No al carbone Alto Lazio

29 settembre 2010

La dott.ssa Litta sulle emergenze ambientali e sanitarie della Tuscia

Da UnoNotizie.it
"La dottoressa Antonella Litta, medico di medicina generale e referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e' stata invitata a partecipare al Congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Generale - Simg - che si svolgerà ad Arezzo dal primo al 2 ottobre 2010.
La dottoressa Litta interverrà sul tema: "Fattori di rischio ambientali emergenti: ruolo dei medici di medicina generale nelle istituzioni, nella professione e nelle ong per la tutela dell'ambiente e la promozione della salute".

Nella sua relazione la dottoressa Litta illustrerà le attuali criticità ambientali

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Lester Brown dalla W5S: "Fate chiudere le centrali a carbone"

Da BeppeGrillo.it

"Il mondo è nelle nostre mani, le soluzioni per evitare una catastrofe ecologica esistono, applicarle è solo questione di volontà politica. Questa è un'ottima notizia. Il tempo che ci rimane per intervenire è però molto limitato, ci spiega Lester Brown uno dei più influenti ambientalisti del mondo. Se non interviene la nostra generazione, i nostri figli non ne avranno più la possibilità. Di questo si dovrebbe occupare la politica, non di puttane in Parlamento e della casa di Tulliani a Montecarlo. Le centrali elettriche a carbone vanno chiuse, ora e per sempre, sta già succedendo nel mondo, che si inizi anche in Italia. Organizzatevi, collegatevi ai movimenti internazionali che hanno già ottenuto la cancellazione di decine di centrali a carbone. Informatevi e agite per i vostri figli.

Intervista a Lester R. Brown, ambientalista, economista, scrittore:

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TVN a carbone: in funzione un impianto fuorilegge


Comunicato stampa No al Carbone Alto Lazio

Siamo profondamente costernati dal constatare che avevamo ragione nel denunciare che la centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, oltre ad essere un impianto antistorico per la tipologia di combustibile usato, è soprattutto in esercizio in violazione di molte delle norme vigenti e, finanche, delle prescrizioni inserite nel decreto autorizzativo.

Tutte le denunce e/o segnalazioni da noi presentate - da quella del gennaio 2009 relativo alla modalità di carico/scarico del carbone, a quella del novembre dello stesso anno circa i cumuli di rifiuti e ceneri presenti in aree non idonee e di lavoratori costretti ad operari in nuvole di material pulvirulento, a quella relative all’utilizzo di combustibile con contenuto di zolfo superiore allo 0,3% in difformità del piano di qualità dell’aria della Regione Lazio - hanno trovato riscontro.

La replica dell’ENEL che, negando l’evidenza, afferma di essere in perfetta regola, conferma, l’inaffidabilità dell’ente energetico che evidentemente spera di continuare impunito ad agire a proprio piacimento, mortificando il territorio, e la popolazione che in esso vive,

Sentiamo il dovere di ringraziare la Procura della Repubblica che con la propria sensibilità e determinazione, portando avanti una seria e competente azione di controllo, ha indotto gli enti competenti a farsi carico delle proprie responsabilità facendo si, nel contempo, che le popolazioni dell’Alto Lazio riacquistassero un minimo di fiducia nelle istituzioni e si sentissero meno sole in questa lotta impari per la difesa della propria terra.

Grave, invece, che il Ministero dello Sviluppo Economico, nonostante fosse ben edotto da tempo sulle violazioni e sul mancato rispetto delle prescrizioni poste in essere dall’Enel, abbia sentito il dovere di intervenire solo dopo le comunicazioni del Noe e della Procura della Repubblica.

E’ appena il caso di evidenziare, inoltre, che in materia di mancata ottemperanza delle prescrizioni il Codice dell’Ambiente - D.lgs n. 152/06 – all’art. 29 comma 3 recita “Qualora si accertino violazioni delle prescrizioni impartite …… tali da incidere sugli esiti e sulle risultanze finali ….di valutazione, l'autorità competente, previa eventuale sospensione dei lavori, impone al proponente l'adeguamento dell'opera o intervento, stabilendone i termini e le modalità. “dove per autorità competente si intende l’ente che ha rilasciato la Valutazione d’impatto Ambientale (Minambiente nds.) e, conseguentemente, impartito le prescrizioni. E vista la gravita delle prescrizioni non ottemperate, e le gravi ricadute che tale mancato rispetto può causare alla salute della popolazione, attendiamo che il Ministero dell’Ambiente, che non mancheremo comunque di richiamare alle proprie responsabilità, proceda in base alle proprie specifiche competenza ad emettere gli idonei e prescritti provvedimenti, anche di natura cautelare, quale la sospensione dell’attività della centrale.

Sconcertante, infine, l’inettitudine ad adempiere al proprio ruolo di “Primo responsabile della salute dei cittadini“ in primis del Sindaco Moscherini, ma anche dei suoi omologhi dei comuni limitrofi, in prima fila quando si è trattato di spartire le cospicue compensazioni economiche, ma assenti e silenti dinanzi alle reiterate denuncie di violazione delle norme esistenti, alla mancata ottemperanza delle prescrizioni e ai conseguenti possibili danni alla salute della popolazione e dei lavoratori addetti che da tali violazioni possono scaturire, finanche ora davanti alla presa di posizione del Ministero.

Personaggi squallidi, non degni di ricoprire il ruolo di rappresentanti della comunità e che, se mantenessero un minimo senso del pudore, dovrebbero avere il buon senso di dimettersi.

Milioni di posti di lavoro dalle fonti rinnovabili

Da rinnovabili.it

"Le rinnovabili fanno bene all’occupazione. In tempi di crisi e recessione mondiale le prospettive lavorative offerte da tutti i comparti delle rinnovabili sembrano essere un solida certezza. A certificare il buon trend di crescita dell’indotto occupazione offerto in tutto il mondo dalle energie pulite ci aveva pensato già qualche mese fa l’Energy [ R]evolution , un rapporto presentato da Greenpeace e dall’ European Renewable Energy Council che aveva stimato in 12 milioni i posti di lavoro creati a livello mondiale tra vent’anni dalla “green economy”, di cui 8,5 milioni solo nelle rinnovabili. Stime che

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28 settembre 2010

Jeremy Rifkin e la società dell'energia distribuita

Da IlSole24ore.com
«Un secondo Rinascimento: il mondo verso la civiltà dell'empatia». È il tema della lectio magistralis che il professor Jeremy Rifkin, economista, pacifista e ambientalista americano, ha tenuto oggi alla Camera dei deputati, trasmessa in diretta sul sito del Sole 24 Ore. Ha introdotto il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ricordando l'importanza delle teorie del professor Rifkin sull'avvenire della civiltà dell'uomo. Per Rifkin carbone, petrolio, gas e uranio sono al tramonto e il futuro è nell'energia distribuita, prodotta e diffusa da ampie reti sul modello di

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Qualcuno si muove per il carbone a Saline Joniche

"Una centrale a ‘carbone pulito ‘dalla potenza di 1300 megawatt nel sito abbandonato della ex Liquichimica di Saline Joniche. Un progetto cui sarebbero contrarie le istituzioni locali e regionali, oltre che cittadini e associazioni. Eppure oggi si è svolto un incontro a porte chiuse, cui la stampa non è stata ammessa, tra alcuni consiglieri comunali dell’amministrazione di Melito Porto Salvo e una delegazione della Sei, la società elvetica cha sta investendo un miliardo di euro di capitale privato per la costruzione di una centrale che produrrà energia, in una regione quale la Calabria che ha deliberato contro questo progetto, seppur tardivamente, e che nel suo piano regionale energetico ha un espresso veto verso questa fonte non rinnovabile."

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27 settembre 2010

Carbone a colazione

FOTO BY WWW.FLYBIBO.IT

Da Centumcellae.it
"Bolle di sapone? Zucchero filato? Panna montata? Difficile capirlo perché i regali di mamma Enel giungono sempre improvvisi e inaspettati. Come stamattina, quando poco dopo l’alba dal camino di Torre Valdaliga Nord è comparso d’improvviso quest’ennesimo pacco dono per i civitavecchiesi. Una nuvoletta gustosa da inalare e ingerire, magari come prima colazione perché l’azienda elettrica ci tiene che i cittadini, e soprattutto i bambini, possano cominciare la giornata in modo nutriente e salutare. E con prodotti genuini ovviamente, con quel marchio “doc” in cui l’Enel è sapientemente specializzata; perché tutto ciò che esce

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26 settembre 2010

No all'Alto Jonio pattumiera d'Italia, no al carbone a Rossano

Da Dirittodicronaca.it:
"Si allarga il fronte del No sulla riconversione Enel"
“La riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano è una questione che coinvolge anche l’Alto Jonio”. A sostenerlo è l’assopec, di cui è presidente Walter Astorino, che sta organizzando un incontro con i leader del Comitato No al carbone allo scopo di allargare il fronte di lotta e scrive: “Futuro nero per l’Alto Jonio e la Sibaritide. Siamo la pattumiera d’Italia. E lo saremo ancora di più, con la riconversione a carbone della centrale dell’ENEL di Rossano. Non bastavano le ferriti di zinco di Cerchiara e Cassano, l’inquinamento dei fondali marini nel crotonese, le scorie radioattive

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25 settembre 2010

La coerenza di Anita Cecchi

Gabriele Pedrini (Fiamma) sulle recenti esternazioni di Anita Cecchi (ex AN)

"Il vocabolario di Italiano in uso presso il Licei Classici di molte scuole italiane per “coerenza” riporta: “ ..conformità tra le proprie convinzioni e l’agire pratico, ovvero connessione logica o mancanza di contraddittorietà” mentre per il termine “accozzaglia” viene dato il seguente significato: “ insieme di cose o persone, usato anche nel significato di mucchio, combriccola,banda..”.
Ciò necessariamente premesso, é possibile analizzare il messaggio subliminale contenuto nel comunicato che della sig.ra Signori Cecchi che ha diffuso in merito

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Giorgio Tave sui costi reali del carbone

Via UPLS
"Le affermazioni del MODA sono sempre ben documentate. Solo la mancanza di argomenti seri per confutarle può suggerire l’accusa generica di "procurato allarme" (come se fosse una colpa e non un merito informare la gente dei pericoli che corre!).
Ed è anche vero che il costo dell’energia elettrica prodotta dal carbone, a fronte di un costo di produzione fra i più bassi, ha il costo esterno, dunque comprendente le indispensabili misure di adattamento e tutela ambientale, più alto di tutti. È ormai noto. Riporto una tabella del mio libro “In principio il nulla esplose” elaborata a suo tempo (ma da allora non è cambiato molto) sulla base dei dati “State of the world 2003”. Continua qui

Woodstock 5 Stelle al via

Parte questo pomeriggio a Cesena la Woodstock 5 Stelle organizzata da Beppe Grillo.
Saliranno sul palco tra gli altri:
Charleston, Flavio Oreglio, John De Leo, The Niro, Ivan Segreto, Francesco Baccini, Stefano Bollani, Samuele Bersani, Max Gazzé, Cattive abitudini, L'invasione degli Omini Verdi, Leo Pari, Supa & DJ Nais, Mamasita, Blastema, Perturbazione, Dente, Bud Spencer Blues Explosion, Fabri Fibra, Marracash, Sud Sound System, Tre allegri ragazzi morti, Marta sui tubi, Paolo Benvegnù, Teatro degli orrori, Linea 77, Daniele Silvestri, Cristiano De Andrè 

L'evento sara' trasmesso in diretta su:
* WEB: playme .tv e beppegrillo .it
* DTT: la tv musicale Play.me ai canali 39, 50 o 55
* SKY: Music Box al canale 703

Questi gli articoli che gli dedicano due quotidiani

Notare come su Repubblica.it non ci sia neanche una sola riga di informazione al riguardo.

24 settembre 2010

I sonetti di Giancarlo Peris. "Immuni"

Cari amici,
con questo post inauguriamo un appuntamento settimanale interamente dedicato ai componimenti in versi di Giancarlo Peris, esimio civitavecchiese e autore di poesia in dialetto.

Il diciottenne Giancarlo Peris accende il braciere olimpico (Roma, 1960)
Ex professore di Italiano, Peris è impegnato da dieci anni nel movimento che si oppone alla riconversione a carbone della centrale di TorreValdaliga Nord, ed è stato tra i fondatori del comitato cittadino "No al carbone".
Il suo nome è legato alla storia recente per essere stato l'ultimo tedoforo nelle Olimpiadi di Roma 1960. Per saperne di più: vedi qui e qui.
G. Peris durante le celebrazioni del Cinquantenario 1960-2010, a Roma
Le opere qui selezionate contengono riferimenti chiari alla vicenda del carbone che ha colpito le nostre comunità; ritmi intessuti di amara ironia, questi sonetti testimoniano lo stato d'animo di un territorio che si sente assediato, in pericolo.
Auguriamo a tutti una buona lettura.

"Immuni" (24 settembre 2001)



Ner mentre ce parlava entusiasmato
De Bush e de le bombe nucleari
Lo spike aggiunse che so’ cazzi amari
Perché ce fanno un àntero attentato.


‘Sta mano d’armi chimiche e lo stato
Sarà quello che li Kamikazzari
Se scejeranno e noantri ingenui e ignari
Ci avremo un gran ber triste risurtato.


Così diceva la televisione
E che l’atomo in bomba po fa’ male
È pure nostra futile opinione;


De chimica ar contrario nun ce cale
Perché ce farà peggio cor carbone
Chi lo farà brucia’ ne la centrale.

   

Travaglio firma la petizione per il bosco di 40 a Tvn

Riportiamo da BiGnotizie.it

"E' stato Marco Travaglio il primo a firmare la petizione per il bosco a Tvn. Oggi pomeriggio, appena arrivato in Aula Pucci dove era stato invitato dall'associazione "Cecafumo" per il premio "Libera informazione", il giornalista ha inaugurato la petizione "Sì alla realizzazione del bosco di 40 ettari nelle aree attigue alla Centrale Torrevaldaliga Nord".

Il Forum ambientalista e il comitato NaturalMente, promotori dell'iniziativa

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23 settembre 2010

Impressioni di settembre a Civitavecchia

Ingialliscono le nubi, s'inacidiscono le piogge, si addensano niditi i regali di enel, tirreno power e porto: è l'arrivo dell'autunno 2010 a Civitavecchia


Gli scatti sono di Barbara Currà

Maremma radioattiva

Da Corriere.it "Scorie nucleari, ecco le aree. Pronta una lista con 52 siti

"La Sogin, la società controllata dal Tesoro per la gestione degli impianti nucleari, ha individuato 52 aree con le caratteristiche giuste per ospitare il sito per le scorie radioattive. Ogni area, che ha le dimensioni di circa 300 ettari, deve essere in grado di accogliere, oltre ai depositi per le scorie di varia gradazione, anche il parco tecnologico che a regime avrà oltre mille ricercatori. Le zone adatte sono sparse su tutto il territorio italiano con particolare riferimento al Viterbese, alla Maremma, all'area di confine tra la Puglia e la Basilicata, le colline emiliane, alcune zone del Piacentino e del Monferrato. Ma la scelta del deposito nazionale per le scorie

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L'Italia premia chi la avvelena

Riportiamo da TerraNews.it

IL CASO. L’Unione europea da tempo chiede agli Stati membri di adoperarsi per la tutela dei cittadini dalle emissioni inquinanti. Ma il nostro governo approva un decreto che rimanda i limiti e depotenzia le sanzioni.

Altro che qualità dell’aria, vivibilità e salute. Il governo, con il provvedimento sulla qualità dell’aria in sede di conversione di una direttiva europea, approvato il 13 agosto, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 settembre scorso, ha certificato ancora una volta da che parte sta: quella della logica economica a discapito del diritto alla salute. Ma vediamo come questa deregulation ecologica, grazie alla quale si potrà derogare dai limiti di emissioni di pericolose sostanze inquinanti, ha preso forma. Gli obiettivi della politica comunitaria sono fissati nell’art. 174 del Trattato sull’Unione (Trattato di Amsterdam) e riguardano difesa, tutela e il miglioramento della qualità dell’ambiente, protezione della salute

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enel festeggia il 2010 con "solI" 45 miliardi di debiti

"Solo 45 miliardi debito", l'AD Fulvio Conti brinda alla prosperità dell'energia che deturpa.

Sole 24 ore: "Enel: Conti, 2010 oltre attese, ebitda a quota 17mld"

Tirreno Power e la tratta dei posti di lavoro a Vado Ligure

"Dopo le 10 domande rivolte all'Ing. Carlo De Benedetti sull'ampliamento a carbone della centrale tremoelettrica di Vado Ligure, è scattato in "grande stile" il pressing sull'opinione pubblica al quale i sindacati non si sono certo sottratti.
L'arma Tirrenica - la solita, la principale, la meglio collaudata - è quella del classico ricatto occupazionale: se ampliamo assumiamo; se non ampliamo chiudiamo e licenziamo.
Un classicone del bastone & carota, efficacemente applicabile con quadrupedi adibiti al tiro, meno con bipedi privi di clava ma dotati di un pur labile intelletto.

E' interessante notare come, se da una parte Sindacati & azienda brandiscano questo refrain, dall'altra, con ben altra discrezione, abbiano GIA' firmato un "Piano di incentivazione all'esodo" Continua su savonanews.it

22 settembre 2010

Piombino: enel pensa al carbone

Da greenreport.it

Il sindaco di Piombino all'Enel: «Impraticabile la riconversione a carbone di Tor del Sale»
Durante l'assemblea annuale di Confindustria tenutasi ieri a Livorno (vedi link a fondo pagina), il vicepresidente di Enel Produzioni, l'ingegner Leonardo Arrighi, ha individuato nel carbone la possibile fonte per alimentare la centrale di Torre del Sale, escludendo di fatto ogni altra possibile riconversione, auspicata invece da associazioni ambientaliste e da alcuni politici locali, che da anni vorrebbero un passaggio dall'olio combustibile al metano, senza peraltro tentare di forzare la mano all'Enel, sia per la centrale di Tor del Sale a Piombino, sia per quella del Marzocco a Livorno (nella foto).

«Dopo le dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente Arrighi durante la tavola

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TVN: si allarga l'indagine della Procura

Riportiamo da BiGnotizie.it

"Si allarga l'indagine sulla centrale di Torre Valdaliga Nord. La procura eseguirà controlli anche su tutte quelle prescrizioni che fanno parte del piano di monitoraggio e controllo, nella relazione tecnica del progetto preliminare e nei chiarimenti ed integrazioni di Enel al Ministero dell'Ambiente.

Oltre a queste, controlli verranno effettuati anche sui punti inseriti nella convenzione tra Enel e palazzo del Pincio. Tra queste c'è anche quella relativa alla realizzazione del bosco a ridosso della centrale, di cui si è parlato molto in questo ultimo periodo nel panorama politico cittadino.

Nel frattempo prosegue anche il lavoro dei due ingegneri, nominati dalla procura, che dovranno relazionare su tutta una serie di inadempienze, quelle peraltro evidenziate dai sopralluoghi dei carabinieri del Noe soprattutto sullo scarico del carbone in banchina e sulle dispersione dai carbonili, i famosi dome A e B."

Torre Valdaliga Nord: il Ministero dello Sviluppo Economico diffida enel

Riportiamo da BiGnotizie.it

"Il Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per l'Energia, a firma del direttore generale Rosaria Romano, ha inviato una lettera all'Enel produzione, al Ministero dell'Ambiente, alla Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza in ambienti di lavoro) della Asl di Civitavecchia e, per conoscenza, alla procura locale, dove segnala una serie di inadempienze relativamente alla centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord.

E sono violazioni pesanti, come emerso dopo che i carabinieri del nucleo operativo ecologico di Roma (NOE), hanno eseguito dei sopralluoghi il 31 maggio, il 9 giugno ed il 15 luglio dell'anno in corso, su incarico della procura della Repubblica di

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Fuoriuscite di carbone dal nastro trasportatore di TVN, indagine della procura in corso.

Riportiamo da BigNotizie.it

La procura della Repubblica di Civitavecchia ha aperto un fascicolo sulla fuoriuscita di carbone a Torre Valdaliga Nord. E' in corso infatti una perizia tecnica che stanno eseguendo già da tempo due ingegneri, incaricati dalla stessa magistratura inquirente.

I sopralluoghi dei carabinieri del Noe infatti, sono stati effettuati su incarico della procura dopo l'apertura dell'indagine. Gli stessi militari hanno poi presentato la relazione del proprio lavoro, con tanto di foto che dimostrano in modo del tutto evidente la presenza della polvere di carbone sulle banchine e in altre zone dentro la centrale. Sulla base di quella relazione, la magistratura inquirente ha poi informato il Ministero dello Sviluppo Economico, che venerdì scorso ha inviato la lettera all'Enel Produzione.

Di seguito il documento completo del Ministero dello Sviluppo Economico:

"Ecomostri aperti" a Rossano calabro

Intrattenimento a 360° (celsius) per il popolo (bue) rossanese nell'ennesima inziativa "centrali aperte" di enel fissata per il prossimo 25 settembre, in cui ricorre la festività di San Nilo. Risponde con un comunicato stampa il Comitato per la difesa e lo sviuppo della Sibaritide



"Scherza con i fanti e lascia stare i Santi. Ecomostri aperti"
ENEL pronta ad approfittare del culto dei Santi.

San Nilo, maestro di preghiera e di cultura, figura grande ed emblematica del movimento monacale italo-greco; Santo venerato dalla Chiesa Cattolica e da quella

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10/10/10: festa planetaria per salvare il clima


Fonte: rinnovabili.it

"La data è di quelle che qualcuno potrebbe avere già scelto per convolare a nozze o tentare una scommessa fortunata alla lotteria, come accadde l’8 agosto del 2008. Invece per il 10/10/10 c’è già qualcuno che ha organizzato una vero e proprio “party di lavoro” ma con altissime finalità: salvare il pianeta con azioni concrete. Una data, quella del 10 ottobre di quest’anno, che sarà ricordata in tutto il mondo come la giornata del Global Work Party, il giorno in cui poter lavorare per il pianeta. L’iniziativa di scegliere una giornata in cui gli abitanti di 150 nazioni della terra potranno

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21 settembre 2010

I costi del carbone a Vado

Il Fatto Quotidiano si occupa del progetto di ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure (Savona), riportiamo l'articolo:

“La centrale a carbone di Vado Ligure costerà 142 milioni di euro e oltre tremila morti”

“Costi sociali per 142 milioni di euro e 3.380 morti premature in 30 anni di funzionamento del sito”. E’ da brivido la denuncia dei medici Virginio Fadda (biologo) e Agostino Torcello (pneumologo), dell’associazione ambientalista Moda di Savona. Secondo Moda se la regione Liguria nei prossimi giorni deciderà di dare il via libera all’ampliamento della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure (Savona), controllata dalla Sorgenia di Carlo De Benedetti, i cittadini pagheranno

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18 settembre 2010

L'autorizzazione a un sito energetico si decide tra poteri forti

Fonte: "Tatò al processo: “Berlusconi promise a Blair via libera al rigassificatore”" via No al carbone Brindisi

"BRINDISI – Il primo ministro inglese Blair voleva che si facesse il rigassificatore a Brindisi e il presidente del consiglio Berlusconi si era impegnato personalmente a che la richiesta del collega inglese andasse a buon fine. L’ha detto nella tarda mattinata odierna Francesco Tatò, amministratore delegato dell’Enel (voluto da Romano Prodi) dal 1996 al 2002, deponendo in qualità di testimone nel processo per le mazzette pagate dalla British Gas per realizzare in fretta e furia, senza la Valutazione di impatto ambientale, il rigassificatore a Capo Bianco, nel porto

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17 settembre 2010

CCS, crociata criminale in arrivo. A nostre spese, naturalmente.

AMBIENTE: WEC-AIEE-AIDIC,IL 25 CONVEGNO SU CATTURA/STOCCAGGIO CO2

L'attuale modello di sviluppo ci sta mettendo in guai seri, ma il potere che lo controlla non vuol demordere, e prepara colpi di coda dal potenziale devastante.

I costi di questo modello sono troppo alti, l'unico modo per invertire la deriva autodistruttiva in cui ci siamo cacciati è CAMBIARE RADICALMENTE il modello. Le CCS sono una (costosissima) trovata per lasciare tutto invariato e continuare a inquinare come e peggio di come s'è fatto finora, a sprecare quanto e peggio s'è già fatto.

I giganti dei business inquinanti vogliono restare aggrappati ai loro affari. Per farlo, nell'atmosfera di emergenza ecologica che si respira ovunque, c'è bisogno di ridurre la (mai sufficiente) diffidenza del pubblico, e su questo piano le CCS sembrano promettenti: infiliamo la Co2 sotto il tappeto.

Per proporle però sarà necessario sviare l'attenzione dai rischi che comportano. Come? Mediante ben affilate menzogne, martellare l'opinione pubblica con seducenti facili slogan corruttori. Arriveranno volti nuovi di salvatori del pianeta a spazzar via la nera polvere sotto il tappeto degli oceani, sotto la crosta terrestre, con la benedizione dei vecchi ora redenti. Parleranno su ogni media gli ex ambientalisti alla Chicco Testa, saranno assoldati più che ingegneri, gli esperti di comunicazione a scriverne i canovacci.

Resta fortunatamente un problema di proporzioni enormi a ostacolare questa soluzione: i costi economici delle CCS. Sono talmente grandi che, se riusciremo a evitare un ipotetica tassa mascherata europea ad esse dedicata, probabilmente non si faranno mai.

Il futuro energetico europeo in "EU energy trends to 2030"

Fonte: Rinnovabili.it

La Commissione europea pubblica EU energy trends to 2030, documento che racchiude gli scenari energetici del futuro europeo annunciando 333 GW di nuova capacità elettrica tra il 2011 e il 2020, di cui 136 GW di eolico equivalenti al 41% delle nuove istallazioni.
Nel particolare la Commissione ha previsto che il 64% della nuova capacità proverrà dallo sfruttamento di fonti rinnovabili, il 17% dal gas, il 12% dal carbone, il 4% dal nucleare e il 3% dal petrolio. Lo scenario descritto annuncia che l’eolico produrrà il 14% del totale dell’energia generata nel continente entro il 2020, contro l’attuale 5%. “La Commissione europea è consapevole che l’energia eolica avrà un ruolo molto significativo nel sistema elettrico europeo entro il 2020, in

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16 settembre 2010

Carbone sporco da morire: migliaia di vittime, costi enormi


Riportiamo da ecologiae.it

"Un esempio perfetto di quanto il costo dell’energia elettrica proveniente dai combustibili fossili non è pienamente rappresentato dal prezzo lo possiamo ottenere dal nuovo rapporto della Clean Air Task Force americana, dal quale si evince che le particelle di inquinamento dal carbone esistenti nei cieli degli Stati Uniti potrebbero causare circa 13.200 morti premature nel 2010, per non parlare dei circa 9.700 ricoveri e dei 20.000 attacchi di cuore.
I dati sulla mortalità stimati per il 2010 vedono la Pennsylvania “vantare” un poco invidiabile primato come nazione con il maggior numero di vittime per l’inquinamento con 1.359 persone probabilmente uccise, 1.016 persone ricoverate, e 2.298 che hanno subìto attacchi di cuore collegati all’aria sporca. L’Ohio arriva secondo con 1.221 morti premature, lo Stato di New York terzo con 945 morti da inquinamento da carbone.
Il rapporto rileva che:
Il valore monetizzato totale di questi impatti negativi per la salute ammonta a oltre 100 miliardi di dollari l’anno. Tale onere non è distribuito uniformemente in tutta la popolazione. Gli impatti negativi sono particolarmente gravi per gli anziani, i bambini, e quelli con altri problemi di salute. Inoltre i poveri, le minoranze e le persone che vivono in zone sottovento delle centrali elettriche rischiano di essere eccessivamente esposti ai rischi per la salute e dei costi di l’inquinamento delle polveri sottili.
Anche se questi numeri sembrano terrificanti, si può tirare un “sospiro di sollievo” in quanto la situazione è migliorata rispetto al passato. Nell’ultima versione di questo studio, svolto nel 2004, è stato stimato che l’inquinamento da carbone avrebbe causato circa 24.000 morti premature ogni anno (secondo i dati del Washington Independent). Quasi il doppio rispetto ad oggi.
Gli autori hanno citato l’azione EPA nel 2005 nel quadro del Clean Air Interstate Rule come fattore fondamentale nella mortalità in declino. Anche se il CAIR è stato abrogato dalla corte federale nel 2008, i requisiti di riduzione dell’inquinamento rimangono in vigore ancora oggi, ed altre regole ancora più ferree sono previste per il futuro.

L’inquinamento da carbone negli Stati Uniti è solo il fattore più pesante dell’inquinamento atmosferico industriale, ma di certo non l’unico. Anche se con un numero molto ridotto, secondo il rapporto le emissioni di anidride solforosa e di ossidi di azoto delle centrali elettriche
continuano a richiedere significativi dazi sulla salute e la longevità di milioni di americani.
Nel complesso, afferma il rapporto
tra tutte le fonti di inquinamento atmosferico industriale, nessuna pone maggiori rischi per la salute umana e l’ambiente quanto le centrali elettriche a carbone.
Una relazione simile fatta l’anno scorso per valutare i costi sanitari e ambientali delle 400 centrali elettriche a carbone della nazione ha stimato che i costi nascosti della combustione del carbone ammontassero a circa 62 miliardi di dollari (48 miliardi di euro) l’anno.

Fonte: [Treehugger]"

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