No al carbone Alto Lazio

4 aprile 2010

Le morti TVN erano state preventivate, e non sono finite

enel è lungimirante. Sapeva dall'inizio, aveva messo nel bilancio la probabile morte di almeno tre operai per completare la centrale (e noi lo avevamo segnalato già da tempo). La sua lunga esperienza evidentemente insegna. Anche se viene da chiedersi, visto che l'esperienza insegna come mai non si è fatto niente per evitare che le morti si ripetessero anche stavolta.

E' solo una domanda retorica, niente di nuovo: enel pensa al lucro, e investe, più che in sicurezza, in propaganda mediatica per sdoganare le sue schifezze preso l'opinione pubblica, e magari per rendere più scorrevoli i procedimenti di autorizzazione dei suoi progetti.

Riportiamo un articolo di Centumcellae.it: La mattanza di TVN

E poi ripensiamo a quegli strani, frequenti casi di politici che da un giorno all'altro cambiano opinione in modo radicale, passando da un no apparentemente convinto a un sì netto... In una comunità sana a certa gente non si permetterebbe di lavorare per l'interesse pubblico neppure per un'ora, a certa gente si imporrebbe un vero e proprio esilio dalla comunità che hanno cercato di danneggiare.

I morti e i feriti di TVN non sono solo operai. I morti di TVN sono e saranno dappertutto: gente comune, nostri familiari amici conoscenti concittadini, che per cause sanitarie dovute all'inquinamento scompaiono in modi meno appariscenti. Ma il popolo vuole lo spettacolo.

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carbone e petrolio sullla barriera corallina

Anche questo va incluso nei costi per la produzione energetica mediante carbone

"Cargo finisce sulla barriera corallina. Rischio di disastro ecologico in Australia"

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3 aprile 2010

Tvn, centrale a carbone: ennesima discarica abusiva scoperta

Da TrcGiornale.it - venerdì 2 aprile 2010

"La procura della Repubblica di Civitavecchia ha sequestrato un'altra discarica non autorizzata all'interno della zona di Torre Valdaliga Nord. Dopo quella che era stata denunciata nel novembre scorso, la magistratura inquirente ha eseguito questo nuovo sequestro, dopo che un operaio dell'Enel ha scoperto che alcuni camion di una nota ditta locale, addetta al conferimento in discarica dei rifiuti, in realtà li scaricava e li interrava nella zona dove dovrebbe sorgere il famoso bosco imposto dalla Via.

L'operaio si è accorto che qualcosa non quadrava, perché aveva notato che i mezzi, dopo essere stati caricati, impiegavano troppo poco tempo per tornare scarichi. Si è quindi preso la briga di seguirli ed ha scoperto il tutto. Quindi si è recato alla procura ed ha denunciato quanto accadeva. Gli inquirenti hanno iniziato l'indagine scoprendo che l'operaio raccontava la verità..."

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Manuedda (Verdi) chiarisce la vicenda del carbone a TVS

Da TrcGiornale.it
Una figuraccia. E' quella fatta da quanti, nelle ultime ore, hanno fatto esplodere il caso della riconversione a carbone del quarto gruppo della centrale di Torre Valdaliga Sud, attualmente fermo e che tale dovrebbe rimanere fino a nuovo ordine. E il nuovo ordine starebbe per arrivare giovedì prossimo, nella famosa conferenza di servizi convocata dal Ministero dell'Ambiente e non da quello dello Sviluppo, come indicato dai protagonisti della figuraccia. A chiarire definitivamente i contenuti della vicenda non è stata Tirreno Power, la società proprietaria dell'impianto, ma il capogruppo dei Verdi al consiglio comunale di Civitavecchia, Alessandro Manuedda, che, a differenza sempre dei protagonisti della figuraccia, ha avuto il buon senso di andare a leggersi con attenzione le carte.



“Nella prossima conferenza di servizi si cercherà di legalizzare l’ennesimo attentato che subiamo da anni, ovvero le emissioni del quarto gruppo di Torrevaldaliga Sud, che, come si deduce dai documenti che andranno a costituire la nuova Autorizzazione, non ha rispettato negli anni scorsi i limiti previsti dalla normativa, ma che, nella sua famosa generosità, il Ministero intende comunque autorizzare in deroga con un mix di olio combustibile e gas”. Per Manuedda, comunque, la proposta del carbone mescolato ai rifiuti (o viceversa) è solo rinviata e quando quando arriverà sarà solo una questione di prezzo.
”Se posso azzardare una previsione – continua - direi che una quindicina di milioni di euro, un sottopassaggio, una quota annuale da versare nelle casse illegittime dell’Osservatorio Ambientale e qualche sponsorizzazione dovrebbero bastare”. Tutto questo perché, secondo il capogruppo dei Verdi, Civitavecchia esprime tuttora un’ampia maggioranza in Consiglio Comunale particolarmente sensibili a questo genere di sirene. “In questo contesto – incalza Manuedda - il gradino più alto del podio, come sempre quando si tratta di danni alla collettività e di imbarazzante inadeguatezza, spetta al sindaco, che non solo ha impiegato una settimana per leggere la convocazione della conferenza di servizi, ma non è riuscito nemmeno a capire quello che c’era scritto e così ha diffuso notizie errate, in primis nella sua maggioranza”. “Pare – prosegue – che Moscheirni si sia indignato perché non è quello il modo di convocare le riunioni. Certo, lui sarà abituato a convocarle in un altro modo, perccato, però, che i tempi e i modi scelti dal Ministero siano quelli previsti dalla legge”. Secondo Manuedda, se il sindaco Moscherini avesse conosciuto la legge, avrebbe potuto chiedere di posticipare la conferenza di servizi di qualche giorno in modo di potere affrontare un argomento così delicato con la necessaria cognizione di causa e un minimo di serio dibattito con la città. “Ma non si può chidere a un sindaco – conclude il capogruppo dei Verdi – di conoscere le leggi. Moscherini è sindaco da tre anni e non ha ancora capito che nei procedimenti di Autorizzazione Integrata Ambientale il referente indicato dal Comune di Civitavecchia è l’ingegner Pierpaolo Gandola, persona che, come lui stesso ha ammesso in Consiglio Comunale, non ha mai sentito nominare”.

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UN ALTRO MORTO NELLA CENTRALE A CARBONE ENEL TVN



Riportiamo un annuncio luttuoso appena comparso sulla stampa locale.
Sergio Capitani, operaio 34enne di Tarquinia, è morto a causa di un tubo scoppiato all'interno della centrale Torrevaldaliga Nord. Tre i feriti.

Qui la fonte

Porgiamo il nostro cordoglio alla famiglia della vittima e ai suoi cari tutti.
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Aggiornamento: anche la stampa nazionale si è occupata del caso.
Vedi Repubblica.it
Vedi Corriere.it
Vedi LaStampa.it

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Ulteriore aggiornamento del 03/04/2010

Beppe Grillo interviene sull'accaduto, "La Pasqua dei caduti sul lavoro"

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Chiamati a perdere, di nuovo?

Civitavecchia malata, senza anticorpi, incapace di difendersi.
Il suo nome è sulla lista, la porta già sfondata.
Una squadraccia di balordi non la perde di vista,
discute la spartizione prima di assalirla, di nuovo.
L'arbitro prepara il cartellino nero.
Il pubblico è chiamato a perdere,
ci si aspetta che eviti lamentele
perché non ci saranno sorprese. La storia è semprea la stessa:
finché c'è qualcosa da depredare non mollano la presa.

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Scajola si mobilita per donarci altro carbone. Il partito trasversale del malaffare si lecca già i baffi

Scajola vuole portare il carbone anche a Torrevaldaliga Sud (quella di Tirreno Power / Sorgenia, l'energia "pulita"). Riportiamo gli articoli usciti sulla stampa locale

"Il Governo dell'amore vuole regalarci altro carbone" ( Centumcellae.it )

"Al governo piace Tvs a carbone. Di Gennaro: 'Un delitto'" (TrcGiornale.it)

"Una riconversione fuorilegge" (Civonline.it)

C'è da scommetterci: la risposta che la politica cittadina si prepara a dare è "SI". Ma prima ci saranno altri Manrico Coleine, altri De Sio, altri fasulli che grideranno allo scandalo per poi convertirsi all'improvviso. Attendiamoci i soliti baletti per alzare la posta, per contrattare il compenso, perché qui tutto è in vendita.

Se non ne siete convinti, valutate il commento di Moscherini: "Non ci può essere a priori un sì o un no su un progetto che non si conosce. Voglio vedere le carte, sentire la Regione, ragionare con le forze politiche e poi decidere"

Il partito trasversale del malaffare si prepara a gozzovigliare sulle nostre spalle, sul nostro futuro, contro il nostro diritto alla salute.

Prepari le valigie che non l'ha già fatto, questo posto si trasforma in una fogna insalubre più velocemente del previsto.

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carbone su carbone

Il destino di Civitavecchia e comprensorio, secondo Scajola e il partito unito del malaffare



Dopo il carbone a Torrevaldaliga Nord, vogliono il carbone a Torrevaldaliga Sud. Giusto i tempi tecnici per comprare (di nuovo) la politica locale, la popolazione già prostata non farà caso al nero che si aggiunge sul nero. Con un po' di asfalto gratis e qualche piatto di fagioli si chiariranno i dubbi della massa.
O forse no?




Nooo non cambierà... Forse cambierà... Nooo non cambierà... SIII CHE CAMBIERA' VEDRAI CHE CAMBIERA'...

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25 marzo 2010

Torrevaldaliga nord, centrale a carbone: aperto il processo Cozzolino

Da Trcgiornale.it

"Caso Cozzolino, aperto il processo

E' iniziato oggi il processo sulla morte di Michele Cozzolino, l'operaio morto sul cantiere per la conversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord.
La prima udienza è stata, come da prassi, un'udienza tecnica, fatta eccezione per una richiesta avanzata dagli avvocati Daniele Barbieri e Cristina Riccetti, difensori di Damiano De Angelis, l'operaio a cui cadde il tubo innocenti che uccise Cozzolino. Il legale è tornato a chiedere il

patteggiamento ad un anno, già avanzato in sede di udienza preliminare, ma il giudice monocratico Maria Paola Tommaselli ha di nuovo rigettato la richiesta.
Oltre all'operaio, sono imputati per omicidio colposo in questo processo, Gerardo Pappalardo e Clemente Donatangelo, responsabili della sicurezza del consorzio d'imprese che stava eseguendo i lavori, entrambi difesi dall'avvocato Ludovico D'Amico, e Sergio Tarolla, responsabile della sicurezza della ditta, difeso dall'avvocato Paolo Mastrandrea. Per la parte offesa invece, ovvero la moglie di Cozzolino, era presente l'avvocato Davide Capitani, mentre la parte civile relativa ai fratelli ed ai genitori di Cozzolino, c'era l'avvocato Angelo Sepe

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24 marzo 2010

"GUALDO CATTANEO. DOTTORINI (IDV): INACCETTABILE LA SITUAZIONE DEI CARBONILI ALLA CENTRALE DI PONTE DI FERRO"

Riceviamo e pubblichiamo:

“Incomprensibile immobilismo del sindaco che sottovaluta il rischio sanitario e ignora le interpellanze scritte presentate dal Comitato per l’ambiente"

“Il livello dei carbonili sovrasta ormai di molti metri i muri di contenimento. Una situazione inaccettabile che rappresenta l’ennesima conferma di quanto l’impianto sia dannoso per il territorio e per la salute della popolazione. Non si capisce cosa aspetti il sindaco di Gualdo Cattaneo ad affrontare seriamente il problema e a dare risposte serie alle interpellanze presentate dai cittadini”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell’Italia dei valori in Consiglio regionale, torna

a denunciare la grave situazione cui è sottoposta la popolazione del territorio di Gualdo Cattaneo e comuni limitrofi a causa della centrale Enel di Ponte di Ferro.

“E’ incomprensibile – spiega l’esponente dell’Idv - la superficialità del comune di Gualdo Cattaneo nell’affrontare questo problema. Già nei mesi passati quella amministrazione si è assunta l’onere di rilasciare parere favorevole sulla centrale a carbone, operando così una scelta gravissima che non tiene conto di una situazione tra le più gravi della Regione e delle sollecitazioni ripetute del Comitato per l’ambiente che da anni chiede che venga data priorità alla tutela della salute dei cittadini e alla salvaguardia ambientale di una zona di grande pregio agricolo. Non si capisce come mai l’amministrazione comunale non si sia ancora degnata di avvalersi della consulenza di esperti, in rapporto agli aspetti sanitari legati alla centrale, prevista dalla convenzione stipulata dalla precedente amministrazione con l’Istituto nazionale per la Ricerca sul cancro. Tale consulenza avrebbe potuto consentire al comune di chiedere precise garanzie in merito alla copertura dei carbonili, alla necessità di ridurre i gas serra, le polveri sottili e ultrasottili, l’inquinamento da metalli pesanti e soprattutto in merito alla limitazione dei 67 elementi inquinanti, di cui alcuni altamente cancerogeni, derivanti dalla combustione del carbone. Un immobilismo incomprensibile e arrogante, se si tiene conto anche del fatto che il sindaco non ritiene necessario nemmeno rispondere all’interpellanza scritta che il Comitato per l’ambiente ha presentato l’11 gennaio 2010”.

“A due anni dal tentativo di rilancio della centrale attraverso l'assurdo progetto sulle biomasse - conclude Dottorini – sarebbe ora il caso di prendere consapevolezza della necessità di iniziare ad affermare l’incompatibilità della centrale a carbone con un territorio caratterizzato da produzioni di pregio come il Sagrantino e l’olio Dop. L’atteggiamento e le scelte del Comune invece, oltre a mettere in secondo piano la salute degli abitanti di Gualdo Cattaneo, rischiano di arrecare anche un grave danno economico ai settori enologico e dell’olivicoltura, per non parlare dei settori turistico ed immobiliare che vengono sicuramente danneggiati dalla presenza di un impianto che da anni inquina l’intera area”.

Perugia, 19 marzo 2010

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20 marzo 2010

Andrea Ronchi posa da un milione di dollari

Gli intervenuti alla manifestazione del partito dell'amore saranno stati anche centocinquantamila, ma questa posa di Andrea Ronchi vale un milione, da sola.


Nessun comico potrebbe eguagliare una simile faccia da pirla. Ed è pure ministro. Chissà se il Nanetta si sarà accorto di aver funto da muretto per la posa del collega.

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