No al carbone Alto Lazio

14 settembre 2010

Anche il Comune di Savona passa al No all'ampliamento di Vado a carbone

Fonte: ivg.it
"Savona. Il Comune di Savona dichiara il proprio sostegno legale, in termini tecnici ad adiuvandum, al ricorso presentato dal Comune di Vado Ligure al Tar regionale contro il progetto di potenziamento di Tirreno Power previsto per la centrale termoelettrica. L’atto di indirizzo sarà presentato durante la giunta comunale di Savona e rafforza la posizione dei Comuni del comprensorio savonese che si battono per bloccare l’ampliamento e procedere con una ristrutturazione dei gruppi a carbone esistenti.

La delibera di giunta fa seguito all’ordine del giorno votato in Consiglio

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Cina, entro il 2010 chiuderanno 1539 miniere di carbone

"Di recente un funzionario dell'Amministrazione statale per la sicurezza sul lavoro ha detto che quest'anno il governo cinese chiuderà 1539 piccole miniere di carbone, per assicurare la realizzazione dell'obiettivo di controllare per la fine del 2010 il numero delle piccole miniere a 10 mila.

La settimana scorsa il governo cinese ha trattato seriamente tre gravi incidenti nelle miniere di carbone e oltre 70 funzionari locali sono stati sottoposti a punizione amministrativa, e più di 100 persone sono state indagate per responsabilità penali".
Fonte: crionline.it

13 settembre 2010

Le nuove celle fotovoltaiche, autoriparanti e più efficienti

Se invece di gettar via i soldi pubblici li investissimo in ricerca...

Da greenme.it

Non si finisce mai d'impare... dalla Natura. A ricordarcelo è il prof. Michael Strano, del dipartimento di Ingegneria Chimica del Massachussets Institute of Technology, (MIT) che, insieme al suo team di ricerca, ha riprodotto uno dei più importanti fenomeni della fotosintesi. Si tratta di un processo che coinvolge alcune molecole presenti nelle foglie, i fosfolipidi: per ovviare al deperimento provocato dai raggi solari, tali molecole si scindono e si riassemblano di continuo, in una sorta di riciclo perpetuo di se stesse. Ora però, qualcosa di simili è accaduto non dentro un acero o una quercia, ma in un laboratorio.
Come riportato nell'articolo relativo – pubblicato sulla rivista Nature Chemistry – le molecole sintetizzate da Strano & co. sarebbero in grado non solo di trasformare l'energia solare in elettricità, ma anche di “autoripararsi”, proprio come i fosfolipidi delle foglie. E questo grazie all'aggiunta o alla rimozione di un

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12 settembre 2010

Nuovi studi sul riscaldamento globale: per evitare il peggio, stop subito a ogni nuova fonte di inquinamento

Da greenreport.it

"Science pubblica uno studio di un gruppo di ricercatori della New York University guidato da Martin Hoffer, secondo il quale per tagliare davvero i gas serra «Occorre uno sforzo economico per finanziare la ricerca di base sulle energie rinnovabili, tagliando al contempo i sussidi allo sfruttamento dei combustibili fossili. Le attuali tecnologie energetiche non sono sufficienti ad abbassare il rischio associato al cambiamento climatico». Gli scienziati dicono che per evitare i rischi del cambiamento climatico, occorrono ancora ulteriori progressi per limitare l'incremento di temperatura a circa 2°C oltre i livelli preindustriali.

Secondo le stime dell'Ipcc per tenere l'aumento della temperatura globale entro i 2 gradi bisognerebbe limitare la CO2 in atmosfera a meno di 450 parti per milione, quindi con una forte riduzione dei gas serra prodotti dai combustibili fossili. Attualmente siamo a circa 385 ppm, 100 ppm oltre il livello pre-industriale, ma i livelli sono in incremento.

In un altro studio pubblicato da Science Steven Davis,

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11 settembre 2010

Cattura e stoccaggio CO2 = costosa idiozia. Che pagheranno i contribuenti

Follìa pura.
Le CCS (cattura e stoccaggio della Co2) sono tecnologie morte e sepolte ancora prima di poter trovare spazio su larga scala. Costi vertiginosi (1 miliardo di euro ogni 300 MW) e dispendio energetico sono i prezzi da pagare, e quindi a quale privato converrà mai affrontare un investimento simile?

"A nessun privato!" è la risposta, infatti la politica si prepara a caricare questi costi sulle nostre tasche.

Tutto questo perché il business sporco del carbone possa continuare in futuro con un alibi: questo ectoplasma delle CCS consente di tenere in vita false e viziose speranze sulla realizzazione un carbone a basso impatto ambientale. Un alibi falso e sporco, come il carbone pulito.

10 settembre 2010

Dopo la combustione del carbone: centinaia di milioni di tonnellate annue di ceneri residue, e dove finiscono?

Si parla spesso dell'impressionante quantità di Co2 che le centrali a carbone emettono annualmente nell'atmosfera, un'ammontare insostenibile per l'equilibrio del Pianeta.

Ma delle ceneri del carbone, vogliamo parlarne? La Environmental Protection Agency (EPA) statunitense ha appena indetto sette audizioni pubbliche in tutto il Paese per sondare l'opinione pubblica sulla sua proposta di regolamentare la gestione delle ceneri prodotte dalla combustione del carbone nelle centrali elettriche.
Queste ceneri rappresentano un rischio sanitario e ambientale. Si vedano le catastrofi ambientali del 2008 a Kingston (Tennessee)



e quella del 2000 a Martin County Kentucky



anche se causate da un tipo di impianti con gestione delle ceneri differente da

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Appalachia Rising: grande mobilitazione contro l'estrazione del carbone



Il 25, 26 e 27 settembre Washington, DC (USA) sarà teatro di una vasta mobilitazione per contrastare la distruzione dei territori che subiscono il "mountaintop removal", tecnica estrattiva del carbone che consiste nel far saltare intere montagne.

I cittadini del Kentucky e della Virginia chiederanno che la tecnica del Mountaintop Removal sia proibita per legge, e più in generale, che le fonti rinnovabili prendano il posto del carbone. Con loro manifesteranno organizzazioni di Ex minatori in pensione, Veterani del Vietnam, Figlie dei minatori del carbone, ambientalisti, politici.

Sono previsti convegni, workshop, e una marcia non violenta che concluderà l'evento. Clicca qui per il sito dell'iniziativa, che contiene anche numerosi contributi di artisti e testimonianze dei cittadini residenti nelle aree interessate.

Altri siti sul problema del Mountaintop Removal:
friendsofblairmountain.org
ilovemountains.org
mountainjustice.org
Stop-mountaintop-removal-mining

9 settembre 2010

Legambiente sull'ampliamento della centrale di Vado

Legambiente Liguria entra nel dibattito sull'ampliamento della Centrale Tirreno Power. La sezione ligure di Legambiente ricorda che la Regione Liguria, con una delibera di Giunta della trascorsa legislatura, si è espressa in maniera ferma contro l'ampliamento a carbone della centrale.

"Ci stupisce l'ambiguità dalla Regione Liguria che se da un lato ribadisce il no all'ampliamento, dall'altro sembra ventilare l'apertura di un tavolo di confronto con i vertici di Tirreno Power. Questo tavolo - commenta Stefano Sarti, Presidente di Legambiente Liguria - avrebbe senso solo se Tirreno Power ritirasse il progetto di ampliamento a carbone perchè se così non fosse, per la Regione Liguria significherebbe tornare indietro rispetto ad un approccio chiaro che la delibera di

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Un Clean Air Act per fronteggiare il mutamento climatico

Da Repubblica.it "Global warming: nell'inquinamento la chiave del maltempo?, 15:25"

Calore intenso e inverni sempre più rigidi si stanno alternando negli ultimi anni, insieme ad eventi meteo di particolare intensità. Secondo l’indagine condotta negli Stati Uniti Global Warming and Extreme Weather: The Science, the Forecast, and the Impacts on America anche stavolta la responsabilità maggiore viene attribuita al cambiamento climatico che starebbe causando l’aumento e l’intensificazione di fenomeni meteorologici che prima erano più rari e meno distruttivi. Il futuro degli Stati Uniti, ma in generale quello del Pianeta, potrebbe quindi essere costellato di uragani, periodi di siccità e inondazioni “Dato che il riscaldamento globale non viene adeguatamente controllato alimenterà il maltempo, abbiamo bisogno dare un taglio all’inquinamento e al global warming da ora” ha riferito Nathan Willcox, Direttore del programma

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Yunnan, nove le vittime in miniera

Fonte
Nove minatori sono morti nel sud-ovest della Cina a causa di un’esplosione dovuta a una fuga gas in una miniera di carbone, che ha provocato anche 12 feriti, alcuni dei quali gravi. Lo scrive l’agenzia Nuova Cina. L’esplosione e’ avvenuta nella miniera di carbone Maanshan, nella contea di Luxi, nella provincia dello Yunnan.

Al momento dell’esplosione nella galleria dove si e’ sprigionata la fuga di gas, lavoravano 29 minatori, dieci dei quali sono riusciti a mettersi subito in salvo. Le sette vittime sono avvenute per asfissia. Le autorita’ stanno indagando sull’origine della fuga di gas.

Tanti saluti al quarto gruppo di Torrevaldaliga Sud

"Niente autorizzazione Aia, il quarto gruppo di Tvs va smantellato "
Fonte: Centumcellae.it

"Il quarto gruppo di Torre Valdaliga Sud deve interrompere il suo esercizio ed essere smantellato. Questo il verdetto della Conferenza dei Servizi svoltasi questa mattina a Roma presso il Ministero dell’Ambiente per esprimersi sull’autorizzazione Aia di Tvs, su cui è giunto un severo diniego. Una vittoria, finalmente, per la città in termini ambientali dopo anni di scelte inquinanti imposte dall’alto senza alcuna possibilità contrattuale per il territorio e i cittadini. Ma stavolta le cose sono andate diversamente, grazie anche ad un pronunciamento unanime del Consiglio comunale supportato con decisione dal Comune e ribadito oggi, per voce dell’Assessore all’Ambiente Leonardo Roscioni che, a supporto del dissenso già manifestato nei mesi scorsi dalla massima assise cittadina ha consegnato all’attenzione della Conferenza, così come richiesto per legge, anche una prescrizione specifica del Sindaco Moscherini. Presenti a Roma anche i rappresentanti dei Ministeri di Sviluppo e Ambiente, della Regione, della Provincia

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