No al carbone Alto Lazio

10 novembre 2010

"Dallo zolfo al carbone", un documentario di L. Vullo



Pluripremiata opera di un giovane regista italiano,
"Dallo zolfo al carbone è un documentario sul fenomeno migratorio derivato dal Patto Italo-Belga del 1946, che portò all’emigrazione obbligata di migliaia di minatori e contadini siciliani diretti alle miniere di carbone del Belgio.

Un ritratto storico-sociale che Luca Vullo traccia ripercorrendo i momenti salienti che condussero milioni di giovani siciliani alla schiavitù: mancanza di lavoro, problema dell’emigrazione, sfruttamento, assenza di sicurezza sul lavoro, l’integrazione e perdita d’identità.

Temi attuali che il giovane regista ci porta a ri-vivere nel suo viaggio tra le viscere della terra, con uno sguardo rivolto al passato, quando gli italiani venduti dal proprio Paese per un sacco di carbone, diventarono demoni neri prigionieri nell’inferno delle miniere, dove il buio è sempre più pesante e il silenzio assorda i pensieri."
Tratto dal sito del documentario

"A proposito di eternit" a Civitavecchia

Nota di G. Pedrini - Fiamma. Riceviamo e pubblichiamo
"Sulla stampa locale di questi ultimi giorni ho letto una notizia che mi ha fatto allargare il cuore per la contentezza di scoprire che esistono ancora pubblici amministratori con il senso della responsabilità e del rispetto dei cittadini : il Comune di Ladispoli ha iniziato la bonifica dell’amianto presso le scuole della città
Sindaco solo per questo i genitori dei ragazzi dovrebbero tenerti in carica per 100 anni ancora e dedicarti una targa presso ogni edificio scolastico v

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7 novembre 2010

Immagini dalla manifestazione contro il carbone a Saline Joniche (RC)








Un resoconto da TeleReggioCalabria
Un migliaio di persone hanno partecipato stamani, a Saline Ioniche, alla manifestazione indetta da associazioni, comitati e movimenti contro la realizzazione della centrale a carbone nell'area dell'ex impianto della Liquichimica. Nella palestra comunale si è svolto un confronto cui hanno partecipato vari rappresentanti, anche istituzionali. Oltre 630 sono state le firme di adesione al Comitato contro la centrale a carbone e mille magliette, con la scritta "No al carbone", realizzate dagli studenti di Melito Porto Salvo, sono state distribuite ai partecipanti. Tante le bandiere e gli striscioni, con slogan gridati in piazza prima dell'inizio del confronto. Numerosi i rappresentanti del mondo associativo presenti al dibattito, rappresentanti di partiti, consiglieri regionali e amministratori locali di tutti gli schieramenti. Al tavolo della presidenza i rappresentanti del Comitato contro la centrale, Mimmo Romeo, Lillo Barbaro e Nuccio Barillà, che è anche componente della direzione nazionale di Legambiente. In sala anche molti sindaci del comprensorio ionico ed alcuni rappresentanti dei Comitati del no alla riconversione della Centrale Enel di Rossano. Tra gli interventi quello del vice presidente della Provincia di Reggio Calabria Gesualdo Costantino che ha ribadito il no già da tempo espresso dall'Ente e illustrato le proposte alternative, come quella della realizzazione di un "parco acquatico naturalistico, che il Governo non ha nemmeno preso in considerazione". "La risposta dei cittadini a questa manifestazione spontanea - ha sostenuto Barillà concludendo i lavori - è un fatto significativo e benaugurante. Una spruzzata di energia pulita lanciata contro l'insano disegno di realizzare nel territorio di Saline una di quelle centrali a carbone bandite da tutte le convenzioni del pianeta: da Kyoto a Copenaghen e da tutte le nazioni del mondo. Dal pronunciamento corale dei cittadini è emerso come la lotta non è soltanto per il 'no', ma rappresenta la richiesta di avere investimenti non inquinanti e di qualità per quest'area, a cominciare dal recupero e dalla riconversione del porto, assieme a tanti altri investimenti innovativi. Questo il messaggio che da Saline abbiamo fatto partire nei confronti delle autorità regionali e nazionali". Domani, intanto, il centro di Saline Ioniche sarà una delle "100 piazze d'Italia per il clima". Nel corso della mattinata partirà una petizione a Parlamento e Governo contro il nucleare ed il carbone ed a favore della diffusione delle energie rinnovabili.

5 novembre 2010

Civitavecchia, la commissione Ambiente vota mozione contro incenerimento al Centro chimico/militare

Da BigNotizie.it

"...la commissione Ambiente ieri mattina ha approvata all'unanimità, la mozione volta ad impedire qualsiasi forma di incenerimento all'interno del Centro Chimico. "L'esigenza di approvare questo documento – spiega Riccardo Sbrozzi - è nata qualche mese fa, quando in città è circolata la notizia di una possibile realizzazione di un inceneritore finalizzato allo smaltimento di armi. Non posso che esprimere soddisfazione per l'esito del voto – ha aggiunto il Presidente Sbrozzi – ora la mozione sarà presentata al primo consiglio comunale utile, così da ottenere anche il disco verde dell'assise, in cui, mi auguro, si ripeterà lo stesso orientamento che si è verificato in commissione".

Entro il 2020 un chilowattora solare costerà 12,6 centesimi di euro, da fonti fossili 15,6

Da LaStampa.it
Entro 5 anni in Germania il costo dell'energia solare da fotovoltaico dovrebbe diventare più basso di quello dell'energia prodotta dalle nuove centrali a carbone o a gas. Lo afferma uno studio della società AT Kearney riportato dall'agenzia Bloomberg. Secondo i numeri del rapporto, entro il 2020 un chilowattora prodotto con il solare costerà 12,6 centesimi di euro, mentre quelli prodotti da fonti fossili toccheranno i 15,6 centesimi. Attualmente il prezzo di un chilowattora fotovoltaico è di 23,9 centesimi, ma il trend è di una forte riduzione dovuta all'espansione del settore. Una delle conclusioni dello studio è che è sbagliato confrontare il prezzo dell'elettricità prodotta da nuove centrali solari con quello dell'energia prodotta da centrali a combustibili fossili già esistenti, mentre un paragone più realistico può essere fatto solo con nuove installazioni.

De Paolis (SEL) sulla megadiscarica che Alemanno e Polverini vorrebbero regalarci

Da TrcGiornale.it "Rifiuti, De Paolis (SEL): "Appoggio incondizionato al sindaco di Allumiere"

Il progetto scellerato del sindaco Alemanno di portare in casa d'altri i propri rifiuti non è purtroppo tramontato e questo lo sapevamo già, nonostante la presa di posizione della Presidente della Regione Lazio, che ha opportunamente ricordato che ognuno si deve gestire i propri rifiuti nell'ambito del proprio Ato di appartenenza. E' troppo appetibile l'idea che in un colpo solo ci si possa sbarazzare della mondezza e contemporaneamente fare affari d'oro bruciandola nella centrale di Torre Valdaliga Nord, che sembra già lì pronta allo scopo. E non è

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Sabato 6 novembre manifestazione contro il progetto di centrale a carbone a Saline Joniche

Da 'NtaCalabria.it
Sabato 6 novembre alle ore 10, a Saline Joniche, in provincia di Montebello Jonico, tutti i cittadini, le associazioni, i sindaci e i rappresentanti delle istituzioni manifesteranno contro la costruzione della centrale a carbone che si dovrebbe costruire nell’area dove ora insiste la ex Liquichimica.

Si tratta di una protesta molto forte volta far sentire la propria voce a chi da Roma decide senza sentire il popolo e soprattutto andando contro legge dal momento che il piano energetico Regionale vieta l’uso del carbone quale combustibile.
I cittadini per questo scenderanno in piazza per dire NO, un NO alle ingiustizie e alla violenza della volontà cittadina e di chi vive il territorio.
L’appuntamento é previsto presso l’area antistante la palestra sita al bivio nord di Saline Joniche.

A tal proposito il nostro sito www.ntacalabria.it ha indetto da tempo un sondaggio per spingere i lettori a dire la propria sul progetto della Sei"

Vedi anche l'articolo che Terra dedica a questa mobilitazione

4 novembre 2010

"Cento piazze per il clima", festa delle energie pulite il 6 e 7 Novembre

Da legambiente.it

In piazza il 6 e 7 novembre per promuovere la legge di iniziativa popolare per lo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, per scongiurare il ritorno del nucleare in Italia. Firma anche tu.
Legambiente insieme alle principali associazioni ambientaliste, forze sindacali e personalità del mondo della scienza e della cultura ha costituito un Comitato Nazionale ed elaborato un progetto di legge per invertire la rotta che sta portando l'Italia fuori dall'Europa: il Governo non sta facendo abbastanza per contrastare i cambiamenti climatici e perseguire gli obiettivi europei di

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CGIL Calabria contro l'ipotesi di carbone a Saline Joniche

(AGI) - Catanzaro, 4 nov. - La Cgil della Calabria e la Camera del lavoro di Reggio Calabria “saranno protagoniste, insieme a tanti altri soggetti sociali, dei movimenti, delle istituzioni locali, Sabato 6 Novembre 2010, nel dire NO al tentativo di costruzione di una centrale a carbone a Saline Jonico, proposta da una societa’ svizzera”. Lo si legge in una nota. “Quella prospettata, se si realizzasse, sarebbe l’ennesima speculazione verso un territorio gia’ fortemente martoriato, avvelenato e piegato nelle sue prospettive di sviluppo. La favorevole valutazione di impatto ambientale - scrive la Cgil - espressa dal Ministero dell’Ambiente, al progetto, e’ una posizione assurda assunta con assoluta protervia senza tenere conto dei pronunciamenti contrari che in questi mesi si sono manifestati, a partire dal nostro. La nostra organizzazione ha da tempo avviato un ragionamento teso alla riqualificazione del territorio, al restauro ed al rilancio di aree, come quelle di Saline, da troppo tempo diventate emblemi di un fallimentare progetto di sviluppo industriale. Avere individuato la Calabria come “sito adatto” all’allocazione di centrali a carbone, e’ solo l’ennesimo segno di un becero neocolonialismo al quale con grande determinazione ci opporremo. Alla Giunta Regionale - si legge ancora - chiediamo immediatamente di ripronunciarsi contro tali ipotesi e di avviare un confronto con le parti sociali e le istituzioni locali per un nuovo piano energetico regionale teso ad un diverso modello di “sovranita energetica” strettamente legato alla salvaguardia ambientale ed alla valorizzazione delle energie rinnovabili”. (AGI) Adv

Allontanato per ora il carbone da Rossano calabro, "A volte si vince!"

Da difendiamolacalabria.it due commenti a caldo:

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Progetto megadiscarica ad Allumiere. Se la Polverini cerca lo scontro non dovrà attendere

Lo abbiamo ripetuto per anni e siamo costretti a ripeterlo ancora: la porta dell'Alto Lazio è sfondata, una mala-politicaglia ben radicata ci ha designato come fogna a cielo aperto per i business più sporchi. Finora non sono riusciti a portare i rifiuti romani dentro la centrale a carbone, ma l'idea di impiantare qui una megadiscarica per smaltire i rifiuti romani torna di frequente. Oltre al danno intollerabile resta la beffa di un modello di gestione dei rifiuti distruttivo e costoso che non si vuol modificare.

Da civonline.it: «Non abbiamo paura di protestare come a Terzigno»
"Continua a più riprese a balzare nelle pagine dei media il nome di Allumiere come più probabile sito dove verrà impiantata la nuova mega discarica della capitale e almeno un impianto di smaltimento di rifiuti. Allumiere sembra essere il sito considerato ‘‘più idoneo’’ visto che la discarica sorgerebbe in un sito militare non utilizzato (di proprietà statale), composto da cave d’argilla e, da Roma, i rifiuti viaggerebbero lungo una linea ferroviaria già esistente. Ma c’é il problema dei costi del trasporto, che andrebbero a lievitare, e la reazione della popolazione locale. Tutti questi

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