Brindisi, 03/07/2007: il carbone causa "qualche guaio" all'agricoltura.
Il Sindaco di Brindisi Domenico Mennitti, con un ordinanza emessa in data 28 Giugno 2007 fa assoluto divieto, in via cautelativa, a tutti i conduttori di aree agricole situate del sito industriale e, in particolare, nei pressi del nastro trasportatore di carbone, di coltivare l’area detenuta in possesso a qualsiasi titolo e ordina di provvedere alla distruzione delle colture erbacee e delle produzioni di impianti arborei.n. reg. ordinanze 18 del 28.06.2007 prot. generale n. 49597 del 28.06.2007
Civitavecchia, intervento del dott. M. Di Gennaro: la campagna promozionale dell’Enel per recuperare credibilità non convince.
"...Non convince l’annuncio dei pochi posti di lavoro sbandierati a fronte delle centinaia che sono stati soppressi; non convince il fatto che, da sempre, abbia preferito trattare con pochi e non con la città per raggiungere i suoi scopi [...] ci preoccupano le sempre più numerose evidenze scientifiche che dimostrano come le polveri ultrafini prodotte dalla combustione, in primis, ma non solo, del carbone, sono rapidamente assorbite dal nostro organismo e, attraverso il sangue, si distribuiscono a tutti gli organi con effetti tossici legati non solo ai componenti strutturali ma anche alla presenza di inquinanti temibili come i metalli. [...] A fronte di questa incontestabile evidenza scientifica sui danni dei prodotti della combustione del carbone, noi riteniamo non eludibile, perché altrimenti illegale, una nuova Valutazione di Impatto Ambientale
(NDR: per carità, dott. Di Gennaro: lasciamo stare la maggior parte dei sindacati nazionali, il cui comportamento su questi temi è stato indegno.)
"La terra è in pericolo - ora un nuovo trattato"
Mentre in Italia si costruiscono centrali a carbone, l'ex-presidente degli USA Al Gore diffonde nel mondo la sua proposta di superamento del protocollo di Kyoto, chiedendo l'adozione di norme ancora più restrittive di quelle contenute nel trattato precedente per poter intervenire efficacemente sulla crisi del nostro pianeta.
"...NOI - la specie umana - siamo giunti ad un momento decisivo. È inaudito, e fa perfino ridere, pensare di poter davvero compiere delle scelte in quanto specie, ma è proprio questa la sfida che ci troviamo davanti. La nostra casa - la Terra - è in pericolo.
Non è il pianeta a correre il rischio di essere distrutto, ma le condizioni che lo hanno reso un luogo accogliente per gli esseri umani. Senza renderci conto delle conseguenze delle nostre azioni, abbiamo cominciato a riversare nel sottile involucro di aria che circonda il nostro mondo quantità di anidride carbonica tali da arrivare letteralmente ad alterare l'equilibrio termico tra la Terra e il Sole. Se non ci fermeremo, e in fretta, la temperatura media crescerà a livelli che gli esseri umani non hanno mai sperimentato fino ad ora, mettendo fine al propizio equilibrio climatico su cui poggia la nostra civiltà..."
Vedi: http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/ambiente/al-gore/al-gore/al-gore.html per l'intero intervento.
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