, nelle operazioni di sollevamento in quota - spiega Renzo Trotti segretario della Fim/Cisl - sfiorando tra una trentina di persone». Pura casualità? «Il sabato in cantiere ci sono meno controlli - conclude Trotti - perché i responsabili della sicurezza non sono in turno. Le imprese continuano ad abusare degli straordinari su autorizzazione di Enel. Ci risulta, tra l’altro, che alcune ditte abbiano già chiesto alla spa elettrica il permesso di lavorare anche il 15 agosto».
Fonte: maremmaoggi
12 agosto 2008
Urgente: mercoledì 13 agosto,dalle ore 18 in poi,di fronte al Palazzo Comunale di Tarquinia
Come al solito, in politica le porcate si fanno quando l'attenzione del pubblico è distratta. Da una partita dell'Italia, dalle vacanze, etc. E' una tradizione dei nostri criminal-politicanti.
"Democrazia in gioco:facciamo sapere cosa accade a Tarquinia a causa degli accordi Enel e del Piano Regolatore Generale.
Doppia convocazione per il consiglio comunale: il 13 agosto alle ore 19.00 in prima convocazione e il 16 alle ore 9.00 come 2° convocazione. Si sceglie la settimana di Ferragosto per deliberare su importanti questioni inerenti il futuro della città. La maggioranza ha paura di non avere il numero legale per la validità della seduta,non a caso si sceglie poi la settimana di Ferragosto, quando la gente è distratta e la maggior parte dei consiglieri è in vacanza, e ci riferiamo a tutta la compagine dei consiglieri, di contro. La 2° convocazione permetterà di rendere valida la seduta anche con pochi consiglieri (come previsto dalla legge) e di approvare ciò che vuole la giunta. All' o.d.g ci saranno tre importanti punti: linee guida per il Piano Regolatore, modifica del regolamento inerente il consiglio comunale (portare da 11 a 10 i consiglieri per la validità dell'assise consigliare) e la discussione inerente le linee guida del documento stilato da Comune, Regione Lazio ed Enel. Non è una casa comunale trasparente , si sceglie Ferragosto, per approvare cose che non piacciono ai cittadini e ad alcuni consiglieri della stessa maggioranza, è una vergogna! I cittadini devono sapere ,per evitare altri scempi urbanistici e soprattutto per difendere la nostra economia dallo sporco carbone . Visti i pesanti cali delle presenze dei villeggianti che già da oggi iniziano a scegliere altre mete,abbiamo capito che sono già arrivati i primi danni dopo la falsa inagurazione della centrale di Civitavecchia,tanto pubblicizzata.Infatti la gente, ingenuamente,crede che Tvn sia già funzionante senza sapere che si tratta di una grossa bufala mediatica .
Comitato No Coke Alto Lazio - Tarquinia
Vi aspettiamo domani pomeriggio,mercoledì 13 agosto,dalle ore 18 in poi,di fronte al Palazzo Comunale di Tarquinia,in Piazza Matteotti per importante iniziativa,manifestazione dei cittadini contro il carbone."
11 agosto 2008
Gli inquinanti emessi dalla combustione del carbone danneggiano sviluppo del sistema nervoso del feto
"Uno studio, in corso di pubblicazione sulla nota rivista internazionale Environmental Health Perspective*, effettuato da ricercatori della Columbia University (New York, USA) in collaborazione con le Università di Shanghai e Chongqing (Cina), ha cercato di valutare gli effetti positivi sul sistema nervoso in via di sviluppo conseguenti la riduzione dell’esposizione materna, durante la gravidanza, agli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) emessi dalla combustione del carbone. Quest’ultima emette nell’ambiente un numero molto elevato anche di altri inquinanti estremamente tossici.
Gli autori hanno scelto l’area di Tangliang, Chongiqing (Cina) dove una centrale a carbone che aveva operato in modo discontinuo venne definitamente chiusa nel 2004. Questa centrale aveva rappresentato per quella zona la fonte di emissione più importante di IPA.
Gli IPA interferiscono negativamente nella riproduzione e nello sviluppo, sono mutageni e carcinogeni.
I ricercatori hanno preso in considerazione due gruppi di donne ed i loro neonati, simili per fattori di rischio per danno neurologico neonatale quali l’esposizione al fumo di sigaretta, l’esposizione al piombo ed al mercurio. Un gruppo è stato esaminato nel 2002, quando la centrale era ancora in funzione, mentre l’altro nel 2005, l’anno seguente la sua chiusura.
L’esposizione prenatale agli IPA è stata accertata nel sangue ombelicale e lo sviluppo neuro-comportamentale dei bambini è stato esaminato all’età di 2 anni con il test di Gesell.
I risultati hanno messo in evidenza che l’esposizione prenatale agli IPA emessi dalla combustione del carbone è significativamente associata a turbe neuro-comportamentali.
Gli autori dello studio concludono che, al fine di garantire la salute ambientale dei bambini, questi risultati devono essere presi in considerazione non solo in Cina ma anche nelle altre nazioni.
Le scelte energetiche non possono ignorare ciò che l’evidenza scientifica continuamente ci pone davanti agli occhi: “Gli inquinanti emessi dalla combustione del carbone, dell’olio, dei rifiuti e da altre fonti, provocano all’umanità danni inestimabili perché minano un normale sviluppo neurologico delle generazioni future”.
*Benefits of Reducing Prenatal Exposure to Coal Burning Pollutants to Children’s Neurodevelopment in China. F. P., T.L., Z. Z., T.Y., Y.C., L.Q., V.R., Y.Z., and D.T. Doi:10.1289/Environmental Health perspective,11480; public. online 14 July 2008."
Coordinamento Nazionale dei Medici per l’Ambiente e la Salute (Lazio)
Il Portavoce Dr. Giovanni Ghirga