No al carbone Alto Lazio

30 giugno 2011

Ancora immagini dall'estate 2011 a Civitavecchia

CIVITAVECCHIA MARE 2011

Ecco il risultato dell'inquinamento su Civitavecchia come risultato dell'interazione tra le varie fonti di veleni. Foto diffusa in rete da liberi cittadini.

Moscherini allo scoperto, disboscata la Frasca per far posto al Terminal Cina

Da BigNotizie
"Offensive per l'intelligenza dei cittadini. Non sono definibili altrimenti le recenti affermazioni del sindaco Moscherini in relazione alla compatibilità tra la realizzazione del terminal China/Asia e la necessità di mantenere e riqualificare la costa e la pineta della Frasca – scrivono in una nota stampa congiunta Roberta Galletta (presidente sezione locale di Italia Nostra) e Simona Ricotti (responsabile della sezione civitavecchiese del Forum ambientalista) - Probabilmente convinto che tutti i cittadini corrispondano agli stessi requisiti di narcotizzazione ed acquiescenza di quanti lo circondano, il Primo cittadino continua a propinare falsità che i

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26 giugno 2011

Legambiente Veneto: Zaia perde il suo tempo, convinca enel a riconvertire a metano

Da LegambienteVeneto una risposta ai troppo facili proclami di vittoria delle lobby pro-carbone sulla riconversione a Porto Tolle

"In Legambiente strappa un sorriso l’eccessivo ottimismo del governatore del Veneto Zaia che dichiara: “Oggi la giunta regionale ha chiuso la partita della centrale Enel di Porto Tolle” annunciando l’approvazione in Giunta regionale di un disegno di legge che va a modificare l’articolo 30 della legge regionale n. 36 del 1997, istitutiva del Parco regionale del Delta del Po.

“Se Zaia ritiene che il problema sia risolto – dichiara Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto – si sbaglia di grosso. Non solo perché la nostra opposizione non cesserà, ma soprattutto perché le ragioni che hanno portato il Consiglio di Stato ad annullare la riconversione a carbone non verranno meno”.

All’associazione ambientalista appare pura retorica, buona

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Riconversione a carbone Polesine Camerini (Porto Tolle), proposta di referendum popolare

Da IlRestodelCarlino

"L'ormai annosa questione relativa alla riconversione della centrale di Polesine Camerini sta assumendo aspetti davvero surreali". Lo scrive il coordinamento polesano della federazione della sinistra. Poi prosegue: "I difensori del carbone non vogliono nemmeno sentir parlare di altre soluzioni, che permetterebbero maggior attenzione per il territorio e la salute della popolazione, nonché il rispetto della legge. Si difendono a spada tratta le indicazioni di ENEL, anche se da 10 anni a questa parte (ricordiamo la vicenda dell'orimulsion) quest'azienda non ha dimostrato particolare rispetto per questo territorio".

"Dall'altra parte c'è chi, preoccupato per i danni all'ambiente, alla salute e alle

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25 giugno 2011

L'Ass. "Fare ambiente" propone l'eliminazione di ogni limite di emissioni dalla legge del parco Delta del Po

"Fare ambiente" si chiama, ma si legge "Lobbismo mascherato". Ovvero come un soldatino dei poteri forti indossa una falsa maglietta ambientalista per servire il padrone.

"Renzo Marangon, in qualità di coordinatore di Fare Ambiente di Rovigo, ma anche ex assessore regionale all'urbanistica, propone l'abrogazione completa del primo comma dell'articolo 30 della legge costituiva l'Ente parco Delta del Po, quello che il DDL di Zaia intende modificare per spiianare la strada all'approvazione della riconversione a carbone di Porto Tolle.

La delibera di giunta secondo Marangon è infatti "troppo artificiosa" (SIC).

Fonte: Rovigooggi

Modifiche all'art. 30 della legge regionale 8 settembre 1997, n. 362 Norme per l'istituzione del parco regionale del Delta del Po

Ecco come il presidente della Regione Veneto Zaia si è mosso per modificare quella Legge che impedisce alla riconversione a carbone di Porto Tolle di essere approvata.

Nell'Allegato A al DDL "Modifiche all'art. 30 della legge regionale 8 settembre 1997, n. 362 Norme per l'istituzione del parco regionale dei Delta del Po" si legge:

"Il presente disegno di legge risponde all'esigenza di aggiornare la nomiativa regionale relativa alla realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica nell'ambito delle aree afferenti ai comuni ricadenti nel Parco regionale del Delta del Po a seguito della sentenza del Consiglio di Stato n. 3107 dei 2011 riguardante la realizzazione della centrale termoelettrica di Porto Tolle, alimentata a carbone e biomasse vergini.

La decisione del Consiglio di Stato, che ha annullato il giudizio di compatibilità ambientale sul progetto di trasformazione a carbone della centrale termoelettrica di Porto Tolle, rilasciato dal Ministero dell'Ambiente nel 2009, si fonda sulla previsione dell'articolo 30, della legge regionale 8 settembre 1997, n. 36, che,

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Porto di Savona, nuvole di polvere di carbone invadono l'aria

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Fenomeno già osservato anche da noi a Civitavecchia, dove sul litorale da qualche anno, periodicamente le imbarcazioni ormeggiate vengono sporcate da polvere nera di indubbia provenienza.

Le centrali di Civitavecchia nella classifica di Mare Monstrum 2011

Mare Monstrum 2011, il report annuale di Legambiente sullo stato di salute delle nostre coste, include tra le dieci peggiori minacce per l’immagine, la conservazione e l’integrità paesaggistica del mare italiano, le centrali elettriche, come quelle di Civitavecchia.

Nella lista:

  • scarichi fognari non depurati,
  • cementificazione selvaggia delle spiagge,
  • trivellazioni,
  • intenso traffico marittimo,
  • plastica in mare,
  • pesca illegale e spadare,
  • navi cariche di sostanze tossiche, affondate,
  • inquinamento industriale,
  • centrali termoelettriche

Manovre sottobanco per bruciare i rifiuti a Cerano

Comunicato da Brindisi 22/06

"Per l'ennesima volta siamo costretti ad esprimere tutta la nostra preoccupazione davanti a scelte che potrebbero compromettere irrimediabilmente il futuro di questa città e di questo territorio.
Ci riferiamo evidentemente alla delibera di Giunta n°217 del 1/6/2011 in tema di gestione dei rifiuti, con la quale si apre la procedura per l'affidamento della gestione per l'impianto di produzione di Cdr (combustibile da rifiuti).
Abbiamo il timore fondato che questa decisione vada a fare il paio con quanto già previsto nella bozza di convenzione tra enti locali ed enel circa la combustione di rifiuti nella centrale di Cerano e che quindi, vista la mancanza di direttive precise sulla destinazione nella delibera in questione, possa essere proprio Cerano

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22 giugno 2011

Porto Tolle, se il carbone è fuorilegge si modifica la legge!

Modificato il regolamento del Parco regionale del Delta del Po. Nell'allegra combriccola tutti a cantar vittoria:

"Approvando la modifica dell’ articolo 30 della legge istitutiva del parco regionale del Delta del Po, la Giunta del Veneto ha mosso un passo decisivo per chiudere a favore della riconversione a carbone la centrale Enel di Porto Tolle (Rovigo) bloccata dal Consiglio di Stato. Lo ha annunciato oggi il presidente del Veneto Luca Zaia particolarmente soddisfatto per avere in tal modo salvaguardato «almeno il 90% della procedura fin qui attuata, vale a dire senza perdere ulteriori cinque anni di lavoro».
Secondo il governatore, che sulla questione ha provveduto a ricorrere al Consiglio di Stato, ora i tempi «saranno ravvicinati poiché abbiamo già trasmesso la delibera di modifica al consiglio regionale che con la massima velocità darà corso alla votazione». Zaia ha ricordato che «la partita è stata concordata con i massimi funzionari dei ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico. Ricordo che la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle vale 2,5 miliardi di opere e darà lavoro per cinque anni a tremila lavoratori». (Ansa, via Corriere.it)

Davanti agli affari dei potentati, il diritto non conta.

21 giugno 2011

Osservatorio ambientale: il controllato siede ancora al tavolo dei controllori

Appuntamento a Civitavecchia, mercoledì 22 alle ore 18,00 in zona Ghetto. 

Ci incontriamo per discutere dell'evento del 30 Giugno, data in cui è stato indetto un incontro dell’osservatorio Ambientale istituito dalla Regione Lazio, cui presenzierà assieme ai rappresentanti delegati dai comuni, anche enel. Il controllato vuole mantenere il controllo sui controllori, così come accadeva per il consorzio illegittimo precedente.

Attenzione, la RIUNIONE è ANNULLATA! Seguirà comunicazione per nuovo incontro.

18 giugno 2011

enel vuol portarci altro carbone

fulvio conti, ad enel, intervistato sul DowJones Newswires afferma che in Italia, a seguito del referendum sul nucleare "dall'attuale 14% il carbone salirà al 20% del mix energetico nazionale".

Scontato.

17 giugno 2011

Estate 2011 a Civitavecchia, sponsorizza enel

Foto condvisa da liberi cittadini civitavecchiesi

Ricordiamo che il copioso "vapor acqueo", secondo enel, era causato dall'aria gelida del rigido gennaio? E poi di febbraio? E poi anche di marzo? E poi...Ops, siamo a giugno ma il "vapore" continua a incontrare aria gelida.

Ah, natura maligna che si dileggia nel mostrarci forme spaventevoli...

Bambini come ratti nelle miniere di carbone, documentario di Pierre Monégier

"Les enfants rats des mines", documentario vince il Premio Luchetta 2011, "Per aver descritto con la forza delle immagini e l’efficacia del linguaggio il dramma dei bambini costretti a lavorare nelle miniere di carbone otto ore al giorno per meno di un euro.

Clicca qui per vedere un estratto

E’ la storia dei “bambini talpa” di Meghalaya, una remota provincia del nord est dell’india. E’ il lato oscuro della nuova fiorente economia Indiana. In questo territorio dimenticato, circa 70.000 bambini dai 9 ai 14 anni vengono costretti a lavorare nelle miniere di carbone in condizioni estremamente pericolose. Le stime delle ONG riferiscono che circa una cinquantina di bambini hanno perso la vita nelle miniere nel 2009. Lavorano sette giorni su sette, otto ore al giorno, 70 metri sotto terra in tunnel strettissimi che i minatori chiamano le “tane dei topi”. Questi bambini provengono dalle aree più povere del Nepal e del Bangladesh e vengono portati a Meghalaya (India) da intermediari che promettono loro di guadagnare molti soldi, ma poi invece rischiano la vita per 1 euro al giorno. La presenza di organizzazioni internazionali come l’Unicef in quest’area è vietata, c’è soltanto una piccola organizzazione locale che sta lottando per i loro diritti e ha portato il caso davanti alla Corte Suprema dell’India."
Fonte

Lobbismo velenoso in azione, il ministro Romani pronto a colpire l'interesse pubblico

Parole già sentite, sempre le stesse. Non hanno neanche l'accortezza di tentare di rinnovare i termini del copione, sono troppo sicuri della loro forza per preoccuparsi di dar conto al pubblico del loro operato. Il conto arriverà, come è arrivato per il nucleare.

Il ministro Romani prepara il raggiro

"Paolo Romani, dopo aver accontentato Confindustria sull'abbassamento degli incentivi statali all'energia fotovoltaica e aver tentato di accontentarla sull'energia nucleare (ma gli italiani si sono messi di mezzo con il referendum vinto dal sì), cerca ora di assecondare l'associazione degli industriali sul carbone.

E lo fa con una scorciatoia delle sue: durante l'ultima assemblea dell'Unione Petrolifera italiana, infatti, Romani ha trovato una soluzione al problema della riconversione della centrale Enel a carbone di Porto Tolle. Centrale che, al momento, ha serissime difficoltà ad ottenere le autorizzazioni, oltre ad un paio di inchieste giudiziarie a carico proprio per questioni autorizzative.

Autorizzazioni facili - Romani, candidamente, su Porto Tolle ha detto: "Occorre dare al Ministero dello sviluppo economico le competenze autorizzative per gli impianti strategici riguardanti la sicurezza energetica. E' importante che il Paese si doti di un sistema di decisioni che tenga

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La convenienza dell'eolico in cifre

2015: 24 miliardi di euro di risparmio dal'eolico. Fonte
L’eolico permetterà nel 2015 di risparmiare a livello mondiale 23,7 miliardi di euro altrimenti destinati all’acquisto di combustibili fossili. La stima è stata formulata dall’associazione eolica europea, EWEA, alla vigilia del Global Wind Day che si terrà oggi in tutto il mondo.

Considerando le previsioni sulla domanda energetica dell’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) e sullo sviluppo della capacità eolica del Global Wind Energy Council (460 GW tra 4 anni in uno scenario “moderato”), EWEA giunge alla conclusione che, grazie al vento, potranno essere risparmiati nel 2015 per minori acquisti di carbone per 15,1 miliardi di euro, di gas per 6,4 miliardi di euro e di petrolio per 1,7 miliardi di euro.

Al 2020 invece il vento farà risparmiare 87 miliardi di spesa in combustibili: 46 miliardi in meno per il gas, 27 per il carbone, 10 per il petrolio e 4 per le biomasse.

15 giugno 2011

Il mio peggiore incubo si chiama carbone

Coal is my worst nightmare
dice Steven Chu, premio Nobel per la fisica, e Chicco Testa, faccia di bronzo delle lobby nucleari per ora scacciate dal suolo italiano, lo cita:



L'intervento originale di Chu risale al 2007 ed è qui. Chu in sostanza afferma che non esiste modo per guardare alla combustione del carbone come via per il futuro, e inoltre che il "sequestro" della co2 ha rischi e costi non sostenibili.

13 giugno 2011

ITALIA DENUCLEARIZZATA


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12 giugno 2011

Savona oltre il carbone: "in quelle ciminiere si brucia il nostro diritto alla salute e all’autodeterminazione"




Savona in piazza per una nuova manifestazione contro il carbone, il sindaco Berruti partecipa, per il sì al metano e il no al carbone.

Il commento dei comitati locali: "Il sindaco chiede il registro dei tumori e le centraline di controllo, quelle vere. Basta carbone. Se la politica è sincera, stavolta l'aria cambia davvero."
Clicca qui per una galleria di foto dalla manifestazione.

9 giugno 2011

We will we will Vota sì! Vota sì!


Ecco che fine fa la censura ideologica dei cagnetti da guardia del sistema.

Siracusa: poco prima dell'inizio dello spettacolo "Andromaca", un signore mostra pacificamente la bandiera "2 SI PER L'ACQUA BENE COMUNE". Il pubblico immediatamente inizia ad applaudire entusiasta ma qualcuno interviene: degli "sbirri" multano il signore che aveva pacificamente esposto la bandiera.

Il pubblico però non gradisce, e partono possenti i cori pro referendum: "VOTA SI!" scanditi sul pattern ritmico di We Will Rock You!

8 giugno 2011

Disboscamento de La Frasca, la Procura apre indagine

"La procura della Repubblica di Civitavecchia ha aperto un'indagine sull'abbattimento dei pini alla Frasca. Abbattimento abusivo di alberi è il reato ipotizzato dalla magistratura inquirente. Il fascicolo è in mano direttamente dal procuratore capo Gianfranco Amendola, che ha dato incarico alla Guardia Forestale di eseguire tutti gli accertamenti.
 E dai primi controlli emerge un primo documento. Una richiesta da parte dell'Arsial alla provincia di Roma per poter abbattere più degli oltre 170 alberi malati che erano stati individuati. Palazzo Valentini però, non ha mai risposto e così, trascorsi sessanta giorni e per la clausola del silenzio-assenso, l'Arsial ha deciso di procedere. A quanto pare però, anche in questa richiesta il numero degli alberi da abbattere era molto inferiore ai quasi duemila che invece sono stati abbattuti. Intanto la stessa procura ha ordinato il trasporto degli alberi malati e abbattuti." - Fonte: bignotizie

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Ennesimo insulto alla popolazione: Moscherini designa un soldatino di enel a capo di "Civitavecchia infrastrutture".

Una mossa al limite dell'incredibile, ma perfettamente in linea con la politica vista dallo speculatore Gianni Moscherini, uno abituato a giocare d'azzardo con le vite della popolazione che amministra. Pubblichiamo comunicato di Simona Ricotti - Forum Ambientalista

Non intendo entrare nel merito della competenza delle scelte effettuate dal Sindaco Moscherini sulle nuove nomine relative alle partecipate comunali, anche perché difficilmente potrebbero essere peggiori ed avere effetti più gravi di quelli concretizzatisi con quelle del recente passato ( Romagnuolo docet).
Certo è, però, che la scelta di nominare l’ing Ennio Fano a responsabile di “Civitavecchia Infrastrutture” suona come uno schiaffo alla dignità di un’intera popolazione.

Ricordiamo solo che l’Ing. Fano ha ricoperto i ruoli, in successione, di Responsabile delle politiche ambientali e di Responsabile grandi progetti dell'Enel.

Proprio in tali vesti, oltre ad essere uno dei più grandi  sostenitori del progetto di riconversione a carbone di Torre Valdaliga Nord, si è reso protagonista di diverse affermazioni offensive non solo per la popolazione locale, ma anche per l’intelligenza umana.

Fu infatti l’ing. Fano che in diverse circostanze classificò come un “falso” i dati sui tumori del comprensorio sostenendo che questi, peraltro, sarebbero un fenomeno tipico delle città costiere (sic!).
E fu sempre l’Ing. Fano che in un’intervista, dissertando sulla vocazione turistica di Civitavecchia esclamò: “Ma quale turismo dal 1958 a Civitavecchia si parla solo di centrali, porto e sviluppo industriale. Una vocazione non si inventa dall’oggi al domani. E Civitavecchia – sentenziò l’ingegnere - la vocazione al turismo non ce l’ha”.

Un personaggio, quindi, che non conosce, né tantomeno ama, Civitavecchia e che ha mostrato più volte sprezzo per le legittime aspirazioni ad uno sviluppo altro del territorio e per le sofferenze dei suoi cittadini, le cui vite reali e materiali costituiscono la concretezza di quelle percentuali di mortalità e morbilità che con sfacciata impudenza ha definito “false”.
L’ing. Fano ha già dato il suo contributo negativo a Civitavecchia e, considerata la sua opinione sul turismo locale, ci auguravamo di non vederlo più in città, nemmeno per le vacanze estive.
Al contrario, grazie al Sindaco Moscherini, altra figura che certo non ha dato prova di grande stima per la città e per i cittadini, ce lo ritroveremo, nientemeno, alla guida di “Civitavecchia infrastrutture” ovvero la società che detiene e gestisce l’intero patrimonio comunale.

Una nomina che si inserisce a pieno titolo nel solco del rapporto morboso tra Comune ed Enel e che, a meno di un anno dalle elezioni, ci lascia presagire una campagna elettorale all’insegna del carbone e dei rifiuti da bruciare travestiti da eventi “incredibili” e populistici.

Civitavecchia, 7 giugno 2011

Referendum: quel "servizio pubblico" che depista i cittadini

Abbiamo saputo, senza sorprenderci più di tanto, della direttiva Rai di passare sotto silenzio tutto quanto riguarda il Referendum: non parlarne è stata la parola d'ordine. Quel poco che s'è detto, è stato con parole confuse e depistanti (basti pensare allo spot, probabilmente indecifrabile per l'80% degli elettori italiani).

Ora i Tg a pochi giorni "sbagliano" persino le date in cui si vota:
"Dopo il Tg1, che domenica scorsa aveva annunciato il referendum per il "13 e 14 giugno" anche il Tg2 delle 13 ha sbagliato oggi, due volte, la data delle consultazioni.
Prima un errore della conduttrice che annuncia il voto per ''venerdì e domenica'' poi, nel servizio, ancora una volta lo slittamento della data: ''13 e 14 giugno'' invece che "12 e 13 giugno".
Fonte

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Porto Tolle, le milizie di enel in campo

Escono allo scoperto le milizie che enel sa mobilitare: dall'ex ministro Zaia, ora governatore del Veneto ("La Regione fa ricorso"), a Confindustria ("Dobbiamo agire per Porto Tolle"), alle sigle sindacali nazionali ("Sit-in dei lavoratori").


Chissà come mai non si mobilitano per le rinnovabili con la stessa energia. Eppure è lì che sta il futuro, è a spese nostre che si vuole a tutti i costi il carbone.

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7 giugno 2011

La Svizzera incontra la resistenza anti-carbone in Calabria

A quanto pare la Svizzera ha dovuto prendere atto che il carbone della sua Repower, in Italia non è il benvenuto. Seguono alcuni articoli tradotti dal tedesco, pubblicati sul principale quotidiano elvetico negli ultimi giorni (Grazie all'amico M.K. per la segnalazione e la traduzione)

La Calabria non vuole il carbone di Repower
“La Calabria non deve essere trasformata in una caldaia” dichiara il movimento „No al carbone“. Per questo è decisa ad impedire la costruzione di una centrale a carbone a Saline Joniche.
In Italia sta crescendo l’ostruzionismo contro Repower. Il complesso energetico Grigionese pianifica in Calabria, a Saline Joniche, la costruzione di una centrale a carbone con una potenza di 1320 megawatt e per questo intende investire circa 1 miliardo di Euro.
Contro questa pretesa si è organizzato in loco un gruppo d’opposizione composto da politici, imprenditori turistici e parte della popolazione. Repower vuole, malgrado tutto, 

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6 giugno 2011

Memento: i siti candidati a ospitare centrali nucleari (se non votiamo SI' al Referendum)

Trino Vercellese, Caorso, fra Mantova e Cremona lungo l’asta pluviale del Po, Monfalcone, Chioggia, San Benedetto del Tronto, Scarlino (Grosseto), Montalto di Castro, Borgo Sabotino (Latina), Oristano, Termoli, Mola di Bari, Scansano Ionico (Matera), Palma di Montechiaro, più (almeno) un deposito di scorie a Garigliano, fra Caserta e Latina.

Fonte: enel

"Azienda Elettrica Ticinese senza carbone", vittoria a metà

Dopo la votazione, AET rimane nel carbone fino al 2035, ma l’azienda non potrà più fare nuovi investimenti, né direttamente né indirettamente, in questo tipo di energia tanto dannosa per l’ambiente e le persone. E questa è sicuramente una vittoria importante dei Verdi e dei partiti che sostenevano l’iniziativa. Tramite l’iniziativa “Per un’AET senza carbone” i cittadini sono riusciti a far cambiare radicalmente la politica energetica dell’Azienda Elettrica Ticinese.

Sergio Savoia, Verdi Ticino:
"Sono soddisfatto perché abbiamo messo la parola fine al carbone, perché sia l’iniziativa sia il controprogetto ne chiedevano l’uscita. Certo, noi avremmo preferito uscirne prima. Quel che conta però, è che siamo riusciti a far cambiare la strategia energetica di AET."

5 giugno 2011

La Frasca: il tempismo perfetto dei distruttori. Mobilitazione domani alle 8,00

Il bosco costiero de La Frasca è scomodo, lo sappiamo: territorio conteso da cittadini e (mal)affaristi, è da qualche mese addirittura oggetto di un attacco mirato; un insetto infestante starebbe minando l'esistenza dei pini marittimi lungo la costa, così che le piante in queste ore vengono tagliate in gran quantità. Stiamo parlando di varie centinaia di esemplari già abbattuti, ma secondo le testimonianze dei cittadini che hanno effettuato un sopralluogo di persona, molti esemplari tra questi risultano perfettamente sani (leggi) a un'esame visivo.

Che tempismo perfetto per una infestazione, ma solo i "maligni" sospetteranno che sia stata provocata ad hoc. E quanta solerzia, nell'abbattere esemplari anche sani.

Di seguito il resoconto di Simona Ricotti:

Oggi intorno alle 15,00 io, Roberta Galletta ed un paio di frequentatrici delle Frasca abbiamo incontrato la Forestale che, su nostra segnalazione, aveva inviato la propria pattuglia in pineta. Tutti, forestale compresa, abbiamo concordato che quello in atto non può essere definito un intervento fitosanitario in quanto ha tutte le caratteristiche del disboscamento (alcune aree sono diventate un prato e gli alberi sono stati TUTTI tagliati). La Forestale non era al corrente dell'intervento e avendo trovato degli operai della ditta che lavoravano senza avere dietro alcuna autorizzazione e senza alcun piano di taglio, hanno bloccato i lavori, Lunedi mattina si recheranno di nuovo sul luogo per verificare se la ditta, come ha dichiarato il responsabile per telefono, ha tutte le autorizzazioni e documentazioni necessario e, qualora le avesse, se l'intervento è conforme all'autorizzazione. Ci hanno inoltre fatto presente che la legge forestale regionale in tali situazioni prevede il rimboschimento sostitutivo, cosa che, ad oggi, non sembra sia prevista. Anche L'assessore all'ambiente ha dichiarato di non saperne nulla e sembra che l'unico che sapesse qualcosa fosse l'assessore Pierfederici. A mio parere se anche ci fossero tutte le autorizzazioni per un intervento tanto radicale (cosa di cui dubito fortemente), la cosa risulta comunque inaccettabile anche perchè, peraltro, esistono altre modalità per debellare il parassita.
Basta leggere l'articolo linkato di seguito per comprenderlo.

http://www.bignotizie.it/news/civitavecchia/cronaca/3151-frasca-a-rischio-un-parassita-allattacco-dei-pini-.html

Sarò anche maligna...ma quello a cui stiamo assistendo è il primo di una serie di interventi per eliminare la Frasca per realizzarci terminal cina, porticcioli e quant'altro. Sta quindi a noi decidere se vogliamo permettergli di portarci via anche l'ultimo polmone verde e l'ultimo tratto di costa di civitavecchia.
Lunedì mattina alle 8,00 noi saremo lì e speriamo che quanti in questi anni hanno dichiarato di amare la Frasca e di volerla tutelare siano con noi.

Non ci resta che speare che i colpevoli dello scempio e i loro complici siano smascherati dalle autorità preposte. I cittadini non si lasceranno derubare. I parassiti più pericolosi non sono insetti ma uomini.

Giovedì 9 giugno a Tarquinia, per 4 "sì" al Referendum


In Italia e Germania il carbone fatica a restare nei parametri di legge

Da Ticinolibero
"Questo fine settimana sapremo infine cosa decideranno i ticinesi. Tutto è nato dalla decisione dell’Azienda elettrica ticinese (AET) di investire svariati milioni nella centrale a carbone in costruzione a Lünen, in Germania. I Verdi, appoggiati dal Partito socialista e dalla Lega dei ticinesi ha quindi deciso di lanciare un’iniziativa, “Per un’AET senza carbone”, che propone l’uscita dal carbone entro il 2015.

Il Gran Consiglio ha proposto invece un controprogetto, che propone un termine molto più lungo per l’uscita dall’investimento di Lünen, ossia il 2035, e l’istituzione di un fondo per le energie

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3 giugno 2011

Miniere di carbone cinesi inghiottono altre vite umane

Ogni anno sono talmente tanti i morti nelle miniere di carbone cinesi, che a qualcuno verrà ormai facile minimizzare di fronte a tragedie umane con un solo zero.

Aggiornamento: bilancio salito a 21 morti

Da Tmnews
"Diciannove minatori sono rimasti intrappolati all'interno di due miniere (di carbone, ndr), una delle quali non autorizzata, dopo inondazione nel Sudovest della Cina. Lo riferisce l'agenzia stampa Nuova Cina.

Nella città di Guiyang, capitale della provincia di Guizhou, le squadre di soccorso sono al lavoro per cercare di salvare 11 operai bloccati da domenica scorsa in una miniera. Un corpo privo di vita è stato recuperato. In un'altra miniera, illegale, tra Guizhou e la regione autonoma di Guangxi, da 24 ore non si hanno contatti con otto minatori.

Nel 2010 almeno 2.400 persone sono morte nelle miniere della Cina, con una media di sei incidenti mortali al giorno. Queste statistiche ufficiali sono probabilmente sottostimate, secondo le organizzazioni non governative, perché numerose miniere vengono aperte senza autorizzazione e gli incidenti che avvengono al loro interno non sono denunciati."

La Spezia: "Basta a Enel, basta al carbone"

da Cittadellaspezia.com
"Non possiamo non sottolineare l’assoluta incongruità delle integrazioni prodotte da Enel e delle prescrizioni richieste, laddove si vogliano rispettare gli impegni presi in passato da Enel e dal Comune nei confronti della città e laddove si pensi a tutelare la salute pubblica". Queste le parole delle associazioni ambientaliste (Legambiente La Spezia, Associazione Comitati Spezzini, Associazione Medici per l’Ambiente – Isde La Spezia, Italia Nostra La Spezia, Lipu La Spezia, Wwf La Spezia) a seguito dell'incontro con il Comune circa l'Autorizzazione Integrata Ambientale richiesta da Enelal vaglio della Commissione ministeriale. "Ricordiamo le garanzie che erano state date in campagna elettorale circa la dismissione della centrale, al massimo entro il 2015, da parte del sindaco Federici, l’occasione che il rinnovo dell’autorizzazione avrebbe dato,

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1 giugno 2011

Ulrich Beck sul futuro della produzione energetica

Il celeberrimo sociologo intervistato dal Foglio
"Professor Beck, qual è stata la sua prima reazione quando ha saputo dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima?
Come tutti, ho pensato al popolo giapponese, a questo concatenamento di catastrofi senza precedenti: la terra che trema in modo mostruoso, lo tsunami e poi l’incidente nucleare… Poi ho pensato alle conferenze che ho tenuto in Giappone alla fine dell’anno scorso. Parlavo della società del rischio, in particolare nucleare, e confesso di essere stato sorpreso dalla reazione degli ascoltatori: trovavano che le mie tesi fossero “intellettualmente stimolanti”, ma non mi hanno preso davvero sul serio.

Perché?

Perché i giapponesi erano sicuri di sé, perché il loro ammodernamento e sviluppo sono avvenuti all’europea, a partire dalla metà del XIX secolo: la società

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Il quesito referendario sul nucleare è valido, tutti a votare!

Da Repubblica.it
"Si voterà il referendum sul nucleare. La Corte di Cassazione ha accolto le ragioni avanzate in un ricorso presentato dall'Italia dei Valori e sostenuto anche dal Pd e in una una memoria del Wwf che chiedevano di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel decreto legge omnibus 1: quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8). La decisione è stata presa a maggioranza dal collegio dell'Ufficio Centrale per il referendum della Cassazione, presieduto dal giudice Antonio Elefante..."

Quindi il referendum sul nucleare resta valido, è fallito il tentativo del governo di raggirarci! 12  e 13 giugno, vota e fai votare!

Ted Turner, fondatore della CNN: "Un calcio nel culo al business del carbone"

Dall'Huffington Post, il blog più seguito al mondo:
Ted Turner, parlando alle aziende che producono energia verde dal vento, ha suggerito la necessità di "suonargliele" alle grandi compagnie del carbone che diffondono le menzogne del carbone pulito, a danno delle energie rinnovabili e pulite.

"Let's go out and kick their asses. That's what they need, a good ass-kicking," Turner told the group assembled for the American Wind Energy Association's conference. He was speaking in an unscripted conversation with the group's CEO, Denise Bode.