18 maggio 2009
NO COKE: 21 MAGGIO, PROCESSO AD UNA DI NOI DOPO IL CARBONE AD “ANNOZERO”
La mattina del 21 maggio, presso il tribunale di Civitavecchia una cittadina che da anni si batte contro la riconversione a carbone della centrale di TVN, “una di noi”, sarà processata presso il Tribunale di Civitavecchia, perché querelata per diffamazione da Alessio De Sio, colui che, nell’allora ruolo di Sindaco, contraddicendo quanto approvato pochi giorni prima in Consiglio Comunale, dopo aver stilato una milionaria convenzione con Enel, diede parere favorevole alla riconversione a carbone della centrale di TVN.
Né l’allora Sindaco De Sio, né tanto meno l’attuale sindaco Moscherini, hanno mai pensato di adire le vie legali contro l’Enel per le gravi carenze autorizzative relative alla centrale di TVN né, tanto meno, per l’esercizio in assenza di autorizzazione in essere dal 24 dicembre scorso. Alla sbarra è stata condotta, invece, una cittadina dell’Alto Lazio, una di quelle cittadine che hanno deciso di non poter far passare sotto silenzio la terribile ipoteca posta sul futuro dei propri figli e della propria terra, una “no coke”, una di noi, colpevole di aver confuso, durante un’intervista rilasciata nel 2007, nella trasmissione “Anno Zero” di Michele Santoro, la nomina di De Sio nel consiglio di amministrazione di Acquirente Unico spa, con una nell’ ENEL.
Una confusione di cui, probabilmente, potrebbe essere colpevole mezzo Lazio visto che ben pochi, tra i cittadini, hanno ben chiari gli effetti della privatizzazione di ENEL e della sua divisionalizzazione in numerose società, da cui Acquirente Unico spa nasce.
Il processo a Marzia è un processo a tutti noi, a tutti coloro che accusano quanti hanno acconsentito, e continuano ad acconsentire a tale scempio, di devastazione ambientale, di distruzione di un intera economia, di ipoteca sul futuro di un intera popolazione.
E noi saremo lì a farci processare e nelle nostre deposizioni faremo il nostro “je t’accuse” contro tutti coloro che nella coscienza e nelle azioni hanno la responsabilità di quanto si sta per abbattere su questo territorio; ricorderemo loro le inquietanti stime di mortalità e morbilità contenute nei monitoraggi epidemiologici; narreremo di cieli gialli e di nuvole rosse piene “solo di ruggine” e quindi, a dire di ENEL, innocue; ripercorreremo la storia di compensi milionari utilizzati, nella migliore delle ipotesi, per coprire l’incapacità dei vari amministratori succedutesi; parleremo della corruzione delle coscienze per il tramite di giochi, concorsi e spettacoli; racconteremo del silenzio, quando non della collusione, della politica davanti alle innumerevoli bugie e/o mistificazioni raccontate dall’ENEL per far digerire alla popolazione un futuro nero come il carbone.
Non sappiamo come finirà la vicenda giudiziaria, riponiamo tutta la nostra fiducia nella Magistratura. Oggi noi saremo processati, ma siamo certi che al banco della Storia saremo assolti, mentre De Sio, e quanti come lui, rimarranno macchiati dall’infamante marchio di aver svenduto per un piatto di lenticchie la salute e il futuro di un intera popolazione.
Un marchio che non potranno nascondere quando guarderanno negli occhi i loro figli che dovranno sapere che i loro padri hanno condannato a morte questo territorio.
Movimento no coke Alto Lazio
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Conferenza stampa per la Campagna pubblica "Non bruciamoci il futuro" - 21/05/09, Roma
"La Campagna pubblica Non bruciamoci il futuro invita a partecipare alla conferenza stampa in oggetto, che si terrà giovedì 21 ore 12 presso la sala ex giunta della Provincia di Roma, su due importanti iniziative frutto del lavoro di elaborazione e ricerca degli ultimi mesi.
(Segue il comunicato)
Oggetto: presentazione ed illustrazione del Piano alternativo regionale sui rifiuti e della correlata proposta di legge regionale di iniziativa popolare per il Lazio.
Il Comitato Tecnico scientifico della campagna Pubblica “Non Bruciamoci il Futuro” invita tutti i soggetti istituzionali coinvolti alla CONFERENZA STAMPA per la presentazione e illustrazione del Piano alternativo regionale sui rifiuti e della correlata proposta di Legge Regionale di iniziativa popolare.
La Conferenza Stampa è convocata per il giorno 21 maggio 2009 alle ore 12:00 presso la Provincia di Roma, sala “ex-Giunta”.
Sono invitati e interverranno tutti i comitati e le realtà associative aderenti alla campagna pubblica stessa e tutte quelle interessate alla tematica, in particolare quelle rappresentanti le vertenze di Malagrotta, Albano, Colleferro, Civitavecchia.
Cordiali saluti
Per la Campagna pubblica “Non Bruciamoci il Futuro”
il portavoce
Massimo Piras (per info 3403719350)
per il Comitato Tecnico
Fabio Musmeci (per info 3333934898)
Carla Poli
Piergiorgio Rosso
Patrizia Gentilini
Stefano Montanari
14 maggio 2009
Pulizia della Frasca domenica 17 maggio 2009
"Domenica 17 maggio 2009 si torna a pulire la costa e la pineta della Frasca. Italia Nostra, WWF, Forum Ambientalista, in collaborazione con la IV Circosrizione, Etruria Servizi, Ferramenta Fas, Chalet del Pincio restituiranno alla popolazione questo bellissimo angolo di paradiso nuovamente pulito. Anche se da tre anni a questa parte, grazie all'impegno delle associazioni ambientaliste e soprattutto ai tanti volontari che periodicamente puliscono e controllano la Frasca, la situazione è decisamente migliorata, in barba a quanti vorrebbero cementificare la costa con la mega banchina del terminal Cina coperto dalla foglia di fico rappresentata da un altro mega porto turistico, ben diverso dall'approdo turistico tanto necessario alla popolzione dei diportisti locali. A partire dalle 9.00 al Buena Vista Social Bar, per tutta la mattinata saremo lì, con l'attrezzatutra e la colazione per tutti. Più saremo, meno si faticherà, più pulita e più bella sarà la nostra pineta."
Nuovo appuntamento con "Informiamoci" - venerdì 15 maggio, Tarquinia
Il comitato dei cittadini liberi di Tarquinia invita la cittadinanza a partecipare all’incontro informativo che si terrà il 15 Maggio a partire dalle ore 17.00 presso la sala convegni della Cooperativa Pantano.
Oggetto della conferenza sarà la Raccolta Differenziata, il servizio che non c’è e il pericolo che l’inerzia amministrativa diventi l’ennesimo problema per la comunità. Il motivo per cui i cittadini devo pretendere sia effettuata in maniera capillare e precisa è semplice ma basilare per scongiurare la realizzazione di inceneritori sul nostro territorio.
Interverranno il dott. Mauro Mocci, esperto di problematiche relative alla relazione stretta tra ambiente e salute,il consulente Giuseppe Pugliese che si è occupato anche in passato dei ricorsi sulla TIA,che ha molto da raccontare sulla storia riguardante i motivi dei ricorsi contro l’aumento della Tariffa.L’ avv. Massimo Pistilli, illustrerà i ricorsi che ancora attendono l’esito dalla commissione tributaria di Viterbo, mentre il consigliere comunale (pdl) Sergio Benedetti esporrà la mozione(non ancora votata) presentata nel consiglio comunale del 28 Aprile, inerente il Regolamento sulla gestione dei rifiuti urbani.
Nella seduta del consiglio comunale di Tarquinia del 28 Aprile il Presidente del consiglio Alessandro Dinelli: “nel condividere l’importanza di trattare tematiche come quella riportata nella mozione, ha proposto di fare prima un passaggio in commissione capigruppo, nell’intento di definire un testo condiviso da tutti e poi di portarla in discussione al prossimo consiglio comunale utile”.
Quindi un regolamento così importante non è stato neanche valutato preventivamente in commissione capigruppo??
L’assessore Sandro Celli Intervendo in merito agli emendamenti al regolamento presentati da Benedetti ha affermato che sono in contrasto con la legge vigente, e pertanto non accoglibili o comunque rimandando la discussione.
La legge,a cui si riferisce l’assessore è il decreto n.152 del 2006? La legge vigente non obbliga i comuni alla produzione o all’utilizzo del cdr (combustibile da rifiuto), al contrario mette al primo posto la scelta migliorativa per la salute e per l’ambiente.
La scelta della raccolta differenziata insieme all’incentivo all’utilizzo del compostaggio domestico, e in ultimo al trattamento a freddo dei rifiuti sono l’unica scelta possibile per scongiurare senza se e senza ma il ricorso all’incerimento dei rifiuti,giudicato ormai da tutto il mondo scentifico, pericoloso per la salute e che non risolve il problema delle discariche e dell’inutile spreco di energia nella combustione.Perchè gli inceneritori, non producono energia.
Per fortuna in Italia abbiamo buoni esempi da imitare (www.comunivirtuosi.org) ,il comune di Capannori e il centro di reciclo di Vedelago(www.centroriciclo.com), che verranno mostrati nel corso dell’incontro informativo.I cittadini non si arrendono agli esempi cattivi, che nostro malgrado, siamo costretti a veder compiere.
Riduci, riusa e ricicla! Questo vorremmo fare e questo dovrebbero dirci le istituzioni preposte.
comitatocittadiniliberi@yahoo.it
BRINDISI: CENTRALE ENEL A CARBONE, 10 ARRESTI
BRINDISI / 12-05-2009: RIFIUTI TOSSICI DELLA CENTRALE ENEL A CARBONE, 10 ARRESTI
Disastro ambientale: arrestati anche funzionari ENEL
(UnoNotizie.it)
Centrale a carbone di Cerano a Brindisi. Disastro ambientale e associazione a delinquere finalizzata all'attività organizzata di traffico illecito di rifiuti pericolosi.
Questi i reati ambientali che hanno portato all'alba di oggi all'arresto di 10 persone nell'ambito di un'importante operazione del Corpo forestale dello Stato eseguita nelle province di Brindisi, Lecce eReggio Calabria.
Gli arrestati, tra cui 4 portati in carcere e 6 agli arresti domiciliari, sono accusati di traffico illecito di rifiuti e associazione a delinquere.
Tra gli arrestati alcuni funzionari ENEL della centrale a carbone di Brindisi.
Notevole è il danno ambientale provocato dallo smaltimento illecito dei rifiuti pericolosi.
L'inquinamento provocato dal rilascio di composti solubili ha effetti dannosi sulla salute pubblica a causa delle sostanze contaminanti nel suolo, nel sottosuolo e nella falda idrica, oltre all'alterazione paesaggistica ed idrogeologica, con conseguenti rischi di dissesto in un'area sottoposta a vincoli rigorosi.
Le indagini iniziate nel 2005 e condotte dal nucleo investigativo provinciale della Polizia Ambientale e Forestale di Reggio Calabria, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
Alle indagini hanno collaborato anche i servizi segreti italiani, l'AISI (Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna) l'ex SISDE, una collaborazione di rilievo visto che l'AISI ha fornito il suo importante e valido supporto al Corpo Forestale dello Stato.
La delicata attività investigativa, iniziata dopo la segnalazione dei cittadini, ha accertato l'esistenza di un'organizzazione malavitosa dedita al traffico illecito di rifiuti pericolosi prodotti in Puglia presso la centrale a carbone Enel "Federico II" di Brindisi, in località Cerano e smaltiti illecitamente nel Comune di Motta S. Giovanni (Reggio Calabria), in località Lazzaro. Tra l'altro il tratto di costa di fronte Lazzaro è un sito di importanza comunitaria denominato "Fondali da Punta Pezzo a capo dell'Armi".
I rifiuti tossici, provenienti dalla più grande centrale termoelettrica d'Italia a carbone e una delle più grandi d'Europa, venivano occultati in una cava di argilla adiacente un'industria di laterizi nella preziosa area sottoposta oltretutto a vincolo idrogeologico e paesaggistico.
Gli scarti, classificati come rifiuti pericolosi, venivano declassificati e trasformati, con certificati di analisi ad hoc, in rifiuti non pericolosi ed avviati, apparentemente, al recupero per la produzione dei laterizi.
L'enorme traffico illecito è stato scoperto grazie all'acquisizione di documenti, riprese video ed intercettazioni telefoniche.
Diversi anche i sopralluoghi realizzati dal Corpo Forestale presso le imprese produttrici dei rifiuti e presso il sito di ultima destinazione.
Migliaia sono le tonnellate di rifiuti smaltiti spacciandoli per rifiuti non pericolosi e occultandoli in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale a poca distanza dal mare, vicino a terreni agricoli, infatti sono circa 100mila le tonnellate di rifiuti smaltiti dal gruppo criminale nel 2006 e 2007 per un profitto di oltre 6milioni e 400mila euro l'anno.
Sono stati posti sotto sequestro dal Corpo Forestale anche la cava, l'industria di laterizi con automezzi e macchine per movimento terra e 15 autoarticolati utilizzati per i trasporti dalla centrale a carbone diBrindisi a Reggio Calabria, per un valore totale di circa 7 milioni di euro.
La centrale ENEL Federico II, da dove provenivano i rifiuti tossici, è una centrale termoelettrica a carbone e si trova presso la località Cerano nel territorio di Brindisi. Per estensione è la più grande centrale a carbone d'Italia, addirittura più grande dellacentrale a carbone di Civitavecchia, infatti ha un'estensione di circa 270 ettari ed è tra le centrali a carbone più grandi d'Europa.
Le tappe di Slegalitalia: Val di Susa
"VAL DI SUSA, 12 maggio 2009 - La realtą dei No Tav č stata visitata dal
camper dell'iniziativa "Slegalitąlia". Sulle Alpi della Val di Susa c'č il
presidio attivo dei cittadini che si battono per la difesa della loro valle.
Tutte le comunitą della valle sono rappresentate: Condovč, Venaus, ...
L'accoglienza č stata speciale. La comprensione diviene da subito totale
nelle parole e negli atteggiamenti. Si viene ascoltati, si viene capiti,
consolati, consigliati. E poi si condividono le esperienze.
Loro ti raccontano la loro storia, tu ti riconosci negli episodi:
"questo č successo anche da noi", "da noi non era un accordo preelettorale,
ma ha avuto lo stesso effetto", "anche da noi c'č stato chi ha detto no per
tanto tempo e poi ha detto sģ, senza dare spiegazioni plausibili".
Noi sulle nostre belle pianure e colline in riva al Tirreno, loro in mezzo
alle montagne, nel verde pieno degli alberi, sul prato che ospita il
presidio, proprio davanti a dove sarebbe dovuta venire l'uscita di uno dei
trafori. Ma chiamarlo presidio č riduttivo. Dei 3 presenti in valle in
questo momento, quello visitato dalla gente di Maremma č diventato un
piccolo eco-villaggio nel quale vivono Raoul e Biagio: la loro tenacia č
stato "carburante" (da fonte rinnovabile!) come ricarica per affrontare i
nostri impegni futuri. E poi Bianca con Ubaldo, coppia inossidabile nella
vita, nella lotta alla distruzione della valle e nella costruzione del
futuro.
Noi, come formiche della legalitą, in questa impresa bella e difficile
abbiamo tentato di tessere una tela sottile e tenace, una tela che ci unisce
sentendoci un poco la parte migliore del nostro paese, senza mai sentirci
soli.
Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia
www.slegalitalia.eu
www.nocoketarquinia.splinder.com
www.cittadiniliberi.blogspot.com
11 maggio 2009
E' difficile persino da digitare sulla tastiera, ma: si parla di un quarto gruppo a carbone a Civitavecchia.
da civonline.it
11/05/2009 19:03
Alessandro Manuedda interviene dopo la proposta della Federlazio. Il consigliere comunale dei Verdi parla di un’ipotesi priva di senso soprattutto per i dubbi sulle autorizzazioni della centrale. Su Tvs spiega: «Dietro queste voci c’è il maxi emendamento del Governo sul decreto incentivi. Si tratta di una sorta di sondaggio»
CIVITAVECCHIA - «Una proposta provocatoria e priva di senso». Così il consigliere comunale dei Verdi Alessandro Manuedda commenta il suggerimento lanciato nei giorni scorsi dal referente della Federlazio sul territorio Stefano Cervini il quale, all’indomani del convegno sulla crisi del territorio e delle voci circolate sul possibile utilizzo di carbone al quarto gruppo di Torrevaldaliga Sud , aveva parlato proprio della dismissione di questo gruppo, ad olio combustibile e del parco nafta, con la riconsegna alla città. Ma anche della possibilità di ripristinare il vecchio progetto di 4 gruppi a carbone a Torre Nord, con Enel impegnata a coinvolgere Tirreno Power dal punto di vista tecnico-organizzativo e di salvaguardia ambientale. «È un’ipotesi priva di senso – ha spiegato Manuedda – così come priva di senso è l’indiscrezione del carbone a Torre Sud, dove per il quarto gruppo è comunque prevista la dismissione: Tirreno Power, infatti, aveva avanzato due anni fa richiesta di autorizzazione integrata ambientale per mantenere in piedi il gruppo con un mix di olio combustibile e metano. Richiesta rimasta in sospeso, che ha aperto quindi la strada alla dismissione. Dobbiamo poi ricordare che sono ancora in piedi seri dubbi sulle autorizzazioni per la centrale a carbone di Tvn. Proprio su questo siamo in attesa di risposte da parte del ministro dell’Ambiente». Manuedda parla quindi dell’assurdità di riproporre quattro gruppi quando, da progetto originale si è passati a tre e si è ancora in attesa di conferme sulle corrette autorizzazioni, e soprattutto ricorda che si sta parlando di indiscrezioni e proposte che non sono state formalizzate da nessuno. «Se però vogliamo leggere oltre le righe – ha aggiunto – ci si può ricollegare al maxi emendamento del Governo sul decreto incentivi nel quale è stato inserito un comma specifico fatto apposta per la centrale di Porto Tolle, che non riusciva ad avere le autorizzazioni necessarie. La nuova norma, infatti, incentiva la riconversione da olio combustibile a carbone o altro combustibile solido, purché il nuovo impianto contribuisca ad abbattere le emissioni rispetto al precedente. Viene facile, a questo punto, l’associazione di idee con carbone o cdr. Certo è che, quando escono fuori notizie di questo tipo, si tratta di una sorta di “sondaggi” per testare le eventuali reazioni della popolazione locale, della società e delle amministrazioni. Adesso gli strumenti normativi, con questo emendamento, ci sono: certo per Tvn rimane difficile considerati i problemi autorizzativi».
http://www.civonline.it/CivOnLineNotiziaStandard.php?IDNotizia=77014&IDCategoria=356
Le tappe di Slegalitalia: Valle di Ledro, Vicenza, Venaus
Pubblichiamo i resoconti dalle ultime tre tappe del Tour di Slegalitalia, in viaggio nello Stivale.
Resonto 1 - 9 maggio 2009
Slegalitalia è arrivata nella valle di Ledro. Qui vive una comunità
operosa che salvaguarda la propria vita e la propria salute con il
rispetto dell'ambiente, valorizzando le ricchezze del territorio per
una economia sana.
L'accoglienza è stata fraterna e spontanea.
Ci han fatto vedere i loro gioielli. I boschi, le sorgenti d'acqua, i
laghi, la palude naturale (dove stiamo organizzando la prossima
escurione!) ma anche le centraline di mini idroelettrico ben inserite
nelle fiancate delle montagne, che danno posti di lavoro ed un reddito
garantito annuo comunale senza produrre emissioni in aria e senza
intaccare la bontà dell'acqua. Ogni due milioni di Kw l'energia
prodotta viene venduta all'asta. Dal 2004 ad oggi gli entroiti sono più
che duplicati. Nell'ultimo bilancio sono stati di circa 500.000 euro e
nei bilanci futuri potranno continuare ad aumentare fintanto che
l'energia verrà prodotta: non ci sono scadenze, non ci sono clausole
contrattuali da rispettare perché non c'è contratto, non c'è un ente
terzo che ha dettato regole. Solo l'energia e i Cittadini della Valle
di Ledro.
L'ascolto che hanno prestato alla nostra storia ha dimostrato ancora
la loro disponibilità. Le tante tappe che ci hanno portato a voler
diventare autoproduttori di energia elettrica. Le nostre azioni non
violente per resistere, l'impegno profuso per non subire soprusi e
difendere la nostra salute e il nostro territorio è stato compreso così
come la volontà di proporre il nostro percorso di sostenibilità.
Siamo venuti via portandoceli nel cuore. Pietro, Giorgio, Ermanno e
Nicola.
Ed anche Maurizio, Maurizio Mazzola, il sindaco di Concei che ha
fatto sì che il mini idroelettrico diventasse realtà. Ebbene sì, nella
Val di Ledro in provincia di Trento abbiamo incontrato un altra faccia
della medaglia. Una faccia che vorremmo si trasferisse da noi almeno 12
mesi l'anno!!!!
Li abbiamo invitati tutti a Tarquinia, speriamo che vengano a
trovarci, ne vale la pena.
Ora siamo in viaggio per Vicenza. Ci aspetta l'inaugurazione
dell'acquisto del terreno del presidio dei No Dal Molin, i cittadini
che si battono contro l'allargamento di una base militare Nato.
A domani
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Resotonto 2 - 10 maggio 2009
L'iniziativa Slegalitalia è giunta al presidio "No dal Molin" a Vicenza.
L'incontro fra i Comitati e i Movimenti è ricco di solidarietà ai Cittadini veneti che continuano la loro azione non violenta contro l'ampliamento della base militare Nato "Dal Molin".
L'acquisto da parte loro del terreno sul quale è il presidio segna un passo importante per la loro e per la nostra storia.
Slegalitalia è partita dall'Alto Lazio, dove i cittadini non vogliono subire la violenza della centrale a carbone di Civitavecchia. Due volte violenta: una volta perché basata su una valutazione d'impatto ambientale taroccata e un'altra perché la lobby del carbone cerca d'inculcare l'idiozia del "carbone pulito": a Civitavecchia saranno emesse molte nano polveri, a volte letali, e verranno emesse altre 10.000.000 di tonnellate di CO2.
Siamo accomunati dalle tante tappe e dalle tante azioni non violente profuse per non subire soprusi e per difendere il nostro territorio.
Loro, come noi, sono stati denunciati. Loro, come noi, subiranno dei processi. Per diffamazione piuttosto che per violenza privata.
Il primo processo ad una di noi sarà il 21 maggio prossimo. Sarà un processo per diffamazione, perché nel 2003 l’allora sindaco di Civitavecchia, Alessio De Sio, disse sì alla centrale a carbone di Torre Valadaliga Nord dopo aver manifestato a lungo la propria contrarietà a quell’impianto. Il 5 aprile 2007 una cittadina di Tarquinia, in diretta da Anno Zero, raccontò che a fine mandato il sindaco del sì al carbone era divenuto membro del Consiglio di Amministrazione di Enel. La nomina c’era stata ma non si trattava del CdA di Enel bensì del CdA di Acquirente Unico, società controllata dal Gestore dei Servizi Elettrici. Un errore marginale.
Ma coloro che si oppongono pacificamente e pubblicamente alla realizzazione di opere dannose alla salute e all’economia dei territori, subiscono tentativi di corruzione e azioni intimitadorie personali. Paradossalmente i cittadini che s’impegnano a difendere i diritti imprescindibili alla salute e al lavoro rimangono soli ad invocare la legalità e diventano le vittime designate di un sistema corrotto.
Quel giorno ovunque tu sia dai forza ai cittadini che si battono contro la corruttela per difendere la salute e il futuro di tutti.
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Resoconto 3 - Venaus
IL CAMPER DI SLEGALITALIA E' ARRIVATO A VENAUS
11 maggio 2009 - La realtà dei No Tav è stata visitata ieri dal
camper dell'iniziativa slegalitalia. Sulle Alpi dellea Val di Susa c'è
il presidio attivo dei cittadini che si battono per la difesa della
loro valle. Tutte le comunità della valle sono rappresentate: Condovè,
Venaus, ...
L'accoglienza è stata speciale. La comprensione diviene da subito
totale nelle parole e negli atteggiamenti. Si viene ascoltati, si viene
capiti, consolati, onsigliati. E poi si condividono le esperienze.
Loro ti raccontano la loro storia, tu ti riconosci negli episodi:
"questo è successo anche da noi", "da noi non era un accordo
prelettorale ma ha avuto lo stesso effetto", "anche da noi c'è stato
chi ha detto no per tanto tempo e poi ha detto sì, senza dare
spiegazioni plausibili".
Noi sulle nostre belle pianure e colline in riva al Tirreno loro
immezzo le montagne, nel verde pieno degli alberi, sul prato che ospita
il presidio, proprio davanti a dove sarebbe dovuto venire l'uscita di
uno dei trafori. Ma chiamarlo presidio è riduttivo. Dei 3 presenti in
valle in questo momento, quello visitato dalla gente di Maremma è
diventato un piccolo ecovillaggio nel quale vivono Raoul e Biagio: la
loro tenacia è stato "carburante" (da fonte rinnovabile!) come ricarica
per affrontare i nostri impegni futuri. E poi Bianca con Ubaldo, coppia
inossidabile nella vita, nella lotta alla distruzione della valle e
nella costruzione del futuro.
Noi, come formiche della legalità, in questa impresa bella e
difficile abbiamo tentato di tessere una tela sottile e tenace, una
tela che ci unisce sentendoci un poco la parte migliore del nostro
paese, senza mai sentirci soli.
Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia
"LETTERA APERTA ALL’ON.LE PIETRO TIDEI"
Riceviamo e pubblichiamo
Onorevole Pietro Tidei,
la lettera che Lei ha inviato all’Amministratore Delegato dell’Enel contiene gravi denunce di interesse pubblico: esse provocano in noi osservazioni critiche che intendiamo far conoscere a Lei, alla cittadinanza e alle Istituzioni di garanzia e di controllo democratico.
Noi del Coordinamento Medici-Farmacisti e Biologi conosciamo vita (nel 1949 nasceva la prima centrale a carbone a Fiumaretta), morte (“violenta” per Fiumaretta, che esplose, ma “eutanasica” per TVN ad olio combustibile, dismessa perché troppo inquinante e costosa) e miracoli (quello del carbone “pulito” di TVN e dei suoi filtri a manica efficienti al 99%!). Siamo felici che adesso Lei – seppure con qualche annetto di ritardo – dimostri di conoscere le drammatiche realtà sanitarie e ambientali, tanto da asserire categoricamente: “l’Enel da sessant’anni opera qui… danneggiando irreparabilmente l’ambiente, causando il diffondersi di malattie dell’apparato respiratorio e di allergie i cui livelli di espansione sono registrati con preoccupazione dalla Regione Lazio”. Poi, forse temendo di essere stato poco esplicito, Lei ricorda all’a.d. dell’Enel che “la città ha pagato e sta pagando per le conseguenze insalubri e malsane che ne ha subito”.
Lei non si sarà limitato ad informare il Ministro Scaiola e il Governatore Marrazzo, ma avrà certamente inviato contestuale denuncia al Procuratore della Repubblica dr. Amendola, ravvisandosi nei fatti da Lei esposti elementi penalmente rilevanti… Fatti che vanno sì posti in capo all’Enel, ma coinvolgono TUTTE le Istituzioni deputate alla tutela della salute e dell’ambiente.
Se quanto da Lei asserito (tardivamente) è così eclatante e dimostrato, TUTTI i Sindaci del Comprensorio, i Commissari prefettizi, i Responsabili dei servizi di controllo ambientale delle ASL e della Regione, gli Organi di polizia giudiziaria etc. sarebbero responsabili di miopia, disattenzione e imprevidenza. Non bastarono e non bastano, a quanto pare, le note di allarme sanitario che professionisti della salute quali noi siamo, inutilmente da tempo levarono e levano riguardo al vulnus inferto all’art. 32 della Costituzione Italiana. Oltretutto, non godendo dell’immunità parlamentare né disponendo di sovvenzioni statali, fummo e siamo esposti a ritorsioni economiche da parte dei protagonisti dell’impatto ambientale esasperato e patogenetico.
Confidiamo che adesso Lei – principale garante politico del nostro territorio e fruitore dell’immunità parlamentare – trovi il coraggio civico di denunciare le malversazioni subite da queste Sue e nostre popolazioni, facendo anche, perché no?, ammenda, per la Sua parte autodenunciandosi, in quanto più volte Sindaco di Civitavecchia e di Santa Marinella e per anni membro dell’ufficio legale dell’Enel.
Da parte nostra, tenuti al rispetto dell’art. 5 del nostro Codice deontologico, non desisteremo dalla lotta per la difesa della salute e degli equilibri ambientali del nostro comprensorio, consapevoli dell’alta funzione civica del nostro movimento apolitico e apartitico.
Il Coordinamento dei Medici – Farmacisti - Biologi per la difesa di salute e ambiente
Civitavecchia 10 maggio 2009
8 maggio 2009
L'irresistibile comicità di Chicco Testa (Pimby col culo degli altri)
(ANSA) - ROMA, 7 MAG - ''Ambientalisti italiani rinunciate alla centrale a carbone di Porto Tolle e fate una centrale nucleare [...] in termini di inquinamento e' meglio vivere vicino a una centrale nucleare''. ''Non avrei nessun problema - ha quindi proseguito Testa rispondendo sulla difficolta' a localizzare i siti per le centrali nucleari in Italia - ad avere una centrale nucleare vicino casa. Io ho una casa di vacanze vicino Montalto di Castro, avrei preferito l'atomo piuttosto che un polo industriale di quel genere''
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Come non essere travolti dal buonumore del pimby man, "per favore nel mio giardino".
Lo ringraziamo anzi per averci concesso questa seconda possibilità, nucleare dopo il carbone. Forse faremmo meglio a interpretare così le sue parole: tra 20 anni rassegnatevi a veder sostituire le centrali a carbone con il nucleare. Ha l'occhio lungo, il nostro uomo.
L'illegalità corrode le fondamenta della democrazia, "Slegalitalia" parte dalla Maremma
Parte oggi Slegalitalia, l'iniziativa lanciata dal Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia per accendere i riflettori sulla storia di un' italiana, che il 21 maggio sarà processata per la battaglia che l'Alto Lazio e la Maremma conducono contro il carbone sporco che si vuole bruciare a Civitavecchia e contro le illegalità che porta con sè, in un territorio colpito per decenni dalle emissioni di quattro centrali termoelettriche, una delle quali da 3500 Megawatt. È una trama che in vario modo colpisce e ferisce molte comunità lungo lo stivale, vittime del sistema corrotto i cui protagonisti sono politici, funzionari pubblici e grandi società legate all'energia, al cemento e alle autostrade. I partiti ancora controllano tutto nonostante le liberalizzazioni, servite per arraffare ricchezza e sottrarre al controllo dei cittadini il funzionamento e la gestione di servizi essenziali. Anche questa è mafia.
Gli eventi che hanno preceduto il processo del 21 maggio sono emblematici, la loro valenza supera i confini regionali e diventa patrimonio civile di quanti non ci stanno più. Nel 2003 l’allora Sindaco di Civitavecchia, Alessio De Sio, disse sì alla centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord dopo aver manifestato a lungo la propria contrarietà a quell’impianto. Il 5 aprile 2007 una cittadina di Tarquinia, in diretta da Anno Zero, raccontò che a fine mandato il sindaco del sì al carbone era diventato membro del Consiglio d’Amministrazione di Enel. La nomina c’era stata ma non si trattava del CdA di Enel, bensì del CdA di “Acquirente Unico”, società controllata dal Gestore dei Servizi Elettrici. Un errore marginale. Il processo avrà luogo perché il sindaco del sì al carbone ha ritenuto di essere stato diffamato.
L'avvio di Slegalitàlia prevede il contatto con i movimenti e i comitati che soffrono storie simili e inizia con l'Italia del Nord, verso cui oggi si dirigerà la missione in partenza dalla Maremma, per fondere le vicende di sofferenza e reagire insieme.
Il viaggio verso le regioni del Nord fa seguito all'analoga esperienza del 2008 allorchè l'Alto Lazio incontrò in Puglia i cittadini in lotta contro l'inquinamento a Brindisi e Lecce.
Comitato dei Cittadini Liberi