No al carbone Alto Lazio

21 luglio 2007

Da Moscherini parole assurde e irresponsabili sul carbone

Ci rincresce di leggere sulla stampa locale che il giorno 17 u.s. al ministero della Salute il sindaco Moscherini sia stato oggetto di parole brutali. Qualsiasi forma di violenza fisica e verbale usata nei confronti di avversari ci è estranea per principio e fa il gioco di chi vorrebbe ridurre le vittorie del movimento a mera protesta.
Detto ciò, abbiamo constatato come il sindaco Moscherini sia ritornato dall’incontro al ministero con le idee più chiare su come si tutela la salute dei civitavecchiesi che ha esternato in conferenza stampa.
Accusa di demagogia gli altri sindaci e si dissocia da loro perché chiedono di riaprire la conferenza dei servizi su TVN. Chiedono una valutazione più completa e approfondita dei danni arrecati a salute e ambiente, sulla base della nuova documentazione presentata e delle motivazioni sostenute dal ministero dell’Ambiente e da quello della Salute.
Ma il sindaco Moscherini come Ponzio Pilato preferisce lavarsene le mani e rimette ogni decisione al ministro Bersani.
Perciò non si oppone alla conversione a carbone, ma ne asseconda la realizzazione e,
poiché prevede che comporterà conseguenze dannose per la salute della popolazione, intende provvedere così:
- Per la prevenzione sanitaria pensa alla istituzione di una “cartella clinica” del territorio per monitorare e studiare nel tempo l’andamento della morbilità in relazione all’aumento dei veleni immessi nell’aria.
- Per la cura di coloro che si ammaleranno intende costruire un nuovo ospedale più grande e moderno, possibilmente finanziato con i soldi dell’ENEL.
Dichiarazioni irresponsabili, assurde, al limite del disprezzo per i cittadini.
Il messaggio di Moscherini è esplicito: “l’inquinamento del carbone non ve lo toglie nessuno, preparatevi al peggio”.
Da un sindaco pretendiamo che compia fino in fondo il suo dovere di tutelare la salute della popolazione e non ci consideri cavie da sottoporre alla conta dei morti e dei malati, dopo aver concesso mano libera agli inquinatori.
Abbiamo chiesto un incontro con il sindaco perché vogliamo conoscere, date le premesse, come farà ad impedire all’ENEL di danneggiare ulteriormente la nostra salute e quella dei nostri figli.

Comitato No al carbone

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Apat boccia il ricorso al carbone

"I dati sulle emissioni di gas ad effetto serra nel 2006, secondo le stime dell'Apat, saranno leggermente migliori rispetto ai dati del 2005, con un calo complessivo pari all'1,5%.

Rispetto agli obiettivi da raggiungere nel 2012, l'Italia resta pero' in grave ritardo: se le stime saranno confermate, le emissioni 2006 saranno superiori del 17,1% rispetto ai limiti indicati dal Protocollo di Kyoto.

E' questo quanto emerge dall'odierno convegno brindisino sulle emissioni di gas serra in Italia dal 1990 al 2005, organizzato dall'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente e i servizi tecnici.

[...] Rispetto al 2005, ad andare male, molto male, è il settore energetico, quantitativamente il piu' importante, che ha prodotto un aumento delle emissioni pari al 5%, complice anche l'eccessivo ricorso al carbone nelle centrali elettriche del Belpaese".

Fonte

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20 luglio 2007

"Serve una moratoria sul carbone"

"I dati dell'Apat sulle emissioni di Co2 nel 2006 dimostrano ciò che diciamo da tempo: sulla politica energetica è necessaria un'inversione di tendenza". Lo dice il capogruppo dei Verdi alla Camera, Angelo Bonelli.
"Ora si apra un tavolo con il ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani. Noi Verdi - continua - proponiamo una moratoria del carbone, un combustibile nemico numero uno dell'ambiente, come sostengono scienziati, premi Nobel come Rubbia ed esponenti politici come Al Gore [...] Su questo tema non bisogna avere incertezze, come invece accade in alcuni partiti della coalizione dell'Unione: serve piuttosto - conclude Bonelli - un contributo forte contro i cambiamenti climatici, necessario più che mai anche da un punto di vista etico".

Fonte: Apcom-AliceNotizie

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VIA il carbone da Civitavecchia

riceviamo e pubblichiamo:
CIVITAVECCHIA - Perché il carbone a Porto Tolle è stato bocciato ed a Civitavecchia no? Questa è la domanda che sorge spontanea di fronte alla bocciatura da parte della commissione Via del progetto di riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle definito dall’Enel il più all’avanguardia del mondo, quindi, anche più di quello di Civitavecchia, vecchio prima di nascere.
Non so quale ruolo possa aver svolto l’intervento della magistratura riportato dai media, anche se ritengo che una voce libera, in un contesto di forti pressioni, possa essere stata molto importante così come lo sarebbe stata a Civitavecchia se la competenza sulla valutazione dei danni ambientali legati al carbone non fosse stata, grazie ad una leggina ad hoc, trasferita ad altra sede.
Una spiegazione oggettivamente valida ed intrinsecamente inquietante è quella riportata nel recente documento di sintesi sulla riconversione a carbone di TVN del Ministero della Salute. In esso si afferma che la Valutazione di impatto ambientale della riconversione a carbone è stata condotta seguendo procedure di urgenza e, pertanto, sotto il profilo sanitario non può essere considerata esaustiva.
Come medico, ancor prima che come cittadino, ritengo questa affermazione gravissima. Con essa, infatti, siamo stati tutti trasformati in cavie tanto più che lo stesso documento riconosce, nel nostro territorio, un eccesso di patologie riconducibili ad esposizioni di natura professionale ed ambientale. Le stesse raccomandazioni degli esperti dell’Enel i coltivare fiori e non verdure destinate all’alimentazione una volta in funzione la centrale a carbone la dicono lunga sui danni che possono derivare alla salute tanto che, a Brindisi, il sindaco ha vietato le colture agricole intorno al sito della centrale.
Tutto ciò in aperta contraddizione con il principio di precauzione che non consente di svolgere attività rischiose quando vi sono ragionevoli motivi di temere che i potenziali pericoli ad esse legati potrebbero avere effetti negativi sull’ambiente o sulla salute degli esseri umani, degli animali e delle piante.
Se lo stato di diritto a cui allude Bersani è quello nel quale la salute e l’ambiente si possono sacrificare ad interessi economici con patetici alibi, allora abbiamo una differente valutazione del concetto e della scala dei diritti. La monetizzazione del rischio legato ad attività nocive è una ipocrisia degna del cinismo più disumano. Non c’è prezzo per il lutto, la sofferenza ed il dolore. Non si può conciliare l’inconciliabile, soprattutto quando esiste una valida alternativa che potrebbe coniugare mbiente e sviluppo.

Dott. Marco Di Gennaro

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Si alla riapertura della VIA

COMUNICATO STAMPA- riceviamo e pubblichiamo

Civitavecchia: si alla procedura di VIA

La Sen. Erminia Emprin Giardini, Capogruppo PRC-SE in Commissione Sanità del Senato, esprime apprezzamento per la decisione del Ministero della Sanità di aderire alla richiesta di riapertura della Conferenza dei servizi per l’autorizzazione alla conversione a carbone di Torrevaldaliga nord, formulata dal Ministro dell’Ambiente nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico, e relativa alla necessità di adottare ulteriori atti e di verificare lo stato attuale dei livelli di inquinamento dell’area vasta, nonché la loro prevedibile evoluzione anche in funzione delle iniziative che interessano l’area stessa.

La Sen. Emprin sottolinea la gravità e serietà epidemiologica dei problemi di salute e ambientali che investono il territorio di Civitavecchia e dei comuni limitrofi, e l’unanimità di pareri circa la necessità dell’attivazione di un monitoraggio sulle differenti matrici ambientali, come illustrato nel documento di sintesi presentato dal gruppo tecnico composto dal Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL Roma E.

Auspichiamo, conclude la Senatrice, che il procedimento di apertura della Conferenza dei servizi con il conseguente avvio della procedura di VIA venga attivato quanto prima.

Sen. Erminia Emprin Gilardini - Capogruppo Commissione sanità PRC-SE

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19 luglio 2007

Una vittoria per i NoCoke: NIENTE CARBONE A PORTO TOLLE!

"...La commissione per la valutazione dell’impatto ambientale ha risposto picche alla richiesta di proroga presentata da Enel. Domani è stata convocata una riunione che, secondo fonti addirittura vicine ad Enel, ratificherebbe il parere negativo già anticipato più di un mese fa [...] Ora bisogna vigilare che Enel non se ne vada abbandonando Polesine Camerini al suo destino - ha commentato il deputato Fabio Baratella - Devono programmare una dismissione magari decennale, bonificare l’area e indennizzare il territorio".

Fonte: www.centumcellae.it (leggi articolo intero)

Una prima importante vittoria per i Movimenti contro il carbone, una vittoria per tutti.

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18 luglio 2007

Il Ministro dell'Enel Pierluigi Bersani si ribella

Se non altro negli USA il lobbysmo si gioca alla luce del sole. Non per questo i suoi effetti sono meno disastrosi, tuttavia si evitano in quel modo agli elettori sgradite "sorprese".
Il Ministro dell'Enel Pierluigi Bersani, in merito all’adesione di ieri del ministero della Salute alla richiesta di riapertura della conferenza dei servizi per l’autorizzazione alla conversione a carbone della centrale Enel di Torre Nord, (richiesta gia’ formulata dal ministero dell’Ambiente a quello dello Sviluppo Economico) si lascia andare a dichiarazioni di cui si dovrà prendere tutte le responsabilità:

"Nei prossimi giorni prendero’ qualche iniziativa ulteriore, ma dal punto di vista giuridico e del quadro autorizzativo queste richieste non trovano sufficiente motivazione. Non mi sfugge - prosegue Bersani - l’elemento di tensione che si e’ creato, ma in uno stato di diritto queste richieste devono essere motivate entro i criteri di legittimita’ delle azioni mministrative. E, da questo lato, non registro novita’’. (Fonte: ANSA)

Caro "Ministro" (ammesso e non concesso che questo appellativo possa mantenere, riferito alla sua persona, un riferimento sostanziale alla carica PUBBLICA ministeriale), ci preme ricordare a lei e a tutta la cordata lobbista che la sostiene, che la priorità resta il diritto alla salute, e non v'è prova contraria che possa esistere in merito.




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Nuove azioni contro il carbone

Liguria: riportiamo la lettera del sindaco di Quiliano, N. Isetta (18/07/2007):

"...Invece di rilanciare continuamente il carbone, si cambi totalmente strada, investendo nel potenziamento di fonti pulite, nel risparmio energetico e nell’importante recupero energetico che attualmente non viene utilizzato [...] Di fronte a tutto questo la politica nazionale italiana non può permettere che vadano avanti ulteriori “progetti di ampliamento a carbone” non programmati e non condivisi e previsti dalle programmazioni dei territori che dovrebbero ospitarli. [...] Ritengo un fatto importante e significativo, in questo quadro di riferimento, la presenza di movimenti spontanei di attenzione e partecipazione che nascono nelle comunità..."

Fonte: IVG
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E' tempo che il fronte del no al carbone - pro rinnovabili trovi un'unica voce a livello nazionale.

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17 luglio 2007

Moscherini tenta di svendere la salute pubblica. E intanto il troppo caldo colpisce Mazzola...

Moscherini, un sindaco già evidentemente compromesso e "piegato" alle logiche di profitto di Enel: tenterà anche lui di svendere la salute dei cittadini come fece l'inqualificabile De Sio (in seguito, guarda caso, "assorbito" dall'Enel)?
Vedi articolo qui

D'altra parte il neoeletto sindaco di Tarquinia Mazzola incappa in una gaffe di cui speriamo sia in larga parte responsabile il caldo di questi giorni: la richiesta al Ministero dei Trasporti e al Presidente Marrazzo di creare a Tarquinia il terzo aereoporto del Lazio. A Mazzò, ma che cazzo dici? Qualcuno dovrebbe portare un bel thè freddo al Nostro, asciugargli il sudore, e poi spiegarli che non è possibile sostienere -da un lato- la lotta del nostro Movimento contro il carbone, e -dall'altro- un progetto che avrebbe un -ancora!- disastroso impatto ambientale sulla nostra arcimartoriata zona! Pensiamo al traffico aereo, all'inquinamento acustico, all'aggravato traffico sulla viabilità locale già problematica...Per favore, Mazzola, rinsavisci in fretta: faremo finta di non aver letto...

Vedi qui il documento originale

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Una vittoria per la battaglia contro la riconversione a carbone

TORREVALDALIGA, NO COKE: «DA TAVOLO VITTORIA PER LOTTA Al CARBONE»

Il Ministero della Salute sottoscrive la richiesta di riapertura della conferenza dei servizi inoltrata dal Ministro dell'Ambiente al Ministro Bersani lo scorso 23 aprile. Questo l'esito del tavolo di confronto sulle problematiche sanitarie connesse alla riconversione a carbone della centrale Enel diTorreValdaliga Nord svoltosi questa mattina.
Nel corso dell'incontro, convocato al ministero della salute dal sottosegretario Patta e al quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti degli istituti di consulenza scientifica e delle istituzioni competenti, i sindaci del comprensorio, i rappresentanti dell'ENEL, dei Medici per l'Ambiente e del Movimento No Coke e gli on. Bonadonna e Bonelli, è stato analizzato il documento prodotto dalla commissione tecnica incaricata dalla Ministra Turco; un testo che evidenzia le lacune della valutazione d'impatto ambientale, definita "non totalmente esaustiva, sotto il profilo sanitario", lo stato di sofferenza della popolazione dell'Alto Lazio per effetto di alcune gravi patologie riconducibili a esposizioni ambientali e l'inadeguatezza degli Organismi attualmente deputati al monitoraggio ambientale e sanitario.
- «Una vittoria per la battaglia contro la riconversione a carbone della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord». Ad affermarlo al temine del tavolo della Salute convocato stamani nella sede del Ministero diLungotevere Ripa é il movimento no coke Alto Lazio. «Il ministero della Salute - spiega Mauro Mocci, in rappresentanza del coordinamento dei medici - ha finalmente riconosciuto, così come sottolineato daldocumento di sintesi discusso oggi e redatto dalla Regione Lazio e dall'Istituto Superiore di Sanità, che la valutazione d'impatto ambientale della centrale di Torre Valdaliga Nord seppur corretta dal punto di vista amministrativo non ha preso in considerazione l'impatto sanitario dell'intera area. Per questo - prosegue Mocci - il Ministro Livia Turco scriverà al Ministro dell'ambiente, Alfonso Pecoraio Scanio e al Ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani per chiedere la convocazione della conferenza dei servizi istruttoria e la riapertura della Via (Valutazione di impatto ambientale). Una via -conclude Mocci - che dovrà tenere presente tutti gli impianti inquinanti presenti sul territorio: il carbone di Torre ValdaligaNord, Tirreno Power ex Torre Valdaliga Sud e il porto. Bisogna capire cosa determina sull'Alto Lazio questi indici di mortalità così elevati e patologie respiratorie gravi». E di vittoria parla tutto il movimento no coke dell'Alto Lazio. «Una vittoria - spiegano – perché finalmente un ministro Ds si esprime contro il carbone facendo uscire dall'isolamento i Verdi e il Prc. Il dato ufficiale che emerge dal documento di sintesi discusso quest'oggi - concludono i comitati nocoke - è che la situazione sanitaria della zona di Civitavecchia è complessa non solo per la presenza delle emissioni delle centrali
elettriche, ma anche per la presenza del porto. Il ministero dell'Ambiente richiede la convocazione della conferenza dei servizi e il ministero della Salute si allinea finalmente a questa richiesta».

MOVIMENTO NO COKE ALTO LAZIO COORDINAMENTO DEI MEDICI

CONTATTI PER INTERVISTE E COMUNICAZIONI:
335 8272742 329 7924124

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Il Ministero della Salute: SI ALLA NUOVA CONFERENZA DEI SERVIZI

Comunicato n. 195 17 luglio 2007

Ministero della Salute
UFFICIO STAMPA

G.P. Patta: CIVITAVECCHIA, MOLTE LE FONTI DI INQUINAMENTO.
SI ALLA NUOVA CONFERENZA DEI SERVIZI PER LA CENTRALE ENEL

Il Sottosegretario alla Salute Gian Paolo Patta ha incontrato oggi i sindaci di Civitavecchia, Tarquinia, Allumiere, Tolfa, Ladispoli, Santa Marinella e una delegazione dei comitati dei cittadini. All’incontro erano presenti anche rappresentanti dei dicasteri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, della Protezione Civile, dell’Istituto Superiore di Sanità, della ASL Roma F, dell’ARPA Lazio, dell’ISPESL, dell’ENEL.
Dopo aver illustrato il documento di sintesi messo a punto dal gruppo tecnico composto dallo stesso Ministero della Salute, I.S.S. e Dipartimento di Epidemiologia dell’Asl Roma E, il Sottosegretario Patta ha rilevato che i problemi ambientali e di salute a Civitavecchia e nei comuni limitrofi rivestono una serietà epidemiologica che merita la piena attenzione da parte del Governo e delle Amministrazioni locali competenti. “Dobbiamo considerare però – ha sottolineato Patta – il problema inquinamento nel suo complesso. Il serio dato epidemiologico è il risultato di decenni di attività inquinanti mai seriamente monitorate e limitate. Tuttavia, è opinione dei tecnici che le nuove centrali a carbone di ultima concezione siano meno inquinanti di quelle ad olio combustibile “.

Di conseguenza il Ministero si è reso disponibile, per la parte di competenza, ad un vaglio generale della situazione ambientale del territorio compreso tra Santa Marinella e Tarquinia che si ponga lo scopo di limitare le emissioni inquinanti tenendo in considerazione tutti i fattori presenti sul territorio (centrali, porto, traffico, siti industriali, ecc.).
A conclusione dell’incontro il Sottosegretario ha annunciato l’adesione del Ministero della Salute alla richiesta di riapertura della Conferenza dei servizi per l’autorizzazione alla conversione a carbone della centrale di Torrevaldaliga nord, già formulata dal Ministro dell’Ambiente nei confronti del Ministero dello Sviluppo economico, in relazione a specifiche verifiche tecniche.

Ufficio Stampa
Ministero della Salute
e-mail ufficiostampa@sanita.it
tel. 06/59945397-5289

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