No al carbone Alto Lazio

20 ottobre 2010

La nascita di un nuovo soggetto politico dalle radici sane della nostra società

Comunicato stampa, riceviamo e pubblichiamo

"Si è svolto sabato 16 ottobre 2010 un importante incontro a Torino, nel Quartiere di San Salvario, promosso dalla Rete Provinciale torinese dei Movimenti e delle Liste di Cittadinanza (RPMLC), il cui titolo già esprimeva una vera e propria svolta politico-culturale: "Costruire un'agenda comune per una società capace di futuro. Movimenti e liste di cittadinanza a confronto per una nuova rappresentanza politica".

Invitati al confronto, di fronte a un pubblico di rappresentanti di numerosi movimenti, liste civiche indipendenti dai partiti politici, si sono incontrati Giulietto Chiesa (Alternativa), Massimo Fini (Movimento Zero) , Francesco Gesualdi (Centro Nuovo Modello di Sviluppo), Maurizio Pallante (Movimento per la Decrescita Felice), Fernando Rossi (Per il Bene Comune), Nanni Salio (Ecoistituto "P.Cavaliere"- Sereno Regis), Luca Salvi (Movimento Etico Solidale).

L'incontro ha registrato una larga convergenza di punti di vista sulla necessità di avviare una "fase costituente" per verificare le forme, le modalità, i temi attorno a cui creare una nuova rappresentanza politica, decisamente alternativa all'attuale casta politica italiana, da costruire superando la vecchia e ormai inattuale dicotomia tra una destra e una sinistra entrambe "sviluppiste" e entrambe impegnate a sottrarre sovranità al popolo italiano e a procedere sulla strada catastrofica della rapina dei territori e della natura.

La fase costituente - è stato convenuto all'unanimtà dai partecipanti - viene avviata e sarà coordinata dalla RPLMC sulla base di un documento preparatorio che sarà integrato e sviluppato tenendo conto della discussione avviata a Torino.

Si prevedono una serie di incontri tematici che affronterano una ad una le questioni di principio - su cui i partecipanti al seminario hanno avuto sia punti di convergenza, sia punti che dovranno essere approfonditi.

A partire dai risultati preliminari e fidando sulle larghe convergenze già verificate, si prevede di dare vita a forme differenziate di coordinamento e collegamento tra le organizzazioni e i movimenti presenti e tra molte altre realtà, non ancora presenti a Torino, che si cercherà di coinvolgere al più presto in questo processo.

E' stata evidenziata la necessità di dotarsi di strumenti comuni di comunicazione e di informazione. Su questo problema si terrà a breve termine un incontro operativo tra i partecipanti all'incontro di Torino.

La Rete Provinciale torinese dei Movimenti e delle Liste di Cittadinanza è il punto di riferimento nazionale di questo sforzo innovatore. Tutti i movimenti, comitati, organizzazioni che operano sui territori sono invitati a prendere contatto. I temi trattati nell'incontro di Torino sono temi che interessano tutti coloro che sono consapevoli della gravità della situazione e che intendono unire i loro sforzi per l'obiettivo di una transizione democratica e pacifica verso una nuova società solidale e umana."

Rete Provinciale torinese dei Movimenti e Liste di Cittadinanza:

Circolo della Decrescita Felice di Torino

Movimento Alternativa Piemonte

Per il Bene Comune Piemonte

ANIMO Nichelino

Comitato di cittadinanza attiva e Lista civica Rivalta Sostenibile

Lista civica Alpignano,

Lista civica No Inceneritore Beinasco

Movimento Piossasco Sostenibile

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19 ottobre 2010

Progetto UE "Intamap": monitoraggio in tempo reale dell'inquinamento

Da Ecologiae.com (via UPLS)
Il programma, open source, sarà consultabile via web attraverso l’Open Geospatial Consortium (OGC).L’Unione europea ha finanziato con 1,8 milioni di euro il progetto Intamap che permette di mappare, in tempo reale, l’inquinamento atmosferico, dell’acqua e del suolo delle nostre città. L’iniziativa, che fa parte dei progetti di ricerca nel settore ambientale dell’Ue, è già attiva in Germania dove è utilizzata per monitorare le zone soggette a radiazioni nucleari di tipo gamma.
Intamap è un software che dà accesso, pubblico, a tutte le informazioni sulla salute dell’aria, dell’acqua e del suolo del pianeta. Sulle mappe dell’inquinamento si possono rintracciare, attraverso delle curve di isolivello, le aree inquinate, capire l’origine e il tipo di inquinamento e la destinazione.
Le mappe dei siti inquinati sono state ideate con un obiettivo specifico e si pongono come strumento indispensabile affinché le autorità sappiano, in tempo reale, quali problematiche ambientali affrontare, a quali emergenze dare priorità di intervento e come tutelare la salute dei cittadini prima che l’inquinamento abbia effetti irreversibili sulle persone. Se prima ad esempio era possibile monitorare le zone costiere colpite da inquinamento da idrocarburi, con il sistema Intamap si possono conoscere l’entità del disastro ambientale, l’origine della contaminazione e si può quindi intervenire in modo più specifico. Il programma di mappatura dell’inquinamento è così dettagliato che è in grado di misurare i livelli di particelle inquinanti atmosferiche anche in zone molto ravvicinate. E’ possibile persino calcolare la propria esposizione agli inquinanti se si rintraccia il proprio percorso per raggiungere il posto di lavoro, ad esempio.
Il progetto di monitoraggio ambientale Intamap vede al lavoro ricercatori e studiosi provenienti dal Belgio, dall’Austria, dalla Germania, dalla Gran Bretagna, dalla Grecia e dall’Olanda. E’ nello stato tedesco che il software è stato implementato, presso il BfS (Das Bundesamt fur Strahnlenschutz). Molto soddisfatto il vicepresidente della Commissione europea, Neelie Kroes, che ha dichiarato

Il progetto INTAMAP è un buon esempio del contributo che la ricerca può apportare al miglioramento della vita quotidiana in Europa. Le mappe in tempo reale dell’inquinamento possono costituire per le autorità pubbliche uno strumento fondamentale per individuare le fonti dell’inquinamento e il modo migliore per risolvere il problema, ma possono anche aiutare i singoli cittadini ad evitare l’inquinamento come lo smog.

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Nuova assemblea di "Forum Energia e Territorio Beni Comuni", Puglia

Comunicato stampa -Forum Energia e Territorio Beni Comuni- Puglia
Lo scorso 9 ottobre si è tenuta a Bari nella chiesa di San Sabino la seconda assemblea regionale dei Comitati, Associazioni, Movimenti e Cittadini che ha avuto come tema centrale della discussione la questione energetica, le problematiche del ciclo dei rifiuti che si tenta di chiudere attraverso l’incenerimento.
Si è quindi evidenziato come oggi la Regione Puglia producendo energia in quantità doppia rispetto al proprio consumo è asservita ormai agli interessi di tutte quelle aziende che realizzano grossi profitti attraverso: impianti di incenerimento rifiuti, centrali a carbone e a gas, biomasse, rigassificatori, fotovoltaico e eolico selvaggio, petrolio e nucleare.
Nasce l’esigenza, di fronte a tale aggressione, da parte di tutti i movimenti e i comitati che da anni lavorano sul territorio, di mettere a punto, insieme, una piattaforma che abbia come comune denominatore i bisogni e le istanze delle popolazioni.
Quello che è emerso con forza dalle due assemblee che si sono tenute a Bari da parte di tutte le realtà presenti è quello di far uscire da una dimensione ristretta le vertenze portate avanti dalle realtà locali per cercare di portarle su una dimensione più ampia che è quella regionale.
Oggi non possiamo più rimandare la possibilità di aprire una nuova fase in cui emerga con forza la necessità di creare, sulle tematiche energetiche, quel conflitto sociale che di fatto rappresenta l’unica opportunità per far emergere quella cooperazione sociale tra soggettività diverse che è il punto focale per costruire una piena democrazia.
Vogliamo insomma aprire la strada ad una vera democrazia partecipata qui in Puglia in cui i movimenti possano “imporre” nell’agenda politica regionale la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo basato sulla tutela dei beni comuni.
Per questo chiediamo una moratoria regionale su tutti gli impianti in fase di progettazione o realizzazione che distruggono il nostro territorio e compromettono la salute dei cittadini;inoltre vogliamo aprire una discussione sulle linee guida che la regione Puglia si appresta a varare in tema di energia; vogliamo che la Regione Puglia faccia decollare nelle nostre città una volta per tutte quella raccolta differenziata porta a porta che ci porterebbe finalmente fuori dall’emergenza rifiuti.
Per tutti questi motivi il Forum ha deciso di avviare un percorso di mobilitazione con assemblee e formazione di coordinamenti provinciali in ogni territorio e chiama a una grande mobilitazione tutte le forze sane della regione a Bari il 13 Novembre alle 16 per una grande manifestazione regionale con la quale non solo manifestare il nostro dissenso e l’inquietudine di fronte all’aggressione del nostro territorio ma anche sostenere le nostre proposte in tema di energia, rifiuti, ambiente e salute.
Seguirà a breve anche un sit-in da realizzarsi presso la sede della Regione Puglia con il quale presentare le nostre proposte .
Invitiamo quindi tutte e tutti i Pugliesi a partecipare alle prossime assemblee ed alla grande manifestazione Regionale del 13 Novembre a Bari

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Taranto va bonificata. Col carbone?

Da IlGiornale.it
"Ieri, nel corso della commissione Attività produttive in Regione, erano presenti anche i responsabili dell’Ilva che hanno spiegato come la realizzazione di una centrale a carbone viene fortemente richiesta proprio da quegli enti locali che invece fino ad ora hanno sempre negato, e anzi hanno alzato polveroni sul rispetto dell’accordo di programma da parte del gruppo Riva. «Da tempo vado dicendo che a Roma, anche in ambienti Enel, sanno di queste intenzioni e parlano apertamente di
150 assunzioni necessarie proprio per la nuova e più grande centrale che prenderà il posto di quella sotto la Lanterna la cui concessione è in scadenza - esplode il capogruppo della Lega Edoardo Rixi - La Tirreno Power di Vado Ligure, concorrente Enel, ha più volte denunciato che la Regione si opponeva al “revamping” della loro centrale, proprio perché ormai sta portando avanti il piano del carbone a Cornigliano. I rappresentanti Ilva, nel corso dell’audizione, hanno reso nota la questione e a quel punto Guccinelli ha dovuto ammettere che qualcosa sotto c’è, pur definendola un’ipotesi da valutare, mentre è ormai chiaro che proprio Regione e Comune stanno andando in pressing per fare la centrale».
Esplode subito la polemica a Cornigliano. Maurizio Amorfino, capogruppo della Lega Nord in Municipio, appena informato della novità, non nasconde la rabbia: «L’accordo prevedeva che al posto delle Acciaierie, in quelle aree, dovessero sorgere attività non inquinanti e in grado di offrire occupazione alla delegazione. Ora invece finalmente viene alzato il velo su quello che la sinistra riserva per l’ennesima volta a Cornigliano. Vedremo come ce la racconteranno questa volta».

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Carbone a Saline Joniche: quando il "no" politichese significa "sì (ma non diciamolo apertamente)"

Da 'NtaCalabria.it

"Gli ultimi risvolti a Saline Joniche intorno al progetto della Sei riguardano soltanto l’ennesima tappa di una vicenda che avuto inizio nell’estate 2007 a Pentidattilo quando a parlare per prima sul “pericolo” fu Nuccio Barillà, di Legambiente.

Nel 2008 giunse il progetto per la costruzione della centrale a carbone da 1320 Megawatt al comune di Montebello Jonico e agli altri comuni interessati, così come a tutti gli altri enti. L’allora sindaco di Montebello Jonico Loris Maria Nisi si mobilita subito coinvolgendo gli altri sindaci per il “no” al carbone. Nisi nomina un suo esperto, il professore Vincenzo Piccione, il quale consegna una relazione con la richiesta di determinate integrazioni.

Intanto, il 17 settembre del 2008 a Roma viene convocata la prima conferenza dei servizi dove tutti i sindaci dichiarano il proprio “no” alla centrale. I rappresentanti della regione Calabria lasciano sui tavoli romani una relazione a firma del presidente Agazio Loiero alla quale a novembre, su richiesta del ministero, viene allegato l’atto ufficiale nel quale la regione chiarisce che non intende avere sul proprio territorio una centrale a carbone.

Continuano le battaglie per il “no”. Lo stesso Nisi convoca in piazza il consiglio comunale dove scaturisce, anche, la notizia che c’erano 50 milioni di euro per la riqualificazione dell’area di Saline che punta all’eco-sostenibilità.

La Sei S.p.a, nel frattempo, chiede una sospensione della procedura autorizzativa. Ad ottobre del 2008 viene sospesa per un periodo di sessanta giorni anche il procedimento VIA. A gennaio del 2009 la Sei aveva provveduto ad inoltrare parte della documentazione integrativa allo studio di impatto ambientale riservandosi l’inoltro degli elaborati progettuali entro tempi brevi. A febbraio veniva completato l’inoltro di tutti i documenti e così viene riavviato il procedimento.

Intanto le urne a Montebello Jonico portano al comune Antonino Guarna grazie ad una campagna elettorale improntata sul “no” al carbone. Tuttavia, dopo poco tempo dall’insediamento si notano le prime discrepanze in quanto non viene data risposta alle integrazioni alle osservazioni fatte dall’allora consulente dell’amministrazione che sarebbero dovute passare al vaglio per eventuali altre controdeduzioni e che al professore Piccione non sono mai giunte.

Il 15 dicembre arriva un fax al protocollo del comune di Montebello. L’ente è invitato ad essere presente giorno 17 alla commissione AIA per il parere istruttorio tramite il proprio esperto, il professore Piccione, il quale non viene invitato neanche a Roma. Il sindaco Guarna spiega che l’assenza era legata alla ristrettezza dei tempi.

Per i mesi successivi si assiste ad un silenzio sulla vicenda fino agli ultimi giorni quando si capisce che la società svizzera Sei è intenzionata a portare avanti il proprio progetto. Infatti, nel comune di Melito, in forma privata, ed in quello di San Lorenzo, gli incaricati della multinazionale si incontrano con gli amministratori dell’area per presentare le “modifiche strutturali” del progetto. Nello stesso tempo a Montebello Jonico il sindaco Guarna informa la minoranza, durante il consiglio comunale, che non esistevano al momento sulla paventata nomina della commissione interuniversitaria che deve valutarne l’impatto ambientale. Pochi giorni fa, invece, i sindaci dell’area grecanica, tranne Curatola e Sapone per protesta, si riunivano in gran segreto per firmare un protocollo d’intesa con la nomina di una commissione per valutare l’impatto ambientale che la centrale a carbone avrebbe sul territorio. La notizia ha fatto aumentare ulteriormente la preoccupazione della popolazione e dei politici provinciali e regionali, tra i quali Minniti, Nucera e Giordano, che esternavano a mezzo stampa il loro voto contrario.

Arriviamo al consiglio comunale del 18 ottobre 2010 dove la minoranza ha chiesto alla maggiornaza di revocare il protocollo d’intesa per la nomina di una commissione d’esperti per il progetto della centrale a carbone ottenendo il voto contrario da parte dell’amministrazione Guarna.

La domanda naturalmente sorge spontanea. Se anche a livello nazionale il parere si è espresso negativamente ed anche i comuni erano d’accordo, che senso ha oggi nominare nuovamente una commissione di esperti, che costerà almeno 20 mila euro ad ogni comun?

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22 ottobre “Ma il cielo è sempre più blu” convegno a Vado Ligure


Da Albenga Corsara
"L’ampliamento a carbone della centrale Tirreno Power di Vado Ligure e Quiliano è al centro di un delicato confronto su scala provinciale che investe istituzioni, sindacati, partiti politici, associazioni, comitati, cittadini.

Per discuterne, per spiegare la propria posizione e avanzare delle proposte Rifondazione Comunista, insieme ai Giovani Comunisti e al ForumAmbientalista, ha organizzato per venerdì 22 ottobre una giornata dedicata al progetto di ampliamento. L’incontro che richiama nel titolo la nota canzone di Rino Gaetano “Ma il cielo è sempre più blu” vivrà di due eventi: al pomeriggio un convegno alla sera un concerto.

Dalle ore 15 presso la società Baia dei Pirati a Vado Ligure, infatti, si terrà l’incontro “Carbone, lavoro, salute. La questione Tirreno Power” che vedrà la partecipazione di: Federico Berruti (Sindaco di Savona), Attilio Caviglia (Sindaco di Vado Ligure), Alberto Ferrando (Sindaco di Quiliano), Simona Ricotti (Comitato No Coke di Civitavecchia), un rappresentante dell’Associazione Uniti per la Salute, Giorgio Bonorino (FIOM-CGIL), Maurizio Loschi (Segretario provinciale CUB), Federico Valerio (chimico, ricercatore), Alessandro Giannì (Direttore delle Campagne Greenpeace Italia), Marco Ravera Stefano Sarti (Presidente Legambiente Liguria), Ciro Pesacane (Presidente ForumAmbientalista), Franco Zunino (già Assessore all’Ambiente Regione Liguria) e Bruno Casati (già Assessore al Lavoro della Provincia di Milano).

Come si intuisce dal ricco elenco dei partecipanti, il convegno cercherà di affrontare tutti gli aspetti legati all’ampliamento (l’ambiente, la salute, l’occupazione), proverà a mettere in contatto realtà diverse, traccerà una strada alternativa.

Dalle ore 20, invece, presso l’Oratorio di San Lorenzo a Quiliano si svolgerà il concerto. Abbiamo lanciato un’idea che è stata raccolta: suonare per una giusta causa. All’iniziativa hanno aderito The Lonesome Pines, il Duo Pesenti, A Brigà e Claudio Bellato. Preciso che questi musicisti hanno accettato di suonare gratis e colgo l’occasione per ringraziarli pubblicamente.

Quindi quella di venerdì prossimo sarò una giornata da non perdere: parole e musica per dire no al progetto di ampliamento a carbone.

di Marco Ravera – Segretario provinciale Rifondazione Comunista"

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18 ottobre 2010

I punti critici di intervento per un futuro sostenibile secondo Unep

Riportiamo da Greenbiz
L’Unep (l’United nations environment programme) ha recentemente pubblicato un rapporto dal titolo “A brief for policymakers on the green economy and the millennium development goals” in cui vengono descritte le undici aree di intervento che consentono il passaggio ad un’economia verde, auspicato da molti Paesi. Non solo, secondo il rapporto, tale passaggio, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo si tradurrà in una sensibile diminuzione della fame e della povertà. 
Continua qui

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Progetto carbone SEI: news da Saline Joniche


Fonte: 'NtaCalabria.it
“Discussione sulla proposta di realizzazione di una centrale a carbone sul territorio dell’ex liquichimica da parte della SEI .Verifica dello stato di attuazione dell’inciso sul tema inserito nelle linee programmatiche”. La questione del progetto della centrale a carbone a Saline Joniche finalmente arriva in consiglio comunale e riguarda la convocazione del civico consesso nel comune di Montebello Jonico con un unico punto all’ordine del giorno. Oggi pomeriggio alle ore 16 verrà discussa nei locali di via Portovegno una vicenda, quale quella del
progetto avanzato dalla società svizzera Sei, la cui trattazione da parte dell’attuale amministrazione comunale non convince a molti, soprattutto la minoranza composta da Giuseppe Cuzzucoli, Loris Maria Nisi, Ugo Suraci, Giovanni Foti e Giuditta Zaccuri. Il primo cittadino Guarna, dopo vari dietro front nel recente passato, si è trovato “costretto” a convocare un consiglio comunale ad hoc durante il quale l’intera amministrazione dovrà finalmente “giocare” a carte scoperte per rendere partecipi anche i cittadini che da tempo si trovano a venire informati di vari passaggi compiuti da alcuni sindaci dell’area grecanica soltanto attraverso le notizie della stampa, mezzo di comunicazione peraltro escluso da incontri privati tra le parti. Le varie incongruenze sin qui evidenziate anche dalla minoranza guidata dal capogruppo Cuzzucoli affondano le radici sin dalla campagna politica che ha portato alla vittoria di Guarna che campeggiava con cartelloni inneggianti al No al carbone. Tuttavia, dal suo insediamento, si è subito capito che qualcosa veniva tralasciato come quanto non veniva data risposta alle integrazioni alle osservazioni fatte dall’allora consulente della precedente amministrazione Nisi, Piccione, che sarebbero dovute passare al vaglio per eventuali altre controdeduzioni.

Intanto il 15 dicembre 2009 arrivava un fax al protocollo del comune di Montebello dove l’ente veniva invitato ad essere presente giorno 17 dello stesso mese alla commissione AIA per il parere istruttorio tramite il proprio esperto, il professore Piccione, il quale non viene invitato neanche a Roma. Intanto la minoranza apprendeva che il sindaco stava discutendo con altri amministratori sulla nomina di una commissione di esperti ai quali sottoporre il progetto presentato dalla SEI al fine di ricevere le loro valutazioni tecniche. Inoltre, il 07.08.2010, il sindaco incontrava altri amministratori per discutere in merito alla costituzione di una commissione di esperti che potessero dirimere ogni dubbio. La riunione veniva rinviata all’unanimità dei presenti al 4 settembre anche se l’incontro non si teneva senza nessuna comunicazione al capo gruppo Cuzzucoli che si presentava, invano, all’appuntamento.

Tuttavia, nel consiglio comunale dello scorso 27 agosto, Guarna, sollecitato da Cuzzucoli, rispondeva che non c’erano novità in merito alla proposta della nomina della Commissione di esperti ed anche sullo stato della procedura mentre, di li a poco, la stessa società svizzera Sei incontrava gli amministratori dei vari comuni grecanici in due incontri separati e direttamente a domicilio senza che nessuno fosse informato e con la stampa che non poteva partecipare a causa del divieto imposto dalla stessa Sei.

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I sonetti di Giancarlo Peris. "La pubblicità dell’ENEL"


Formidabile quel settore Comunicazione di enel, colosso malato che anche con 50 miliardi di euro debiti mai risparmia sul makeup pubblicitario, per ripulir bene l'immagine dei suoi business presso l'opinione pubblica.
Ecco il quarto sonetto del prof. Giancarlo Peris, a un mese dall'inizio di questa rubrica settimanale dedicata alle sue opere di poesia dialettale. Buona lettura e buona settimana a tutti.

"La pubblicità dell’ENEL" 18 ottobre 2010

Vedo ogni giorno a la televisione
‘No spot dell’ENEL tanto convincente
‘Ndove co’ sole, vento e co’ soffione
Produce ininquinabile corrente.


E so’ basito pe’ l’evoluzione
Che ha avuto ne ‘sti sessant’anni l’ENTE
Che emette aria pulita a profusione
Quanno ‘na vorta adera puzzolente.


E me sorprenno che co’ ciò ch’ha fatto
De granne pe’ abbelli’ ‘sto litorale
Co’ cielo terso e carbone pulito,


Su quelo spot ‘n appare tutt’a un tratto,
Su lo sfonno de un ber prato pulito,
La ciminiera e er fumo ornamentale.

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"Post carbon cities": affrontare l'incertezza energetica e climatica

Una lettura istruttiva: "Post Carbon Cities", tradotto in italiano dal team di Indipendenza Energetica cui va il nostro plauso per l'ottimo lavoro. Sul loro sito altre troverete altre pubblicazioni tradotte e liberamente scaricabili.

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Una serata contro il nucleare



Mentre il governo Berlusconi si prepara ad attivare una centrale nucleare a Montalto di Castro, e forse anche a impiantarci un deposito di scorie sotto il culo, come documentato poco tempo fa dal Sole24Ore


 per stasera Greenpeace ha organizzato a Roma l'evento "Nuclear Emergency


"La decisione del governo Berlusconi di riaprire al nucleare è una scelta costosa, rischiosa e inutile. Ancora peggio: è una vera truffa. La verità è che il nucleare farà crescere i costi della bolletta elettrica. Persino negli USA senza finanziamenti pubblici il nucleare chiuderebbe. E perché mai l'Italia dovrebbe riprendere una scelta che altrove ha fallito? Chi ci guadagnerebbe? Certo non i cittadini!
Per questo abbiamo deciso di organizzare un evento per scongiurare il rischio di un futuro radioattivo. La serata “Nuclear Emergency” si aprirà con le note speciali dei Têtes de Bois, a seguire l’eco-comicità di Diego Parassole, in scena con lo spettacolo “Che Bio ce la mandi buona”.
Interverranno anche la cantautrice partenopea, Teresa De Sio che leggerà “La cattiva sorella. Lettera alle vedove dei liquidatori di Cernobyl” e Giovanni Soldini, il navigatore italiano delle imprese in solitaria.

La seconda parte sarà tutta musicale con l’eclettismo di Adriano Bono & Torpedo Sound Machine e l’hip hop del Piotta. L’evento si chiuderà sulle note di “NO AL NUCLEARE” il brano degli “Artisti contro il nucleare” ideato da Adriano Bono & Torpedo Sound Machine per la nostra “Nuclear Lifestyle” e cantato per la prima volta a bordo della Rainbow Warrior, lo storico veliero dell’organizzazione."

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