No al carbone Alto Lazio

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21 agosto 2010

TVS: il quarto gruppo che torna sempre a galla...

A Civitavecchia, cittadina marittima, veleni e merda prima o poi tornano a galla. Attendevamo qualcosa di simile:

"Tvs, una lettera del Ministero riapre i giochi sul IV gruppo"

Un primo commento dalla politica locale:
"Tv4, Udc: dal ministero decisione incredibile, il sindaco sia coerente"

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3 agosto 2010

Nuova marina di Civitavecchia, come funzionano gli appalti

Qualche notizia sul modus operandi della CRICCA MOSCHERINI

"All’indomani dell’inaugurazione della piazza degli Eventi e dopo una prima denuncia, qualche mese fa, per gli appalti alla Marina, l’esponente del Pd Marietta Tidei torna alla carica chiedendo chiarezza all’amministrazione comunale sugli aspetti procedurali relativi alla realizzazione delle opere pubbliche. “Dando una semplice occhiata ai documenti, quei pochi che questa Amministrazione rende pubblici, alla faccia della trasparenza, ci si rende immediatamente conto di quante anomalie ci siano nelle procedure per l’assegnazione dei lavori e delle progettazioni. La tattica – ha spiegato - è più o meno sempre la stessa: si contattano i soliti costruttori e progettisti ed insieme si decide come dividere le competenze. La regola numero uno è modulare il quadro economico in modo da mantenersi sempre almeno un euro sotto soglia. Alla gara chiaramente vengono invitati più o meno sempre gli stessi in barba al Codice dei Contratti del 2006. Ecco perchè chi non vince da una parte deve solo pazientare per essere accontentato dall'altra”. Tidei ha poi riportato i dati di un recente resoconto dell'Autorità per la Vigilanza dei Lavori Pubblici al Parlamento dove si legge:"Al pari di quanto accade per i contratti di lavori, il criterio del massimo ribasso se confrontato con quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, fa emergere sconti medi più alti. In generale, sia per i contratti di forniture sia per quelli di servizi (progettazione) il ribasso medio di aggiudicazione è del 16,4%. Per i servizi è nelle regioni del centro Italia e delle isole che si registrano i ribassi più alti, intorno al 18%”. Secondo lo stesso esponente del Pd, ad esempio, la progettazione dell’arredo della trincea ferroviaria sarebbe stata assegnata con un ribasso ben oltre al di sotto della media nazionale, così come quella del nuovo mercato. “Facendo un calcolo dei soldi spesi o comunque stanziati finora per la progettazione, siamo arrivati a contare 1.643.545 euro di cui quasi un terzo assegnato allo stesso gruppo di progettisti che appaiono in quasi tutte le gare, in barba a qualsiasi regolamento. Stesso discorso andrebbe fatto per le imprese – ha aggiunto - tra i 12.133.040 euro contati per appalti di lavori si registrano gare o assegnazioni dirette rivolte per buona parte alle stesse ditte. Anche qui i ribassi prospettati dal rapporto dell’Authority sono una chimera. In alcuni casi si ricorre ad un altro dei trucchetti di questa Amministrazione: la cosiddetta polverizzazione dei lavori: frammentare un’opera di una certa entità in lavori più piccoli. Questo consente di procedere a più gare e far uscire soldi più facilmente rispetto alle grandi gare che dovrebbero avere invece evidenza comunitaria. Insomma frammentare e cercare di portare il più possibile le gare verso una procedura negoziata che faciliti l'assegnazione ai soliti noti. Qualcuno dovrebbe spiegare alla città se trasparenza e rotazione sono ancora principi ai quali questa Amministrazione ispira la propria azione”.
Fonte: Civonline.it

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20 luglio 2010

Stagione balneare 2010: risveglio spirituale tra i rifiuti.

Mentre sono attesi per venerdì i risultati delle analisi di ARPA Lazio (ahaha, risate amare), il micidiale miscuglio risultante da scarichi non depurati lungo la costa a nord di Roma e navi da crociera rende la nostra estate indimenticabile. Grande il coraggio dei tanti bagnanti che nonostante i divieti non rinunciano ad aspergersi nella sozzura. Segno che ormai alla merda ci siamo avvezzi, ma non solo! Assistiamo finalmente a un risveglio spirituale: contriti per aver trasformato i paesi del Terzo Mondo in discariche dei paesi ricchi, ora vogliamo condividere il loro cammino. (In foto: bagnanti del terzo millennio)




Da centumcellae.it "Pesca insolita nella mattinata di ieri nello specchio d’acqua compreso tra il Pirgo e la Lega, dove sono comparse a decine larve di dittero syrphidae eristalis. I ditteri costituiscono un ordine di insetti terrestri o idrofili, frequentemente acquaioli o acquatici, diffusi in circa 120 mila specie diverse. La larvadi per sé non è pericolosa come non lo è l’adulto del dittero; il dato preoccupante e che fa sorgere parecchie domande è che la maggior parte di queste larve vive in ambiente acquatico, all'interno di substrati organici in decomposizione o all'interno di altri organismi. Cosa è accaduto allora alle nostre acque per trasformarsi in substrati organici in decomposizione? Le ipotesi più plausibili sono quelle di un ingente e ripetuto scarico di liquami da parte di alcune navi (così come denunciato oggi dall'Idv che parla di rilascio dei cosiddetti "bottini di bordo", ovvero tutti i rifiuti liquidi) oppure la copiosa perdita a mare di qualche fogna. Ipotesi, quest’ultima, avvalorata dall’indecente spettacolo comparso in acqua intorno alle 14:00 (vedi foto): una distesa di schiuma e rifiuti dove bambini, e non solo, ignari di quanto stava accadendo si facevano tranquillamente il bagno. Ma nella nostra costa e sulle spiagge del Pirgo e della Marina dove sono stati allestiti gli stabilimenti estivi, non vige il divieto di balneazione? Consoliamoci: tra pochi mesi avremo una Marina nuova di zecca da fare invidia a Beverly Hills e da cui partire per andare a sguazzare tra schiuma e larve a profusione. Aggiornamento, per rasserenarci: moria di pesci a Montalto di Castro.

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21 maggio 2010

Civitavecchia: cementificatori e cementificati. E il Grumo Misto si allarga

"La variante per costruttori e palazzinari (da Centumcellae.it)
Approvata quest'oggi dal Consiglio comunale la Variante 29: nuove case e palazzi per una città che, non si sa come, crescerà in pochi anni di 10.000 abitanti."

Che sia un bene o un male è un dato di fatto: la popolazione della nostra Città non cresce con lo stesso ritmo del Grumo Misto, che invece si ammassa sulle poltrone del Pincio come scorie in un deposito abusivo:

"...con la surroga del dimissionario Vincenzo Gaglione al cui posto è subentrato Ivano Bianchini: eletto tra i Socialisti a sostegno di Nicola Porro è immediatamente trasmigrato nelle larghe intese sostenendo dal Gruppo misto il centrodestra alla prima votazione" (Ricordiamo le new entry Daniele Perello da Sinistra e Libertà e del noto saltafossi Gianfranco Bergodi da UDC e tanti altri prima)

La popolazione in Italia non cresce, la popolazione civitavecchiese è ferma sui 50.000 da decenni, i giovani con alta formazione lasciano quasi sistematicamente la città, e allora:
a chi serve un milione di metri cubi di nuovo cemento?
Che domanda ingenua! Agli speculatori, al malaffare che ricicla denaro sporco.

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18 maggio 2010

Un futuro splendente per Civitavecchia: carbone monnezza e cemento

Moscherini preparae l'enorme colata di cemento su Civitaecchia (e le mafie si preparano a banchettare)

Da centumcellae.it

Sperando di fare cosa utile ai cittadini civitavecchiesi che probabilmente si troveranno da qui a qualche anno a vivere in una città molto diversa da quella attuale, cerco di fare il punto sulla questione della Variante 29 al Piano Regolatore Generale discussa nel primo dei due direttivi del Pd svoltosi ieri lunedì 17 maggio dalle ore 17.00 alle 20.00 affinchè chi sia dei dirigenti che degli iscritti del Pd ma anche dei semplici cittadini interessati alle questioni urbanistiche della nostra città non è stato presente possa intervenire domani mercoledì 19 maggio alle ore 17.00 nella seconda seduta del direttivo-attivo del Pd.
Dall’illustrazione della Variante 29 fatta da Annalisa Tomassini, ricordo già assessore all’Urbanistica nella giunta di centro sinistra guidata dall’ex sindaco Gino Saladini, risulta che la Variante 29 non è una variante ad una variante, come furbescamente è stata presentata da questa Amministrazione, ma è di fatto una Variante al piano Regolatore Generale.
In origine la Variante 29, infatti, era stata pensata come sanatoria per sbloccare quei terreni che sono da tempo stati individuati come ricadenti nelle c.d. “zone compromesse” e che doveva permettere a tante famiglie civitavecchiesi, proprietarie di quei terreni, di potersi costruire la prima casa sul proprio terreno. Con sorpresa nel direttivo-attivo di lunedì scorso, dove ricordo erano presenti oltre 30 persone tra dirigenti di partito(15), membri della segreteria (6) e semplici iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico, abbiamo verificato come la Variante 29 sia effettivamente una variante al Prg perché la stessa non risponde al titolo con il quale è stata identificata, ossia “Piano per l’edilizia residenziale pubblica e sociale nonché per la creazione di due parchi urbani di un sistema di verde complementare finalizzati all’integrazione degli standard urbanistici e per la dotazione di infrastrutture e di servizi generale del settore nord della città”.
Infatti da un primo sguardo generale alla variante risulta che:

1) l’edilizia residenziale pubblica e sociale non sia preponderante rispetto a quella privata. Le cubature previste si traducono poi in abitazioni che andrebbero a soddisfare l’esigenza di oltre 10.000 abitanti, dato questo che cozza evidentemente con l’elevato numero di appartamenti invenduti a Civitavecchia e soprattutto a fronte di una popolazione che negli ultimi anni non è cresciuta quasi per niente. Inoltre la Variante 29 pone l’attenzione su aree non contemplate nelle precedenti 32 Varianti al Piano Regolatore Generale, ecco perché la Variante 29 risulta una vera e propria Variante al Prg.

2) Sempre nella dicitura della Variante 29 si cita anche la realizzazione di "due parchi urbani di un sistema di verde complementare finalizzati all’integrazione degli standard urbanistici", motivazione palesemente falsa perché in realtà la Variante 29 prevede di fatto il mantenimento di un parco già in essere e mancante solo del collaudo, quello di Fiumaretta, e la creazione, non si capisce bene come, di un altro parco su un fosso, quello di Zampa d’Agnello che in quanto fosso non permette la facile creazione di strutture ricreative. Dunque di quali parchi si parla? E inoltre perché non si fa menzione della ristrutturazione e della messa a norma e in sicurezza degli altri tre parchi già presenti a Civitavecchia, ovvero il Parco Antonelli-della Resistenza, il Parco dell’Oliveto-dei Martiri delle Foibe e del Parco di San Gordiano-Yuri Spigarelli che versano in una situazione pericolosa e indecorosa? Non era uno degli obiettivi del Sindaco Moscherini quella di spalmare i famosi 40 ettari del parco che l’Enel doveva realizzare a ridosso della centrale sui parchi cittadini? Mi sembra che di ciò nella Variante cementificatoria non vi sia traccia. Anzi no, scusate in effetti le micro aree di verde che questa Amministrazione pensa possano essere sufficienti a 60.000 abitanti siano quelle contemplate all’interno delle dieci rotatorie da realizzare entro l’estate.

3) Anche se il quartiere di Aurelia resta miracolosamente fuori da questa cementificazione, in realtà perché già “mangiata” dal progetto del Piau, per caso l’area interessata da alcune costruzioni è quella che si trova all’ingresso di Aurelia, sulla sinistra e di proprietà della Compagnia Portuale Civitavecchia. Curioso, non trovate?

4) Nella Variante 29 non si fa riferimento al Piano Territoriale Provinciale Generale che vincola le varianti dei Comuni della Provincia di Roma e che anche in questo caso, forse per un’altra mera coincidenza, non viene tenuto presente. Va ricordato che tutte le varianti devono fare riferimento al Ptpg, quindi non si capisce come mai non sia stato scritto nulla in proposito nella Variante 29.

5) L’area di interesse della Variante 29 arriva, anche qui guarda caso, proprio al confine con la Scaglia, nei pressi di Torre d’Orlando dove, sempre per puro caso, l’Ater ha acquistato un’area sulla quale intende costruire a costo zero per il Comune ben 300 appartamenti di edilizia pubblica e sociale, eccola qua, e che invece il sindaco Moscherini stà inspiegabilmente impedendo a vantaggio della realizzazione delle 40 mini casette di legno che devono sorgere in una quartiere già duramente provato da mille problemi come San Liborio. Per dovere di verità va detto che sono solo quattro le aree all’interno della città destinate all’edilizia pubblica mentre oltre il 60% di quello che si vuole realizzare ricade nell’edilizia privata. Inoltre dalla Scaglia in poi fino al Comune di Tarquinia, passando per la Frasca, Sant’Agostino, Aurelia e Santa Lucia ci si trova nell’area interessata dal mega progetto di Moscherini denominato Piau e che prevede la realizzazione di 4200 ettari di zona industriale e che sempre per puro caso permetterebbe, ecco qui, l’impiego di 10.000 persone. Non certamente civitavecchiesi.

6) Infine le tavole della Variante 29 e quelle del Piau sempre per uro caso, si incastrano perfettamente come due parti di un unico grande puzzle. Una Variante diabolica, dunque che non permette una seria riflessione su una procedura che non contempla una concertazione corale con le reali esigenze della collettività civitavecchiese ma che di fatto risponde ad oscuri e poco chiari interessi privati. Dunque con questo tipo di stravolgimento ai fini della mera speculazione edilizia si tradisce l’originario spirito della Variante 29, ovvero quello di sbloccare le zone compromesse e permettere ai singoli civitavecchiesi di costruirsi la prima casa a vantaggio di interessi urbanistici privati, oltre che della realizzazione di edilizia residenziale e sociale e di interventi a beneficio del miglioramento del verde pubblico.

Ricordo che la variante 29 sarà oggetto di discussione del Consiglio Comunale che si svolgerà dopodomani, giovedì 20 maggio.

Roberta Galletta - Coordinatrice Circolo Partito Democratico Civitavecchia

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14 maggio 2010

La speculazione edilizia a Civitavecchia

"Circa 200 alloggi privati in vendita da agenzie immobiliari, quasi 350 nuovi alloggi in costruzione, oltre 180 alloggi nuovi invenduti, oltre 500 appartamenti sfitti. Tutto ciò in una città di 58.000 abitanti e con circa 21.000 nuclei famigliari. Sono questi i numeri impressionanti della realtà immobiliare cittadina tracciati dall’esponente del Pd Antonio Manunta, il quale, con queste cifre concrete, torna a porre un interrogativo già diffuso sul perché, a fronte di tanta disponibilità abitativa, in città si continui a costruire e a rilasciare concessioni edilizie. Sulla base di quali reali necessità residenziali? La risposta più naturale che viene è che in verite le esigenze siano soltanto economiche e legate al profitto di qualche palazzinaro e di qualche politico." Continua su Centumcellae.it

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9 maggio 2010

"Moscherini mente sui rifiuti, vuole bruciarli dentro TVN"

Da Civonline.it

«Il disegno del Sindaco è quello di andare in emergenza rifiuti per fare un favore ad Alemanno». Lo dichiara Fabiana Attig, ripercorrendo la vicenda legata all’esaurimento della discarica comunale, partendo dal 2007, quando ricopriva il ruolo di assessore all’Ambiente. «Come mai negli ultimi due anni non è stato fatto nulla? - si domanda la Attig - Moscherini si è preso i meriti di aver risolto l’emergenza rifiuti, ma così non è. Lui non ha risolto un bel niente - prosegue l’esponente di Freedom - quel 10% di proroga è stato concesso per legge e ricordo bene le battaglie fatte quando ero in giunta per far passare il piano rifiuti che il Sindaco non voleva e che ha ostacolato in ogni modo fino alla presa di posizione da parte della Regione Lazio». Fabiana Attig sottolinea gli sforzi fatti quando era assessore per ottenere l’ampliamento del corpo B di Fosso del Prete per un totale di 97 mila metri/cubi ripartiti in tre anni e per gettare le basi per quanto riguarda Fosso del Crepacuore: «Proposi inoltre un piccolo impianto di compostaggio mobile - ricorda ancora - per avviare la raccolta differenziata che tutti sappiamo come è finita. L’opposizione si sveglia solo oggi - prosegue la Attig - eppure la commissione Ambiente esiste da anni e avrebbe potuto benissimo seguire l’andamento delle procedure per la discarica. Tra l’altro invitai la commissione Speciale voluta dal Sindaco a valutare delle ipotesi alternative alla Pirolisi, cosa che non è accaduta. Ecco perché credo che ormai sui rifiuti sia tutto deciso: saranno bruciati a Tvn». Secondo Fabiana Attig una proroga del 10% equivale a dire tre mesi di respiro per l’amministrazione comunale: «Arrow Bio di sicuro non verrà presa in considerazione a causa del problema delle acque reflue - sostiene - e perché è una tecnologia che non compare né nel decreto legislativo 152 / 2006 né nel piano rifiuti 2009 della Regione Lazio». Invita quindi il Sindaco a rimboccarsi le maniche e a cercare nuove soluzioni: «Deve subito chiedere una proroga di 12 mesi e mettersi a lavorare - spiega - le discariche del Lazio sono tutte sature, le altre Regioni già nel 2007 non accettarono i nostri rifiuti e l’alternativa sarebbe quella di trasferirli all’estero. Non mi risulta però che il Comune o l’Etruria servizi possano permettersi una spesa di quasi 15 milioni di euro all’anno. Ciò per i cittadini significherebbe minimo un aumento esponenziale della bolletta rifiuti. Nell’immediato - conclude Fabiana Attig - occorre pensare ad ampliare la discarica e a istallare un impianto di compostaggio e uno di triturazione dei rifiuti per ridurne il volume»

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22 aprile 2010

CGIL Civitavecchia: opporsi alla distruzione del territorio si può e si deve

Condividiamo ogni parola della lettera di Diego Nunzi (CGIL Civitavecchia). Fonte: trc Da leggere

"Le nubi che si addensano sulla nostra città e sul comprensorio sono estremamente più pericolose di quelle vulcaniche che hanno paralizzato i voli nel nord Europa. In un territorio già gravemente compromesso dall’insistenza in loco da mezzo secolo di centrali termoelettriche ed espansione portuale, che ormai copre tre quarti dello specchio marino civitavecchiese, le Istituzioni che considerano questo comprensorio servitù e la sua popolazione solo un intralcio, sferrano un attacco multiplo alla salute pubblica.

Se si realizzasse, il combinato disposto dei progetti di incenerimento rifiuti a TVN, Carbone anche a TVS, mega discarica ad Allumiere e da ultima l’ipotesi, (ahinoi non tanto ipotetica), di ampliare il sito di smaltimento delle armi

Chimiche e Batteriologiche (residuati bellici) presso il Centro NBC di Santa Lucia, ove peraltro si prevede di incenerire anziché rendere inerti tali sostanze, costituirebbe un progetto di utilizzo del territorio che non ha eguali in scala nazionale e forse anche Europea. La previsione del nucleare a Montalto di Castro completa il quadro…. Ci pare singolare, che ad oggi, la Politica continui ad esaminare tale realtà per segmenti, come dire che nel caso di uno tsunami ci si deve preoccupare di un’onda alla volta e che i resoconti che i Medici impegnati/illuminati periodicamente diffondono sulle insorgenze di malattie/allergie, ben oltre le medie nazionali, sono solo piccole scosse di assestamento…. Sarebbe interessante mescolare in laboratorio contemporaneamente tutte le sostanze chimiche che tali impianti immettono nell’aria che respiriamo, e magari aggiungervi l’acqua residuale del progetto rifiuti del Sindaco e poi scaldare un po’ il tutto… la chimica è una scienza esatta e Seveso qualcosa dovrebbe insegnare. Ma forse la vera strategia è di catapultare sul territorio tutte le jatture possibili, incluse le carceri galleggianti, per poi fingere mediazioni ed accoglierne solo alcune… come dire che il carbone inquinava meno….. di cosa ancora è da definire. No, noi non ci stiamo. Ed in questo caso saremo orgogliosi di far parte del partito del no, tanto in auge nella dialettica di chi vuol fare senza regole e a proprio comodo. Saremo del partito del no perché viviamo questo territorio, ma soprattutto perché sappiamo, con coscienza, che si può fare altro, a partire dalla differenziazione dei rifiuti, che oltretutto porta occupazione stabile e di qualità. Siamo e saremo per le energie rinnovabili, per le stesse motivazioni. Siamo e saremo con tutti i cittadini e con quella parte della politica che guarda soprattutto alla vivibilità ed alla salute pubblica come diritto Costituzionale, non sacrificabile agli altari degli interessi, siano essi di imprenditoriali o politici, troppo spesso mascherati da interessi Nazionali. Da subito inizieremo a confrontarci con tutti i soggetti che vorranno contrastare l’ennesimo scempio al nostro territorio a partire dalla ricerca di una posizione univoca nella CGIL. Faremo la nostra parte, anche per destare la cittadinanza resa narcolettica da una politica che appare orientata verso la autocelebrazione, spesso narcisistica e “distratta” ed incurante dei reali bisogni dei giovani e dei cittadini in generale, basti pensare alla ostinazione della Giunta nel realizzare casette di legno ed impedire la realizzazione di alloggi popolari veri. Sappiamo già che, come in passato, i falchi riproporranno i bisogni occupazionali; questa musica l’abbiamo già ascoltata…. Ad oggi mancano circa 4000 lavoratori edili e metalmeccanici a TVN. Dopo la riconversione, restano nella memoria solo dolore decessi ed infortuni, di sviluppo e occupazione duratura nessuna traccia e qui la crisi non c’entra nulla, era già previsto che andasse così, con nessuna impresa in grado di acquisire connotati industriali, nessuna crescita nell’indotto, solo palate di briciole, anzi… solo palate. Il grande sogno è durato appena pochi anni… il carbone brucerà a TVN per altri 20. E intanto le centraline che dovrebbero informarci sulla qualità dell’aria sono stranamente ferme da tempo…".

Il Segr. Gen. Fp CGIL Civitavecchia Diego Nunzi

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20 aprile 2010

Carbone a TVS, rifiuti dentro TVN: questi i piani di Moscherini per coprire l'indebitamento da lui provocato

Aggiornato al 21 aprile

Un'altra conferma, se ce ne fosse stato busogno. Moscherini ha alzato il rumore quanto gliene bastava per creare le condizioni per batter cassa presso i potentati energetici che assediano Civitavecchia. Ha fatto il duro, si potrebbe quasi dire che la tragica morte di Capitani sia stata per Moscherini un evento fortunato, col giusto tempismo.
Dietro la possibilità di nuove negoziazioni e convenzioni al gusto di carbone e incenerimento, c'è la volontà di Moscherini di farsi coprire il debito milionario che la sua politica ha portato nelle casse di Civitavecchia, oltre a questioni legate al suo potere personale.
Già oggi, senza la manciata di milioni delle sporche "compensazioni", questo sindaco non sarebbe in grado di finanziare il suo bilancio (vedi qui)

Tutto da leggere l'intervento della Attig (fonte centumcellae.it):

"Due anni fa avevamo denunciato le manovre oscure della maggioranza per appesantire la situazione ambientale di Civitavecchia. Basta infatti andare a rileggere

il nostro articolo in allegato del 28/11/2008, dove evidenziavamo la volontà della coalizione delle larghe intese di bruciare il Cdr in barba alla delibera di C.C. n. 110 del 2003, votata dall’allora governo di centro destra, che oggi massicciamente compone l’attuale maggioranza.
Da allora nulla è cambiato. Anzi, se qualcosa è cambiato, il mutamento c’è stato individuando Torre Nord quale nuovo sito per bruciare Cdr. Se a suo tempo la maggioranza appoggiò l’idea moscheriniana (guarda caso di fare un favore a Caltagirone, che è tra i proprietari di Tirreno Power), oggi l’atteggiamento è solo superficialmente diverso.
Dietro al fiacco no alla nuova ipotesi Cdr, infatti, si nasconde una partita ben più complessa. Da notizie in nostro possesso, la vera idea che alberga a palazzo del Pincio, è realizzare il 4°gruppo a carbone a Torre Sud (Caltagirone così sarà sempre contento), e bruciare il Cdr dentro Torre Nord (per far felice l’Enel).
Le due operazioni alla fine saranno “condite” da nuove convenzioni, da redigere con le due società energetiche, il tutto per rianimare le esangui casse comunali ridotte al lumicino dagli oltre 100 miliardi di vecchie lire di debiti contratti in poco meno di due anni da Moscherini. La conseguenza e il premio? La distruzione del Popolo della libertà a Civitavecchia e la buonuscita di Moscherini verso un prestigioso incarico marinaro.
Quanto al Ministro Stefania Prestigiacomo, che recentemente ha consegnato al sindaco Moscherini il Premio Pimby, (che ricordiamo è un premio che si prefigge lo scopo di studiare a livello nazionale l'avanzamento nella realizzazione di infrastrutture, i metodi di coinvolgimento della popolazione locale ed il ruolo svolto da eventuali comitati locali), ci meraviglia il fatto che non abbia sentito la necessità istituzionale di un preventivo confronto con il governo omologo di Civitavecchia.
Le cose sono due: o questa amministrazione non viene minimamente calcolata da Palazzo Chigi sulle grandi questioni, oppure, come crediamo, gli attori principali di questa vicenda già sapevano e stanno facendo il giuoco delle parti…"

Aggiornamento al 21 Aprile:
"Il Bilancio 2010 finisce alla Corte dei Conti"
Esposto di Petrelli, Manuedda e Bonomi che contestano l'inserimento dei fondi Enel nel capitolo della spesa corrente. Operazione già censurata da una ispezione ministeriale del 2005.

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Solo uno sciocco si fiderebbe di Moscherini


Uno ed uno solo è il criterio alla luce del quale si può giudicare coerente Moscherini: la pratica sistematica della vendita di beni e diritti pubblici per il suo personale tornaconto. Sempre preceduta da manovre atte all'ammorbidimento dell'opinione pubblica.

Nelle settimane passate ha voluto giocare la parte del difensore del territorio, preoccupato per le sorti degli operai e le loro condizioni di lavoro nel cantiere TVN, e del preoccupato per una soluzione del problema "riiuti" che non fosse quella dell'incenerimento in TVN.

Però chi lo conosce SA (è molto prevedibile ormai) che si trattava solo di manovre subdole e strumentali. Il cantiere TVN è riaperto dopo due giorni anziché quindici. E il suo "no al cdr dentro TVN" solo un'altra azione di copertura, anche se gli ha fruttato ingenui elogi.

Ma ecco, le notizie che purtroppo ci attendevamo non tardano ad arrivare: TVN e TVS: il sindaco riapre tutti i giochi, compresi i combustibili . Prepariamoci alla svendita.

da TrcGiornale.it
"L'amministrazione comunale riapre la partita con Enel, e apre anche quella con Tirreno Power. Questo il senso, esplicito, della conferenza stampa che il primo cittadino ha tenuto stamattina alla sala Cutuli del Pincio. E sono tre le direttrici lungo le quali vanno riaperti i giochi: sicurezza, occupazione, combustibili impiegati negli impianti. Dopo avere riassunto le iniziative di queste settimane e gli esiti del lavoro fin qui condotto dalla task force tecnica istituita dal Pincio dopo l'incidente mortale, costato la vita a Sergio Capitani, Moscherini ha ringraziato una parte della dirigenza Enel, quella che è stata presente in questo delicato momento, e stigmatizzato le assenze di altri.

La prima richiesta del sindaco riguarda, come detto, il fronte della sicurezza: “Chiederemo con una lettera alla direzione provinciale del lavoro – ha dichiarato Moscherini – le risultanze delle indagini della procura della Repubblica dopo il sopralluogo del 19 dicembre. Risultanze che l'amministrazione comunale deve conoscere, perché questi sono argomenti che non possono essere secretati, altrimenti esigeremo che si ricomincino i controlli da capo”. Seconda richiesta: va ridefinito l'organico necessario a Torre Nord. “Enel deve capire che deve smetterla – ha detto ancora il primo cittadino – di fare incontri con i sindacati nazionali su Civitavecchia senza il coinvolgimento del sindaco e delle organizzazioni locali. La cifra per l'occupazione stabile a Tvn non possono essere di 350 unità (ESATTAMENTE QUELLA CHE AVEVAMO PREVISTO NOI! Ndr) . La cifra deve essere quella che avevamo iniziato a discutere a suo tempo con Sandro Fontecedro. A discutere dell'organico dovranno essere i sindacati regionali e territoriali, si mettano d'accordo loro quali, se i confederali o le categorie. Pertanto invierò una lettera ai sindacati nazionali e regionali, diffidandoli dal chiudere ogni accordo senza prima aver discusso con le amministrazioni interessate”.

Una questione, quella relativa alla definizione dell'organico di Tvn, che da sempre le Rappresentanze di Base di Tvn avevano denunciato, sottolineando l'assurdità che tutto fosse stato deciso a Roma (un primo accordo, infatti, è già bello che fatto e operativo da mesi), tra Enel e sindacati nazionali, senza il coinvolgimento di chi la situazione di Tvn la conosce direttamente. Una denuncia che ora entra quindi nell'agenda politico-istituzionale. Ma come detto sul tappeto torna anche la questione combustibili – cdr per Tvn e carbone per Tvs - e “una convenzione con Tirreno Power che parte dalal sicurezza e che si estenderà anche a altri aspetti”, laddove i controlli che si stanno compiendo su Tvn interesseranno, come già annunciato la scorsa settimana, anche Tvs e il porto. “Il capitolo produzione si è aperto sia per Torre Nord che per Torre Sud – ha dichiarato il sindaco – quindi sarà necessario anche un chiarimento su cosa produrre e con quali materiali combustibili: tutto questo è un capitolo nuovo”. Il comune chiederà altri soldi a Enel? “Io non devo chiedere niente a Enel ed Enel non deve chiedere niente a me – ha risposto – ma se per chiedere soldi intendiamo ragionare con Enel sul fatto che le compensazioni siano da ridiscutere perché sono infime rispetto al livello di rischio per i cittadini, allora sì”. Del resto, si sa, il Pincio è in una profonda crisi economica, e la discussione del bilancio di giovedì in consiglio lo mostrerà. Chiaro quindi che per il sindaco i giochi vadano riaperti per forza. Le premesse però non sono delle migliori. Da un lato un comune che sembra intendere le compensazioni solo come monetizzazione dei rischi, dall'altro un'azienda – Enel - che continua a farsi mungere, senza avere nemmeno la soddisfazione di poter indicare una sola opera duratura realizzata con i suoi soldi in città, in dieci anni di “questione carbone” (a parte la Tac del San Paolo). In mezzo i sindacati locali “tradizionali”, in crisi vertiginosa di credibilità."

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8 aprile 2010

TVS a carbone: Manovre in corso

Si scrive "no, per ora, all'Autorizzazione Integrata Ambientale" alla riconversione di TVS, ma di solito una cosa del genere va letta come "tirate fuori i quattrini e vi facciamo accomodare anche in camera delle nostre mogli e delle nostre figlie"

Leggi qui . Ci spiace essere così ripetitivi, ma i percorsi dei delinquenti sono sempre quelli.
NB: Gatti e Cosimi del Pd, Mecozzi della Lista Porro e Perello di Sinistra e Libertà hanno votato a favore dell'autorizzazione all'esercizio del quarto gruppo di TVS. Non lo dimenticheremo.  | Aggiornamento 9 aprile: Il Coordinamento di Sinistra e Libertà ha giustamente chiesto le dimissioni di Perello.


Aggiornamento 8 Aprile:
" Tvs, niente Aia per il IV gruppo. Imposta la dismissione. [...] L'ufficialità, adesso, arriverà con la firma del decreto da parte del ministro".

Non si son messi d'accordo sul prezzo?
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Un plauso va a Ricotti, Marzoli e Manuedda per il loro impegno.

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La chiusura di TVN era SOLO UN TRISTE BLUFF

Altro che secondi fini di Moscherini, altro che pugno duro: è stata solo una mossa propagandistica. La solita noia.

Due giorni è durata la sospensione delle attività della centrale enel Torrevaldaliga nord. Dai quindici giorni di sospensione della prima ordinanza di Moscherini si è passati a sette e poi a due (uno, di fatto): già domani venerdì 9 il cantiere riaprirà.
Ma se i controlli son solo un intralcio, e la politica la solita, ovvio che vada così. Hai visto mai dovessero scapparci altre 120 contravvenzioni anche per il 2010.
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Aggiornamento: interviene su questo dietrofront anche RdB: "Sono bastate 24 ore – affermano dall’RdB - e tutto è tornato come prima, anzi no, prima c’era anche Sergio Capitani, oggi no. In meno di una giornata, in cui telefonate e sollecitazioni arrivate da tutte le parti hanno fatto crollare tutta quella autonomia e decisione, il sindaco decide di riaprire domani, venerdì 9, la centrale. Il profitto e gli interessi economico-politici contano molto di più della vita umana, la sicurezza della propria poltrona, ancora di più. E per essere sicuro di non avere intralci nella sua decisione, decide di non convocare RdB alla seconda riunione, quella dove fa marcia indietro" Continua qui

Gli operai: "è impossibile che in un solo giorno sia stata ripristinata la sicurezza all'interno del cantiere, leggi qui

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7 aprile 2010

TVN bloccata. Quale il secondo fine di Moscherini?

Dopo la morte dell'operaio avvenuta lo scorso sabato a Torrevaldaliga Nord, Moscherini blocca per una settimana TVN (ultim'ora), per consentire l'effettuazione dei controlli nel cantiere.

Crisi di coscienza?

Non prendiamoci in giro. I motivi per bloccare il cantiere non mancano da anni, perché proprio ora arriva lo stop di Moscherini? Ne abbiamo viste troppe per restare ingenui di fronte a questi avvenimenti.
La morte di altri due operai non aveva provocato reazioni simili, come non le avevano provocate i feriti, le 119 contravvenzioni ASL del 2009, violazioni delle prescrizioni VIA, la mancanza di Autorizzazione integrata ambientale (a causa della quale era stato chiesto il sequestro dell'impianto nello corso gennaio), le discariche abusive scoperte e le ceneri fuori del nastro trasportatore, l'assenza di un Osservatorio ambientale prima e la presenza di un fantoccio ora, le tante ombre su aspetti critici del progetto, le accuse di corruzione all'ex sindaco De Sio, etc.

I tre morti erano persino stati messi in conto fin dall'inizio da enel per terminare la centrale. A che gioco sta giocando ora Moscherini?

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17 marzo 2010

Grande momento per il malaffare cementificatore: sparito il Piano Regolatore

Campo libero per i maiali: il Piano Regolatore sparisce. Chissà che la situazione possa far comodo a qualcuno.
In questa situazione gravissima, nessuno al Pincio ne denuncia la sparizione. Incredibile, ma vero.

Riportiamo da Civonline.it

Sparito il Prg, architetti sul piede di guerra
16-03-2010 20:01
Delle trentadue tavole che dal 1968 regolano l’urbanistica cittadina ne sono rimaste solo due. Un problema di cui il Pincio era già a conoscenza, del quale ha preso atto dopo l’intervento dell’associazione "Punti di Svista". Al momento non esiste alcuna denuncia di furto né di smarrimento presentata alle autorità

CIVITAVECCHIA - Un Sindaco che ammette candidamente che il Piano regolatore è sparito, un dirigente comunale che invece crede di poter dare le istruzioni per consultarlo anche senza vederlo, due architetti intenzionati a fare luce su una questione spinosa. Al centro della scena ancora una volta il Comune di Civitavecchia, o meglio il settore Urbanistica dove, stando a quanto si è appreso nei giorni scorsi, non sarebbe più possibile consultare i documenti che compongono il Prg. Esistono varianti adottate senza l’approvazione della Regione, fogli sparsi e solo due delle trentadue tavole trascritte dal 1968 ad oggi. Ne mancano ben trenta e non risulta al momento nessuna denuncia all’autorità giudiziaria. Il dirigente Massimo Piacentini, in forza al Pincio minimizza affermando che i professionisti cittadini possono consultare le tavole P4.2 e P4.4 presso l’ufficio Edilizia e pianificazione, ma proprio la Casa dell’Architettura ‘‘Punti di Svista’’ nel tentativo di riproporre un archivio urbanistico di Civitavecchia si è accorta del problema, facendolo notare al Pincio. «Le rappresentanze della categoria degli architetti hanno incontrato il sindaco Moscherini - si legge in una nota firmata dagli architetti Daniele Mecucci e Massimo Pantanelli - portando alla sua attenzione l’esito negativo della ricerca effettuata presso gli uffici comunali. Il Sindaco - proseguono i due professionisti - preso atto della scomparsa della documentazione ha permesso di impegnarsi in prima persona per la soluzione di questo non facile problema che investe gli interessi economici e sociali di tutti noi cittadini». Un problema grave, che tuttavia non preoccupa i vertici del Pincio. Eppure è difficile comprendere come possa lasciare tranquilli la sparizione di un documento fondamentale, che regola tutti i diritti sui suoli comunali.

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25 gennaio 2010

Niente speculazioni cementizie by Moscherini alla Frasca, ora area protetta.

Comunicato Forum ambientalista / Italia Nostra

"Apprendiamo con favore che nel Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG) approvato nei giorni scorsi la Frasca viene inserita “nell’elenco delle aree protette“ in quanto “area, meritevole di tutela per la quale è in corso la procedura d’istituzione”.
Per dette aree il PTPG, nelle more dell’approvazione del relativo atto istitutivo, prevede si operi con le norme relative alle componenti ambientali del PTPG e della Rete Ecologica Provinciale (REP); nel caso della Frasca, lo strumento indicato dal PTPG è il PAR (Progetto Ambientale di Recupero) e, in particolare, l’intervento è inserito tra i “progetti ambientali di particolare valore strategico da avviare con priorità”.

Un atto importante, quindi, che costituisce un ulteriore passo verso la tutela di un’area di grande pregio naturalistico ed archeologico – ultimo vero polmone verde della città - e verso l’approvazione della nostra proposta di Monumento Naturale e che fa seguito all’apposizione dei vincoli archeologici da parte della Sovrintendenza Archeologica all’Etruria Meridionale del dicembre 2008 ed aprile 2009.
Una pietra tombale alle mire cementificatrici del Sindaco Moscherini che in quell’area aveva previsto un mega porticciolo al servizio dell’ennesimo grande privato, l’inutile quanto pericoloso Terminal Cina, e tutta una serie costruzioni per attività collaterali, ed una conferma di come determinati progetti trovino fondamento solo ed esclusivamente nella fertile mente del Sindaco piuttosto che nella concretezza degli atti di programmazione provinciali, regionali e finanche nazionali.
Auspichiamo, ora, che prima della fine della legislatura, peraltro ormai prossima, la Regione concluda l’iter di istituzione del Monumento naturale, approvando definitivamente quanto da essa stessa sponsorizzato e ratificato in sede di conferenza di coopianificazione del PTPG e velocizzi, nel contempo, l’attuazione del progetto di riqualificazione ambientale dell’area presentato dall’Autorità Portuale in ottemperanza alle prescrizioni del Piano Regolatore Portuale, affinché la Frasca venga finalmente resa adeguatamente fruibile e il patrimonio naturalistico e archeologico ivi presente opportunamente valorizzato.

Simona Ricotti - Responsabile Forum ambientalista
Roberta Galletta - Presidente Ass. Italia Nostra

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22 dicembre 2009

Moscherini: regali per enel, merda sui cittadini

Riportiamo da civonline.it

“Come spesso accade il sindaco inventa – ha aggiunto il consigliere di opposizione – in questa come in altre occasioni non ci si può girare intorno o trovare sotterfugi: il parco in quel modo e in quell’area è una “prescrizione”, non ottemperarle significa incorrere in sanzioni. Lo scorso aprile, prima della lettera del sindaco (che è di settembre) il Ministero dell’Ambiente aveva già sollecitato in questo senso evidenziando la mancata ottemperanza e quindi la realizzazione dell’area boscata”


Una lettera del sindaco Moscherini cambia lo "spirito" della mozione presentata dalla minoranza sul verde. Nella missiva il primo cittadino propone di "sparpagliare" i 40 ettari di bosco che da prescrizione VIA sarebbero dovuti sorgere a ridosso di Tvn.


CIVITAVECCHIA - È durata circa due ore e mezzo la discussione in consiglio comunale della mozione presentata dai consiglieri di opposizione Guerrini, Piendibene, Cosimi , Porro, Gatti e Gaglione “inerente la problematica che impegna il verde pubblico della città”. Un dibattito alla fine risultato poco produttivo: l'argomento della mozione è stato sospeso e rinviato in altra sede, nella prossima seduta dei capigruppo, dalla quale se usciranno spunti o soluzioni concertate verranno eventualmente inserite all'odg del prossimo consiglio comunale utile.

In realtà la discussione del provvedimento, illustrato da Mauro Guerrini, ha focalizzato l’attenzione del consiglio circa un particolare aspetto del “verde pubblico”, ovvero la realizzazione così come previsto dal decreto 680 del 2003, di un parco di 40 ettari a ridosso di Tvn come compensazione all’inquinamento dell’impianto.”È assurdo che la prescrizione dal 2003 non sia stata ancora ottemperata – ha commentato Guerrini – anche perché a breve ci troveremo a vivere l’incredibile avventura di una centrale potentissima che brucerà 20mila tonnellate al giorno di carbone (7 milioni in un anno) ogni giorno verranno prodotte 1000 tonnellate di scorie che per spostarle saranno necessario 100 autotreni al giorno (365mila in un anno). Serve un parco immediatamente. Chiediamo al Comune di mettere in mora Enel per non avere ancora adempiuto alla prescrizione e chiediamo al sindaco di fornire dati e date certe circa la realizzazione e la gestione di quest’area verde”. Guerrini ha infine infine tirato in ballo Tirreno Power e sull’impianto di Tvs, alimentato a metano ma che nella sua storia è “sempre stato visto come una sorta di problema minore benché con le stesse pecche e livelli di inquinamento

L’intervento del consigliere di maggioranza Vitali ha però decisamente cambiato lo “spirito” della mozione, soprattutto oggettivamente. Il provvedimento infatti non “era al corrente” di una lettera datata 23 settembre del 2009 firmata in calce dal sindaco e inviata ai vari ministeri, Regione Lazio, Provincia ed Enel. Il consigliere di An ha tirato fuori l’atto rendendolo pubblico al consiglio. Sostanzialmente nella lettera il sindaco propone, dato che sono cambiate le condizione rispetto alla soluzione prospettata da Enel, di “spostare” l’area verde sparpagliandola più in prossimità della città. “Si potrebbe avviare un’opera di rimboschimento – ha letto Vitali – di alcuni fossi torrentizi anche a scopo di prevenzione del degrado idrogeologico. Anche perché l’area dei serbatoi, dove doveva nascere il “Parco dei Serbatoi” nell’attuale Piano Regolatore Generale è destinata ad usi industriali in quanto “sulla stessa insisteva il parco serbatoi di olio combustibile che alimentava la vecchia centrale”. Quelle aree inoltre, come si legge nella lettera, potrebbero essere “più proficuamente destinate ad usi produttivi legati all’esercizio della centrale (riutilizzo del gesso per manufatti edilizi, sperimentazione e cattura Co2). Una lettera che di fatto contiene “una proposta” coma ha ribadito nel suo intervento il presidente Cappellani anche perché “l’isola verde in quell’area fa comodo sola ad Enel. “Quale sarebbe l’utilità di un parco in quella zona – ha ribadito Cappellani – sarebbe più giusto rimboschire e riqualificare i parchi cittadini ma anche valutare azioni più utili in termini di “verde” in altre zone, ad esempio la valle di Fiumaretta se si salverà dal progetto Bretella A12-porto”. Questi elementi di novità e la necessità di concertare l'argomento più accuratamente (magari cercando la "solidarietà" della maggioranza) sono stati gli elementi che hanno fatto sorgere qualche dubbio nell’opposizione. Per Alessio Gatti il problema è addirittura antecedente e da ascrivere a quanto contenuto nell’accordo Comune-Enel. “Quell’accordo fu finto – ha aggiunto il consigliere di minoranza – senza obblighi da parte dell’Enel. Fu un accordo sbagliato fino ad un certo punto, sicuramente fatto nell’interesse di pochi. Non si riesce ancora a capire il perché furono fatti quei tipi di consorzi quando gli unici che servivano per lavorare nel cantiere erano quelli “di settore” per tutelare le imprese civitavecchiesi. La città ha preso solo subappalti e si è impoverita”. Gatti ha poi incalzato in merito all’ipotesi di una conversione a carbone del 4°gruppo di Tvs. “ Sarebbe una richiesta legittima - ha aggiunto – in questo senso: sullo stesso territorio c’è una concorrente che produce energia sul mercato a metà del costo, perché Tirreno Power non dovrebbe essere messa nelle stesse condizioni”.

Petrelli (AeL) sarebbe anche disposto ad accettare la “proposta” di dislocare in polmone verde qua e la nella città ma “a patto che vengano piantate le 1500 specie arboree previste dalla prescrizione”. Parco a ridosso di Tvn senza sé e senza ma per Roberto Cosimi (Pd) perché “in politica e in città c’è una cattiva interpretazione degli elementi che verranno bruciati a Tvn. In un paese se non c’è la salute non c’è libertà”.

Tagliente e puntiglioso l’intervento di Manuedda (Verdi) ha parlato di “atteggiamento creativo del sindaco nei confronti della Pubblica Amministrazione”. “Come spesso accade il sindaco inventa – ha aggiunto il consigliere di opposizione – in questa come in altre occasioni non ci si può girare intorno o trovare sotterfugi: il parco in quel modo e in quell’area è una “prescrizione”, non ottemperarle significa incorrere in sanzioni. Lo scorso aprile, prima della lettera del sindaco (che è di settembre) il Ministero dell’Ambiente aveva già sollecitato in questo senso evidenziando la mancata ottemperanza e quindi la realizzazione dell’area boscata”. Manuedda ha infine citato il contenuto di un’altra missiva del Ministero per i Beni culturali nella quale l’ente preciserebbe che “la semplice richiesta inoltrata dal Comune di Civitavecchia non può consentire la sospensione della realizzazione di un progetto che risulta già approvato” (nota del 17.11.209). Non risulterebbe idoneo a modificare una prescrizione ministeriale quindi.“Non mi risultano infatti ad oggi – ha concluso Manuedda – prescrizioni ministeriali Via (valutazione impatto ambientale) modificate successivamente all’approvazione. Può anche essere che si possa fare, ma significa avere gli alberi piantati tra molti anni”. Insomma una discussione che è rimasta nel vuoto, o meglio maggioranza e opposizione hanno lasciato nell’aria, che attende già da troppo tempo di essere arricchita di ossigeno pulito. Il parco non può certo risolvere i problemi ambientali di Civitavecchia, ma sicuramente è meglio che ci sia.

Mat. Mar.

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21 dicembre 2009

"Un altro regalo di Moscherini all'Enel"

"Enel se la ride beata: ma dove lo trova un altro Sindaco così! Uno che non solo non reclama minore inquinamento, uno che non solo non ficca il naso in centrale, ma che oltretutto, imbeccato a dovere, si fa pure in quattro per riconsegnare ad Enel un’area di molte decine di ettari."


L'area dell'attuale Parco nafta, su cui secondo prescrizioni ambientali doveva sorgere l'ormai famoso parco con boschetto realizzato dall'Enel, sarebbe stato restituito dal Comune all'azienda elettrica. E' quanto denuncia Rifondazione comunista che parla di un ennesimo regalo alla Spa attaccando duramente il primo cittadino richiamandolo al rispetto di quanto prescritto dal Ministero dell'Ambiente con l'autorizzazione alla riconversione di Tvn. Di seguito l'intervento integrale del Prc a firma dell'ex consigliere comunale Roberto Bonomi.

Da Centumcellae.it


Per la verità, pensavamo che l’Amministrazione avesse verso l’azienda elettrica tutt’altre priorità, qualcosa che ad esempio avesse a che fare con i problemi occupazionali. O con la sicurezza delle attività. O con la lotta al lavoro nero. O con i controlli agli scarichi, al trattamento dei rifiuti, alla movimentazione dei materiali pulvirolenti e alle attività di dragaggio. O ancora, per dirne un’altra, con i lusinghieri limiti fissati per la centrale a carbone Enel di Porto Tolle – gemella di Torrevaldaliga Nord – visto che lì gli amministratori veneti sono riusciti a spuntare un taglio del 30 % per ossidi di zolfo e polveri: il tutto scritto nero su bianco già nel decreto di autorizzazione, che naturalmente è qualcosa di ben più consistente del generico impegno ad un minore inquinamento concessoci da Enel.
Ma come, si sono allora chiesto in molti, ci sono tutti questi problemi sul tappeto e l’Amministrazione non fa nulla? Non interviene? Non è possibile, il Sindaco deve reagire!!!
E infatti il Sindaco ha reagito. Solo che invece di rivendicare soluzioni favorevoli alla comunità, invece di mostrarsi furibondo verso Enel e ministeri, il Nostro ha preso carta e penna e con polso fermo ha avanzato la sua inedita trovata: riconsegnare alla stessa Enel l’ex Parco nafta, realizzando il parco lì previsto in altre aree comunali. Che piglio! Che inarrivabile genio! Che condottiero indomabile!
Enel se la ride beata: ma dove lo trova un altro Sindaco così! Uno che non solo non reclama minore inquinamento, uno che non solo non ficca il naso in centrale, ma che oltretutto, imbeccato a dovere, si fa pure in quattro per riconsegnare ad Enel un’area di molte decine di ettari. Un regaluccio da diversi milioni di euro per la povera multinazionale che formalmente non chiede alcunché: per carità, al lavoro sporco ci pensa l’Amministrazione locale che, se qualcuno l’ha dimenticato, senza i soldi Enel avrebbe già dichiarato bancarotta. Roba da Tapiro d’oro.
Ora, precisato che la realizzazione del cosiddetto Parco dei Serbatoi è una prescrizione ministeriale, e sottolineato altresì che l’autorizzazione alla riconversione di Torrevaldaliga Nord è “subordinata al rispetto delle prescrizioni formulate dalle Amministrazioni” (art. 2 decreto n. 55/2003 del Ministero Attività Produttive), vorremmo ricordare al Sindaco e all’Enel che il parco previsto deve essere almeno in parte realizzato “prima della chiusura del cantiere della centrale” (Decreto VIA n. 680/2003 del Ministero dell’Ambiente). Altro che spostarlo altrove: piaccia o non piaccia deve rimanere lì. E vorremmo inoltre ricordare che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a fronte della istanza avanzata dall’Amministrazione di soprassedere alla realizzazione del parco, ha esplicitamente dichiarato che “la semplice richiesta inoltrata dal Comune di Civitavecchia non può consentire la sospensione della realizzazione di un progetto che risulta già approvato” (nota del 17.11.209). E’ sufficiente?
Se Enel vuole donare qualche area verde alla città ha tutte le risorse per farlo. E per la verità ne avrebbe il dovere. In tal senso, se ritiene opportuno faccia dunque la sua offerta, ma non cerchi di pretendere in cambio ciò che ha già concesso per realizzare il proprio impianto>

Roberto Bonomi - Rifondazione comunista

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16 dicembre 2009

"Moscherini ha omesso di porre in atto interventi amministrativi e tecnici di prevenzione e controllo dell’ambiente e della salute collettiva"

"Perché omette i controlli su salute e ambiente?" Comunicato del Movimento civico

"Il Sindaco esercita la funzione pubblica di “responsabile governativo della tutela sanitaria e ambientale” (binomio inscindibile) attuando iniziative concrete volte alla salvaguardia dei diritti esplicitati dall’art.32 della Costituzione.
Nell’esercizio di tale funzione primaria Egli recepisce il supporto di altre Istituzioni pubbliche e della “società civile” secondo il concetto basilare della sussidiarietà e si uniforma al Principio di precauzione che è eticamente cogente (Corte Costituzionale).
Ogni omissione nell’ottemperanza a tali principi va a ledere il dovere ineludibile di promozione di tutti i mezzi finalizzati alla migliore qualità di vita della collettività.
Ogni omissione, quindi, si connota come penalmente rilevante e tale dovrebbe essere considerata dall’Autorità giudiziaria (art.328 C.P.).

I fatti eclatanti comparsi in cronaca locale (depositi di materiale inquinante all’interno di Tvn; denuncia –anche se anonima - di esistenza di una discarica interrata abusiva; disseminazione di “cenerino” inquinante nel luogo di lavorazione del carbone; trasporto di rifiuti tossici fuori dal rispetto di ogni prescrizione legale; notizia – da Lei pronunciata - che fino al giugno 2010 il nostro comprensorio rimarrà senza controlli e senza rispetto delle prescrizioni; depotenziamento delle funzioni scientifiche dell’O.A. comprensoriale, ridotto a mera fotocopia dell’Arpa etc…) dimostrano che Lei ha reiteratamente omesso di porre in atto interventi amministrativi e tecnici di prevenzione e controllo dell’ambiente e della salute collettiva.



Infatti Lei:
1° non ha vigilato sull’opificio energetico di Tvn eludendo gli obblighi di controllo delle attività all’interno della centrale elettrica onde evitare che il materiale inquinante (polveri macroscopiche e microinquinanti correlati; metalli e metalloidi con potenzialità cancerogena) fosse trasportato e depositato in barba ad ogni norma di legge, cioè contro il Decreto Marzano e l’Accordo Pincio-Enel del 2003;

2° non ha posto in essere la doverosa richiesta di supporto tecnico da parte dell’Arpa Lazio: organo deputato al controlli delle emissioni al camino e alla valutazione delle ricadute al suolo con l’installazione di una rete di centraline funzionante in tempo reale;

3° non ha sensibilizzato - con atti amministrativi imperativi - l’intervento metodico delle Autorità sanitarie locali, provinciali e regionali onde monitorare l’incidenza percentuale delle patologie correlate all’inquinamento e istituire (finalmente!) i registri dei tumori, delle malattie cardiorespiratorie, delle malattie professionali, delle sindromi degenerative del sistema nervoso centrale e periferico;

4° ha concorso ad affossare la costituzione d’un Osservatorio ambientale a valenza scientifica: cioè un’istituzione squisitamente tecnica, affidata ad ingegneri-impiantisti e a medici-epidemiologi e clinici di chiara e specchiata capacità professionale…..sganciati dai partiti politici, arruffoni e inaffidabili!

5° ha pervicacemente voluto – in sintonia con l’ex Presidente Marrazzo – l’inconcludente e pletorico “Tavolo regionale dell’Ambiente e della Salute” (da Lei definito” il vero Osservatorio Ambientale”) che si sta dimostrando un nuovo porto delle nebbie dove le competenze e le responsabilità personali (secondo il vecchio metodo dello scaricabarile) sono già talmente incomprensibili e caotiche da creare il “nulla” operativo che permetterà ogni abuso “personalistico e lobbystico”;

6° non ha tenuto fede al Suo stesso programma elettorale che tuona: “Qualora si verifichino situazioni d’inquinamento lesivo della salute pubblica il Sindaco s’impegna ad ordinare la chiusura definitiva della centrale”.
Le chiediamo di convocare una pubblica assemblea o una conferenza –stampa ufficiale per spiegare alla cittadinanza le motivazione che l’hanno indotta ad affrontare il drammatico problema della tutela della salute e dell’ambiente con sussiego e scarsa sensibilità civica. La preghiamo di considerare questo nostro documento come una denuncia dello sconcerto che il Suo comportamento ha indotto in tutta la cittadinanza che noi ci pregiamo di rappresentare. Valga – questo documento – come formale diffida.

I referenti del Movimento civico a difesa dei diritti costituzionali violati a causa delle Sue omissioni

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30 novembre 2009

Convegno "Le mafie si impadroniscono anche del Lazio"

Giovedì 3 Dicembre 2009- ore 17

Sala Sacchetti della società d'arte e storia- via dell'Archetto 4- Tarquinia.
Relatori:
On. Giuseppe LUMIA -Vice Presidente della Commissione parlamentare antimafia-
Ignazio CUTRO'- imprenditore contro la mafia.

Finchè la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire.Il silenzio è l'ossigeno grazie al quale i sistemi criminali si riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di mafia, economia e potere si rafforza. I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre più forte, con i cittadini sempre meno liberi (Pietro Grasso)

Associazione Regionale contro l'illegalità e la mafia "Antonino Caponnetto"

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Porticciolo alla Frasca: tutto un bluff

da Trcgiornale.it - Sabato 28/11/2009

Il “gioco delle tre carte sul porticciolo alla Frasca” - come detto stamattina in conferenza stampa - portato avanti per anni dal sindaco Moscherini, con la recente sponda del presidente dell'Autorità Portuale, Fabio Ciani, alla fine è stato svelato. E se già c'era stato un pare della Regione alla (discutibile) conferenza dei servizi convocata dal Comune a mettere un pietra tombale su altre colate di cemento a nord di Torre Valdaliga, oggi passa l'angelo e dice amen.

Lo hanno spiegato questa mattina, carte alla mano, a nome di tutta l'opposizione consiliare, i consiglieri Alessandro Manuedda (Verdi) e Vittorio Petrelli (Ambiente e Lavoro) insieme all'ex consigliere del Prc, Roberto Bonomi, che aveva assiduamente seguito la vicenda.

Ma che cosa è successo di tanto importante? “Si è appreso che lo scorso 5 ottobre il Ministero dell'Ambiente – ha spiegato Bonomi – ha di nuovo scritto al Ministero per i Beni Culturali, Autorità Portuale e Regione, ribadendo che l'unica previsione riguardante porticcioli in zona Enel è quella data dalla prescrizione Via del decreto autorizzativo di Tvn. Il Ministero dice anche che una struttura portuale turistica davanti alla pineta della Frasca necessiterebbe di variante di Prp e relativa procedura di Via, determinando peraltro la sospensione dell'attuale procedura di valutazione per il Prp 2004, con dentro darsena grandi masse e, impropriamente, porto storico”. Ma Come mai il Ministero sente l'esigenza di scrivere questa lettera? Nella famosa conferenza dei servizi convocata dal Comune sul porticciolo della Frasca era intervenuta anche la Sovrintendenza, organo del Ministero dei Beni Culturali.

Ed è proprio da qui che il 7 luglio parte una nota all'indirizzo del Ministero dell'Ambiente, che viene informato sugli edificanti intendimenti che a Civitavecchia si hanno rispetto alla Frasca. Così il 3 agosto l'Ambiente – avendo appreso “di straforo” che cosa si vorrebbe fare alla Frasca - scrive ad Authority, Regione e Beni Culturali, chiedendo chiarimenti su qualcosa che sembra essere fuori ogni procedura. L'Autorità Portuale risponde che “alcune società private hanno presentato istanza di concessione per un porto turistico nell'area della centrale Enel” e che “il comune ha indetto apposita conferenza dei servizi” precisando che “la zona non ha a che vedere con il Prp”. Il cerchio, come detto, si chiude il 5 ottobre con l'ulteriore nota dell'Ambiente spiegata da Bonomi, nota talmente inequivocabile che anche la Regione con nota del 4 novembre “concorda” con il Ministero. “Ci risulta che anche l'Autorità Portuale abbia dato la stessa risposta” hanno detto ancora i tre consiglieri stamattina. Alla buon'ora. E allora delle due l'una: o le istituzioni pubbliche – Comune e Authority - si dimostrano competenti e capaci di seguire le procedure previste, oppure troppa insistenza su alcune interpretazioni rischia di connotarsi in altra maniera. Intanto, in attesa che si risolva un problema sui parcheggi per il progetto di riqualificazione della Frasca all'attenzione della Regione (prescrizione che attende di essere attuata dal 1997), si aspetta anche “la fine dei lavori alla banchina ceneri, dove secondo prescrizione è previsto il porticciolo, per vedere se si andrà alla progettazione definitiva dell'unica struttura ammissibile” ha precisato sempre Bonomi.

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