Da IlSole24ore.com
«Un secondo Rinascimento: il mondo verso la civiltà dell'empatia». È il tema della lectio magistralis che il professor Jeremy Rifkin, economista, pacifista e ambientalista americano, ha tenuto oggi alla Camera dei deputati, trasmessa in diretta sul sito del Sole 24 Ore. Ha introdotto il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ricordando l'importanza delle teorie del professor Rifkin sull'avvenire della civiltà dell'uomo. Per Rifkin carbone, petrolio, gas e uranio sono al tramonto e il futuro è nell'energia distribuita, prodotta e diffusa da ampie reti sul modello di Internet.
«Quello che maggiormente colpisce nel pensiero di Rifkin - ha detto Fini - è lo sforzo di offrire una visione unitaria dell'uomo e della sua civiltà», in un momento in cui «s'avverte sempre più forte l'esigenza di uscire dall'unidimensionalità e dalla settorialità per offrire visioni globali della vita sociale». Per Fini «non si può non essere d'accordo con Rifkin quando ci avverte che viviamo in un'epoca di grandi opportunità, sconosciute alle generazioni precedenti ma, nello stesso tempo, anche di grandi rischi e di pericolose tendenze dissolutive».
Quello dell'empatia è un tema caro al professor Rifkin. Nel suo libro "La civiltà dell'empatia", uscito quest'anno, Rifkin considera lo sviluppo della società in relazione allo sviluppo della capacità di empatia tra individui. È proprio l'empatia, per Rifkin, a dare un vantaggio evolutivo all'uomo. Un ingrediente fondamentale, dunque, per la società, una sorta di collante sociale. Ma l'empatia può anche avere effetti perversi, aumentando l'entropia.
Rifkin ha iniziato il suo intervento parlando della fine della grande rivoluzione industriale, di quando il prezzo d'acquisto del petrolio ha raggiunto i 147 dollari al barile, picco della globalizzazione, seguito 60 giorni dopo dal crollo dei mercati finanziari. Il problema reale, per Rifkin, è che carbone, petrolio, gas e uranio sono al tramonto. Che «il futuro sta nell'energia distribuita», prodotta con fonti rinnovabili e diffusa tramite reti ampie e orizzontali, stile Internet. Ha detto che nei prossimi 30 anni ogni singolo edificio sarà convertito in una micro-centrale energetica, che produce più di quanto consuma. Una vera rivoluzione economica per tutto il mondo, dalle occasioni di lavoro alle possibilità di business per le piccole e medie imprese, alla valorizzazione degli edifici che porterà a una riscrittura del mercato immobiliare. Ogni edificio dovrebbe essere collegato in rete per offrire il surplus, mettendo in atto una rivoluzione energetica.
L'economista ha parlato dell'ecosistema del mondo che non è più in grado di tenere il passo, del cambiamento climatico nel golfo del Messico che avviene con uragani raddoppiati di intensità, dell'Artico dove oggi si può andare in kajak. «E non si tratta di un aggiustamento stagionale, ha spiegato come hanno sospenuto alcuni. Si rischia così l'estinzione del 70% delle specie della terra. E la perdita di biodiversità è difficile da recuperare».
Ha ricordato che per Hegel «la felicità sono le pagine bianche della storia» e ha sottolineato che i «grandi cambiamenti sono un'evoluzione della coscienza e dell'empatia». La potente rivoluzione di Internet ha dato una struttura open source ai giovani che comunicano in rete con grandi poteri, superiori a quelli delle tv. Questo, per Rifkin, porterà a una potente terza rivoluzione industriale. Nella sua introduzione Fini aveva ricordato che per Rifkin il futuro é il "mondo dell'empatia" perché «la società umana é arrivata a un alto grado di interconnessione grazie allo sviluppo tecnologico». Un processo particolarmente evidente presso i giovani che si sono formati nel primo decennio degli anni 2000, che Rifkin definisce «generazione del millennio», la «prima cresciuta con internet».
Nel suo libro l'economista parla anche del "nuovo consumatore" che la crisi ha contribuito a plasmare, ma che probabilmente sarebbe emerso comunque: un consumatore che pretende di essere al centro dei pensieri delle aziende che volgiono indurlo ad acquistare. Un consumatore che chiede una maggiore attenzione all'ambiente, più servizi, più offerte su misura. Insomma, chiede empatia.
28 settembre 2010
Jeremy Rifkin e la società dell'energia distribuita
Qualcuno si muove per il carbone a Saline Joniche
"Una centrale a ‘carbone pulito ‘dalla potenza di 1300 megawatt nel sito abbandonato della ex Liquichimica di Saline Joniche. Un progetto cui sarebbero contrarie le istituzioni locali e regionali, oltre che cittadini e associazioni. Eppure oggi si è svolto un incontro a porte chiuse, cui la stampa non è stata ammessa, tra alcuni consiglieri comunali dell’amministrazione di Melito Porto Salvo e una delegazione della Sei, la società elvetica cha sta investendo un miliardo di euro di capitale privato per la costruzione di una centrale che produrrà energia, in una regione quale la Calabria che ha deliberato contro questo progetto, seppur tardivamente, e che nel suo piano regionale energetico ha un espresso veto verso questa fonte non rinnovabile."
Fonte: Strill.it
Vedi anche qui
27 settembre 2010
Carbone a colazione
FOTO BY WWW.FLYBIBO.IT |
Da Centumcellae.it
"Bolle di sapone? Zucchero filato? Panna montata? Difficile capirlo perché i regali di mamma Enel giungono sempre improvvisi e inaspettati. Come stamattina, quando poco dopo l’alba dal camino di Torre Valdaliga Nord è comparso d’improvviso quest’ennesimo pacco dono per i civitavecchiesi. Una nuvoletta gustosa da inalare e ingerire, magari come prima colazione perché l’azienda elettrica ci tiene che i cittadini, e soprattutto i bambini, possano cominciare la giornata in modo nutriente e salutare. E con prodotti genuini ovviamente, con quel marchio “doc” in cui l’Enel è sapientemente specializzata; perché tutto ciò che esce dalla torre biancorossa delle centrale è assolutamente innocuo; anzi, è nutritivo e ricco di fibre. Ce l’hanno raccontato così tante volte quei sant’uomini che dirigono l’azienda elettrica in questi anni, per convincerci che la riconversione a carbone era benefica per la città, che ormai ci crediamo veramente. Chi mai, infatti, potrebbe dubitare delle loro rassicurazioni? Chi mai potrebbe pensare che dentro quella nuvola candida che stamane si è levata verso il cielo non c’erano ingredienti balsamici? Troppo buona mamma Enel, che abbuffate ci fa fare…
26 settembre 2010
No all'Alto Jonio pattumiera d'Italia, no al carbone a Rossano
Da Dirittodicronaca.it:
"Si allarga il fronte del No sulla riconversione Enel"
“La riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano è una questione che coinvolge anche l’Alto Jonio”. A sostenerlo è l’assopec, di cui è presidente Walter Astorino, che sta organizzando un incontro con i leader del Comitato No al carbone allo scopo di allargare il fronte di lotta e scrive: “Futuro nero per l’Alto Jonio e la Sibaritide. Siamo la pattumiera d’Italia. E lo saremo ancora di più, con la riconversione a carbone della centrale dell’ENEL di Rossano. Non bastavano le ferriti di zinco di Cerchiara e Cassano, l’inquinamento dei fondali marini nel crotonese, le scorie radioattive di Policoro, gli scarichi aerei e marini di Taranto. Siamo circondati da sterco, che non abbiamo prodotto noi, e che a noi non ha portato nulla di buono. Viviamo al centro di una pattumiera. Ora, con l’aggiunta della centrale a carbone nel golfo di Corigliano, il cerchio si chiude, così come le prospettive di sviluppo e resistenza di un territorio martoriato ed abbandonato da tutti, in primo luogo dai nostri politici ed amministratori. Che intervengano, che intervenga l’ARPACAL, i vari Ministeri… ma questa speranza, forse, significa affidare le pecore al lupo: perché non sono già intervenuti? La centrale a polverino di carbone darà circa 60 posti di lavoro. Ma ne distruggerà forse 5mila, fra agricoltura, pesca, commercio, nonché turismo, che verrà praticamente azzerato. Un prezzo troppo caro, per produrre energia sporca da mandare al nord, dato che la Calabria produce già molta più energia di quante ne consumi. L’ASSOPEC, associazione degli operatori economici, a seguito di un incontro con i leader del Comitato No al Carbone di Rossano-Corigliano, Casciaro, Falsetta, Turone, Morfù, per citarne alcuni, è in procinto di organizzare un incontro a Trebisacce al fine di allargare il fronte di lotta a tutto l’Alto Jonio. Questo mostro non ci serve. Non ci serve il disastro ambientale di 2milioni di tonnellate di polverino di carbone l’anno, movimentati con chiatte gigantesche, su nastri trasportatori, con svariate decine di navi inquinanti e poi da 17mila camion sulla 106! Taranto è coperta da una coltre rossa mortale. Noi saremo coperti, a breve da una coltre nera, altrettanto mortale. Tumori, leucemie, malattie del sistema respiratorio, allergie: ecco cosa ci darà, purtroppo, la nuova centrale, in cambio di nulla. Un disastro economico ed ambientale terminale. Questo non è un problema solo di Rossano, è un problema di tutta la Sibaritide, e gli imprenditori di Trebisacce sono pronti alla lotta estrema. Basta con la svendita della nostra pelle. Basta con il colonialismo nazionale”.
25 settembre 2010
La coerenza di Anita Cecchi
Gabriele Pedrini (Fiamma) sulle recenti esternazioni di Anita Cecchi (ex AN)
"Il vocabolario di Italiano in uso presso il Licei Classici di molte scuole italiane per “coerenza” riporta: “ ..conformità tra le proprie convinzioni e l’agire pratico, ovvero connessione logica o mancanza di contraddittorietà” mentre per il termine “accozzaglia” viene dato il seguente significato: “ insieme di cose o persone, usato anche nel significato di mucchio, combriccola,banda..”.
Ciò necessariamente premesso, é possibile analizzare il messaggio subliminale contenuto nel comunicato che della sig.ra Signori Cecchi che ha diffuso in merito ai parcheggi “a pagamento”ed in particolare su tale brano : “ …scelte che rischiano di INFLUIRE NEGATIVAMENTE sulle tasche dei CITTADINI e sul traffico debbono essere preventivamente discusse individuando le aree più idonee ad ospitare parcheggi a pagamento, fugando quindi ogni possibile sospetto sul fatto che tale provvedimento abbia una natura quasi esclusivamente IMPOSITIVA”: strabiliante e tragicomico che la sig.ra in oggetto si permetta di dissertare sul concetto di “libero arbitrio” in contrapposizione a quello di “imposizione” identificando in quest’ultimo la ragione del proprio agire.
Mi permetto, allora, di rinfrescarle la memoria rileggendo il “suo agire”, nel lontano 2003, quando la seguente “accozzaglia” di personaggi : De Sio Alessio(F.I),Berardozzi Giuseppe (DS), CECCHI Anita(AN), Coleine Manrico(DS), Cosimi Mauro(PRC), De Paolis Sandro(DS),Di Marco Luigi(FI), Giganti Simone(DS), Grassi Franco(DS), LA CAMERA Claudio(AN), Magliani Flavio(DS), Marsili Graziano(nuovo PSI), Passerini Roberto(AN), Petrelli Vittorio(Lista “Per Civitavecchia”), Ranieri Mauro(FI), Roscioni Leonardo(FI), Solinas Renato(FI), Vitali Dimitri( AN), Zappacosta Enrico(AN), decise IMPOSITIVAMENTE di INFLUIRE NEGATIVAMENTE NON sulle TASCHE dei CITTADINI ma sulla loro SALUTE e sul TERRITORIO votando a favore, con quella delibera scellerata, la riconversione a carbone della centrale ENEL…non mi sembra ci sia altro da commentare se non il rimarcare la facilità con cui la Signora in parola utilizza il termine “accozzaglia” e si riempia la bocca con il concetto di “coerenza”.
In tal senso, La invito a rileggere il mio comunicato titolato “ A ciascuno il suo” e, quindi, di analizzare con molta attenzione i recenti rapporti di Greenpeace e della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente-Alto Lazio sugli effetti del carbone.
E dopo una sana e ponderata riflessione andare di fronte ad uno specchio per vedere che immagine viene lei riflessa.
Forse, e non solo lei, visti i nomi che compaiono nella lista, dovrebbero rivisitare il concetto di “libero arbitrio”, di “coerenza”e di rispetto verso i diritti del popolo solo in nome del quale, e non sembra proprio nel suo interesse, amministrano la “cosa pubblica”.
Da allora é rimasta sospesa sulla vicenda una domanda: “ perché la riconversione a carbone ed a chi ha giovato”?
Vuole la sig.ra Cecchi provare a rispondere?
Tutta la cittadinanza sarà lei grata se scioglierà questi annosi ed ermetici arcani….ne sono più che sicuro!
Giorgio Tave sui costi reali del carbone
Via UPLS
"Le affermazioni del MODA sono sempre ben documentate. Solo la mancanza di argomenti seri per confutarle può suggerire l’accusa generica di "procurato allarme" (come se fosse una colpa e non un merito informare la gente dei pericoli che corre!).
Ed è anche vero che il costo dell’energia elettrica prodotta dal carbone, a fronte di un costo di produzione fra i più bassi, ha il costo esterno, dunque comprendente le indispensabili misure di adattamento e tutela ambientale, più alto di tutti. È ormai noto. Riporto una tabella del mio libro “In principio il nulla esplose” elaborata a suo tempo (ma da allora non è cambiato molto) sulla base dei dati “State of the world 2003”. Continua qui
Woodstock 5 Stelle al via
Parte questo pomeriggio a Cesena la Woodstock 5 Stelle organizzata da Beppe Grillo.
Saliranno sul palco tra gli altri:
Charleston, Flavio Oreglio, John De Leo, The Niro, Ivan Segreto, Francesco Baccini, Stefano Bollani, Samuele Bersani, Max Gazzé, Cattive abitudini, L'invasione degli Omini Verdi, Leo Pari, Supa & DJ Nais, Mamasita, Blastema, Perturbazione, Dente, Bud Spencer Blues Explosion, Fabri Fibra, Marracash, Sud Sound System, Tre allegri ragazzi morti, Marta sui tubi, Paolo Benvegnù, Teatro degli orrori, Linea 77, Daniele Silvestri, Cristiano De Andrè
L'evento sara' trasmesso in diretta su:
* WEB: playme .tv e beppegrillo .it
* DTT: la tv musicale Play.me ai canali 39, 50 o 55
* SKY: Music Box al canale 703
Questi gli articoli che gli dedicano due quotidiani
- ilFattoQuotidiano.it http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/25/il-movimento-a-5-stelle-lancia-la-sua-sfidaal-via-la-woodstock-di-cesena/64469/
24 settembre 2010
I sonetti di Giancarlo Peris. "Immuni"
Cari amici,
con questo post inauguriamo un appuntamento settimanale interamente dedicato ai componimenti in versi di Giancarlo Peris, esimio civitavecchiese e autore di poesia in dialetto.
Il diciottenne Giancarlo Peris accende il braciere olimpico (Roma, 1960) |
Il suo nome è legato alla storia recente per essere stato l'ultimo tedoforo nelle Olimpiadi di Roma 1960. Per saperne di più: vedi qui e qui.
G. Peris durante le celebrazioni del Cinquantenario 1960-2010, a Roma |
Auguriamo a tutti una buona lettura.
"Immuni" (24 settembre 2001)
Ner mentre ce parlava entusiasmato
De Bush e de le bombe nucleari
Lo spike aggiunse che so’ cazzi amari
Perché ce fanno un àntero attentato.
‘Sta mano d’armi chimiche e lo stato
Sarà quello che li Kamikazzari
Se scejeranno e noantri ingenui e ignari
Ci avremo un gran ber triste risurtato.
Così diceva la televisione
E che l’atomo in bomba po fa’ male
È pure nostra futile opinione;
De chimica ar contrario nun ce cale
Perché ce farà peggio cor carbone
Chi lo farà brucia’ ne la centrale.
Travaglio firma la petizione per il bosco di 40 a Tvn
Riportiamo da BiGnotizie.it
"E' stato Marco Travaglio il primo a firmare la petizione per il bosco a Tvn. Oggi pomeriggio, appena arrivato in Aula Pucci dove era stato invitato dall'associazione "Cecafumo" per il premio "Libera informazione", il giornalista ha inaugurato la petizione "Sì alla realizzazione del bosco di 40 ettari nelle aree attigue alla Centrale Torrevaldaliga Nord".
Il Forum ambientalista e il comitato NaturalMente, promotori dell'iniziativa popolare (che si può firmare direttamente dal sito http://www.firmiamo.it/boscocivitavecchia?zfs) e particolarmente soddisfatti per tale battesimo, hanno annunciato di aver già fissato un calendario (da domenica 26 settembre a sabato 30 ottobre) di punti raccolta firme disseminati per la città.
Salvo condizioni meteo particolarmente avverse si partirà domenica, a Largo Galli (davanti al bar Quaranta), dalle ore 17 alle 19,30. Ogni mercoledì mattina un banchetto sarà posizionato lungo viale Nenni, all'altezza del mercatino, dalle 10 alle 12,30, mentre ogni giovedì pomeriggio sarà, dalle ore 17 alle 19,30, contemporaneamente nell'area antistante "Conad Il Mare" a San Gordiano e davanti all'ingresso di "Conad Le Terme" in via Terme di Traiano. Di sabato sarà possibile firmare in piazza Regina Margherita (dalle ore 9 alle 12,30), nel pomeriggio dalle ore 17 alle 19,30 in viale Garibaldi (davanti alla Galleria Garibaldi) e a Largo Marco Galli e di sera, sempre a largo Galli, dalle ore 21 alle 23.
23 settembre 2010
Impressioni di settembre a Civitavecchia
Ingialliscono le nubi, s'inacidiscono le piogge, si addensano niditi i regali di enel, tirreno power e porto: è l'arrivo dell'autunno 2010 a Civitavecchia
Gli scatti sono di Barbara Currà
Maremma radioattiva
Da Corriere.it "Scorie nucleari, ecco le aree. Pronta una lista con 52 siti
"La Sogin, la società controllata dal Tesoro per la gestione degli impianti nucleari, ha individuato 52 aree con le caratteristiche giuste per ospitare il sito per le scorie radioattive. Ogni area, che ha le dimensioni di circa 300 ettari, deve essere in grado di accogliere, oltre ai depositi per le scorie di varia gradazione, anche il parco tecnologico che a regime avrà oltre mille ricercatori. Le zone adatte sono sparse su tutto il territorio italiano con particolare riferimento al Viterbese, alla Maremma, all'area di confine tra la Puglia e la Basilicata, le colline emiliane, alcune zone del Piacentino e del Monferrato. Ma la scelta del deposito nazionale per le scorie non sarà imposta, e avverrà d'accordo con le Regioni, con una sorta di asta: la comunità che accetterà i depositi radioattivi sarà infatti compensata con forti incentivi economici. Il lavoro svolto dalla Sogin e terminato ieri, al quale i ricercatori hanno lavorato un anno, è tuttavia finito in cassaforte in attesa della creazione dell'Agenzia per la sicurezza del nucleare che doveva già essere pronta prima dell'estate.
Così ha voluto il governo, ricordando alla Sogin (ancora commissariata e in attesa di un «normale» consiglio di amministrazione) di rispettare l'articolo 27 del decreto 31 del febbraio scorso che vincola ogni decisione della società alla vigilanza della nascente authority. Anche questo è un altro tassello che porta il programma nucleare a sforare dai tempi programmati. La prima pietra per il nucleare era stata annunciata per il 2013, ora si parla già del 2014. Almeno un anno di ritardo. «Il rischio drammatico che si corre è quello del gioco dell'oca, dove si torna sempre indietro di una casella». La denuncia ufficiale dei tempi più lunghi per avviare la produzione di energia atomica è arrivata dal direttore per lo sviluppo sostenibile del ministero dell'Ambiente Corrado Clini. Intervenendo a un seminario organizzato dall'ambasciata francese e dallo stesso ministero, Clini ha anche affermato che occorre «riconsiderare tutta l'architettura normativa, senza fermare l'avvio delle procedure». Insomma un pasticcio complicato dall'assenza ormai da 5 mesi del ministro competente. Così alla Sogin non si riesce a nominare il vertice (5 membri) e la società resta commissariata nelle persone di Francesco Mazzuca e del suo vice Giuseppe Nucci. Clini ieri ha avvertito di muoversi con i piedi di piombo. Il rischio è di rovinare tutto scatenando la rivolta delle popolazioni. «Dobbiamo evitare quello che è accaduto con il deposito unico di Scanzano Jonico - ha affermato - non si può decidere che si va lì se prima non si sono verificate le condizioni di fattibilità».