No al carbone Alto Lazio

14 maggio 2007

CARBONE: TRUFFA, INUTILE E PERICOLOSO. Firmato "The Economist".

CARBONE: TRUFFA, INUTILE E PERICOLOSO. Firmato "The Economist" (B. Grillo)
http://nocoketarquinia.splinder.com/post/12161507/THE+ECONOMIST:+CARBONE,TRUFFA,+INUTILE+E+PERICOLOSO

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10 maggio 2007

Bersani se ne lava le mani?

Non ci interessa la lista di ovvietà che ha rilasciato nell'etere Bersani con le sue recenti dichiarazioni sulla riconversione a carbone a Civitavecchia. I cittadini attendono la sua risposta sulla riapertura della conferenza dei servizi.
Quanto alla presenza di anomalie procedurali e miopie di ogni sorta riguardanti la riconversione, eccone alcuni esempi:
  • lesione del diritto alla salute (vedi ad es. lo studio del dipartimento epidemiologico regionale)
  • infrazioni importanti sul fronte delle procedure: la Valutazione di impatto ambientale, indicata come lacunosa dallo stesso ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio e dalla Commissione di periti nominata dal tribunale di Civitavecchia. In essa infatti non è stata presa in considerazione l'interazione degli inqunanti prodotti dalla centrale riconvertita a carbone con le altre realtà di Montalto, Torrevaliga sud, il porto etc. Anche la Conferenza dei servizi non è stata realizzata in modo conforme alle norme, vista la partecipazione del solo comune di Civitavecchia con l'esclusione quindi di tutti gli altri pur interessati gravemente dall'esposizione agli inquinanti prodotti dalla riconversione.

Le condizioni per rivedere il progetto, dunque, esistono e in modo inequivocabile, ora toccherà a Bersani rimanere coerente con quanto affermato: "Esistono norme e regole, elementi di garanzia che devono essere rispettati e che ovviamente, se non sono rispettati, le cose non si fanno”.

Vedi anche:
“Il ministro per lo Sviluppo Economico, prima ancora dell’Enel, deve dirci quante morti per tumore sono attese a causa dell’inquinamento ambientale che verrebbe prodotto se entrasse in funzione la centrale a carbone” (Gino Ciogli, sindaco di Ladispoli, a commento delle suddette esternazioni di Bersani)

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11 Maggio 2007 ore 17.00, Sala del Senato - ex Hotel Bologna- Roma


IL CARBONE STA ARRIVANDO A ROMA:
I COMUNI INSIEME PER NON MORIRE. I NO-COKE PREANNUNCIANO UN FUNERALE CHE NESSUNO VUOLE

"Gli effetti delle polveri sottili sulla salute umana"
ROMA sarà tra le città più colpite lungo la direzione dei venti prevalenti. Il movimento No Coke in collaborazione con l’Associazione Riva Sinistra e I Grilliromani "amici di Beppe Grillo" organizzano: "Tavola rotonda sui rischi per la Salute e l’Ambiente derivanti dalla riconversione a carbone della Centrale di Civitavecchia" . 9.700.000 tonnellate annue di Co2 si riverseranno sui cieli romani, aggravando la già difficile situazione ambientale della capitale. Si arriverà al blocco completo del traffico? Su Roma anche le emissioni delle altre due centrali presenti sul nostro territorio (Torrevaldaliga sud di Civitavecchia e Alessandro Volta di Montalto). Dobbiamo unirci per pretendere uno sviluppo sostenibile che non sia deleterio per la salute e lo sviluppo economico dei nostri territori, vocati da sempre all’agricoltura e al turismo. Rispettare l’ambiente significa rispettare l’umanità, significa poter ancora competere sul mercato mondiale con quello che nessuno ci potrà imitare: la natura, i nostri paesaggi, i tesori archeologici.

Ore 17,oo Protesta No Coke, con misteriosi becchini, davanti alla Sala del Senato
Ore 17,30 Ingresso ed inizio della tavola rotonda:

Dr Giovanni Ghirga - Pediatra, Portavoce dei Medici per l’Ambiente dell’alto Lazio
Dr. Mauro Mocci - Medico di Famiglia, Responsabile FIMMG
Dr. Alessandro Manuedda - Esperto in Conservazione dei Beni Culturali
Ing. Pietro Rinaldi - Esperto in soluzioni energetiche
Pina Rozzo - Vice presidente della Provincia di Roma
On.Massimiliano Smeriglio - Parlamentare PRC
Angelo Bonelli - Capogruppo regione Verdi
Gianluca Peciola - Riva Sinistra
Adriana Spera - Presidente Commissione delle Elette Comune di Roma
Claudio Emiliozzi - Grilliromani "Amici di Beppe Grillo"

Saranno presenti:
Giovanni Russo Spena Senatore, Roberto Mastrantonio Presidente Municipio RM VII, Sandro Medici, Presidente Municipio RM X , Andrea Catarci Presidente Municipio RM XI, Anna Pizzo Consigliera Regione Lazio, Riccardo Troisi – Rete Lilliput

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9 maggio 2007

Cresce ancora, avanza la protesta: abbiamo sconfitto la rassegnazione

Avanza l'idea di un nuovo studio congiunto sull’impatto ambientale della centrale a carbone per arrivare a raccogliere ulteriori elementi per sostenere la richiesta di una "Valutazione di Impatto Ambientale Strategica”. Un tipo di indagine -ahinoi- ancora poco conosciuto in Italia, ma anche l'unico che, se realizzato col dovuto rigore, porterebbe alla raccolta di dati davero significativi dal punto di vista scientifico.
Vogliamo ancora ricordare la tragica pagliacciata della vecchia VIA, quella che non ha preso in considerazione -per esempio- il ruolo degli inquinanti provenienti dal porto nella loro interazione con quelli del carbone? Una questione ridicola, su cui ogni (almeno presunto) ricercatore dovrebbe guardarsi dall'insudiciare la propria reputazione.
Apprezziamo le affermazioni del Sen. Sodano. Anche il presidente della Provincia di Roma Gasbarra ha manifestato ieri solidarietà per i NoCoke, e l'intenzione di scendere in campo a fianco del Movimento. Vedremo. Intanto attendiamo prese di posizione chiare -cui auspicabilmente seguano azioni- dal presidente Marrazzo.
Nel frattempo si allargano i fronti di mobilitazione anche a Roma.
Noi NON staremo a guardare, ad aspettare.
La nostra vittoria contro il carbone avrà ripercussioni sull'intero territorio nazionale, e forse è questo che Enel e certi vertici politici (Bersani, qui non temiamo di fare il tuo nome) temono di più. Brindisini, voi che ne dite?

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INSIEME IN PIAZZA - sabato 12 maggio, ore 17 - P.le del Pincio

• Per difendere la salute
• Per una migliore qualità della vita di tutti
• Per coniugare lavoro e tutela ambientale
• Per difendere l'economia agricola e turistica dell'Alto Lazio

P a r t e c i p i a m o t u t t i

Porchetta, vino, dolci fatti in casa...
Inoltre musica, ballo e divertimento per tutti

MOVIMENTO NOCOKE CIVITAVECCHIA
AULA PUCCI OCCUPATA

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7 maggio 2007

Lettera al presidente Marrazzo

Gent.mo sig. presidente,

dopo anni di lotta ininterrotta, l’opposizione al progetto di riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord è ripresa con più forza su tutto il territorio dell’Alto Lazio.
Dal 29 marzo, giorno in cui è iniziato lo sciopero della fame a Tarquinia, le iniziative di lotta si sono estese a Civitavecchia, Viterbo, Ladispoli, Allumiere, in molti comuni della provincia di Roma e di Viterbo, fino ad interessare il comune di Roma.
Smentendo quanti contavano a lungo andare sulla rassegnazione, la partecipazione della popolazione è stata sempre più numerosa e combattiva.
Stiamo difendendo non solo la nostra salute ed il futuro del nostro territorio ma lottiamo nello stesso tempo per la salvezza del pianeta dai cambiamenti climatici causati dall’aumento della CO2, di cui il carbone è tra i maggiori responsabili. I danni causati dall’alterazione del clima sono già sotto gli occhi di tutti e pertanto o si cambia fin da ora il modo di produrre e consumare energia, negando la legittimità della riconversione a carbone e passando alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico, o sarà troppo tardi.
La parte più responsabile ed avveduta della politica sta prendendo atto della necessità di questa svolta, che richiede volontà e scelte coerenti per tutelare gli interessi più generali insieme a quelli delle comunità come la nostra, contrastando, se necessario, la prepotenza di chi non vede al di là del proprio profitto economico.
Il Ministero dell’Ambiente ha chiesto al Ministro delle Attività Produttive di riaprire la conferenza di servizi sulla conversione a carbone della centrale di Civitavecchia, riconoscendo la fondatezza e validità delle argomentazioni critiche al progetto. La stessa richiesta, siamo sicuri, sarà trasmessa dalla Ministra della Salute, che ha preso atto della grave condizione sanitaria delle popolazioni del comprensorio e costituito una commissione di esperti per valutare i rischi sanitari previsti col carbone.
Ci rivolgiamo pertanto a Lei affinché faccia giungere al Ministro Bersani analoga richiesta da parte della Regione Lazio.
Né gli atti programmatici della regione, né le dichiarazioni politiche contengono riferimenti all’utilizzo del carbone per produrre energia, poiché la sua amministrazione punta decisamente sullo sviluppo delle fonti energetiche alternative.
Con il carbone il territorio dell’Alto Lazio rimarrebbe asservito alla monocultura energetica del megapolo Civitavecchia- Montalto, l’impatto ambientale e sanitario aumenterebbe e si avrebbero pesanti ripercussioni negative sull’occupazione e le attività produttive di tutti gli altri settori quali l’agricoltura, la pesca, il turismo (si pensi solo ai siti etruschi di Tarquinia e Cerveteri patrimonio dell’umanità).
Siamo ancora in tempo per fermare il carbone. Dobbiamo farlo prima che sia troppo tardi per arrestare il meccanismo perverso che ci sta portando al disastro ambientale. Il movimento ne è consapevole e non si fermerà finché non avrà ottenuto ascolto. Occorre che anche la politica, le istituzioni e i poteri pubblici si mettano in sintonia con i cittadini e svolgano il compito che compete loro.

Con fiducia Le inviamo cordiali saluti

Movimento NO Coke Alto Lazio

Civitavecchia, 7/5/2007

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6 maggio 2007

Una lezione dalla Cina: cambiare si può

"...Per diminuire la dipendenza di carbone, con cui viene alimentata gran parte della sua crescente economia e con l'auspicio che possano diminuire i grossi incidenti nelle miniere, nonchè per mettersi dal riparo da continue critiche che gli piovono addosso da ogni parte del mondo riguardanti le sue alte emissioni di anidride carbonica in atmosfera... la Cina, per mezzo dell'agenzia di stampa "Xinhua", ha annunciato che costruirà la più grande stazione solare del mondo [...] La futura stazione solare svilupperà difatti una potenza di 100 MW e richiederà un investimento di ottocento milioni di dollari e 5 anni di lavoro.

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2/2004: il Consiglio Comunale di Roma, informato sugli effetti venefici della riconversione della centrale di Civitavecchia...


Nella mozione n.12 del 26 Febbraio 2004 (approvata all'unanimità dai 40 presenti), il Consiglio Comunale di Roma, ben sapendo gli effetti venefici della riconversione della centrale di Civitavecchia, raccomandava al sindaco Veltroni di "prodigarsi" affinchè tale riconversione non avvenisse.




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4 maggio 2007

“La Via su Tvn presenta fragilità insostenibili”

Così si è espresso ieri il Sen. Sodano, Presidente della Commissione Ambiente del Senato, dopo l'audizione con una rappresentanza dei no coke. Vedi i link: http://www.centumcellae.it/leggi.php?id=15448%22
http://www.tusciaweb.it/notizie/2007/maggio/3_22nocoke.htm

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3 maggio 2007

Lettera ai lavoratori Enel e ai loro rappresentanti sindacali

Il Movimento No Coke si rivolge con una lettera ai lavoratori e ai loro rappresentanti sindacali, perché il dibattito sull’occupazione e sui vantaggi che la trasformazione a carbone di Torre Nord porterebbe a Civitavecchia sia affrontato in termini realistici; attraverso la medesima, il Movimento chiede anche un incontro alle rappresentanze sindacali CGIL-CISL-UIL e di base.

Spettabili sindacati, cari lavoratori dell’Enel e delle ditte appaltatrici impegnate nelle opere di riconversione,

siamo semplici cittadine e cittadini, lavoratrici e lavoratori che sin dal lontano 2000, da quando cioè nessun cantiere era aperto a TVN, abbiamo manifestato la contrarietà alla riconversione organizzandoci sul territorio. Da quella data abbiamo utilizzato tutte le modalità democratiche che la Repubblica Italiana consente e tutela per informare la popolazione di Civitavecchia e del comprensorio circa le conseguenze che bruciare 5.000.000 di tonnellate all’anno di carbone, tanto più in un ambiente già gravemente compromesso, avrebbe significato sul piano sanitario, ambientale ed economico.
Abbiamo valutato l’arretratezza del progetto, gli innumerevoli svantaggi a cui la presenza del polo energetico più grande d’Europa ha asservito il mercato del lavoro e il modo di fare impresa a Civitavecchia.
Abbiamo considerato quanti svantaggi subirebbe l’economia agricola, particolarmente quella di qualità di tutto l’Alto Lazio, così come quella turistica in particolare della Tuscia e di Cerveteri.
Abbiamo ragionato a lungo sull’avvenire che desideriamo per i nostri figli: è davvero possibile pensare che Civitavecchia affidi la sua economia solo alla costruzione di centrali elettriche? È davvero credibile che le imprese civitavecchiesi sappiano solo esaurire la loro iniziativa nel raccattare appalti e sub-appalti da infinite riconversioni Enel? Dal lontano 1952 la progettualità delle imprese locali ha saputo declinarsi in un’opera di asservimento della nostra costa all’ Ente Elettrico, che ha prodotto occupazione solo nei periodi di costruzione degli impianti, mentre sul lungo periodo ha alimentato in modo drammatico una disoccupazione di ritorno con cui tutti facciamo i conti, in particolare le giovani generazioni.
Se la stragrande maggioranza delle Istituzioni e degli abitanti dell’Alto Lazio la pensano come noi, crediamo, è per la ragionevolezza delle nostre argomentazioni. Basterebbe che tutti osservassero i bambini preda di attacchi d’asma o ricordassero i cari che piangiamo, i compagni di lavoro affetti da malattie gravi per aver trattato l’amianto; è sufficiente osservare lo stato in cui è ridotta la nostra costa, come pure basta leggere con attenzione il progetto di riconversione e lo studio Fara-Giovannozzi-Naso, che pur la autorizzano, per capire che il nemico non possono davvero essere i tanti cittadini dell’Alto Lazio che aderiscono al Movimento NoCoke.
Molte categorie sindacali condividono le nostre opinioni, molti lavoratori della stessa Enel e delle ditte appaltatrici si fermano ai nostri tavoli e condividono con noi le loro preoccupazioni per quanto accade a TVN. Per questi motivi Vi chiediamo di incontrarci: probabilmente ci troveremo a constatare come le nostre rispettive opinioni siano reciprocamente più vicine di quanto all’Enel e alle imprese appaltatrici faccia comodo dire.

Movimento No Coke Alto Lazio- Civitavecchia

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2 maggio 2007

Cambiare si deve

Intervento di Greenpeace all'Ipcc - Bangkok
vedi il link: http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=7191

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