No al carbone Alto Lazio

29 settembre 2010

TVN a carbone: in funzione un impianto fuorilegge


Comunicato stampa No al Carbone Alto Lazio

Siamo profondamente costernati dal constatare che avevamo ragione nel denunciare che la centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, oltre ad essere un impianto antistorico per la tipologia di combustibile usato, è soprattutto in esercizio in violazione di molte delle norme vigenti e, finanche, delle prescrizioni inserite nel decreto autorizzativo.

Tutte le denunce e/o segnalazioni da noi presentate - da quella del gennaio 2009 relativo alla modalità di carico/scarico del carbone, a quella del novembre dello stesso anno circa i cumuli di rifiuti e ceneri presenti in aree non idonee e di lavoratori costretti ad operari in nuvole di material pulvirulento, a quella relative all’utilizzo di combustibile con contenuto di zolfo superiore allo 0,3% in difformità del piano di qualità dell’aria della Regione Lazio - hanno trovato riscontro.

La replica dell’ENEL che, negando l’evidenza, afferma di essere in perfetta regola, conferma, l’inaffidabilità dell’ente energetico che evidentemente spera di continuare impunito ad agire a proprio piacimento, mortificando il territorio, e la popolazione che in esso vive,

Sentiamo il dovere di ringraziare la Procura della Repubblica che con la propria sensibilità e determinazione, portando avanti una seria e competente azione di controllo, ha indotto gli enti competenti a farsi carico delle proprie responsabilità facendo si, nel contempo, che le popolazioni dell’Alto Lazio riacquistassero un minimo di fiducia nelle istituzioni e si sentissero meno sole in questa lotta impari per la difesa della propria terra.

Grave, invece, che il Ministero dello Sviluppo Economico, nonostante fosse ben edotto da tempo sulle violazioni e sul mancato rispetto delle prescrizioni poste in essere dall’Enel, abbia sentito il dovere di intervenire solo dopo le comunicazioni del Noe e della Procura della Repubblica.

E’ appena il caso di evidenziare, inoltre, che in materia di mancata ottemperanza delle prescrizioni il Codice dell’Ambiente - D.lgs n. 152/06 – all’art. 29 comma 3 recita “Qualora si accertino violazioni delle prescrizioni impartite …… tali da incidere sugli esiti e sulle risultanze finali ….di valutazione, l'autorità competente, previa eventuale sospensione dei lavori, impone al proponente l'adeguamento dell'opera o intervento, stabilendone i termini e le modalità. “dove per autorità competente si intende l’ente che ha rilasciato la Valutazione d’impatto Ambientale (Minambiente nds.) e, conseguentemente, impartito le prescrizioni. E vista la gravita delle prescrizioni non ottemperate, e le gravi ricadute che tale mancato rispetto può causare alla salute della popolazione, attendiamo che il Ministero dell’Ambiente, che non mancheremo comunque di richiamare alle proprie responsabilità, proceda in base alle proprie specifiche competenza ad emettere gli idonei e prescritti provvedimenti, anche di natura cautelare, quale la sospensione dell’attività della centrale.

Sconcertante, infine, l’inettitudine ad adempiere al proprio ruolo di “Primo responsabile della salute dei cittadini“ in primis del Sindaco Moscherini, ma anche dei suoi omologhi dei comuni limitrofi, in prima fila quando si è trattato di spartire le cospicue compensazioni economiche, ma assenti e silenti dinanzi alle reiterate denuncie di violazione delle norme esistenti, alla mancata ottemperanza delle prescrizioni e ai conseguenti possibili danni alla salute della popolazione e dei lavoratori addetti che da tali violazioni possono scaturire, finanche ora davanti alla presa di posizione del Ministero.

Personaggi squallidi, non degni di ricoprire il ruolo di rappresentanti della comunità e che, se mantenessero un minimo senso del pudore, dovrebbero avere il buon senso di dimettersi.

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Milioni di posti di lavoro dalle fonti rinnovabili

Da rinnovabili.it

"Le rinnovabili fanno bene all’occupazione. In tempi di crisi e recessione mondiale le prospettive lavorative offerte da tutti i comparti delle rinnovabili sembrano essere un solida certezza. A certificare il buon trend di crescita dell’indotto occupazione offerto in tutto il mondo dalle energie pulite ci aveva pensato già qualche mese fa l’Energy [ R]evolution , un rapporto presentato da Greenpeace e dall’ European Renewable Energy Council che aveva stimato in 12 milioni i posti di lavoro creati a livello mondiale tra vent’anni dalla “green economy”, di cui 8,5 milioni solo nelle rinnovabili. Stime che
ora la International Renewable Energy Agency (IRENA) ha rivisto al rialzo, ipotizzando una crescita totale degli occupati nel campo della produzione delle energie pulite fino a 20 milioni di lavoratori in tutto l’indotto al 2030. A riferire le stime è stato il quotidiano Khaleej Times Online che ha riportato la notizia dello svolgimento della International Conference on Renewable Energy, in calendario da domenica 26 a giovedì 30 settembre ad Abu Dhabi, a cui ha preso parte ieri anche il direttore generale dell’IRENA, Helene Pelosse.
Una conferenza in cui ieri è stato proprio il direttore generale dell’IRENA a riferire che sarebbero circa 20 milioni gli occupati stimati al 2030 in tutti i comparti delle rinnovabili. Una crescita vertiginosa, quindi, che farebbe pensare a quello delle energie pulite come ad un mercato occupazionale in forte ascesa se si pensa, ad esempio, che solo nel 2008, sempre secondo le stime di IRENA, gli occupati in questo settore erano 2.332.000 in tutto il mondo.
Nel suo intervento di ieri il direttore Pelosse ha sottolineato come anche nel mix energetico mondiale lo scenario potrebbe cambiare rapidamente: entro il 2050 circa il 50% dell’energia sarà prodotta da fonti non inquinanti. Buona anche la crescita di alcuni specifici settori, come l’eolico e il fotovoltaico, che hanno fatto registrare incrementi a due cifre negli ultimi due anni, potendo anche contare su un aumento del 60% della nuova capacità di generazione elettrica pulita nella sola Europa. Ma se il trend di crescita europeo sembra essere abbastanza consolidato, Pelosse ha anche evidenziato come attualmente, a livello mondiale, sono 85 le nazioni impegnate a raggiungere obiettivi energetici più green e altri 75 Paesi hanno sistemi di incentivazione delle tariffe elettriche.
Il mercato delle energie verdi, secondo quanto ha riferito ieri il direttore generale dell’IRENA, ha fatto registrare solo nel periodo 2004-2008 una crescita considerevole degli investimenti, pari a circa quattro volte il volume iniziale, mentre nel 2009 il volume di investimenti nelle energie rinnovabili è stato pari a 162 miliardi di dollari. Nel consumo finale di energia a livello globale le energie rinnovabili rappresentano una percentuale decisamente interessante, circa il 18%, ma secondo Pelosse saranno necessari nei prossimi anni ulteriori cambiamenti nelle politiche energetiche dei differenti Paesi, considerando anche la “crisi” dei mercati delle fonti fossili, come carbone e petrolio.

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28 settembre 2010

Jeremy Rifkin e la società dell'energia distribuita

Da IlSole24ore.com
«Un secondo Rinascimento: il mondo verso la civiltà dell'empatia». È il tema della lectio magistralis che il professor Jeremy Rifkin, economista, pacifista e ambientalista americano, ha tenuto oggi alla Camera dei deputati, trasmessa in diretta sul sito del Sole 24 Ore. Ha introdotto il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ricordando l'importanza delle teorie del professor Rifkin sull'avvenire della civiltà dell'uomo. Per Rifkin carbone, petrolio, gas e uranio sono al tramonto e il futuro è nell'energia distribuita, prodotta e diffusa da ampie reti sul modello di Internet.

«Quello che maggiormente colpisce nel pensiero di Rifkin - ha detto Fini - è lo sforzo di offrire una visione unitaria dell'uomo e della sua civiltà», in un momento in cui «s'avverte sempre più forte l'esigenza di uscire dall'unidimensionalità e dalla settorialità per offrire visioni globali della vita sociale». Per Fini «non si può non essere d'accordo con Rifkin quando ci avverte che viviamo in un'epoca di grandi opportunità, sconosciute alle generazioni precedenti ma, nello stesso tempo, anche di grandi rischi e di pericolose tendenze dissolutive».

Quello dell'empatia è un tema caro al professor Rifkin. Nel suo libro "La civiltà dell'empatia", uscito quest'anno, Rifkin considera lo sviluppo della società in relazione allo sviluppo della capacità di empatia tra individui. È proprio l'empatia, per Rifkin, a dare un vantaggio evolutivo all'uomo. Un ingrediente fondamentale, dunque, per la società, una sorta di collante sociale. Ma l'empatia può anche avere effetti perversi, aumentando l'entropia.

Rifkin ha iniziato il suo intervento parlando della fine della grande rivoluzione industriale, di quando il prezzo d'acquisto del petrolio ha raggiunto i 147 dollari al barile, picco della globalizzazione, seguito 60 giorni dopo dal crollo dei mercati finanziari. Il problema reale, per Rifkin, è che carbone, petrolio, gas e uranio sono al tramonto. Che «il futuro sta nell'energia distribuita», prodotta con fonti rinnovabili e diffusa tramite reti ampie e orizzontali, stile Internet. Ha detto che nei prossimi 30 anni ogni singolo edificio sarà convertito in una micro-centrale energetica, che produce più di quanto consuma. Una vera rivoluzione economica per tutto il mondo, dalle occasioni di lavoro alle possibilità di business per le piccole e medie imprese, alla valorizzazione degli edifici che porterà a una riscrittura del mercato immobiliare. Ogni edificio dovrebbe essere collegato in rete per offrire il surplus, mettendo in atto una rivoluzione energetica.

L'economista ha parlato dell'ecosistema del mondo che non è più in grado di tenere il passo, del cambiamento climatico nel golfo del Messico che avviene con uragani raddoppiati di intensità, dell'Artico dove oggi si può andare in kajak. «E non si tratta di un aggiustamento stagionale, ha spiegato come hanno sospenuto alcuni. Si rischia così l'estinzione del 70% delle specie della terra. E la perdita di biodiversità è difficile da recuperare».

Ha ricordato che per Hegel «la felicità sono le pagine bianche della storia» e ha sottolineato che i «grandi cambiamenti sono un'evoluzione della coscienza e dell'empatia». La potente rivoluzione di Internet ha dato una struttura open source ai giovani che comunicano in rete con grandi poteri, superiori a quelli delle tv. Questo, per Rifkin, porterà a una potente terza rivoluzione industriale. Nella sua introduzione Fini aveva ricordato che per Rifkin il futuro é il "mondo dell'empatia" perché «la società umana é arrivata a un alto grado di interconnessione grazie allo sviluppo tecnologico». Un processo particolarmente evidente presso i giovani che si sono formati nel primo decennio degli anni 2000, che Rifkin definisce «generazione del millennio», la «prima cresciuta con internet».

Nel suo libro l'economista parla anche del "nuovo consumatore" che la crisi ha contribuito a plasmare, ma che probabilmente sarebbe emerso comunque: un consumatore che pretende di essere al centro dei pensieri delle aziende che volgiono indurlo ad acquistare. Un consumatore che chiede una maggiore attenzione all'ambiente, più servizi, più offerte su misura. Insomma, chiede empatia.

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Qualcuno si muove per il carbone a Saline Joniche

"Una centrale a ‘carbone pulito ‘dalla potenza di 1300 megawatt nel sito abbandonato della ex Liquichimica di Saline Joniche. Un progetto cui sarebbero contrarie le istituzioni locali e regionali, oltre che cittadini e associazioni. Eppure oggi si è svolto un incontro a porte chiuse, cui la stampa non è stata ammessa, tra alcuni consiglieri comunali dell’amministrazione di Melito Porto Salvo e una delegazione della Sei, la società elvetica cha sta investendo un miliardo di euro di capitale privato per la costruzione di una centrale che produrrà energia, in una regione quale la Calabria che ha deliberato contro questo progetto, seppur tardivamente, e che nel suo piano regionale energetico ha un espresso veto verso questa fonte non rinnovabile."
Fonte: Strill.it
Vedi anche qui

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27 settembre 2010

Carbone a colazione

FOTO BY WWW.FLYBIBO.IT

Da Centumcellae.it
"Bolle di sapone? Zucchero filato? Panna montata? Difficile capirlo perché i regali di mamma Enel giungono sempre improvvisi e inaspettati. Come stamattina, quando poco dopo l’alba dal camino di Torre Valdaliga Nord è comparso d’improvviso quest’ennesimo pacco dono per i civitavecchiesi. Una nuvoletta gustosa da inalare e ingerire, magari come prima colazione perché l’azienda elettrica ci tiene che i cittadini, e soprattutto i bambini, possano cominciare la giornata in modo nutriente e salutare. E con prodotti genuini ovviamente, con quel marchio “doc” in cui l’Enel è sapientemente specializzata; perché tutto ciò che esce dalla torre biancorossa delle centrale è assolutamente innocuo; anzi, è nutritivo e ricco di fibre. Ce l’hanno raccontato così tante volte quei sant’uomini che dirigono l’azienda elettrica in questi anni, per convincerci che la riconversione a carbone era benefica per la città, che ormai ci crediamo veramente. Chi mai, infatti, potrebbe dubitare delle loro rassicurazioni? Chi mai potrebbe pensare che dentro quella nuvola candida che stamane si è levata verso il cielo non c’erano ingredienti balsamici? Troppo buona mamma Enel, che abbuffate ci fa fare…

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26 settembre 2010

No all'Alto Jonio pattumiera d'Italia, no al carbone a Rossano

Da Dirittodicronaca.it:
"Si allarga il fronte del No sulla riconversione Enel"
“La riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano è una questione che coinvolge anche l’Alto Jonio”. A sostenerlo è l’assopec, di cui è presidente Walter Astorino, che sta organizzando un incontro con i leader del Comitato No al carbone allo scopo di allargare il fronte di lotta e scrive: “Futuro nero per l’Alto Jonio e la Sibaritide. Siamo la pattumiera d’Italia. E lo saremo ancora di più, con la riconversione a carbone della centrale dell’ENEL di Rossano. Non bastavano le ferriti di zinco di Cerchiara e Cassano, l’inquinamento dei fondali marini nel crotonese, le scorie radioattive di Policoro, gli scarichi aerei e marini di Taranto. Siamo circondati da sterco, che non abbiamo prodotto noi, e che a noi non ha portato nulla di buono. Viviamo al centro di una pattumiera. Ora, con l’aggiunta della centrale a carbone nel golfo di Corigliano, il cerchio si chiude, così come le prospettive di sviluppo e resistenza di un territorio martoriato ed abbandonato da tutti, in primo luogo dai nostri politici ed amministratori. Che intervengano, che intervenga l’ARPACAL, i vari Ministeri… ma questa speranza, forse, significa affidare le pecore al lupo: perché non sono già intervenuti? La centrale a polverino di carbone darà circa 60 posti di lavoro. Ma ne distruggerà forse 5mila, fra agricoltura, pesca, commercio, nonché turismo, che verrà praticamente azzerato. Un prezzo troppo caro, per produrre energia sporca da mandare al nord, dato che la Calabria produce già molta più energia di quante ne consumi. L’ASSOPEC, associazione degli operatori economici, a seguito di un incontro con i leader del Comitato No al Carbone di Rossano-Corigliano, Casciaro, Falsetta, Turone, Morfù, per citarne alcuni, è in procinto di organizzare un incontro a Trebisacce al fine di allargare il fronte di lotta a tutto l’Alto Jonio. Questo mostro non ci serve. Non ci serve il disastro ambientale di 2milioni di tonnellate di polverino di carbone l’anno, movimentati con chiatte gigantesche, su nastri trasportatori, con svariate decine di navi inquinanti e poi da 17mila camion sulla 106! Taranto è coperta da una coltre rossa mortale. Noi saremo coperti, a breve da una coltre nera, altrettanto mortale. Tumori, leucemie, malattie del sistema respiratorio, allergie: ecco cosa ci darà, purtroppo, la nuova centrale, in cambio di nulla. Un disastro economico ed ambientale terminale. Questo non è un problema solo di Rossano, è un problema di tutta la Sibaritide, e gli imprenditori di Trebisacce sono pronti alla lotta estrema. Basta con la svendita della nostra pelle. Basta con il colonialismo nazionale”.

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25 settembre 2010

La coerenza di Anita Cecchi

Gabriele Pedrini (Fiamma) sulle recenti esternazioni di Anita Cecchi (ex AN)

"Il vocabolario di Italiano in uso presso il Licei Classici di molte scuole italiane per “coerenza” riporta: “ ..conformità tra le proprie convinzioni e l’agire pratico, ovvero connessione logica o mancanza di contraddittorietà” mentre per il termine “accozzaglia” viene dato il seguente significato: “ insieme di cose o persone, usato anche nel significato di mucchio, combriccola,banda..”.
Ciò necessariamente premesso, é possibile analizzare il messaggio subliminale contenuto nel comunicato che della sig.ra Signori Cecchi che ha diffuso in merito ai parcheggi “a pagamento”ed in particolare su tale brano : “ …scelte che rischiano di INFLUIRE NEGATIVAMENTE sulle tasche dei CITTADINI e sul traffico debbono essere preventivamente discusse individuando le aree più idonee ad ospitare parcheggi a pagamento, fugando quindi ogni possibile sospetto sul fatto che tale provvedimento abbia una natura quasi esclusivamente IMPOSITIVA”: strabiliante e tragicomico che la sig.ra in oggetto si permetta di dissertare sul concetto di “libero arbitrio” in contrapposizione a quello di “imposizione” identificando in quest’ultimo la ragione del proprio agire.
Mi permetto, allora, di rinfrescarle la memoria rileggendo il “suo agire”, nel lontano 2003, quando la seguente “accozzaglia” di personaggi : De Sio Alessio(F.I),Berardozzi Giuseppe (DS), CECCHI Anita(AN), Coleine Manrico(DS), Cosimi Mauro(PRC), De Paolis Sandro(DS),Di Marco Luigi(FI), Giganti Simone(DS), Grassi Franco(DS), LA CAMERA Claudio(AN), Magliani Flavio(DS), Marsili Graziano(nuovo PSI), Passerini Roberto(AN), Petrelli Vittorio(Lista “Per Civitavecchia”), Ranieri Mauro(FI), Roscioni Leonardo(FI), Solinas Renato(FI), Vitali Dimitri( AN), Zappacosta Enrico(AN), decise IMPOSITIVAMENTE di INFLUIRE NEGATIVAMENTE NON sulle TASCHE dei CITTADINI ma sulla loro SALUTE e sul TERRITORIO votando a favore, con quella delibera scellerata, la riconversione a carbone della centrale ENEL…non mi sembra ci sia altro da commentare se non il rimarcare la facilità con cui la Signora in parola utilizza il termine “accozzaglia” e si riempia la bocca con il concetto di “coerenza”.
In tal senso, La invito a rileggere il mio comunicato titolato “ A ciascuno il suo” e, quindi, di analizzare con molta attenzione i recenti rapporti di Greenpeace e della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente-Alto Lazio sugli effetti del carbone.
E dopo una sana e ponderata riflessione andare di fronte ad uno specchio per vedere che immagine viene lei riflessa.
Forse, e non solo lei, visti i nomi che compaiono nella lista, dovrebbero rivisitare il concetto di “libero arbitrio”, di “coerenza”e di rispetto verso i diritti del popolo solo in nome del quale, e non sembra proprio nel suo interesse, amministrano la “cosa pubblica”.
Da allora é rimasta sospesa sulla vicenda una domanda: “ perché la riconversione a carbone ed a chi ha giovato”?
Vuole la sig.ra Cecchi provare a rispondere?
Tutta la cittadinanza sarà lei grata se scioglierà questi annosi ed ermetici arcani….ne sono più che sicuro!

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Giorgio Tave sui costi reali del carbone

Via UPLS
"Le affermazioni del MODA sono sempre ben documentate. Solo la mancanza di argomenti seri per confutarle può suggerire l’accusa generica di "procurato allarme" (come se fosse una colpa e non un merito informare la gente dei pericoli che corre!).
Ed è anche vero che il costo dell’energia elettrica prodotta dal carbone, a fronte di un costo di produzione fra i più bassi, ha il costo esterno, dunque comprendente le indispensabili misure di adattamento e tutela ambientale, più alto di tutti. È ormai noto. Riporto una tabella del mio libro “In principio il nulla esplose” elaborata a suo tempo (ma da allora non è cambiato molto) sulla base dei dati “State of the world 2003”. Continua qui

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Woodstock 5 Stelle al via

Parte questo pomeriggio a Cesena la Woodstock 5 Stelle organizzata da Beppe Grillo.
Saliranno sul palco tra gli altri:
Charleston, Flavio Oreglio, John De Leo, The Niro, Ivan Segreto, Francesco Baccini, Stefano Bollani, Samuele Bersani, Max Gazzé, Cattive abitudini, L'invasione degli Omini Verdi, Leo Pari, Supa & DJ Nais, Mamasita, Blastema, Perturbazione, Dente, Bud Spencer Blues Explosion, Fabri Fibra, Marracash, Sud Sound System, Tre allegri ragazzi morti, Marta sui tubi, Paolo Benvegnù, Teatro degli orrori, Linea 77, Daniele Silvestri, Cristiano De Andrè 

L'evento sara' trasmesso in diretta su:
* WEB: playme .tv e beppegrillo .it
* DTT: la tv musicale Play.me ai canali 39, 50 o 55
* SKY: Music Box al canale 703

Questi gli articoli che gli dedicano due quotidiani

Notare come su Repubblica.it non ci sia neanche una sola riga di informazione al riguardo.

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24 settembre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. "Immuni"

Cari amici,
con questo post inauguriamo un appuntamento settimanale interamente dedicato ai componimenti in versi di Giancarlo Peris, esimio civitavecchiese e autore di poesia in dialetto.

Il diciottenne Giancarlo Peris accende il braciere olimpico (Roma, 1960)
Ex professore di Italiano, Peris è impegnato da dieci anni nel movimento che si oppone alla riconversione a carbone della centrale di TorreValdaliga Nord, ed è stato tra i fondatori del comitato cittadino "No al carbone".
Il suo nome è legato alla storia recente per essere stato l'ultimo tedoforo nelle Olimpiadi di Roma 1960. Per saperne di più: vedi qui e qui.
G. Peris durante le celebrazioni del Cinquantenario 1960-2010, a Roma
Le opere qui selezionate contengono riferimenti chiari alla vicenda del carbone che ha colpito le nostre comunità; ritmi intessuti di amara ironia, questi sonetti testimoniano lo stato d'animo di un territorio che si sente assediato, in pericolo.
Auguriamo a tutti una buona lettura.

"Immuni" (24 settembre 2001)



Ner mentre ce parlava entusiasmato
De Bush e de le bombe nucleari
Lo spike aggiunse che so’ cazzi amari
Perché ce fanno un àntero attentato.


‘Sta mano d’armi chimiche e lo stato
Sarà quello che li Kamikazzari
Se scejeranno e noantri ingenui e ignari
Ci avremo un gran ber triste risurtato.


Così diceva la televisione
E che l’atomo in bomba po fa’ male
È pure nostra futile opinione;


De chimica ar contrario nun ce cale
Perché ce farà peggio cor carbone
Chi lo farà brucia’ ne la centrale.

   

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Travaglio firma la petizione per il bosco di 40 a Tvn

Riportiamo da BiGnotizie.it

"E' stato Marco Travaglio il primo a firmare la petizione per il bosco a Tvn. Oggi pomeriggio, appena arrivato in Aula Pucci dove era stato invitato dall'associazione "Cecafumo" per il premio "Libera informazione", il giornalista ha inaugurato la petizione "Sì alla realizzazione del bosco di 40 ettari nelle aree attigue alla Centrale Torrevaldaliga Nord".

Il Forum ambientalista e il comitato NaturalMente, promotori dell'iniziativa popolare (che si può firmare direttamente dal sito http://www.firmiamo.it/boscocivitavecchia?zfs) e particolarmente soddisfatti per tale battesimo, hanno annunciato di aver già fissato un calendario (da domenica 26 settembre a sabato 30 ottobre) di punti raccolta firme disseminati per la città.

Salvo condizioni meteo particolarmente avverse si partirà domenica, a Largo Galli (davanti al bar Quaranta), dalle ore 17 alle 19,30. Ogni mercoledì mattina un banchetto sarà posizionato lungo viale Nenni, all'altezza del mercatino, dalle 10 alle 12,30, mentre ogni giovedì pomeriggio sarà, dalle ore 17 alle 19,30, contemporaneamente nell'area antistante "Conad Il Mare" a San Gordiano e davanti all'ingresso di "Conad Le Terme" in via Terme di Traiano. Di sabato sarà possibile firmare in piazza Regina Margherita (dalle ore 9 alle 12,30), nel pomeriggio dalle ore 17 alle 19,30 in viale Garibaldi (davanti alla Galleria Garibaldi) e a Largo Marco Galli e di sera, sempre a largo Galli, dalle ore 21 alle 23.

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