No al carbone Alto Lazio

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20 gennaio 2011

Il procuratore Amendola chiede il monitoraggio ambientale a TVN

Da BigNotizie.it
"Affondo del procuratore Gianfranco Amendola contro le emissioni della cenrale a carbone di Torre Valdaliga Nord. Il magistrato ha scritto all'Arpa Lazio, l'8 gennaio scorso, affermando che ritiene "del tutto insoddisfacente che, in realtà, non vi sia alcun controllo pubblico permanente sule emissioni e sull'operato di Tvn, anche e soprattutto per i possibili rischi per la salute e per l'ambiente.

Ho già chiesto più volte informalmente che, proprio per questo, la rete di rilevazione venga gestita direttamente da una pubblica autorità. Oggi ritengo più che mai indispensabile che vi sia quanto meno un presidio fisso permanente pubblico presso gli impianti in questione, capace di controllare con immediatezza ogni evento anomalo (quali le dense emissioni, sopratutto notturne) e i dati della rete di rilevamento, al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni tecniche che richiedono alta specializzazione e che sono assistite da sanzioni penali". L'Arpa Lazio, a sua volta ha inviato la stessa lettera alla presidente della regione Lazio renata Polverini e all'assessore all'ambiente Marco Mattei, dove sostiene di "condividere le preoccupazioni del procuratore". Chiede quindi che la Pisana acceleri "le azioni necessarie affinché l'agenzia superi il sempre più grave deficit di organico", che darebbe all'Arpa di realizzare il progetto chiesto dal procuratore Amendola."

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18 gennaio 2011

14 gennaio 2011

Civitavecchia 14/01/2011, Torrevaldaliga Nord a carbone

I cittadini non dormono e non tengono gli occhi chiusi, caro sindaco Gianni Moscherini.


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12 gennaio 2011

11_1_11 palindromi velenosi a TVN

Grazie al monitoraggio dei cittadini che vegliano sul territorio e condividono i loro scatti!  
Tranquilli è solo vapore®




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9 gennaio 2011

"Il silenzio colpevole dei moderni carbonari"

Comunicato di G. Pedrini - Fiamma Civitavecchia-Rm nord, riceviamo e pubblichiamo


"Nel prendere atto della recrudescenza del fenomeno di “protesta” e “ contestazione” che sul WEB e sulla stampa cittadina si sta concretizzando nei riguardi dei “ fumi di variegato colore” emessi da TVN non posso fare a meno di rimarcare alcuni aspetti altamente significativi della faccenda. Il primo é costituito dal pesante , colpevole , silenzio sul problema da parte di quei politicanti che scelleratamente e consapevolmente votarono la “ conversione a carbone” di TVN . Il secondo si riferisce a coloro che , pur consapevoli del disastro ambientale in atto , hanno il barbaro coraggio di contrabbandare co me un’azione di promozione socio – economica la possibilità di “bruciare CDR “ nell’impianto di TVN . Il terzo fa riferimento allo “squallore morale” di quanti , pur avendo votato a favore della “conversione a carbone”, oggi si ergono a pseudopaladini dell’ambiente al fine di sfruttare ipocritamente il disastro da loro provocato per scopi ci auguriamo puramente “ politici”: la memoria di quei nomi fa ormai parte della Storia incancellabile della città e delle pesanti patologie che affliggono in maniera consistente i cittadini. La Sig.Polverini ha concesso sei mesi di proroga alla discarica di Malagrotta, ovvero al Sig.Cerroni come riportato recentemente dalla stampa , il cui nome , nel settore dello smaltimento dei rifiuti , é pari a quello degli Agnelli nel settore automobilistico. Gioca in questa proroga , oltre al nome del citato signore , la presenza di una srl interessata alla “lavorazione del rifiuto” prima del suo incenerimento , per la produzione di CDR , in impianti che ; parte di questo , secondo voci correnti, potrebbe essere combusto presso TVN o altro impianto da realizzare in area comprensoriale: un giro inimmaginabile di interessi economici e politici da far tremare i polsi qualora tali voci corrispondessero a realtà. Questa é la fotografia della situazione rispetto alla quale chiediamo al Sig. Direttivo del Polo Civico di spiegarci ora il suo progetto di “ bruciare una quantità pari al 5% di CDR presso TVN”ed a quanto corrisponde tale percentuale in tonnellate annue. Da parte loro i signori “ carbonari della prima ora” dovrebbero a questo punto chiarire pubblicamente perché autorizzarono uno scempio ambientale di tale portata e dovrebbero sentirsi in parte colpevoli dell’incremento in area delle patologie “ cancerogene”o “allergiche” e se qualche contribuente trascinasse in Tribunale costoro e l’ENEL per un risarcimento danni in seguito all’insorgere di un male conclamatamente connesso al “mercurio” od alla presenza di particelle di PM10 nell’aria che si respira nel comprensorio non penso che faccia male…anzi sarebbe un’azione altamente meritoria. Da ultimo chiederei a qualche “ carbonaro della prima ora” di non fare troppa ammuina” sulle emissioni della Centrale altrimenti dovremmo cercare in esse un probabile effetto secondario di natura “ psichedelica” per spiegarci come mai egli riesca a dimenticare con eccessiva “non chalance” che tali emissioni sono comunque il risultato del suo voto ed invece di preoccuparsi della “co-combustione” e del “silenzio dei responsabili” in merito al problema si preoccupasse di chiarirci , insieme agli altri, il suo silenzio tanto in merito alla “combustione del carbone” quanto ai motivi che lo spinsero a votare per essa."
Il Segretario Federale Fiamma Tricolore
Gabriele Pedrini

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7 gennaio 2011

Sulle recenti emissioni di Torrevaldaliga Nord

Interviene il fantoccio, zitti tutti. Per chi volesse sapere chi è il dott. Manrico Coleine, si veda qui


da IlFaroonline
"In merito alle anomale emissioni di una densa coltre di fumo nero verificatesi nel periodo compreso tra gli ultimi giorni del 2010 ed i primi giorni del 2011 dal camino della centrale di Torrevaldaliga Nord”.
Così Manrico Coleine, presidente del Consorzio per la Gestione dell'Osservatorio Ambientale, in una lettera all'Enel.
“Considerato che l'elaborazione dei dati registrati dalla Rete di Rilevamento della Qualità dell'Aria nel periodo compreso tra il ventotto dicembre e il primo gennaio ha evidenziato valori di Pm10 insolitamente vicini al limite di legge nelle stazioni di Tolfa ed Allumiere, con due superamenti nella stazione di Tolfa il ventinove e il primo, a fronte dei quattro superamenti totali fino a quel momento registrati su tutta la Rete”.
“Richiedo - prosegue Coleine - spiegazioni esaurienti in merito alle cause dei suddetti eventi emissivi, facendo proprie le perplessità ed il diritto all'informazione dei cittadini. In tal senso, augurandosi comunque che tali circostanze non debbano ripetersi, si ritiene opportuno per il futuro che, nell'eventualità in cui simili fenomeni fossero causati da contingenze prevedibili (climatiche, tecniche, ecc.), se ne rendesse conto per tempo a codesto ente oltre che alla cittadinanza tutta per evitare allarmismi e permettere l'eventuale adozione di misure idonee di tutela della salute pubblica”.

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4 gennaio 2011

Monitoraggio e un presidio fisso dell'Arpa a Torrevaldaliga Nord

Petrelli, consigliere IdV a Civitavecchia: "Tvn, servono più controlli e un presidio fisso dell'Arpa" Fonte: BigNotizie.it

Il consigliere comunale dell'Idv Vittorio Petrelli, alle luce delle fuoriuscite di fumo grigiastro dalla centrale di Tvn di cui si è parlato molto (anche sui socialnetwork) nei primi giorni di questo 2011, ha scritto una dettagliata lettera inviata al principali esponenti del governo nazionale, ma anche alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini ed al sindaco Gianni Moscherini. Nella lettera Petrelli chiede maggiori controlli e l'istituzione di un presidio zoonale dell'Arpa Lazio

"E' molto probabile che quello fuori uscito dalla ciminiera, specie per l'episodio del 2 gennaio, sia dovuto ad un'anomalia di funzionamento e non a fenomeni di condensazione dei fumi che regolarmente fuori escono dalla ciminiera perché la temperatura esterna in quella data era di circa 14°C o che si siano deteriorate alcune calze dei filtri a manica per problemi di pressione dei fumi. Potete immaginare – scrive - cosa si sia scatenato, giustamente, su Facebook (di cui allego parte di esso ed una e-mail che mi è giunta) e come nuovamente siano state rimarcate le disattese, le promesse, gli impegni ed i proclami del "carbone pulito" prodotti sin dalla fase di presentazione e protratte per quello autorizzativo non solo da parte dell'azienda ma anche dalle Istituzioni che hanno autorizzato quella scelta. Ancora una volta la cittadinanza viene lasciata assistere a fenomeni atmosferici di inquietante apparenza senza che nessuno fornisca spiegazioni idonee a farne individuare le cause e circoscrivere gli effetti. Nel vuoto informativo l'opinione pubblica viene lasciata libera di formulare anche le peggiori ipotesi che nel silenzio restano avvalorate anche nelle versioni più negative. Ancora una volta l'azienda, l'Assessore all'Ambiente, il Sindaco ed il Consorzio dell'Osservatorio Ambientale si trincerano in un preoccupante silenzio. Al di la di questi fenomeni quello che più sconcerta e che qualcuno senza conoscere il territorio del distretto industriale di Civitavecchia, ignorando i limiti gestionali delle realtà produttive, stia progettando di gravare ulteriormente la situazione ambientale del Territorio mi riferisco ad esempio alla prospettiva di collocare una mega-discarica e di prevedere anche la co-combustione dei rifiuti prospettive che determinerebbero fattori di insostenibilità contraddicendo inoltre il Protocollo di intesa del 19 dicembre 2003 sottoscritto dall'allora ministero delle Attività Produttive con i comuni del comprensorio. Chiedo quindi con la presente che si riscontri ai fenomeni sopra descritti. Si chiede inoltre un impegno concreto e fattivo perché quello che è stato autorizzato e prescritto sia rispettato e condiviso con il Territorio e che soprattutto sia fermata qualsiasi prospettiva che vada a procurare altre pressioni ambientali che determinerebbero situazioni di criticità pericolose per la salute pubblica. Si chiede altresì di rispettare le indicazioni che sono scaturite nell'ultimo rapporto epidemiologico luglio – ottobre 2006 relativo al Territorio dal Dipartimento di epidemiologia, Asl RM E della Regione Lazio in collaborazione con Lazio sanità Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio. In considerazione degli insoddisfacenti risultati prodotti dal Consorzio dell'Osservatorio ambientale chiedo di valutare l'opportunità che con parte dei finanziamenti ad essa destinati venga realizzato un Presidio zonale con personale dell'Agenzia che supervisioni tutte le operazioni di manutenzione così come si sta provvedendo per la costruenda riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle da parte della Regione Veneto, presidio che potrebbe efficientemente intervenire anche per ridurre le pressioni ambientali prodotti dagli altri fattori".

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2 gennaio 2011

Civitavecchia: per una sauna a carbone

La lunga giornata di TVN saluta un anno che si preannuncia fecondo (di sventure). Leggi l'articolo "Qualcuno ci salvi" da Centumcellae.it. Aggiornamento: parlano di noi anche sull'agenzia nazionale UnoNotizie.it






Continua l'opera di monitoraggio sull'attività "esterna" della centrale enel TVN a carbone. Grazie ai liberi cittadini che continuano a condividere le loro immagini. Niente paura, sarà solo vapore, anzi proponiamo al sindaco che venga recuperato per realizzarci una mega-sauna gratuita per tutti gli abitanti del comprensorio.

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"Gli auguracci vostri"

Pare di sentirlo, lo scherno del primo inquinatore d'Italiano, enel. Siamo stati ascoltati, e questa è la sua risposta. Un pernacchio velenoso sulle nostre teste, e che buon pro ci faccia per tutto il 2011. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, sarà la popolazione stessa a elaborare una sonora replica. Primi destinatari, il Sindaco e la sua Amministrazione che non sanno e non vogliono tutelarci.




Ringraziamo i liberi cittadini che hanno effettuato e condiviso questi scatti nell'interesse di tutti.

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1 gennaio 2011

Molina cin cin

"CARO(PERCHE' DI UNA LETTERA SEMBRI L'INIZIO) DOTT. MOLINA,
VOLEVAMO LASCIARLE UN SALUTO DI INIZIO ANNO COME NOCOKE ALTO LAZIO.

VISTO CHE NEGLI SCORSI 28 E 29 DICEMBRE HA MOSTRATO I "MUSCOLI" SFONDANDO IL CIELO CON IL CARBONE SPORCO, VOLEVAMO COMUNICARLE CHE E' GIA' NEI PENSIERI DI TUTTI NOI,
GRAZIE PER LA CONFERMA CHE IL CARBONE PULITO NON ESISTE PROPRIO.

CHISSA' FORSE CI STA PREPARANDO QUALCHE ALTRO REGALO, VISTO CHE VIENE DA FUSINA (VE), DOVE SI BRUCIA CDR INSIEME AL CARBONE. FORSE L'HANNO SCELTA PER QUESTO?

CARO MOLINA, OGGI E' IL PRIMO GIORNO DEL 2011, NON ACCENDERE LA CENTRALE, LASCIACI IL CIELO PULITO PER UN BRINDISI, PER UNA FOTO SENZA NUVOLACCE TUMORALI VOMITATE DAL CANNONE DI TVN.

CIN CIN MOLINA!!"

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31 dicembre 2010

Buone feste by enel



Il 29 dicembre 2010 molti cittadini hanno notato il cielo bianco notte che ci ha regalato enel col suo carbone pulito. Come dite? Vi risulta che il cielo sia normalmente nero notte e il carbone sporco? Già, se non vivessimo in una realtà rovesciata...

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16 dicembre 2010

Intervallo: cielo invernale su Civitavecchia

Mattina di giovedì 16/12/2010. Se siete almeno trentenni potete immaginarvela con l'arpa solista dell'"intervallo" RAI.

Grazie a un libero cittadino che ha condiviso.

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13 dicembre 2010

Carbone a TorreValdaliga Nord, 2010

Dal dossier 2010 "Carbone: un ritorno al passato" di Legambiente (pp. 17-18), riportiamo il paragrafo dedicato alla centrale a carbone enel Torrevaldaliga Nord:

"Nonostante referendum, manifestazioni e iniziative di cittadini e di molte istituzioni, si è conclusa nel 2009 la trasformazione a carbone della centrale di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia. L’impianto, una volta entrato completamente in azione con 6.500 ore all’anno di lavoro con i suoi 1.980 MW di potenza, sarà il secondo, dopo la centrale Enel di Brindisi Sud, in Italia per emissioni di gas serra, aggravando ulteriormente la situazione già critica di uno dei più grandi poli di produzione termoelettrica d’Europa. A farne parte sono anche le due centrali di Torrevaldaliga Sud e Montalto di Castro, impianti che hanno superato nelle ultime analisi le soglie Ines (Inventario nazionale delle emissioni e loro sorgenti) per diversi inquinanti, come ossidi di zolfo, ossidi di azoto, cadmio, cromo e nichel, per 6.700 MW di potenza installata.
Tornando alla centrale a carbone, è evidente il notevole ritardo nella realizzazione delle prescrizioni individuate nel Decreto Via n. 680/2003 a tutela dei cittadini e dell’ambiente. La rete dell’Osservatorio Ambientale ha ricominciato, dopo 5 anni di silenzio, a comunicare i dati, ma rimangono sconosciuti i valori rilevati dallo Sme (il sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni). È ferma la realizzazione dell’area boscata di circa 40 ettari, denominata “Parco dei Serbatoi” (anzi nell’area individuata la Procura della Repubblica ha avviato un inchiesta visto l’accumulo di rifiuti di cantiere);
addirittura il Comune di Civitavecchia ha chiesto di soprassedere dalla realizzazione dell’opera di mitigazione ambientale, in cambio di altri interventi. Il biomonitoraggio ambientale è datato e condotto con metodologie ormai superate. Il discutibile trapianto di posidonia oceanica, inserito tra le prescrizioni per mitigare l’impatto della “Darsena energetica grandi masse”, presenta diverse aree distrutte e la prateria in pessimo stato.
È stata appena avviata, e già si parla di modifiche alle autorizzazioni per bruciare anche Cdr, ma la centrale ha già diversi problemi con il rumore: accade che di notte rombi e sibili sveglino i cittadini, tanto che anche in questo caso la Procura ha aperto un’inchiesta dalla quale si arriva a capire che il problema sarebbe nel desolforatore.
Nel frattempo dalla relazione semestrale sulle attività della Direzione Investigativa Antimafia circa le infiltrazioni mafiose a Roma e nel Lazio, come risulta dalle anticipazioni sulla stampa romana dei giorni scorsi, emerge un quadro estremamente allarmante, anche per gli interessi «criminali per le imprese attive nei lavori della centrale di Torrevaldaliga Nord».
Intanto nell’adiacente centrale termoelettrica di Torrevaldaliga Sud sembra invece
sventata la riattivazione e conversione a carbone del quarto gruppo ora inattivo."

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5 dicembre 2010

"Perché tanta insistenza nel voler bruciare i rifiuti a TVN?"

Dai medici ISDE un contributo per aiutare a comprendere cosa ci sia dietro il dibattito sull'incenerimento dei rifiuti dentro TVN.

Cosa si nasconde dietro questa insistenza?

"La risposta non è difficile. Ogni anno TVN, secondo la VIA (pag. 4) produce 500.000 (cinquecentomila) tonnellate di ceneri e 5.000 (cinquemila) tonnellate di fanghi, entrambi estremamente tossici. Recentemente, infatti, numerosi studiosi hanno messo in evidenza il rischio causato dalle ceneri del carbone per il loro elevato contenuto di sostanze pericolose e per la radioattività dell’uranio e del torio. Tale pericolosità viene paragonata a quella delle scorie nucleari (Science of the Total Environment. 2009; 407: 2593–2602).

Il loro smaltimento, per l’elevata quantità prodotta rappresenta un problema enorme. Anche dopo la riutilizzazione di una parte, liberarsene sarebbe molto, troppo costoso.
Si potrebbe allora diffondere all’opinione pubblica per mezzo di chi ha il coraggio di farlo, che si potrebbero bruciare i rifiuti in un gruppo della centrale a carbone traendone un ritorno economico, utile per una città in difficoltà finanziarie, contemporaneamente si potrebbe ridurre la quantità delle ceneri e dei fanghi del carbone bruciandoli insieme ai rifiuti stessi.
L’idea sarebbe astuta se non fosse che le conseguenze per la salute degli operai (i più investiti dall’inquinamento) e della popolazione del comprensorio sarebbero orribili.

Uno studio molto importante pubblicato recentemente che ha utilizzato una metodologia di ricerca della Commissione Europea (Environmental impacts and costs of solid waste: a comparison of landfill and incineration. Waste Management & Research. 2008: 26: 147–162) ha messo in evidenza come gli inquinanti emessi dall’incenerimento di 200.000 tonnellate di rifiuti potrebbe comportare una spesa per i danni provocati alla salute ed all’ambiente di circa 4.240.000 euro. Dopo 20 anni di attività, pari alla combustione di 4.000.000 di tonnellate di rifiuti, i costi esterni potrebbero ammontare a circa 84.800.000 euro.
Immaginiamo quale sia il prezzo della combustione delle ceneri e dei fanghi del carbone per danni alla salute ed all’ambiente ma non osiamo scriverlo per non allarmare l’opinione pubblica.
Inoltre, in questo comprensorio nessuno può negare che ci siano varie cause di inquinamento. Tuttavia, per fortuna, nella VIA (Fase Istruttoria) è già presente un censimento delle fonti inquinanti presenti, sappiamo quindi con precisione la diversa responsabilità di inquinamento dei vari soggetti. A pag. 38 la Commissione così si esprime: “ Sulla base di dati statistici e di utilizzo di fattori di emissione consolidati (CORINAIR e EPA), sono state calcolate le emissioni imputabili al traffico navale, auto veicolare e da riscaldamento domestico nell’area urbana di Civitavecchia, in termini di flusso di massa annuo. Tali dati sono riepilogati nella tabella seguente e sono di rilevantissimo interesse nel valutare le emissioni della centrale in relazione alle emissioni complessive del territorio.

PM10
TV Nord 842 ton/a
Montalto di Castro 50 ton/a
traffico navale 100 ton/a
traffico veicolare 50 ton/a
emissioni da riscaldamento 56 ton/a


Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente – Alto Lazio

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3 dicembre 2010

Incidente a TVN, commenti dei sindacati

Le sigle dei sindacati nazionali sull'ennesimo incidente occorso il 30/11 ai danni di un operaio nel cantiere di TVN.
Da trcGiornale.it
"Nello specifico dell'incidente odierno, occorso ad un operaio straniero che ha avuto alcuni punti di sutura a un piede, per i sindacati dei metalmeccanici quello che ha presentato enormi difficoltà, gravissime se cause e dinamiche fossero state diverse, è stato l'impegno per trasportare il lavoratore da quota 50 metri a terra, data la poca agibilità dei passaggi e delle scale strette, non adatte al trasporto di un ferito e che hanno determinato una perdita di tempo che in occasioni più gravi poteva rivelarsi fatale. Fiom, Fim e Uil sostengono poi che i "desox" di tutti e tre i gruppi sono dotati di ascensori che non hanno mai funzionato in quanto mai collaudati."

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26 novembre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. "Le lagne"

Con grande piacere anche questa settimana abbiamo la possibilità di pubblicare un nuovo sonetto del prof. Giancarlo Peris sui problemi ambientali che affliggono le terre dell'alto Lazio. La verve critica del nostro Tedoforo non manca di colpire la scellerata riconversione a carbone della centrale enel di Torrevaldaliga Nord. Buona lettura.
*"Grillo" è l'ex Monsignore noto per aver fatto piangere sangue alla celebre "Madonnina" di Civitavecchia, NdR

Le lagne (7 febbraio 2001)

Nessuno ride più ne 'sto paese:
Nun ride chi se sveja a ben bon’ora,
Nun ride chi è già adurto e nun lavora,
Nun ride chi ‘n ci ha i sordi pe’ fa’ spese;

Nun ride er sindaco, sempre a le prese
Co' Garufetta che je ruga ancora,
Nun ride Grillo che allancato implora
d’ave’ dar cielo du’ portenti ar mese.

Nun ride chi respira e chi va ar mare
Che guarda esterrefatto a le magagne
De chi che cor carbone fa l’affare;

Anzi, tanto de casa so' le lagne
Che pure la Madonna a l'antri appare,
A noi s'abbotta e ce se mette a piagne.

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24 novembre 2010

Mozione IdV alla Regione Lazio: TVN funziona in deroga a leggi e prescrizioni, occorre riesaminare il progetto

Da Libero-news
"Qual e' il reale impatto ambientale dell'impianto di Torre Valdaliga Nord? Da quanto risulta vi sono infatti differenze sostanziali tra il progetto che ha ottenuto la concessione Via da parte del ministero, sentita la Regione Lazio, e l'opera cosi' come invece verra' di fatto costruita''. Lo dichiarano i consiglieri dell'Italia dei Valori alla Regione Lazio, Claudio Bucci e Giulia Rodano, in una nota congiunta relativa a una mozione che impegna la Giunta a intervenire presso il ministero affinche' il progetto, comprensivo delle varianti, venga sottoposto a nuovo iter autorizzativo.

''Tali differenze - continuano i consiglieri regionali Idv - sarebbero tali da modificare significativamente l'impatto ambientale del nuovo impianto per cui occorre sottoporre il progetto 'de facto' a nuovo iter autorizzativo, nell'interesse della salute di ambiente e cittadini. Speriamo che la Giunta regionale accolga la nostra denuncia e non rimanga come al solito sorda a queste richieste. Occorre trovare una reale soluzione a questa vicenda, dove da quanto emerge apparirebbe evidente che interessi economici di politicanti e affaristi vogliano tacere irregolarita' pericolosissime''.

''Da tempo i cittadini e i rappresentanti locali chiedono che il progetto di riconversione dell'impianto di Torre Valdaliga Nord venga rivisto'', concludono Bucci e Rodano."

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22 novembre 2010

Incidente Capitani: fissato per il 30 novembre il sopraluogo dei periti

Da TrcGiornale.it
Il giudice per le indagini preliminari Marco Mazzeo ha fissato per il 30 novembre prossimo il sopralluogo di tutti i periti, in merito all'indagine sull'operaio Sergio Capitani, deceduto il giorno prima di Pasqua in un incidente sul lavoro a Torre Valdaliga Nord.

La decisione è arrivata dopo che l'avvocato Davide Capitani, legale della famiglia dell'operaio e cugino della vittima, si era lamentato del fatto che l'indagine si era praticamente fermata. Evidentemente ha avuto il suo effetto.

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20 novembre 2010

enel TorrevaldaligaNord: la sicurezza è fittizia

Da TrcGiornale.it Usb: “Sicurezza di facciata, le istituzioni intervengano”
"Nessuno finora ha sentito il bisogno di commentare l'istituzione dei delegati safety d'area, nessuno ha provato il minimo imbarazzo di fronte a un accordo che ha un fine chiaro come il sole, quello di dare l'illusione di un impegno sulla sicurezza che invece non c'è, di convincere l'opinione pubblica che in Enel, dopo tre morti sul lavoro in pochi anni, le cose stanno finalmente cambiando". È il duro commento dell'Unione di Base della centrale di Torre Valdaliga Nord, dopo la denuncia che l'istituzione di alcune figure deputate al controllo della sicurezza in centrale sarebbe avvenuta al di fuori di quanto previsto dalla vigente normativa. In questo senso la Usb continua a parlare di "sicurezza di facciata" e di "delegati fantoccio che – si legge sempre nella nota – fanno comodo solo a chi vuole occultare la realtà". Il sindacato di base chiede che vengano "eletti i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in tutte le aziende che operano a Tvn, che venga potenziato il loro ruolo con specifici accordi locali e soprattutto che si sostituiscano al più presto – conclude la nota – le inconsistenti figure dei delegati safety". Infine la Usb chiede che la Asl effettui i controlli dovuti e alla politica e alle istituzioni un intervento.

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14 novembre 2010

Incidente mortale dell'operaio Capitani: i periti paralizzano il processo

Da tusciaweb.it
"Dovevano illustrare i risultati della loro relazione ieri mattina, in aula. Invece, il team di periti incaricato di condurre gli accertamenti sulla morte di Sergio Capitani, ha voluto prendersela comoda e chiedere una proroga di 90 giorni.

Capitani, operaio 33enne tarquiniese, rimase vittima, lo scorso 3 aprile, di un incidente sul lavoro alla centrale Enel di Torrevaldaliga Nord. Un getto d'ammoniaca lo investì in pieno viso, scaraventandolo contro un palo e provocandone la morte.

Poco più di due mesi dopo, i quattro periti Pietro Pandolfi, Giorgio Buonanno, Nicola Bonora e Pasquale Avino ricevettero l'incarico dal tribunale di Civitavecchia di fare tutte le verifiche opportune, in sede di incidente probatorio.

A richiedere gli accertamenti, il pm Edmondo De Gregorio, per capire quale tipo di ostacolo fosse presente nella tubatura killer. Un'indagine che doveva essere soprattutto veloce, data la rapidità di trasformazione degli agenti chimici nei tubi.

Invece, non solo la relazione non è pronta, ma i periti pretendevano 90 giorni di tempo in più. Una richiesta che ha fatto indignare i familiari della vittima.

Il loro legale (nonché cugino dell'operaio morto) Davide Capitani ha depositato una memoria difensiva al gip Mazzeo, che ha accettato solo in parte la proroga, concedendo un massimo di 30 giorni ai consulenti e invitandoli a presentare i risultati dei loro accertamenti nella prossima udienza del 14 dicembre.

Il team di periti, quindi, dovrà rimboccarsi le maniche, recuperare il tempo perduto e rispondere, in un mese, ai quattro, impegnativi quesiti sulla morte di Capitani.

Il primo riguarda la descrizione del luogo in cui è avvenuto l'incidente, un ponteggio di dodici metri d'altezza, ancora sotto sequestro. Il secondo prevede un'attenta ricostruzione delle cause della fuoriuscita del getto d'ammoniaca dalla conduttura. Il terzo, come richiesto dall'avvocato Capitani, consiste nell'individuazione di eventuali lacune nelle indagini del pm. E il quarto, infine, richiede accertamenti ulteriori, di varia natura.

Attualmente i nomi inscritti nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta della procura di Civitavecchia sono 13.

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