No al carbone Alto Lazio

30 agosto 2011

Sul Fatto quotidiano la lotta dei savonesi contro il raddoppio della centrale a carbone

"Il Fatto quotidiano" ha dedicato al problema carbone a Vado Ligure (Savona) la sua home page nel 27 agosto scorso.


"Paura di respirare. Di infilare dentro di te un nemico invisibile. A Vado, Quiliano, Savona, in tanti vivono così.

Strana storia quella della centrale a carbone di Vado Ligure. Delle sue sorelle, come quella di Porto Tolle, si parla perché, incredibilmente, erano sorte vicino a un parco naturale. Di questa, cresciuta in mezzo a una città, quasi nessuno sa nulla: da quarant’anni brucia fino a 5000 tonnellate di carbone al giorno. E pensare che, secondo gli esperti, gli effetti arrivano a 48 chilometri: fino a Genova, fino a località turistiche come Varigotti e Loano. A luglio il governo e la Regione Liguria hanno approvato il progetto di ampliamento.

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Coahuila, Messico: quattro vittime per l'estrazione del carbone

Migliaia di lavoratori muoiono ogni anno nelle miniere di carbone di tutto il mondo.

"Quattro minatori sono morti nel crollo di una miniera di carbone nello Stato messicano di Coahuila, nel nord. Al momento dell'incidente, le cui cause non sono state chiarite, lavoravano nella miniera Esmeralda, di proprieta' di Altos Hornos, 132 operai. Lo scorso mese di maggio nello stesso Stato un'esplosione aveva ucciso 14 minatori."
Fonte: AGI news

Successo della manifestazione internazionale contro il carbone a Coira (Grigioni)

Dal sito dei cittadini di Saline Ioniche un primo resoconto della manifestazione tenutasi a Coira (Svizzera, cantone dei Grigioni) contro il progetto di centrale a carbone dell'azienda Repower


Clicca qui per la fonte dell'articolo, clicca QUI per documenti video dalla manifestazione

"La più grande manifestazione popolare dal 2004, quando a gennaio di quell’anno le popolazioni dei Grigioni manifestarono contro il World Economic Forum”. A scriverlo è la testata giornalistica svizzera Suddeutschschweiz am Sonntag in merito alla manifestazione "Nessun danno al clima dai Grigioni: centrali a carbone Repower ADDIO!" che si è tenuta a Coira (Svizzera) sabato 27 agosto, organizzata dall’associazione ZUKUNFT STATT KOHLE (futuro invece di carbone).

Grande successo dunque, oltre le più rosee aspettative, per la pacifica e colorata protesta andata in scena per le vie della cittadina svizzera, contro Repower, azionista di maggioranza del gruppo SEI (Saline Energie Ioniche).

La delegazione per il No al Carbone, che ha rappresentato le tante associazioni dell’area grecanica, i movimenti, i comitati e la stragrande maggioranza dei

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Incendio a TVN: diossina dalla combustione dell'olio?

Lo chiede il Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti di Civitavecchia

"Sull'incendio avvenuto venerdì scorso a Torre Nord si registra una richiesta che il Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti di Civitavecchia ha avanzato ad Arpa Lazio e per conoscenza alla Procura della Repubblica. Il coordinamento ipotizza, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, che gli oli minerali contenuti nel trasformatore andato alle fiamme possano aver sprigionato diossine, "che sono – si legge nella richiesta - sostanze sicuramente e altamente cancerogene, persistenti nel tempo, non biodegradabili e facilmente concentrabili nella catena alimentare".

Il Coordinamento chiede quindi ad Arpa Lazio se sia in grado di escludere con assoluta certezza che dalle fiamme sprigionate dal trasformatore non si siano liberate

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29 agosto 2011

Manuedda: "E' intollerabile minimizzare sulla pericolosità dell'incendio a TVN"

Intervento del Consigliere A. Manuedda (Verdi Civitavecchia)

"ll tentativo di minimizzare la pericolosità dell’incendio sprigionatosi dal trasformatore della centrale di Torrevaldaliga Nord è intollerabile. A leggere le dichiarazioni di fonte Enel e di qualche esponente politico tranquillizzato, sembrerebbe che venerdì abbiamo semplicemente assistito all’ennesimo spettacolo elargito dall’Enel a Civitavecchia. Anche meglio dei soliti concerti e film di quinta visione, stavolta abbiamo avuto fiamme scenografiche e fumo innocuo da respirare, mancava solo Benigni che leggesse Dante!
Il direttore dell’impianto, ing. Molina, e l’Enel non devono rassicurare la popolazione. Il loro compito è quello di evitare che accadano incidenti simili, perché, specie in una centrale appena costruita, l’incendio di un trasformatore non si deve verificare (se non in caso di calamità naturali, attacchi militari,

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27 agosto 2011

U.S.B.: "La centrale Torre Nord è a norma?"

La risposta è facile: no.

"L'incidente avvenuto ad uno dei due trasformatori principali del secondo gruppo di Torre Nord, in cui sono andate alle fiamme oltre 50 tonnellate di olio dielettrico, riporta in primo piano il tema della sicurezza nell'impianto con particolare riguardo al rischio di incendio". Lo sostiene la USB Lavoro Privato che ricorda di aver presentato appena due mesi fa uno specifico esposto alla Magistratura.

Per l'organizzazione sindacale, nel caso di Torre Nord risulterebbe che la centrale sia stata progressivamente avviata all'esercizio ben prima che fossero completate tutte le attività incluse nel progetto riguardante la normativa antincendio, e, con riguardo ad alcune parti di impianto soggette a controllo di prevenzione incendi, addirittura prima che i Vigili del Fuoco avessero rilasciato i preventivi pareri di conformità. "In proposito – aggiunge l'USB - esiste una specifica nota di richiamo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco inviata nel maggio 2010 all'Enel e al Comune, finalizzata ad ottenere il rispetto delle previsioni di legge in materia. L'Usb, ricordando che la normativa antincendio classifica le centrali termoelettriche come impianti a rischio elevato, chiede alle istituzioni e alle autorità di esercitare le proprie prerogative ai fini di una incisiva azione di vigilanza e tutela. Da Trcgiornale.it

Clicca qui e qui per altri commenti dalla politica locale

TVN: un falso incendio e il vero scopo della nube nera. Va tutto bene!

Permetteteci questa piccola parodìa.


Cittadini e cittadine di Civitavecchia,
quello che è successo ieri doveva essere una dimostrazione di quanto siano efficienti i mezzi di pronto intervento che il reparto sicurezza dell'Azienda è in grado di mettere in campo nel momento dell'incidente. Quella di ieri è stata una semplice esercitazione. Non avevamo allertato preventivamente la cittadinanza per verificarne, con il nostro staff di super pisicologi, i comportamenti che avrebbe avuto. Se si eccetua una piccola frangia di estremisti e allarmisti, con cui presto faremo i conti, la popolazione tutta si è comportata in maniera encomiabile. La maggior parte ha continuato a svolgere tranquillamente le normali attività quotidiane. Ci è stato solo segnalato che qualche cittadino, apprensivo e malfidato, nel pomeriggio invece di andare a mare

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Noi che permettiamo tutto questo

Porto di Civitavecchia 2011 - il suo contributo all'inquinamento della città

Sperando di non fare torto all'autore, pubblicchiamo qui una riflessione di M. Aprile (Pastore protestante di Civitavecchia) pubblicata sul suo profilo Facebook. Ringraziamo Aprile per un nuovo contributo di passione civile. Con l'augurio che la cittadinanza torni a sentire su di sé piena responsabilità per ciò che lascia accadere attorno a sé, per la pigrizia che ne rallenta il cammino verso una migliore condizione. I grassetti sono i nostri.

O Dio, che dici di essere buono, perché hai lasciato che mio figlio di cinque anni si ammalasse di leucemia?”.

Ecco un esempio, vero, di preghiera difficile, molto difficile.
In essa si esprime il problema dei problemi: la sofferenza ingiustificata dell’ innocente.

Non si tratta, comunque, di materia per mere esercitazioni intellettuali di studenti di teologia. Qui c’è la protesta dell’anima. Questa preghiera è attacco frontale alla fede, specie a quella cristiana, che si fonda proprio sulla misericordia divina.
Ritornano in mente le dure parole di Ivan ad Alioscia ne’ “I Fratelli Karamazov” che a proposito della sofferenza dei bambini innocenti conclude: Se

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26 agosto 2011

Incendio a TVN, il punto della situazione

l'incendio visto dal mare (centumcelae.it)
TVN, la combustione da vicino (immagine da Bignotizie.it)
L'incendio e TVN da alcuni Km di distanza
La nube sopra Tarquinia, inquadratura verso ovest / nord-ovest (sullo sfondo il Monte Argentario e la centrale termoelettrica di Montalto Marina)

Tentiamo qui un punto della situazione.

Non si registrano feriti. L'intervento dei VVF è effettivamente iniziato solo in tarda mattinata, in quanto per ragioni tecniche si è atteso prima che tutto l'olio presente venisse combusto. L'incendio è stato infine spento nel primo pomeriggio.

La nube prodotta dalla combustione si è inizialmente diretta verso Allumiere, poi il vento ha cambiato direzione e l’ha spinta verso Tarquinia Lido, dove è stata visibile per alcune ore. Infine la formazione nera si è spostata nell’entroterra della Tuscia, verso Viterbo.

Il direttore della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord G. Molina ha dichiarato che il secondo gruppo dei tre, quello interessato dall'incendio, resterà chiuso per accertamenti nelle prossime ore.

Grossi dubbi sui sistemi di sicurezza e sulle ricadute ambientali e sanitarie dell'episodio, ma l'arcinota pletora di sindacalisti corrotti e politici fedeli al padrone (compresi quelli insediati nell'Osservatorio ambientale abusivo di Moscherini) non ha tardato a lodare l'operato e la gestione dell'incidente da parte dell'Ente, e a ridimensionare l'accaduto.
Il Codacons ha sollecitato la Procura della Repubblica di Civitavecchia per l’apertura immediata di una indagine e il blocco eventuale della centrale.

Ricordiamo che il cantiere per la riconversione a carbone di Torre Valdaliga Nord è stato già teatro di tre infortuni mortali e di altri meno gravi, tra gli operai.

Di seguito i commenti all'accaduto, così come riportati nella stampa locale:

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Incendio di Torre Valdaliga Nord a carbone, altri video

L'incendio visto da Tarquinia


Dalla terrazza di un'abitazione: clic qui

...E dalla zona industriale

Esplosione a Torrevaldaliga Nord, la centrale a carbone enel in fiamme

Il boato è stato infernale, probabilmente nessuno dei cittadini ha potuto non avvertirlo. Alle ore 10 circa di questa mattina, il rumore di un'esplosione proveniente dalla centrale a carbone TVN (enel) ha fatto saltare di spavento gli abitanti di Civitavecchia, e prima ancora di vedere il fumo nero che si levava dalla centrale, quasi tutti erano già certi della provenienza. Nelle volte precedenti tuttavia, ai boati di TVN non aveva fatto seguito (apparentemente) alcun incendio.
Stavolta è stato diverso. Una nube densa e nera si è levata sopra l'impianto e si è  ammassata su parte della città. A saltare sarebbe stato un trasformatore ad olio del secondo Gruppo. Nell'attesa di accertamenti la Asl ha diramato la comunicazione agli abitanti di Tarquinia, Tolfa e Allumiere di non uscire di casa (il vento ha spinto il fumo nella loro direzione).




Per gli abitanti di Civitavecchia niente timori, il peggio è già stato messo in peventivo per noi, sin dall'inizio.

Le immagini che seguono sono tratte dalle testata locale centumcellae.it




I cittadini tutti ringraziano Sua Emissione enel per questo spettacolo pirotecnico a sorpresa, e si chiedono cos'altro abbia in serbo per loro.

Poco dopo l'ora di pranzo le fiamme erano sotto controllo grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco, ma pare che il sindaco Moscherini abbia speso parole di rammarico davanti ai vertici enel: "Che fretta c'era, potevamo bruciarci dentro un po' di rifiuti, con tutto quel nero chi se ne sarebbe accorto?!". Tuttavia l'ing. Molina, sornione, rassicurava il Primo cittadino sul futuro dei rifiuti di Civitavecchia e Roma: TVN è sempre pronta a diventare la loro casa.

Aggiornamento: aggiungiamo altre foto alla raccolta, provenienti dagli scatti di Ibelli, Colucci, Diottasi








Porto di Civitavecchia e inquinamento: si annunciano mobilitazioni dai cittadini

Come sinteticamente ma efficacemente spiegato in questo articolo di Centumcellae.it, dopo le solite piccole ammende agli inquinatori il problema Porto resta intatto, come documenta la foto scattata ieri.


Si annuncia ora un incontro organizzato dai cittadini: "Inquinamento da porto : quali rischi ? Come difenderci?" La data è martedì 30 agosto, ore 18.00 - 20.00, il luogo l'Aula consiliare Calamatta. Siamo tutti invitati.

Presentazione della mobilitazione a Coira, il video

Saline Joniche: cittadini e Associazioni presentano la mobilitazione che si terrà a Coira (Svrizzera) nel prossimo 27 agosto. Presenti anche il Sindaco Curatola (Bagaladi) e Nuccio Barillà di Legambiente. Nel video si parla anche della rete di movimenti che si muove in Italia per l'abbandono del carbone.

Clicca qui per l'articolo e altri interventi.

Heilongjiang, in 26 intrappolati nella miniera

"E' lotta contro il tempo in Cina per salvare 26 minatori rimasti intrappolati in una miniera di carbone, non del tutto sicura, allagata nella Provincia di Heilongjiang, nel nord-est della Cina. Immagini che richiamano alla memoria quelle dei minatori rimasti intrappolati per tre mesi in Cile. Al momento i soccorsi si stanno concentrando nella rimozione dell'acqua e nella realizzazione di un foro di ventilazione. L'alluvione si è verificato il 25 agosto e ha colpito 45 minatori impegnati nella zona. Ventisei sono ancora intrappolati. I soccorsi si stanno concentrando nella realizzazione di un foro di perforazione di 260 metri di profondità, necessario per la ventilazione e la comunicazione."

Fonte:TMNews

24 agosto 2011

"Infrastrutturocrazia"

Un contributo di Vanni Destro, Movimento 5 Stelle Rovigo e Coordinamento Nazionale No al Carbone

"Per il carbone a Porto Tolle modificate la Costituzione, fate quel che va fatto, non c'interessa, ma smettetela di mettervi in mezzo!" Messaggio chiarissimo quello di Fulvio Conti davanti alla più presitigiosa platea nazionale dal punto di vista degli intrecci economico - politici, il Meeting di CL- Compagnia delle Opere che annualmente raccoglie gli affiliati a quella specie di massoneria cattolica col pallino degli affari.
Una scena di sicuro peso che, in fondo, rappresenta il volto dirigenziale di quest'Italia in rottura prolungata e che ha ancora tanto, tanto, troppo potere. Un Conti spregiudicato che rivela la propria anima e lancia il messaggio più forte ben sapendo che questa classe politica non vedeva l'ora di sentirselo chiedere.
In fondo Italia Decide di Violante che sollecita ad Alfano le ispezioni alla Procura di Rovigo è co-fondata e finanziata da Enel, questo Governo ha già prodotto

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23 agosto 2011

Carbone trasportato su strada: costi occulti per un bilancio in nero

Inquinamento su inquinamento, vergogna su vergogna.

Anche se non ce lo dicono e non sarebbe neanche legale (non previsto nelle valutazioni di impatto ambientale degli impianti energetici), le viabilità locali dei luoghi in cui sono impiantati gli ecomostri a carbone sono gravate dal trasporto del combustibile che in parte avviene su gomma, localmente. Il risultato è una sicura fonte di inquinamento aggiuntivo e disagi al traffico. Non per niente, nello scorso 18 agosto un mezzo pesante ha riversato il suo carico nero sulla strada, ribaltandosi vicino Savona (Fonte, aggiornamento del 23/08).

Ma l'inquinamento aggiuntivo non viene solo dalle emissioni degli autotreni impiegati: questi vengono infatti caricati a cielo aperto, con ulteriore movimentazione di carbone che ne disperde le polveri nell'ambiente circostante. A voler essere precisi la lista dei costi si allunga, poiché questi autotreni poi transitano su strade in cui sarebbe loro vietata la circolazione, e danneggiano anche il manto stradale.

Per questo però niente paura: interverrà enel o l'altro grande inquinatore di turno per ri-asfaltarvi la strada, e tutti lo chiameranno benefattore.

Finisce tutto nel bilancio dei costi, ma in nero. Le nostre tasche, il nostro ambiente e la nostra salute ne risentono, ma come si dice: occhio non vede...

Porto di Civitavecchia, una minaccia crescente per la salute

Civitavecchia: il dottor Giovanni Ghirga(ISDE Società Internazionale dei Medici per l'Ambiente) interviene sul problema dei fumi in porto e ne denuncia la pericolosità per la salute: è ormai necessaria una mobilitazione cittadina per difendere la salute pubblica.


"Uno studio pubblicato recentemente (CEEH Scientific Report No 3. Centerre for Energy, Environment and Health, 2011) - spiega Ghirga - ha dimostrato che, in Europa, le emissioni in aria causate dai motori delle navi sono responsabili ogni anno di 50.000 morti premature, di malattie respiratorie, di aggravamento di malattie cardiache preesistenti ed di piogge acide. Quale è il prezzo che la popolazione di Civitavecchia e del suo comprensorio ha pagato in termini di salute per gli inquinanti emessi fino ad oggi? Quale il prezzo che i più a rischio, bambini, malati e donne in stato di gravidanza dovrà pagare per le emissioni future se non venisse messo un fermo a questo scempio ambientale che troppo spesso è sotto gli occhi di tutti? In Europa, la proiezione verso uno sviluppo vertiginoso dell'uso delle fonti rinnovabili nella produzione di energia ed una sensibile riduzione dell'uso delle fonti fossili come il carbone, permettono di prevedere che nel 2020 le emissioni marittime eccederanno quelle prodotte a terra (TE Transport & Environment 2011). Questa situazione estremamente preoccupante, ha spinto la Commissione Europea a proporre un controllo molto più stretto alle emissioni navali, in particolare per gli ossidi di zolfo. Infatti, molte navi utilizzano un carburante fino a 3.500 volte più inquinante di quello utilizzato dagli autoveicoli (T&E's Bill Hemmings, 2011). Numerose organizzazioni non governative europee auspicano che la Commissione Europea entro il 2015 vincoli i governi ad una riduzione dell'inquinamento dell'aria causato dalle emissioni marittime. Anche le emissioni di ossidi di azoto causate dai motori delle navi sono molto elevate. La Commissione Europea sta analizzando di imporre dei limiti molto più bassi di emissione degli ossidi di azoto sia per le navi vecchie che per quelle nuove. Tuttavia, non è solo questione di riduzione di emissioni ma, vista la grande quantità di inquinanti emessi dalle navi ferme all'interno del porto, risulta ormai indispensabile l'elettrificazione delle banchine. Il problema dell'inquinamento delle navi in porto è stato recentemente analizzato in un articolo sul The New York Times (21 agosto 2011). Nelle conclusioni gli autori si augurano che altri porti seguano quelli di Los Angeles e Seattle, dove le navi ferme in porto traggono energia dalle banchine elettrificate con una notevole riduzione dell'inquinamento e dei suoi relativi danni alla salute. Ormai che la coscienza ambientale si sta facendo sempre più strada tra la gente, illudere con concetti falsi come quello della dispersione dei fumi per il vento ed una loro conseguente non tossicità è un grave reato a carico della salute pubblica e come tale sarà perseguito. La Procura di Civitavecchia ha infatti sempre dimostrato una grande sensibilità per qualunque tipo di problema ambientale. Siamo d'accordo con il Dr. Di Gennaro sul fatto che potrà essere necessaria una mobilitazione cittadina per difendere la salute pubblica"

Anche Legambiente a Coira il 27 Agosto

Fonte
"Legambiente ha reso noto di aderire alla manifestazione di sabato 27 agosto a Coira nel Cantone dei Grigioni in Svizzera, per protestare contro l'intenzione della multinazionale dell'energia Repower, di costruire a Brunsbüttel (Germania del nord) e a Saline Joniche due centrali a carbone per un importo di 4.5 Miliardi di Euro, con una potenza di 3120 Megawatt.

"Parteciperemo numerosi, con rappresentanti provenienti da tante parti d'Italia affinché sia chiaro che il nostro No al carbone riguarda Saline Joniche ma anche tutto il resto del Paese e dell'Europa – ha dichiarato il responsabile scientifico di Legambiente Stefano Ciafani -. Il carbone è il combustibile fossile a maggior emissione specifica di anidride carbonica. La centrale garantirà quindi solo importanti profitti alle aziende e nessun beneficio alla popolazione, già

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Saline Joniche presenta "Centrali a carbone Repower ADDIO"

Pubblichiamo il seguente comunicato dal Coordinamento Associazioni Area Grecanica per il NO al Carbone, rispetto alla conferenza stampa tenutasi ieri 22 agosto 2011. Edit: aggiunta in coda la dichiarazione del Presidente della Calabria Scopelliti

"Durante la conferenza Stampa organizzata dal Coordinamento delle Associazioni dell’Area Grecanica per il NO al Carbone e tutti i movimenti che si battono per la difesa della salute e del territorio di Saline Joniche, è stata presentata la manifestazione "Nessun danno al clima dai Grigioni: centrali a carbone Repower ADDIO" che si svolgerà nella città svizzera di Coira, nel cantone dei Grigioni, il 27 agosto prossimo.

Nuccio Barillà, della Direzione Nazionale di Legambiente, ha introdotto la conferenza stampa dichiarando: “L’iniziativa a Coira dimostra che l’impegno per il clima va ben oltre l’ambito locale è ha un valore internazionale.

Al di là della finta ostentazione di sicurezza da parte della SEI, la partita della realizzazione della centrale a carbone a Saline J. è tutt’altro che chiusa. Nonostante le forzature governative e le pressioni sul territorio, emerge

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18 agosto 2011

Saline Joniche si prepara per la Svizzera

Da 'NtaCalabria
(Sul medesimo argomento leggi anche l'articolo di Rubric.it)

Se in questi giorni siete in vacanza nel basso Jonio reggino e la sera partecipate alle immancabili feste di paese e sagre varie, oltre che deliziarvi di leccornie locali e buona musica (meglio se popolare), godere dell’aria pulita e dei panorami mozzafiato offerti dalla natura calabrese, fermatevi un attimo a pensare anche alla preservazione del territorio, e alla sua futura rivalutazione. Basta poco: basta dare uno sguardo a un piccolo banchetto informativo gestito da alcuni ragazzi che indossano una maglietta con una scritta che la dice lunga sul loro pensiero: NO AL CARBONE!

No, non si tratta del carbone che usiamo per fare le tradizionali scorpacciate di carne arrosto, ma del carbone industriale e dei suoi velenosi derivati che, sembra, potrebbero un domani uccidere la natura ancora per certi versi selvaggia del nostro territorio. Chi non ha mai sentito parlare di Saline Joniche e della sua lotta contro il tempo e contro il bieco arrivismo di alcuni esponenti politici locali

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Ferragosto di morte in miniera

"Una fuga di gas ha innescato una esplosione in una miniera di carbone che ha provocato la morte di 10 operai nella Cina sud occidentale. Lo riferisce l'agenzia Nuova Cina. Poco prima delle 22 di ieri sera una esplosione è avvenuta nella miniera di carbone Guohekou, nella contea di Panxian, nella provincia del Guizhou. Oltre alle dieci vittime, c'è stato anche un minatore ferito, ricoverato in ospedale. Undici i minatori che si trovavano nel luogo dell'esplosione, ma altri erano nei dintorni, come ha raccontato alla polizia uno di questi che è riuscito a salvarsi, ma con le braccia bruciate per la fiammata. La miniera è privata ed ha una capacità annuale di 150.000 tonnellate di carbone."
Fonte: NuovaCina via ilMessaggero

Nuove indagini sullo 007 coinvolto nella vicenda Porto Tolle

Dal CorriereDelVeneto
Nuova tegola per Ettore Mantovan, lo 007 arrestato lo scorso marzo a Padova per concussione e sospettato di «inusuali» interessamenti alle sorti della centrale Enel di Porto Tolle. Il 57enne di Porto Viro, indagato per aver chiesto mazzette ad Archimede Finotti, titolare della rodigina Finpesca, è ora agli arresti domiciliari. Ma nelle ultime settimane è stato iscritto nel registro degli indagati anche per presunte minacce all'avvocato dello Stato Gianpaolo Schiesaro. Ex magistrato, Schiesaro era stato legale rappresentante del ministero dell'Ambiente costituitosi parte civile nei processi contro le emissioni della vecchia centrale Enel a olio combustibile. Ora scatta un secondo round. Il nuovo fascicolo a carico di Mantovan, con l'ipotesi di accusa di minacce a pubblico ufficiale, riguarda una questione legata al rigassificatore di

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14 agosto 2011

Ferragosto 2011 a Civitavecchia

Lo festeggiamo con un'immagine condivisa da un libero cittadino


Raccolta firme contro il carbone a La Spezia

Da Speziapolis

"Forte delle oltre 1000 firme, raccolte in poco più di tre settimane e in pieno periodo vacanziero, il  ComitatoSpeziaViaDalCarbone replica al comunicato stampa dell'assessore Ruocco  rilevando:

il perseverare di una logica di comunicazione autoritaria e non trasparente, posto che i partecipanti, come ampiamente denunciato dal Comitato, non erano stati messi nella condizione di poter interloquire sugli argomenti oggetto della riunione considerato che, secondo l’assessore, la “memoria” depositata alla Commissione Tecnica Integrata AIA lo scorso 18 Luglio sarebbe coperta da “segreto istruttorio” e quindi non disponibile;

l’inadeguatezza democratica sia dell’assessore verso i cittadini, sia del presidente della provincia verso i sindaci del territorio spezzino: entrambi

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"Come frullatori di pesce": centrali a carbone fanno strage di fauna ittica

Fonte: greenreport
Il nuovo rapporto "Giant Fish Blenders: How Power Plants Kill Fish & Damage Our Waterways (And What Can Be Done to Stop Them)" di Sierra Club, la più grande e diffusa associazione ambientalista americana, denuncia che «miliardi di pesci ed altri organismi acquatici vengono uccisi ogni anno dai sistemi delle prese d'acqua delle centrali elettriche obsolete, tra le quali le centrali elettriche a carbone». Il rapporto, molto dettagliato, prende in esame gli impianti di raffreddamento delle centrali elettriche presenti nel Golfo del Messico, lungo i fiumi Mississippi ed Hudson, nella baia di New York e a Long Island Sound, sulla costa della California, nei

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