No al carbone Alto Lazio

7 febbraio 2010

Nucleare. Convegno 11/02, Roma.

Giovedì 11 febbraio 2010
Ore 18:30
Loa Acrobax Project, via della Vasca Navale 6, Roma

Presentazione del libro
Nucleare: se lo conosci lo eviti. Una battaglia per il diritto al futuro

In tempi di crisi economica e ambientale, il Governo Berlusconi ha deciso di investire sulla produzione in grande scala dell’energia nucleare, nonostante il popolo italiano si sia già pronunciato contro a larghissima maggioranza nel referendum del 1987.
E la questione diventa argomento di dibattito anche all’interno della nostra regione, dove già

sono stati individuati due siti: uno dove riavviare una centrale e probabilmente un altro di stoccaccio dei rifiuti nucleari, ovvero Montalto di Castro e Latina.
“Venti anni fa un forte movimento sconfisse la follia nucleare, ma non riuscì a costruire un altro modello energetico e di società.”
Ora le proposte alternative esistono. Sono una realtà e non un’utopia, sempre più diffusa nel nostro paese e nel resto del mondo.
Ora quella che ci si pone davanti è l’opportunità di dotarci di informazioni, per poi diffonderle il più possibile e di attivarci contro questa scelta scellerata e pericolosissima. In difesa dei nostri territori, per i beni comuni,per una giustizia climatica globale.

Ne discuteranno:
Marco Bersani, Attac, autore del libro
Vincenzo Miliucci, Cobas Roma, Coordinamento Antinucleare
Simona Ricotti, NoCoke Civitavecchia
Marzia Marzoli, NoCoke Tarquinia

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6 febbraio 2010

Bocciato l'Osservatorio ambientale: Mazzola, Moscherini e gli altri zerbini protestano.

Osservatorio ambientale: i nostri sindaci preferiscono fare gli interessi di Enel piuttosto che tutelarci secondo legge

La riunione al Ministero dell'Ambiente, convocata a dicembre per discutere dell'Osservatorio Ambientale prescritto dal decreto VIA della centrale a carbone di TVN, ha visto i sindaci di Civitavecchia, Allumiere, S Marinella e Tarquinia impegnati a contrastare la bocciatura del "loro" Osservatorio da parte del Ministero dell'Ambiente.

Il tentativo dei 4 (il quinto, quello di Tolfa era assente) è andato male. E' pur vero che l'intervento ministeriale è tardivo, però la bocciatura c'è stata.

La lettura del verbale di quell'incontro è sconcertante.

La riunione è aperta dall'Ing. Agricola del Ministero dell'Ambiente il quale afferma la necessità di costituire l'Osservatorio Ambientale prescritto dal Decreto VIA, perché quello dei sindaci non va bene.

Due pagine dopo lo stesso Agricola chiarisce che "...Tale Osservatorio [quello dei sindaci nds], non solo non comprende, tra i partecipanti, tutti i soggetti individuati nella prescrizione del decreto VIA oggetto della convocazione, ma è stato costituito su basi giuridiche e fattuali diverse..."

Il primo a replicare è il sindaco di Tarquinia che "rappresenta il proprio disappunto per quanto contenuto nella nota di convocazione che ha determinato grande clamore nella stampa locale. Ritiene non corretto che il Ministero ritenga non costituito l'Osservatorio Ambientale ..."; e aggiunge "Di tale Osservatorio ... non fanno parte i ministeri che però vengono richiamati in causa per tutti i controlli che vorranno effettuare".

Moscherini ripete cose simili e anche gli altri sindaci esprimono contrarietà all'iniziativa ministeriale.

Più volte Agricola risponde e conferma le stesse ragioni e conclude il proprio intervento affermando un principio che il buon senso dei cittadini ha sempre difeso l'Osservatorio non può essere finanziato con i soldi dell'inquinatore, aggiungendo che il Ministero provvederà alla spesa con fondi dedicati.

Nessuno dei sindaci tornando a casa ha sentito il dovere di dare questa buona notizia alla popolazione.

Quel giorno al Ministero è accaduto un altro fatto rilevante.

Incurante della manifesta contrarietà dei 4, era presente anche il sindaco di Cerveteri Gino Ciogli, uno di noi, che ha rivendicato, anche a nome del sindaco di Ladispoli, il diritto di partecipare all'Osservatorio.

Presenze importanti per contrastare la centrale di TVN, pluridenunciata dai cittadini consapevoli che nell'Alto Lazio si muore troppo di tumori e leucemie e chiedono ormai una sola cosa: la centrale a carbone deve essere spenta e demolita.

Ai sindaci-scendiletto ricordiamo che non avranno tregua e per le loro colpe non perderemo memoria.

Al rispetto della legge penseranno i magistrati.

Comitato dei Cittadini Liberi

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4 febbraio 2010

La Procura di Rovigo indaga sulla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle? Violante cerca di bloccare tutto

Questo sì che è proteggere la comunità e l'interesse pubblico! Un nuovo vomitevole esempio da parte di Violante.

"Giustizia preventiva: 100 avvisi contro l´Enel" da ilGiornale del 25/01/2010


Gli ispettori di Alfano per proteggere l'Enel

La Procura di Rovigo indaga sulla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle? Alfano manda gli ispettori ministeriali, su «ordine» nientemeno che di Luciano Violante.

I funzionari romani sono arrivati nel capoluogo polesano il 21 gennaio, appena due settimane dopo l´invito lanciato dall´onorevole del Pd alla kermesse «Cortina Incontra», dove Violante aveva riproposto le accuse contenute nel suo libro «Magistrati»: avviando un´indagine durante l´iter autorizzativo della riconversione a carbone, i giudici rodigini avrebbero «intimidito» i membri della commissione nazionale per la Valutazione di impatto ambientale, allungando i tempi delle autorizzazioni. In quell´occasione, Violante invocava gli ispettori. E Alfano ha eseguito, mandando
Arcibaldo Miller, niente meno che il numero uno degli 007. Insomma, una missione in grande stile,

che ha tenuto sotto torchio per una decine di ore i magistrati rodigini.

Qual´è la colpa della Procura di Rovigo? L´inchiesta, iniziata nel 2007, con cui si vuole verificare la correttezza del progetto di riconversione a carbone dell´impianto Enel di Polesine Camerini, nel
cuore del Delta del Po. Tra i motivi che avrebbero spinto i giudici a esaminare tutti i documenti dell´iter, ci sarebbe il precedente di Brindisi, dove il carbone della centrale è risultato talmente
«pulito», che nel giugno 2007 il sindaco Domenico Mennitti ha dovuto vietare la coltivazione dei campi nei pressi del nastro trasportatore.
E che dire di quanto accade a Civitavecchia, dove il primo cittadino è stato rinviato a giudizio per avere dato il via libera al carbone in cambio di favori dalla società? «Sia in quell´indagine, che in quella di Rovigo - ricorda l´avvocato rodigino Matteo Ceruti - i consulenti della Procura hanno rilevato dati non veritieri nella documentazione fornita da Enel. Questo Violante lo sa?» L´indagine della Procura sembrava servire, insomma, a fare luce su eventuali irregolarità e a fornire perizie indipendenti alla Commissione Via del Ministero dell´Ambiente. Quelle perizie, tra l´altro, sostenevano che l´area del Delta è già sufficientemente inquinata per poter ospitare anche un
impianto a carbone.

I commissari, a dire di Violante, si sono però sentiti intimiditi. Tanto «intimiditi» che, nel luglio scorso, hanno poi dato parere favorevole alla riconversione, con 42 prescrizioni, ma senza tenere
conto delle richieste più restrittive della Regione Veneto e dell´Arpav. La vera intimidazione, secondo l´Associazione nazionale magistrati, è opera di Violante.

Non stupisce, comunque, che l´ex presidente della Camera si accalori tanto contro chi, a suo avviso, ostacola il progetto di Enel. Proprio Violante è ai vertici dell´associazione «Italia Decide», un think tank (NE ABBIAMO GIA' PARLATO, NDR) in cui si riuniscono esponenti di ogni schieramento politico e rappresentanti del mondo economico, con l´obiettivo di analizzare i problemi del paese e in particolare le «difficoltà del sistema decisionale». Tra i soci del club figurano Gianni Letta e Carlo Azeglio Ciampi, Giulio Tremonti e Giuliano Amato, assieme a docenti universitari, imprenditori e banchieri. E Enel Spa? C´è pure lei, addirittura tra i soci fondatori, cioè quelli che hanno aperto il portafoglio per finanziare la nascita dell´associazione. Certo, questo non significa che Violante sia al soldo dell´Enel, visto che le cariche associative sono gratuite. Ma rende un po´ più chiaro in nome
di quali interessi l´onorevole abbia deciso di scendere in campo contro chi cerca di sapere la verità su un progetto dalle molte ombre.

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"Rumore dalla centrale a carbone di TVN: richiesto l'intervento del Comune di Civitavecchia e di ARPA Lazio"

AL Sindaco
All’Assessore all’Ambiente
Comune di Civitavecchia

All’ARPA LAZIO
Sez. Prov. Di Roma
Unità Acustica
Via Boncompagni 101
00187 ROMA


OGGETTO: segnalazione relativa a rumori ambientali molesti

Con la presente, la sottoscritta Simona Ricotti, a nome e per conto del Forum Ambientalista, associazione di tutela ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con sede a Roma, Via Sant’Ambrogio 4, ai sensi dell'art. 6, comma 9 della legge 349/86,
PREMESSO
che la scrivente Associazione ha tra i propri fini statutari la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e del territorio, connesse anche con la tutela della salute dei cittadini;
SEGNALA
il rumore ambientale divenuto ormai persistente proveniente dalla Centrale ENEL di Torrevaldaliga Nord, al punto da arrecare disturbo ad un numero crescente di persone, turbando nel contempo la normale quiete pubblica.

Tale rumore, che viene unanimemente descritto come sordo, profondo e vibrante, viene segnalato durante l’arco dell’intera giornata, con un acuirsi nelle ore notturne, in varie zone della città: da quelle in linea d’aria più vicine all’impianto di TVN (Cimitero Vecchio, in Via Aurelia Nord, Via Ambaradam) a quelle proprie del centro urbano (Piazza Saffi, Caserma Steigher, Viale G. Baccelli, via S. Fermina – via Buonarroti -Via Calisse, Via Matteotti, Via Benci e Gatti) a quelle più lontane (Campo dell’Oro e località Boccelle).
Nell’allegare alla presente alcune segnalazioni, tra le più significative, tratte dalla stampa locale, la sottoscritta
CHIEDE
che vengano eseguite le necessarie rilevazioni fonometriche nonché i dovuti accertamenti in merito ad eventuali violazioni ravvisabili nei fatti come sopra descritti.
Richiede altresì, ai sensi della normativa vigente sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale, di essere messa a conoscenza dei risultati di detti rilevamenti.
Nel rimanere a disposizione per ulteriori chiarimenti, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

Civitavecchia, 03.02.2010

Per il Forum Ambientalista
La Responsabile locale
Simona Ricotti

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3 febbraio 2010

TVN: il carbone fa rumore, la politica fa silenzio

Articolo di M. G. da centumcellae.it: "Suono misterioso da TVN, ma tutti tacciono"

Da mesi infastidisce migliaia di cittadini in piena notte, ma dall’Enel nessuno chiarisce e da Palazzo del Pincio nessuno chiede spiegazioni

Ma che cosa sta succedendo nella centrale di Torre Valdaliga Nord? Quello che è senza dubbio un mostro inquinante si sta rivelando infatti anche una fonte di misteri, non solo per le discariche a cielo aperto venute alla luce nei mesi scorsi ma anche,e più recentemente, per un fenomeno acustico di cui al momento non si conoscono lecause. E’ da qualche mese infatti che un fastidioso

rumore, costante e simile a un fischio, arriva distintamente dalla centrale soprattutto nelle ore notturne. Già diversi cittadini hanno lamentato questo fastidioso suono che, di notte, rende difficile il sonno, in particolare in quelle zone dove è più consistente e facilmente udibile: Borgata Aurelia, La Scaglia ma anche nel centro cittadino. Qualcuno, in giornate caratterizzate da particolari condizioni di vento, afferma di averlo chiaramente udito anche dalla Castellina, nei pressi della riva sinistra del Marangone. Le testimonianze di cittadini, e le conseguenti lamentele, sono comunque molteplici. Da che cosa è prodotto allora questo suono? E’ consono ai limiti di legge in fatto di emissioni di decibel? La Asl è stata sollecitata ad intervenire? L’Osservatorio Ambientale ha qualche cosa da osservare? Ma soprattutto, qualcuno dal Comune ha preso conoscenza del problema? Domanda legittima nel momento in cui da Palazzo del Pincio sembra piovere indifferenza a grappoli per quello che avviene dentro Torre Vadaliga Nord, quasi a pensare che una volta incassati i soldi di mamma Enel i rapporti con l’azienda elettrica non debbano limitarsi ad altro. Sono un ricordo nitido, infatti, le bocche cucite da piazzale Guglielmotti all’epoca della denuncia delle discariche a cielo aperto: nessun commento, nessuna presa di posizione, nessuna richiesta di chiarimenti all’Enel. Sarà la stessa cosa che stavolta? La speranza è che di fronte alle lamentele di tanti cittadini, oltre che alle preoccupazioni per la salute a causa di un inquinamento acustico palese, qualcuno da Palazzo del Pincio si ricordi il dovere di chiedere spiegazioni e di battere i pugni sui costosi tavoli dell’Enel quando la salute è a rischio nella nostra città. Non era forse un impegno assunto in campagna elettorale?

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Sondaggio sugli OGM - vota

Un seme ogm si può piantare solo comprandolo ogni volta dall'azienda che lo produce e ne detiene i brevetti. Le piante nate da semi OGM dovrebbero essere sempre sterli, ma non è così.

In Canada, dove l'impiego è avviato da anni, giganti come Monsanto detengono i brevetti di semi ogm che si sono rivelati infestanti nei campi adiacenti a quelli adibiti a colture OGM. Queste multinazionali hanno avviato cause milionarie sostenendo che gli agricoltori stavano usando quelle sementi senza pagare, mentre dovrebbero essere quelle aziende a risarcire la comunità per aver inquinato i terreni senza autorizzazioni.

Si potrebbe dire ancora molto, ma il punto centrale è: NON ESISTONO STUDI SUGLI EFFETTI NEL LUNGO PERIODO DI QUESTI OGM SULL'AMBIENTE E LA NOSTRA SALUTE. Impegarli significa fare un salto nel vuoto, nel'interesse dei pochi giganti che li producono.

Sappiamo invece da uno studio austriaco recente che un tipo di mangime OGM somministrato ai topi ha causato in questi sterilità.

L'equilibrio di tutti i sistemi viventi si è costruito in milioni di anni. Non possiamo metterlo a rischio all'improvviso. E' la cosa più preziosa che c'è, l'equIlibrio è la vita stessa.

VOTA QUI CONTRO GLI OGM

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"il porto di Civitavecchia modello di rispetto ambientale" Modello di 'sta fava!



Si legga l'articolo: Ciani: “Il porto standard internazionale” (TrcGiornale.it)

Citiamo dal testo:
"le due questioni determinanti per poter avviare i lavori (di elettrificazione delle banchine, NdR) sono il reperimento dei circa 12 milioni di euro necessari e la definizione di incentivi per gli armatori visto che, in questo momento, la riduzione del costo del petrolio non rende conveniente spegnere i motori"

Quindi è questa la realtà: che non possiamo mica permetterci di imporre agli armatori delle regole, no: dobbiamo PAGARE DI TASCA NOSTRA perché quelli rispettino la legge e la nostra salute. Alla faccia, e questo sarebbe il modello da esportare?
E perché invece non si fanno tirare fuori quei soldi ai giganti inquinatori Enel e Tirreno Power, già responsabili dell'inquinamento e della condizione degradata del territorio?

E tanto per capire, se domani il prezzo del petrolio tornasse a salire, allora ci verrebbero restituiti quegli incentivi?

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30 gennaio 2010

Ansa: "Nuova inchiesta centrale Porto Tolle. Tra gli indagati figurano i vertici presenti e passati Enel"

"(ANSA)-ROVIGO, 27 GEN -Nuova inchiesta sulla centrale Enel di Porto Tolle:il sostituto procuratore Manuela Fasolato indaga sulle malattie respiratorie dei bambini.

L'ambito e' quello dei Comuni compresi nel raggio di 25 km dalla centrale e l'indagine e' concentrata dal 2000 al 2006. Tra gli indagati figurano i vertici presenti e passati dell'Enel.

Il magistrato ha disposto un accertamento tecnico non ripetibile per il prossimo 9 febbraio, e per quel giorno ha convocato anche i vertici di Enel."

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28 gennaio 2010

Lotta ad illegalità e mafie: incontro con De Magistris e De Fichy

Appuntamento a sabato 30 gennaio, ore 16.30, aula Pucci del comune di Civitavecchia

Riceviamo e pubblichiamo
Associazione Regionale del Lazio per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”

Le allarmanti notizie provenienti dalla centrale a carbone, la richiesta di rinvio a giudizio per corruzione dell’ex sindaco di Civitavecchia, le preoccupanti denunce che giungono dal mondo imprenditoriale, le continue contestazioni di irregolarità degli iter amministrativi e la mancanza di trasparenza che caratterizza questi ultimi, le sempre più frequenti denunce di quanti istituzionalmente deputati circa una sempre più pressante infiltrazione della criminalità organizzata nell’Alto Lazio e il silenzio, che sfiora l’omertà, che circonda tutto ciò, sono vicende che necessitano di un’approfondita riflessione per comprendere quali dinamiche si siano messe in moto sul territorio.

Dinamiche che,

anche alla luce degli ingenti investimenti di cui sembra dover essere oggetto l’intero comprensorio, rischiano di compromettere gravemente ed ulteriormente il già provato sistema ambientale ed il tessuto socio-economico locale.

Un momento di confronto collettivo con quanti agiscono e vivono sul territorio e con due dei massimi esperti del settore, ovvero il procuratore di Tivoli, ex procuratore aggiunto antimafia Luigi De Fichy e l’ex magistrato, attualmente europarlamentare, Luigi De Magistris, ci è sembrato, quindi, un atto importante in un percorso di analisi che è ormai ineludibile su questo territorio e al quale chiamiamo quanti sentano il bisogno di dare un contributo al rafforzamento della cultura della legalità

Momento di confronto che si terrà sabato 30 gennaio alle ore 16.30 presso l’aula Pucci del comune di Civitavecchia e che sarà moderato dal giornalista Marco Galice.

asscaponettocv@gmail.com
www.comitato-antimafia-lt.org

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25 gennaio 2010

Niente speculazioni cementizie by Moscherini alla Frasca, ora area protetta.

Comunicato Forum ambientalista / Italia Nostra

"Apprendiamo con favore che nel Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG) approvato nei giorni scorsi la Frasca viene inserita “nell’elenco delle aree protette“ in quanto “area, meritevole di tutela per la quale è in corso la procedura d’istituzione”.
Per dette aree il PTPG, nelle more dell’approvazione del relativo atto istitutivo, prevede si operi con le norme relative alle componenti ambientali del PTPG e della Rete Ecologica Provinciale (REP); nel caso della Frasca, lo strumento indicato dal PTPG è il PAR (Progetto Ambientale di Recupero) e, in particolare, l’intervento è inserito tra i “progetti ambientali di particolare valore strategico da avviare con priorità”.

Un atto importante, quindi, che costituisce un ulteriore passo verso la tutela di un’area di grande pregio naturalistico ed archeologico – ultimo vero polmone verde della città - e verso l’approvazione della nostra proposta di Monumento Naturale e che fa seguito all’apposizione dei vincoli archeologici da parte della Sovrintendenza Archeologica all’Etruria Meridionale del dicembre 2008 ed aprile 2009.
Una pietra tombale alle mire cementificatrici del Sindaco Moscherini che in quell’area aveva previsto un mega porticciolo al servizio dell’ennesimo grande privato, l’inutile quanto pericoloso Terminal Cina, e tutta una serie costruzioni per attività collaterali, ed una conferma di come determinati progetti trovino fondamento solo ed esclusivamente nella fertile mente del Sindaco piuttosto che nella concretezza degli atti di programmazione provinciali, regionali e finanche nazionali.
Auspichiamo, ora, che prima della fine della legislatura, peraltro ormai prossima, la Regione concluda l’iter di istituzione del Monumento naturale, approvando definitivamente quanto da essa stessa sponsorizzato e ratificato in sede di conferenza di coopianificazione del PTPG e velocizzi, nel contempo, l’attuazione del progetto di riqualificazione ambientale dell’area presentato dall’Autorità Portuale in ottemperanza alle prescrizioni del Piano Regolatore Portuale, affinché la Frasca venga finalmente resa adeguatamente fruibile e il patrimonio naturalistico e archeologico ivi presente opportunamente valorizzato.

Simona Ricotti - Responsabile Forum ambientalista
Roberta Galletta - Presidente Ass. Italia Nostra

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24 gennaio 2010

Alvaro Balloni (IdV) torna con la sua idea geniale: "Bruciamo i rifiuti dentro TVN"



S-c-a-n-d-a-l-o-s-o. Ma da Balloni possiamo attenderci questo ed altro. Tenta di nuovo di convincerci che non esiste alternativa all'incenerimento dei rifiuti, ma non fa che rafforzare la convinzione precedente: che in quest'uomo c'è tanta ignoranza quanta malafede.

Riportiamo un articolo di Civonline.it

CIVITAVECCHIA - L’Italia dei valori fa il punto sulla situazione rifiuti, sottolineando ancora una volta il proprio punto di vista: «Abbiamo già chiaramente evidenziato la nostra proposta di soluzione, ampiamente illustrato in precedenti occasioni e alla quale siamo ovviamente disposti a rinunciare ove ne emergano altre migliori, sul tema dello smaltimento dei rifiuti.

Siamo notoriamente contrari a un tipo di sviluppo basato sulla presenza nel territorio di grossi impianti energetici che emettono ingenti quantità di Co2 e di altre sostanze inquinanti – fa sapere il partito di Balloni - come pure alla combustione dei rifiuti». L’Idv parla quindi dei problemi connessi all’ambiente: «Tuttavia, considerata la realtà che si è venuta a creare in loco, nella eventualità che si presenti la necessità di assoggettare il territorio ad una ulteriore servitù con la costruzione di un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti, che produrrebbe comunque un inquinamento aggiuntivo benché minimo – si legge in una nota - la soluzione da noi prospettata è la seguente: raccolta differenziata, produzione in città del Cdr di qualità utilizzando anche i rifiuti del circondario tradizionalmente inteso, combustione del detto prodotto nella centrale termica». In sintesi, secondo il consiglio direttivo dell’Italia dei valori, il Cdr di qualità, data la limitata dimensione del bacino, interverrebbe nel processo di alimentazione dell’impianto termico «in una percentuale sicuramente minima e in sostituzione del carbone e non in aggiunta di esso». «Ciò comporterebbe vantaggi sotto il profilo ambientale perché eviterebbe un aumento delle emissioni da combustione – conclude l’Idv - ma anche utilità di natura economica considerando le attività e i proventi che potrebbero essere ricavati dalla trasformazione e dall’ utilizzo dei rifiuti».

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