No al carbone Alto Lazio

7 luglio 2008

CAMPAGNA “NON BRUCIAMOCI IL FUTURO”: appuntamento a giov. 18/07

L'appuntamento è per giovedì ore 18 presso la sede del comitato Malagrotta in via Ildebrando della Giovanna 63 a in località Massimina, via Aurelia km 13, uscendo dal G.R.A. per via Aurelia in direzione Civitavecchia, dopo un chilometro c'è lo svincolo per Massimina.
Gli obiettivi strategici della Campagna.

Partendo da una campagna di vera controinformazione sui rischi sanitari ed ambientali connessi all’uso della tecnologia inceneritrice vogliamo riaffermare la nostra concreta e propositiva proposta di piattaforma per un nuovo ciclo dei rifiuti che si basi su tre caposaldi:

-Riduzione generalizzata e riprogettazione produttiva di beni differenziabili al 100%,
-Raccolta e differenziazione attraverso il trattamento meccanico – biologico,
-Riciclaggio dei materiali attraverso i Consorzi di recupero e Riuso finale dei prodotti.

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Squadra perdente non si cambia

Accordo dei sindaci in regione sulla centrale a carbone di Civitavecchia: "Tutti contenti, ci saranno i controlli".

Ma di quali controlli si parla?
Sul sito della Regione Lazio nonostante l'informazione al pubblico sia obbligatoria, i dati sugli inquinanti sono fermi al febbraio scorso!!
QUESTI SONO I CONTROLLI e le relative informazioni?
Se qualsiasi cittadino del Lazio volesse sapere i livelli delle polveri fini o dell'ozono le sue "curiosità" si fermerebbero al 19 - 24 febbraio scorsi...e ancora non c'è il carbone!
Se una mamma che ha un figlio asmatico volesse sapere i livelli di ozono andando sul sito regionale dell'ARPA non potrebbe mai ottenerli perché INCOMPRENSIBILMENTE i dati non ci sono.
Una sola parola rimane di significato realmente chiaro: VERGOGNA!
INTERVENGANO LE AUTORITA’ PREPOSTE

Coordinamento Nazionale dei medici per l’Ambiente e la Salute (Lazio)

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La mafia nel business della riconversione a carbone di TVN. Sorpresa?

L’Associazione Regionale per la lotta contro le illegalità e le mafie Lazio “Antonino Caponnetto” lancia l'allarme infiltrazioni mafiose a Civitavecchia. Fonte

Nell’edizione nazionale del Tg 3 del 30 giugno u.s. delle 19.00 è andato in onda un interessante servizio sulle infiltrazioni mafiose nel Lazio, ed in particolare a Civitavecchia, con tanto di intervista al Sindaco Moscherini.


Nel servizio si confermava il radicamento sul territorio di clan camorristici e di frange di “cosa nostra”, e specificatamente delle cosche gelesi, e l’ormai centrale ruolo dello scalo locale come snodo fondamentale nel traffico di droga (cocaina ed hashish in particolare).

In particolare si evidenziava come da un iniziale interesse negli appalti pubblici, facendo riferimento alle famose inchiesta che ha coinvolto i Rinzivillo, la criminalità organizzata sia passata a mettere le mani sul porto e sugli appalti e subappalti della centrale ENEL di Torrevaldaliga Nord.

Tutte cose ormai note da tempo e denunciate in decine di relazioni di Commissioni e Magistrati Antimafia, alle quali si aggiunge, ed è questa la novità, la presenza di un collaboratore di giustizia che sta rivelando i settori in cui le cosche stanno operando, gli appalti coinvolti e i nomi degli eventuali collusi.

Il Sindaco Moscherini intervistato, non ha potuto questa volta tenere fede al suo ruolo di negazionista e, contraddicendo le sue tante precedenti uscite, ha affermato che lui da sempre tiene alta la guardia e che non ha mai minimizzato l’esistenza del fenomeno, tanto da aver già concluso accordi con il Prefetto circa la costituzione di un Ufficio della legalità.

Prendiamo atto con favore del nuovo atteggiamento assunto dal Primo Cittadino ma ribadiamo che annunciare, peraltro per l’ennesima volta, la creazione di vuoti e non funzionanti uffici per la legalità serve solo a crearsi un alibi, ma certo non tutela il territorio, come dimostrato da precedenti esperienze similari.

Per questo torniamo a riproporre, anche in vista dei massicci investimenti in atto in città per il porto e la centrale o di quelli annunciati per la realizzazione d’importanti opere che incideranno significativamente sull’intero assetto urbanistico ed economico della città stessa e del territorio circostante, l’istituzione di un Tavolo permanente sulla sicurezza e la legalità, deliberato dal Consiglio Comunale, in collaborazione con l’Autorità Portuale, le forze dell’ordine e le forze sociali, ed in collaborazione con le associazioni antimafia, avente come scopo, in particolare, l’esame approfondito di tutte le richieste d’investimenti di capitali sul territorio al fine di individuarne origine e tracciabilità.

Ciò tutelerebbe l’immagine della città, tranquillizzerebbe i cittadini circa la trasparenza degli investimenti e, dall’altra, salvaguarderebbe l’immagine e l’onorabilità degli stessi investitori oggi tutti contornati da un alone di sospetto.

Auspichiamo che a questo rinnovato atteggiamento del Sindaco segua un impegno concreto che spazzi via definitivamente quel negazionismo che, ormai è dato acclarato, piuttosto che attivare gli anticorpi della società civile, alimenta nuove penetrazioni e che, unitamente alle indagini che Ros e DIA stanno continuando a portare avanti, come confermato nel servizio del TG3, possa portare finalmente a prendere atto della grave situazione locale ed avviare una stagione di concreta tutela del territorio e di compiuta lotta alle mafie.


asscaponettocv@gmail.com

www.comitato-antimafia-lt.org


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5 luglio 2008

"IMPEDIRE LA RICONVERSIONE DELLA CENTRALE A CARBONE”: PAROLE SCOLPITE NELLA NOSTRA MEMORIA MA SCRITTE SULLA SABBIA DEL PROGRAMMA DI PIERO MARRAZZO"


Comunicato Fed. Verdi - Civitavecchia
Sostenemmo con entusiasmo la candidatura di un uomo che si proponeva come sbarramento contro le tante vessazioni di una democrazia immatura. Oggi è definitivamente tramontata la speranza in un Amministratore fedele. Oggi è impossibile assegnare al Presidente Marrazzo un giudizio meno severo di quello che attribuimmo al suo predecessore di destra.

Egli regala ad Enel, dopo tante parole buttate al vento, un accordo a perdere. L’Osservatorio sulla salute dei cittadini è un insulto alla loro intelligenza: si dà per scontato quello che tutti sanno, che ci saranno malati terminali e morti: ma almeno adesso quei malati e quei morti saranno monitorati, cioè contati!... Non dice, non può dire, né quando né come il mostro verrà fermato. Dice invece, e chiaramente, quanto costano quei morti, i denari di Giuda distribuiti con pessima coscienza.
Quell’accordo vuoto e vergognoso è stato siglato sulla testa e in assenza dei cittadini che a migliaia si sono battuti ed ancora si batteranno, anche con digiuni lunghi e pericolosi, contro il mostro che vorrebbe condizionare la loro vita, la salute e l’economia. Con la potenza di fuoco del denaro, si è consumato un ricatto indecoroso ai danni di Amministrazioni locali di destra e di sinistra, si è comprato il loro assenso. Salvo poi lagnarsi dell’antipolitica dilagante.
Per quanto ci riguarda, il nostro Partito e i Verdi di Civitavecchia continueranno a battersi per la transizione verso modelli di sviluppo ben diversi da quelli accettati supinamente nella nostra Regione. In futuro, gli accordi politici che stringeremo saranno soltanto con Partiti capaci di essere a fianco dei cittadini.
I Verdi di Civitavecchia - 5 luglio 2008

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"Il trionfo della morte"


Comunicato
Non dovremo più recarci al museo del Prado di Madrid per visionare il dipinto "Il trionfo della morte" di Peter Bruegel. La tristezza che ispira quell’opera oggi la possiamo ritrovare tutta nella nostra terra.

Nel quadro del pittore fiammingo sono rappresentati gli stati d’animo più disparati dell’uomo nei confronti della fine incombente: dall’elegiaca rassegnazione allo sgomento, dall’inutile ribellione all’incoscienza.
Sono purtroppo queste le sensazioni che albergano nei cuori di quanti per otto lunghi anni hanno lottato come leoni per vedere riconosciuto il loro diritto alla salute calpestato senza vergogna dai poteri forti e dalle istituzioni dello Stato. Ieri, 4 luglio, la morte era impersonata da quella stretta di mano fra il Governatore Marrazzo e l’Amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti, accompagnata dal sorriso sardonico del Governatore. Come nell’opera di Bruegel uno scheletro a cavallo semina terrore con la sua falce, nel nostro territorio l’inquinamento miete indiscriminatamente vittime innocenti e la latitanza delle istituzioni toglie ai disperati che tentano di salvarsi ogni via di fuga.
Ormai sono tutti contenti e soddisfatti. Il Governatore Marrazzo dice di aver trovato un “equilibrio tra territorio e politica” rinnegando le promesse fatte in campagna elettorale; l’ing. Conti giura che per tranquillizzare i cittadini ridurrà ulteriormente le emissioni “massiche” dalla ciminiera (sic!); i Sindaci torneranno dai loro concittadini con le tasche ricolme di soldi sporchi di “polveri fini” che andranno come manna dal cielo a riempire le vuote casse dei Comuni. Tutti sereni e sorridenti come se non ci fossero perdenti.
I perdenti invece ci sono e hanno il volto dei malati, dei bambini, dei vecchi e di tutta la povera gente che non ha voce in capitolo e che vede sacrificata sull’altare dell’interesse nazionale il proprio diritto alla difesa dell’ambiente e della salute.
Così va il folle mondo!
Civitavecchia, 5 luglio 2008
Coordinamento dei medici e dei farmacisti per la tutela dell’ambiente e della salute.

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"Centrale a carbone, dopo la denuncia contro l’ENEL il Comitato Cittadini Liberi diffida il sindaco di Tarquinia"


Comunicato
Il Comune di Tarquinia, fin da quando fu proposta la riconversione a carbone della centrale ENEL di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia, ha più volte deliberato all’unanimità la contrarietà a tale progetto, individuando nel carbone il combustibile fossile più pericoloso per la salute e l’ambiente. Infatti

con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 60 del 29.11.2006, approvata all’unanimità, il Sindaco e la Giunta si impegnano “ad esprimere in maniera inequivoca la contrarietà alla politica bieca delle “compensazioni” per i danni provocati al territorio dall’uso del carbone.” . Agli atti anche la deliberazione del Consiglio Comunale n. 1 del 12.04.07, approvata all’unanimità, che recita “…chiediamo ai partiti e alle coalizioni elettorali di Tarquinia che esprimano, con dichiarazioni pubbliche il loro impegno ad inserire nei propri programmi elettorali un no inequivocabile alla logica delle “compensazioni” : vanno rifiutati senza tentennamenti i soldi di chi ha scelto il carbone , per dare una mano a chi vuole mettere sotto silenzio le popolazioni inquinate accattivandosele con contributi per acquistare ambulanze, allestire centri per disabili, costruire campi sportivi, ecc,. non vogliamo i finanziamenti che puzzano di carbone” e, “impegna il Sindaco e la Giunta a rifiutare ogni tipo di contribuzione diretta ed indiretta volta a catturare il consenso con una sorta di monetizzazione del rischio a cui è sottoposta la popolazione dell’intero comprensorio”;
Considerato che le suddette deliberazioni sono tuttora vigenti e che ogni eventuale accordo sottoscritto costituirebbe libero arbitrio da parte del sottoscrittore in palese violazione di atti pubblici approvati dal Consiglio Comunale di Tarquinia nel suo ruolo di massima assise cittadina deputata a determinare gli indirizzi politico amministrativi dell’ente locale; i firmatari diffidano il Sindaco, o suo eventuale rappresentante, a sottoscrivere qualsiasi accordo e/o convenzione con la Regione Lazio, con ENEL S.p.a. e con qualsivoglia altro soggetto istituzionale e/o privato, che preveda da parte del Comune di Tarquinia l’accettazione di contributi economici comunque motivati, diretti o indiretti, correlati all’accensione o all’esercizio dell’impianto della centrale termoelettrica di Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia nella nuova conformazione a carbone.
La diffida è stata depositata oggi. Clicca qui per il testo integrale.

Comitato dei Cittadini Liberi
Per contatti: com.difesasalute@alice.it

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piero marrazzo e fulvio conti, davvero un bel quadretto


(Il buongiorno si vedeva dal mattino...)


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4 luglio 2008

Carbone pulito, mare pulito, politica pulita...Gli ossimori che gravano sulla nostra testa.

Leggete di seguito come ormai è ridotta la nostra -un tempo- bella terra.

"Mare pulito, il Lazio maglia nera. In Italia peggio soltanto la Campania. Ma i parametri Ue promuovono le coste" di Renata Mambelli (da Repubblica.it)

Una buona notizia e una cattiva, per i bagnanti di Roma e dintorni: la buona è che le acque dei mari italiani sono tra le migliori d´Europa, la cattiva è che il Lazio è al penultimo posto per la qualità del suo mare, superato, nel record negativo, solo dalla Campania.

Sono questi i dati che emergono dal rapporto "Acque di balneazione 2008" che è stato presentato ieri dal ministero del Lavoro, quello della Salute e quello delle Politiche Sociali. Un rapporto che si attendeva da tempo e che fa una fotografia delle coste e delle spiagge italiane abbastanza lusinghiera. La qualità del nostro mare risulta infatti in conformità ai parametri microbiologici indicati nella Direttiva Europea vigente e dei 5.170 chilometri di costa sottoposti a controllo, sui 7375 della costa italiana, 4.970 sono balneabili, il 96,2% del totale.

Tutto bene, dunque? Non proprio. Perché nella nostra regione, il Lazio, questa percentuale vira verso il basso e scende al 93%, a pari merito con la Calabria. Peggio sta solo la Campania, che ha solo l´81% delle coste balneabili.

Si potrebbe obiettare che è, comunque, una buona percentuale, ma questo non è poi così vero visto che molte spiagge del Lazio hanno una fama di eccellenza, e che tra esse alcune sembrano non meritare del tutto questa fama. Per chi volesse andare a controllare da vicino lo stato della spiaggia dove prende i suoi bagni il Ministero della Salute ha da oggi messo a disposizione un sito, all´indirizzo: www. collaudo. portaleacque. it.

Spulciando tra i dati pubblicati in questo sito si può avere un´immagine veritiera della qualità delle spiagge laziali e romane in particolare. La premessa è che, naturalmente, parte della costa non è balneabile a causa dei porti, dei poligoni militari (come in una zona della spiaggia di Nettuno), delle centrali, come Torrevaldaliga, e infine delle spiagge presidenziali. Detto questo, però, ci sono 20 chilometri e mezzo di spiagge, nel Lazio, che non sono balneabili a causa dell´inquinamento.


Inquinamento che in molti casi è portato dai fiumi. Ed ecco che sono proibite ad ombrelloni e bagni a Cerveteri la foce del fiume Zambra, a Fiumicino la foce del Tevere, naturalmente, ma anche dell´Arrone, a Ladispoli la foce del Fosso Vaccina e a Santa Marinella, una delle spiagge più familiari per i romani, la foce del Fosso Quartaccio, del Fosso Santa Maria Morgana, del Fosso delle Guardiole.

La questione degli scarichi di questi fossi e fiumi non è da sottovalutare perché in realtà peggiora la qualità delle acqua limitrofe, anche se queste rientrano nei parametri di non inquinate. Anche Formia patisce gli scarichi di fossi senza depuratori, come Minturno, Ponza e Sabaudia, autentiche perle del mare laziale. Non va meglio, purtroppo, per quanto riguarda la balneabilità dei laghi: il problema delle foci dei fossi penalizza anche il lago di Bolsena e quello di Bracciano.

Ma se le spiagge del Lazio lasciano a desiderare, la stessa cosa non si può dire di quelle della capitale. Sono solo due le spiagge vietate alla balneazione per i romani, infatti: una è quella che confina col fosso Pantanello, l´altra è, appunto, la spiaggia privata del presidente della Repubblica.
(03 luglio 2008)

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3 luglio 2008

Nuova denuncia contro enel


CENTRALE A CARBONE DI TVN: IL COMITATO DEI CITTADINI LIBERI DENUNCIA L'ENEL

Nel mese di maggio si è svolta sull'Aurelia, nel comune di Tarquinia, la grande manifestazione contro il carbone, che ha visto la partecipazione di oltre 4000 persone e 250 trattori. Nei giorni precedenti, dopo che il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola ha dato la sua adesione alla manifestazione, l’Enel ha annunciato ufficialmente l’interruzione dei rapporti con il Comune etrusco. “L’Enel – riferiva la s.p.a. elettrica in un comunicato diffuso, – prende atto della decisione del sindaco di Tarquinia di partecipare alla manifestazione. Tale decisione è incompatibile con le modalità istituzionali di dialogo, pertanto, l’Enel interrompe il confronto con il Comune di Tarquinia, mentre prosegue il rapporto collaborativo con il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e gli altri comuni del territorio, con l’obiettivo di onorare gli impegni relativi ai “Tavoli della salute e dello sviluppo” stabiliti con il Governo e con la Regione”.

Come anche riportato a seguito dei Tavoli, su alcuni organi di informazione, per il Comune di Tarquinia si parlava di una compensazione di 15 milioni di euro. Appare chiaro che la concessione di una somma così ingente o di qualsiasi altra cifra è un tentativo di condizionare le scelte amministrative, ancora più evidente allorché l’esborso di denaro fosse subordinato alla mancata partecipazione del Sindaco di Tarquinia ad una manifestazione di liberi cittadini contrari alla conversione a carbone, e quindi tendente a far assumere al Sindaco di Tarquinia provvedimenti a favore dell’Enel s.p.a. in contrapposizione con i diritti primari dei cittadini, quali il rispetto della salute ed altro. Per questo il Comitato dei Cittadini Liberi si è rivolto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia e al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma chiedendo di verificare se nei fatti riportati ricorrano ipotesi di reato nei confronti del Presidente dell’Enel s.p.a. o di chiunque altro, anche in concorso, quali la corruzione e/o l'istigazione alla corruzione e/o violenza o minaccia ad un pubblico ufficiale (art. 336 cod. pen.) considerato che oggetto giuridico tutelato è il buon funzionamento ed il prestigio della pubblica amministrazione in relazione alla libertà dei funzionari nel compimento degli atti del proprio ufficio.
Comitato dei Cittadini Liberi

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Alcuni dati sul grave inquinamento proveniente dalle attività del porto di Civitavecchia

Porto di Civitavecchia: "la quantità emessa di inquinanti è molto elevata e potrebbe mettere a serio rischio la salute delle popolazioni del comprensorio di Civitavecchia, quella di tutti coloro che lavorano all'interno del porto stesso e la salute delle migliaia di turisti che sbarcano dalle navi crociera."


Civitavecchia 30/06/2008

Alla Procura della Repubblica di Civitavecchia
Al Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo

Il Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la Salute (Lazio) e la Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente (ISDE - Civitavecchia) espongono quanto segue.

L'Osservatorio Ambientale di Civitavecchia (clicca qui per scaricare il documento) ha valutato le emissioni annuali di inquinanti, causate dall’attività portuale (rif. anno 2005), in:
NOx 3.784 ton/anno
SO2 3.648 ton/anno
VOC 121 ton/anno
Polveri 464 ton/anno.

La quantità emessa di inquinanti è molto elevata e potrebbe mettere a serio rischio la salute delle popolazioni del comprensorio di Civitavecchia, quella di tutti coloro che lavorano all'interno del porto stesso e la salute delle migliaia di turisti che sbarcano dalle navi crociera.

Poiché gravissime patologie cardiovascolari (infarto cardiaco o ictus cerebrale ischemico/emorragico) possono occorrere solo dopo poche ore dall'esposizione anche a livelli non particolarmente alti di polveri sottili (1) e ozono (2,3), il Coordinamento dei Medici chiede che sia installata all'interno del porto una centralina di rilevamento dei maggiori inquinanti.
Tale richiesta anticipa una delle prescrizioni contenute nella Valutazione di Impatto Ambientale per la conversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord che a pagina 32 cosi recita:

Prescrizioni relative ai limiti alle emissioni ed alla qualità dell’aria:
Stazioni di monitoraggio; dispositivi per il controllo delle emissioni diffuse di polveri: Dovrà essere messo in atto, secondo un protocollo da concordare con ARPA Lazio, l’aggiornamento delle stazioni di Monitoraggio gestite da ENEL secondo le specifiche riportate nello Studio di Impatto Ambientale; a queste dovrà essere aggiunta una stazione di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico finalizzata alla caratterizzazione dell’impatto sulla qualità dell’aria derivante dalle banchine carbone e calcare/gesso/ceneri, ed un sistema per il rilevamento in continuo, sulla sorgente costituita dal sistema di scarico di carbone dalla nave, delle emissioni diffuse di polveri.


Even Low Levels of Air Pollution May Pose Stroke Risk. Annals of Neurology, published online May 28, 2008.
Ozone Europea, Baseline Scenario for The Clean Air for Europe -CAFE – Feb. 2005.
Ozone modifies associations between temperature and cardiovascular mortality: analysis of the NMMAPS data Online First Occup Environ Med 2007; doi: 10.1136/oem.2007.033678).

Coordinamento Nazionale Comitati dei Medici per l’Ambiente e la Salute (Lazio)
Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente (ISDE - Civitavecchia)


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Nel mondo continua la forte crescita delle rinnovabili.

(ANSA) - ROMA, 1 LUG - Un po' per le preoccupazioni per il riscaldamento globale, un po' per la crescita impetuosa del prezzo del petrolio, il mondo, e in maniera particolare quello economico, sta scegliendo sempre di piu' l'energia verde. Lo afferma il rapporto annuale dell'Unep, l'agenzia Onu per l' ambiente, secondo cui gli investimenti pubblici e privati in rinnovabili sono cresciuti del 60% nel 2007 rispetto al 2006, raggiungendo la cifra di 148 miliardi di dollari. Secondo il rapporto, il 23% di tutta la nuova energia installata lo scorso anno viene da fonti 'verdi', dieci volte di piu' di quella nuova ottenuta dal nucleare, e ormai le rinnovabili sono il 5,4% della produzione energetica mondiale.

''Queste cifre sono molto interessanti - commenta Carlo Manna, responsabile del centro studi dell'Enea - e conferma che l'industria nel mondo ha sempre maggior interesse verso l'eco-energia, mentre da noi si parla ancora troppo dei costi e troppo poco delle opportunita' da questo tipo di investimenti''. Ecco i principali numeri del rapporto: - CRESCONO EOLICO E SOLARE: la maggior parte dei nuovi investimenti riguarda l'eolico, con 50,2 miliardi di dollari, ma anche il solare sta crescendo impetuosamente, al ritmo medio del 254% all'anno dal 2004, e ha raggiunto i 28,6 miliardi di dollari. In particolare viene dal vento il 40% della nuova energia europea e il 30% di quella statunitense. In marzo e' stata superata la soglia dei 100 gigawatt totali ottenuti dal vento. Al terzo posto nella classifica dei nuovi investimenti, dietro a vento con il 43% e sole con il 20 ci sono i biocarburanti con il 17%, mentre al quarto le biomasse e l'energia dai rifiuti, con il 9% ma con un ritmo di crescita del 400% all'anno; - L'EUROPA SPENDE DI PIU': la fetta maggiore degli investimenti viene dall'Unione Europea, con quasi 50 miliardi di dollari, seguiti dagli Stati Uniti. In rapida ascesa India, Cina e Brasile, che insieme raggiungono il 22%. Ancora molto indietro l'Africa: pur avendo aumentato considerevolmente gli investimenti questi sono fermi a 1,3 miliardi di dollari. '''Lo sforzo dell'Europa e' necessario - spiega Manna - per recuperare rispetto a Usa e Giappone che investono da molto piu' tempo''; - ITALIA FANALINO DI CODA EUROPEO: il rapporto non presenta dati specifici sull'Italia: ''Abbiamo incluso nel rapporto solo le prime dieci nazioni per ogni tecnologia e per investimenti - spiega Eric Usher, uno degli autori del rapporto - e l'Italia non ne fa parte''. Il nostro paese e' ultimo nella Ue per investimenti: ''Da un rapporto che abbiamo stilato e che presenteremo a meta' mese emerge che siamo ultimi insieme alla Finlandia - spiega Manna - basti pensare che da noi si spende in ricerca e sviluppo qualche centinaio di euro, mentre la Germania ne spende quattromila. Da noi scontiamo il fatto di non avere ancora una 'road map' precisa di cosa fare, al contrario degli altri, e anche una certa farraginosita' nelle procedure burocratiche''; - PROSPETTIVE FUTURE: il trend positivo, secondo il rapporto, e' destinato a continuare: ''Dopo un rallentamento nei primi tre mesi del 2008 - si legge - nei secondi tre si e' avuto un aumento del 34%''. Tutti questi investimenti sono in gran parte privati, mnentre il pubblico contribuisce per circa il 20%: nel 2007 si sono raggiunti i 23,4 miliardi di dollari, una cifra raddoppiata rispetto all'anno prima. (ANSA). KYK Fonte
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