No al carbone Alto Lazio

18 giugno 2010

Decine di morti e dispersi in miniera di carbone colombiana

Un'esplosione all'interno di una miniera di carbone a San Fernando (Colombia) è stata causa di 18 vittime e decine di dispersi nella giornata di mercoledì. Fonte: Reuters.com

17 giugno 2010

Presentazione del Monitoraggio indipendente della qualità dell’aria

Sabato 19 giugno alle ore 17.00 presso il Monastero delle Benedettine in via Umberto I a Tarquinia,

la popolazione potrà conoscere i risultati del monitoraggio dell’aria effettuato autonomamente dai cittadini del comprensorio. Complessivamente sono stati raccolti e utilizzati circa 80.000 euro per finanziare due campagne di monitoraggio svolte nel 2008 e nel 2009 ed è solo l'inizio,un esempio di risposta civica da parte di un territorio condannato da oltre 50 anni di servitù energetica che ora pretende di conoscere cause ed eventuali responsabilità.

L’evento, eccezionale nel nostro territorio, è la prova concreta di quali risultati sia possibile raggiungere quando si vuole portare la propria lotta fino in fondo, contando solo sulle proprie forze, senza allearsi con gli inquinatori e senza scendere a compromessi. Si tratta solo dell’inizio di un percorso di approfondimento che ha lo scopo di fornire solide basi alle legittime rivendicazioni dei cittadini nella tutela della propria salute e di sviluppare la consapevolezza dei danni provocati da scelte industriali scellerate, di cui siamo cavie e che non possono essere mai compensate con somme di denaro.
Lo studio è stato effettuato da Terra srl con il contributo della Nanodiagnostic del dott. Stefano Montanari, due aziende all’avanguardia negli studi ambientali.ed epidemiologici.

Responsabile della Società TERRA srl di San Donà di Piave (Ve) è il dott. Marco Stevanin, la sua è una società di consulenza ambientale, ingegneria forestale e pianificazione.. La Nanodiadiagnosticsrl è un’azienda di consulenze scientifiche la cui attività principale è il rilevamento, tramite una tecnica innovativa di microscopia elettronica ambientale, di micro e nano particelle inorganiche in tessuti biologici, alimenti, campioni ambientali ed altro.

Lo studio, composto di una corposa documentazione tra analisi di laboratorio ed elaborati tecnici con perizia giurata in tribunale, evidenzia nel territorio in questione, una condizione di qualità dell'aria molto complessa e tutt’ altro che priva di criticità.

In occasione della presentazione del monitoraggio ambientale autonomo del Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia e del Mondo agricolo unito, il Movimento No Coke Alto Lazio annuncia il primo raduno del Coordinamento nazionale contro il carbone. Il 19 Giugno saranno presenti i Comitati di Tarquinia, Civitavecchia, Gualdo Cattaneo e Vado ligure, il Comitato Uniti per la Salute di Savona, il Comitato Cittadini Liberi di Porto Tolle, i Comitati contro il carbone di Brindisi e Rossano Calabro.

Dopo anni di lotta i comitati possono unire le proprie esperienze e le proprie forze per una battaglia comune, contro chi minaccia la salute e il territorio sotto lo sguardo di amministratori e politici che, dietro laute compensazioni hanno rinunciato completamente a difendere la propria gente. Sono cittadini oggi più forti, che possono contare su medici e tecnici di rara capacità e onestà, sono cittadini che hanno sviluppato grandi capacità di resistenza e conoscenze tecnico-legali che saranno messe a disposizione di tutti i comitati, formando una rete per agire con ancora più forza. La lotta contro gli inquinatori e i cattivi amministratori va avanti.

16 giugno 2010

Sabato 19/06 manifestazione a Vado ligure per la salute e contro il carbone

dall’UNIONE DI ASSOCIAZIONI, COMITATI E CITTADINI per la tutela della salute e dell’ambiente in provincia di Savona


"Sabato 19, dalle ore 10 alle ore 19, tutti i cittadini che tengono alla propria salute e a quella dei bambini sono invitati a partecipare alla manifestazione che si svolgerà a VALLEGGIA, in via A. Diaz, in difesa dell’aria che respiriamo.
Sarà una pacifica e civile dimostrazione della presa di posizione di tutti coloro che non vogliamo neppure definire “ambientalisti”, ma semplicemente “persone che non intendono ammalarsi e morire precocemente per inquinamento“.

Sarà un NO al carbone, ma anche un SI a tutte le possibili migliorie della nostra aria, che – esattamente come l’acqua – è un bene che nessuno deve permettersi di ritenere “privato”, né tantomeno “corruttibile per scopi ed interessi privati”.

NOI NON VOGLIAMO COMBATTERE NESSUNO, ma chiedere CON FORZA che la nostra salute

SABATO 19 – dalle ore 10 alle ore 19 – VALLEGGIA, VIA A. DIAZ 

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Progetto doppio carbone a Vado Ligure (Tirreno Power): è lotta

Da terranews.it

"Diego Carmignani
LIGURIA. Sempre più probabile il raddoppio della centrale Tirreno Power di Vado Ligure. Un’ipotesi che fa litigare i politici e mobilitare i cittadini, che ora chiedono il risarcimento per le vittime dell’inquinamento.

Una settimana fa la provincia di Savona si è imposta con prepotentenza quale new entry tra i luoghi da tenere sotto osservazione per inquinamento ambientale e salute dei cittadini. Il blitz della Procura alla cokeria Italiana Coke di Bragno, nella Val Bormida, ha agitato gli animi dei cittadini meno attenti al proprio territorio e ridato vigore alle denunce dei comitati preoccupati per i vari agenti inquinanti, benzene, miasmi e sversamenti prodotti dallo stabilimento. L’avvio delle indagini rappresenta una mezza vittoria dopo mesi di allarmi. L’entroterra non è però l’unico versante del savonese a dover temere.

Basta sporsarsi di alcune decine di chilometri, lungo la costa di ponente e far

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Quando un'azienda non mente

Dalla rivista LIFE del 2 febbraio 1962 una profetica pubblicità:

"Ogni giorno forniamo abbastanza energia da fondere 7 milioni di tonnellate di ghiacciai"


Non si tratta di uno scherzo, la rivista è visibile integralmente su Google Books

Avevano più ragione di quanto immaginassero.
Fonte: Grist

Sabato 19/6 presentazione del "Monitoraggio autonomo della qualità dell'aria" a Tarquinia


Comunicato stampa dal Comitato Cittadini Liberi di Tarquinia

"Sabato prossimo, con la presentazione del “Monitoraggio autonomo della qualità dell'aria” si concluderà la prima fase del percorso intrapreso per difendere questa terra dagli inquinatori e dal degrado morale indotto dalle compensazioni (soldi in cambio del silenzio, secondo il collaudato modello applicato da decenni a Civitavecchia). La realizzazione del monitoraggio autonomo aiuta a prevenire ulteriori danni alla nostra salute, nonchè alla nostra economia, agricola e turistica, perchè aumenta la nostra consapevolezza sui danni provocati da scelte industriali scellerate di cui siamo cavie. Altrettanto importante è la possibilità di attribuire precise responsabilità per le illegalità che segnano la storia dei grandi impianti energetici costruiti nell'Alto Lazio. È per questo che mentre presentiamo il monitoraggio non smettiamo di denunciare la corruttela di chi ha scelto la complicità e il silenzio, nonostante i cittadini lo avessero delegato a prendersi cura di loro contrinuando a dire no. Oggi le nostre preoccupazioni aumentano, perchè tra i primati negativi di Civitavecchia vi è pure quello di luogo scelto dalla “cricca” per concludere turpi affari all'ombra delle ciminiere, un fatto che getta una luce ancora più inquietante sulla palese volontà di industrializzare questo territorio. L'inquinamento non è solo atmosferico; nell'aria s'avverte il tanfo di poteri occulti e mafie comunque declinate.

Con l'iniziativa di raccolta fondi e il monitoraggio dell'aria, ai silenzi e agli affari turpi abbiamo opposto la concretezza dell'azione e l'unità d'intenti di tantissimi Cittadini di Tarquinia, affiancati dalle Cooperative agricole, dal Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca, da varie Aziende agricole e non agricole, da altre Comunità laziali e da un combattivo gruppo di Amici di Capalbio. Complessivamente sono stati raccolti e utilizzati circa 80.000 euro per finanziare due campagne di monitoraggio svolte nel 2008 e nel 2009 ed è solo l'inizio. La parte più delicata da sviluppare riguarderà l'esame dei tessuti colpiti da malattie tumorali, che conservano spesso traccia delle sostanze scatenanti la patologia. I tessuti in questione sono conservati nei centri che hanno effettuato l'esame istologico e la loro utilizzazione per fini di studio può essere autorizzata solo dai legittimi proprietari. Per questo abbiamo interpellato tutti I medici di Tarquinia, consapevoli che senza il loro aiuto di testimoni di sofferenze dovute in vario modo all'inquinamento non potremo continuare il percorso iniziato. Sono oltre 100.000 le sostanze di origine industriale immesse nell'aria, nell'acqua e nel suolo dagli inquinatori e da queste parti ne stiamo facendo una collezione ampia.

Comitato Cittadini Liberi
Info 327 7631048
cittadiniliberi@yahoo.it

L'Amministrazione comunale di Rossano sulla manifestazione contro il carbone

Comunicato dell'Amministrazione comunale di Rossano calabro, accusata nei giorni passati di aver intavolato trattative segrete con enel, interviene sulla manifestazione contro il carbone e in replica alle cridiche dal PdL

Fonte: sibarinet.it
"La manifestazione di sabato scorso, in piazza Bernardino Lefosse, contro la riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano ha rappresentato un evento organizzato da un piccolo movimento politico, quello dei Verdi, che hanno invitato a parlare uomini liberi con una propria idea di sviluppo della Calabria del Nord Est, che non collima la riconversione a carbone e che ha coinvolto numerosi cittadini i quali magari non sono rimasti fino alla fine dell’evento, ma che si sono informati ed hanno apposto la propria firma, liberamente ed incondizionatamente, contro la riconversione prospettata dal colosso energetico. Per il popolo della libertà la piazza era “semi vuota” per il Sindaco, l’Amministrazione Comunale, le associazioni presenti, il Comitato del NO ecc.. era “semi piena” ed ha rappresentato un giusto modo per coinvolgere i cittadini sulla vicenda della riconversione. Il comportamento del Sindaco di Rossano sulla vicenda della riconversione della centrale di Rossano è chiaro sin dal lontano 2005. Il Sindaco ha sempre contrastato la riconversione a carbone, prima nel 2005 come

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Brindisi, manifestazione 19/6: aderisce il PD

Fonte: Brundisium.net

"La manifestazione indetta per il 19 giugno dalle associazioni ambientaliste di Brindisi, con la quale si rivendica l’autonomia del territorio nella definizione del modello di sviluppo locale e si chiede di investire per uno sviluppo sostenibile, è l’occasione per riflettere su ciò che oggi è Brindisi e la sua provincia, e su che cosa fare per reggere all’urto della crisi economica che rischia di indebolire ulteriormente il nostro sistema economico.
Il PD ritiene assolutamente inderogabile che lo sviluppo socio economico della provincia e della città capoluogo sia armonico e coerente con le naturali potenzialità del territorio, delle specificità industriali e produttive che si sono affermate nel tempo. Va superata la fase storica in cui era assente la partecipazione responsabile delle assisi democratiche e della popolazione. Un nuovo sviluppo fondato su progetti orientati ad una crescita che contemperi lavoro, ambiente e sicurezza che, come dimostra l’ultimo drammatico incidente mortale, sono imprescindibili per il nostro territorio.
In questa ottica nessun insediamento è pensabile in contrasto alle linee di

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15 giugno 2010

"La colata di cemento che distrugge l'Italia"

Riportiamo dal blog di Beppe Grillo

"L'Italia è come l'Amazzonia, sta scomparendo. Ogni settimana ettari di verde si trasformano in ettari di cemento. Un prato non è più un prato, ma un business. Ogni giorno appaiono gru, seconde e terze case, immobili mai abitati. Interi quartieri edificati senza necessità, senza inquilini. Il cemento uccide il turismo, toglie posti di lavoro, non li dà. Il cemento è riciclaggio di danaro sporco delle mafie nazionali che investono nel mattone. A Milano sorgono nuovi grattacieli quando un terzo della città è in vendita o alla ricerca di un inquilino in affitto. L'Expo 2015 è solo cemento. Il cemento non si mangia, ma sul cemento mangiano i politici, le amministrazioni locali e la criminalità organizzata. L'Italia che scompare sotto una colata, come Pompei seppellita dalla lava, fa compassione e rabbia. I comuni dovrebbero vietare la costruzione di ogni immobile non necessario e, nel caso, verificare l'esistenza di un immobile già esistente da ristrutturare. Bisogna lanciare una nuova industria, quella della decostruzione di immobili e capannoni disabitati. Con i soldi pubblici i nostri sindaci non devono più costruire un solo vano se non destinato a uso sociale. Cementificatori e riciclatori che leggete, ascoltatemi, costruire non è più un affare, investite in energie rinnovabili e nel turismo.

Intervista a Ferruccio Sansa e Marco Preve:

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13 giugno 2010

Manifestazione a Rossano: no alla riconversione a carbone

Nella giornata di ieri si è svolta a Rossano calabro una manifestazione per gridare forte il no alla distruzione dell'economia e della salute di un territorio per opera dell'eventuale riconversione a carbone.

Fonte: TeleReggio.it
"Diciamo un no, forte e deciso, alla costruzione della centrale a carbone di Rossano: rischierebbe solo di pregiudicare l'equilibrio di una realtà che è una tra le più importanti del settore agricolo meridionale". Lo afferma in una nota il Presidente del Distretto Agroalimentare di Sibari, Renzo Caligiuri. "La sibaritide - aggiunge - ha una forte vocazione produttiva agricola che va implementata e sfruttata al meglio e che deve essere legate indissolubilmente alla prospettiva di energie biocompatibili. La centrale a carbone avrebbe effetti devastanti che non si sposerebbero con le necessità dell'intera area : le biomasse, l'eolico, il solare, sono invece segmenti seri che possono essere raggruppati in un progetto unico in grado di fornire energia autosufficiente per l'intera Calabria". "Bisogna chiedere - conclude Caligiuri - il consenso delle categorie produttive quando si fanno scelte di questo genere e credo che, nella fattispecie, difficilmente i produttori agricoli della sibaritide direbbero si all'ipotesi della centrale".

Sull'impatto delle attività legate alla centrale a carbone di Vado Ligure

Riportiamo da Savonanews.it un commento di M. Molinari sull'impatto delle attività legate alla centrale a carbone di Vado Ligure

"Nel buio di Cairo, fiammate.

Cairo Montenotte. Ieri sera.
Nella sala della SOMS si abbassano le luci.
La voce del Prof. Federico Valerio dell' Istituto Nazionale per la ricerca sul Cancro, è come una lama nel buio squarciato dalle slides proiettate. Racconta le analisi dell'inquinamento delle acciaierie di Cornigliano, ormai chiuse. Per decenni, quantità impensabili di Benzene e Benzopirene (dal triplo fino a 40 volte i limiti di legge) si sono riversate nell'aria. Le donne di Cornigliano morivano di cancro, ma non in silenzio.

La politica fu costretta a organizzare una rete di monitoraggio degli inquinanti. Quella vera. Le centraline, quelle vere, correttamente posizionate, non lasciarono dubbi. Dopo la chiusura degli impianti gli inquinanti scomparvero.

Fino ad allora, politica e industria dicevano: "sarà il traffico".

Il professore continua: Spiega ad una sala attonita che a Taranto non andò

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