No al carbone Alto Lazio

23 maggio 2009

"Il cielo sopra Civitavecchia"

Intervento del dott. M. Di Gennaro
"La perenne caligine sopra le nostre teste, particolarmente evidente nelle prime ore del mattino e la sera, ci dice che i conti, in termini di rispetto delle norme e della salute, non tornano. Ai buoni propositi dell’Autorità portuale non sembrano, infatti, corrispondere soddisfacenti risultati per quanto riguarda le emissioni della navi all’ancora ed in partenza o arrivo nel porto.

Dopo un periodo di apparente miglioramento delle emissioni, in probabile rapporto all’intervento dell’autorità giudiziaria, da qualche tempo tutto è ricominciato come prima soprattutto da parte di alcuni vettori nazionali e di qualche vetusta nave da crociera. Il fumo emesso è tale e tanto da far temere che a bordo di queste navi si sia sviluppato un incendio. Lo spettacolo si ripete ogni giorno, motivo per cui risulta stupefacente che nessuno si prenda la briga di intervenire di fronte a questa palese violazione della legge che riempie di veleni l’aria che respiriamo. La legge non sembra essere sufficiente, figuriamoci gli accordi. L’Autorità portuale deve svolgere un ruolo di controllo e di denuncia, in caso di accertate violazioni, più stringente in collaborazione con le forze di polizia e con l’autorità giudiziaria. La stessa ASL ed il Comune devono fare la loro parte visto che la tutela della salute e dell’ambiente è anche compito loro. E’ tempo che questi timidi ed inconcludenti atteggiamenti da parte di chi deve tutelare i cittadini di Civitavecchia abbiano fine."

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21 maggio 2009

Il Sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini indagato dall'Antimafia


E' ufficiale: il sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini è indagato dalla Direzione Investigativa Antimafia per "aver tentato, in concorso con altra persona, di ottenere notizie in ordine ad indagini in corso da parte della DIA"

Clicca qui per scaricare il resoconto integrale della seduta parlamentare di ieri che ha discusso l'interrogazione dell' On. Tenaglia, oppure leggi qui.


"La notizia, clamorosa e destinata a scatenare ardenti polemiche in città e non solo, è stata resa nota ieri durante la seduta della Camera dal Sottosegretario ai Trsaporti e alle Infrastrutture Giuseppe Maria Reina, che ha risposto ad una interrogazione presentata dal Deputato del Pd Lanfranco Tenaglia circa “Le problematiche connesse alla realizzazione del terminal Cina a Civitavecchia”. Ebbene nella sua risposta il Sottosegretario Reina ha testualmente dichiarato che "relativamente a Giovanni Moscherini, il 16 febbraio 2008 sono stati notificati dal centro operativo di Roma della DIA, un avviso di conclusione delle indagini ai sensi dell'articolo 415-bis del codice di procedura penale ed una contestuale informazione di garanzia in quanto indagato per i reati previsti dagli articoli 110, 81, 319 e 322 del codice penale per aver tentato, in concorso con altra persona, di ottenere notizie in ordine ad indagini in corso da parte del menzionato ufficio di polizia".
Ma non è tutto. Nella sua risposta l'On. Reina ha anche confermato che nel corso degli ultimi anni, sulla base delle indagini e delle operazioni effettuate dalla Dia, si è registrata una attività di infiltrazione mafiosa nell'Alto Lazio da parte di due clan di spicco della Campania e della Calabria: i Casamonica, che si sono radicati nel viterbese, e gli Alvaro-Piromalli-Molè, che si sono infiltrati sul litorale attraverso collegamenti romani, a conferma di quanto denunciato nei mesi scorsi circa le infiltrazioni mafiose nel nostro territorio dall'Associazione regionale contro tutte le mafie Antonino Caponnetto, che infatti non ha tardato a commentare l'accaduto. "Ora – si legge in una nota stampa - cominciano ad essere chiare le ragioni di tanto livore nei confronti di un’Associazione come la nostra che, anziché esaurire la sua azioni in dissertazioni sociologiche come comunemente avviene, si sforza di individuare le mafie dovunque esse si annidino. Il nostro Convegno del 20 aprile u.s. ha fatto saltare i nervi ad alcuni che hanno mal tollerato la pubblicazione da parte nostra di un dossier sulle presenze ed attività mafiose sul nostro territorio. Ma, tant’è. Faremo chiarezza anche su questo nelle aule giudiziarie. Ognuno è innocente fino a prova contraria e sino allo svolgimento dei vari livelli processuali, ma etica avrebbe voluto che il sindaco Moscherini, come minimo, avesse reso nota la vicenda al Consiglio Comunale ed ai cittadini tutti, al fine di evitare dubbi infamanti che, l’aver scoperto per caso la questione, può far scaturire sull‘Ente che rappresenta. Dubbi che nessun “Ufficio per la legalità” può dissolvere fino all’esito dell’iter processuale, e che non fanno che alimentare quel clima di sospetto verso tutto e tutti che ormai aleggia in città, danneggiandola economicamente e socialmente."

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Successo per la IV Pulizia della Costa e della Pineta della Frasca

Comunicato Stampa

Civitavecchia 18 maggio 2009

Successo per la IV Pulizia della Costa e della Pineta della Frasca organizzata domenica scorsa dalla sezione locale di Italia Nostra “Asfodelo, Gruppo Civitavecchia” in collaborazione con il WWf-Litorale Nord Roma, con il Forum Ambientalista, con Etruria Servizi, con Seaport, con la IV Circoscrizione, con la Pro Loco di Civitavecchia, con la Ferramenta Fas. I volontari hanno anche potuto fare colazione grazie alle pasticcerie Bocchi e Chalet del Pincio che hanno sostenuto l’iniziativa


Oltre sessanta sacchi di immondizia sono stati raccolti dai 40 volontari che hanno lavorato per tutta la mattinata.
E’ stato inoltre possibile verificare come di anno in anno l’immondizia sia sensibilmente diminuita, risultato che fa ben sperare nel recupero e nella salvaguardia di questo straordinario angolo di paradiso ma soprattutto nell’educazione ambientale dei frequentatori della pineta.

La pulizia è infatti inserita nella campagna di sensibilizzazione su una delle zone verdi più belle del comprensorio e che rischia di andare perduta per sempre.
Italia Nostra è convinta che la fruibilità e la tutela della Pineta della Frasca sia il primo e fondamentale passo per salvare l’ultimo tratto di costa rimasto ai civitavecchiesi e per impedire lo scempio dell’unico polmone verde di Civitavecchia che deve diventare il tassello essenziale per alzare il livello del benessere e della qualità della vita dei cittadini

La spiaggia e la pineta della Frasca sono il luogo del cuore dei civitavecchiesi da tutelare e salvaguardare. Come si ricorderà la pineta conserva numerosi siti di interesse archeologico che grazie al lavoro di associazioni archeologiche e ambientaliste e di numerosi studiosi è oggi possibile conoscere meglio e che, se adeguatamente protetta e salvata, potrà rimanere intatta per le future generazioni.
Salviamo il salvabile, ora, adesso.

Info 347/2709089
Su Face book gruppo” Salviamo la costa e la pineta della Frasca a Civitavecchia”


Dott.ssa Roberta Galletta
Presidente Associazione Nazionale Italia Nostra
Sezione Asfodelo
Gruppo Civitavecchia

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CAROVANA CITTA' BENE COMUNE / DA RIFIUTI A RISORSE


DA RIFIUTI….A RISORSE: LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO NEL LAZIO
21 maggio ore 17 sala di Planetarietà via Paola Falconieri 84 – Monteverde

In una Regione in cui le lobby degli inceneritori forza le regole democratiche pur di far partire i nuovi impianti, i Movimenti mettono in campo una filiera “differenziata” . Partecipano i comitati di Malagrotta, Albano, Colleferro, Civitavecchia, il dott. Fabio Musmeci/ENEA, l’ing. Piergiorgio Rosso, il dott. Pietro Carideo/Medici per l’ambiente.



Questa iniziativa è una tappa della carovana “Città bene comune” che nasce dall’incontro tra la rete dei comitati di quartiere denominata “rete del mutuo soccorso” e la rete dei movimenti per il diritto all’abitare. A cui si sono aggiunti, comitati, associazioni, singoli cittadini da tutte le parti della città.

http://www.meetup.com/Grilli/calendar/10427421/?a=nr1c_grp

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20 maggio 2009

La legge NON è uguale per tutti, e allora?

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Greenpeace: sul sudiciume che viene a galla



"Lo sporco del carbone viene a galla"
Roma, Italia — Ci complimentiamo con il Corpo forestale dello Stato per aver sequestrato 100mila tonnellate di rifiuti pericolosi provenienti dalla centrale a carbone Enel di Brindisi. Tutto lo sporco viene a galla, a conferma che il carbone 'pulito' non esiste e che gli impatti per l’ambiente sono molteplici e gravi.



I rifiuti pericolosi venivano smaltiti in una cava del Reggino, in una zona sottoposta a vincolo. Dieci persone sono state arrestate tra cui tre funzionari Enel. Gli scarti, classificati come pericolosi, venivano trasformati con certificati di analisi insufficienti in rifiuti non pericolosi e avviati apparentemente a recupero per la produzione di laterizi.

Continuiamo ad assistere a incidenti gravi che interessano centrali a carbone in tutta Italia. A Genova è stato recentemente sequestrato un deposito di carbone per mancanza dei necessari impianti di depurazione delle acque di scolo. Nel Sulcis, invece, la scorsa estate carbonili a cielo aperto hanno preso fuoco per processi di autocombustione, diffondendo fumi tossici sul vicino centro di Portoscuso.

La gestione delle grandi quantità di rifiuti solidi dalle centrali a carbone rimane un grave elemento di preoccupazione. Eppure il governo continua ad autorizzare nuovi impianti a carbone, contro gli impegni europei al 2020 che spingono verso lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

L'ultimo caso è l'autorizzazione della centrale Enel di Porto Tolle, nel bel mezzo del parco naturale del Delta del Po, contro le stesse leggi nazionali e regionali per la protezione dell'ambiente. Il fatto di autorizzarle in barba a regolamenti e norme regionali con un escamotage normativo rivela l'atteggiamento anti-ambientale del Governo.

http://www.greenpeace.org/italy/news/sequestro-rifiuti-enel

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A TVN enel scarica il carbone a cielo aperto, interrogazione parlamentare a Prestigiacomo e Scajola

Riportiamo l'articolo ci centumcellae.it Carbone a cielo aperto, Tidei interroga Scajola e Prestigiacomo
"Il Deputato chiede lo spegnimento della centrale finché carbone e gesso verranno scaricati all'aria aperta"

IVITAVECCHIA – Una interrogazione al Ministro dello sviluppo Claudio Scajola (nella foto) e a quello dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo per avere risposte sullo scarico del carbone a cielo aperto presso la centrale di Torre valdaliga nord. L’ha presentata l’On. Pietro Tidei ricordando come il Decreto autorizzativo Via del 2003 prevede per il trasporto del carbone dalla banchina alla centrale l’utilizzo di un nastro trasportatore chiuso e depressurizzato per evitare la dispersione di polveri nell’aria. Cosa, ad oggi, non sta avvenendo.
. Il deputato del Pd chiede dunque ai Ministri Scajola e Prestigiacomo .

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"Non trasformate la Basilicata in colonia energetica e pattumiera d''Italia"

La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) - Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini - e le associazioni firmatarie dell''appello "Non trasformate la Basilicata in colonia energetica d''Italia", fanno ricorso alla sensibilità e coscienza dei cittadini, della società civile lucana, delle Istituzioni e delle organizzazioni politiche e sindacali ancora sane, affinché non venga portato a compimento il disegno di trasformare la Basilicata in colonia energetica e pattumiera d''Italia...


Per accedere al testo completo dell''Appello e firmare la petizione di sostegno, cliccate qui: http://www.olambientalista.it/salviamolabasilicata.htm

Grazie a quanti ci sosterranno.
Vito L'Erario
Responsabile rapporti con Associazioni
OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista)

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18 maggio 2009

NO COKE: 21 MAGGIO, PROCESSO AD UNA DI NOI DOPO IL CARBONE AD “ANNOZERO”


La mattina del 21 maggio, presso il tribunale di Civitavecchia una cittadina che da anni si batte contro la riconversione a carbone della centrale di TVN, “una di noi”, sarà processata presso il Tribunale di Civitavecchia, perché querelata per diffamazione da Alessio De Sio, colui che, nell’allora ruolo di Sindaco, contraddicendo quanto approvato pochi giorni prima in Consiglio Comunale, dopo aver stilato una milionaria convenzione con Enel, diede parere favorevole alla riconversione a carbone della centrale di TVN.

Né l’allora Sindaco De Sio, né tanto meno l’attuale sindaco Moscherini, hanno mai pensato di adire le vie legali contro l’Enel per le gravi carenze autorizzative relative alla centrale di TVN né, tanto meno, per l’esercizio in assenza di autorizzazione in essere dal 24 dicembre scorso. Alla sbarra è stata condotta, invece, una cittadina dell’Alto Lazio, una di quelle cittadine che hanno deciso di non poter far passare sotto silenzio la terribile ipoteca posta sul futuro dei propri figli e della propria terra, una “no coke”, una di noi, colpevole di aver confuso, durante un’intervista rilasciata nel 2007, nella trasmissione “Anno Zero” di Michele Santoro, la nomina di De Sio nel consiglio di amministrazione di Acquirente Unico spa, con una nell’ ENEL.

Una confusione di cui, probabilmente, potrebbe essere colpevole mezzo Lazio visto che ben pochi, tra i cittadini, hanno ben chiari gli effetti della privatizzazione di ENEL e della sua divisionalizzazione in numerose società, da cui Acquirente Unico spa nasce.

Il processo a Marzia è un processo a tutti noi, a tutti coloro che accusano quanti hanno acconsentito, e continuano ad acconsentire a tale scempio, di devastazione ambientale, di distruzione di un intera economia, di ipoteca sul futuro di un intera popolazione.

E noi saremo lì a farci processare e nelle nostre deposizioni faremo il nostro “je t’accuse” contro tutti coloro che nella coscienza e nelle azioni hanno la responsabilità di quanto si sta per abbattere su questo territorio; ricorderemo loro le inquietanti stime di mortalità e morbilità contenute nei monitoraggi epidemiologici; narreremo di cieli gialli e di nuvole rosse piene “solo di ruggine” e quindi, a dire di ENEL, innocue; ripercorreremo la storia di compensi milionari utilizzati, nella migliore delle ipotesi, per coprire l’incapacità dei vari amministratori succedutesi; parleremo della corruzione delle coscienze per il tramite di giochi, concorsi e spettacoli; racconteremo del silenzio, quando non della collusione, della politica davanti alle innumerevoli bugie e/o mistificazioni raccontate dall’ENEL per far digerire alla popolazione un futuro nero come il carbone.

Non sappiamo come finirà la vicenda giudiziaria, riponiamo tutta la nostra fiducia nella Magistratura. Oggi noi saremo processati, ma siamo certi che al banco della Storia saremo assolti, mentre De Sio, e quanti come lui, rimarranno macchiati dall’infamante marchio di aver svenduto per un piatto di lenticchie la salute e il futuro di un intera popolazione.

Un marchio che non potranno nascondere quando guarderanno negli occhi i loro figli che dovranno sapere che i loro padri hanno condannato a morte questo territorio.

Movimento no coke Alto Lazio

www.nocoketarquinia.splinder.com

www.noalcarbone.blogspot.com

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Conferenza stampa per la Campagna pubblica "Non bruciamoci il futuro" - 21/05/09, Roma

"La Campagna pubblica Non bruciamoci il futuro invita a partecipare alla conferenza stampa in oggetto, che si terrà giovedì 21 ore 12 presso la sala ex giunta della Provincia di Roma, su due importanti iniziative frutto del lavoro di elaborazione e ricerca degli ultimi mesi.

(Segue il comunicato)

Oggetto: presentazione ed illustrazione del Piano alternativo regionale sui rifiuti e della correlata proposta di legge regionale di iniziativa popolare per il Lazio.

Il Comitato Tecnico scientifico della campagna Pubblica “Non Bruciamoci il Futuro” invita tutti i soggetti istituzionali coinvolti alla CONFERENZA STAMPA per la presentazione e illustrazione del Piano alternativo regionale sui rifiuti e della correlata proposta di Legge Regionale di iniziativa popolare.

La Conferenza Stampa è convocata per il giorno 21 maggio 2009 alle ore 12:00 presso la Provincia di Roma, sala “ex-Giunta”.

Sono invitati e interverranno tutti i comitati e le realtà associative aderenti alla campagna pubblica stessa e tutte quelle interessate alla tematica, in particolare quelle rappresentanti le vertenze di Malagrotta, Albano, Colleferro, Civitavecchia.

Cordiali saluti

Per la Campagna pubblica “Non Bruciamoci il Futuro”

il portavoce

Massimo Piras (per info 3403719350)



per il Comitato Tecnico

Fabio Musmeci (per info 3333934898)

Carla Poli

Piergiorgio Rosso

Patrizia Gentilini

Stefano Montanari

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14 maggio 2009

Pulizia della Frasca domenica 17 maggio 2009

"Domenica 17 maggio 2009 si torna a pulire la costa e la pineta della Frasca. Italia Nostra, WWF, Forum Ambientalista, in collaborazione con la IV Circosrizione, Etruria Servizi, Ferramenta Fas, Chalet del Pincio restituiranno alla popolazione questo bellissimo angolo di paradiso nuovamente pulito. Anche se da tre anni a questa parte, grazie all'impegno delle associazioni ambientaliste e soprattutto ai tanti volontari che periodicamente puliscono e controllano la Frasca, la situazione è decisamente migliorata, in barba a quanti vorrebbero cementificare la costa con la mega banchina del terminal Cina coperto dalla foglia di fico rappresentata da un altro mega porto turistico, ben diverso dall'approdo turistico tanto necessario alla popolzione dei diportisti locali. A partire dalle 9.00 al Buena Vista Social Bar, per tutta la mattinata saremo lì, con l'attrezzatutra e la colazione per tutti. Più saremo, meno si faticherà, più pulita e più bella sarà la nostra pineta."

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