No al carbone Alto Lazio

23 gennaio 2008

Rifiuti a civitavecchia - 6 domande per Moscherini


Il Consigliere comunale Manuedda rivolge a Moscherini 6 domande in forma scritta. Fonte: maremmaoggi.it. Vedi qui per l'intero comunicato.

"...INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE PER SAPERE SE

· corrispondano a verità le loro affermazioni riportate dalla stampa secondo le quali avrebbero chiesto di

modificare il progetto inizialmente presentato dalla società BEG S.p.A, richiedendo in particolare un impianto di

“termovalorizzazione” dei rifiuti mediante pirolisi;

· siano in grado, in tale eventualità, di indicare i riferimenti normativi alla base della loro richiesta nei

confronti della BEG S.p.A;

· non ritengano, avendo richiesto un impianto di c.d. termovalizzazione, di avere operato in aperta

contraddizione con l’atto di indirizzo espresso dal Consiglio Comunale con la Deliberazione n. 110 del

2003 e quindi di avere travalicato i limiti del proprio mandato;

· non ritengano, avendo consentito e persino richiesto di modificare, successivamente all’apertura del plico, la

proposta presentata dalla BEG S.p.A, di avere palesemente favorito la società in questione, danneggiando

indirettamente le potenziali concorrenti interessate alla realizzazione di impianti di “termovalorizzazione” che,

essendo tale soluzione impiantistica esclusa, secondo il dettato della Deliberazione n. 110 del 2003, dalle

indicazioni dello “studio di prefattibilità” allegato all’Avviso Indicativo - Anno 2006 prot. 438 del 21.04.2006, non

hanno ritenuto di presentare proposte all’Amministrazione Comunale;

· non considerino, nella proposta presentata dalla BEG S.p.A, la presenza di soluzioni impiantistiche che

prevedano la “termovalorizzazione” o comunque riconducibili alla definizione di “impianto di

incenerimento” come riportata nella normativa vigente, ovvero nel citato Decreto Legislativo 11 maggio 2005,

n. 133, art. 2, comma 1, lettera d), come elemento ostativo, secondo l’art. 154 del Decreto Legislativo 12

aprile 2006, n. 163, alla realizzazione e quindi alla dichiarazione di pubblico interesse della proposta stessa;

· non ritengano doveroso scusarsi di fronte al Consiglio Comunale e alla Cittadinanza di tale loro operato..."

La speranza è ovviamente che queste sollecitazioni non finiscano nell'ampio dimenticatoio del Sindaco Moscherini e della sua compagine.

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22 gennaio 2008

Costi sanitari del carbone a Civitavecchia (pt.II)

Clicca sull'immagine per ingrandire

Finalmente qualche altro media locale decide di dare visibilità alla notizia, risalente alle scorse settimane.

Per saperne di più su queste stime fai click QUI.


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una continua emorragia di vite umane per estrarre il carbone

(ANSA) - PECHINO, 21 GEN - Un'esplosione ha causato la morte di venti persone in una miniera di carbone nel nord della Cina, secondo l'agenzia 'Nuova Cina'. La tragedia e' avvenuto nella provincia settentrionale dello Shanxi, quella che produce piu' carbone della Cina. Le miniere di carbone cinesi, dove vengono trascurate le piu' basilari norme di sicurezza, sono considerate le piu' pericolose del mondo.

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Off Topic: Mastella italiano doc



Proponiamo una raccolta di links significativi per quanto riguarda un caso tutto italiano: Clemente Mastella. Specchiamoci in lui, perché vi troveremo molto di noi. Inutile gridare allo schifo, è un occasione importante per "spurgarci".

Sono benvenute proposte da parte vostra di ulteriori links da aggiungere a questo post. Inseritele nei commenti...

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"GLI AMICI DEL CARBONE SCRIVONO DALL’ ALDILA’"


Riceviamo e pubblichiamo:

Arrivano lettere dall’oltretomba contro i no coke. Scoppia il caso delle lettere ad alcuni quotidiani online ed a qualche giornale. C’è chi usa gli strumenti di informazione per attaccare i comitati che lottano contro la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia scrivendo lettere firmate da persone defunte.

Incredibile ma vero!!! Che i no coke creino imbarazzo ai poteri forti ed a quella politica serva degli interessi economici lo si poteva capire, ma che destassero l’ira dei morti, questo davvero non lo si sarebbe mai potuto pensare. Eppure è successo: quattro lettere scritte da ipotetici lettori rappresentanti della società civile ed indirizzate ad alcuni quotidiani online e ad alcuni giornali, che avevano per obiettivo le recenti manifestazioni no coke, si rivelano una clamorosa bufala.

Una delle firmatarie risulta infatti defunta, da diverso tempo, e madre di un dipendente Enel di Montalto di Castro. Un altro firmatario è un geometra. Non vorremmo che fosse quel geometra, che noi conosciamo, che lavora anche per la centrale Enel, molto vicino ad un assessore di Montalto. Per giunta, il di lui padre, avrebbe appalti di pulizia, guarda caso, proprio nel cantiere della centrale a carbone.

Resta ora il mistero degli altri due firmatari di missive anti no coke. Non ci stupiremmo se fossero defunti anch’essi, oppure dirigenti della società elettrica o nomi inventati da chi non ha argomenti contro le scomode verità che hanno messo a nudo il carbone ed i suoi gravi danni alla salute, all’agricoltura ed al turismo. Questa storia puzza di marcio: chi c’è dietro questi attacchi? Chi usa disonestamente i defunti per prendersela contro la sacrosanta battaglia dei no coke? Un altro capitolo vergognoso, come vergognosi, patetici e caricaturali sono sempre stati i tentativi di nascondere i danni causati alle persone ed al territorio dall’attività ultradecennale delle centrali.

Ma la vicenda non si chiuderà qui: il movimento No Coke Alto Lazio andrà avanti e episodi simili non fanno altro che aumentare la solidità di chi lotta contro il carbone e contro la monocultura che l’ente energetico vuole imporre a tutto il territorio.

Da queste azioni vigliacche i no coke escono più rafforzati che mai.
Movimento No Coke Alto Lazio

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20 gennaio 2008

"FUMI GRIGI NEL CIELO E NEBBIE NELL’INFORMAZIONE"

Riceviamo e pubblichiamo:


Il destino del popolo civitavecchiese sembra ineluttabile: vivacchiare alla giornata fra una zuppa di pesce e una lamentazione flebile e sottomessa (il pianto è mezzo pane!). Intanto i suoi diritti più elementari vengono calpestati senza risvegliare sussulti di dignità civica.
Due giorni fa, il 18 gennaio, per tutta la giornata, è ricomparsa quella che i giornali hanno definito “una misteriosa cappa di fumo sopra la città”. La cosa è passata nel silenzio più assordante delle Istituzioni di garanzia e controllo: così che a noi non resta che biasimare ancora una volta lo stato di degrado civile della nostra città che ha poco da invidiare alla Napoli immondezzaia, alla Ceppaloni borbonica, alla Cuffaro-sfrontatezza sicula…
L’ingegnere Prelati, referente della Tirreno Power, ci rassicura informandoci che “nel quarto gruppo stiamo bruciando metano che produce vapore”: ancora una volta, l’oste giura di “darci a bere del buon vino”! Eppure quel “vapore” presentava il colore giallognolo tipico di ben altre emissioni che l’esperienza del passato ci ha insegnato a distinguere.
Il panorama che si offre ai nostri occhi è deludente. Ci domandiamo:
- il Dipartimento di prevenzione della ASL è stato forse esonerato dai compiti di vigilanza dell’ambiente e della salute?
- l’Assessorato all’ambiente è forse menomato nelle sue prerogative di monitoraggio dei fenomeni antropici sospettati di nuocere agli equilibri biologici?
- il massimo tutore della nostra salute, il Sindaco, s’è forse rifugiato a pensare nella turris eburnea del Pincio, tutto assorto a rintuzzare gli assalti dell’opposizione marrazziana e verdiana?
- infine, l’Osservatorio ambientale è forse in coma, visto che non produce un solo atto scientifico a vantaggio della città, sebbene alimentato con i milioni di euro elargiti dall’ENEL?
Perdiamo ogni speranza di ottenere soddisfazione del nostro diritto alla salute e all’equilibrio ambientale costituzionalmente garantiti. E ci torna alla mente il verso foscoliano: “Anche la speme, ultima Dea, fugge i sepolcri!”.
Sfortunatamente ci aspettiamo risposte rancorose da parte di quelle Istituzioni che cerchiamo di mettere di fronte a responsabilità pesanti come pietre. E invece servirebbero riscontri credibili…Chiediamo troppo?

Il coordinamento dei medici e farmacisti per la tutela dell’ambiente e della salute .
Civitavecchia, 20 gennaio 2008

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"Il solare che funziona". Alcune novità

Riportiamo una serie di collegamenti a notizie di notevole interesse per quanto riguarda l'immediato futuro dell'energia solare.

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19 gennaio 2008

Marrazzo - Marra-sshole. Commenti alle sue ultime esternazioni circa la possibilità di incenerire i rifiuti a TVN




"Asshole".
Letteralmente si traduce con "buco di culo". In inglese questo termine è usato per indicare un Idiota la cui qualità caratterizzante, appunto l'idiozia, raggiunge una magnitudine considerevole. Un Idiota con la "I" maiuscola, insomma. Ad esempio, George Bush è notoriamente uno tra i politici più colpiti da questo insulto, nel suo Paese d'origine.

Il "buco di culo", da un punto di vista etico-politico, è un oggetto a cui la figura di Piero Marrazzo si è ormai indelebilmente legata, dopo le sue ultime dichiarazioni. (Vedi questo post).
Di qui il nuovo epiteto, che speriamo si diffonda in fretta: "Marrasshole" (pronuncia: "marrasshol")

Riceviamo e pubblichiamo subito sotto alcuni commenti sulle recenti esternazioni di Marrazzo, che oggi si dice favorevole all'incenerimento dei rifiuti nella riconvertenda venefica centrale a carbone TVN - Enel di Civitavecchia.

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NOCOKE TARQUINIA:
"Il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, propone la co-combustione del combustibile da rifiuti assieme al carbone per la centrale di Tvn. Finalmente getta la maschera e dopo le vacue promesse elettorali si rivela per quello che è. Ma il comitato no coke Alto Lazio non si arrende e promette nuove iniziative di lotta.

18 gennaio_Vergogna. Ricordiamo ancora nell’ottobre del 2005 un Marrazzo sudato e in maniche di camicia scendere dal suo ufficio per abbracciare e tranquillizzare i no coke recatisi a Roma per ricordargli le sue promesse elettorali; in quell’occasione ripromise ancora che avrebbe fermato la conversione a carbone della centrale termoelettrica di TVN.
Sono passati più di due anni e dopo aver tenuto atteggiamenti ambigui, il Presidente della Regione Lazio getta la maschera e dichiara che “A Civitavecchia non c'è possibilità che si costruisca un nuovo impianto per i rifiuti, mentre uno scenario possibile è quello della co-combustione. Si può infatti immaginare che nella centrale Enel, appena sarà pronta, sia bruciato oltre al carbone anche il cdr, quando si è pensato di essere portatori di una politica di sviluppo con il carbone pulito non si è fatta una grande scelta mentre la co-combustione è qualcosa che ha un minor impatto ambientale e non si appesantisce la zona di Civitavecchia con altre strutture, l'impianto consentirà la produzione di energia elettrica mediante la combustione combinata di carbone e rifiuti solidi urbani pretrattati: siamo nel solco della massificazione (Ansa)”.
I comitati no coke Alto Lazio non ci stanno e gridano vergogna. Bruciare il Cdr assieme al carbone sarebbe l’ennesimo affronto per questo territorio, divenuto ormai la discarica d’Italia. Marrazzo, con le sue affermazioni, offende i cittadini che lottano contro il carbone ai quali aveva promesso ben altro. Fra le righe delle sue dichiarazioni, si può forse intravedere quella che è la proposta dell’Enel ai comuni del comprensorio per il fantomatico abbattimento del 30% delle emissioni inquinanti : bruciare la “monnezza” assieme al carbone, spacciandola per una sostanza innocua, come il carbone pulito del resto.
La lotta non si ferma, a tutti i livelli. I comitati gridano forte il no alle compensazioni e alle politiche a dir poco distruttive paventate dal Presidente Marrazzo. Non rinnovargli la fiducia alle prossime tornate elettorali sarà semplicemente un atto di salute pubblica.
Contatti:nocoketarquinia.splinder.com"

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Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti
Il Governatore Piero Marrazzo come il Generale Bava Beccaris
E’ a tutti noto il triste e luttuoso episodio accaduto a Milano nel maggio 1898 passato alla storia come “la protesta dello stomaco”, quando il Generale Bava Beccaris ordinò, senza alcuno scrupolo, di sparare cannonate sulla folla affamata che chiedeva pane, provocando una strage. L’episodio è stato immortalato in una canzone di dominio pubblico che così recita: “Alle grida straziate e dolenti di una folla che pane chiedeva il feroce e tirannico Bava gli affamati col piombo sfamò”. Così il Governatore Piero Marrazzo vuole compensare l’inquinamento atmosferico inondando di maleodorante “monnezza” una città già annerita dal carbone. Una volta si uccideva sparando, oggi si attua lo stesso misfatto danneggiando la salute e vessando l’ambiente mentre si rinnegano senza vergogna le promesse elettorali fatte ad una popolazione inquinata. 18 gennaio 2008
Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti.

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18 gennaio 2008

Senza parole

Veltroni, uno da cui ci si attende molto.
Ahahah!

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Marrazzo è ormai da smaltire



Eccolo, di nuovo, Marrazzo.

Già protagonista della nostra rubrica "Gli Ecobugiardi Vol.I", mai pago, eccolo di nuovo, ormai trasformato (scoperto) in ciò che è. Un uomo portatore di un pensiero residuale, da smaltire. Giusto quindi che sieda dov'è, coerente coi tempi che corrono.
Massì, tanto ci penserà Gasbarra a fare il Robin Hood della situazione, nel solito ruolo di salva-voti dopo le sparate sempre peggiori dell'ex piazzista televisivo. A farci credere che la politica della sinistra governativa è vicina ai cittadini, non all'Enel (decidete voi da chi dipenda il fatto che gli interessi dei cittadini non coincidono mai con quelli di Enel, e viceversa).

Ma leggiamo questa Ansa:

"RIFIUTI: MARRAZZO, A CIVITAVECCHIA ENERGIA DA CDR E CARBONE

(ANSA) - ROMA, 17 GEN - ''A Civitavecchia non c'e' possibilita' che si costruisca un nuovo impianto per i rifiuti, mentre uno scenario possibile e' quello della co-combustione. Si puo' infatti immaginare che nella centrale Enel, appena sara' pronta, sia bruciato oltre al carbone anche il cdr''. E' quanto afferma il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, nel corso di una trasmissione radiofonica. ''Quando si e' pensato di essere portatori di una politica di sviluppo con il carbone pulito - spiega Marrazzo - non si e' fatta una grande scelta mentre la co-combustione e' qualcosa che ha un minor impatto ambientale e non si appesantisce la zona di Civitavecchia con altre strutture''. Per Marrazzo, ''l'impianto consentira' la produzione di energia elettrica mediante la combustione combinata di carbone e rifiuti solidi urbani pretrattati: siamo nel solco della gassificazione''. (ANSA). "

"Siamo nel solco della gassificazione".
No. Tu, Marrazzo, sei nel solco delle chiappe, proprio li in mezzo. Un buco di culo, insomma, come dicono gli anglofoni: ASSHOLE!!

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Tarquinia: sit-in contro le compensazioni-vergogna

Riceviamo e pubblichiamo:
Sit-in di fronte al Palazzo Comunale di Tarquinia da parte dei cittadini contro il carbone. Protestano contro le compensazioni elargite nel territorio della centrale.

I rappresentanti dei cittadini contro il carbone, che effettuarono il lungo sciopero della fame, di cui hanno parlato tutti i media italiani ed esteri, stanno effettuando un sit-in difronte al Palazzo Comunale di Tarquinia per protestare contro il carbone e le compensazioni della società elettrica nel territorio. Chiedono al Comune di fare proprio il documento approvato l’altro ieri dal Consiglio Provinciale di Viterbo, senza alcun voto contrario, in merito alla riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia. Il documento della Provincia censura in toto la logica delle compensazioni alla salute umana, invitando quindi i comuni e gli enti locali del territorio (ASL in primis) a rifiutare proposte compensative in denaro, beni o servizi, da parte del soggetto produttore dell’inquinamento. “La ASL, invece, tuonano in coro i cittadini contro il carbone- si accorda con la società elettrica per la donazione di apparecchiature sanitarie all’ospedale di Tarquinia. Ora i cittadini non solo si devono difendere da chi li inquina ed ammala ma anche da chi li inganna. I cittadini sono indignati: come si fa ad accettare che chi emette inquinanti che causano malattie e morte poi “regali” le attrezzature sanitarie per provare a curarci? La ASL ha capito questa grande generosità? I cittadini lo hanno capito e non accettano – riferiscono ancora- che dopo il danno ci sia anche la beffa: prima ci ammalano e poi provano a farci guarire! Questo è troppo! Forse qualcuno è stato “illuminato” dalla società elettrica e non stà più dalla parte dei cittadini? Con quello che costano alle casse pubbliche alcune gravi malattie potremmo costruire nuovi ospedali in tutta la provincia. Ricordiamo che nei 25 anni previsti di funzionamento, la centrale a carbone causerà numerosi morti e malati. La previsione di spesa complessiva per danni all’ambiente e soprattutto per quelli più gravi alla salute umana è di oltre 800 milioni di euro (externeE Commissione Europea). Anziché donazioni caritatevoli – concludono i cittadini- andrebbero risarcite direttamente tutte le famiglie che nelle zone inquinate hanno subito e subiranno la perdita o la malattia per tumore di un proprio caro.” I rappresentanti dei cittadini hanno appena consegnato, al Sindaco di Tarquinia Mazzola, un documento in cui si chiede di far proprio il deliberato del Consiglio Provinciale di Viterbo e di censurare moralmente la ASL nel chiedere o accettare regalie da parte di chi è responsabile di molte delle gravi patologie che colpiscono la popolazione. I cittadini, inoltre, hanno chiesto al Sindaco di farsi promotore di una partecipazione di massa alle manifestazioni che saranno organizzate in modo da fermare per sempre la centrale a carbone e la partecipazione in massa al Consiglio Comunale aperto che si terrà nei prossimi giorni a Tarquinia. Il sit-in si concluderà più tardi.

Contatti : 329.7924124

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