Riceviamo e pubblichiamo:
"A fine luglio Bersani ha detto: Enel hai sbagliato a non informare le popolazioni sul trattamento da carbone a Civitavecchia, come gesto riparatore devi ridurre le emissioni della nuova centrale.
Tempo una manciata di giorni ed Enel ha trovato nuovi filtri a manica che abbattono gli inquinanti del 30%. Vuol dire alcune vite salvate, Bersani ha salvato delle vite!
Ma quanta gente invece non si salverà e creperà se Bersani non impedisce che la centrale inizi a funzionare? I morti da carbone si possono contare prima, senza aspettare i decessi; per il calcolo si applica una procedura basata sulle caratteristiche della centrale e del territorio d'impatto, è solo questione di quantità: più o meno; i morti sono certi. Bersani non può non saperlo e bene ha fatto la Ministra Turco a metterlo di fronte alle sue responsabilità, chiedendogli una nuova valutazione d'impatto ambientale della centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord. Ma lui non intende.
I cittadini che hanno fatto lo sciopero della fame lo denunceranno per questo.
Agli abitanti del comprensorio, che vogliono sapere se il Movimento No Coke è stanco diciamo che il Movimento non molla, è in prima linea e va avanti. Chi ha responsabilità antiche o recenti non deve dormire sonni tranquilli. Nonostante lo sgambetto subito a Tarquinia con la rimozione dei cartelli e degli striscioni i No coke stanno preparando un'agenda fitta d'iniziative.
L'obiettivo è uno solo: fermare il carbone.
I fronti aperti sono molteplici, due in particolare richiedono attenzione in questo momento: compensazioni e osservatorio ambientale.
Le compensazioni si esplicitano in vario modo: Enel attiva nel risanamento ambientale, Enel che s'impegna per le fonti alternative, Enel e le biomasse, Enel che sostiene finanziariamente la progettualità dei Comuni.
Dopo il pronunciamento dei Ministri dell'Ambiente e della Salute l'unico risanamento ambientale sarebbe fermare la riconversione a carbone e ridurre le taglie della centrale a olio (dei peggiori sul mercato) di Torrevaldaliga sud e quella di Pian dei mangani a Montalto (terza in italia per emissioni co2)
Gli enti che producono energia sono ostili allo sviluppo delle fonti alternative con autoproduzione di energia. È ovvio che la loro diffusione comporta la perdita di contratti per chi vende energia.
Le biomasse promesse agli agricoltori da un colosso energetico sono la negazione dell'unica forma ambientalmente compatibile di biomassa, quella che usa scarti agricoli e forestali ed è adatta ad un bacino rurale per la propria autonomia energetica. L'esempio di Guessing in Austria è esemplare e merita di essere conosciuto. Le biomasse che destinano la produzione agricola primaria ad essere incenerita sono una bestialità.
Il sostegno finanziario ai Comuni è un prezzo; che cosa si vende? Dopo le verità dichiarate dai Ministeri dell'Ambiente e della Salute l'attività mercantile è chiara, si vende e si compra la vita di una parte consistente di popolazione per i lucrosi affari del carbone.
Infine l'osservatorio ambientale. I lupi restano lupi, se diventano agnelli c'è di che temere.
Su Rai Utile, durante un confronto svoltosi a metà estate tra il Prof. Mattioli e l'Ing.Arrighi, uno dei padri della centrale a carbone di Civitavecchia, garanti la sen. De Petris dei Verdi e l'on. Fabio Rampelli di Alleanza Nazionale, sono stati dichiarati i dati che seguono.
Se il carbone venisse trattato con le migliori tecnologie possibili, che comunque non impedirebbero la fuoriuscita delle nanopolveri e delle micropolveri generatesi per condensazione dopo che il fumo è uscito dalla ciminiera, Enel dovrebbe investire, rispetto al costo iniziale d'acquisto e combustione il 50% in più per il filtraggio. Il costo complessivo del Kwh salirebbe in tal modo oltre 7 centesimi e costerebbe più del Kwh prodotto a gas-ciclo combinato. Enel invece ha scelto di produrre a carbone con un costo inferiore di quello a gas-ciclocombinato prevedendo per il filtraggio un investimento rispetto alla base iniziale, per ammissione dell'Ing.Arrighi, del 15%, optando quindi per un carbone inquinante.
Altro che nuova generazione di filtri a manica, sono tutte scelte industriali: da una parte quanto s'investe per pulire il carbone, che sempre nero resta, e dall'altra la quantità variabile di morti che la centrale lascerà dietro di se. La recente concessione di un ulteriore abbattimento del 30% di alcuni inquinanti abbasserà di poche unità la quantità di morti. Per ora spetta a Bersani l'onere di fermare questo meccanismo perverso e denunciamo lui. Un istante dopo l'eventuale accensione della centrale metteremo in mora il Ministro della Salute e il Sindaco di Civitavecchia per spegnere la centrale, se non lo faranno denunceremo anche loro e tutti quelli che avranno il potere reale di fermarla e non lo faranno..
A questo punto è ovvio, Sindaco Moscherini, che l'Osservatorio Ambientale è una farsa, a cui alcuni esponenti del movimento che si oppone al carbone parteciperanno, per avere comunque informazioni in più ed essere più efficaci con le denunce.
Nessun impianto in Italia è stato,mai,fermato dagli osservatori,sono sempre arrivati a farlo le sentenze dei tribunali,civili e penali.
Ma sul fatto che il carbone è una macchina della morte non c'è bisogno che lo dica l'Osservatorio fra qualche anno. Lo sappiamo già e non vi molleremo.
nocoketarquinia.splinder.com
nocoketarquinia@yahoo.it
I contatti telefonici ufficiali sono sul sito del gruppo.
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