No al carbone Alto Lazio

7 aprile 2010

"Il Procuratore Amendola aveva già chiesto il sequestro di Tvn"

Da Centumcellae.it

"E proprio mentre il Sindaco Moscherini ordina per 15 giorni il fermo della centrale di Torre Valdaliga Nord emerge una notizia destinata sicuramente a far discutere, soprattutto all'indomani della tragica morte di Sergio Capitani. E' dello scorso 22 gennaio, infatti, secondo quanto trapelato, la richiesta preventiva avanzata dal Procuratore Gianfranco Amendola di sequestro della centrale di Tvn “per esercizio in assenza di autorizzazioni e per gravità della stessa per la sicurezza dei lavoratori e della salute pubblica”. Queste infatti le motivazioni di Amendola nella sua richiesta che tuttavia è stata rigettata poche settimane fa dal Giudice per le indagini preliminari, Dott. Giovanni Giorgianni. Decisione che ha indotto a quel il Procuratore a chiedere l'archiviazione del caso contro cui però si ufficialmente opposto il Forum Ambientalista, promotore in passato di numerose denunce su irregolarità all'interno del cantiere di Tvn. E la vicenda a questo punto rende inevitabile un inquietante interrogativo: se la richiesta di sequestro della centrale avanzata dal Dott. Amendola fosse stata accolta, Sergio Capitani oggi sarebbe ancora vivo?"

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"Incidente Tvn, firmata l'ordinanza di sospensione. L'Enel protesta"

Da TrcGiornale.it

"È stata emessa e notificata l’ordinanza con la quale il sindaco Giovanni Moscherini blocca la centrale di Torre Valdaliga Nord.

Con il provvedimento si “ordina la sospensione di ogni attività produttiva presso la centrale termoelettrica di Torre Valdaliga Nord per quindici giorni consecutivi a decorrere dal mercoledì 7 aprile compreso, salva la possibilità di revoca anticipata dell’interdizione laddove sia comunicato al Comune, da parte degli enti preposti, l’avvenuto espletamento delle verifiche ritenute opportune”. Si ordina inoltre “alla società Enel Produzione Spa di provvedere, in condizione di sospensione dell’attività produttiva, alla verifica dell’idoneità delle procedure

adottate e delle misure di sicurezza in essere (verifica “a freddo”) nonché, successivamente, di rinnovare tale verifica alla ripresa dell’attività produttiva (verifica “a caldo”)” e “di informare preventivamente il Prefetto di Roma in ordine all’attivazione del provvedimento in questione, nonché il commissariato di Polizia di Stato di Civitavecchia”. Nelle premesse dell’ordinanza si fa preciso riferimento sia all’incidente del 3 aprile scorso, sia agli incidenti precedenti e alle “dichiarazioni secondo le quali nella centrale non sarebbero garantiti livelli ottimali di sicurezza sul lavoro”. Il testo cita inoltre gli articoli 1, 32, 35 e 41 della Costituzione e recita che “appare opportuno disporre la temporanea sospensione di ogni attività produttiva presso la centrale” per consentire i controlli “ai soggetti preposti alla vigilanza sulla sicurezza ed igiene del lavoro ed alla prevenzione degli infortuni (Ispel, Asl, Inail, Ispettorato del Lavoro) ed alla stessa Enel Produzione Spa”.

E intanto si registra il commento dell'Enel. “Non condividiamo - si legge nella nota stampa diramata dall'azienda - la decisione del sindaco di Civitavecchia, Giovanni Moscherini, di annunciare la chiusura del sito produttivo per 15 giorni per effettuare i controlli. Siamo, infatti, convinti che verifiche meticolose e approfondite possono essere effettuate senza fermare l'operatività del sito, sul quale è già in corso una indagine della magistratura”.

Sull' stesso tema leggi anche:
centumcellae.it

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6 aprile 2010

morte operaio a TVN: le solite balle che offendono memoria e lavoratori

E' la solita passerella della politica, con i soliti commenti, le solite finte indignazioni, le solite OFFESE alla memoria di feriti e caduti sul lavoro. Perché queste chiacchiere sono sistematicamente contraddette dall'agire degli stessi coccodrilli che oggi piagnucolano davanti ai giornalisti. Ma a TVN anche molti sindacati sono complici di questa politicaglia.

Gli operai hanno oggi occupato l'aula Pucci. In giornata l'autopsia dell'operaio deceduto.

Undici gli indagati per la morte di Sergio Capitani.
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Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa della Chiesa Evangelica Battista di Civitavecchia, (Via dei Bastioni) per la tragica morte di Sergio Capitani nella Centrale di Torre Valdaliga Nord


Alla fine del culto di Pasqua 2007, la chiesa Battista di via dei Bastioni, votò un documento sulla Centrale di Torre Valdaliga Nord, di Civitavecchia, di cui qui di seguito sono riportati ampi stralci.

E, al culto di Pasqua del 2010, siamo stati dolorosamente confrontati con la tragica morte del giovane Sergio Capitani, di 33 anni. Innanzitutto vogliamo manifestare il nostro cordoglio a tutte le persone colpite dal lutto, unitamente alle famiglie di Michele Cozzolino e Ivan Ciffary, anch'essi morti per incidenti sul lavoro nella stessa centrale nell'ottobre 2007 e nel giugno 2008.

Intendiamo affermare ancora una volta che l'annuncio della resurrezione di Cristo non ci da' tregua. La morte di Sergio, oggi, non costituisce un impedimento a questo annuncio, né una sua contraddizione, al contrario ne afferma l'urgenza. Abbiamo bisogno di riprendere a sperare e di riprendere a lottare, malgrado tutto. Non possiamo lasciare soli gli operai della centrale, né quanti, medici, tecnici, ambientalisti, soprattutto del movimento no-coke, hanno denunciato la pericolosità della Centrale sia per chi vi lavora che per le popolazioni dei comuni limitrofi.

La speranza ci scova e non ci lasca scampo. Come credenti dobbiamo impegnarci a fondo per un modello di sviluppo più compatibile con la vita. Lo dobbiamo fare in nome delle vittime di oggi per scongiurarne altre domani, che, se non saremo capaci di mobilitare le coscienze, potranno aggiungere dolore a dolore.

Tutto questo mentre ormai si parla già apertamente della futura conversione al nucleare di Montalto di Castro, che insiste, praticamente, sullo stesso territorio.

La nostra chiesa, come ha potuto, ha anche cercato di denunciare altre situazioni di violazione delle norme di sicurezza. Recentemente una denuncia del nostro pastore Massimo Aprile corredata di foto, poi pubblicata da "Il Messaggero", richiamava che le più elementari norme di sicurezza erano palesemente disattese in un cantiere edile proprio nel centro di Civitavecchia.

Come chiesa battista stiamo per dare attuazione alla decisione di installare sul tetto dell'edificio di via dei Bastioni un impianto fotovoltaico, proprio con lo scopo di dire a noi stessi e agli altri che va data priorità alla produzione di energia pulita. E ci chiediamo: perché in una città così martoriata da 50 anni di produzione elettrica inquinante, non c'è ancora uno sviluppo del solare commisurato alle potenzialità?

Questo è il momento di "pregare e vigilare". Per questo vi chiediamo di unirvi a noi in una preghiera di compassione per le vittime, di confessione di peccato per le nostre complicità e i nostri silenzi. Noi dobbiamo però anche essere "vigili". Questa volta cioè dobbiamo pregare ad "occhi aperti" cercando di comprendere in che maniera intervenire per interrompere questa spirale di morte.

La resurrezione di Cristo ce lo impone.

Per la Chiesa Battista

Massimo Aprile

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crolla miniera di carbone a Xiangning (Cina): 5 morti e 33 dispersi

Erano 153 i minatori intrappolati da sette giorni nella miniera cinese crollata il 25 Marzo a Xiangning. 115 sono stati recuperati vivi nella giornata di ieri, sono sopravvissuti cibandosi di segatura e corteccia dai supporti di pino usati nella miniera.
33 i dispersi e 5 i morti accertati.
Fonte: MTV news

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miniera di carbone esplode in Virginia: almeno 25 i morti

Fonte: vedi qui

Disastro minerario in USA. E' di almeno 25 morti e diversi feriti il bilancio provvisorio dell'esplosione in una miniera di carbone in West Virginia.

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Porto Tolle, via libera al carbone

Via libera al contestato e pluricondannato carbone a Porto Tolle. Le balle in gioco sono sempre le stesse: non inquina anzi guadagnerete in salute, porta sviluppo (leggi: la politica ci mangia), sarà anche meno inquinante di quella di Civitavecchia (ma come la nostra non era la più pulita del mondo?) etc etc.
Finché i cittadini se lo meritano, carbone a volontà ovunque si possa.
La notizia qui

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5 aprile 2010

"IL CANTIERE DELLA MORTE DI TORVALDALIGA CONTINUA AD UCCIDERE"

Comunicato COBAS Energia - COBAS Lavoro Privato

Un altro infame delitto si è consumato c/o la centrale Enel di Torvaldaliga
Nord, è il 4° omicidio mortale da quando la centrale è stata riconvertita a
carbone.
Sergio Capitani di 34 anni, lavoratore in appalto addetto alla manutenzione
“ area ammoniaca” è morto tra strazianti ferite e dolori, altri 3 suoi
compagni sono ricoverati c/o l’ospedale di Civitavecchia.
Da 8 anni, da quando è stato aperto il cantiere della riconversione, i Cobas
hanno chiesto e sostenuto la necessità di un ispettore a tempo pieno in
centrale( cosa che dovrebbe esserci in ogni impianto a rischio) , invece
continua la serie degli “ incidenti” , tanto che l’impianto di riconversione
è stato ribattezzato “ il cantiere della morte”.
Un cantiere che non avrebbe mai dovuto aprirsi – la riconversione a


carbone,costosa e dannosa, risponde solo a interessi speculativi – ma
nonostante il rifiuto popolare sancito anche da un referendum, i corrotti
partiti ( l’ex sindaco De Sio, rinviato a giudizio) e i complici sindacati
sotto la regia dell’Enel hanno impunemente proceduto!
Sono loro i massimi responsabili del “ cantiere della morte”: ci aspettiamo
che la magistratura proceda veloce e li rinvii a giudizio per “ procurato
omicidio”.
Ora vanno smascherate le lacrime di coccodrillo bipartizan, e gli inutili
scioperi postumi!
Ora è il tempo di esigere “ la salute non si vende”, di internalizzare il
lavoro in appalto (assolutamente quello delle manutenzioni), di combattere
ed eliminare il lavoro precario e al nero , di attivare una congrua azione
risarcitoria nei confronti della famiglia di Sergio Capitani, a cui porgiamo
le nostre sentite condoglianze e l’impegno a sconfiggere le morti del
lavoro.

Roma 3 aprile 2010 Cobas Energia – Cobas Lavoro Privato

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4 aprile 2010

Le morti TVN erano state preventivate, e non sono finite

enel è lungimirante. Sapeva dall'inizio, aveva messo nel bilancio la probabile morte di almeno tre operai per completare la centrale (e noi lo avevamo segnalato già da tempo). La sua lunga esperienza evidentemente insegna. Anche se viene da chiedersi, visto che l'esperienza insegna come mai non si è fatto niente per evitare che le morti si ripetessero anche stavolta.

E' solo una domanda retorica, niente di nuovo: enel pensa al lucro, e investe, più che in sicurezza, in propaganda mediatica per sdoganare le sue schifezze preso l'opinione pubblica, e magari per rendere più scorrevoli i procedimenti di autorizzazione dei suoi progetti.

Riportiamo un articolo di Centumcellae.it: La mattanza di TVN

E poi ripensiamo a quegli strani, frequenti casi di politici che da un giorno all'altro cambiano opinione in modo radicale, passando da un no apparentemente convinto a un sì netto... In una comunità sana a certa gente non si permetterebbe di lavorare per l'interesse pubblico neppure per un'ora, a certa gente si imporrebbe un vero e proprio esilio dalla comunità che hanno cercato di danneggiare.

I morti e i feriti di TVN non sono solo operai. I morti di TVN sono e saranno dappertutto: gente comune, nostri familiari amici conoscenti concittadini, che per cause sanitarie dovute all'inquinamento scompaiono in modi meno appariscenti. Ma il popolo vuole lo spettacolo.

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carbone e petrolio sullla barriera corallina

Anche questo va incluso nei costi per la produzione energetica mediante carbone

"Cargo finisce sulla barriera corallina. Rischio di disastro ecologico in Australia"

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3 aprile 2010

Tvn, centrale a carbone: ennesima discarica abusiva scoperta

Da TrcGiornale.it - venerdì 2 aprile 2010

"La procura della Repubblica di Civitavecchia ha sequestrato un'altra discarica non autorizzata all'interno della zona di Torre Valdaliga Nord. Dopo quella che era stata denunciata nel novembre scorso, la magistratura inquirente ha eseguito questo nuovo sequestro, dopo che un operaio dell'Enel ha scoperto che alcuni camion di una nota ditta locale, addetta al conferimento in discarica dei rifiuti, in realtà li scaricava e li interrava nella zona dove dovrebbe sorgere il famoso bosco imposto dalla Via.

L'operaio si è accorto che qualcosa non quadrava, perché aveva notato che i mezzi, dopo essere stati caricati, impiegavano troppo poco tempo per tornare scarichi. Si è quindi preso la briga di seguirli ed ha scoperto il tutto. Quindi si è recato alla procura ed ha denunciato quanto accadeva. Gli inquirenti hanno iniziato l'indagine scoprendo che l'operaio raccontava la verità..."

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Manuedda (Verdi) chiarisce la vicenda del carbone a TVS

Da TrcGiornale.it
Una figuraccia. E' quella fatta da quanti, nelle ultime ore, hanno fatto esplodere il caso della riconversione a carbone del quarto gruppo della centrale di Torre Valdaliga Sud, attualmente fermo e che tale dovrebbe rimanere fino a nuovo ordine. E il nuovo ordine starebbe per arrivare giovedì prossimo, nella famosa conferenza di servizi convocata dal Ministero dell'Ambiente e non da quello dello Sviluppo, come indicato dai protagonisti della figuraccia. A chiarire definitivamente i contenuti della vicenda non è stata Tirreno Power, la società proprietaria dell'impianto, ma il capogruppo dei Verdi al consiglio comunale di Civitavecchia, Alessandro Manuedda, che, a differenza sempre dei protagonisti della figuraccia, ha avuto il buon senso di andare a leggersi con attenzione le carte.



“Nella prossima conferenza di servizi si cercherà di legalizzare l’ennesimo attentato che subiamo da anni, ovvero le emissioni del quarto gruppo di Torrevaldaliga Sud, che, come si deduce dai documenti che andranno a costituire la nuova Autorizzazione, non ha rispettato negli anni scorsi i limiti previsti dalla normativa, ma che, nella sua famosa generosità, il Ministero intende comunque autorizzare in deroga con un mix di olio combustibile e gas”. Per Manuedda, comunque, la proposta del carbone mescolato ai rifiuti (o viceversa) è solo rinviata e quando quando arriverà sarà solo una questione di prezzo.
”Se posso azzardare una previsione – continua - direi che una quindicina di milioni di euro, un sottopassaggio, una quota annuale da versare nelle casse illegittime dell’Osservatorio Ambientale e qualche sponsorizzazione dovrebbero bastare”. Tutto questo perché, secondo il capogruppo dei Verdi, Civitavecchia esprime tuttora un’ampia maggioranza in Consiglio Comunale particolarmente sensibili a questo genere di sirene. “In questo contesto – incalza Manuedda - il gradino più alto del podio, come sempre quando si tratta di danni alla collettività e di imbarazzante inadeguatezza, spetta al sindaco, che non solo ha impiegato una settimana per leggere la convocazione della conferenza di servizi, ma non è riuscito nemmeno a capire quello che c’era scritto e così ha diffuso notizie errate, in primis nella sua maggioranza”. “Pare – prosegue – che Moscheirni si sia indignato perché non è quello il modo di convocare le riunioni. Certo, lui sarà abituato a convocarle in un altro modo, perccato, però, che i tempi e i modi scelti dal Ministero siano quelli previsti dalla legge”. Secondo Manuedda, se il sindaco Moscherini avesse conosciuto la legge, avrebbe potuto chiedere di posticipare la conferenza di servizi di qualche giorno in modo di potere affrontare un argomento così delicato con la necessaria cognizione di causa e un minimo di serio dibattito con la città. “Ma non si può chidere a un sindaco – conclude il capogruppo dei Verdi – di conoscere le leggi. Moscherini è sindaco da tre anni e non ha ancora capito che nei procedimenti di Autorizzazione Integrata Ambientale il referente indicato dal Comune di Civitavecchia è l’ingegner Pierpaolo Gandola, persona che, come lui stesso ha ammesso in Consiglio Comunale, non ha mai sentito nominare”.

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