Riportiamo parte del contributo a firma di Pino De Luca, apparso sul sito BrindisiSera a questo link
"...Mi ha scritto Mauro, da Civitavecchia, raccontandomi che legge Brindisisera (www.Brindisisera.it) e che anche a Civitavecchia l’ENEL si comporta come a Brindisi. E anche a Civitavecchia la stampa e le forze politiche si comportano come a Brindisi. E anche a Civitavecchia ci sono una miriade di movimenti che si oppongono alla megacentrale a carbone, ma che non cambia nulla.
Se tanto mi da tanto, caro Mauro, non dovremmo capire la ragione per la quale la gente si oppone ma le cose si fanno ugualmente? Non è difficile capirlo, io mi provo a spiegarlo ma forse non ci riesco per mio limite. Allora ci riprovo, per Mauro e per quanti possono aiutarci a capire. L’altra sera, a Campo di Mare, si è discusso del carbone della Centrale Federico II, le cronache riportano ampi stralci di quella discussione e anche le risposte dell’ENEL.
Premesso che non ho nulla contro l’ENEL e che giudico assolutamente legittimo che quella azienda persegua gli interessi suoi e dei suoi azionisti, è assolutamente legittimo che la classe politica, di governo o di opposizione, debba perseguire gli interessi collettivi anche a costo di sacrificare quelli dell’ENEL.
Purtroppo questo non accade perché gran parte della classe politica, qui, preferisce curare gli interessi dell’ENEL piuttosto che quelli collettivi. Anche ciò è assolutamente legittimo ma basta dirlo, non si può la mattina agitare la bandiera della tutela ambientale e la sera fare gli interessi della lobby del carbone, prendere i voti della popolazione giurando e spergiurando sulla difesa della salute e dell’aria e dell’acqua e del territorio e della verde valle, e poi usare gli stessi voti per sostenere i tutori di un modello di sviluppo legittimo ma opposto a quello per il quale si chiedono i voti.
Un esempio. Le istituzioni locali (Provincia e Comune), qui a Brindisi, sono amministrate da Centrosinistra la prima e Centrodestra il secondo. Sulla riduzione del carbone alla Federico II vi è accordo. Il punto è che su questa storia vi è il parere pesante del Ministro Bersani che invece ha una visione diversa, fosse per lui si raddoppierebbe la produzione di energia da combustibile fossile e si farebbe pure un bel rigassificatore e magari anche un po’ di policombustione con i rifiuti campani.
Bersani ha una idea e la esprime. Qui, nella sua area politica che appoggia il governo della Provincia, si esprime il parere opposto. Normali dinamiche nella dialettica politica? Ma nemmeno per sogno. Il fior fiore della politica brindisina dei DS, nello schierarsi per le elezioni del leader nel nuovo PD, ha scelto Bersani come punto di riferimento!!!
Ci sarà una ragione per la quale il PD entusiasma zio Mino ma non convince Mario?
Per completare il quadro, qualche giorno fa il Coordinatore Provinciale di AN, Sen. Euprepio Curto, denunciava alla stampa di “oscure manovre nella vendita sottocosto di terreni ENEL” a esponenti politici. Se pensate che era un attacco alla sinistra vi sbagliate, gli esponenti politici coinvolti in questa denuncia erano e sono di Forza Italia.
Caro Mauro, a te, impegnato come medico e come cittadino per una società più vivibile, chiedo se non sia possibile anche una società più chiara e più esplicita anche nelle forze in campo. Non sarebbe il caso che i movimenti di Civitavecchia e di Brindisi ragionassero insieme di un modello di sviluppo diverso, magari più orientato alla vita di tutti piuttosto che al dominio di pochi?..."