No al carbone Alto Lazio

24 maggio 2010

"Gli interessi politici di Claudio Scajola a Civitavecchia"

Da LIBERAZIONE "L’acqua marcia che piace a Scajola - Gli interessi politici di Claudio Scajola a Civitavecchia", di D. Nalbone

“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Così scrisse Seneca nelle Lettere a Lucilio.
Così è riportato sul sito del Porto di Imperia.
Di certo, il marinaio Claudio Scajola sa bene da che porto salpare e in quale approdare. Da Imperia, sua cittadina natale, a Civitavecchia.
Con lui, compagna di viaggio inseparabile, Beatrice Parodi Cozzi, figlia di Piergiorgio Parodi, il più importante costruttore di Imperia, e vedova dell’onorevole Gianni Cozzi.
Insieme, hanno portato gli interessi della famiglia Parodi dal porto ligure a quello dell’Alto Lazio.
Il percorso inverso, invece, lo ha compiuto Francesco Bellavista Caltagirone e la sua Acqua Marcia Spa. Gli interessi politici di Claudio Scajola nel comune di Civitavecchia, infatti, non si limitano solamente allo studio del notaio Gianluca Napoleone, dove è stato registrato l’atto per l’acquisto scontato della sua casa vista Colosseo, ma si spingono fino alle banchine del porto storico dove la società Porto del Tirreno srl, di cui è amministratrice la signora Beatrice Parodi, al 57,5% di proprietà della Giacofin
(azienda di famiglia Cozzi) e al 42,5% dell’Acqua Marcia Spa, mira a realizzare una marina yachting, da
sommare a più di 30mila metri cubi di edificazioni tra appartamenti (un centinaio), un hotel di lusso e
un’area commerciale.
Che la famiglia Scajola, il più importante casato politico di Imperia, che annovera tra le sue fila ben tre ex sindaci, l’ex ministro Claudio, suo padre Ferdinando e suo fratello Alessandro, e la famiglia Parodi, ricca dinastia imprenditoriale, siano molto vicine è cosa risaputa. La novità, dal 2005, è l’ingresso
nel redditizio settore turistico-portuale della società Acqua Marcia e della famiglia romana dei Caltagirone, nella persona di Francesco Bellavista, che entra nel settore con la realizzazione delle opere di terra del nuovo approdo di San Lorenzo a Mare, centro turistico a 25 chilometri da Imperia. Nello stesso anno, attraverso una società controllata, la Acqua Mare, il gruppo Acqua
Marcia acquisisce il 33% delleazioni della Porto di Imperia Spa, società impegnata nella costruzione
del “vecchio pallino” di Claudio Scajola, il nuovo porto turistico di Imperia, di cui fu a capo della commissione incaricata dei collaudi per le nuove banchine uno dei vertici della “cricca”, Angelo Balducci, ex presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Ebbene, in quel di Imperia il “trio” Scajola – Parodi – Caltagirone sta portando a termine uno dei più grandi scali turistici del Mediterraneo, che sorgerà suuno specchio acqueo di 268 mila mq e comprenderà, oltre a 1300 posti barca, 6200 mq di costruzioni tra appartamenti (ben 117) e spazi commerciali ai quali bisogna aggiungere 3500 mq localizzati in diverse sedi distribuite nell’arco portuale e un parcheggio interrato di 1786 posti auto e 96 box. Un bel business, non c’è che dire.
Ma torniamo a Civitavecchia.
Le prima traccia ufficiale “di cricca” nell’Alto Lazio è risalente all’ottobre del 2009 quando, durante
una cena in cui si discusse dei tanti progetti in ballo nella zona, il sindaco di Civitavecchia, Giovanni
Moscherini, incontrò quelli che lui stesso ha chiamato «gli amici del Salaria Sport Village».
Motivo dell’incontro, un project financing per la cittadella dello sport. Altre tracce significative “di cricca” si ritrovano anche poco lontano da Civitavecchia, nella zona tra Tarquinia e Montalto di Castro. Passando, però,per il Lussemburgo. Precisamente presso l’Unicredit Luxembourg Sa, l’istituto di credito dove, “casualmente”,si trovavano anche i conti di cui erano beneficiari Angelo Balducci e Claudio Rinaldi, accomunati, oltre che da somme sparse in giro per paradisi fiscali, anche per essere stati entrambi commissari straordinari di bertolasiana nomina per i Mondiali di Nuoto di Roma 2009.
Ebbene, le autorità bancarie del Lussemburgo hanno comunicato, in risposta a una rogatoria proveniente dai pm perugini, che Balducci e Rinaldi hanno chiuso due conti, grazie allo Scudo Fiscale, presso l’Unicredit Luxembourg Sa, mentre risultano ancora in funzione due conti anonimi di cui sono però beneficiari Balducci e Rinaldi, aperti a nome Cordusio Spa, società fiduciaria per azioni facente capo direttamente ad Unicredit: il numero 507600 contenente 3milioni e 97mila euro, e il 507601 contenenti 2milioni e 14mila euro.
Ed è proprio la Cordusio Spa la traccia “di cricca” tra Tarquinia e Montalto di Castro. Al comune
di Tarquinia, infatti, in data 10 agosto 2007 è stata presentata una richiesta per la costruzione di un cementificio, business in crescita costante, da parte di Iniziative Industriali srl, società con sede a Rimini.
Questa società è stata creata con un capitale di appena 10mila euro, 9.999 dei quali versati proprio dalla Cordusio Spa mentre 1 euro è bastato a tal Roberto Bandini, riminese, per essere nominato amministratore unico della Iniziative Industriali srl.
Ma gli strani collegamenti non finiscono qui. Il progetto, infatti, è la fotocopia di quello relativo al cementificio di Montalto di Castro di proprietà della Cal.Me. Spa, società della famiglia Speziali di Catanzaro,al cui vertice troviamo il senatore Vincenzo Speziali (Pdl), componente dell’ufficio di presidenza dei Circoli del Buon Governo di Marcello Dell’Utri.
Per capire come il progetto presentato dalla Iniziative Industriali srl sia esattamente quello del cementificio di Montalto di Castro basta leggere le carte dello studio ambientale redatto il 6 agosto 2007
e rivisto il 16 giugno 2008, a pochi giorni dalla presentazione del progetto presso il Comune di Tarquinia.
Ebbene, nel valutare i venti che influiranno sulla dispersione dei “veleni” del cementificio, è stata riportata
la valutazione effettuata dalla stazione di rilevamento presso la centrale termoelettrica Enel di Montalto
di Castro.
Non solo: a pagina 22 dello studio ambientale, nella valutazione dell’impatto previsto, che si basa proprio sullo studio dei venti, viene letteralmente riportato come “l’abitato di Montalto di Castro,
che si trova a circa 3 km in direzione sud-est rispetto all’impianto, si trova sopravento”. Peccato, però,
che Montalto di Castro disti dal cementificio della Iniziativa Industriali srl oltre 25 km. Ma precisamente
3 km dal cementificio della Cal.Me.Spa.
Senza considerare che nel prospetto del cementificio di Tarquinia si segnala la presenza di corsi d’acqua che in realtà sono inesistenti su quel territorio e che si parla di rispetto delle distanze dai corsi del Tafone, Tafoncino e AcquaBianca che in realtà si trovano a ben 25 km di distanza. Ma a poco più di
150 metri dal cementificio di Montalto di Castro.
Che sia proprio quello tra Civitavecchia, Tarquinia e Montalto, passando per il Lussemburgo e giù fino a Catanzaro, un chiaro esempio di “circolo del buon governo”?

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22 maggio 2010

"La Calabria non vuole il carbone"

Terra news si occupa del progetto di riconversione della centrale Enel di Rossano Calabro, vicino Cosenza:

"La Sibaritide si difende dal carbone di Enel. Per contrastare il progetto di riconversione della centrale di Rossano Calabro, in provincia di Cosenza, oggi alimentata a olio combustibile e gas naturale, da cittadini e associazioni territoriali nasce il comitato per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide.

«Un territorio che, in seguito alla mancata industrializzazione - spiegano dal comitato - ha maturato una vocazione agricola di qualità e turistica». Con un finanziamento di circa 1,5 miliardi di euro, Enel ha presentato un progetto di modifica dell’impianto esistente, per cui è stato sufficiente lo Studio di Impatto Ambientale al posto della più complessa Valutazione di impatto ambientale, che prevede la sostituzione delle quattro caldaie esistenti con una nuova da 800megawatt alimentata a carbone e a biomassa, a cui aggiungere quattro gruppi a turbogas da 115 megawatt e 7 ettari di solare termodinamico.

Oltre al nuovo camino alto 150 m e largo 6, verrà costruita una banchina lunga 140 m, 60 sul mare e 80 sulla terra, a cui attraccheranno all’anno, a 5 km dalla costa, circa 20 navi oceaniche da 100mila t di carbone l’una che dovrà essere trasportato, con ulteriore dispersione di polveri inquinanti, fino alla centrale. A questo si aggiungono le circa 50 navi annue per lo smaltimento delle ceneri residue, i 1800 camion per il trasporto di calcare e quelli per lo smaltimento del gesso, le navi e i camion per il trasporto delle biomasse, che al 50 per cento arriveranno via mare.

Tutto inquinamento sommato alle polveri della centrale. «Dal momento che il carbone pulito - come lo definisce Enel - non esiste, questa riconversione comprometterà per almeno trent’anni la realtà turistica, agricola e ittica dell’area, attività che impegnano numerosi posti di lavoro, molti di più rispetto a quelli promessi da Enel con la riconversione. Stiamo evidenziando i rischi e le criticità del progetto in un unico documento - spiegano dal comitato - che presenteremo ai ministri competenti e alla Regione Calabria».

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21 maggio 2010

"No smog Parade", 22 maggio a Firenze

Da http://www.nosmogparade.net/
Quante volte ti sei detto: “che aria irrespirabile!”, quante volte hai pensato “troppe patologie sono legate allo smog! Tumori, allergie, asma…”, quante volte hai visto i tuoi bambini senza spazi verdi e aree libere…quante volte ti sei fermato a riflettere su un altro tipo di mobilità più veloce e sostenibile?

Contro lo smog e lo stress da traffico, contro le allergie e i tumori, contro le inadempienze delle pubbliche amministrazioni, proviamo a dire basta al traffico volutamente incontrollato e incontrollabile? proviamo a rivendicare aria respirabile? E’ un tuo diritto, ricordalo!

Noi lo facciamo, SABATO 22 MAGGIO 2010 alle h 14.30, a FIRENZE con la prima NO SMOG PARADE!

Molti hanno già aderito, ma abbiamo bisogno del tuo aiuto! vuoi darci una mano per organizzare una NO SMOG PARADE NAZIONALE ? cosa aspetti? invia subito la tua partecipazione….aderisci, come associazione, comitato o cittadino e collaboriamo, tutti insieme è meglio, facciamo rete! Pensiamo insieme l’iniziativa e promuoviamola ovunque…

Chiediamo un’aria che sia respirabile!

Chiediamo una politica che favorisca veicoli ad emissione zero, una mobilità più civile e sostenibile, lo sviluppo della rete di piste ciclabili, di favorire chi non inquina, di non aspettare che sia finito il petrolio per passare alle auto elettriche o a idrogeno, maggiori spazi verdi e aree libere, un trasporto pubblico realmente efficiente e integrato.

Sono sufficienti come motivazioni? allora proviamo tutti insieme ad alzare la voce e manifestare, per farlo basta essere in tanti! E se tu non puoi venire… puoi sempre estendere l’invito ad amiche e amici !

Per adesioni: info@popcafe.net – info@terraonlus.it – Marco (3392006606) o Daniel (3202766185)

EMISSIONI ZERO, TRASPORTI COLLETTIVI, L’UNICA POSSIBILITÀ PER UNA CITTÀ PIÙ VIVIBILE!

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Il "Comitato per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide" sulla riconversione a carbone a Rossano

Fone: Sibarinet.it "Si è tenuta ieri sera nella Sala Della Comunita’ Montana la riunione del Comitato per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide in preparazione dell’incontro dibattito indetto per domani, venerdì 21 maggio
al “Residence il Salice” di Corigliano, che vedrà la partecipazione dei cittadini della piana di Sibari interessati al tema della RICONVERSIONE a CARBONE della CENTRALE ENEL di ROSSANO, con l’intervento di politici di maggioranza e opposizione, chiamati ad esprimersi su un argomento di crescente centralità per l’intero territorio. Durante l’incontro rossanese è stato presentato il documento di contro osservazioni in risposta al progetto ENEL, appena terminato da un pool tecnico-legale costituitosi in seno al neo COMITATO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA SIBARITIIDE. Tale documento, contiene ai sensi di legge, le Osservazioni finalizzate a contrastare il Progetto di riconversione a carbone della Centrale Termoelettrica dell’Enel situata nel territorio del Comune di Rossano e verrà presentato ai competenti Ministeri dell’Ambiente, delle Attività Produttive, dei Beni Culturali, nonché al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, in risposta all’Avviso Pubblico di ENEL Produzione SPA apparso sugli organi di stampa lo scorso 30 aprile. L’Avvocato Amerigo Minnicelli –fra gli autori del documento stesso - ha illustrato le articolate osservazioni e controdeduzioni al progetto dell’uso del carbone quale combustibile per l’impianto rossanese. Il prof. Fabio Menin, anch’egli membro del pool tecnico-legale unitamente ad altri ingegneri, medici ed esperti che hanno lavorato sinergicamente alla stesura del testo, si è soffermato particolarmente sulle Osservazioni relative agli aspetti tecnico-ambientali e ai contenuti del SIA ovvero dello “Studio di Impatto Ambientale” prodotto dall’Enel in relazione al piano di riconversione. Al dibattito sono intervenuti fra gli altri il Dr Mario Sapia - Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Rossano, il signor Morfù - Sindacato Lavoratori (SDL), oltre a numerosi rappresentanti istituzionali fra i quali l’Arch. Ernesto Rapani, il Presidente del Consiglio Comunale Loria, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Trento, l’ex assessore Avv. Natale Graziano. Al termine dell’incontro,l’assemblea ha approvato integralmente le Osservazioni contenute nel documento; sottolineando la necessità che i Consigli Comunali di Rossano e Corigliano deliberino congiuntamente al più presto il diniego della conversione a carbone e così facciano tutti gli altri 54 Comuni del comprensorio, possibilmente con una delibera unica approvata nello stesso giorno così come è stato proposto dall’Architetto Rapani. Con tale diniego al carbone deliberato dalle amministrazioni comunali dell’intero comprensorio, le amministrazioni Provinciale presieduta dall’Onorevole Mario Oliverio e quella Regionale guidata dall’Onorevole Giuseppe Scopelliti, potranno confermare subito i precedenti deliberati contrari al carbone. Il Sindaco Franco Filareto e i rappresentanti di alcune Associazioni ambientaliste sono intervenuti al termine del dibattito, così come il Dr Fortunato Amarelli , che in qualità di Presidente dei Giovani Industriali ha fermamente puntualizzato “ la contrarietà di Confindustria ad interventi che non rispettino i parametri di salvaguardia ambientale e sanitari come quello proposto dall’Enel”. Le conclusioni sono state tratte insieme dal rappresentante della storica Università Popolare, preside Prof Gennaro Mercogliano e dallo stesso Avv Amerigo Minnicelli cha ha ringraziato tutti gli intervenuti e in particolare il foltissimo e qualificato gruppo di giovani presenti, ricordando a tutti di essere presenti alla riunione di venerdì 21 indetta a Corigliano alle ore 19.30 presso il Centro Salice Vacanze, durante la quale il documento verrà ulteriormente presentato alla cittadinanza, alle istruzioni e alla compagine politica di maggiorana e opposizione prima dell’imminente invio ai Ministeri competenti in materia e alla Regione Calabria.

COMITATO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA SIBARITIDE

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Corigliano: Italia Nostra sul carbone a Rossano

Fonte: sibarinet.it - "Il Presidio di Italia Nostra di Corigliano è contrario ad ogni ipotesi di riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano. Tale riconversione è, infatti, inconciliabile con le potenzialità di sviluppo di un territorio che costituisce un punto di forza per una prospettiva di crescita sostenibile dell’intera Calabria.

Un’area nella quale il settore agroalimentare di qualità, le vocazioni turistiche e il tessuto produttivo non possono essere mortificate. La salvaguardia dell’agricoltura e del turismo ambientale, infatti, mal si coniugano con i fattori di inquinamento che scaturirebbero dalla presenza di una centrale a carbone. Si esprime, pertanto, la netta contrarietà ad un’operazione che non rispetta le vocazioni territoriali e che, nei fatti, mira a declassare un’intera zona da area di pregio ad area inquinata. La salvaguardia dell’ambiente, la qualità della vita e la salute dei cittadini sono le priorità che tutti insieme - sindaci, amministratori locali, forze sociali, ambientalisti, operatori turistici locali, e la stragrande maggioranza dei cittadini interessati - dobbiamo difendere opponendoci con tutte le nostre forze e con tutte le nostre energie a qualsiasi tentativo di riconversione della Centrale Enel di Rossano. Territori come la Sibaritide meritano tutto il nostro impegno e quello di quanti vogliono impegnarsi e lavorare per realizzare uno sviluppo sostenibile, pienamente rispettoso della natura, dei territori e di quanti abitano e vivono su di essi. Un plauso, pertanto, merita la spontanea e convinta iniziativa di cittadini ed operatori turistici da sempre socialmente impegnati, quali Luigi Pisani e Natale Falsetta, per aver promosso un comitato contrario all'ipotesi di riconversione a carbone ed aver avviato "dal basso" un'azione di mobilitazione delle coscienze".

Il Responsabile del Presidio di Italia Nostra di Corigliano, Fabio Pistoia

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Civitavecchia: cementificatori e cementificati. E il Grumo Misto si allarga

"La variante per costruttori e palazzinari (da Centumcellae.it)
Approvata quest'oggi dal Consiglio comunale la Variante 29: nuove case e palazzi per una città che, non si sa come, crescerà in pochi anni di 10.000 abitanti."

Che sia un bene o un male è un dato di fatto: la popolazione della nostra Città non cresce con lo stesso ritmo del Grumo Misto, che invece si ammassa sulle poltrone del Pincio come scorie in un deposito abusivo:

"...con la surroga del dimissionario Vincenzo Gaglione al cui posto è subentrato Ivano Bianchini: eletto tra i Socialisti a sostegno di Nicola Porro è immediatamente trasmigrato nelle larghe intese sostenendo dal Gruppo misto il centrodestra alla prima votazione" (Ricordiamo le new entry Daniele Perello da Sinistra e Libertà e del noto saltafossi Gianfranco Bergodi da UDC e tanti altri prima)

La popolazione in Italia non cresce, la popolazione civitavecchiese è ferma sui 50.000 da decenni, i giovani con alta formazione lasciano quasi sistematicamente la città, e allora:
a chi serve un milione di metri cubi di nuovo cemento?
Che domanda ingenua! Agli speculatori, al malaffare che ricicla denaro sporco.

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20 maggio 2010

"Clima. Allarme esperti Usa: scoraggiare l'uso di petrolio e carbone"

Fonte: LaStampa.it
"L'Autorevole Accademia nazionale delle Scienze chiede di agire

Washington, 19 mag. (Ap-Nuova Energia) - Per l'Accademia nazionale delle scienze, il massimo organismo scientifico degli Stati uniti, il cambiamento climatico è un problema talmente urgente che occorre rendere più costoso l'utilizzo di petrolio e carbone. L'accademia, consulente del governo, prende un'iniziativa inusuale, suggerendo misure specifiche per fermare il riscaldamento globale. Di solito l'organismo si esprime su questioni scientifiche senza indicare alla politica le scelte da compiere. Secondo il panel di scienziati gli Usa devono ridurre le emissioni di gas serra tra il 57 e 83 per cento entro il 2050, percentuali già indicate dal presidente Barack Obama. Per farlo, secondo gli scienziati, occorre introdurre una carbon tax oppure un meccanismo di cap and trade per limitare il biossido di carbonio. Copyright APCOM (c) 2008"

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I Verdi di Cosenza chiamano alla mobilitazione contro il carbone a Rossano

"COSENZA: VERDI, NO CENTRALE A CARBONE DI ROSSANO
(ASCA) - Cosenza, 19 mag - ''Entro la meta' giugno, i Verdi della provincia di Cosenza e quelli nazionali, di concerto anche con altre forze politiche, culturali e ambientali calabresi, promuoveranno una grande manifestazione a Rossano (Cs) per esprimere un forte ''no'' all'ipotesi di riconversione a carbone della Centrale Enel''. Lo si legge in una nota dei Verdi della provincia di Cosenza, che si sono riuniti , alla presenza del Consigliere Provinciale Mario Giordano e del Componente dell'Ufficio di Presidenza Nazionale, Aurelio Morrone ed un gruppo di Consiglieri comunali dei Verdi. Nel corso dell'incontro e' stato ribadito ''il ruolo dei Verdi nel panorama politico calabrese e cosentino, che non puo' essere assolutamente assorbito o sostituito da componenti ambientaliste, pur rispettabili, all'interno dei diversi partiti e movimenti tradizionali''.

''Tutti i presenti hanno affermato la loro forte ed assoluta contrarieta' alla riconversione a carbone della Centrale Enel di Rossano. L'uso del carbone, e' stato piu' volte sottolineato, e' incompatibile con le vocazioni ambientali e con le potenzialita' di crescita del nostro territorio e, soprattutto, con un'area come quella della Sibaritide, che costituisce un vero e proprio punto di eccellenza nel settore agroalimentare e turistico''.

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Balneabilità a Civitavecchia

Comunicato stampa del 18.5.2010

Il giorno venerdì 21 maggio alle ore 11.00 presso la sala conferenza del Polo Idrogeno di Civitavecchia (vecchia biglietteria del porto), si terrà un incontro sul tema della balneazione a Civitavecchia, promosso dall'associazione culturale Pirgo.org nell'ambito delle iniziative "2010 Battaglia per la balneazione ", evento al quale sono invitate le associazioni, la cittadinanza e le autorità locali e provinciali. Scopo dell'incontro dopo i dati pubblicati dall'Arpa sullo stato delle coste della città e gli impegni presi dal presidente della Provincia Zingaretti di Roma di ristabilire la balneazione entro il 2011, è quello di fare il punto sulla situazione effettiva, sulle competenze e sulle azioni che sono state e verranno intraprese.
Nell'ambito dell'incontro saranno resi pubblici i dati del sondaggio on line commissionato da Pirgo.org. ed effettuato da Sonda, nel quale sono state raccolte le opinioni degli abitanti e dei frequentatori della città sulla situazione del mare e delle coste, la loro frequentazione, e le attuali contraddizioni.

Il Presidente Pirgo.org
Angelo Fanton

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19 maggio 2010

Osservatorio Ambientale: finalmente chiarezza

Comunicato stampa

Con Determinazione della Regione Lazio B1757 del 25.03.2010 è stato istituito l'Osservatorio Ambientale previsto quale prescrizione nel decreto V.I.A. n°680/2003 relativo alla centrale a carbone di Torrevaldaliga nord.

La Regione Lazio, inoltre, ha proceduto nella nomina dei componenti dell'osservatorio che sarà attivato entro il mese di Maggio 2010 ed avrà lo scopo di analizzare lo stato ambientale del comprensorio attraverso l'analisi dei livelli complessivi degli inquinanti dell'area provocato dalle diverse fonti e studiarne le ricadute sulle popolazione; monitorare i parametri di qualità dell'ambiente derivanti dall'esercizio della centrale; gestire gli eventuali fenomeni di criticità ambientale derivanti dall'esercizio della centrale; ricercare soluzioni tecnologiche per l'ulteriore abbattimento degli inquinanti ed infine, ma non per importanza, informare i cittadini sui risultati degli studi e delle misure effettuate.

Un risultato non scontato, ottenuto grazie alla costante azione portata avanti sin dal 2008 dalla Procura di Civitavecchia, che vogliamo ringraziare pubblicamente, e che non solo rende merito alle tante delle denunce dei comitati, ma soprattutto rende palese ancora di più, semmai ce ne fosse bisogno, l'illegittimità del Consorzio per la gestione dell'Osservatorio istituito dai Sindaci del comprensorio, su spinta del Sindaco Moscherini, nel 2009.

Apprezziamo particolarmente che sia stato sottolineato che il funzionamento dell'Osservatorio debba avvenire senza fondi ENEL, che la partecipazione dei rappresentanti delle varie istituzioni sarà a carico di quest'ultime, al fine di evitare che i fondi erogati dal controllato, ovvero l'ENEL, possano influenzare i controllori e che a tal fine ci sono già fondi a disposizione presso il Ministero dell'Ambiente.

Inquieta, invece, e non poco, che i Sindaci della corte di Moscherini, in un azione congiunta, nonostante formale richiesta inoltrata dalla Direzione Regionale Ambiente, non abbiano provveduto alla designazione di propri componenti in seno all'Osservatorio, quasi a lasciar trasparire che piuttosto che le attività di monitoraggio ambientale e sanitario sulle ricadute della centrale su territorio e popolazione, il vero fine perseguito fosse la gestione dei fondi previsti nella convezione per il funzionamento dello stesso.

Diventa ora improrogabile che il carrozzone sin qui rappresentato dal Consorzio per la Gestione dell' Osservatorio venga immediatamente sciolto e che finalmente venga spiegato ai cittadini come si sono stati impegnati i fondi ad esso destinati.

Nell'auspicare che l'istituzione dell'Osservatorio comporti finalmente l'avvio di concreti e stringenti controlli sugli effetti ambientali e sanitari della centrale, come da anni i comitati stanno chiedendo, ci auguriamo che l'azione della Procura prosegua anche nel verificare l'ottemperanza concreta delle tante altre prescrizioni inevase dall'ENEL, una per tutte l'interramento degli elettrodotti e la realizzazione del cosiddetto "Parco dei Serbatori", ovvero il bosco di 40 ettari che dovrebbe sorgere in aree limitrofe alla centrale.

I cittadini continueranno nella loro azione di denuncia delle tante carenze ed omissioni amministrative ed autorizzative e chiederanno ai competenti organi di controllo, quali ad esempio la Corte dei Conti, di verificare la correttezza delle modalità e finalità di utilizzo dei fondi ENEL destinati all'Osservatorio.

E questa volta i Sindaci, loro malgrado, dovranno fornire risposte convincenti!

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18 maggio 2010

Un futuro splendente per Civitavecchia: carbone monnezza e cemento

Moscherini preparae l'enorme colata di cemento su Civitaecchia (e le mafie si preparano a banchettare)

Da centumcellae.it

Sperando di fare cosa utile ai cittadini civitavecchiesi che probabilmente si troveranno da qui a qualche anno a vivere in una città molto diversa da quella attuale, cerco di fare il punto sulla questione della Variante 29 al Piano Regolatore Generale discussa nel primo dei due direttivi del Pd svoltosi ieri lunedì 17 maggio dalle ore 17.00 alle 20.00 affinchè chi sia dei dirigenti che degli iscritti del Pd ma anche dei semplici cittadini interessati alle questioni urbanistiche della nostra città non è stato presente possa intervenire domani mercoledì 19 maggio alle ore 17.00 nella seconda seduta del direttivo-attivo del Pd.
Dall’illustrazione della Variante 29 fatta da Annalisa Tomassini, ricordo già assessore all’Urbanistica nella giunta di centro sinistra guidata dall’ex sindaco Gino Saladini, risulta che la Variante 29 non è una variante ad una variante, come furbescamente è stata presentata da questa Amministrazione, ma è di fatto una Variante al piano Regolatore Generale.
In origine la Variante 29, infatti, era stata pensata come sanatoria per sbloccare quei terreni che sono da tempo stati individuati come ricadenti nelle c.d. “zone compromesse” e che doveva permettere a tante famiglie civitavecchiesi, proprietarie di quei terreni, di potersi costruire la prima casa sul proprio terreno. Con sorpresa nel direttivo-attivo di lunedì scorso, dove ricordo erano presenti oltre 30 persone tra dirigenti di partito(15), membri della segreteria (6) e semplici iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico, abbiamo verificato come la Variante 29 sia effettivamente una variante al Prg perché la stessa non risponde al titolo con il quale è stata identificata, ossia “Piano per l’edilizia residenziale pubblica e sociale nonché per la creazione di due parchi urbani di un sistema di verde complementare finalizzati all’integrazione degli standard urbanistici e per la dotazione di infrastrutture e di servizi generale del settore nord della città”.
Infatti da un primo sguardo generale alla variante risulta che:

1) l’edilizia residenziale pubblica e sociale non sia preponderante rispetto a quella privata. Le cubature previste si traducono poi in abitazioni che andrebbero a soddisfare l’esigenza di oltre 10.000 abitanti, dato questo che cozza evidentemente con l’elevato numero di appartamenti invenduti a Civitavecchia e soprattutto a fronte di una popolazione che negli ultimi anni non è cresciuta quasi per niente. Inoltre la Variante 29 pone l’attenzione su aree non contemplate nelle precedenti 32 Varianti al Piano Regolatore Generale, ecco perché la Variante 29 risulta una vera e propria Variante al Prg.

2) Sempre nella dicitura della Variante 29 si cita anche la realizzazione di "due parchi urbani di un sistema di verde complementare finalizzati all’integrazione degli standard urbanistici", motivazione palesemente falsa perché in realtà la Variante 29 prevede di fatto il mantenimento di un parco già in essere e mancante solo del collaudo, quello di Fiumaretta, e la creazione, non si capisce bene come, di un altro parco su un fosso, quello di Zampa d’Agnello che in quanto fosso non permette la facile creazione di strutture ricreative. Dunque di quali parchi si parla? E inoltre perché non si fa menzione della ristrutturazione e della messa a norma e in sicurezza degli altri tre parchi già presenti a Civitavecchia, ovvero il Parco Antonelli-della Resistenza, il Parco dell’Oliveto-dei Martiri delle Foibe e del Parco di San Gordiano-Yuri Spigarelli che versano in una situazione pericolosa e indecorosa? Non era uno degli obiettivi del Sindaco Moscherini quella di spalmare i famosi 40 ettari del parco che l’Enel doveva realizzare a ridosso della centrale sui parchi cittadini? Mi sembra che di ciò nella Variante cementificatoria non vi sia traccia. Anzi no, scusate in effetti le micro aree di verde che questa Amministrazione pensa possano essere sufficienti a 60.000 abitanti siano quelle contemplate all’interno delle dieci rotatorie da realizzare entro l’estate.

3) Anche se il quartiere di Aurelia resta miracolosamente fuori da questa cementificazione, in realtà perché già “mangiata” dal progetto del Piau, per caso l’area interessata da alcune costruzioni è quella che si trova all’ingresso di Aurelia, sulla sinistra e di proprietà della Compagnia Portuale Civitavecchia. Curioso, non trovate?

4) Nella Variante 29 non si fa riferimento al Piano Territoriale Provinciale Generale che vincola le varianti dei Comuni della Provincia di Roma e che anche in questo caso, forse per un’altra mera coincidenza, non viene tenuto presente. Va ricordato che tutte le varianti devono fare riferimento al Ptpg, quindi non si capisce come mai non sia stato scritto nulla in proposito nella Variante 29.

5) L’area di interesse della Variante 29 arriva, anche qui guarda caso, proprio al confine con la Scaglia, nei pressi di Torre d’Orlando dove, sempre per puro caso, l’Ater ha acquistato un’area sulla quale intende costruire a costo zero per il Comune ben 300 appartamenti di edilizia pubblica e sociale, eccola qua, e che invece il sindaco Moscherini stà inspiegabilmente impedendo a vantaggio della realizzazione delle 40 mini casette di legno che devono sorgere in una quartiere già duramente provato da mille problemi come San Liborio. Per dovere di verità va detto che sono solo quattro le aree all’interno della città destinate all’edilizia pubblica mentre oltre il 60% di quello che si vuole realizzare ricade nell’edilizia privata. Inoltre dalla Scaglia in poi fino al Comune di Tarquinia, passando per la Frasca, Sant’Agostino, Aurelia e Santa Lucia ci si trova nell’area interessata dal mega progetto di Moscherini denominato Piau e che prevede la realizzazione di 4200 ettari di zona industriale e che sempre per puro caso permetterebbe, ecco qui, l’impiego di 10.000 persone. Non certamente civitavecchiesi.

6) Infine le tavole della Variante 29 e quelle del Piau sempre per uro caso, si incastrano perfettamente come due parti di un unico grande puzzle. Una Variante diabolica, dunque che non permette una seria riflessione su una procedura che non contempla una concertazione corale con le reali esigenze della collettività civitavecchiese ma che di fatto risponde ad oscuri e poco chiari interessi privati. Dunque con questo tipo di stravolgimento ai fini della mera speculazione edilizia si tradisce l’originario spirito della Variante 29, ovvero quello di sbloccare le zone compromesse e permettere ai singoli civitavecchiesi di costruirsi la prima casa a vantaggio di interessi urbanistici privati, oltre che della realizzazione di edilizia residenziale e sociale e di interventi a beneficio del miglioramento del verde pubblico.

Ricordo che la variante 29 sarà oggetto di discussione del Consiglio Comunale che si svolgerà dopodomani, giovedì 20 maggio.

Roberta Galletta - Coordinatrice Circolo Partito Democratico Civitavecchia

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