No al carbone Alto Lazio

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2 ottobre 2011

I sonetti di Giancarlo Peris: "Benefattori"

Questo componimento è dedicato al gruppo bene assortito di benefattori che nel 25 marzo del 2003 diede il via libera alla riconversione a carbone di TVN-enel, nonostante tutta la popolazione del comprensorio manifestasse da anni opinione contraria. Opera assai meritoria di cui conviene conservare memoria, assieme a quella dell'operato dell'attuale sindaco Moscherini, cantore della bontà delle compensazioni per cui ha venduto la città che (ancora per poco, speriamo) amministra.

NOI NON DIMENTICHIAMO

"Benefattori" 29/09/2011

So’ stati i sindachi a porta’ er carbone:
Garufa co’ De Sio e co’ Moscherini,
I consiglieri a conferma’ ‘st’ozzione:
La Camera, Magliani, Passerini,

Grassi, Di Marco, Marsili, Ranieri,
Coleine, Cecchi, Cosimi, Giganti,
Solinas, Zappacosta e antri sinceri
Come Petrelli, Roscioni e dei santi

Quali che so’ De Paolis e Berardozzi.
Si uno se li guarda ‘st’elementi
De tutti i schieramenti so’ i più tozzi,
Ché pe’ fa’ er bene de li residenti,

Cor fa’ assorbi er carbone più pulito
Dell’ENELE fondarono er partito.



Cogliamo l'occasione per complimentarci col prof. Peris, che è stato invitato alla trasmissione "I migliori anni" di Bruno Conti:

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13 gennaio 2011

I sonetti di Giancarlo Peris. " Papere e ciminiere" (a Vittorio Petrelli)

Civitavecchia. Alessio De Sio (ex sindaco), Enzo Berardozzi, Anita Cecchi, Manrico Coleine (osservatorio ambientale), Mauro Cosimi, Sandro De Paolis, Luigi di Marco, Simone Giganti, Franco Grassi, Claudio La Camera, Flavio Maliani, Graziano Marsili, Roberto Passerini, Vittorio Petrelli, Mauro Ranieri, Leonardo Roscioni, Renato Solinas, Dimitri Vitali, Enzo Zappacosta. Questi i benefattori che votarono sì al carbone. Molti di loro occupano tuttora scranni nel Consiglio comunale.

A uno di loro è dedicato il sonetto di oggi, a quel Vittorio Petrelli che non rinnega ancora, se interrogato in merito, la scelta di voto pro carbone. Buona lettura.

Papere e ciminiere 10 gennaio 2002


Petrelli che pe’ i tir, su li lenzoli,
Ce metti papere de Lega Ambiente,
E s’auspichi carbone su ‘sti moli
La ciminiera, simbolo dell’Ente,


Che intendi puli’ l’aria dar benzene
Pe’ faccela poi pregna de carbone,
Che voi leva’ via Isonzo da le pene
Pe’ intossica’ da Frasca a Marangone,


Che voi da’ sovvenzioni a l’ospedale
Di modo che chi poi se pia er tumore
Per fumo che je manna la centrale
Andrà dar padre eterno co’ più amore,


Lo disse già Aristotele e adè vero:
Nun poi esse ar contempo e bianco e nero.

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28 dicembre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. "Miracoli"

Dal nostro prof. G. Peris, con i migliori auguri di buon Anno.

Miracoli 7 novembre 2001


Sur pianto che s’espresse giù a Pantano
Che rese chiacchierato er litorale
Ner monno, un gran mariologo mariano
Ci ha detto ch’era stata la centrale.


Perché tutto quer fumo nero e insano
Che a tanta gente in loco ha fatto male,
De certo nun adè pensiero vano
Che j’irritò er condotto lacrimale.


E mo che ‘n piagne più la madonnina
Siccome più de rado adè in funzione
Quer mostro prospiciente a la marina,


Er sindaco vo’ daje l’occasione
De pote’ piagne ancora, a la divina,
Spruzzannoje ne l’occhi der carbone.

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21 dicembre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. "Solo noi"

Nel teatrino della politica civitavecchiese, da sempre in larga parte subalterna agli interessi di enel, abbiamo visto in scena ripetuti spettacolini a base di dichiarazioni depistanti sulla spinosa questione della riconversione a carbone di TVN. Obiettivo: confondere e indebolire la popolazione, unita e mobilitata nella contrarietà, mediante una disinformazione mirata.
"Solo noi" è il dodicesimo sonetto in dialetto del prof. Giancarlo Peris che pubblichiamo sulle nostre pagine. Per i precedenti clicca qui.

Solo noi 21 ottobre 2001

Ha detto er Viceré, Don Craparotta,
Che la centrale elettrica a carbone,
Si nu la vo’ ‘sto popolo cojone,
In antra zona mejo la dirotta.


Indove dice che ‘n ce sarà lotta
Perché nissuno perde un’occasione
Che ‘n se presenterà er prossimo eone
A chi pe’ pranzo e cena se l’allotta.


Ma è tutto un blef perché adè tanto indegna
Que’la proposta lì pe’ la centrale
In cui er sindaco nostro se rispecchia,


Che pronto pe’ obbedi’ a que’la consegna,
In giro pe’ lo spazio siderale,
Ce sta solo er comune a Citavecchia.

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13 dicembre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris: "La foresta"

A tre mesi dall'avvìo della rubrica pubblichiamo l'undicesimo sonetto del prof. G. Peris. Questo "La foresta" ci ricorda come la diatriba sugli alberi da piantare a ridosso di TVN (a parzialissima compensazione per il danno ambientale, oggi previsto da prescrizioni VIA) abbia ormai 10 anni d'età, eppure nel sito dove dovrebbe sorgere il piccolo boschetto ad oggi si trovano solo serbatoi e una discarica abusiva enel.

La foresta 19 ottobre 2001


Lavoro e Ambiente dice che er carbone
Da mette a Torre Nord, a la centrale,
E’ forse er marchingegno più geniale
Pe’ fa’ cresce salute e occupazione.


Però, p’esse sicuri de ‘st’opzione,
E fa’ contento tutto er litorale,
Dovrebbe l’Enele imbocca’ er canale
De ribassa’ più ancora l’emissione.


Poi dice che pe’ contrasta’ cor fatto
Che spandono ne l’aria l’anidride,
Bisogna mette l’arberi a filagna;


E quindi ‘na foresta c’è ner patto
Che annrà, p’esse quarcosa che un po’ incide,
Da la Calabria infino a la Romagna.

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4 dicembre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris: "Il vento degli dei"

Decimo appuntamento settimanale coi sonetti dialettali dell'inossidabile Prof. Peris. L'ironia sferzante mette a nudo fatti duri a digerirsi, evidenze che pure gli abitanti del comprensorio sembrano aver metabolizzato nei loro organismi come masse estranee (nella speranza che non degenerino), mediante quotidiani cortocircuiti della coscienza.
Il seguente è uno tra i componimenti più recenti sulla vicenda del carbone. Buona lettura

"Il vento degli dei" 15 giugno 2008


Fra poco, e nun c’è stato da fa’ gnente,
Annrà in funzione ar mejo la centrale
Che cor carbone ce farà un presente
Pe’ un futuro energetico e ambientale.


E io ce credo, perché adè pulito
Er carbone ch’è un novo ritrovato
Che ci hanno rigalato ne ‘sto sito
Pe’ via che se lo semo meritato.


E poi, si putacaso fosse un cesso
Er fume ch’uscirà da quel accrocco,
Gnente paura, qui nessuno è fesso,
Ché si tira libeccio, ostro o scirocco,


Er fumo a dopopranzo, a mane, a sera
Annrà a Torfa, a Corneto e a La Lumiera.

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26 novembre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. "Le lagne"

Con grande piacere anche questa settimana abbiamo la possibilità di pubblicare un nuovo sonetto del prof. Giancarlo Peris sui problemi ambientali che affliggono le terre dell'alto Lazio. La verve critica del nostro Tedoforo non manca di colpire la scellerata riconversione a carbone della centrale enel di Torrevaldaliga Nord. Buona lettura.
*"Grillo" è l'ex Monsignore noto per aver fatto piangere sangue alla celebre "Madonnina" di Civitavecchia, NdR

Le lagne (7 febbraio 2001)

Nessuno ride più ne 'sto paese:
Nun ride chi se sveja a ben bon’ora,
Nun ride chi è già adurto e nun lavora,
Nun ride chi ‘n ci ha i sordi pe’ fa’ spese;

Nun ride er sindaco, sempre a le prese
Co' Garufetta che je ruga ancora,
Nun ride Grillo che allancato implora
d’ave’ dar cielo du’ portenti ar mese.

Nun ride chi respira e chi va ar mare
Che guarda esterrefatto a le magagne
De chi che cor carbone fa l’affare;

Anzi, tanto de casa so' le lagne
Che pure la Madonna a l'antri appare,
A noi s'abbotta e ce se mette a piagne.

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18 novembre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. Monnezza fa rima con carbone.

Ottavo appuntamento con la poesia a sonagli del nostro prof. Peris, come sempre in dialetto civitavecchiese. Il seguente componimento non ha una datazione precisa:

Ne l’Unione Europea, ché so’ cojoni,
Insistono pe’ l’energia pulita,
Ma j’ha risposto a tono Berlusconi:
“La murta che ce fate adè inaudita.”

Obama che è un boscimano abbronzato
Disse: “ Dev’esse difeso l’ambiente”,
Ma quello è un bingo bongo sciamannato
Che, lo sapemo, nun capisce gnente.

Noi invece, pe’ fortuna, ne ‘sto sito,
Ce so’ De Sio, Garufa e Moscherini:
I primi due er carbone hanno smielito,
L’antro corona ‘st’esiti già fini:

Difatti ringraziamo a pecorone:
Bruceremo monnezza ortre ar carbone.

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10 novembre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. "Le Cavie"

Veronesi "cancronesi", notoriamente (?) sponsorizzato dai costruttori di inceneritori e da poco sdoganatore ufficiale del ritorno nucleare in Italia, faccia da greenwashing (per chi sa cos'è, non è un complimento), uno sconcertante esempio della deriva culturale italiana. Qualche anno fa, per un periodo limitato di tempo, circolò voce di una sua possibile candidatura a presidente di quell' "Osservatorio ambientale" malamente concepito e tuttora in condizione di non essere operativo (nonostante abbia assorbito, indagine della Procura in corso, milioni di euro dei contribuenti per le sue attività fantasma.)

"Le Cavie"

Er fatto che qui mo vie’ Veronesi,
Uno dei granni oncologhi viventi,
A sorveja’ malati e inquinamenti,
Ce fa gioi’ pe’ quanto so’ cortesi


Er sindaco e la giunta, oggi protesi
A proteggice tutti da l’eventi
Che accaderanno, essenno adesso spenti,
Quanno i fornelli risaranno accesi.


Questo, dopo l’idea de un ospedale
Più grosso, pe’ attuticce er fumo nero,
È un passo, pe’ ‘sto popolo, epocale;


Er terzo, ortre a Pantano a accenne un cero,
Sarà de fa’, a le Terme o a l’Ideale,
Un novo, più spazioso, cimitero.

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1 novembre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. "Tutto nel mio giardino"


Una progettualità di ampio respiro, uno sguardo sistemico sui problemi del reale: è quanto più ci fa difetto, come società e come cultura. Abbiamo sotto gli occhi gli effetti nefasti di una simile ignoranza, ne risente in modo diretto la qualità delle nostre vite, pagheranno un prezzo salato i nostri figli.

I cittadini ribattezzati con sarcasmo da certi media come "n.i.m.b.y." (not in my backyard, "non nel mio giardino" o "non nel mio cortile") sanno bene come vanno le cose: nella cronica assenza di un piano di sviluppo armonico e sostenibile, quando apri la porta all'insediamento sul tuo territorio del malaffare cementificatore/industriale, quella porta resterà sfondata da qul momento in avanti, aperta per razzìe di ogni genere. Certe radici velenose attecchiscono in fretta, crescono, e non si debellano più. Lo sappiamo bene noi, nell'Alto Lazio.
Per questa rubrica settimanale è il sesto sonetto di Giancarlo Peris, dedicato alle sventure del nostro martoriato territorio. Buona lettura.


"Tutto nel mio giardino" 19 febbraio 2006


A Citavecchia c’è un cementificio,
Du’ enormi, fosche e lugubri centrali,
Banchine ar porto co’ cromo e silicio
E da le navi fumi a noi esiziali.


Inoltre ce sta un centro militare
Indove se smartisce er gas nervino
Che si lì je se guasta quarche affare
Ce fa ‘na trita fino a Fiumicino.


Mo “NO NER MIO GIARDINO” adè ‘no spettro
Che gira in lungo e in largo per pianeta,
Ma io fo ‘sta domanna a chi ha lo scettro
Pe interveni’, e me pare assai concreta:


Perché tra li tanti orti der bon Dio
La monnezza ha da sta’ tutta ner mio?

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26 ottobre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. "Carbone pulito"


Durante il passato Governo Prodi, quel Bersani ministro dello sviluppo economico che si distinse tra l'altro per il tentativo di zittire i medici bolognesi che si erano espressi contro gli inceneritori, fu anche un irriducibile sostenitore dell'energia prodotta col carbone (vedi la nostra denuncia contro Bersani).
Alle menzogne sue e a quelle di enel è dedicato questo nuovo sonetto in dialetto del prof. Peris. Buona lettura.

"Carbone pulito" 27 ottobre 2006

Da quello che ci ha detto mo Bersani,
Su quanto adè pulito ormai er carbone,
Aumenta solo canchero ar pormone,
E effetto serra pe’ animali e umani.

Mo i cancri, dice l’ENEL, nun so’insani,
E si se scalla er globo ‘sta regione
L’effetti azzera de la conversione
Voluta da epuloni e pescecani.

Difatti, si se squaja er ghiaccio ar polo,
A noi, de certo, ce farà der male,
Perché sarà sommerso er porticciolo,

La Madonnina, er Pincio, l’ospedale,
Ma, si Dio vole, insieme a ogni antro molo,
Sott’acqua ce va pure la Centrale.

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18 ottobre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. "La pubblicità dell’ENEL"


Formidabile quel settore Comunicazione di enel, colosso malato che anche con 50 miliardi di euro debiti mai risparmia sul makeup pubblicitario, per ripulir bene l'immagine dei suoi business presso l'opinione pubblica.
Ecco il quarto sonetto del prof. Giancarlo Peris, a un mese dall'inizio di questa rubrica settimanale dedicata alle sue opere di poesia dialettale. Buona lettura e buona settimana a tutti.

"La pubblicità dell’ENEL" 18 ottobre 2010

Vedo ogni giorno a la televisione
‘No spot dell’ENEL tanto convincente
‘Ndove co’ sole, vento e co’ soffione
Produce ininquinabile corrente.


E so’ basito pe’ l’evoluzione
Che ha avuto ne ‘sti sessant’anni l’ENTE
Che emette aria pulita a profusione
Quanno ‘na vorta adera puzzolente.


E me sorprenno che co’ ciò ch’ha fatto
De granne pe’ abbelli’ ‘sto litorale
Co’ cielo terso e carbone pulito,


Su quelo spot ‘n appare tutt’a un tratto,
Su lo sfonno de un ber prato pulito,
La ciminiera e er fumo ornamentale.

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12 ottobre 2010

I sonetti di giancarlo Peris: "Piove sul bagnato"


Terzo appuntamento con la rubrica dedicata ai Sonetti di Giancarlo Peris. Di questo non conosciamo la data esatta di creazione, ma si tratta di un componimento recente.
Buona lettura

Piove sul bagnato

Mo tutti a lamentasse che er comune
Ce vole fa’ brucia’ pure monnezza,
Ortre ar carbone ché qui ognuno è immune
Pe’ quanto amo assorbito de sconcezza.


‘Ndo’ la voi mette, in Friuli, in Trentino
‘Ndo’ l’abitanti nun abituati,
La donna er vecchio, l’omo, er regazzino
Potrebbero rischia’ d’esse inquinati?


Voi rovina’ li siti più puliti
‘Ndo l’aria è pura, fresca, dorce e fina,
‘Ndo’ l’erba è rigogliosa, i cieli miti
E l’acqua de la fonte è cristallina?


Coraggio, Moscheri’, daje er permesso
Ché Citavecchia intanto adè già un cesso.

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3 ottobre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. "Re Mida"

Giancarlo Peris il 25 agosto scorso in Campidoglio per il cinquantenario delle Olimpiadi Roma 1960

Torniamo con lo spazio dedicato ai sonetti "a sonagli" del nostro Giancarlo Peris e pubblichiamo un secondo componimento, che come il precedente ("Immuni") risale al 2001.
Buona lettura.

Re Mida (14 luglio 2001)

Sia sindacati e giunta comunale
C’esortano a nun perde l’occasione
De accoje tonnellate de carbone
Pe’ trasmutalle in fumo a la centrale.


Che, dice, ce farà assai meno male,
Ce moltiplicherà l’occupazione
E a la città darà un’evoluzione
Che ar monno nun ce n’è ‘n’antra ch’è uguale.


Quindi, prima ho pensato ch’è da matti
Fa’ fa’ ‘na commissione che decida
De guarda’ in bocca a ‘sto cavallo e poi,


Avenno già esperienza d’antri fatti,
Me chiesi perché un dono da re Mida
Lo vonno fa’, fra tanti, proprio a noi.

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24 settembre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. "Immuni"

Cari amici,
con questo post inauguriamo un appuntamento settimanale interamente dedicato ai componimenti in versi di Giancarlo Peris, esimio civitavecchiese e autore di poesia in dialetto.

Il diciottenne Giancarlo Peris accende il braciere olimpico (Roma, 1960)
Ex professore di Italiano, Peris è impegnato da dieci anni nel movimento che si oppone alla riconversione a carbone della centrale di TorreValdaliga Nord, ed è stato tra i fondatori del comitato cittadino "No al carbone".
Il suo nome è legato alla storia recente per essere stato l'ultimo tedoforo nelle Olimpiadi di Roma 1960. Per saperne di più: vedi qui e qui.
G. Peris durante le celebrazioni del Cinquantenario 1960-2010, a Roma
Le opere qui selezionate contengono riferimenti chiari alla vicenda del carbone che ha colpito le nostre comunità; ritmi intessuti di amara ironia, questi sonetti testimoniano lo stato d'animo di un territorio che si sente assediato, in pericolo.
Auguriamo a tutti una buona lettura.

"Immuni" (24 settembre 2001)



Ner mentre ce parlava entusiasmato
De Bush e de le bombe nucleari
Lo spike aggiunse che so’ cazzi amari
Perché ce fanno un àntero attentato.


‘Sta mano d’armi chimiche e lo stato
Sarà quello che li Kamikazzari
Se scejeranno e noantri ingenui e ignari
Ci avremo un gran ber triste risurtato.


Così diceva la televisione
E che l’atomo in bomba po fa’ male
È pure nostra futile opinione;


De chimica ar contrario nun ce cale
Perché ce farà peggio cor carbone
Chi lo farà brucia’ ne la centrale.

   

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