No al carbone Alto Lazio

10 marzo 2008

Brindisi - Enel rifiuta di rispettare l'ennesimo accordo




COMUNICATO STAMPA NO COKE BRINDISI

A quasi due anni dalla caratterizzazione dei terreni agricoli tra Brindisi e Cerano, lungo l’asse policombustibile attrezzato e intorno alla centrale, a un anno dalla conferenza di servizi di Roma che ha obbligato alla bonifica degli stessi, a più di sei mesi dall’ordinanza di divieto di coltivazione, tutto quello che Assessore Regionale all’Agricoltura ed ENEL avevano saputo produrre era un protocollo tra ENEL e agricoltori per la riduzione dell’impatto visivo della centrale di Cerano!

Con la grave responsabilità, pure, di aver messo in dubbio l’accertato inquinamento dei terreni dal centro studi di turno, che per fortuna in Italia nulla può contro le definizioni di legge di inquinamento, e le procedure di legge per la sua caratterizzazione.
Eravamo comunque contenti del fatto che gli agricoltori in questione avessero spuntato dall’ENEL qualche spicciolo, perché questo sono 6 milioni di fronte ad un mai reso noto maxiguadagno delle centrali.

Poi abbiamo appreso che l’ENEL non ci sta più, perché alcuni agricoltori hanno prodotto un esposto in Procura che circostanzia morti e malattie tra chi sotto il mostro, esposto alle polveri di carbone, vive da due decenni.

ENEL ha così certificato, per chi avesse ancora dubbi, che non voleva stringere un accordo commerciale, ma ancora per l’ennesima volta comprare il silenzio di chi da ENEL è danneggiato più di chiunque altro. Gli agricoltori hanno solo chiesto, legittimamente, alla Procura di valutare attraverso perizie ambientali ed epidemiologiche di conoscere il responsabile di un accertato inquinamento che potrebbe essere la causa delle malattie che hanno colpito tanti di loro. E noi ci auguriamo e ci aspettiamo che la Procura faccia completa chiarezza, visto che altri non riescono a farla!

Mettiamo dunque tutti in guardia dagli accordi con ENEL e, per questo, ringraziamo il Vescovo di Brindisi per aver involontariamente innescato qualche mese fa una gran polemica per i pubblici ringraziamenti ai regali dell’ENEL, da Lui definiti “segno del forte legame tra l’ENEL e la città”, davanti ai responsabili ENEL accorsi a “pregare” in prima fila.

Da allora tutti sanno che Brindisi quei regali non li vuole perché hanno un prezzo, come minimo il silenzio di fronte all’impatto ambientale gigantesco della più grande centrale a carbone d’Italia.
Di cui effettivamente il Vescovo in tanti anni non ha mai parlato e cogliamo tale occasione per permetterci di ricordare che proprio la Chiesa ha ultimamente “aggiornato” la lista dei peccati mortali e sociali, aggiungendoci quello dell’inquinamento ambientale. Chiediamo anzi alla stampa di verificare se per la visita del Papa la Curia non abbia di nuovo pensato di bussare alla porta dell’ENEL.

Invitiamo tutti, cittadini e istituzioni, a sostenere gli agricoltori brindisini in una battaglia che in realtà non è solo loro, ma di tutta la città.

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MCL denuncia Enel per la centrale a carbone

Comunicato Stampa

Il Movimento Cristiano Lavoratori (M.C.L.)
ha dato mandato ai propri legali di predisporre tutta la documentazione e gli atti necessari a denunciare, in sede penale e civile, i responsabili dell’Enel in merito alla trasformazione della Centrale termoelettrica Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia per l’impiego del carbone, fonte fossile a maggiore emissione specifica di anidride carbonica.

Il progetto dell’Enel va rifiutato in coerenza con la strategia perseguita dall’Unione Europea per un impiego accelerato di fonti energetiche pulite e rinnovabili accompagnate dalla sostituzione degli impianti a carbone o ad olio combustibile con impianti a gas.

E’ ormai provato che il carbone uccide, la scienza medica è concorde nel ritenere che l’inquinamento atmosferico produce malattie cancerogene e cardio-respiratorie irreversibili per la popolazione residenziale.

Il diritto alla salute è un bene primario sancito dai principi costituzionali ed il calpestarlo presuppone reato da perseguire.

Urge accertare le responsabilità anche con l’adozione, da parte della magistratura, di quelle misure cautelari necessarie per l’accertamento dei danni alla cittadinanza.

Va verificato, in base agli studi scientifici sinora prodotti, il nesso di causalità fra l’inquinamento atmosferico e il danno alla salute.

La vita non ha prezzo e non può essere comprata.

Nessuna compensazione, nessuna somma, nessuna donazione può compensare il valore della vita.

Senza contare i gravi danni che l’inquinamento atmosferico produrrà, negli anni a venire, sull’economia agricola con conseguente ricaduta su quella commerciale e turistica.

Tarquinia dovrà inesorabilmente pagare un prezzo troppo elevato anche per le generazioni future.

Presidente M.C.L.

Dr. Franco Trippanera


Fonte: maremmaogi.it


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9 marzo 2008

TVS benedice Civitavecchia con una nuova nube nera



Punto e a capo. Come se niente fosse nella giornata di ieri è andata in scena l'ennesima inquietante immagine sopra la testa, e i polmoni, dei civitavecchiesi, ancora una volta costretti ad ammirare il tenebroso spettacolo dell'inquinamento prodotto dalle centrali termoelettriche. Più che eloquente l'immagine scattata e inviataci dal Portavoce dei Verdi Mario Dei Giudici che testimonia, alle ore 17:30 di ieri, il fungo fumoso che fuoriusciva dai camini di Torre Valdaliga Sud.
Domande più che legittime alle quali speriamo che qualcuno possa dare risposta, con l'auspicio che dagli uffici di Tirreno Power qualcuno non ci risponda ancora una volta che il fungo tenebroso che ha oscurato le teste dei civitavecchiesi era dell'innocuo vapore acqueo.

Fonte: centumcellae.it







Inquinamento delle centrali: il Comitato Civico difende la salute insieme ai ciclisti della Tirreno-Adriatica che domattina passerà a Tarquinia.



“Per combattere il carbone e difendere la salute chiederemo la solidarietà dei ciclisti”. Con queste parole il Comitato Civico per la Difesa della Salute e dell’Economia annuncia che domani mattina, alle ore 11.30, le associazioni aderenti al Comitato, i medici ed i cittadini confluiranno a piazza Cavour, a Tarquinia, in occasione del passaggio della corsa ciclistica “Tirreno-Adriatico”. L’intenzione dei cittadini è quella di chiedere solidarietà al mondo sportivo, in questo caso ai ciclisti partecipanti alla gara. “Alle 12,20 è previsto il passaggio della corsa- dicono i cittadini- e noi faremo sentire la nostra voce.” Si tratterà di un breve incontro con gli sportivi. “Vogliamo appellarci anche al mondo dello sport- dicono i cittadini- in questo caso ai ciclisti, perché chi fa sport sa benissimo quali danni provoca l’inquinamento alla salute. Vogliamo uno sport pulito, in un ambiente pulito.” Intanto, arrivano nuove adesioni delle associazioni locali e nazionali al Comitato Civico per la Difesa della Salute e dell’Economia. Insieme alle adesioni delle associazioni agricole, commerciali e turistiche anche l’associazione Fare Verde ha dato la sua decisa partecipazione all’attività del Comitato. Così anche l’associazione culturale “Fontana di Piazza”, il cui direttivo ha deliberato l’adesione all’organismo di partecipazione popolare. Adesso arriva anche il messaggio dell’Associazione “Accademia Kronos” il cui Presidente Nazionale, Ennio La Malfa, ha comunicato l’adesione della storica associazione da lui presieduta. Il fronte comune contro l’inquinamento, che sta uccidendo i cittadini ed il territorio, e contro la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia si amplia. Ogni giorno- dicono i cittadini- arrivano nuove adesioni, le più disparate, segno evidente che la difesa della salute e dell’economia è al primo posto per la popolazione, le associazioni e le forze produttive della città di Tarquinia. Cambiare si può.”

Comitato Civico per la Difesa della Salute e dell’Economia.


Vi aspettiamo a Tarquinia.

Contatti :335.8272742 329.7924124



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nasce il Comitato Civico per la Difesa della Salute e dell’Economia

Comunicato stampa- riceviamo e pubblichiamo:


"Inquinamento dalle centrali: nasce il Comitato Civico per la Difesa della Salute e dell’Economia

A Tarquinia cresce la paura per la costruzione della centrale a carbone. I cittadini, consapevoli dei danni sanitari ed economici prodotti dal carbone alle comunità locali, temono ora anche il degrado morale dei responsabili della riconversione.

É di giovedì scorso la notizia che l'Amministratore Delegato di ENEL, Fulvio Conti, è indagato con una pesante accusa che ha portato a delicate indagini ed a numerose perquisizioni.

Prima di Conti sono stati al vertice dell'ENEL Franco Tatò e Paolo Scaroni.

Il loro curricolo parla da solo. Franco Tatò è stato condannato per l’inquinamento provocato dalla centrale di Porto Tolle alle popolazioni del comprensorio. Il suo comportamento è stato giudicato “compatibile con un disegno criminoso”. (Sent. Tribunale di Rovigo)

Paolo Scaroni ha patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione per una storia di mazzette legate agli appalti nelle centrali. (Sesta Sezione Penale Trib. di Milano) Digitando il loro nome le note vicende giudiziarie possiamo leggerle anche in internet.

Quei tre galantuomini affermano che il carbone è pulito e innocuo. Un altro galantuomo è Marrazzo. Chi non ricorda Marrazzo a caccia di voti con la promessa di fermare la centrale a carbone ? Da qualche tempo invece il Presidente Marrazzo convoca il Sindaco di Tarquinia per fare accordi con Enel. Perchè si tiene il sacco al galantuomo di turno, proprietario delle mega-ciminiere ? Visto che la Cassazione ha stabilito che è lecito dire buffone ai politici che non mantengono le promesse, sarebbe in questo caso un appellativo appropriato anche per un politicante.

Al Consiglio Comunale aperto che si è svolto a Tarquinia lo spettacolo della resa del Sindaco è stato brutto. Brutto è stato anche lo spettacolo offerto dai medici consiglieri, incapaci di far inserire nel deliberato della resa, votato anche da loro, almeno la richiesta di una nuova valutazione d'impatto ambientale, seguendo con coraggio l'esempio del Ministro della Salute.

Preso atto della rinuncia del Sindaco i cittadini che si oppongono al carbone hanno dato vita al Comitato Civico per la Difesa della Salute e dell'Economia per organizzare azioni concrete contro la centrale a carbone. All'iniziativa, che ha visto gli operatori agricoli fortemente impegnati, hanno già aderito varie organizzazioni del commercio, del turismo, dell’agricoltura e molti medici di famiglia.

Il prossimo appuntamento è previsto per la prossima settimana per organizzare le attività secondo il calendario approvato dall'organismo che raccoglierà denunce, dati e testimonianze. Saranno così intentate azioni legali per il risarcimento a singoli e gruppi dei danni provocati dall'inquinamento da termoelettrico."

Comitato Civico per la Difesa della Salute e dell'Economia

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8 marzo 2008

Tumori by Enel a Cerano

Fai click sull'immagine per ingrandire e leggere l'articolo.

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4 marzo 2008

Tvn. "Bersani risponda sul riesame del decreto autorizzativo"

Riportiamo un comunicato apparso su centumcellae.it:

“Sono trascorsi ormai quasi quattro mesi dalla nota ufficiale con cui l’Agenzia regionale protezione ambiente (Arpa Lazio) segnalava al ministero dello Sviluppo economico serie carenze nelle autorizzazioni per la riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga nord, chiedendo il riesame del decreto autorizzativo. Da allora, tranne una sintetica presa d’atto da parte del ministero, non è arrivata nessun altra notizia. E i lavori proseguono. Un silenzio francamente non giustificabile”. La denuncia è di Enrico Fontana, Capogruppo della Sinistra Arcobaleno (Prc, Verdi, PdCI, Sd) al Consiglio regionale del Lazio. “In particolare l’Arpa - aggiunge Fontana - segnala al Ministro Bersani quattro carenze prescrittive del decreto. La prima riguarda la mancata definizione, contestualmente all’atto autorizzativo, del piano di monitoraggio e controllo delle emissioni degli scarichi. La seconda invece si sofferma sull’assenza di piani per gestire eventuali malfunzionamenti dell’impianto”. “Ma non basta. Non sono stati definiti i punti di controllo, i valori limiti delle emissioni per le acque reflue e i valori connessi agli scarichi a mare delle acque industriali e di processo - prosegue Fontana - mentre le emissioni in atmosfera, i valori di flusso di massa prescritti all’intera centrale per gli ossidi di azoto, di zolfo, e le polveri non sono congrui con quanto autorizzato. Senza dimenticare che non esiste alcun limite imposto per micro e macro inquinanti”. “L’Arpa sottolinea poi al Ministro Bersani – dice Fontana - che nel decreto non esiste una norma legislativa per contestare al gestore le eventuali inadempienze. Non solo. Lo stesso decreto non individua un organo di controllo in grado di far rispettare le prescrizioni alla ditta (l’Arpa Lazio infatti può soltanto concordare con la ditta i protocolli per i monitoraggi ambientali)”. “Dal rapporto dell’Arpa emerge un quadro lacunoso sulla vicenda della riconversione della centrale Enel - conclude Fontana - che mette a rischio i controlli dell’Apat e dell’Arpa stessa per quanto riguarda le questioni ambientali legate al progetto di riconversione a carbone di Civitavecchia. Sono ragioni più che sufficienti per procedere, rapidamente, al riesame del decreto che ha autorizzato i lavori e trarne le dovute conclusioni”.

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27 febbraio 2008

Compare una nuova nube su Civitavecchia

comunicato stampa:

Al Sindaco del Comune di Civitavecchia in qualità di Autorità Sanitaria Locale
Alla Dottoressa Nicoletta Pupp responsabile del Dipartimento di Prevenzione AUSL RmF
Al Direttore dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente sede di Roma

e p.c. alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia
e agli Organi locali di informazione

Oggetto: richiesta informazioni.

Premesso che nella giornata di venerdì 18 gennaio 2008 le ciminiere della centrale termoelettrica della Società Tirreno Power denominata “Torre Valdaliga Sud” hanno emesso una densa nube grigia assolutamente inusuale che è stata notata da tutta la popolazione e che ha provocato numerose allarmate telefonate agli organi di stampa da parte dei cittadini; e che l’Ingegner Prelati, referente della Tirreno Power, solo in serata e a nube ormai dissolta, ha dichiarato la inesistenza di motivi di preoccupazione, trattandosi di fenomeno da attribuire a semplice “vapor acqueo”, si chiede a codeste Autorità preposte istituzionalmente alla tutela della salute pubblica di accertare il motivo e la natura di tale anomala emissione. Inoltre si chiede di conoscere la composizione chimico/fisica della nube, in quanto il suo colore e la sua compattezza poco si accordano con le rassicuranti dichiarazioni dell’Ingegnere. Oltretutto ci sembra abbastanza singolare che a tranquillizzare la popolazione sia un rappresentante della Tirreno Power, a fronte di un “silenzio assordante” delle Autorità competenti. Per superare questa situazione paradossale riterremmo necessario che le Autorità in indirizzo mettessero a disposizione della cittadinanza dei “numeri verdi” a cui segnalare l’eventuale ripetersi di episodi analoghi ed ottenere, in tempo reale, risposte che facciano chiarezza sull’accaduto.
Si resta in attesa di conoscere le caratteristiche chimico/fisiche della nube.
Si ricorda inoltre a codeste Amministrazioni l’obbligo di rispondere alla presente richiesta entro i termini previsti dalla legge 241/90 e di comunicare al sottoscritto (come portavoce del coordinamento dei medici e dei farmacisti): a) l'oggetto del procedimento promosso; b) l'ufficio e la persona responsabile del procedimento; c) l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti.

27 febbraio 2008

Dott. Paolo Giardi a nome del coordinamento dei medici e dei farmacisti di Civitavecchia.

Si specifica che ogni comunicazione dovrà essere inviata al seguente indirizzo
E-mail: paolo.giardi@email.it

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24 febbraio 2008

scorie ENEL smaltite nelle discariche!

Comunicato stampa:

"La trasmissione ANNOZERO di ieri, 21 febbraio, ha trattato la grave e scottante questione dei rifiuti in Campania. Durante un servizio giornalistico di questa trasmissione si è appreso che, in una delle tante discariche gestite dalla camorra, sarebbero stati “conferiti” ingenti quantitativi di ceneri derivanti dalla “centrale ENEL di Brindisi”.
Ciò, se dovesse corrispondere a vero, sarebbe un fatto di eccezionale gravità ed evidenzierebbe pesanti responsabilità alle quali sarebbe chiamata anche l’ENEL e per le quali non può e non deve sottrarsi.
Rivolgiamo un pressante invito alle autorità preposte e alle forze dell’ordine competenti affinché effettuino con sollecitudine le doverose indagini del caso. Non di meno sollecitiamo le forze politiche tutte ad assumere atti conseguenti alla tutela della salute pubblica."

No Coke Brindisi


(
ancora una volta: meno male che c'è ENEL, l'energia che ti ascolta )

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22 febbraio 2008

"Non pagate la tassa CIP6 nella bolletta dell'ENEL"

Linkiamo un nuovo articolo apparso sul blog di Beppe Grillo, in data 21/02/08.
CIP-6, ovvero la truffa legalizzata di provenienza politica bipartisan, che finanzia profumatamente gli inceneritori con soldi dei cittadini (il 7% della bolletta elettrica) che dovrebbero invece essere destinati alle fonti rinnovabili.

Da leggere: Non pagate la tassa CIP6 nella bolletta dell'ENEL

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15 febbraio 2008

Vedute su Civitavecchia e dintorni, uno scorcio sull'Italia intera.

Seguono alcune vedute, rivolte su Civitavecchia e al comprensorio, a rappresentare il dibattito sulla riconversione a carbone in atto nella centrale Enel TVN (per decenni alimentata a olio combusibile, tuttora affiancata da altri due impianti nello stesso territorio).

Direte: "il tipo di veduta dipende dal punto di osservazione". Appunto. A noi la responsabilità di scegliere le vedute più attendibili. Il punto di partenza è il bene comune, convinti che debba restare il fine di ogni azione politica.



1). Alberto Leopardo, dipendente ENEL

"chi non vuole il carbone non rispetta la democrazia". "Il nostro è un vero e proprio esempio di progresso, sviluppo e tutela della salute e dell'ambiente"
[ma i dati dicono l'opposto. Inoltre, l'Italia è il terzo paese europeo per emissioni di gas serra, che nel 2005 sono aumentate dello 0,3% rispetto all’anno precedente, superando 580 milioni di tonnellate. Il ruolo di Enel in questo scempio? Gravissimo: emette il 50% della Co2 italiana (vedi QUI). Il carbone peggiorerà ancora questo poco inviabile primato]

"Tutti vorremmo vivere senza intaccare l’ambiente. Ma poi consumiamo ogni anno PIU’ elettricita’, piu’ acqua, piu’ benzina, piu’ carta, piu’ plastica, piu’ cibo eccetera."

[mal comune, mezzo gaudio, è questa la logica? Solo chiacchere a buon mercato, come sempre, e tanta voglia di nascondere le proprie responsabilità.]



2). Sandro Fontecedro, dipendente ENEL

"Il carbone è pulitissimo"
"Sarebbe molto più utile ragionare concretamente sulle garanzie per la salute e per l'ambiente, che le istituzioni e i cittadini hanno il diritto di avere"
[Tradotto: intanto beccatevi la centrale, e poi ne riparliamo. Chiedetelo ai brindisini (vedi il film-dossier sulla centrale di Brindisi) a cosa servono gli "osservatori ambientali": a niente! Ma vi pare? La stessa azienda che pur di lucrare col carbone ci distrugge, vuole mostrare di avere a cuore i nostri diritti! Un organismo di controllo serio e indipendente verrebbe subito messo a tacere, le sue segnalazioni verrebbero ignorate]



3). Carlo Rubbia, Premio Nobel per la Fisica

"...Si può sviluppare una vera alternativa tecnologica a tutto quello che c'è da bruciare, per giunta a costi non alti. Abbiamo una tremenda responsabilità verso le generazioni future e questo è un problema che non possiamo trascurare..."
"Intorno al 2030 il petrolio dovrebbe decadere ma indirettamente potrebbe andare avanti in maniera indefinita. Andiamo verso una società futura dominata dal carbone, il peggiore di tutti i materiali" (21/05/2007)

"Occorre puntare invece sulle rinnovabili, e soprattutto il solare, ma per fare questo ancora manca la volonta' politica [...] Non prendere posizione in modo convinto sarebbe un grave errore.'' (19/11/07)

Leggi l'illuminante l'intervista a Rubbia "Soltanto il Sole può darci energia" (Repubblica, 30/03/08) [ma in Italia le parole di un Premio Nobel per la fisica non hanno valore. Voi di chi vi fidate di più, di un Premio Nobel o di un dipendente Enel?]



4.) Giovanni Ghirga, del "Coord. Medici per l'Ambiente e la Salute"
''Che paese è dove non si effettuano controlli sugli operai, dove i valori dell'arsenico nell'aria intorno alle centrali Enel sono dieci volte superiori ai valori normali? Dove smaltiscono i quintali di fango che producono?''

''Gli impianti che bruciano "carbone pulito", olio combustibile e rifiuti non differenziati, producono, oltre alla diossina, le famigerate (eppure non considerate nella VIA) polveri ultrafini PM02 - PM2,5 (nanopolveri non filtrabili), responsabili dello stesso tipo di patologie neoplastiche che hanno colpito -ad esempio- i militari che hanno operato nelle zone dell'ex-Jugoslavia dove si è fatto uso di proiettili ad uranio impoverito; le stesse nanopolveri sono anche responsabili delle orrende malformazioni manifestatesi in neonati concepiti in zone esposte all'inquinamento di centrali a carbone (vedi il triste pluridocumentato esempio del Texas).''

"Un territorio già martoriato dalla vecchia centrale a olio combustibile, con incidenza di tumori molto più alta della media nazionale, che ha subito e continua a subire gli effetti della servitù energetica: veniamo nuovamente aggrediti da un altro mostro d'inquinamento come la centrale a carbone"

[Questi sono alcuni dei dati che Enel e il partito del carbone fanno finta di non conoscere. Si vedano anche gli studi del prof. Stefano Montanari sull'inquinamento da nanoparticelle.]



5). Gli operai impegnati nella costruzione della centrale
"Si al lavoro!" gridano. E hanno ragione.
Ma Enel li usa come carne da macello per i propri interessi, li raccoglie in pattuglie, paga loro la giornata e li spedisce a "manifestare" contro le popolazioni che subiscono l'impatto della centrale! E' così che, accanto a "Sì al lavoro", sui loro striscioni appare anche "Si al carbone pulito", "Carbone 10% pulito". Precari e ricattati, strumentalizzati. Niente di nuovo.

Proprio loro che subiscono un triplo danno da tutto questo: il danno alla città, il danno alla loro stessa salute, il danno ai loro stessi figli. Ma anche ai loro nipoti, alle loro famiglie, che come tutto il comprensorio patiscono le conseguenze sanitarie di questo ricatto. Tonnellate di veleni si accumluleranno nelle nostre terre, nell'acqua, nel mare, in noi. E negli operai.

Riportiamo stralcio di una testimonianza documentata (dichiarazione rilasciata da un operaio di TVN a Tarquinia, intervistato nel corso di una manifestazione nel gennaio 2008):
“Non so cosa siamo venuti a fare qui, ci hanno solo detto che due operai per ogni ditta dovevano andare a Tarquinia”.

Oggi gli operai impiegati sono circa 3000, a costruzione ultimata saranno circa 300/400.

La tragica morte dell'operaio Cozzolino, causata dalla gestione folle dei turni di lavoro nel cantiere Enel. "Mai visto cantiere più affollato" commentano molti operai.

A loro diciamo; Enel vi usa come carne da macello, vi ricatta e vi fa diventare strumenti di ricatto. TUTELA DELLA SALUTE E LAVORO. POSSIAMO, ANZI DOBBIAMO AVERE ENTRAMBI: L'INVESTIMENTO IN ENERGIA PULITA FORNISCE POSTI DI LAVORO ANCORA PIU' NUMEROSI, E GUARDA AL FUTURO. La rivoluzione è già in atto, e l'Italia sta perdendo l'ennesimo treno.




6.) Arpa Lazio VS. l'omertà di Marrazzo

Arpa dichiara che le autorizzazioni per la conversione a carbone di TVN sono state concesse sulla base di errori grossolani e omissioni.
Carenze e lacune che erano già state poste in evidenza dalla perizia disposta dal Tribunale e sulla base delle quali, già precedentemente, era stata avanzata richiesta di riapertura della Conferenza dei Servizi. (13/12/2007)

[Se il Presidente della Regione Marrazzo volesse, dopo questa dichiarazione dell'ARPA-Lazio, potrebbe fermare la centrale. Ma il Presidente ha ascoltato la popolazione fintantoché il nostro appoggio equivaleva a voti. Ha cavalcato il no, assieme a Gasbarra. Ora ci ha liquidati, e arriva a proporre di bruciare i rifiuti a TVN. Esempio di disonestà e cinismo.]



7.) UE, progetto Externe: il carbone ci costerà 500 milioni di euro

200 milioni di euro per assistere le persone destinate a morire per le emissioni della futura centrale a carbone di Civitavecchia. Il dato sconcertante viene da un software dell'Unione Europea liberamente utilizzabile via internet, sul sito istituzionale www.externe.info

Ipotizzando un periodo di funzionamento di 25 anni, ne risulta l'amaro conto di 200 milioni di euro che verranno spesi per accompagnare alla morte i futuri terminali, ma anche 100 milioni per chi sarà colpito da patologie meno gravi. Risulterebbero poi circa 500 milioni di euro che il popolo italiano dovrà pagare sotto forma di sanzioni, per il relativo sforamento del protocollo di Kyoto.

[Senza parlare dei danni a agricoltura, turismo e patrimonio archologico, questo è il guadagno che la centrale Enel ci promette.]



8.) Popolazione del comprensorio e patrimonio pubblico
"No al carbone"
"Si all'energia pulita, si al risparmio energetico, si al lavoro"
"La nostra economia è essenzialmente basata su turismo, ricchezze archeologiche e ambientali, agricoltura, porto: il nostro futuro è in tutto questo. Abbiamo già sopportato le conseguenze di decenni di servitù enrgetica, ora ci portano il carbone: è un insulto. La centrale distrugge più lavoro di quello che porta, senza contare il costo sanitario".

"Basta tumori, basta ricatti ed elemosine dall'Enel, no alle compensazioni che ci ridicolizzano". "I partiti ci hanno sempre traditi, i nostri rappresentanti politici, dopo averci appoggiato, si sono arresi e mercanteggiano con Enel per le compensazioni. Vendono un bene pubblico, la salute nostra e dei nostri figli".

"Dopo anni di mobilitazioni siamo ancora qui".
Vedi: Lo sciopero della fame dei cittadini Tarquiniesi
Dov'è la democrazia? Continueremo a batterci per i nostri diritti fondamentali.



9) L'esplosione degli investimenti in energie rinnovabili. E l'Italia perde l'ennesimo treno.

Mentre qui si parla di carbone pulito, i tempi cambiano.
  • Negli Usa il business delle “rinnovabili” è già iniziato. Mille miliardi di dollari e un boom di nuove industrie"
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=43&ID_articolo=831&ID_sezione=58&sezione=

  • Solare termodinamico in fermento negli USA
http://www.energoclub.it/doceboCms/news/10_314/243/Solare_termodinamico_in_fermento_negli_USA.html

  • Inghilterra: una sorta di moratoria alle centrali a carbone?
http://qualenergia.it/view.php?id=578&contenuto=Articolo

  • Il priemio Nobel C. Rubbia, intervista (Repubblica) "Né petrolio né carbone,soltanto il sole può darci energia" (che si conclude così: *[energia dal Sole] Se è così semplice, perché allora non si fa?* "Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com'è accaduto del resto per il computer vent'anni fa".)
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/energie-pulite/rubbia-solare/rubbia-solare.html?ref=search

  • "un pannello solare dotato di un'efficienza dell'80% e capace di catturare l'energia solare anche di notte nel campo dell'infrarosso"
http://nuke.casaeclima.it/Default.aspx?tabid=234



***
Non si può non prendere posizione. I cittadini lo fanno da anni, ma i "rappresentanti" politici si sono arresi. Alcuni hanno cavalcato il no a scopi elettorali, altri per alzare la posta delle compensazioni da chiedere a Enel, altri ancora sono ammutoliti: siamo soli, ma resistiamo, e siamo tanti. Enel fa disinformazione grazie ai suoi tanti servitori, dichiara che la centrale è pulita, e ormai quasi terminata: una grossa balla.
Non cesseremo di diffondere la nostra voce, di batterci per il bene comune.






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14 febbraio 2008

I cittadini invocano la tutela del diritto alla salute

Pubblichiamo un articolo comparso su voceditalia.it (vedi qui)

Tarquinia (Viterbo), 14 feb. – In una breve lettera recapitata nei giorni scorsi al Presidente della sanità della Provincia di Viterbo Giuseppe Antonio Maria Aloisio, i cittadini di Tarquinia, uniti nel fronte “no coke” richiedono la presenza del Presidente in qualità di esperto presso il Consiglio comunale che si terrà oggi pomeriggio alle 15 sulla questione della conversione a carbone della discarica di Civitavecchia.
Questa è stata predisposta dal Consiglio provinciale di Viterbo intorno alla metà di gennaio, quando il fronte no-coke, già protagonista di un lungo sciopero della fame, senza esito, chiese al comune di far proprio il documento che, votato all’unanimità, predisponeva il via ai lavori.
Il documento della Provincia censurava in toto la logica delle compensazioni alla salute umana, invitando quindi i comuni e gli enti locali del territorio (ASL in primis) a rifiutare proposte compensative in denaro, beni o servizi, da parte del soggetto produttore dell’inquinamento.

I cittadini di Tarquinia ora chiedono solo che il loro diritto alla salute, insieme alla tutela del territorio, sia rispettato. Certo questo non può avvenire con l’utilizzo del peggior combustibile fossile, il carbone, che non assicura la salute degli abitanti della zona, deturpando altresì l’ambiente in un’area famosa per il paesaggio e che vive di agricoltura e turismo.

Per queste ragioni vengono richieste ad Aloisi: l’istituzione di un registro dei tumori, l’avvio dello studio sulla mortalità ospedaliera a livello regionale, non solo comunale, e lo screening a campioni sull’arsenicosi cronica.
A tutto ciò il fronte vuole evitare anche il rischio di speculazioni, che è sempre dietro l’angolo: i cittadini, infatti,non solo si devono difendere da chi li inquina ed ammala ma anche da chi li inganna.

Regna l’indignazione: come è possibile che chi emette inquinanti che causano malattie e morte poi "regali" le attrezzature sanitarie per provare a rimediare?
I consiglieri comunali di Alleanza nazionale, Forza Italia e lista Giulivi, hanno fatto richiesta di convocazione, lunedì, di un consiglio comunale aperto per discutere sulla riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord, in risposta alle continue preoccupazioni della società civile.
“Dobbiamo, tutti insieme, affrontare questa battaglia per la legalità, la salute dei cittadini e lo sviluppo del nostro territorio.”
Il fronte no-coke non si vuole sentire più solo; e, come si dice, l’unione fa la forza.

Andrea Morelli

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