No al carbone Alto Lazio

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27 aprile 2010

Tarquinia: R. Fortuna su Mazzola, carbone e altre brutte storie.

Lettera aperta al Sindaco di Tarquinia Mazzola dall'ex Consigliere Riccardo Fortuna

"Caro Mazzola,

non credevo di essere così al centro dei tuoi pensieri, cribbio, passi il tempo a guardarti i miei risultati elettorali, in voti e in percentuale... ti preoccupi pure di cosa posso fare ora che non sono più consigliere… Beh ho due buone notizie: la prima è che al contrario tuo, un mestiere ce l'ho (e dicono che sia piuttosto bravo). La seconda buona notizia è che di qui in poi sarai protagonista di una vignetta al mese (a mezzo stampa), così avrai modo di apprezzarmi anche come artista e non solo come consigliere. Tanto ragioni per sfotterti ne fornisci in abbondanza.

Veniamo alla tua lettera. Come hai notato 547 persone mi hanno dato fiducia, certo, a te che riempi piazze di moltitudini adoranti sembrerà poca cosa, per me invece è davvero un’emozione... e anche dal lato pratico l'8% non mi pare poi così poco, per altro si tratta di oltre 100 voti in più di quando sono stato eletto cinque anni fa.

Ognuno dei 547 concittadini che mi hanno votato merita rispetto, come chiunque voti uno che non ha mai fatto promesse, né 'marchette', mai spartito una prebenda, mai utilizzato la cosa pubblica come cosa propria a fini elettorali o per altro, uno che non mai favorito o sfavorito qualcuno a scapito del merito e del diritto.

Può dire lo stesso il Sindaco Mazzola, già assessore, già consigliere, già PCI, PDS, DS, oggi PD in quota DC? Sicuramente sì, ma mentre lo dice il naso gli rimane lungo com’è, oppure aumenta? Misuratelo e fammi sapere Mazzo’.

Visto poi che affermi a mezzo stampa che io ho fatto dei “ricatti”, io ti risponderei di “specificare oggetto e termini di questi asseriti ricatti, salvo prenderti un’immediata querela”, ma trattandosi di te Mazzola, che ti vuoi denunciare? Vai preso per quello che sei, io infatti preferisco di molto prenderti per il sedere.

Sul carbone a Civitavecchia e sull'Autostrada tirrenica, in Provincia sia la destra che la sinistra per cinque volte (mica una!) hanno votato all'unanimità i documenti da me proposti.

Mentre Marrazzo, Mazzola e una manciata di altri sindaci si sono accordati con ENEL in cambio di una trentina di denari, la Provincia ha invece mantenuto ferma la propria contrarietà al carbone, non ha tradito il su ruolo di difesa del territorio, se ciò è frutto di “ricatto”, allora io sono Diabolik e me ne vanto. Come si fa a ricattare un'amministrazione intera, minoranza inclusa? Bah!

In ogni caso, anche se fosse, sono orgogliosissimo di aver costretto i tuoi simili (di PD e PDL) a votare, loro malgrado, in favore della nostra gente e contro tumori e sofferenze umane.

Ma che ti sto a spiegare? A te va bene tutto, carbone, olio combustibile, la mondezza bruciata a TVN, il cementificio, l'autostrada in mezzo all'abitato... diciamocelo, ci manca poco che il tuo comune distribuisca alla popolazione degli aerosol caricati a diossina... per non rimanere senza quando i livelli di inquinamento ambientale dovessero abbassarsi troppo... perché se non c'hai il tumore oggi sei fuori moda, vero Mazzo’?

Mo' Mazzolone scappo che c'ho da lavorare (t’è capitato mai???), comunque ci si risente domenica che ti regalo la prima vignetta, a te e alla stampa.

Buon divertimento
Riccardo Fortuna

PS
Dimenticavo: quando ti affacci dall’ufficio del Sindaco e vedi la ciminiera di TVN…. Respira, respira profondamente. Mi raccomando.

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22 aprile 2010

Gruppi Misti e Partiti dell'Amore: dal vostro "bene" è igienico difendersi

In questo 2010 si agitano gli ormoni del malaffare politico italiano: amori di gruppo, larghe intese, appelli al Bene: son caduti i tabù e un crescente numero di malaffaristi si ammucchia senza pudore, in pubblico.
Dopo il Partito dell'Amore che scaglia contro odio e invidia le sue armate del bene, a Civitavecchia assistiamo all'inarrestabile coagularsi di un grumo di politicaglia pronta a tutto in nome di un non meglio precisato "bene", un "Gruppo Misto" dalla storia poco nobile e che continua a ingrassare.

Noi preferiamo giustizia, trasparenza, equità. Nella nostra inattualità non siamo alla moda e ne andiamo fieri. Da quel vostro bene, noi ce ne guardiamo.

Citiamo Marco Galice:
"...Naturale a questo punto chiedersi: ma qual è questo bene della città che
invoglia così tanti politici e consiglieri comunali ad amarsi così spassionatamente e a stare tutti insieme in coalizioni dalle larghissime intese? Per caso le tariffe dei rifiuti che raddoppiano in tre anni? Per caso l’inquinamento ambientale che ci assegna ancora il record di tumori al polmone nel Lazio? Per caso gli stipendi dei Consigli di amministrazione delle Holding? Per caso il cdr a Torre Nord e i rifiuti di Roma ad Allumiere o nella stessa Tvn? Per caso i morti e i feriti nella centrale Enel? Per caso un Comune indebitato fino al midollo? Beh spiegatecelo una buona volta questo che tanto vi spinge a stare tutti insieme, perché i cittadini, probabilmente, non l’hanno ancora capito."

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15 aprile 2010

"L’assessore Ranucci di Tarquinia prende un granchio"

Comunicato stampa
L’assessore Ranucci del comune di Tarquinia raccoglie l’ennesimo Tapiro, per la meritata brutta figure nei confronti dei cittadini-elettori di Tarquinia.

Non solo replica in maniera plateale al contenuto di un post di un blog, ma ne stravolge il contenuto per giustificare le sue basse insinuazioni e dare sfogo alla furia cieca di un politico che si realizza nel denigrare e sporcare con bugie la rispettabilità degli altri, meritata sul campo.
Il movimento no coke è stato rigorosamente rispettoso degli eventi che hanno

riguardato l’incidente alla centrale Enel, non ha pubblicato mai una riga sui giornali per doveroso rispetto umano del lutto, è stato invece presente in tutti i momenti importanti come lo sciopero dei lavoratori davanti ai cancelli della centrale di Torrevaldaliga Nord e, silenziosamente, tra le tante persone che sabato volevano essere presenti ai funerali.

I cittadini non hanno mai perduto l’obiettivo della difesa della salute e dell’ambiente, per questo anche se orfani dell’impegno del consiglio comunale di Tarquinia, presenziano a tutti gli incontri istituzionali in cui è possibile incidere a favore della salute del territorio, come è successo per l’eliminazione del quarto gruppo della centrale di Torrevaldaliga Sud.

A quell’ incontro noi c’eravamo, Ranucci non c’era, non c’è mai stato neanche in passato.

Spiegasse ai suoi elettori quante iniziative ha intrapreso personalmente, ma anche in maniera collegiale, considerando che il consiglio conta ben tre medici, per salvaguardare la salute e difendere il territorio e i suoi abitanti; nessun ministero ha mai visto nessuna relazione o documento e nessun tribunale ha mai ricevuto denunce su temi ambientali da parte della nostra amministrazione.

Basta con le diffamazioni dettate dalla viltà di chi esercita il potere con arroganza. Non ne possiamo più della politica che annaspa per rimanere a galla a tutti i costi, che cerca consensi con autocelebrazioni e non capisce che la necessità di iniziare a decidere in prima persona possa nascere da sentimenti estranei al profitto, al protagonismo, al proprio tornaconto.

In chiusura, per quanto concerne le accuse di anonimato, consigliamo all’assessore Ranucci di rileggere la querela che a suo tempo ha firmato nei nostri confronti e vedrà, se la memoria e la sincerità, per una volta, lo assistessero, che ci conosce uno per uno.


Movimento nocoke

nocoketarquinia@yahoo.it
www.nocoketarquinia.splinder.com

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13 aprile 2010

Mal di larghe intese

Politica locale.

Non ci facciamo mancar niente a Civitavecchia. In ritardo e dopo l'errore madornale della sua candidatura, la buona novella era Alvaro Balloni messo alla porta da IdV e la sede locale commissariata. Lunedì nomina del nuovo referente locale. Speriamo lontano da certi intasi.
Ridicola l'autodifesa del Ballonaro che continua a insistere sul riferimento a idee invece che a bandiere per determinare l'appartenenza a un progetto politico, ma appunto: amico delle grandi colate di cemento, amico delle scelte carbonifere, amico dei rifiuti bruciati nella centrale e degli inceneritori, amico di tutte le speculazioni mangerecce. Non sono idee queste?

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16 marzo 2010

Confronto pubblico con Marzia Marzoli, candidata alla Presidenza della Regione Lazio

La Rete Romana di Mutuo Soccorso incontra le candidate alla Presidenza della Regione Lazio

1° confronto pubblico con Marzia Marzoli

candidata della lista civica RETE DEI CITTADINI (http://retedeicittadini.it/) alla Presidenza della Regione Lazio

MERCOLEDI' 17 MARZO ORE 17.30 - PRESSO LA SEDE DEL X MUNICIPIO - PIAZZA CINECITTA' N. 11
SALA ROSSA - IV PIANO - (METRO A – FERMATA SUBAUGUSTA)


In questa campagna elettorale si parla tanto di liste ammesse e non ammesse troppo poco dei problemi di questa nostra Regione, della qualità della vita nei quartieri della nostra città, delle difficoltà del vivere quotidiano, dei veri e propri drammi con cui i suoi cittadini debbono fare i conti quotidianamente!

Marta Marzoli ha accettato di parlarne con tutti coloro che vorranno partecipare all’incontro, confrontandosi con i punti di vista, le proposte che la Rete Romana di Mutuo Soccorso ha raccolto nel documento allegato e fatto conoscere a tutte le candidate.
TUTTI, COMITATI E ASSOCIAZIONI DI QUARTIERE, CITTADINI SONO INVITATI A PARTECIPARE

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Leggi qui il programma della candidata Marzoli

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10 marzo 2010

"In Prima Persona" – Lotte e vertenze dei comitati territoriali nel Lazio. In libreria.

E' uscito il libro
"In Prima Persona", di Ylenia Sina Daniele Nalbone, prefazione di Don Roberto Sardelli. Edizioni "Ilmegafonoquotidiano" ISBN 9788889772423
Prezzo 12.00€

Comitati e vertenze territoriali di città, paesi, quartieri. In lotta contro decisioni calate dall’alto, per difendere il “bene comune”, la qualità della vita, il futuro dei figli, le proprie città, i diritti fondamentali. Storie di cittadini e cittadine che non si sentono più rappresentati e che in mancanza di tutele e privati del diritto al futuro scelgono di agire in prima persona. Dalla battaglia contro l’inceneritore di Albano alla NoTurbogas di Aprilia, dai comitati NoFly di Ciampino e Viterbo al NoCoke dell’Alto Lazio; dai No Corridoio Roma-Latina al comitato di quartiere Pigneto-Prenestino; dalla lotta per la casa fino alla difesa dei migranti o al comitato delle Madri per Roma città aperta. Un viaggio nella mobilitazione invisibile di Roma e Lazio, una mappa ragionata e raccontata di lotte esemplari, di persone in carne e ossa, di slogan e parole d’ordine che non trovano spazio nei media ufficiali ma che fondano le ragioni e le speranze di un’altra politica.

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4 marzo 2010

Dedicata alle ultime disavventure di Alvaro Balloni con IdV

Alvaro Balloni: le sue "larghe intese" sembrano in crisi

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7 febbraio 2010

Lo scienziato Stefano Montanari: perché appoggio Marzia Marzoli alla Regione Lazio

Riportiamo dal blog di Stefano Montanari, un articolo in cui lo scienziato dichiara i motivi del suo appoggio alla candidatura di Marzia Marzoli per la Regione Lazio

"...Forse un po’ bizzarramente,

io ho sempre reputato, e ancora reputo, che la politica non sia quella di fare gl’interessi propri, magari non proprio lindi, e quelli del tutto contigui di qualche amichetto che poi recapiterà una bella strenna sotto l’albero di Natale, ma sia la conduzione virtuosa di una comunità di persone trattate come rigorosamente uguali per diritto.

Così, certo un po’ alla Platone, penso che per essere virtuosi occorra anche avere una buona padronanza della scienza, e questo soprattutto oggi che le tecnologie, della scienza figlie non sempre legittime, trovano applicazione per risolvere problemi sociali come, ad esempio, quelli relativi a salute ed ambiente.

Nella mia dichiarata bizzarria, io resto convinto che non esistano argomenti più importanti e critici di quelli. Se è vero che la giustizia traballa, la democrazia non se la passa meglio, il mondo è tormentato da guerre, conosciute o no che siano al grande pubblico, ciò che rischia di


portare all’estinzione il primate Homo sapiens è il suicidio ambientale cui, se portato a compimento, nessuno può sfuggire. Di questo ho trattato mille volte in articoli, libri e conferenze, il tutto nell’indifferenza dei più e nell’ostilità di chi da questo suicidio crede ingenuamente di ricavare qualcosa.

Pur fallito, ho avuto più volte occasione d’incrociarmi con quelli che non sono mai diventati colleghi, vale a dire i politici di professione, e non ho potuto esimermi dal costatarne l’abissale ignoranza, qui regalando loro il beneficio della buona fede. Dunque, via libera a centrali nucleari, a centrali termoelettriche a carbone “pulito”, ad inceneritori di ogni risma, ivi compresi quella varietà chiamata a biomasse tanto cara ai (tragi)comici di cui sopra, e via discorrendo, passando, magari, attraverso quella (tragi)comica enormità che sono i filtri antiparticolato ora obbligatori in Lombardia.

Tra poco celebreremo il rito delle elezioni regionali. Come ormai accade da un po’, sarà impossibile distinguere i candidati, tanto in fotocopia sono i programmi o, meglio, le loro assenze. Togliete i nomi e i riferimenti espliciti al “nemico”, sottoponete all’uomo della strada le intenzioni dichiarate e i discorsi di candidati di quelle che sono dette opposte fazioni e chiedete d’indovinare da che schieramento vengano. Vedrete il risultato. Qualunquismo? No: fredda costatazione.

Come tutte le altre regioni in ballo, il Lazio non fa differenza: due candidate, la Polverini e la Bonino, in assoluto equilibrio per ignoranza. Guardate come chiamano gl’inceneritori e vi renderete conto: sono per tutte e due “termovalorizzatori”, una parola che è la cartina di Tornasole per valutare la preparazione del personaggio. Nessuna delle due (e, ancora, regalo loro il beneficio della buona fede) si rende conto di che cosa questi monumenti alla follia significhino per la salute, si rende conto che il territorio ne uscirà devastato in parte irreversibilmente, si rende conto che con quelli si cancelleranno grandi opportunità di lavoro, si rende conto che si stenderanno tappeti rossi ai mafiosi, politici assolutamente compresi, i quali lucreranno alle spalle dei contribuenti sia sulla costruzione sia sulla conduzione degl’impianti, si rende conto che l’inceneritore, o, grottescamente, il “termovalorizzatore”, è la certificazione dell’incapacità di governare, addirittura dicendo agli abitanti della regione che i rifiuti vanno bruciati perché loro sono degl’imbecilli che mai saranno in grado di differenziare quei rifiuti. La Bonino addirittura afferma di non essere “ideologicamente contraria” a quello che lei continua (tragi)comicamente a chiamare “termovalorizzatore”, come se l’essere contrari ad uno strumento che non ha una gamba scientifica né economica su cui poggiare fosse questione d’ideologia e non di cultura e di buon senso.

E a questo si vanno ad aggiungere i loro omogenei placet alla centrale a carbone di Civitavecchia, un altro impianto che devasterà un territorio vastissimo rovinando salute e sopravvivenza economica di un numero enorme di persone.

Gli alleati dei due indistinguibili schieramenti restano coerentemente indistinguibili tra loro, dal saprofita opportunista Casini all’ondivago Di Pietro le cui opinioni dipendono dalle effemeridi.

Insomma, per chi votare nel Lazio?

Se la sorte mi avesse fatto essere un elettore di quella regione, io non avrei dubbi: voterei per Marzia Marzoli, la candidata di quella che è definita “lista minore”, la lista civica Rete dei Cittadini (http://retedeicittadini.it/). I motivi sono semplici: la conosco personalmente come persona di onestà cristallina e di ottima cultura e sensibilità per ciò che concerne l’ambiente e la salute, e come persona che non ha niente a che fare con i due schieramenti così avvilenti per l’intelligenza dei cittadini e così deleteri per la loro salute e i loro borsellini. A mio parere, è l’unica persona tra chi ha avanzato una candidatura capace di fare davvero il bene di tutti, anche dei devastatori che non si rendono conto che saranno loro stessi devastati. E, pensate la stranezza, è una persona che non ha preso impegni di scambio con nessuno.

Come già accadde con me un paio d’anni fa, non ho dubbi: giornali e TV ignoreranno Marzia nella maniera più stretta e rigorosa, visto che chi mantiene giornali e TV è chi fa pubblicità e chi può influenzare una carriera. Dunque, Marzia non la conosceranno che pochi intimi.

Allora, io invito le persone di buon senso ad informarsi, a non cedere all’imbroglio furbesco del “voto sprecato”, a sostituire i media e a fare passaparola: vota Marzia!



P.S. Un amico mi scrive a proposito di questo post e mi fa notare che non è vero che gl’italiani siano indifferenti alla distruzione dell’ambiente. Pare, invece, essere vero il contrario, così come, mi fa sempre notare l’amico, risulta dalla tabella di pag. 6 contenuta nel documento scaricabile all’indirizzo http://www.demos.it/2010/pdf/10032009.la_sicurezza_in_italia.pdf. Addirittura, a quanto risulta, quella è la nostra paura prevalente.

A questo punto io mi chiedo perché, se il sondaggio è fedele ai fatti, noi continuiamo cocciutamente a riporre la nostra fiducia in timonieri così palesemente incapaci di far fronte al problema. Chiedo, allora, di considerare come questa rassegnazione di fronte al suicidio coinvolga le generazioni future che nessuno ha, come è ovvio, interpellato.

Così mi torna in mente un mio vecchio post del dicembre 2007 che invito a leggere e, magari, a perdere un minuto per meditarci sopra (http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=321&Itemid=65).

Dunque, è vero: i mascalzoni che ci “governano” e che c’“informano” sono riusciti a convincerci che dalla scatola non si esce.

E allora, ancora di più, vota Marzia!"

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Lazio. Renata Polverini possibilista su CDR bruciato dentro centrale a carbone, e inceneritore ad Allumiere

Per quanto ci riguarda è già abbastanza per liquidare qualsiasi ipotesi di voto verso la candidata PdL. Per chi conosce rudimenti di politichese è facile comprendere quale sia la proposta della Polverini, e la nostra risposta è che siamo ai soliti giochi per frodare il popolino ignorante. Alternative all'incenerimento sono state già attuate con successo, se manca la volontà politica e la cultura ci rivolgiamo volentieri altrove.

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Riportiamo dall'Agenzia DIRE:

Polverini: "Il piano regionale rifiuti va ripensato"
Intervista all'agenzia Dire della candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio. "Serve un termovalorizzatore di ultima generazione, ma non farò nulla contro i territori. Raccolta differenziata, fissati parametri irraggiungibili"

ROMA - Ripensare il Piano regionale Rifiuti a partire dall'approccio culturale nei confronti dei cittadini, puntando a una diminuzione della produzione di immondizia ma anche all'aumento della raccolta differenziata. E' poi necessario concertare con le comunità locali ogni decisione su discariche e impianti, fermo restando che "un termovalorizzatore di ultima generazione serve". Su queste direttrici si muove il programma della candidata di centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Renata Polverini, intervistata in esclusiva dall'agenzia Dire sul tema dei rifiuti.

"C'è questa idea che il Lazio possa diventare la Campania- ha spiegato Polverini- Ho già detto

che metterò in campo tutte le mie forze per evitare che questo accada. Bisogna rinnovare il processo generale dell'intero ciclo di smaltimento, che può trovare sfoghi anche verso la produzione di energia".

"QUINTO IMPIANTO, MA CON L'OK DEI TERRITORI" - "C'è bisogno di un termovalorizzatore di ultima generazione e bisogna individuare il sito, fermo restando che laddove ci sono opere infrastrutturali, io non intendo fare nulla contro le comunità locali". Così Polverini in merito alla realizzazione di un quinto impianto di termovalorizzazione che il Comune di Roma vorrebbe costruire ad Allumiere. "Anche per questo stiamo per dar vita ad una sede istituzionale- ha annunciato- dove ci sarà una co-decisione tra le istituzioni e le comunità territoriali che devono poter apprezzare o contrastare la grande opera".

"ALBANO, REGIONE MEDIERA' MA SERVE SITO" - Per quanto riguarda l'impianto in costruzione ad Albano, Polverini ha detto: "So che c'è stata una decisione della Regione Lazio per costruire il quarto impianto ad Albano e so che le comunità locali sono contrarie. Noi possiamo cercare di mediare, ma è evidente che bisogna trovare un sito perchè senza quell'impianto il Lazio avrà un deficit di almeno 500 mila tonnellate di rifiuti annui".

"DIFFERENZIATA, PARAMETRI IRRAGGIUNGIBILI" - Sulla raccolta indifferenziata, "la Regione Lazio ha fissato dei parametri assolutamente irraggiungibili sulla raccolta differenziata". Il piano della Regione prevede il raggiungimento del 50% di raccolta nel 2011 (40% nel 2010), parametri fissati anche dalle leggi europee. "Ma in Europa sono partiti molto tempo prima- ha puntualizzato Polverini- la Regione Lazio in cinque anni che ha fatto? Solo fissare parametri eccessivi. Stiamo partendo adesso con una fase sperimentale nel centro di Roma e io ho intenzione di incrementare la raccolta nei grandi centri urbani. Però- ha concluso Polverini- bisogna stabilire parametri e tempi di realizzazione raggiungibili".

"CIVITAVECCHIA, OPPORTUNITA' DA VALUTARE" - Infine, sulla possibilità che venga bruciato del combustibile da rifiuti nella Centrale a carbone di Civitavecchia e nel cementificio di Guidonia, "sto parlando con questi operatori che stanno mettendo a disposizione della Regione queste opportunità. Sono questioni che valuteremo", ha chiuso la Polverini.

1 febbraio 2010

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22 gennaio 2010

Marzia Marzoli candidata alle regionali 2010

Da maremmaoggi.it

"La lista civica RETE DEI CITTADINI ha scelto il suo candidato a Presidente della regione Lazio. E' Marzia Marzoli, la passionaria di Tarquinia nota soprattutto per la sua lotta contro la riconversione a carbone della Centrale Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia, fatta in nome della legalità e contro l'ingiusta schiavitù energetica che grava su tutto il comprensorio ormai da oltre 50 anni.

Gli aderenti al nuovo movimento, schierato da sempre lontano da tutti i partiti, hanno scelto di essere rappresentati da Marzia che si è confrontata alle primarie con Francesco Silvestri e Vanessa Matteucci, anche loro persone oneste e coraggiose che hanno smesso di delegare il proprio futuro ai soliti noti e hanno deciso di mettersi in gioco per il bene di tutti, il bene comune. Chiunque fosse stato eletto, avrebbe potuto rappresentare egregiamente i cittadini e meglio di molti politici tutt'altro che interessati alla salvaguardia del territorio e della salute.


"Penso che la RETE DEI CITTADINI possa amplificare ciò che ogni cittadino ritiene importante, la possibilità di essere rappresentato al meglio, con onestà e impegno.

Scegliere tra le persone che amano la propria terra, le proprie radici, che non vogliono sfuggire al proprio destino, ma costruire un futuro per le nuove generazioni lottando da cittadini, a fianco di altri cittadini, per tutti i cittadini. Le lotte di potere le lasciamo agli altri." Sono state le parole di Marzia, poco prima dell'avvio delle primarie per il candidato presidente.

Ora la scelta è fatta e Marzia può essere sicura che non sarà sola a combattere questa battaglia ma avrà il supporto entusiastico di tutti gli aderenti. "Auguri Marzia! Hai voluto mettere la tua grinta, la tua competenza, la tua vita al servizio dei Cittadini. Grazie di cuore e ..... in bocca al lupo!"

I sostenitori e tutto lo staff elettorale sono ormai al lavoro per la messa a punto della campagna elettorale ormai alle porte. Oggi, RETE DEI CITTADINI apre la raccolta delle firme per convalidare la presentazione ufficiale del 20 Febbraio 2010.

Il prossimo appuntamento importante sarà il 29 Gennaio a Roma con la conferenza stampa e la presentazione ufficiale della lista. Tramite il sito ufficiale http://retedeicittadini.it è possibile restare aggiornati sulle loro iniziative.

Lista civica RETE DEI CITTADINI

http://retedeicittadini.it info@retedeicittadini.it

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20 gennaio 2010

I De Sio passano, la nostra terra resta



Apprendiamo dalla stampa che sull'ex sindaco di Civitavecchia, Alessio De Sio, pende una richiesta di rinvio a giudizio per corruzione relativamente al parere favorevole reso in favore della riconversione a carbone della centrale di Torrevaldaliga Nord; richiesta scaturita dalle indagini avviate a seguito della denuncia del nostro movimento nei confronti di Pierluigi Bersani, allora Ministro delle Attività Produttive.

Un fatto grave, che, se appurato, dimostrerebbe come salute e ambiente, nel nostro territorio, non siano stati affatto tutelati, come d'altronde denunciamo da anni, e come, stando a quanto riportato dalla stampa, il parere favorevole alla riconversione sia stato espresso piuttosto che in base ai doveri di correttezza e imparzialità imposti dalla gestione della cosa pubblica, che avrebbero presupposto una scelta ponderata e adeguate verifiche tecnico ambientali, in base a specifici interessi personali.

E d'altronde quanto si legge in relazione all'archiviazione delle accuse nei confronti dei cinque tecnici istruttori della commissione per la Valutazione d'impatto ambientale (Via), inizialmente indagati per falso e abuso d'ufficio, ovvero che "benché riscontrate una serie di lacune, è difficilmente sostenibile l'ipotesi di una volontà dei tecnici a procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale all'Enel " conferma la giustezza delle nostre denunce.
Come sancito a suo tempo dalla perizia effettuata dal tribunale di Civitavecchia "Gli elementi disponibili per la valutazione dell'impatto del progetto sulla qualità dell'aria e della salute della popolazione non sono sufficienti per un giudizio di non nocività date le carenze riscontrate nella procedura d'impatto ambientale".

Confidiamo nel valore della legalità e della giustizia e siamo convinti che, nonostante i potenti mezzi di ENEL, alla fine la verità verrà a galla, cosi come accaduto per l'autorizzazione integrata ambientale (AIA) che abbiamo dimostrato necessitare di rinnovo, come è stato per l'Emas che abbiamo dimostrato non essere inerente alla centrale a carbone, e come, ne siamo convinti, sarà per le altre denunce da noi effettuate.


Se l'ex sindaco ha di che difendersi lo faccia, come è giusto che sia, ma eviti parole accusatorie che hanno il sapore dell'intimidazione, come quelle a suo tempo lanciate contro la cittadina di Tarquinia che si ritrovò con un processo a carico, per aver detto una parola al posto di un'altra. Collaborare con la giustizia è dovere civico di ogni cittadino e De Sio, che ha assolto ed assolve a compiti istituzionali, dovrebbe averne la consapevolezza ed esserne il primo sostenitore.

La nostra comunità conosce bene il danno ambientale e alla salute arrecati dall'uso dissennato di combustibili inquinanti in un territorio, provato da decenni di servitù energetiche, non vi è famiglia che non abbia, purtroppo, il suo pegno da pagare a malattie gravi e disturbi cronici; questo è l'unico motivo di tanta resistenza, questo il motivo per cui non ci saranno intimidazioni che potranno fermarci.
I De Sio passano, ma la nostra terra rimane e vorremmo cercare di consegnarla ai nostri figli il meno avvelenata possibile.

Movimento No coke

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11 gennaio 2010

Secondo Battilocchio è l'ora di un giusto riconoscimento a Craxi

Un post off-topic a commento della dichiarazione del noto saltafossi.
Eccolo qua il tributo che Bottino Craxi si merita: "LADRO, CORROTTO, LATITANTE"



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22 dicembre 2009

Moscherini: regali per enel, merda sui cittadini

Riportiamo da civonline.it

“Come spesso accade il sindaco inventa – ha aggiunto il consigliere di opposizione – in questa come in altre occasioni non ci si può girare intorno o trovare sotterfugi: il parco in quel modo e in quell’area è una “prescrizione”, non ottemperarle significa incorrere in sanzioni. Lo scorso aprile, prima della lettera del sindaco (che è di settembre) il Ministero dell’Ambiente aveva già sollecitato in questo senso evidenziando la mancata ottemperanza e quindi la realizzazione dell’area boscata”


Una lettera del sindaco Moscherini cambia lo "spirito" della mozione presentata dalla minoranza sul verde. Nella missiva il primo cittadino propone di "sparpagliare" i 40 ettari di bosco che da prescrizione VIA sarebbero dovuti sorgere a ridosso di Tvn.


CIVITAVECCHIA - È durata circa due ore e mezzo la discussione in consiglio comunale della mozione presentata dai consiglieri di opposizione Guerrini, Piendibene, Cosimi , Porro, Gatti e Gaglione “inerente la problematica che impegna il verde pubblico della città”. Un dibattito alla fine risultato poco produttivo: l'argomento della mozione è stato sospeso e rinviato in altra sede, nella prossima seduta dei capigruppo, dalla quale se usciranno spunti o soluzioni concertate verranno eventualmente inserite all'odg del prossimo consiglio comunale utile.

In realtà la discussione del provvedimento, illustrato da Mauro Guerrini, ha focalizzato l’attenzione del consiglio circa un particolare aspetto del “verde pubblico”, ovvero la realizzazione così come previsto dal decreto 680 del 2003, di un parco di 40 ettari a ridosso di Tvn come compensazione all’inquinamento dell’impianto.”È assurdo che la prescrizione dal 2003 non sia stata ancora ottemperata – ha commentato Guerrini – anche perché a breve ci troveremo a vivere l’incredibile avventura di una centrale potentissima che brucerà 20mila tonnellate al giorno di carbone (7 milioni in un anno) ogni giorno verranno prodotte 1000 tonnellate di scorie che per spostarle saranno necessario 100 autotreni al giorno (365mila in un anno). Serve un parco immediatamente. Chiediamo al Comune di mettere in mora Enel per non avere ancora adempiuto alla prescrizione e chiediamo al sindaco di fornire dati e date certe circa la realizzazione e la gestione di quest’area verde”. Guerrini ha infine infine tirato in ballo Tirreno Power e sull’impianto di Tvs, alimentato a metano ma che nella sua storia è “sempre stato visto come una sorta di problema minore benché con le stesse pecche e livelli di inquinamento

L’intervento del consigliere di maggioranza Vitali ha però decisamente cambiato lo “spirito” della mozione, soprattutto oggettivamente. Il provvedimento infatti non “era al corrente” di una lettera datata 23 settembre del 2009 firmata in calce dal sindaco e inviata ai vari ministeri, Regione Lazio, Provincia ed Enel. Il consigliere di An ha tirato fuori l’atto rendendolo pubblico al consiglio. Sostanzialmente nella lettera il sindaco propone, dato che sono cambiate le condizione rispetto alla soluzione prospettata da Enel, di “spostare” l’area verde sparpagliandola più in prossimità della città. “Si potrebbe avviare un’opera di rimboschimento – ha letto Vitali – di alcuni fossi torrentizi anche a scopo di prevenzione del degrado idrogeologico. Anche perché l’area dei serbatoi, dove doveva nascere il “Parco dei Serbatoi” nell’attuale Piano Regolatore Generale è destinata ad usi industriali in quanto “sulla stessa insisteva il parco serbatoi di olio combustibile che alimentava la vecchia centrale”. Quelle aree inoltre, come si legge nella lettera, potrebbero essere “più proficuamente destinate ad usi produttivi legati all’esercizio della centrale (riutilizzo del gesso per manufatti edilizi, sperimentazione e cattura Co2). Una lettera che di fatto contiene “una proposta” coma ha ribadito nel suo intervento il presidente Cappellani anche perché “l’isola verde in quell’area fa comodo sola ad Enel. “Quale sarebbe l’utilità di un parco in quella zona – ha ribadito Cappellani – sarebbe più giusto rimboschire e riqualificare i parchi cittadini ma anche valutare azioni più utili in termini di “verde” in altre zone, ad esempio la valle di Fiumaretta se si salverà dal progetto Bretella A12-porto”. Questi elementi di novità e la necessità di concertare l'argomento più accuratamente (magari cercando la "solidarietà" della maggioranza) sono stati gli elementi che hanno fatto sorgere qualche dubbio nell’opposizione. Per Alessio Gatti il problema è addirittura antecedente e da ascrivere a quanto contenuto nell’accordo Comune-Enel. “Quell’accordo fu finto – ha aggiunto il consigliere di minoranza – senza obblighi da parte dell’Enel. Fu un accordo sbagliato fino ad un certo punto, sicuramente fatto nell’interesse di pochi. Non si riesce ancora a capire il perché furono fatti quei tipi di consorzi quando gli unici che servivano per lavorare nel cantiere erano quelli “di settore” per tutelare le imprese civitavecchiesi. La città ha preso solo subappalti e si è impoverita”. Gatti ha poi incalzato in merito all’ipotesi di una conversione a carbone del 4°gruppo di Tvs. “ Sarebbe una richiesta legittima - ha aggiunto – in questo senso: sullo stesso territorio c’è una concorrente che produce energia sul mercato a metà del costo, perché Tirreno Power non dovrebbe essere messa nelle stesse condizioni”.

Petrelli (AeL) sarebbe anche disposto ad accettare la “proposta” di dislocare in polmone verde qua e la nella città ma “a patto che vengano piantate le 1500 specie arboree previste dalla prescrizione”. Parco a ridosso di Tvn senza sé e senza ma per Roberto Cosimi (Pd) perché “in politica e in città c’è una cattiva interpretazione degli elementi che verranno bruciati a Tvn. In un paese se non c’è la salute non c’è libertà”.

Tagliente e puntiglioso l’intervento di Manuedda (Verdi) ha parlato di “atteggiamento creativo del sindaco nei confronti della Pubblica Amministrazione”. “Come spesso accade il sindaco inventa – ha aggiunto il consigliere di opposizione – in questa come in altre occasioni non ci si può girare intorno o trovare sotterfugi: il parco in quel modo e in quell’area è una “prescrizione”, non ottemperarle significa incorrere in sanzioni. Lo scorso aprile, prima della lettera del sindaco (che è di settembre) il Ministero dell’Ambiente aveva già sollecitato in questo senso evidenziando la mancata ottemperanza e quindi la realizzazione dell’area boscata”. Manuedda ha infine citato il contenuto di un’altra missiva del Ministero per i Beni culturali nella quale l’ente preciserebbe che “la semplice richiesta inoltrata dal Comune di Civitavecchia non può consentire la sospensione della realizzazione di un progetto che risulta già approvato” (nota del 17.11.209). Non risulterebbe idoneo a modificare una prescrizione ministeriale quindi.“Non mi risultano infatti ad oggi – ha concluso Manuedda – prescrizioni ministeriali Via (valutazione impatto ambientale) modificate successivamente all’approvazione. Può anche essere che si possa fare, ma significa avere gli alberi piantati tra molti anni”. Insomma una discussione che è rimasta nel vuoto, o meglio maggioranza e opposizione hanno lasciato nell’aria, che attende già da troppo tempo di essere arricchita di ossigeno pulito. Il parco non può certo risolvere i problemi ambientali di Civitavecchia, ma sicuramente è meglio che ci sia.

Mat. Mar.

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27 luglio 2009

Manrico Coleine medaglia d'argento



...E naturalmente non potevamo esimenrci dal riportare anche il secondo posto da Ipse Dixit (centumcellae.it)

Le dichiarazioni (in)famose di Manrico Coleine:

1) Dico “No al carbone” perché non vedo alcuna ragione per dire si a questo progetto, tranne una ventilata e poco chiara ipotesi di risparmio economico.

2) Dico “no al carbone” per le modalità di come sono state condotte le trattative fra l'Enel, la cittadinanza e le amministrazioni locali fino ad arrivare ad un ricatto morale verso i dipendenti elettrici ai quali rinnoviamo tutta la nostra stima, amicizia e solidarietà per il mantenimento del loro sacrosanto posto di lavoro.

3) Dico “No al carbone” perché gli accordi internazionali di Kyoto vanno nella direzione opposta a quella indicata dall'ente energetico il cui progetto non rispetterebbe affatto le raccomandazioni di ridurre notevolmente le emissioni gas serra e soprattutto di anidride carbonica responsabile principale dell'effetto serra e del buco dell'ozono.

4) Dico “No al carbone” perché le ultime raccomandazioni dell'Unione europea escludono come fonte energetica principale il carbone, fintantoché sono disponibili altri prodotti combustibili meno dannosi per l'ambiente e per la salute pubblica.

5) Dico “No al carbone” perché la schiavitù dal petrolio e dai suoi derivati potrà venire meno soltanto quando saranno disponibili altre fonti di energia alternative come l'energia solare, eolica o a idrogeno.

6) Dico “No al carbone” perché tutte le indagini sanitarie compiute nel nostro territorio hanno dimostrato un notevole aumento delle malattie respiratore degenerative in rapporto al'inquinamento ambientale, di gran lunga superiore alla media nazionale.

7) Dico “No al carbone” perché nell'ultimo referendum cittadino abbiamo detto Sì al metano.

8) Dico “No al carbone” perché i nostri concittadini hanno già pagato abbastanza la presenza delle centrali Enel in termini ambientali e salutari.

9) Dico “No al carbone” perché tale progetto si scontra inevitabilmente e senza ombra di dubbio con il tanto sbandierato sviluppo culturale, storico, artistico e turistico del nostro territorio.

10) Dico “No al carbone” perché se passasse l'ipotesi inquietante che non inquina qualcuno penserebbe subito che nella nostra città ci sarebbe posto anche per un bel termocombustore. Detto ciò nessuno ci vieta di ringraziare i dirigenti dell'Enel per aver scelto il nostro territorio da inserire nel loro progetto di espansione energetico-industriale

Manrico Coleine 14 novembre 2001

Il 25 marzo del 2003 Manrico Coleine, consigliere comunale del Gruppo misto, voterà a favore della riconversione a carbone di Torre Valdaliga nord.


NOTA BENE: già all'epoca si parlava di rifiuti bruciati a Civitavecchia. Non ci resta che piangere? Magari...Le lacrime son finite da tempo.

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Alessio De Sio medaglia d'oro


Imperdibile appuntamento con la classifica di Ipse Dixit, la rubrica estiva di mostruosità tutte civitavecchiesi, pubblicata da www.centumcellae.it.
Riportiamo il primo posto, assegnato all'ex-sindaco ora dipendente enel, Alessio De Sio:


"Se Torre Valdaliga Nord sarà riconvertita a carbone sono pronto ad incatenarmi ai cancelli della centrale"

Parole di Alessio De Sio, sindaco di Civitavecchia, 18 gennaio 2003, poco prima della manifestazione no coke contro la riconversione a carbone di Torre Vadaliga Nord.
Due mesi dopo, il 25 marzo 2003, Alessio De Sio voterà a favore della riconversione.


Invitiamo a leggere anche gli altri classificati in Ipse Dixit, perché la nostra tragicomica realtà cittadina supera ogni più truce fantasia.

Manrico Coleine - Secondo classificato
Fabiana Attig - Terza classificata
Sandro de Paolis - Quarto classificato
Ppino Antonucci - Quinto classificato

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7 luglio 2009

SLEGALITALIA VINCE, FINE DEL PROCESSO INIZIATO DOPO ANNOZERO

Slegalitalia ha raggiunto un primo grande risultato. 2 luglio 2009, Alessio De Sio, uno dei padri della centrale a carbone di Civitavecchia, che da sindaco della città portuale aveva detto no, no, no e poi sì al carbone e pochi mesi dopo siedeva nel consiglio d'amministrazione di un'importante ente elettrico, ha ritirato la querela contro la donna di Tarquinia attivista del Movimento No Coke Alto Lazio che ad ANNOZERO, nell'aprile 2007, ospite da Michele Santoro, raccontò coraggiosamente il repentino “si al carbone” del primo cittadino di Civitavecchia e venne denunciata.



Ma nell'estate 2009 il denunciante non ha avuto il coraggio di sostenere l'accusa ed ha cercato la rapida chiusura del processo, trasformato dai cittadini in un'opportunità per accendere ancora di più i riflettori sul mostro in costruzione. Ogni giorno che passa la centrale di TVN ha bisogno di un'illegalità in più per continuare a funzionare. Chi vuole lucrare bruciando il combustibile fossile più inquinante che esiste, nonché killer del pianeta per le emissioni di CO2, sente che le protezioni di destra e di sinistra non bastano più a coprire lo sporco del carbone; non basta chiamare carbone pulito quei cumuli neri tolti alla vista, ma che finiranno bruciati eliminando sostanze velenossime; si vorrebbero emettere alcuni composti tossici in quantità maggiori anche di 10 volte i limiti europei rivendicati e ottenuti dai cittadini con una presenza assidua e assillante al Ministero dell'Ambiente per il riesame dell'AIA. È questo il caso dei 39.000 quintali di acido cloridrico, che si volevano riversare su Tarquinia e dintorni ogni anno, in nome della “possibilità di accesso ad importanti aree di mercato”. Ma non è finita qui, ENEL ci riprova, confidando nel silenzio dei politici locali, e non solo, anche di quelli che ogni giorno rinnegano il giuramento d'Ippocrate.



In questo momento la sostanza tossica che marca l'illegalità è il monossido di carbonio, quello che ammazza la gente nel sonno: la società elettrica ne vorrebbe emettere 58.500 quintali l'anno, tre volte oltre la soglia da norme europee. Stavolta ENEL afferma che se non potrà emetterne 58.500 quintali l'anno, dovrà spegnere l'impianto. Messaggi in codice per i politici? La gallina dalle uova d'oro non ne farà più? I rubinetti si potrebbero chiudere? Sta nascendo un'Italia senza feudatari e sanguisughe, corrotti al punto di dare in pasto anche i propri figli pur di esserci a spartire; un'Italia senza parassiti millenari.



I cittadini dell'Alto Lazio ringraziano per la solidarietà ricevuta i fratelli di Vicenza, della Val di Susa, di San Pietro di Donà, della Valle di Ledro, di Fossano, di Brindisi, di Gualdo Cattaneo, di Albano, di Acerra e tanti altri che hanno avuto la pazienza di ascoltare un dramma come il loro. Il 4 luglio saremo col cuore a Vicenza dove i cittadini stanno per affrontare un altro processo per aver difeso la propria libertà. Qualcuno di noi cercherà di esserci anche fisicamente.



Slegalitalia a tutti.



Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia

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30 maggio 2009

EX SINDACO DI CIVITAVECCHIA ALESSIO DE SIO CONTRO CITTADINA DI TARQUINIA: IL PROCESSO VA AVANTI

MOVIMENTO NO COKE ALTO LAZIO


Il processo andrà avanti.

La seconda udienza del processo intentato per diffamazione dall'ex sindaco di Civitavecchia Alessio De Sio, nei confronti di una cittadina di Tarquinia, và avanti con l'acquisizione delle prove, sia orali che documentali, richiesta dal Pubblico Ministero e dalla difesa dell'imputata.

Il Giudice ha aperto la seduta prendendo atto della rinuncia al mandato da parte del legale del sig. De Sio (ufficialmente è la seconda volta che cambia avvocato) e acquisendo l'avvenuta remissione di denuncia depositata il 27 Maggio u.s. presso la caserma dei Carabinieri di Napoli.

La lettera di remissione, già preannunciata nell'udienza del 21 Maggio, è stata ufficialmente data all'imputata per la lettura dei contenuti e, successivamente, il giudice ha chiesto se la remissione fosse accolta.

La lettera seppur realmente formalizzando la remissione delle querela esprimeva, però, considerazioni alquanto estranee alle mere intenzioni di remissione ed infarcite di concetti e di aggettivi gravi e inaccettabili, rivolti, peraltro, indiscriminatamente.

De Sio afferma, infatti, di rimettere la querela "suo malgrado", perché "a Civitavecchia non è possibile difendersi, perché in presenza di intimidazioni..forme di isteria..", motivazioni non accettabili che hanno determinato la non accettazione della remissione facendo sì che il Giudice procedesse con l'apertura del dibattimento.

La prossima udienza è stata fissata per il 2 Luglio 2009, alle 14,30, per sentire De Sio e un maresciallo dei Carabinieri di Civitavecchia e, contestualmente, visionare in aula la puntata di Annozero del 5 Aprile del 2007.

Il movimento No Coke Alto Lazio continuerà ad essere a fianco di Marzia presenziando il 2 Luglio alla terza udienza del processo.

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25 maggio 2009

Affinchè le vittime vincano



Il movimento no coke ringrazia tutti coloro che in questi giorni hanno espresso la loro solidarietà alla cittadina di Tarquinia nel processo in cui l’ex sindaco di Civitavecchia Alessio De Sio la denunciava per diffamazione per un’intervista rilasciata ad “Annozero” nell’Aprile 2007.
La solidarietà è arrivata da tutta Italia e questa mattina fuori il tribunale erano in tanti i cittadini del comprensorio che hanno voluto rimanere vicino a Marzia in occasione dell’apertura del processo.
In questa prima udienza l’avvocato di Alessio De Sio ha presentato una giustificazione per l’assenza in aula del suo assistito, per motivi di lavoro, e formalizzato una richiesta di rinvio per meglio valutare l’ipotesi di ritiro della denuncia motivata.
La richiesta di rinvio, è stata accolta dal Giudice e disposto per il 29 Maggio p.v. alle ore 9.00, lo svolgimento della prossima udienza.
In tale occasione l’accusa dovrà definitivamente dichiarare se intende ritirare la denuncia oppure procedere.
La trasparenza della posizione della nostra compagna, unitamente al sostegno ricevuto da tanti cittadini, ci fa essere sereni nell’affrontare tale vicenda, comunque vada a finire.

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18 maggio 2009

NO COKE: 21 MAGGIO, PROCESSO AD UNA DI NOI DOPO IL CARBONE AD “ANNOZERO”


La mattina del 21 maggio, presso il tribunale di Civitavecchia una cittadina che da anni si batte contro la riconversione a carbone della centrale di TVN, “una di noi”, sarà processata presso il Tribunale di Civitavecchia, perché querelata per diffamazione da Alessio De Sio, colui che, nell’allora ruolo di Sindaco, contraddicendo quanto approvato pochi giorni prima in Consiglio Comunale, dopo aver stilato una milionaria convenzione con Enel, diede parere favorevole alla riconversione a carbone della centrale di TVN.

Né l’allora Sindaco De Sio, né tanto meno l’attuale sindaco Moscherini, hanno mai pensato di adire le vie legali contro l’Enel per le gravi carenze autorizzative relative alla centrale di TVN né, tanto meno, per l’esercizio in assenza di autorizzazione in essere dal 24 dicembre scorso. Alla sbarra è stata condotta, invece, una cittadina dell’Alto Lazio, una di quelle cittadine che hanno deciso di non poter far passare sotto silenzio la terribile ipoteca posta sul futuro dei propri figli e della propria terra, una “no coke”, una di noi, colpevole di aver confuso, durante un’intervista rilasciata nel 2007, nella trasmissione “Anno Zero” di Michele Santoro, la nomina di De Sio nel consiglio di amministrazione di Acquirente Unico spa, con una nell’ ENEL.

Una confusione di cui, probabilmente, potrebbe essere colpevole mezzo Lazio visto che ben pochi, tra i cittadini, hanno ben chiari gli effetti della privatizzazione di ENEL e della sua divisionalizzazione in numerose società, da cui Acquirente Unico spa nasce.

Il processo a Marzia è un processo a tutti noi, a tutti coloro che accusano quanti hanno acconsentito, e continuano ad acconsentire a tale scempio, di devastazione ambientale, di distruzione di un intera economia, di ipoteca sul futuro di un intera popolazione.

E noi saremo lì a farci processare e nelle nostre deposizioni faremo il nostro “je t’accuse” contro tutti coloro che nella coscienza e nelle azioni hanno la responsabilità di quanto si sta per abbattere su questo territorio; ricorderemo loro le inquietanti stime di mortalità e morbilità contenute nei monitoraggi epidemiologici; narreremo di cieli gialli e di nuvole rosse piene “solo di ruggine” e quindi, a dire di ENEL, innocue; ripercorreremo la storia di compensi milionari utilizzati, nella migliore delle ipotesi, per coprire l’incapacità dei vari amministratori succedutesi; parleremo della corruzione delle coscienze per il tramite di giochi, concorsi e spettacoli; racconteremo del silenzio, quando non della collusione, della politica davanti alle innumerevoli bugie e/o mistificazioni raccontate dall’ENEL per far digerire alla popolazione un futuro nero come il carbone.

Non sappiamo come finirà la vicenda giudiziaria, riponiamo tutta la nostra fiducia nella Magistratura. Oggi noi saremo processati, ma siamo certi che al banco della Storia saremo assolti, mentre De Sio, e quanti come lui, rimarranno macchiati dall’infamante marchio di aver svenduto per un piatto di lenticchie la salute e il futuro di un intera popolazione.

Un marchio che non potranno nascondere quando guarderanno negli occhi i loro figli che dovranno sapere che i loro padri hanno condannato a morte questo territorio.

Movimento no coke Alto Lazio

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11 maggio 2009

Le tappe di Slegalitalia: Valle di Ledro, Vicenza, Venaus

Pubblichiamo i resoconti dalle ultime tre tappe del Tour di Slegalitalia, in viaggio nello Stivale.


Resonto 1 - 9 maggio 2009

Slegalitalia è arrivata nella valle di Ledro. Qui vive una comunità
operosa che salvaguarda la propria vita e la propria salute con il
rispetto dell'ambiente, valorizzando le ricchezze del territorio per
una economia sana.
L'accoglienza è stata fraterna e spontanea.
Ci han fatto vedere i loro gioielli. I boschi, le sorgenti d'acqua, i
laghi, la palude naturale (dove stiamo organizzando la prossima
escurione!) ma anche le centraline di mini idroelettrico ben inserite
nelle fiancate delle montagne, che danno posti di lavoro ed un reddito
garantito annuo comunale senza produrre emissioni in aria e senza
intaccare la bontà dell'acqua. Ogni due milioni di Kw l'energia
prodotta viene venduta all'asta. Dal 2004 ad oggi gli entroiti sono più
che duplicati. Nell'ultimo bilancio sono stati di circa 500.000 euro e
nei bilanci futuri potranno continuare ad aumentare fintanto che
l'energia verrà prodotta: non ci sono scadenze, non ci sono clausole
contrattuali da rispettare perché non c'è contratto, non c'è un ente
terzo che ha dettato regole. Solo l'energia e i Cittadini della Valle
di Ledro.
L'ascolto che hanno prestato alla nostra storia ha dimostrato ancora
la loro disponibilità. Le tante tappe che ci hanno portato a voler
diventare autoproduttori di energia elettrica. Le nostre azioni non
violente per resistere, l'impegno profuso per non subire soprusi e
difendere la nostra salute e il nostro territorio è stato compreso così
come la volontà di proporre il nostro percorso di sostenibilità.
Siamo venuti via portandoceli nel cuore. Pietro, Giorgio, Ermanno e
Nicola.
Ed anche Maurizio, Maurizio Mazzola, il sindaco di Concei che ha
fatto sì che il mini idroelettrico diventasse realtà. Ebbene sì, nella
Val di Ledro in provincia di Trento abbiamo incontrato un altra faccia
della medaglia. Una faccia che vorremmo si trasferisse da noi almeno 12
mesi l'anno!!!!
Li abbiamo invitati tutti a Tarquinia, speriamo che vengano a
trovarci, ne vale la pena.
Ora siamo in viaggio per Vicenza. Ci aspetta l'inaugurazione
dell'acquisto del terreno del presidio dei No Dal Molin, i cittadini
che si battono contro l'allargamento di una base militare Nato.
A domani
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Resotonto 2 - 10 maggio 2009


L'iniziativa Slegalitalia è giunta al presidio "No dal Molin" a Vicenza.
L'incontro fra i Comitati e i Movimenti è ricco di solidarietà ai Cittadini veneti che continuano la loro azione non violenta contro l'ampliamento della base militare Nato "Dal Molin".
L'acquisto da parte loro del terreno sul quale è il presidio segna un passo importante per la loro e per la nostra storia.
Slegalitalia è partita dall'Alto Lazio, dove i cittadini non vogliono subire la violenza della centrale a carbone di Civitavecchia. Due volte violenta: una volta perché basata su una valutazione d'impatto ambientale taroccata e un'altra perché la lobby del carbone cerca d'inculcare l'idiozia del "carbone pulito": a Civitavecchia saranno emesse molte nano polveri, a volte letali, e verranno emesse altre 10.000.000 di tonnellate di CO2.
Siamo accomunati dalle tante tappe e dalle tante azioni non violente profuse per non subire soprusi e per difendere il nostro territorio.
Loro, come noi, sono stati denunciati. Loro, come noi, subiranno dei processi. Per diffamazione piuttosto che per violenza privata.
Il primo processo ad una di noi sarà il 21 maggio prossimo. Sarà un processo per diffamazione, perché nel 2003 l’allora sindaco di Civitavecchia, Alessio De Sio, disse sì alla centrale a carbone di Torre Valadaliga Nord dopo aver manifestato a lungo la propria contrarietà a quell’impianto. Il 5 aprile 2007 una cittadina di Tarquinia, in diretta da Anno Zero, raccontò che a fine mandato il sindaco del sì al carbone era divenuto membro del Consiglio di Amministrazione di Enel. La nomina c’era stata ma non si trattava del CdA di Enel bensì del CdA di Acquirente Unico, società controllata dal Gestore dei Servizi Elettrici. Un errore marginale.
Ma coloro che si oppongono pacificamente e pubblicamente alla realizzazione di opere dannose alla salute e all’economia dei territori, subiscono tentativi di corruzione e azioni intimitadorie personali. Paradossalmente i cittadini che s’impegnano a difendere i diritti imprescindibili alla salute e al lavoro rimangono soli ad invocare la legalità e diventano le vittime designate di un sistema corrotto.
Quel giorno ovunque tu sia dai forza ai cittadini che si battono contro la corruttela per difendere la salute e il futuro di tutti.

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Resoconto 3 - Venaus

IL CAMPER DI SLEGALITALIA E' ARRIVATO A VENAUS

11 maggio 2009 - La realtà dei No Tav è stata visitata ieri dal
camper dell'iniziativa slegalitalia. Sulle Alpi dellea Val di Susa c'è
il presidio attivo dei cittadini che si battono per la difesa della
loro valle. Tutte le comunità della valle sono rappresentate: Condovè,
Venaus, ...
L'accoglienza è stata speciale. La comprensione diviene da subito
totale nelle parole e negli atteggiamenti. Si viene ascoltati, si viene
capiti, consolati, onsigliati. E poi si condividono le esperienze.
Loro ti raccontano la loro storia, tu ti riconosci negli episodi:
"questo è successo anche da noi", "da noi non era un accordo
prelettorale ma ha avuto lo stesso effetto", "anche da noi c'è stato
chi ha detto no per tanto tempo e poi ha detto sì, senza dare
spiegazioni plausibili".
Noi sulle nostre belle pianure e colline in riva al Tirreno loro
immezzo le montagne, nel verde pieno degli alberi, sul prato che ospita
il presidio, proprio davanti a dove sarebbe dovuto venire l'uscita di
uno dei trafori. Ma chiamarlo presidio è riduttivo. Dei 3 presenti in
valle in questo momento, quello visitato dalla gente di Maremma è
diventato un piccolo ecovillaggio nel quale vivono Raoul e Biagio: la
loro tenacia è stato "carburante" (da fonte rinnovabile!) come ricarica
per affrontare i nostri impegni futuri. E poi Bianca con Ubaldo, coppia
inossidabile nella vita, nella lotta alla distruzione della valle e
nella costruzione del futuro.
Noi, come formiche della legalità, in questa impresa bella e
difficile abbiamo tentato di tessere una tela sottile e tenace, una
tela che ci unisce sentendoci un poco la parte migliore del nostro
paese, senza mai sentirci soli.

Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia


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