No al carbone Alto Lazio

8 giugno 2010

Presentato “Civitavecchia da rinnovare”

Da Centumcellae.it
"E’ stato presentato questa mattina, presso la sede della Fondazione Cariciv, il libro realizzato dagli studenti del Centro Provinciale per la Formazione Professionale di Civitavecchia sull’emergenza ambientale globale e locale insieme all’Associazione “A Sud” e ai comitati No Coke; una iniziativa promossa dalla Provincia di Roma e finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. Il nome “Civitavecchia da rinnovare” è stato dato al libro dagli stessi studenti del corso biennale per estetisti e acconciatori e del corso unico per elettricisti e meccanici che, oltre ad aver contribuito alla stesura, l’hanno personalizzato con vignette, disegni e riflessioni. 'Vorrei fare i miei complimenti ai ragazzi che hanno portato a termine questo progetto - ha esordito il Presidente della Fondazione Vincenzo Cacciaglia - noi e la Provincia stiamo lavorando insieme a più iniziative e non potevamo non occuparci del tema ambientale, data la sua importanza'.
Concetto ripreso dalla responsabile dell’area progetti dell’associazione “A sud”, che ha spiegato 'La nostra associazione ha sempre dato molta importanza ai temi ambientali, questo è un libro degli studenti e per gli studenti che ha lo scopo di informare'.
'Qualche giorno fa – ha commentato invece il direttore del CPFP di Civitavecchia - ho visto su un muro una scritta che recitava “il futuro non è più quello di una volta”; questa frase apparentemente priva di senso dovrebbe farci riflettere, i ragazzi non hanno aspettative nel domani e il tema ambientale ha un ruolo essenziale in questo contesto, i ragazzi però in questa occasione hanno dato un segnale positivo'.
Dai veri autori del libro, quindi dai ragazzi, sono giunte le parole più significative. 'Ringraziamo chi ci ha dato la possibilità di dare un segnale forte: quello di cercare di sensibilizzare chi è egoista e pensa ai soli interessi economici e chi crede che ci sia sempre qualcuno che un giorno risolverà tutto senza pensare che ognuno di noi dovrebbe fare la sua parte anche nei più piccoli gesti'.
Ai ringraziamenti di rito si è unito poi il consigliere provinciale di Sinistra ecologia e libertà,Gino De Paolis che ha chiarito alcune questioni connesse al tema ambientale. 'Sulla discarica ad Allumiere e sul sito di stoccaggio dei rifiuti abbiamo già presentato una mozione e la Provincia si è espressa contrariamente; per quanto riguarda il depuratore lo dico chiaro e tondo: si sono rubati i soldi e i risultati si vedono con il divieto di balneazione su tutta la costa. Oltre a tutto quello a cui è già sottoposta Civitavecchia potrebbe avere anche un inceneritore al campo chimico, mi auguro che le istituzioni locali facciano qualcosa per tutelare i cittadini'. A concludere la presentazione, tra gli applausi di tutti i presenti, sono state le parole di Simona Ricotti, portavoce del Forum Ambientalista: 'Abbiamo accolto l’iniziativa con grande piacere, perché dobbiamo informare i cittadini. Il nostro primo obiettivo deve essere sensibilizzare, far sapere che i lavoratori sono i primi a pagare, perché ci prendono per fame, ci offrono lavoro ma lo paghiamo caro. Nell’ultimo mese sono morte 15 persone tra i 40 e i 55 anni tutte con la stessa malattia e tutte per motivi di inquinamento. Forse nelle sedi decisionali si dovrebbe riflettere di più e se il futuro non c’è è anche colpa nostra'.

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Azienda Elettrica Ticinese senza carbone: iniziativa riuscita

Da TicinoNews

"È ampiamente riuscita l’iniziativa popolare “Per un AET senza carbone”. Lanciata dai Verdi il 20 aprile scorso sull’onda lunga del voto parlamentare a favore dell’investimento nella centrale di Lunen, la raccolta firme ha di gran lunga superato la soglia delle settemila firme richieste, e veleggia per le diecimila e oltre.

L’iniziativa dei Verdi – sostenuta anche dalla Lega e dal PS - propone che l’Azienda elettrica non possa più acquisire partecipazioni a centrali elettriche a carbone, in Svizzera e all’estero. Oltre a questo, il testo prevede che AET ceda le partecipazioni già acquisite in centrali a carbone entro il 2015.

“Sono davvero molto soddisfatto e ringrazio tutti quelli che hanno firmato”, commenta euforico Sergio Savoia. “Ma chiedo a tutti di firmare e far firmare in questi ultimi giorni di raccolta e di farci avere prima possibile i formulari. Perché più firme avremo e più sarà forte la nostra iniziativa”, conclude il coordinatore. La consegna delle firme è fissata per il 21 giugno.

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7 giugno 2010

L'inceneritore per la distruzione di armi chimiche a Civitavecchia non è più solo un'ipotesi

Il Consigliere Provinciale De Paolis porta brutte nuove sull'impianto di incenerimento armi chimiche che qualcuno vuol realizzare al Ce.t.l.i. NBC (vedi qui)

Fonte: www.centumcellae.it
"Ormai non è più solo un’ipotesi. Va facendosi sempre più strada la costruzione di un inceneritore per la distruzione delle armi chimiche presso il Centro Tecnico Logistico Interforze (Cetli) Nbc di Civitavecchia. Ancora non è dato sapere quali siano le reali motivazioni che giustificherebbero la sostituzione degli attuali impianti di inertizzazione delle armi chimiche. Sembrerebbe prevalere l’idea di utilizzare una nuova tecnologia, che si baserebbe non più sull’ossidazione chimica, come finora è avvenuto, bensì sull’ossidazione termica. Ma, al di là degli aspetti tecnici, che è assolutamente necessario approfondire per inquadrare l’intera questione, in questa fase mi preme innanzitutto portare il tema a conoscenza dell’opinione pubblica e ciò per rispondere ad esigenze di trasparenza e di chiarezza. (Continua QUI)"

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Ricordando l'esplosione della vecchia centrale di Fiumaretta

Il frastuono cupo di stanotte ha riportato alla memoria l'esplosione avvenuta ormai venti anni fa all'interno della vecchia centrale situata all'ingresso di Fiumaretta, rileggiamo dell'accaduto in un articolo dell'epoca.

Fonte
'LA CENTRALE DI CIVITAVECCHIA NON DEVE MAI PIU' RIAPRIRE'
"Repubblica — 11 settembre 1990 pagina 21 sezione: CRONACA
ROMA Carabinieri e magistratura indagano sull' incidente e hanno messo sotto sigillo gli impianti incriminati, ambientalisti e gruppi di cittadini manifestano la loro rabbia in piazza, l' Enel tace. Quanto al sindaco, ha fiutato l' aria, ha riflettuto e, pressato da un clima ormai incandescente, ha disposto ieri l' immediata chiusura della centrale di Civitavecchia. L' esplosione di sabato notte a uno dei tre impianti termoelettrici della cittadina, quello di Fiumaretta, nel cuore del centro abitato, ha accelerato la rottura di equilibri già compromessi da tempo. Alle 22.30 di un tranquillo giorno di week-end la vecchia centrale ha vomitato pezzi di lamiera roventi. Una pioggia infernale di oggetti contundenti e di sottile, insidiosa lana di vetro, quaranta minuti di rumore assordante, come il rombo di un aereo impazzito. Rottura del tubo da sei pollici nel corpo cilindrico della caldaia della centrale (terzo gruppo) con conseguente emissione di vapore saturo, spiegano off records i dipendenti dello stabilimento. Immediata la reazione dei verdi, alimentata dal malumore degli incolpevoli vicini di casa della centrale. L' esplosione non ha provocato danni ma poteva farlo. I pezzi di metallo incandescente e materiale coibente sono finiti sulla statale Aurelia, fortunatamente deserta. Già domenica mattina i verdi, capitanati dal consigliere provinciale del Lazio Athos de Luca, avevano radunato le loro truppe in città, chiedendo al sindaco comunista Fabrizio Barbaranelli di scegliere: O ti dimetti urlavano o fai chiudere una volta per tutte quell' impianto inquinante e obsoleto. Ieri riunione straordinaria della giunta e controffensiva del primo cittadino. Barbaranelli, che accusa esplicitamente l' Enel di non aver provveduto, com' era stabilito in accordi firmati e sottoscritti con il Comune di Civitavecchia, ai lavori di manutenzione dell' impianto, ha deciso di accelerare i tempi del divorzio. Della centrale coinvolta nell' esplosione, e in grado di sviluppare fino a 240 megawatt, si sarebbe dovuto parlare a fine anno per deciderne il destino. Ma il sindaco ha emesso ieri, a tutela dell' incolumità pubblica, un' ordinanza che risolve il rapporto. Dopo questo gravissimo incidente, considero l' impianto definitivamente dismesso ha detto ieri Barbaranelli l' amministrazione ha ora gli argomenti tecnico-giuridici per decidere la chiusura, avendo l' incidente stesso dimostrato lo stato di obsolescenza e pericolosità dell' impianto. L' Enel dunque non è più chiamata a migliorare la qualità di Fiumaretta. Troppo tardi, ormai. L' Enel, anzi, è inibita dall' intraprendere qualsiasi lavoro atto al ripristino della funzionalità dell' impianto stesso. Sorridono soddisfatti i verdi. Civitavecchia, una delle zone a più alta produttività energetica d' Italia, da dove, non a caso, Giovanni Paolo II lanciò tre anni fa un forte appello ambientale, è da tempo teatro di proteste e denunce. Athos De Luca ha appena presentato una denuncia nei confronti del presidente dell' Enel, Viezzoli, per attentato alla pubblica incolumità ma non è contento: La chiusura dell' impianto di Fiumaretta è un primo risultato positivo della vertenza. Ma è una cosa che chiedevamo da anni. Il sindaco arriva tardi. Incidenti del genere sono frequenti. L' anno scorso nell' altro impianto di Civitavecchia, a Torre Valdalica Sud, ci fu un' esplosione uguale a quella di sabato, lo scoppio improvviso, le caldaie squarciate. Già nell' 89, il 90 per cento della cittadinanza si era espresso in un referendum per la metanizzazione delle centrali ma il risultato di quella consultazione è a tutt' oggi ignorato. L' Enel, accusata dal sindaco e dai verdi, non parla. A chi insiste per una reazione viene assicurato ufficiosamente che la chiusura decisa dal sindaco non crea poi tanti problemi. La centrale di Civitavecchia sarebbe stata chiusa da qui a poco, in fondo è successo prima quello che sarebbe successo dopo..."

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Rombo TVN: un esposto era stato già presentato ad Arpa-Lazio in febbraio

Riportiamo di seguito l'esposto inviato nel mese di Febbraio all'Arpa relativamente al rumore ordinario della centrale di TVN. Interpellata dopo circa un mese e mezzo, l'Arpa ha risposto che stavano facendo tutti gli accertamenti, che comunque ENEL aveva inviato ed iniziato a realizzare degli interventi di insonorizzazione e che comunque i risultati del tutto sarebbero stati inviati al Comune di Civitavecchia che li avrebbe diffusi alla popolazione. Da allora il nulla.

Staremo a vedere se l'episodio eclatante della scorsa notte sarà sufficiente a portare l'attenzione delle Autorità sul problema, o se resterà il loro silenzio a fare da sfondo al "rombo pulito" di enel.

(Leggi oltre o scarica il documento)

"AL Sindaco

All’Assessore all’Ambiente

Comune di Civitavecchia

All’ARPA LAZIO Sez. Prov. Di Roma, Unità Acustica, Via Boncompagni 101, 00187 ROMA


OGGETTO: segnalazione relativa a rumori ambientali molesti

Con la presente, la sottoscritta Simona Ricotti, a nome e per conto del Forum Ambientalista, associazione di tutela ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con sede a Roma, Via Sant’Ambrogio 4, ai sensi dell'art. 6, comma 9 della legge 349/86,

PREMESSO

che la scrivente Associazione ha tra i propri fini statutari la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e del territorio, connesse anche con la tutela della salute dei cittadini;

SEGNALA

il rumore ambientale divenuto ormai persistente proveniente dalla Centrale ENEL di Torrevaldaliga Nord, al punto da arrecare disturbo ad un numero crescente di persone, turbando nel contempo la normale quiete pubblica.

Tale rumore, che viene unanimemente descritto come sordo, profondo e vibrante, viene segnalato durante l’arco dell’intera giornata, con un acuirsi nelle ore notturne, in varie zone della città: da quelle in linea d’aria più vicine all’impianto di TVN (Cimitero Vecchio, in Via Aurelia Nord, Via Ambaradam) a quelle proprie del centro urbano (Piazza Saffi, Caserma Steigher, Viale G. Baccelli, via S. Fermina – via Buonarroti -Via Calisse, Via Matteotti, Via Benci e Gatti) a quelle più lontane (Campo dell’Oro e località Boccelle).

Nell’allegare alla presente alcune segnalazioni, tra le più significative, tratte dalla stampa locale, la sottoscritta

CHIEDE

che vengano eseguite le necessarie rilevazioni fonometriche nonché i dovuti accertamenti in merito ad eventuali violazioni ravvisabili nei fatti come sopra descritti.

Richiede altresì, ai sensi della normativa vigente sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale, di essere messa a conoscenza dei risultati di detti rilevamenti.

Nel rimanere a disposizione per ulteriori chiarimenti, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

Civitavecchia, 03.02.2010



Per il Forum Ambientalista
La Responsabile locale
Simona Ricotti


Per eventuali comunicazioni,
Forum Ambientalista,
c/o Simona Ricotti,
Via Terme di Traiano 9/b,
simona.ricotti@libero.it

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Cosa accade dentro TVN? Rombo assordante nella notte

Il video che segue è stato registrato a circa 4 - 5 Km in linea d'aria dalla centrale, mediante un telefonino.


Dieci, quindici minuti nella notte, forse più. Segue la testimonianza di un cittadino:

"Alle ore 2,20-25 circa di oggi lunedì 7 giugno, il mio sonno è stato interrotto da un rombo forte abbastanza da svegliarmi pur con le finestre chiuse. Non saprei dire da quanto tempo durasse quando mi sono svegliato, ma è cessato all'improvviso alle 2,30 circa, dopo essere aumentato in intensità per alcuni secondi"

L'area da cui il rombo proveniva è quella in cui si trova la centrale TVN. Un rumore in qualche modo simile a quello che si può sentire dagli scarichi di una caldaia domestica in funzione, ma amplificato milioni di volte. Inquietante a dir poco. Come il pensare a tutto quanto accade nottetempo in impianti simili senza che nessuno sappia niente.
--

E' presto per fare ipotesi e mettere in relazioni avvenimenti, ma il pensiero va alla notte di quattro o cinque giorni fa, in cui l'aria della zona alta di Civitavecchia era piena di un odore come di plastica combusta.

Abbiamo il diritto di sapere, tutto questo riguarda la nostra salute.

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Alcuni tra i media locali che hanno ripreso la notizia:
Ringraziamo tutti quanti abbiano dato spazio ed espresso interessamento rispetto al nostro comunicato di stanotte. In alcuni casi avremmo gradito una citazione della fonte, come da parte nostra non manchiamo di fare in modo puntuale.

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4 giugno 2010

"QUANDO I SOGNI VANNO IN FUMO, MORIRE DI INCENERITORE"

QUANDO I SOGNI VANNO IN FUMO, MORIRE DI INCENERITORE

Venerdì 25 Giugno, ore 21, Teatro Tendastrisce, via G.Perlasca 69 (Presso via P. Togliatti angolo via Collatina) 00155 Roma,

Costo del biglietto euro 10,00

Il 25 giugno prossimo al teatro Tendastrisce di Roma alle ore 21 sarà rappresentato lo spettacolo di denuncia scientifica “Quando i sogni vanno in Fumo”. Protagonisti David Gramiccioli, giornalista e conduttore radiofonico, e il Prof. Stefano Montanari, scienziato di fama internazionale da sempre impegnato nella ricerca medica, nonché Direttore Scientifico del Laboratorio Nanodiagnostics di Modena, dove svolge studi e ricerche che collegano l'inquinamento da polveri inorganiche a patologie cliniche. La messa in scena prevede, inoltre, la partecipazione straordinaria degli attori della compagnia "Punto & Virgola", un'Associazione Culturale No Profit, protesa ad organizzare manifestazioni e spettacoli di tutti i generi. Gli interpreti dello spettacolo racconteranno, con documenti inediti, la drammatica relazione tra malattie mortali e polveri emesse dagli inceneritori di rifiuti che avviene attraverso l'unico mezzo che non fa distinzioni: l'aria che tutti respiriamo

per i biglietti:
3286368268
it.comunicazione@libero.it
oppure
Raduta Laura
radutalaura85@gmail.com
3332365729
3288326581
Skype:laura.raduta

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"CIVITAVECCHIA DA RINNOVARE" Un libro degli studenti del CPFP di Civitavecchia sull´emergenza ambientale

Siamo tutti invitati a partecipare

Civitavecchia, lunedì 7 giugno 2010, ore 11.00
Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia
Via Risorgimento n. 8, Civitavecchia

conferenza stampa di presentazione della pubblicazione

"CIVITAVECCHIA DA RINNOVARE"
Un libro degli studenti del CPFP di Civitavecchia sull´emergenza ambientale globale e locale

A cura di:
CPFP Civitavecchia
Associazione A Sud
CDCA - Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali
Comitati No Coke

Realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia

Intervengono:
Vincenzo Cacciaglia, Direttore Fondazione Cassa di Risparmio Civitavecchia
Franco Nardi, Preside CPFP Civitavecchia
Laura Greco, Presidente Ass. A Sud.
Rappresentanti dei Comitati no Coke di Civitavecchia

Partecipano:
Massimiliano Smeriglio, Assessore Lavoro e formazione Provincia di Roma
Gino De Paolis, Consigliere Provincia di Roma

Nell'ambito delle attività di educazione e formazione ambientale gli studenti del CPFP di Civitavecchia hanno realizzato per l'anno scolastico 2009-2010, un libro sull´emergenza ambientale del Pianeta Terra e in particolare sulle problematiche ambientali presenti sul territorio. La ricerca redatta da ogni classe si è svolta con il sostegno degli insegnanti e la supervisione dell´equipe FORM-I-C-A, (Formazione Interdisciplinare Cultura e Ambiente) di A Sud- CDCA (Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali) e con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche del Lavoro e alla Formazione della Provincia di Roma.

Il libro è una raccolta di testi e contributi di varia natura (foto, disegni, ricerche) che raccontano l'emergenza ambientale globale e locale dal punto di vista dei ragazzi, strumento utile allo sviluppo di attività di sensibilizzazione, ducazione, cittadinanza attiva e responsabile e soprattutto per accrescere le capacità delle generazioni più giovani di pensare al futuro nella propria città e nel mondo.

info e contatti: lauragreco@asud.net
oppure: formazione@asud.net

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3 giugno 2010

Carbone a Rossano calabro: il Pdl locale conferma il sostegno alla delibera contro la riconversione

Comunicato dall' On. Giovanni Dima, Pdl

Da Sibarinet.it

"I Consigli comunali di Rossano e di Corigliano, riuniti in seduta congiunta per discutere il progetto di riconversione della centrale Enel e per esprimere ufficialmente la propria posizione di merito, hanno approvato un documento

in cui hanno ribadito chiaramente la netta contrarietà ad un’ipotesi di riconversione a carbone ed al tempo stesso hanno invitato l’Enel, dopo aver ufficialmente ritirato il progetto, ad avviare un articolato ed approfondito confronto sul futuro di questo sito industriale. Questa decisione, che condividiamo nella forma e nella sostanza, assume particolare rilievo anche perché, finalmente, le più importanti questioni che riguardano lo sviluppo del territorio, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, l’avvio di politiche di sostegno alle attività produttive locali e la dotazione infrastrutturale a supporto delle comunità sono affrontate in una nuova cornice istituzionale e politica. Sempre più caratterizzata da uno spirito di collaborazione ed interlocuzione che continuerà a rafforzare il concetto di area urbana ed a riempirlo di contenuti di governo del territorio che, siamo convinti, produrranno ben presto i loro positivi effetti. Ma questa decisione è importante soprattutto perché, finalmente, le comunità locali, attraverso le loro articolazioni istituzionali, si riappropriano di temi, quali la valorizzazione delle risorse territoriali e lo sviluppo sostenibile, la cui trattazione non può più essere delegata ad altri ed assumono un ruolo da protagonista anche nel confronto con l’Enel sul futuro di un sito che ha contrassegnato, ormai da decenni, il comprensorio sia sotto il profilo fisico che culturale. Riteniamo, pertanto, anche alla luce dell’invito rivolto dai Comuni di Corigliano e di Rossano alla deputazione calabrese, di dover dare, nei limiti delle nostre responsabilità istituzionali, risposte chiare e nette al territorio. Come abbiamo già avuto modo di sostenere in tempi non sospetti, e cioè quando ancora l’ipotesi di una riconversione a carbone non era così concreta come adesso, che siamo assolutamente contrari ad un progetto che preveda l’utilizzo di questo fossile perché contrasterebbe con le decisioni assunte dalla Regione e dai Comuni in materia di approvvigionamento energetico e comprometterebbe definitivamente le vocazioni naturali e produttive del territorio. Al tempo stesso, però, riteniamo che sia necessario avviare con i vertici nazionali dell’Enel un confronto diretto ad individuare soluzioni alternative al tipo di riconversione prospettato nell’interesse del nostro territorio. E’ questa una sfida importante che siamo convinti riusciremo ad affrontare nell’interesse esclusivo delle nostre comunità in collaborazione con le istituzioni locali".

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"Terra" sul monitoraggio indipendente della qualità dell’aria tra Grosseto e S. Marinella

Da terranews.it

"Una lotteria per l’ambiente e per la salute. è l’idea che è venuta ai cittadini
interessati dal Polo energetico di Civitavecchia-Montalto di Castro, che hanno deciso di finanziare con i proventi dell’iniziativa un osservatorio ambientale in grado di fornire dati precisi e dettagliati sugli effetti per ambiente e salute di un polo in cui si produce la più alta quota pro capite di energia in Italia. «Sul territorio nazionale la produzione pro-capite annua di energia si attesta a circa 1,38 kwW mentre nell’Alto Lazio questa quota sale a 70 kW annui pro capite. Tra Civitavecchia e Montalto sono presenti tre centrali che costituiscono uno dei poli energetici più grandi d’Europa: Torre Valdaliga Sud con 4 gruppi energetici (uno da 200 MW e tre da 320 MW), Torre Valdaliga Nord (con 3 gruppi termo elettrici da 660 MW) a carbone e Montalto di Castro con 3.450 MW».

Raccontano a Terra i cittadini del movimento No-Coke dell’Alto Lazio che, lamentano una forte inerzia delle istituzioni che avrebbero dovuto tutelare i loro diritti. Da qui la necessità di avere dati indipendenti e precisi sulla qualità ambientale del territorio, per ovviare all’inattività dei «sindaci di Tarquinia, Civitavecchia, Allumiere, Tolfa e Santa Marinella» capaci solo di «firmare il contratto economico con Enel spa per la messa in esercizio dell’impianto a carbone, incassando soldi sporchi come il carbone, utili a chi inquina per ottenere il silenzio» e l’idea della lotteria ‘Fai la tua parte diventa protagonista del tuo futuro’ per l’autofinanziamento. Grazie alla partecipazione di «tanti cittadini, al contributo di aziende agricole e cooperative del settore agricolo e turistico sono stati raccolti oltre 70mila euro».

Il monitoraggio della qualità dell’aria è stato svolto nel periodo compreso tra l’inverno e l’estate 2009 utilizzando postazioni fisse e mobili sul territorio da Manciano (Grosseto) a Santa Marinella (Roma). Il lavoro, per il quale sono stati presi in esame tutti gli studi epidemiologici realizzati sul territorio e per il comprensorio di Civitavecchia, condotto da Terra srl con il contributo della Nanodiagnostic di Stefano Montanari, «rileva un tasso di mortalità del 26% più alto rispetto alla media di patologie neoplastiche, ponendoci al primo posto nel Lazio ed al terzo in Italia per mortalità per tumori ai polmoni, alla trachea e ai bronchi. Nei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, si riscontrano il 56,3 % (la più alta percentuale del Lazio) di sindromi respiratorie», denuncia il comitato No-Coke.

L’indagine, composta di una corposa documentazione tra analisi di laboratorio ed elaborati tecnici con perizia giurata in tribunale, «evidenzia nel territorio in questione, una condizione di qualità dell’aria molto complessa e tutt’altro che priva di criticità». I risultati del monitoraggio verranno presentati a Tarquinia sabato 19 giugno prossimo alle ore 17 in Via Umberto I, nel corso di un convegno a cura dei Comitato dei cittadini liberi di Tarquinia in cui verrà ribadita con fermezza la volontà di tutelare l’economia agricola e turistica dell’area.

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1 giugno 2010

Carbone a Rossano: l'arroganza di enel

Da Sibarinet.it

“Non bastano le delibere degli enti locali interessati che dicono no alla riconversione della centrale Enel di Rossano, non basta il piano energetico regionale che non consente su tutto il territorio calabrese l’uso del carbone come combustibile per produrre energia.

L’ENEL, in maniera arrogante e prepotente, continua l’iter burocratico per la trasformazione della centrale rossanese, promettendo posti di lavoro che non ci sono, o benefici economici inesistenti. Così facendo però, l’azienda elettrica un risultato l’ha ottenuto: ha innescato una vera e propria guerra fra poveri col risultato di non parlare mai delle conseguenze nefaste di tale piano per il territorio e per i cittadini. All’ENEL chiediamo, una volte per tutte, di ritirare il progetto di riconversione a carbone della centrale rossanese e, da multinazionale dell’energia quale è, di discutere seriamente del sito di Rossano. I mezzi, le strutture e le tecnologie in possesso del colosso elettrico fanno si che le scelte possibili siano diverse. Bisogna però avere un po’ di rispetto per questa parte dell’Italia che ha già contribuito, anche in maniera pesante, alle problematiche energetiche dell’intero Paese”. Il carbone, come tutti i combustibili fossili, è altamente inquinante ed è pertanto fra i principali responsabili della continua crescita di CO2 nell’atmosfera, il gas responsabile dell’inasprimento dell’effetto serra e dei mutamenti climatici. Inoltre è venuto il momento di sfatare alcune grandi bugie, su cui si regge il grande inganno di questa politica di rilancio del carbone come combustibile pulito e dai bassi costi: • non è vero che l'utilizzo del carbone è un risparmio per le famiglie italiane; • non è vero che le centrali a carbone rispettano l’ambiente; • non è vero che nonostante il carbone l’Italia rispetterà il Protocollo di Kyoto; • non è vero che acquistare carbone aiuta i Paesi del sud del mondo. Legambiente nazionale su queste problematiche ha prodotto, a febbraio 2010, un dossier dal titolo inequivocabile, “carbone: vecchio, sporco e cattivo”, col quale, dati alla mano, si smentiscono le mirabilie raccontate dai produttori di energia elettrica e si analizzano dettagliatamente le conseguenze di tali infauste scelte. Il dossier è da tutti consultabile sul sito www.legambiente.eu. “Il carbone è una scelta del passato e riproporlo oggi è solo un gigantesco spreco di soldi e di opportunità. In Italia dobbiamo andare verso il futuro, bisogna sfruttare al meglio il sole, il vento e le biomasse a filiera corta. La Calabria, più delle altre regioni, ha bisogno di novità in campo energetico: si realizzi un piano che arriva produrre il 50% di energia con fonti rinnovabili, e si sviluppino correttamente i distretti eolici e solari. L’energia è vita per i cittadini, non può essere solo speculazione e guadagno”. LEGAMBIENTE Circolo di Rossano

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