Fulvio Conti (AD Enel), Mazzola (Sindaco di Tarquinia), Moscherini (Sindaco di Civitavecchia). Vignetta di L. Fortunati. (clicca sull'immagine per ingrandire)
Pare che nessuna tra le amministrazioni locali abbia rifiutato di sedere al tavolo degli sconfitti, al cospetto di Sua Emissione ENEL. Dopo aver incassato i voti delle popolazioni per aver sostenuto il loro "no al carbone", le varie amministrazioni stanno raggiungendo quello che evidentemente era il loro vero scopo: le compensazioni. I danni alla nostra salute, al nostro ambiente, alla nostra economia, vengono forfettariamente monetizzati: un bel piattone di lenticchie, qualche spicciolo per le spese e tanti auguri per il toto-cancro che ci attende, unica sicurezza del "carbone pulito". I cittadini ringraziano. Ma qualcuno dovrà pagare per tutto questo. Stanno tentando di vendere e svendere qualcosa che non ha padroni. Quanti ritengono che questo comprensorio sia ormai abitato da sudditi rassegnati o disinformati, presto vedranno da soli quanto grande è il loro errore.
Riportiamo stralci da un articolo apparso su civonline.it in data 24/04/08:
Da giorni ormai, voci sempre più insistenti si stanno diffondendo in relazione ad una presunta trattativa tra l’amministrazione comunale di Tarquinia e l’Enel. Tali accordi dovrebbero culminare, secondo i bene informati, con l’introito da parte del comune etrusco di circa 15 milioni di euro quale risarcimento per l’entrata in funzione del nuovo impianto per la produzione di energia elettrica a carbone di Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia. Nei giorni scorsi il sindaco Mazzola ed il presidente della cooperativa Pantano, Gianfederico Angelotti insieme agli agricoltori avrebbero discusso della questione Tvn. C’è chi sostiene sia pronto un accordo per monetizzare con l’ente elettrico il risarcimento per i danni che saranno procurati al territorio e alla salute degli abitanti.
I soldi del carbone non arriveranno soltanto a Tarquinia, ma sarebbero pronti a raggiungere anche gli altri comuni del comprensorio, da Tolfa ad Allumiere, a Santa Marinella, dove le trattative dovranno essere riaperte con il nuovo sindaco Bacheca che dovrà decidere che fare. Secondo indiscrezioni, l’accordo tra la società elettrica e i comuni del comprensorio sta arrivando al traguardo. L’Enel dal canto suo non ha fatto mistero dell’apertura di un tavolo di trattativa con i quattro comuni, anche durante i tavoli ministeriali e regionali, con il ministro Pierlugi Bersani e il governatore del Lazio Piero Marrazzo.
Il commento del "Comitato dei Cittadini liberi in difesa della salute e dell'economia":
"...Due i veri temi da dibattere: uno è l'epilogo della vicenda compensazioni, iniziata a gennaio con il sindaco di Tarquinia “indignato” perché i No coke lo imputavano di essere in trattativa con Enel, che non solo c'è stata ma s'è conclusa con un ridente Mazzola pronto ad afferrare 13 milioni di euro.
Non sappiamo se il prezzo della salute del sindaco sia giusto (13 milioni diviso 15.000 abitanti fa circa 867 euro) ma per i molti e sempre più cittadini che hanno compreso la verità sullo “sporco carbone pulito” la cifra è bassa.
Una cifra adatta dovrebbe essere almeno pari al risarcimento di un morto per tumore per famiglia nei prossimi anni. In alternativa potremmo accontentarci di una polizza assicurativa, con Enel che paga un premio corrispondente ad almeno due rischi morte per famiglia nei prossimi anni.
Non è una battuta, il programma di calcolo messo a punto dall' Unione Europea parla chiaro: inserendo quantità di carbone bruciato, ossidi di azoto e zolfo emessi, polveri emesse, altezza della ciminiera, densità e distanza della popolazione, il risultato è che i morti aggiuntivi da carbone per tutte le patologie derivate dall'inquinamento saranno pari, dopo alcuni anni, ad un risarcimento di 200 milioni euro.
Poi c'è il danno per malattie pari ad almeno 600 milioni di euro.
Senza contare i danni all'agricoltura, al turismo e alla dignità perché non siamo carne da macello.
Insomma pensiamo di valere più di 867 euro. Mazzola e chi lo sostiene in questa scelta, noi speriamo che almeno i medici si dissocino, è libero di pensarla diversamente ma i conti li sappiamo fare in modo dettagliato e li presenteremo a chi di dovere.
Ogni cittadino, ogni associazione, ogni cooperativa, ogni partito politico, ogni sindacato, ogni parrocchia, ogni aggregazione religiosa è chiamato a diventare movimento per scongiurare il pericolo mortale del carbone.
L'altro punto importante da trattare all'Agraria sono le azioni per fermare la centrale a carbone di TVN. Il comitato dei Cittadini liberi ieri sera ha fissato la data del 24 maggio per la grande manifestazione popolare che dirà al governo di farla finita con Civitavecchia.
Martedì sera, 29 aprile, presso la sede del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca si terrà la seconda riunione per decidere le modalità di adesione e partecipazione delle strutture agricole alla grande manifestazione del 24 maggio.
Saranno presenti le cooperative, le associazioni di categoria e l'Università Agraria.
La base, gli agricoltori, hanno compreso il pericolo da tempo e ogni volta che si sono riuniti hanno deciso in modo unanime di lottare per fermare la centrale a carbone di Civitavecchia.
Ora chiedono coerenza a chi li rappresenta. Contemporaneamente gli agricoltori chiamano a raccolta tutte le categorie produttive perché ognuno può e deve fare la sua parte. Il 24 maggio Tarquinia aprirà una nuova fase nella vertenza in atto".