No al carbone Alto Lazio

31 agosto 2010

"Quella ciminiera falla azzurra. Così farà meno paura alla gente" Greenwashing e costruzione del consenso

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Articolo da Liberazione 25/08/2010, pag 6

"Tirreno Power, la proprietaria della centrale a carbone di Vado Ligure, è anche lo sponsor dell'estate savonese e di qualsiasi iniziativa culturale nella zona. Compra paginate sui quotidiani locali. Sul suo sito - dove prevalgono colori che evocano il cielo - si sorvola sulla ricca letteratura scientifica a proposito della mortalità impressionante entro 50 chilometri dalla centrale, ma si valorizza l'impegno della Spa che fa capo all'ingegner De Benedetti per lo sport. Loro dicono che sia perché lo sport insegna le regole del vivere comune ma è più probabile immaginare che associare il marchio allo sport evochi l'empatia tipica dei tifosi (noi contro loro) e un immaginario legato alla salute, alla forza, alla giovinezza, alla vita. Ossia a tutto ciò che un mostro come quello piantato tra Vado e Quiliano ruba da quarant'anni agli abitanti. Anche a Civitavecchia, in provincia di Roma, l'Enel utilizza mezzi simili per far ingoiare alla città le polveri sottili e i veleni di Torre Valdaliga. «Non c'è torneo, festival o rifacimento di strada che non porti la firma dell'azienda», conferma Simona Ricotti, no coke civitavecchiese a Liberazione. «Hanno comprato tutto. E non è per caso che il governo abbia modificato il testo unico sull'ambiente inserendo la possibilità di accordi economici che era stata esclusa dai referendum contro il nucleare». Ma come si fa a corrompere le comunità locali? 

Un documento (clicca sull'immagine) che la galassia ambientalista ha intercerttato a Verona spiega come si fa a "liberare" i sindaci ostaggio di «minoranze fortemente motivate» e dalle loro «strategie di contrasto, spesso demagogiche o politicamente interessate». Si tratta di una relazione della municipalizzata veronese per l'esecuzione degli interventi relativi al termovalorizzatore di Ca' del Bue. Un testo degno di diventare il canovaccio per un recital teatrale di Dario Fo o Michele Paolini. Il "piano di comunicazione" fa alcune raccomandazioni per «ingenerare fiducia nel proponente», limitando il ricorso a metodi assembleari (gli ambientalisti tendono ad essere ideologici!) in favore di stratagemmi che potrebbero «migliorare efficacemente la percezione». Così, nell'esempio citato, a una vera macchina da cancro come il termovalorizzatore di Brescia è bastato dipingere il camino di blu per diventare parte del paesaggio. «Ma l'arsenico che esce è sempre lo stesso», commenta Simona Ricotti annunciando per settembre il varo di un coordinamento nazionale contro le centrali a carbone che coinvolgerà i cittadini di Rossano Calabro, Gualdo Cattaneo, Porto Tolle, Brindisi. Oltre ai liguri e a chi vive all'ombra di Torre Valdaliga Nord (anche qui il progetto prevede una torre azzurra) e Torre Valdaliga Sud. La prima è di Enel, funziona da un anno ed è già al centro di alcune inchieste sull'occultamento di rifiuti, sull'eccesso di fumi e rumori, e rischia il sequestro per esercizio in assenza di autorizzazione. Tirreno Power spunta nella torre sud dove vorrebbe far funzionare a ciclo continuo il gruppo di riserva che risale al '74 e avrebbe già effettuato indagini di mercato per farlo funzionare a carbone.
E quando il marketing non è sufficiente si ricorre al ricatto occupazionale. Un evergreen. «A Savona Tirreno Power tenta di superare gli ostacoli rivolgendosi alle categorie sindacali nazionali per sponsorizzare l'ampliamento arrivando ad ipotizzare la chiusura dell'impianto qualora il potenziamento non venisse concesso», dice il segretario provinciale del Prc, Marco Ravera. «E' grave che i sindacati, regionali e nazionali, abbiamo scelto di scavalcare il territorio. Tutto per una cinquantina di posti di lavoro in più. Le rinnovabili ne creerebbero molti di più».
Dal punto di vista politico l'avvento di giunte di centrodestra in provincia e al comune di Vado ha complicato la situazione: «Qui siamo nella sfera d'influenza di Scajola», dice anche Simone Falco, ex consigliere Prc a Vado dove lo scontro sulle questioni ambientali si sta consumando anche sul progetto Margonara (nel quale è stato bocciato un grattacielo firmato dall'archistar Fuksas) e sui 250mila metri cubi di cemento che la multinazionale danese Maersk vorrebbe far galleggiare in mezzo al porto.
Di carbone si muore ma l'azienda ha tappezzato la città con poster che dicono: «La tecnologia esiste Tirreno Power la possiede». Intanto continua a far funzionare due gruppi vetusti e obsoleti in barba ai piani regionali su energia e qualità dell'aria e continueranno a funzionare così anche dopo l'ampliamento. Tanto sulle ciminiere solo il padrone ci può mettere le mani e l'Arpal, secondo l'Ordine dei medici, può fare solo misurazioni «superficiali e insufficienti».
che.ant.

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Ancora suI ricatto (im)possibile by enel

Diamo spazio a due commenti su una notizia inquietante (leggi qui) che non ha forse guadagnato l'attenzione che meriterebbe.


    "Enel presenta agli agricoltori di Cerano una clausola identica a quella pretesa dal Comune, chiedendogli di rinunciare a "ogni diritto, pretesa, azione,ragione o reclamo nei suoi confronti, delle società che appartengono al gruppo e dei rispettivi dirigenti e dipendenti in relazione all'esercizio della centrale Federico II". La clausola è stata inserita nella bozza di protocollo che la società ha presentato alle associazioni dei redidenti dell'agro come presupposto per l'intesa che dovrebbe regolare le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell'area che rientra nel Sito d'interesse nazionale definito dal Ministero dell' Ambiente.L'efficacia del protocollo è "risolutivamente condizionata alla consegna ad Enel Produzione" di quegli atti, "ivi compresa la revoca delle querele e l'espressa rinuncia alla costituzione di parte civile nel procedimento penale intentato dalla Procura di Brindisi relativo al presunto inquinamento dei terreni limitrofi all'asse attrezzato e alla centrale.
    Il testo tornerà sul tavolo tecnico domani, 30 agosto, dopo il nulla di fatto di luglio. Nell'arco di trenta giorni non sembrano esserci state novità, nè da parte di Enel con la modifica dell'accordo, nè da parte dei comitati degli agricoltori ("codiansa" e "agricoltura, ambiente e natura")che non hanno rinunciato al procedimento penale e non hanno neppure abbandonato l'ipotesi di chiedere il ristoro dei danni. Non solo patrimoniali ma anche per patologie che ritengono legate all'esposizione alle polveri di carbone."


    "La centrale termoelettrica a carbone di Brindisi-Cerano, di proprietà dell’Enel, torna al centro delle polemiche. Dopo la storia del concertone di Irene Grandi e Patty Pravo, di cui vi abbiamo ampiamente parlato nelle settimane scorse, questa volta il problema sono i soldi.

    Un sacco di soldi: circa un milione e 200 mila euro che l’Enel dovrebbe dare al Comune, in base all’accordo di programma per la messa in sicurezza e la bonifica del Sic di Brindisi, oltre a quelli che la stessa azienda dovrebbe dare agli agricoltori che, dal 2007, in seguito ad una ordinanza del sindaco non possono coltivare le terre intorno la centrale a causa del pesante inquinamento da polveri di carbone.

    Enel, però, ha chiesto al Comune e agli agricoltori di accettare una clausola molto importante: niente soldi senza la rinuncia completa a costituirsi parte civile nel processo penale scaturito dalle indagini della Procura di Brindisi sul presunto inquinamento intorno alla centrale.

    Una pretesa assai strana: una cosa sono i processi penali, con le relative costituzioni di parte civile, un’altra sono gli accordi di programma che hanno a che fare con lo sviluppo delle attività di una azienda in collaborazione con il territorio circostante.

    E se, come in Italia è d’obbligo, nessuno è colpevole fino all’ultimo grado di giudizio allora per quale motivo Enel chiede, oggi, di rinunciare ad un eventuale risarcimento se, a fine processo penale, venisse accertato l’inquinamento?"

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    30 agosto 2010

    Vita da minatore: i New Trolls cantano "Una miniera" (1969)



    Gli immortali New Trolls in una canzone da loro dedicata alla vita drammatica del minatore, che ancora oggi si immola sull'altare del lucro. Segue il testo:

    Le case, le pietre
    ed il carbone dipingevan
    di nero il mondo.
    Il sole nasceva
    ma io non lo vedevo
    mai laggiù nel buio.
    Nessuno parlava solo


    il rumore di una pala
    che scava, che scava.

    Le mani, la fronte
    hanno il sudore
    di chi muore
    negli occhi, nel cuore,
    c'è un vuoto grande
    più del mare,
    ritorna alla mente
    il viso caro
    di chi spera
    questa sera
    come tante
    in un ritorno.

    Tu, quando tornavo,
    eri felice di rivedere
    le mie mani
    nere di fumo, bianche d'amore

    Ma un' alba più nera,
    mentre il paese
    si risveglia,
    il sordo fragore
    ferma il respiro
    di chi è fuori
    paura, terrore,
    sul viso caro
    di chi spera
    questa sera come tante
    in un ritorno.

    Io non ritornavo
    e tu piangevi
    e non poteva
    il tuo sorriso togliere
    il pianto dal
    tuo bel viso.

    Tu, quando tornavo,
    eri felice di rivedere
    le mie mani
    nere di fumo, bianche d'amore.

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    29 agosto 2010

    Georgia, 3 vittime in miniera di carbone


    ANSA- "MOSCA, 28 AGO - L'esplosione di un pozzo nella miniera di carbone di Tkibuli, in Georgia, ha provocato la morte di 3 operai e 7 feriti. Lo dice l'Interfax. Lo scoppio e' avvenuto ieri sera quando nella miniera lavoravano 11 operai. Secondo le prime indagini la fuga di metano potrebbe essere stata causata da mancate precauzioni. Nel marzo scorso nella stessa miniera erano morti quattro minatori."

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    USA: misure anti-inquinamento in vista contro le polveri da carbone

    Fonte: Agi.it 07:20 28 AGO 2010

    (AGI/WSI) New York - L'Epa potrebbe approvare nuove misure anti-inquinamento contro le polveri dal carbone. L'Agenzia Usa per la protezione dell'ambiente avviera' la prossima settimana una fitta serie di audizioni, alla fine delle quali potrebbe decidere la qualifica di "residui nocivi" per le polveri sottili sprigionate dal carbone utilizzato nella produzione di energia elettrica. Gli operatori del comparto si oppongono, favorevoli gli ambientalisti.

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    28 agosto 2010

    "I moderni carbonari" a Civitavecchia

    Comunicato stampa di G. Pedrini (Segr. Fed. Fiamma Civitavecchia - Rm nord ), riceviamo e pubblichiamo

    "Nel prendere atto dell’attuale dimensione politica cittadina, in cui la realtà sociale presenta una fisionomia “allucinante” fatta di uno squallido “vuoto politico”, in cui si agitano, senza un chiaro scopo, personaggi ambigui ed inquietanti, nella loro protervia e nella loro sinecura nei riguardi dei contribuenti, visti e trattati solo come “dispensatori” di “risorse” e, quando occorre, di “voti”, non si può fare a meno di riflettere su uno dei maggiori drammi vissuti dal territorio e dai cittadini ovvero, la realizzazione, ad onta della volontà contraria dei contribuenti, ed in pieno XXI secolo, di un manufatto definibile quale “reperto di archeologia industriale” : la “moderna”, “efficiente” ed “efficace” , nei suoi effetti, “centrale a carbone” che, forse, nei reconditi sogni di qualcuno, potrebbe, in un non lontano futuro, anche essere adibita a “bruciare” CDR.

    Il panorama é inquietante, ove si considerino alcuni eventi, quasi coevi alla realizzazione del manufatto in questione, come la dibattuta riattivazione della tratta ferroviaria non elettrificata CIVITAVECCHIA - ORTE, sulla quale poi é calato il silenzio, e la presenza, inspiegabile, di un tronco di binario che adduce alla carboniera della centrale. Sembra opportuno, inoltre, collocare in una corretta prospettiva politica anche quei “carbonari”, nel senso di corresponsabili, locali e non, della realizzazione della centrale, che nulla hanno a che fare, dal punto di vista motivazionale, con quelli di risorgimentale memoria: sembra gravare, su tale nebuloso e controverso panorama, un grande interrogativo: “perché una centrale a carbone in pieno XXI secolo? Cui prodest?”

    C’è, forse, dietro l’anacronismo tecnologico di tale manufatto, l’occulta regia di una qualche “lobby” che sta piegando ai propri interessi quelli di un’intera popolazione: forse che la centrale a “carbone” rappresenta solo una fase transitoria verso l’uso del “CDR”, in un disegno occulto perseguito da questi controversi, moderni e poco trasparenti “carbonari”?

    Le proposizioni in merito di un rappresentante del governo, peraltro non molto lontane nel tempo, unitamente al rincorrersi di notizie, circa la realizzazione di un “bruciatore” nell’area comprensoriale, in cui smaltire rifiuti , così come le contestuali voci inerenti l’ubicazione di un “bruciatore” nell’ambito dell’area militare del Centro NBC, sembrano disegnare, nella loro contraddittorietà topografica, scenari “volutamente” confusi e preparatori della pubblica opinione sulla “comunque inevitabile presenza” di un “bruciatore” nel comprensorio .

    In merito, si ritiene opportuno far riferimento ad un recentissimo comunicato della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente-Alto Lazio, circa la situazione riguardante la presenza del mercurio nell’ambiente, peraltro già denunciata da Greenpeace, che riporta testualmente come: “…in seguito alla conversione a carbone della Centrale di Torre Valdaliga Nord ci sarà un aumento del 50% delle emissioni di mercurio (Valutazione di Impatto Ambientale, Relazione Istruttoria, pag.39, rigo 26)”.

    Inoltre, nel decreto di Valutazione di Impatto Ambientale della Centrale in questione, a pag.18-rigo 16 si legge che: “..si esprime perplessità riguardo al fatto che le emissioni di mercurio possano essere effettivamente contenute nel valore dichiarato di 08 microgrammi/Nm3”.

    Nella consapevolezza che l’inesistenza di una “coscienza sociale” risulta ampiamente dimostrata dati fatti, ci si deve chiedere come facciano il Sig. De Sio e la sua compagnia di fedelissimi sostenitori militanti in “Freedom”, a trovare ulteriore spazio presso la stampa, ed ancora , bisogna chiedere e chiedersi con quale coraggio politico qualcuno possa ipotizzare un ritorno del Sig. De Sio alla vita pubblica."

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    Differenziata a Civitavecchia: dopo anni di chiacchiere, i fatti?

    Comunicato dal Comitato Piazza pulita
    "Apprezziamo le dichiarazioni dell’assessore all’ambiente Leonardo Roscioni che conferma l’intenzione di avviare entro l’anno anche a Civitavecchia la raccolta differenziata spinta.
    Si comincerà con il quartiere di Aurelia e auspichiamo che questa volta, dopo anni di attesa, agli annunci seguano i fatti.
    Confermiamo all’assessore la nostra disponibilità a confrontarci nel merito di un progetto operativo per rendere possibile il raggiungimento di livelli significativi di raccolta differenziata tramite il sistema “porta a porta”, che rappresenta l’ unica soluzione compatibile dal punto di vista ambientale, perché esclude l’incenerimento e l’apertura di nuove discariche, e conveniente dal punto di vista economico perché consente risparmi per quanto riguarda i conferimenti in discarica e introiti derivanti dalla vendita del materiale recuperato.
    Tutto ciò è ormai dimostrato dall’esperienza di molti comuni che attuano con successo la raccolta differenziata porta a porta.
    E’ ora che si facciano le scelte giuste e responsabili per tirar fuori la nostra città dal pantano della malagestione dei rifiuti in cui sta affondando."

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    enel, Brindisi: vergogna su vergogna. Ennesimo tentativo di comprare il silenzio di una Amministrazione

    enel si scrive solo MINUSCOLO!
    Da Senzacolonne.it
    "Nero su bianco la “condizione” chiesta dall’Enel Produzione per dare il via alla messa in sicurezza e alla bonifica dell’area di Cerano: la società ha chiesto al Comune non solo di rinunciare al processo “Coke”, nato dall’inchiesta sul carbonile scoperto, ritirando la richiesta di risarcimento danni con una provvisionale di cinque milioni di euro, ma di abbandonare qualsiasi azione – presente e futura - legata al funzionamento della centrale, comprese quelle sul piano della giustizia amministrativa.
    L’adesione al programma delle bonifiche delineato nei giorni scorsi dal Ministero dell’Ambiente si configura in maniera differente sino ad assumere la natura di un “sì condizionato” al comportamento che l’Amministrazione terrà sul piano legale e che ha già avuto il primo riscontro con la decisione della Giunta di uscire dal processo in cui l’Enel è stata citata come responsabile civile in ragione dei danni per “getto pericoloso di cose”, ipotesi di reato che la Procura ha sostenuto arrivando a chiedere il sequestro del carbonile il 4 marzo 2005 sino a ottenere il rinvio a giudizio di 55 persone. Dai dirigenti della società a quelli di Edipower, la società proprietaria della centrale di brindisi Nord che si appoggiava al carbonile di Cerano, senza tralasciare i “padroncini”."

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    27 agosto 2010

    Etruria EcoFestival: il Coordinameno Nazionale No al Carbone ringrazia Cristicchi

    Un viaggio nel “Grand Hotel” di Simone Cristicchi ha concluso il quarto “Etruria Eco-festival”, evento organizzato da un combattivo gruppo di giovani di Cerveteri e Ladispoli, coordinato da Alessio Pascucci. Gremita l’area eventi della Legnara per una serata gratuita di spettacolo, con agricoltura a Km zero e riuso/riciclo come temi principali degli stand attorno al palco.
    Conduttore d'eccezione, Charlie Gnocchi ha aperto la manifestazione invitando sul palco Amnesty International e alcuni Comitati impegnati su legalità e sviluppo sostenibile. I rappresentanti del movimento “No al Carbone Alto Lazio” e del “Comitato dei Cittadini Liberi” di Tarquinia hanno informato sulla battaglia che prosegue da anni contro la centrale a carbone di Civitavecchia.
    A nome del Coordinamento Nazionale dei comitati No al Carbone (CNNC), Lorenzo Fortunati di Civitavecchia ha rivolto un messaggio di gratitudine al coraggio di Simone Cristicchi, che lo scorso 7 agosto aveva disertato un concerto all'interno della centrale a carbone di Cerano-Brindisi, la più inquinante d’Italia. Un gesto che ha messo a nudo il cinismo degli inquinatori che a suon di euro e circenses tentano di trasformare le loro fabbriche di sostanze tossiche in allegri luna-park, nonostante i dati ambientali e le statistiche sanitarie.
    L’Artista è stato ringraziato di persona dai rappresentanti dei Movimenti ed ha ricevuto il documento di lancio della campagna “Artisti fuori dalle centrali”, che chiede agli artisti di non prestare la loro immagine per subdole operazioni di makeup sugli ecomostri. Il documento è stato predisposto a più mani dai Comitati delle aree di Brindisi, Rossano calabro, Porto Tolle, Savona, Gualdo Cattaneo, Civitavecchia e Tarquinia.

    CNNC Coordinamento Nazionale No al Carbone

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    26 agosto 2010

    Solo Messina più calda di Civitavecchia (Quando l'inquinamento "non incide" sul clima)

    "Allarme caldo, Civitavecchia seconda città d'Italia più calda dopo Messina"
    Da TrcGiornale.it
    Civitavecchia, secondo le previsioni, risulta essere oggi tra le quattro città più calde d'Italia, ponendosi al secondo posto, con 37 gradi, dopo Messina, che fa registrare 38 gradi. Seguono, nell'ordine, Frosinone, Napoli e Roma.

    La morsa del caldo, stando al bollettino della Protezione Civile, si dovrebbe allentare a partire da sabato, quando l'Italia sarà interessata da una perturbazione in transito sull'Europa centro - settentrionale che dovrebbe portare temperature fresche sulle regioni del nord e domenica anche su parte del centro. Intanto, la Protezione Civile raccomanda di non uscire nelle ore più calde. L'invito è rivolto, soprattutto, ad anziani e bambini. Quindi mangiare frutta, bere molto ed indossare abiti leggeri."

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    25 agosto 2010

    Eurostat 2009: meno 16,3% energia da carbone in Europa

    Fonti originali:
    Treehugger.com
    CleanTechnica

    "Ottime notizie arrivano dall’ultimo rapporto Eurostat sulla produzione di energia ed il suo utilizzo in Europa. Nell’ultimo anno di riferimento, il 2009, pare ci sia stato un importante incremento della produzione delle energie rinnovabili, e questo lo si sapeva già. Quello che però in pochi si aspettavano è un crollo verticale dell’utilizzo del carbone.

    Sebbene nel complesso la produzione di energia rinnovabile sia aumentata dell’8,3% tra il 2008 e il 2009, per una quota complessiva del 18,4% della produzione energetica nella UE, il consumo di carbone, la seconda fonte finora più utilizzata dopo il nucleare, è diminuito di ben il 16,3%..."
    L'articolo continua qui

    Vedi anche: "Gli americani consumano meno energia ma più rinnovabili" (LaStampa)

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