No al carbone Alto Lazio

25 marzo 2010

Torrevaldaliga nord, centrale a carbone: aperto il processo Cozzolino

Da Trcgiornale.it

"Caso Cozzolino, aperto il processo

E' iniziato oggi il processo sulla morte di Michele Cozzolino, l'operaio morto sul cantiere per la conversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord.
La prima udienza è stata, come da prassi, un'udienza tecnica, fatta eccezione per una richiesta avanzata dagli avvocati Daniele Barbieri e Cristina Riccetti, difensori di Damiano De Angelis, l'operaio a cui cadde il tubo innocenti che uccise Cozzolino. Il legale è tornato a chiedere il

patteggiamento ad un anno, già avanzato in sede di udienza preliminare, ma il giudice monocratico Maria Paola Tommaselli ha di nuovo rigettato la richiesta.
Oltre all'operaio, sono imputati per omicidio colposo in questo processo, Gerardo Pappalardo e Clemente Donatangelo, responsabili della sicurezza del consorzio d'imprese che stava eseguendo i lavori, entrambi difesi dall'avvocato Ludovico D'Amico, e Sergio Tarolla, responsabile della sicurezza della ditta, difeso dall'avvocato Paolo Mastrandrea. Per la parte offesa invece, ovvero la moglie di Cozzolino, era presente l'avvocato Davide Capitani, mentre la parte civile relativa ai fratelli ed ai genitori di Cozzolino, c'era l'avvocato Angelo Sepe

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24 marzo 2010

"GUALDO CATTANEO. DOTTORINI (IDV): INACCETTABILE LA SITUAZIONE DEI CARBONILI ALLA CENTRALE DI PONTE DI FERRO"

Riceviamo e pubblichiamo:

“Incomprensibile immobilismo del sindaco che sottovaluta il rischio sanitario e ignora le interpellanze scritte presentate dal Comitato per l’ambiente"

“Il livello dei carbonili sovrasta ormai di molti metri i muri di contenimento. Una situazione inaccettabile che rappresenta l’ennesima conferma di quanto l’impianto sia dannoso per il territorio e per la salute della popolazione. Non si capisce cosa aspetti il sindaco di Gualdo Cattaneo ad affrontare seriamente il problema e a dare risposte serie alle interpellanze presentate dai cittadini”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell’Italia dei valori in Consiglio regionale, torna

a denunciare la grave situazione cui è sottoposta la popolazione del territorio di Gualdo Cattaneo e comuni limitrofi a causa della centrale Enel di Ponte di Ferro.

“E’ incomprensibile – spiega l’esponente dell’Idv - la superficialità del comune di Gualdo Cattaneo nell’affrontare questo problema. Già nei mesi passati quella amministrazione si è assunta l’onere di rilasciare parere favorevole sulla centrale a carbone, operando così una scelta gravissima che non tiene conto di una situazione tra le più gravi della Regione e delle sollecitazioni ripetute del Comitato per l’ambiente che da anni chiede che venga data priorità alla tutela della salute dei cittadini e alla salvaguardia ambientale di una zona di grande pregio agricolo. Non si capisce come mai l’amministrazione comunale non si sia ancora degnata di avvalersi della consulenza di esperti, in rapporto agli aspetti sanitari legati alla centrale, prevista dalla convenzione stipulata dalla precedente amministrazione con l’Istituto nazionale per la Ricerca sul cancro. Tale consulenza avrebbe potuto consentire al comune di chiedere precise garanzie in merito alla copertura dei carbonili, alla necessità di ridurre i gas serra, le polveri sottili e ultrasottili, l’inquinamento da metalli pesanti e soprattutto in merito alla limitazione dei 67 elementi inquinanti, di cui alcuni altamente cancerogeni, derivanti dalla combustione del carbone. Un immobilismo incomprensibile e arrogante, se si tiene conto anche del fatto che il sindaco non ritiene necessario nemmeno rispondere all’interpellanza scritta che il Comitato per l’ambiente ha presentato l’11 gennaio 2010”.

“A due anni dal tentativo di rilancio della centrale attraverso l'assurdo progetto sulle biomasse - conclude Dottorini – sarebbe ora il caso di prendere consapevolezza della necessità di iniziare ad affermare l’incompatibilità della centrale a carbone con un territorio caratterizzato da produzioni di pregio come il Sagrantino e l’olio Dop. L’atteggiamento e le scelte del Comune invece, oltre a mettere in secondo piano la salute degli abitanti di Gualdo Cattaneo, rischiano di arrecare anche un grave danno economico ai settori enologico e dell’olivicoltura, per non parlare dei settori turistico ed immobiliare che vengono sicuramente danneggiati dalla presenza di un impianto che da anni inquina l’intera area”.

Perugia, 19 marzo 2010

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20 marzo 2010

Andrea Ronchi posa da un milione di dollari

Gli intervenuti alla manifestazione del partito dell'amore saranno stati anche centocinquantamila, ma questa posa di Andrea Ronchi vale un milione, da sola.


Nessun comico potrebbe eguagliare una simile faccia da pirla. Ed è pure ministro. Chissà se il Nanetta si sarà accorto di aver funto da muretto per la posa del collega.

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19 marzo 2010

NO ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI NEL NOSTRO CIBO. Firma la petizione!!

CLICCA QUI PER LA PETIZIONE

"La Commissione Europea ha appena approvato la coltivazione di raccolti OGM nell'Unione Europea per la prima volta in 12 anni!

Crollando di fronte alla lobby degli OGM, la commissione ha ignorato il 60% di Europei che sentono di dover valutare i fatti prima di coltivare alimenti che possono costituire una minaccia per la nostra salute e l'ambiente.

Una nuova iniziativa permette ad un milione di cittadini europei di presentare richieste ufficiali e legali alla Commissione Europea. Leviamo un milione di voci per la messa al bando di alimenti OGM fino a quando non sarà completata la ricerca; saranno consegnate al Presidente della Commissione Europea Barroso. Firma la petizione ed inoltra questa e-mail ad amici e familiari:

http://www.avaaz.org/it/eu_health_and_biodiversity/?vl

I gruppi di consumatori, della salute pubblica, ambientalisti e coltivatori per lungo tempo


hanno manifestato contro uno sparuto gruppo di compagnie internazionali favorevoli agli OGM che hanno una significativa influenza sull'agricoltura europea. Le preoccupazioni sulla coltivazione di OGM includono: contaminazione di raccolti organici e dell'ambiente; il loro impatto sul clima per l'eccessivo uso di pesticidi richiesto; la distriuzione della biodiversità e dell'agricoltura locale; e gli effetti degli alimenti OGM sulla salute pubblica.

La decisione dell'Unione Europea di autorizzare la coltivazione della patata della BASF e del mais della Monsanto ha trovato la dura opposizione del ministero dell'agricoltura italiano, che ha dichiarato di volere "difendere e slavaguardare l'agricoltura tradizionale e la salute dei cittadini".

Non c'è ancora consenso sugli effetti a lungo termine dei raccolti OGM. Ed è l'industria OGM, che ricerca i profitti non il bene pubblico, che sta finanziando la scienza e guidando l'ambiente regolatore. Ecco perché i cittadini europei stanno richiedendo una ricerca più indipendente, esperimenti e precauzione prima che i raccolti vengano permessi nella nostra terra.

Adesso, l'"Iniziativa dei Cittadini Europei" dà l'opportunità ad un milione di cittadini europei di presentare proposte politiche alla Commissione Europea e ci offre una possibilità unica di scardinare l'influenza delle lobby.

Leviamo un milione di voci per porre una moratoria all'introduzione dei raccolti OGM in Europa e creare un ente scientifico etico ed independente per condurre la ricerca e determinare una forte regolamentazione dei raccolti OGM. Firma la petizione adesso e poi inoltrala ampiamente:

http://www.avaaz.org/it/eu_health_and_biodiversity/?vl

Con determinazione,

Alice, Benjamin, Ricken, Luis, Graziela e l'intero team Avaaz.

Ulteriori informazioni:

Rapporto Eurobarometro 2008 sull' "attitudine dei cittadini europei verso l'ambiente" (inglese), pagina 66:
http://bit.ly/aMkeVJ

L'Europa dice sì alle "superpatate", Il Tempo:
http://iltempo.ilsole24ore.com/interni_esteri/2010/03/03/1133194-europa_dice_alle_superpatate.shtml

OGM: Tutta l'Italia (o quasi) contro la patata transgenica, ASCA:
http://bit.ly/bbJUyA

Basf senza freni, altri due Ogm entro il 2010, Terra:
http://www.terranews.it/news/2010/03/basf-senza-freni-altri-due-ogm-entro-il-2010

Greenpeace e il rapporto Isaaa: «Il miracolo Ogm è finito in un ruzzolone», Greenreport :
http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=3633&cat=Consumi

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17 marzo 2010

Grande momento per il malaffare cementificatore: sparito il Piano Regolatore

Campo libero per i maiali: il Piano Regolatore sparisce. Chissà che la situazione possa far comodo a qualcuno.
In questa situazione gravissima, nessuno al Pincio ne denuncia la sparizione. Incredibile, ma vero.

Riportiamo da Civonline.it

Sparito il Prg, architetti sul piede di guerra
16-03-2010 20:01
Delle trentadue tavole che dal 1968 regolano l’urbanistica cittadina ne sono rimaste solo due. Un problema di cui il Pincio era già a conoscenza, del quale ha preso atto dopo l’intervento dell’associazione "Punti di Svista". Al momento non esiste alcuna denuncia di furto né di smarrimento presentata alle autorità

CIVITAVECCHIA - Un Sindaco che ammette candidamente che il Piano regolatore è sparito, un dirigente comunale che invece crede di poter dare le istruzioni per consultarlo anche senza vederlo, due architetti intenzionati a fare luce su una questione spinosa. Al centro della scena ancora una volta il Comune di Civitavecchia, o meglio il settore Urbanistica dove, stando a quanto si è appreso nei giorni scorsi, non sarebbe più possibile consultare i documenti che compongono il Prg. Esistono varianti adottate senza l’approvazione della Regione, fogli sparsi e solo due delle trentadue tavole trascritte dal 1968 ad oggi. Ne mancano ben trenta e non risulta al momento nessuna denuncia all’autorità giudiziaria. Il dirigente Massimo Piacentini, in forza al Pincio minimizza affermando che i professionisti cittadini possono consultare le tavole P4.2 e P4.4 presso l’ufficio Edilizia e pianificazione, ma proprio la Casa dell’Architettura ‘‘Punti di Svista’’ nel tentativo di riproporre un archivio urbanistico di Civitavecchia si è accorta del problema, facendolo notare al Pincio. «Le rappresentanze della categoria degli architetti hanno incontrato il sindaco Moscherini - si legge in una nota firmata dagli architetti Daniele Mecucci e Massimo Pantanelli - portando alla sua attenzione l’esito negativo della ricerca effettuata presso gli uffici comunali. Il Sindaco - proseguono i due professionisti - preso atto della scomparsa della documentazione ha permesso di impegnarsi in prima persona per la soluzione di questo non facile problema che investe gli interessi economici e sociali di tutti noi cittadini». Un problema grave, che tuttavia non preoccupa i vertici del Pincio. Eppure è difficile comprendere come possa lasciare tranquilli la sparizione di un documento fondamentale, che regola tutti i diritti sui suoli comunali.

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16 marzo 2010

Confronto pubblico con Marzia Marzoli, candidata alla Presidenza della Regione Lazio

La Rete Romana di Mutuo Soccorso incontra le candidate alla Presidenza della Regione Lazio

1° confronto pubblico con Marzia Marzoli

candidata della lista civica RETE DEI CITTADINI (http://retedeicittadini.it/) alla Presidenza della Regione Lazio

MERCOLEDI' 17 MARZO ORE 17.30 - PRESSO LA SEDE DEL X MUNICIPIO - PIAZZA CINECITTA' N. 11
SALA ROSSA - IV PIANO - (METRO A – FERMATA SUBAUGUSTA)


In questa campagna elettorale si parla tanto di liste ammesse e non ammesse troppo poco dei problemi di questa nostra Regione, della qualità della vita nei quartieri della nostra città, delle difficoltà del vivere quotidiano, dei veri e propri drammi con cui i suoi cittadini debbono fare i conti quotidianamente!

Marta Marzoli ha accettato di parlarne con tutti coloro che vorranno partecipare all’incontro, confrontandosi con i punti di vista, le proposte che la Rete Romana di Mutuo Soccorso ha raccolto nel documento allegato e fatto conoscere a tutte le candidate.
TUTTI, COMITATI E ASSOCIAZIONI DI QUARTIERE, CITTADINI SONO INVITATI A PARTECIPARE

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Leggi qui il programma della candidata Marzoli

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15 marzo 2010

"Ogm, un vantaggio per chi? Non per il clima né per i poveri del mondo"

Riportiamo da Da Equivita.it

"Secondo il nuovo rapporto di Friends of the Earth ("Who Benefits from GM Crops 2010”) le colture geneticamente modificate non solo non servono a combattere i cambiamenti climatici, ma li aggravano perché incrementando l’uso di pesticidi derivati dal petrolio e alimentando il fenomeno della deforestazione in Sud America contribuiscono a incrementare le emissioni di CO2 del pianeta.

Dati recenti del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense (USDA) hanno dimostrato che nel 2008 le colture gm coltivate negli Stati Uniti hanno richiesto rispetto alle colture convenzionali un 26% di pesticidi in più per ettaro. In Argentina, oltre 200.000 ettari di foresta originaria sono


cancellati ogni anno, principalmente a causa dell’espansione delle piantagioni di soia gm.

Il rapporto di Friends of the Earth denuncia, inoltre, che a livello mondiale le colture gm sono ancora confinate al solo 3% del territorio coltivabile, e che il 99% degli Ogm vegetali serve a produrre mangimi per animali o agrocarburanti invece che cibo. Ad oggi, inoltre, nonostante le promesse dell’industria, non è stata immessa sul mercato nessuna coltura gm in grado di incrementare il rendimento dei raccolti, resistere alla siccità, o apportare sostanze utili alla nutrizione.

Sul fronte europeo l’estensione dell’area coltivata con Ogm è diminuita per il quinto anno consecutivo registrando una riduzione del 10% rispetto al 2008. Nel 2009 la Germania è diventato il sesto stato europeo a proibire la coltivazione del mais gm portando a meno dello 0,5% la percentuale totale di terra coltivata con Ogm in Europa. Nonostante ciò alcuni governi continuano a investire milioni in Ogm che promossi come una soluzione per i cambiamenti climatici potrebbero persino essere finanziati nell’ambito del Meccanismo di sviluppo pulito (CDM) previsto dal protocollo di Kyoto.
Dichiara la portavoce di Friends of the Earth Kirtana Chandrasekaran: “In Sud America il cocktail di pesticidi applicato alla soia gm avvelena le comunità e contamina l’ambiente. Le colture gm e il controllo sulle sementi esercitato dalle aziende multinazionali rappresentano un ostacolo allo sviluppo di soluzioni reali perché sottraggono fondi preziosi alla ricerca e limitano l’accesso dei contadini alle sementi e al sapere. Studi autorevoli come “Agricoltura biologica e sicurezza alimentare in Africa” dell’UNEP (agenzia per l’ambiente delle Nazioni Unite) e il rapporto IAASTD (International Assessment of Agricutlural Knowledge Science and Technology for Development) hanno individuato nell’agricoltura ecologica, caratterizzata da grande varietà genetica, e nel sapere tradizionale la chiave per rispondere alle emergenze attuali”.

*Sponsorizzato dall'industria del biotech, lo statunitense ISAAA (Servizio per l'acquisizione delle applicazioni agro-biotecnologiche) promuove gli Ogm come soluzione contro la fame e la povertà mondiali e produce dal 1997 un rapporto annuale intitolato "Global Status of Commercialized Biotech".

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10 marzo 2010

"In Prima Persona" – Lotte e vertenze dei comitati territoriali nel Lazio. In libreria.

E' uscito il libro
"In Prima Persona", di Ylenia Sina Daniele Nalbone, prefazione di Don Roberto Sardelli. Edizioni "Ilmegafonoquotidiano" ISBN 9788889772423
Prezzo 12.00€

Comitati e vertenze territoriali di città, paesi, quartieri. In lotta contro decisioni calate dall’alto, per difendere il “bene comune”, la qualità della vita, il futuro dei figli, le proprie città, i diritti fondamentali. Storie di cittadini e cittadine che non si sentono più rappresentati e che in mancanza di tutele e privati del diritto al futuro scelgono di agire in prima persona. Dalla battaglia contro l’inceneritore di Albano alla NoTurbogas di Aprilia, dai comitati NoFly di Ciampino e Viterbo al NoCoke dell’Alto Lazio; dai No Corridoio Roma-Latina al comitato di quartiere Pigneto-Prenestino; dalla lotta per la casa fino alla difesa dei migranti o al comitato delle Madri per Roma città aperta. Un viaggio nella mobilitazione invisibile di Roma e Lazio, una mappa ragionata e raccontata di lotte esemplari, di persone in carne e ossa, di slogan e parole d’ordine che non trovano spazio nei media ufficiali ma che fondano le ragioni e le speranze di un’altra politica.

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9 marzo 2010

Assalto alla ex centrale nucleare in corso



Greenpeace è salita sul tetto della vecchia centrale nucleare di Montalto di Castro, per un'azione dimostrativa contro la folle scelta di tornare oggi all'atomo.
Vedi
http://qik.com/video/5370824

--
Qui il resoconto dell'azione sul tetto della ex centrale nucleare Montalto Di Castro, che il Governo vorrebbe riaprire.

http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/comunicati/montalto-nucleare

http://www.terranews.it/news/2010/03/montalto-di-castro-greenpeace-lancia-il-suo-%E2%80%9Curlo%E2%80%9D-antinucleare

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8 marzo 2010

Welcome to Civitavecchia

Una Civitavecchia coperta e farcita di merda. Niente di nuovo, no?
http://www.civonline.it/index.php?cmd=dettaglio&id_rec=86124

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"Carbon tax minima comunitaria"

Da APCOM via Virgilio notizie

Bruxelles, 5 mar. (Apcom) - Il neo commissario Ue alla fiscalità, Algirdas Semeta, ha intenzione di cominciare il suo mandato con una proposta di 'carbon tax' da introdurre in tutti gli Stati membri. Si tratterebbe, in sostanza, di una modifica dell'attuale legislazione sulla tassazione

dell'energia che prevede un livello minimo di accise.

La proposta dovrebbe prevedere una sorta di 'riparametrazione' delle attuali accise per le fonti di energia come il petrolio, il carbone, il gas naturale usati per alimentare i motori, per il riscaldamento e per la produzione di energia elettrica. Invece di calcolare l'accisa in proporzione al combustibile consumato, nel nuovo sistema il carico fiscale sarebbe direttamente legato alle emissioni di CO2 e inversamente proporzionale all'efficienza energetica.

Questo permetterebbe, tra l'altro, di incentivare con basse accise le energie rinnovabili, come i bio-carburanti, che oggi sono pesantemente tassate in proporzione ai combustibili fossili che sostituiscono; tanto che l'etanolo spesso ha un'accisa maggiore del carbone, altamente inquinante.

Arrivando a Bruxelles, Semeta ha trovato gran parte del lavoro in questo campo già fatto dal suo predecessore, l'ungherese Lasklo Kovacs, che però non ha mai presentato la proposta di 'carbon tax' per via dell'opposizione 'preventiva' di diversi Stati membri, e in particolare della la Gran Bretagna. Kovacs pensava a un'accisa minima di 10 euro per tonnellata di CO2 emesso.

La materia è delicata perché in questo campo la competenza comunitaria ha poteri molti circscritti, e le decisioni in Consiglio Ue si prendono all'unanimità. Inoltre, il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, aveva preferito 'congelare' la proposta fino alla fine del 2009 per non compromettere il sostegno dei paesi membri alle politiche climatiche dell'Ue, alla vigilia del vertice Onu di Copenaghen, poi sostanzialmente fallito.

Oggi molti Stati membri hanno già adottato o stanno pianificando delle forme di 'carbon tax': oltre ai 'pionieri' scandinavi (Svezia, Danimarca e Finlandia), intendono seguire questa strada la Francia e l'Irlanda. Parigi ha qualche difficoltà per via di una forte'opposizione dell'opinione pubblica, mentre Doblino ha intenzione di imporre un'accisa da 15 euro per tonnellata di CO2 emesso. Altri progetti di carbon tax sono in discussione anche in Germania, Slovenia, Olanda e Gran Bretagna.

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