No al carbone Alto Lazio

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1 giugno 2010

Da Rossano parte una Campagna di boicottaggio contro enel

Da Sibarinet.it

Se ne fa portavoce il dirigente provinciale del Sindacato dei Lavoratori Pietro Altavilla

Rossano - "Siamo partiti in sordina dopo che da una telefonata ricevuta in piena notte del 26 aprile scorso, un funzionario di un Ministero a Roma ci avvisava sulle intenzioni di ENEL di carbonizzare la Piana di Sibari.

Abbiamo immediatamente e pubblicamente denunciato il tentativo di attentato che i vertici ENEL, con l’allora occulta complicità e garanzie di personaggi politici regionali e locali, aziende legate alla speculazione edilizia ed al movimento terra nonché gruppi di manovalanza propagandistica reclutati tra dipendenti della centrale e reali disoccupati o precari, stavano preordinando ai danni dell’economia della Sibaritide e della salute degli inconsapevoli cittadini. Con pochissime
forze, soprattutto giovanili, si è costituito il Comitato “NO CARBONE” e localizzato il “quartier generale” presso il centro turistico “IL SALICE” di Corigliano, mentre i Partiti ancora discutevano sulla bontà o meno del carbone. Discussione lunga, la loro, talmente lunga che solo ieri, dopo un mese di mobilitazione del Comitato, si è appresa la posizione, ora comoda ed opportunistica, della Federazione della Sinistra (Rifondazione e Comunisti Italiani) che si dicono, bontà loro, contrari al carbone, dopo che tutte le Istituzioni, i Sindaci, le associazioni, le categorie economiche e professionali, i medici, la cultura, l’opinione pubblica tutta si sono espressi con tempestività e decisione per il NO. Ora, comunque, siamo più ottimisti sulla vittoria contro il carbone, perché è il popolo che non lo vuole, altro che referendum. E su questa proposta vogliamo essere altrettanto chiari e netti: siamo contrari perché già le Assemblee elettive, alla unanimità, si sono espresse, e chi lo pone ora, oltre a non specificare se deve essere cittadino o territoriale, offre indubbiamente e forse inconsapevolmente, l’ultima sponda o possibilità alle mire neocolonialiste dell’ENEL. Ma noi vogliamo andare oltre la vittoria: l'ENEL voleva boicottare l'economia della Sibaritide e la salute dei suoi abitanti, ma noi ora boicottiamo l'ENEL. Impugnare il nostro diritto di scelta e cambiare operatore è un altro modo di ribellarsi a tutto questo. Forse il modo che fa più effetto contro chi produce energia inquinante in Italia e nucleare all’estero. Vogliamo lanciare, una grande campagna regionale di boicottaggio, assieme al Forum Ambientalista calabrese, per convincere le famiglie a cambiare gestore, e chi scrive lo ha già fatto, e a non investire in obbligazioni ENEL. E’ anche per questo che, come Comitato, andremo avanti nella raccolta delle firme, che sono già diverse migliaia e regolarmente certificate con documento d’identità di tutti, almeno fino alla grande manifestazione popolare del 12 giugno".

Pietro Altavilla, dirigente provinciale Sindacato dei Lavoratori COSENZA - Comitato “NO CARBONE ROSSANO”

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Comitato per la difesa e lo Sviluppo Sostenibile della Sibaritide: osservazioni sulla riconversione a carbone a Rossano

Da infooggi.it

"Il Comitato per la difesa e lo Sviluppo Sostenibile della Sibaritide ha inviato le proprie contro osservazioni al progetto di riconversione a carbone dell’impianto ENEL nei tempi previsti dall’avviso pubblico diramato dalla holding dell’energia

Corigliano Calabro (Cs) - Il documento “OSSERVAZIONI AL PROGETTO DI TRASFORMAZIONE DELLA CENTRALE ENEL DI ROSSANO (CS) D/DA CUTURA DI CUI ALLA PUBBLICAZIONE EFFETTUATA DALL’ENEL PRODUZIONE SPA SUL QUOTIDIANO LA GAZZETTA DEL SUD DEL 30 APRILE 2010” preparato nelle scorse settimane dal COMITATO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA SIBARITIDE, è stato inviato in data 29 maggio, nei termini di legge, per raccomandata al Ministero dell’Ambiente, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero per i Beni Culturali, oltre che ai Dipartimenti Attività Produttive e Politiche per l’Ambiente della Regione Calabria.

Una relazione di oltre venticinque pagine che analizza nel dettaglio il progetto presentato dalla holding dell’energia, ponendolo a confronto con l’attuale contesto

economico, sociale, paesaggistico ed energetico, nonché con le emergenze più importanti che caratterizzano il nostro territorio, che nelle prossime settimane sarà pubblicata anche sul sito del comitato www.nocarbonerossano.org. Qui di seguito, sono riportati sinteticamente i punti esaminati nei vari capitoli dei quali il documento è formato:
 La vicenda “STORICA” della centrale Enel di Rossano e sue implicazioni socio-economiche
 Osservazione Preliminare concernente l’improcedibilità del procedimento e dell’esame del Progetto
 Osservazioni di ordine generale
 Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)
 Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
 Direttive Europee e Norme nazionali
 Distretto Agroalimentare di Sibari
 Circoscrizione territoriale di Riferimento
 Valutazioni socio-economiche
 Emergenze Naturalistiche, Paesaggistiche, Architettoniche e Storiche nel S.I.A. ENEL
 Interferenze col sistema del Paesaggio
 Analisi del Territorio
 Orografia, idrografia, Erosione Costiera, Acque sotterranee
 Sismicità e Rischio Sismico
 Rete di rilevamento dell’aria
 Modello di diffusione degli inquinanti
 Impatto socio/sanitario
 Effetti sul traffico veicolare e marittimo
 Conclusioni
 Allegati

Oltre ai firmatari del pool tecnico legale che ha redatto il documento, questo è corredato anche da circa altre 1500 firme legalizzate raccolte per il No al carbone, che sono soprattutto di tantissimi privati cittadini che desideriamo ringraziare per il loro sostegno, nonché una serie di associazioni di categoria agricole, della pesca ed altri associazionismi che qui riportiamo sperando di non aver dimenticato nessuno e ringraziandole una ad una: Societa’ Distrettuale Del: “Distretto Agroalimentare Di Qualita’ Di Sibari”, Confagricoltura – Cosenza, Cia Confederazione Italiana Agricoltori – Cosenza, Uci Unione Coltivatori Italiani Corigliano Calabro, Uci Unione Coltivatori Italiani Rossano, A.N.G.A. Associazione Nazionale Giovani Agricoltori Cosenza, Cooperativa Di Pesca Le Paranze Porto Di Corigliano Calabro, Cooperativa Sibari Pesca Porto Di Corigliano Calabro, Societa’ Cooperativa Di Pesca La Bussola Porto Di Corigliano Calabro, C.O.T.A.J Consorzio Operatori Turistici Alto Jonio, Assocamping Confesercenti Associazione Provinciale Cosenza, Acom Associazione Commercianti Rossano, Pro Loco Rossano, Consulta Ambiente Rossano Calabro, Consulta Comunale Rossano, Legambiente Delegazione Di Rossano, Sindacato Dei Lavoratori Sdl Provinciale Cosenza, Societa’ Cardiologia Utic Rossano, Rotary International Club Rossano Bisantium Distretto 2100, Inner Wheel Club Corigliano Rossano Sybaris, Cooperativa Andromeda Onlus Rossano, Associazione Animali E Natura Rossano, Associazione Michea Onlus Per La Mediazione Corigliano Calabro, Associazione Informa, Generazione Futura – Associazione Di Promozione Sociale Corigliano Calabro, Ce.S.Di.C Difesa Civica Rossano, Universita’ Popolare Di Rossano, Comitato Contro Le Discariche Bucita – Rossano, Comitato Cittadino Porta Di Ferro Rossano, Associazione Socio Culturale Ali Libere, Associazione Pleroma Tutela Per L’ambiente Rossano, C.I.F. Centro Italiano Femminile Corigliano Calabro, Agesci Rossano, Associazione Do.C. Donne Coraggio Corigliano Calabro.

Un ringraziamento del tutto particolare va a tutti i componenti del pool tecnico legale che hanno alacremente lavorato alla stesura della relazione in queste settimane di concitato scambio di opinioni, dati e contributi, ovvero al Prof. Fabio Menin di WWF Italia (Rossano), all’Avvocato Amerigo Minnicelli (Rossano), all’Ingegner Pierluigi Colletti – Rappresentante di A.Z.I.COR (Corigliano), al Dottor Franco Iuliano – Primario di Oncologia (P.O. Rossano), al Dottor Saverio Salituri – Primario di Cardiologia (P.O. Rossano), all’Ingegner Luigi Sauve, iimprenditore e titolare del Minerva Club Resort di Marina di Sibari, al Ragionier Nino Caccuri - imprenditore del settore pesca (Rossano), ma anche al Dr. Luigi Marino – imprenditore del settore turismo di Rossano, al Dottor Tonino Caracciolo – Geologo in Rossano, al Prof. Ing. Giovanni Nicoletti – Ordinario di Fisica presso l’UNICAL di Cosenza e all’Ingegner Cataldo Romeo – imprenditore industriale in Rossano.

Il COMITATO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA SIBARITIDE esprime un sentito ringraziamento alle Amministrazioni Comunali di Rossano e Corigliano, che con seduta consiliare congiunta in data 27 maggio scorso hanno espresso la loro netta contrarietà alla riconversione al carbone, chiedendo il ritiro immediato del progetto e soprattutto invitando il Governatore della regione Calabria Giuseppe Scopelliti a confermare il NO AL CARBONE così come espresso nella delibera regionale n. 365 del 14 febbraio 2005. Il Comitato desidera inoltre ringraziare sentitamente l’Amministrazione Provinciale di Cosenza ed il proprio presidente Mario Oliverio per la netta posizione presa contro la conversione a carbone del sito ENEL di Rossano, nonché i Consigli delle Comunità Montane Sila Greca e Medio Crati, così come tutti i Sindaci e le Amministrazioni Comunali dei 57 Comuni della Sibaritide e del Pollino, che hanno in vario modo manifestato la netta disapprovazione al progetto presentato dalla holding dell’energia.

Il COMITATO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA SIBARITIDE informa che la raccolta firme prosegue, fra qualche settimana partirà un altro plico per i ministeri competenti e per la Regione, con le firme di quanti ancora desiderano continuare a dire NO alla riconversione al carbone della centrale ENEL di Rossano.

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31 maggio 2010

Consiglio comunale congiunto Rossano-Corigliano: voto unanime sul "no al carbone"

UN INVITO AI CITTADINI CALABRESI: VEGLIATE ORA, NON ABBASSATE LA GUARDIA, NON FIDATEVI. ANCHE SE IN CONDIZIONI DIVERSE, NELL'ALTO LAZIO SIAMO STATI TRADITI DAGLI STESSI CHE ESPRESSERO UN NETTO "NO" NEL CONSIGLIO CONGIUNTO ROMA-VITERBO del 2007 (CLICCA)

Fonte: Sibarinet.it

"Rossano - Il Consiglio comunale congiunto Rossano-Corigliano riunito ieri sera nella sala consiliare del Comune di Rossano ha ribadito il proprio deciso "no" alla riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano.

Unanime il voto sull’ordine del giorno che sarà inviato a numerose autorità istituzionali e contenente le osservazioni di contrarietà sostenute anche dalla Provincia di Cosenza e dalla Regione Calabria rappresentate dal Presidente della Giunta provinciale Mario Oliverio e dal Consigliere regionale Giuseppe Caputo. Alla seduta hanno assistito numerosi cittadini e rappresentanti delle associazioni contrarie alla riconversione a carbone della centrale, e dei due comitati, quello del “No” e quello del “Sì” al progetto dell'Enel.

IL TESTO DELL'ORDINE DEL GIORNO APPROVATO ALL'UNANIMITA'

PREMESSO: che il destino del sito industriale Enel di Rossano è al centro


dell’attenzione della Pubblica Opinione e dei poteri locali relativamente alla sua ristrutturazione e conversione; che l’Enel, in modo unilaterale, ha inteso portare avanti un progetto denominato impropriamente “policombustibile”, ma che è fortemente sperequato sul combustibile carbone (95%), dando prova di non ascolto delle aspettative di un intero territorio, già contrario a quella ipotesi; che le Amministrazione Locali, di Rossano, di Corigliano, della Sibaritide e il mondo delle Associazioni di categoria, ambientaliste, culturali, dell’agricoltura, della pesca, del turismo e del commercio, il Comitato territoriale per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide hanno già manifestato totale avversione alla riconversione unilateralmente orientata sul carbone; che l’articolazione progettuale prevede la realizzazione di infrastrutturazioni che implicherebbero ulteriori penalizzazioni ambientali quali: • una banchina di 140 ml posta a mare di fronte alla centrale per l’attracco di imbarcazioni cariche di carbone e un pontile di 140 ml di collegamento della banchina alla centrale; • una boa posta a 3-5 miglia dalla costa in pieno Golfo di Corigliano-Rossano, dove dovrebbero ancorarsi le grandi navi carboniere oceaniche, dalle quali il carbone, mediante due benne, passerebbe su altre imbarcazioni o chiatte, che farebbero la spola con la terra ferma, per condurre circa 2 milioni di tonnellate di polverino di carbone annue, necessarie per il ciclo di alimentazione della mega Centrale e lo smaltimento di diverse migliaia di tonnellate di residui della combustione (250.000 T di ceneri, 90.000 tonnellate di gesso); • una quota di riserva di banchina del Porto di Corigliano, dove accumulare altre migliaia di tonnellate annue di biomasse, previo strasporto via terra (SS106) dal Porto alla centrale, con migliaia di camion da 20 tonnellate ciascuno, alle quali aggiungere altre migliaia di camion per l’approvvigionamento di calcare e di altre biomasse provenienti dalla Regione e da altre Regioni; • che una tale ipotesi rappresenterebbe contemporaneamente un vulnus per: gli interessi della flotta peschereccia di Corigliano, la seconda del Mediterraneo, nonché per la movimentazione di merci e di uomini sia via terra che via mare, quindi anche per il futuro assetto commerciale del Porto di Corigliano; per la qualità dell’ambiente e per il sistema dell’economia territoriale, vocato all’agricoltura d’eccellenza, la pesca, il turismo, l’artigianato, la piccola industria di trasformazione, il commercio che occupano già diverse migliaia di addetti; che a seguito del riavvio del Progetto di riconversione della centrale di Rossano, del procedimento di autorizzazione unica e della procedura del V.I.A (valutazione dell’impatto ambientale) ai diversi Ministeri competenti, di cui all’avviso pubblico del 29 aprile 2010, gli Enti Locali, le Associazioni di categoria, ambientaliste, culturali, del commercio, dell’agricoltura, del turismo, della pesca, nonché l’apposito Comitato per la Difesa e lo Sviluppo Sostenibile della Sibaritide hanno immediatamente avviato una seria consultazione ed un confronto, dai quali è emersa la totale contrarietà alla riconversione a carbone dell’impianto “senza se e senza ma” ; che il Consiglio Regionale della Calabria ha approvato, con Delibera n. 365 del 14/02/2005, il P.E.A.R. (piano Energetico Ambientale regionale), che subordina l’autorizzazione per la costruzione di nuovi impianti o il ripotenziamento degli impianti esistenti al ricorso esclusivo di fonti rinnovabili, escludendo quindi il carbone; che i Consigli Comunali di Corigliano e di Rossano, rispettivamente con le Delibere n. 5 del 24/01/2005 e n. 25 del 17/05/2005, si sono espressi, all’unanimità, per il fermo e irrevocabile “No” alla riconversione a carbone della centrale di Rossano; che il Consiglio della Comunità Montana Sila greca, con Delibera n. 6 del 24/05/2005, ha espresso la propria contrarietà all’alimentazione a carbone della centrale Enel di Rossano; che l’Amministrazione Provinciale di Cosenza con Delibera della Giunta Provinciale n. 168 del 20/05/2005, ha espresso parere contrario all’ipotesi di conversione a carbone della centrale termoelettrica Enel di Rossano, e con Delibera del Consiglio provinciale n. 14 del 05/05/2009 nell’approvare il P.T.C.P (piano Territoriale di Coordinamento provinciale) della Provincia di Cosenza recepisce il Piano Energetico Regionale; che i Sindaci e le Amministrazioni Comunali dei 57 Comuni della Sibaritide e del Pollino hanno espresso, in vari modi, la loro netta contrarietà all’uso del carbone per la riconversione del sito elettrico Enel di Rossano.

TUTTO CI0’ PREMESSO E CONSIDERATO Il Consiglio Comunale

ESPRIME • netta e totale contrarietà alla riconversione a carbone della centrale Enel di contrada Cutura di Rossano; CHIEDE ALL’ENEL • il ritiro immediato del progetto di riconversione della centrale Enel di Rossano, del procedimento di autorizzazione unica e della procedura di valutazione dell’impatto ambientale (V.I.A.) presentati dall’Enel S.p.A ai diversi Ministeri il 29/04/2010,; DA MANDATO Al Sindaco di Rossano, di concerto con quello di Corigliano di attivare un tavolo interistituzionale di confronto con l’Enel ai livelli di direzione centrale, per la individuazione di una soluzione alternativa al progetto di riconversione presentato, che non configga con le vocazioni naturali del territorio;

INVITA • Il Presidente della Giunta Regionale della Calabria, On. Giuseppe Scopelliti, a confermare la delibera regionale n. 365 del 14 febbraio 2005 (P.E.A.R).

INVITA INOLTRE • Il Presidente della Giunta Provinciale di Cosenza, On. Mario Oliverio, a mantenere fermo il sostegno ai Sindaci, alle Amministrazioni Comunali, alle popolazioni del Nord Est della Calabria e il diniego alla riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano; • La rappresentanza parlamentare calabrese ad attivarsi nei confronti dell’Amministratore delegato dell’Enel per ricercare una soluzione alternativa di riconversione della centrale di Rossano, rispetto al progetto presentato al fine di salvaguardare un territorio fra i più ricchi della Calabria;

La presente delibera verrà inviata: al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi; al Ministeri competenti della Attività produttive, dell’Ambiente e dei beni Culturali; al Presidente della Giunta Regionale On. Giuseppe Scopelliti; all’Assessorato all’Ambiente della Regione Calabria; al Presidente del Consiglio Regionale; al Presidente della Commissione Attività Produttive dello stesso Consiglio; al Direttore generale dell’Arpacal; al Presidente della Giunta della Provincia di Cosenza Mario Oliverio; a tutti i Sindaci del Comprensorio; alla Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro; al Direttore generale dell’ASP di Cosenza; all’Amministratore Delegato della società Enel SpA; agli organi di informazione

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26 maggio 2010

Consiglio congiunto Corigliano - Rossano: totale contrarietà alla riconversione a carbone della centrale Enel

Da Sibarinet.it
"Bozza del documento che sarà messo a votazione presso il Consiglio comunale congiunto Corigliano - Rossano:

Rossano - E' stato convocato per domani pomeriggio alle 18 il Consiglio comunale congiunto Rossano-Corigliano che si terrà nella sala consiliare del Comune di Rossano al fine di trattare la scottante questione relativa al progetto di riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano.

Al termine della seduta sarà posto in votazione un documento la cui bozza preliminare è stata diffusa poco fa da parte del Comune di Rossano. Eccone il testo integrale:

PREMESSO: che il destino del sito industriale Enel di Rossano è al centro dell’attenzione della Pubblica Opinione e dei poteri locali relativamente alla sua ristrutturazione e conversione; che l’ Enel, in modo unilaterale, ha inteso portare avanti un progetto denominato impropriamente “policombustibile”, ma che è fortemente sperequato sul combustibile carbone (95%), dando prova di non ascolto delle aspettative di un intero territorio, già contrario a quella ipotesi; che le Amministrazione Locali, di Rossano, di Corigliano, della Sibaritide e il mondo delle Associazioni di categoria, ambientaliste, culturali, dell’agricoltura, della pesca, del turismo e del commercio, il Comitato territoriale per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide hanno già manifestato totale avversione alla riconversione unilateralmente orientata sul carbone; che l’articolazione progettuale prevede la realizzazione di infrastrutturazioni che implicherebbero ulteriori penalizzazioni ambientali quali: • una banchina di 140 ml posta a mare di fronte alla centrale per l’attracco di imbarcazioni cariche di carbone e un pontile di 140 ml di collegamento della banchina alla centrale; • una boa posta a 3-5 miglia dalla costa in pieno Golfo di Corigliano-Rossano, dove dovrebbero ancorarsi le grandi navi carboniere oceaniche, dalle quali il carbone, mediante due benne, passerebbe su altre imbarcazioni o chiatte, che farebbero la spola con la terra ferma, per condurre circa 2 milioni di tonnellate di polverino di carbone annue, necessarie per il ciclo di alimentazione della mega Centrale e lo smaltimento di diverse migliaia di tonnellate di residui della combustione (250.000 T di ceneri, 90.000 tonnellate di gesso), da trasportare, via mare chissà dove; • una quota di riserva di banchina del Porto di Corigliano, dove accumulare altre migliaia di tonnellate annue di biomasse, previo strasporto via terra (SS106) dal Porto alla centrale, con migliaia di camion da 20 tonnellate ciascuno, alle quali aggiungere altre migliaia di camion per l’approvvigionamento di calcare e di altre biomasse provenienti dalla Regione e da altre Regioni; • l’emissione in atmosfera di migliaia di tonnellate gas altamente tossici e di polveri ultrafini, con un impatto ambientale, sulla salute delle popolazioni e sull’economia territoriale devastante; • che una tale ipotesi rappresenterebbe contemporaneamente un vulnus per: gli interessi della flotta peschereccia di Corigliano, la seconda del Mediterraneo, nonché per la movimentazione di merci e di uomini sia via terra che via mare, quindi anche per il futuro assetto commerciale del Porto di Corigliano; per la qualità dell’ambiente e per il sistema dell’economia territoriale, che si base sull’agricoltura d’eccellenza, la pesca, il turismo, l’artigianato, la piccola industria di trasformazione, il commercio che occupano già diverse migliaia di addetti; che a seguito del riavvio del Progetto di riconversione della centrale di Rossano, del procedimento di autorizzazione unica e della procedura del V.I.A (valutazione dell’impatto ambientale) ai diversi Ministeri competenti, di cui all’avviso pubblico del 29 aprile 2010, gli Enti Locali, le Associazioni di categoria, ambientaliste, culturali, del commercio, dell’agricoltura, del turismo, della pesca, nonché l’apposito Comitato per la Difesa e lo Sviluppo Sostenibile della Sibaritide hanno immediatamente avviato una seria consultazione ed un confronto, dai quali è emersa la totale contrarietà alla riconversione a carbone dell’impianto “senza se e senza ma” ; che il Consiglio Regionale della Calabria ha approvato, con Delibera n. 365 del 14/02/2005, il P.E.A.R. (piano Energetico Ambientale regionale), che subordina l’autorizzazione per la costruzione di nuovi impianti o il ripotenziamento degli impianti esistenti al ricorso esclusivo di fonti rinnovabili, escludendo quindi il carbone; che i Consigli Comunali di Corigliano e di Rossano, rispettivamente con le Delibere n. 5 del 24/01/2005 e n. 25 del 17/05/2005, si sono espressi, all’unanimità, per il fermo e irrevocabile “No” alla riconversione a carbone della centrale di Rossano; che il Consiglio della Comunità Montana Sila greca, con Delibera n. 6 del 24/05/2005, ha espresso la propria contrarietà all’alimentazione a carbone della centrale Enel di Rossano; che l’Amministrazione Provinciale di Cosenza con Delibera della Giunta Provinciale n. 168 del 20/05/2005, ha espresso parere contrario all’ipotesi di conversione a carbone della centrale termoelettrica Enel di Rossano, e con Delibera del Consiglio provinciale n. 14 del 05/05/2009 nell’approvare il P.T.C.P (piano Territoriale di Coordinamento provinciale) della Provincia di Cosenza recepisce il Piano Energetico Regionale; che i Sindaci e le Amministrazioni Comunali dei 57 Comuni della Sibaritide e del Pollino hanno espresso, in vari modi, la loro netta contrarietà all’uso del carbone per la riconversione del sito elettrico Enel di Rossano.

TUTTO CI0’ PREMESSO E CONSIDERATO Il Consiglio comunale

ESPRIME • netta e totale contrarietà alla riconversione a carbone della centrale Enel di contrada Cutura di Rossano; CHIEDE • il ritiro immediato del progetto di riconversione della centrale Enel di Rossano, del procedimento di autorizzazione unica e della procedura di valutazione dell’impatto ambientale (V.I.A.) presentati dall’Enel S.p.A ai diversi Ministeri il 29/04/2010, l’apertura di un tavolo interistituzionale esteso, teso a costruire un orientamento unitario e condiviso sul futuro del sito elettrico nel rispetto degli orientamenti espressi in documenti ufficiali da Regione Calabria, Provincia di Cosenza, dai due Consigli Comunali di Rossano e di Corigliano, dagli altri 55 Comuni della Sibaritide e del Pollino, dalle associazioni di categoria, ambientaliste, culturali, dell’agricoltura, della pesca, del turismo e del commercio, dalla società civile del territorio. IMPEGNA • il Sindaco a porre in essere ogni utile provvedimento per contrastare l’ipotesi di riconversione presentata dall’ Enel il 29 aprile 2010; • Il Presidente della Giunta Regionale della Calabria, On. Giuseppe Scopelliti, a salvaguardare la delibera regionale n. 365 del 14 febbraio 2005 (P.E.A.R) e di essere solidale con i Sindaci, le Amministrazioni Comunali e le popolazioni del Nord Est della Calabria impegnati ad opporre un netto rifiuto alla riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano; • I Presidenti dei Gruppi Consiliari e i Consiglieri della Regione Calabria a salvaguardare detta delibera da eventuali tentativi di stravolgere le finalità della stessa, tesa a impedire l’uso del carbone e a imporre l’utilizzo di energie rinnovabili nella riconversione di centrali termoelettriche nella Regione; • Il Presidente della Giunta Provinciale di Cosenza, On. Mario Oliverio, a mantenere fermo il sostegno ai Sindaci, alle Amministrazioni Comunali, alle popolazioni del Nord Est della Calabria e il diniego alla riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano; • La rappresentanza parlamentare calabrese ad attivarsi per contrastare il disegno neocolonialista dell’Enel S.p.A. di desertificare il territorio del Nord Est della Calabria uno dei più ricchi del Sud per storia e sviluppo economico sostenibile, minacciato dalla pretesa inaccettabile dell’Enel S.p.A. di convertire a carbone il sito elettrico di Rossano.

La presente delibera verrà inviata: al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi; al Ministeri competenti della Attività produttive, dell’Ambiente e dei beni Culturali; al Presidente della Giunta Regionale On. Giuseppe Scopelliti; all’Assessorato all’Ambiente della Regione Calabria; al Presidente del Consiglio Regionale; al Presidente della Commissione Attività Produttive dello stesso Consiglio; al Direttore generale dell’Arpacal; al Presidente della Giunta della Provincia di Cosenza Mario Oliverio; a tutti i Sindaci del Comprensorio; alla Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro; al Direttore generale dell’ASP di Cosenza; all’Amministratore Delegato della società Enel SpA; agli organi di informazione".

I presidenti dei consigli comunali di Corigliano e Rossano, Antonio Loria e Pasquale Pellegrino - I sindaci Franco Filareto e Pasqualina Straface

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Terranova da Sibari contro la riconversione a carbone di Rossano

Fonte: Dirittodicronaca.it
"Il Movimento Civico Popolare scende in campo contro la riconversione al carbone della centrale di Rossano

«La paventata possibilità di convertire a carbone la centrale Enel di Rossano è una questione che riguarda tutti i paesi e le comunità che ricadono nella grande area della Piana di Sibari e non solo». Ad affermarlo sono i consiglieri comunali del Movimento Civico Popolare di Terranova da Sibari, Luigi Lirangi, Antonio Quintieri ed Eugenio Pugliese, i quali offrono il proprio “sostegno” alle battaglie intraprese dalle città di Rossano e Corigliano “per affrontare un situazione estremamente grave”.
«Se la centrale dovesse essere riconvertita- scrivono- i danni in termini di salute per i cittadini, per l’agricoltura che ancora oggi rappresenta il motore economico di questa parte di Calabria, per la pesca e quant’altro, sarebbero inimmaginabili».

E nel ricordare il “disagio finanziario estremamente allarmante” del territorio, quelli del Mcp fanno notare: «In Italia abbiamo diversi esempi di centrali a carbone e le conseguenze determinate dalla combustione di tale “materia prima” sono state profondamente deleterie per i territori interessati e per i cittadini che lì vivono. È importante, inoltre, ricordare come la centrale Enel in questione si trova in un’area a forte vocazione turistica che verrebbe inevitabilmente danneggiata dalla conversione a carbone».
L'invito ai politici è quello di “essere compatti nel mobilitarsi affinché non venga perpetrato un atto che rappresenterebbe un vero e proprio scempio”.
«Il Movimento Civico Popolare di Terranova di Sibari -aggiungono- è pronto a sostenere con forza, attraverso iniziative popolari e politiche, le ragioni del Comitato per il No al carbone, dei Sindaci Straface e Filareto, della Provincia di Cosenza e di tutti coloro che hanno realmente a cuore l’interesse della propria gente e della propria terra».
In quest'ottica gli stessi hanno proposto all’Amministrazione comunale di Terranova guidata dal sindaco Eugenio Veltri di convocare un “Consiglio comunale ad hoc, esteso anche ai Comuni limitrofi (Spezzano Albanese, Tarsia e San Lorenzo del Vallo), per discutere della questione, così da produrre un documento unico di ferma condanna all’ipotesi di conversione della centrale”.

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24 maggio 2010

Tutti gli schieramenti politici fanno muro contro il carbone a Rossano. O almeno così pare

Riportiamo l'articolo

"PD e PDL uniti per il no alla riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano?" di cui condividiamo sicuramente il punto interrogativo, alla luce dei tradimenti plurimi subìti dal nostro territorio dell'Alto Lazio.


Da infooggi.it

CORIGLIANO (CS) - Si è svolto venerdì al Centro Vacanze il Salice in Corigliano, l’incontro – dibattito sul tema “Centrale ENEL Rossano: dopo 40 anni di olio combustibile, altri 40 anni di carbone? FACCIAMO PREVALERE IL CORAGGIO DELLE SCELTE. NO AL CARBONE, SI ALLA CONURBAZIONE” che ha visto la partecipazione di un foltissimo pubblico rappresentato da privati cittadini, associazioni civiche e di difesa dell’ambiente e del territorio, sindacati, associazioni di categoria del comparto agricoltura, commercio, turismo e industria intervenuti all’assemblea organizzata dal COMITATO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA SIBARITIDE, ormai impegnato in una capillare campagna di sensibilizzazione e contro il progetto di riconversione a carbone della centrale ENEL di Rossano.

“Questa sera siamo qui per ascoltare pubblicamente le posizioni delle forze politiche e dei rappresentati istituzionali che sono stati chiamati a relazionare sul tema della riconversione a carbone”, così l’Avvocato Amerigo Minnicelli, moderatore dell’incontro, ha aperto i lavori dell’assemblea, alla quale sono intervenuti il sindaco di Rossano Franco Filareto e quello di Corigliano Pasqualina Straface, i neo eletti consiglieri regionali Giuseppe Caputo, Gianpaolo Chiappetta e Mario Franchino, gli Assessori provinciali Pietro Lecce (Ass.to al Turismo), Leonardo Trento (Ass.to all’Urbanistica e Territorio) e Giovanni Forciniti (Ass.to ai Trasporti ); oltre all’On. Giovanni Dima - Camera de Deputati, Renzo Caligiuri, Presidente del Distretto Agro-alimentare di Sibari e Franco Pacenza – Segreteria Regionale Partito Democratico. Assenti all’appuntamento poichè impegnati in altri incontri, l’On. Marini – Camera dei Deputati, il Sindaco di Cassano allo Ionio Gialuca Gallo e il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio che hanno inviato messaggi di solidarietà all’iniziativa.

La tutela della Sibaritide in termini di salute pubblica, di salvaguardia ambientale e di attuale modello di sviluppo economico fondato su un’agricoltura di eccellenza, su un settore ittico in espansione e su un turismo in crescita, sono elementi di per sé in assoluta contraddizione con qualsiasi riconversione non eco sostenibile dell’impianto ENEL di Rossano. Tale tesi è stata ribadita più volte negli interventi dei rappresentanti istituzionali e delle forze politiche intervenute all’incontro, che convergono quindi per il NO all’introduzione del carbone. I Sindaci di Corigliano e Rossano hanno convenuto per l’indizione, il 27 maggio prossimo a Rossano, di un Consiglio Comunale congiunto per deliberare per il NO alla riconversione a carbone, mentre anche altri Sindaci del territorio intervenuti all’assemblea hanno espresso l’intenzione di riunire i propri Consigli Comunali per allinearsi a tale posizione.

La Provincia di Cosenza, attraverso il proprio Presidente Mario Oliverio, si era già espressa negativamente nei confronti del piano ENEL e ieri ha ribadito il pieno appoggio al COMITATO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA SIBARITIDE dichiarandosi anche pronta a farne parte. Il neo consigliere regionale PDL Caputo ha assicurato che “Enel non attuerà mai un progetto di riconversione che sia ostacolato e non voluto dalla popolazione locale”, parimenti l’On. Dima ha assicurato che da contatti avuti col Governatore della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, egli non favorirebbe mai un progetto di riconversione contro il quale gli enti locali abbiano espresso parere negativo.

Durante l’incontro, oltre alla questione della paventata riconversione a carbone, è emerso il problema che la centrale ENEL di Rossano dovrebbe essere risolto ormai una volta per tutte, avviando una fase nuova per l’impianto che deve andare in una direzione chiara e precisa, evitando di far sopravvivere un sito ormai obsoleto e sotto utilizzato, che da tempo giace in stato di semi abbandono. Si dovrebbe quindi profilare l’ipotesi o di un rilancio dell’impianto, che sia compatibile con il territorio circostante e con le esigenze produttive di ENEL e più in generale del piano energetico nazionale, oppure si dovrebbe definitivamente optare per la chiusura e lo smantellamento della struttura, scenario che porterebbe con sé nuove problematiche derivanti dall’onere organizzativo ed economico legato alla eventuale dismissione e alla bonifica del sito.

Nel corso dell’Assemblea, è stato presentato anche alla platea coriglianese il documento “OSSERVAZIONI AL PROGETTO DI TRASFORMAIONE DELLA CENTRALE ENEL DI ROSSANO (CS) D/DA CUTURA DI CUI ALLA PUBBLICAZIONE EFFETTUATA DALL’ENEL PRODUZIONE SPA SUL QUOTIDIANO LA GAZZETTA DEL SUD DEL 30 APRILE 2010” preparato dal COMITATO per sostenere le ragioni del NO al CARBONE, che verrà presentato ai Ministeri competenti e alla Regione Calabria entro il 30 maggio prossimo, corredato dalle firme di associazioni, istituzioni e privati cittadini.

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22 maggio 2010

"La Calabria non vuole il carbone"

Terra news si occupa del progetto di riconversione della centrale Enel di Rossano Calabro, vicino Cosenza:

"La Sibaritide si difende dal carbone di Enel. Per contrastare il progetto di riconversione della centrale di Rossano Calabro, in provincia di Cosenza, oggi alimentata a olio combustibile e gas naturale, da cittadini e associazioni territoriali nasce il comitato per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide.

«Un territorio che, in seguito alla mancata industrializzazione - spiegano dal comitato - ha maturato una vocazione agricola di qualità e turistica». Con un finanziamento di circa 1,5 miliardi di euro, Enel ha presentato un progetto di modifica dell’impianto esistente, per cui è stato sufficiente lo Studio di Impatto Ambientale al posto della più complessa Valutazione di impatto ambientale, che prevede la sostituzione delle quattro caldaie esistenti con una nuova da 800megawatt alimentata a carbone e a biomassa, a cui aggiungere quattro gruppi a turbogas da 115 megawatt e 7 ettari di solare termodinamico.

Oltre al nuovo camino alto 150 m e largo 6, verrà costruita una banchina lunga 140 m, 60 sul mare e 80 sulla terra, a cui attraccheranno all’anno, a 5 km dalla costa, circa 20 navi oceaniche da 100mila t di carbone l’una che dovrà essere trasportato, con ulteriore dispersione di polveri inquinanti, fino alla centrale. A questo si aggiungono le circa 50 navi annue per lo smaltimento delle ceneri residue, i 1800 camion per il trasporto di calcare e quelli per lo smaltimento del gesso, le navi e i camion per il trasporto delle biomasse, che al 50 per cento arriveranno via mare.

Tutto inquinamento sommato alle polveri della centrale. «Dal momento che il carbone pulito - come lo definisce Enel - non esiste, questa riconversione comprometterà per almeno trent’anni la realtà turistica, agricola e ittica dell’area, attività che impegnano numerosi posti di lavoro, molti di più rispetto a quelli promessi da Enel con la riconversione. Stiamo evidenziando i rischi e le criticità del progetto in un unico documento - spiegano dal comitato - che presenteremo ai ministri competenti e alla Regione Calabria».

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21 maggio 2010

Il "Comitato per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide" sulla riconversione a carbone a Rossano

Fone: Sibarinet.it "Si è tenuta ieri sera nella Sala Della Comunita’ Montana la riunione del Comitato per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide in preparazione dell’incontro dibattito indetto per domani, venerdì 21 maggio
al “Residence il Salice” di Corigliano, che vedrà la partecipazione dei cittadini della piana di Sibari interessati al tema della RICONVERSIONE a CARBONE della CENTRALE ENEL di ROSSANO, con l’intervento di politici di maggioranza e opposizione, chiamati ad esprimersi su un argomento di crescente centralità per l’intero territorio. Durante l’incontro rossanese è stato presentato il documento di contro osservazioni in risposta al progetto ENEL, appena terminato da un pool tecnico-legale costituitosi in seno al neo COMITATO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA SIBARITIIDE. Tale documento, contiene ai sensi di legge, le Osservazioni finalizzate a contrastare il Progetto di riconversione a carbone della Centrale Termoelettrica dell’Enel situata nel territorio del Comune di Rossano e verrà presentato ai competenti Ministeri dell’Ambiente, delle Attività Produttive, dei Beni Culturali, nonché al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, in risposta all’Avviso Pubblico di ENEL Produzione SPA apparso sugli organi di stampa lo scorso 30 aprile. L’Avvocato Amerigo Minnicelli –fra gli autori del documento stesso - ha illustrato le articolate osservazioni e controdeduzioni al progetto dell’uso del carbone quale combustibile per l’impianto rossanese. Il prof. Fabio Menin, anch’egli membro del pool tecnico-legale unitamente ad altri ingegneri, medici ed esperti che hanno lavorato sinergicamente alla stesura del testo, si è soffermato particolarmente sulle Osservazioni relative agli aspetti tecnico-ambientali e ai contenuti del SIA ovvero dello “Studio di Impatto Ambientale” prodotto dall’Enel in relazione al piano di riconversione. Al dibattito sono intervenuti fra gli altri il Dr Mario Sapia - Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Rossano, il signor Morfù - Sindacato Lavoratori (SDL), oltre a numerosi rappresentanti istituzionali fra i quali l’Arch. Ernesto Rapani, il Presidente del Consiglio Comunale Loria, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Trento, l’ex assessore Avv. Natale Graziano. Al termine dell’incontro,l’assemblea ha approvato integralmente le Osservazioni contenute nel documento; sottolineando la necessità che i Consigli Comunali di Rossano e Corigliano deliberino congiuntamente al più presto il diniego della conversione a carbone e così facciano tutti gli altri 54 Comuni del comprensorio, possibilmente con una delibera unica approvata nello stesso giorno così come è stato proposto dall’Architetto Rapani. Con tale diniego al carbone deliberato dalle amministrazioni comunali dell’intero comprensorio, le amministrazioni Provinciale presieduta dall’Onorevole Mario Oliverio e quella Regionale guidata dall’Onorevole Giuseppe Scopelliti, potranno confermare subito i precedenti deliberati contrari al carbone. Il Sindaco Franco Filareto e i rappresentanti di alcune Associazioni ambientaliste sono intervenuti al termine del dibattito, così come il Dr Fortunato Amarelli , che in qualità di Presidente dei Giovani Industriali ha fermamente puntualizzato “ la contrarietà di Confindustria ad interventi che non rispettino i parametri di salvaguardia ambientale e sanitari come quello proposto dall’Enel”. Le conclusioni sono state tratte insieme dal rappresentante della storica Università Popolare, preside Prof Gennaro Mercogliano e dallo stesso Avv Amerigo Minnicelli cha ha ringraziato tutti gli intervenuti e in particolare il foltissimo e qualificato gruppo di giovani presenti, ricordando a tutti di essere presenti alla riunione di venerdì 21 indetta a Corigliano alle ore 19.30 presso il Centro Salice Vacanze, durante la quale il documento verrà ulteriormente presentato alla cittadinanza, alle istruzioni e alla compagine politica di maggiorana e opposizione prima dell’imminente invio ai Ministeri competenti in materia e alla Regione Calabria.

COMITATO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA SIBARITIDE

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Corigliano: Italia Nostra sul carbone a Rossano

Fonte: sibarinet.it - "Il Presidio di Italia Nostra di Corigliano è contrario ad ogni ipotesi di riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano. Tale riconversione è, infatti, inconciliabile con le potenzialità di sviluppo di un territorio che costituisce un punto di forza per una prospettiva di crescita sostenibile dell’intera Calabria.

Un’area nella quale il settore agroalimentare di qualità, le vocazioni turistiche e il tessuto produttivo non possono essere mortificate. La salvaguardia dell’agricoltura e del turismo ambientale, infatti, mal si coniugano con i fattori di inquinamento che scaturirebbero dalla presenza di una centrale a carbone. Si esprime, pertanto, la netta contrarietà ad un’operazione che non rispetta le vocazioni territoriali e che, nei fatti, mira a declassare un’intera zona da area di pregio ad area inquinata. La salvaguardia dell’ambiente, la qualità della vita e la salute dei cittadini sono le priorità che tutti insieme - sindaci, amministratori locali, forze sociali, ambientalisti, operatori turistici locali, e la stragrande maggioranza dei cittadini interessati - dobbiamo difendere opponendoci con tutte le nostre forze e con tutte le nostre energie a qualsiasi tentativo di riconversione della Centrale Enel di Rossano. Territori come la Sibaritide meritano tutto il nostro impegno e quello di quanti vogliono impegnarsi e lavorare per realizzare uno sviluppo sostenibile, pienamente rispettoso della natura, dei territori e di quanti abitano e vivono su di essi. Un plauso, pertanto, merita la spontanea e convinta iniziativa di cittadini ed operatori turistici da sempre socialmente impegnati, quali Luigi Pisani e Natale Falsetta, per aver promosso un comitato contrario all'ipotesi di riconversione a carbone ed aver avviato "dal basso" un'azione di mobilitazione delle coscienze".

Il Responsabile del Presidio di Italia Nostra di Corigliano, Fabio Pistoia

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20 maggio 2010

I Verdi di Cosenza chiamano alla mobilitazione contro il carbone a Rossano

"COSENZA: VERDI, NO CENTRALE A CARBONE DI ROSSANO
(ASCA) - Cosenza, 19 mag - ''Entro la meta' giugno, i Verdi della provincia di Cosenza e quelli nazionali, di concerto anche con altre forze politiche, culturali e ambientali calabresi, promuoveranno una grande manifestazione a Rossano (Cs) per esprimere un forte ''no'' all'ipotesi di riconversione a carbone della Centrale Enel''. Lo si legge in una nota dei Verdi della provincia di Cosenza, che si sono riuniti , alla presenza del Consigliere Provinciale Mario Giordano e del Componente dell'Ufficio di Presidenza Nazionale, Aurelio Morrone ed un gruppo di Consiglieri comunali dei Verdi. Nel corso dell'incontro e' stato ribadito ''il ruolo dei Verdi nel panorama politico calabrese e cosentino, che non puo' essere assolutamente assorbito o sostituito da componenti ambientaliste, pur rispettabili, all'interno dei diversi partiti e movimenti tradizionali''.

''Tutti i presenti hanno affermato la loro forte ed assoluta contrarieta' alla riconversione a carbone della Centrale Enel di Rossano. L'uso del carbone, e' stato piu' volte sottolineato, e' incompatibile con le vocazioni ambientali e con le potenzialita' di crescita del nostro territorio e, soprattutto, con un'area come quella della Sibaritide, che costituisce un vero e proprio punto di eccellenza nel settore agroalimentare e turistico''.

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18 maggio 2010

Il Segretario del Pd calabrese: no al carbone a Rossano

Fonte: ASCA.it

"(ASCA) - Cosenza, 17 mag - ''Il progetto integrato e la riconversione a carbone della Centrale di Rossano (Cs), presentato dall'Enel il 29 aprile scorso, non tiene per nulla conto di un territorio le cui caratteristiche e le cui peculiarita' sono fondamentali per lo sviluppo non solo della provincia di Cosenza, ma dell'intera Calabria''. E' quanto afferma il Consigliere regionale e segretario del Pd calabrese, Carlo Guccione.

''Un territorio a forte vocazione agricola, sede di un punto di eccellenza come l'agroalimentare di qualita', con grandi potenzialita' turistiche storico-culturali e monumentali -prosegue Guccione- non puo' subire i fattori di inquinamento che una centrale a carbone porta inevitabilmente con se'. Per questa ragione, la nuova Giunta regionale deve esprimersi immediatamente in merito a questo progetto, anche in relazione al fatto che il Consiglio regionale della Calabria gia' in passato ha espresso parere negativo sull'utilizzazione del carbone sul territorio della nostra regione e per ribadire che la Calabria - afferma Guccione - ha bisogno di uno sviluppo sostenibile, pienamente compatibile con le sue vocazioni''.

''A tal proposito - aggiunge il Consigliere regionale del Pd - sono assolutamente da condividere le numerose prese di posizione da parte di sindaci, amministratori, forze sociali, ambientalisti, operatori turistici e di tanti cittadini che hanno espresso e continuano ad esprimere forte preoccupazione e contrarieta' a tale riconversione''.

Per quanto ci riguarda - conclude Guccione - siamo per un ''no'' chiaro e fermo a qualsiasi tentativo di riconversione a carbone della Centrale Enel di Rossano. Nei prossimi giorni presentero' un'interrogazione al Presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti e all'assessore regionale all'Ambiente, Francesco Pugliano, per sapere quali provvedimenti l'Esecutivo regionale intende mettere in atto, affinche' un territorio come la Sibaritide e la Calabria possano avere uno sviluppo sostenibile, rispettoso del territorio, dell'ambiente e dei cittadini''.

red/rg/BRA

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14 maggio 2010

Rispedita ancora al mittente la Rossano al carbone

Da Sibarinet.it
Corigliano - Anche la "Giovane Italia" di Corigliano interviene nel dibattito riguardante la paventata riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano.

'Ci schieriamo a fianco dell’amministrazione coriglianese che pochi giorni fa, per bocca del sindaco Straface, aveva bollato come “incompatibile con le potenzialità di crescita del nostro territorio” una eventuale riconversione della centrale stessa dall’ attuale tipologia termoelettrica a quella a carbone. Ci troviamo totalmente d’accordo con quanto dichiarato dal sindaco e ribadito l’ undici Maggio dalla conferenza dei capigruppo che all’unanimità ha manifestato la volontà di esprimere in maniera decisa un netto dissenso rispetto la volontà da parte dell’Enel di effettuare la riconversione a carbone. Non possiamo accettare
passivamente le scelte che interessano direttamente il nostro territorio. La presenza di una centrale a carbone pregiudicherebbe sotto molti aspetti lo sviluppo di larga parte del nostro territorio. Per i nostri luoghi e per le nostre principali vocazioni, quali tra tutte il turismo, la pesca e l’agricoltura, questa ipotesi potrebbe rappresentare la condanna definitiva. Siamo pertanto orgogliosi e felici che il dibattito, come voluto e già annunciato dal sindaco Straface, si sia allargato alle associazioni di categoria calendarizzando già alcuni importanti appuntamenti per i prossimi giorni. Occorrerà prestare massima attenzione al tema, realizzando il miglior approfondimento necessario, in sinergia con gli amministratori dei territori limitrofi, con le associazioni ambientaliste, con gli operatori del settore agricolo, turistico e marinaro. Siamo infine certi che l’amministrazione farà di tutto per tutelare l’interesse della totalità dei cittadini, richiedendo all’Enel ulteriori chiarimenti che giustifichino quello che è stato finora il leit motiv proposto dall’azienda energetica: “carbone a tutti i costi”

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12 maggio 2010

Nuove iniziative contro il carbone a Rossano

Da Sibarinet.it gli ultimi aggiornamenti:

Da Strill.it Cosenza: Giordano (Verdi) su centrale a carbone di Rossano 

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    Rossano, ancora no alla riconversione a carbone

    Fonte: Sibarinet.it

    "Il Comitato di Bucita, il Club Trekking Rossano, il Club Rotary Rossano “Bisantium”, il CE.S.D.I.C, tutti componenti della Consulta per l’Ambiente del Comune di Rossano, al fine di chiarire la propria posizione

    in ordine alla problematica connessa con la proposta di riconversione della centrale termoelettrica di Rossano da parte dell’Enel hanno voluto rilasciare le seguenti dichiarazioni: “Fin dall’insediamento della Consulta per l’Ambiente, sullo stato della vertenza della riconversione Enel, le quattro associazioni hanno espresso il proprio punto di vista dichiarando che sarebbe stato meglio dimettere la centrale per ricercare nuove opportunità di sviluppo e riqualificazione di tutto il territorio interessato (da Sibari a Cariati); viceversa, se tale prospettiva non si fosse dimostrata praticabile, erano in piena sintonia con la posizione dell’Amministrazione comunale che negava in modo assoluto l’utilizzo del carbone più o meno pulito. Per completezza di informazione, l’associazione CE.S.D.I.C, più drasticamente, non ipotizzava nemmeno questa alternativa”. Le quattro associazioni hanno inteso doverosamente informare l’opinione pubblica per il ruolo che hanno all’interno della Consulta auspicando una crescita ancora maggiore della sensibilità delle popolazioni per scelte che determineranno il futuro economico e sociale del territorio.

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    10 maggio 2010

    Carbone a Rossano (Calabria): contrarietà anche dal Sindaco di Corigliano

    Fonte: Sibarinet.it

    "Sulla querelle riguardante l’ipotetica riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano è ferma la posizione del primo cittadino di Corigliano Pasqualina Straface: “Simile riconversione è incompatibile con le potenzialità di crescita del nostro territorio."

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    8 maggio 2010

    Rossano, anche la Provincia di Cosenza contro il carbone

    Fonte: sibarinet.it

    Cosenza - “Il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio è contrario ad ogni ipotesi di riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano”.

    "Tale riconversione - è scritto in una nota - è inconciliabile con le potenzialità di sviluppo di un territorio che costituisce un punto di forza per una prospettiva di crescita sostenibile dell’intera Calabria. Un’area nella quale il settore agroalimentare di qualità, le vocazioni turistiche e il tessuto produttivo non possono essere mortificate. La salvaguardia dell’agricoltura e del turismo ambientale, infatti, mal si coniugano con i fattori di inquinamento che scaturirebbero dalla presenza di una centrale a carbone”. Dopo aver ricordato che già nel 2004 il Consiglio regionale della Calabria (Chiaravalloti presidente) aveva escluso dal Piano Regionale per l’Energia l’utilizzo del carbone nella nostra regione e che lo stesso orientamento è stato ribadito più volte nel corso di questi anni, il presidente Oliverio manifesta netta contrarietà ad un’operazione che non rispetta le vocazioni territoriali e che, nei fatti, mira a declassare un’intera zona da area di pregio ad area inquinata. “E’ troppo facile – aggiunge Oliverio - riempirsi la bocca con parole come salvaguardia dell’ambiente, della qualità della vita e della salute dei cittadini, se poi, noi per primi, offendiamo l’ambiente, dando il via ad operazioni che sono in netto contrasto con la vocazione e con l’orientamento delle popolazioni e dei sindaci dei comuni interessati”. “Per questo motivo, in piena sintonia con i sindaci, gli amministratori, le forze sociali, gli ambientalisti, gli operatori turistici locali, il consorzio degli albergatori e la stragrande maggioranza dei cittadini interessati –conclude il presidente della Provincia di Cosenza- ci opporremo con tutte le nostre forze e con tutte le nostre energie a qualsiasi tentativo di riconversione della Centrale Enel di Rossano. Territori come la Sibaritide meritano tutto il nostro impegno e quello di quanti vogliono impegnarsi e lavorare per realizzare uno sviluppo sostenibile, pienamente rispettoso della natura, dei territori e di quanti abitano e vivono su di essi”.

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    Rossano: l'Amministrazione comunale nettamente contraria alla riconversione a carbone

    Comunicato. Fonte: sibarinet.it

    "Come comunicato più volte l’Enel Spa ha trasmesso per posta, anche al Comune di Rossano e di Corigliano lo studio di impatto ambientale del progetto integrato policombustibile della centrale di Rossano.

    Si tratta, per come si legge nell’allegata nota di accompagnamento, di un integrazione della valutazione di impatto ambientale avanzata in data 26 aprile 2005 al Ministero dello Sviluppo Economico. L’avviso di presentazione dell’integrazione è stato pubblicato il 30 aprile scorso sul Corriere della Sera e sulla Gazzetta del Sud. L’integrazione progettuale, lo studio di impatto ambientale e la sintesi tecnica sono a disposizione del pubblico per la consultazione sul sito web www.dsa.minambiente.it oppure presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, via Cristoforo Colombo 44 – 00147 begin_of_the_skype_highlighting              44 – 00147      end_of_the_skype_highlighting begin_of_the_skype_highlighting              44 – 00147      end_of_the_skype_highlighting begin_of_the_skype_highlighting              44 – 00147      end_of_the_skype_highlighting begin_of_the_skype_highlighting              44 – 00147      end_of_the_skype_highlighting Roma, o presso la Regione Calabria, Dipartimento Politiche dell’Ambiente, Viale Isonzo 414 – 88100 Catanzaro, oppure presso la Segreteria Generale del Comune di Rossano. Chiunque abbia interesse può presentare , ai sensi dell’articolo 6, comma 9 della legge 349/del 1986, in forma scritta entro il 29 maggio istanze, osservazioni o pareri agli indirizzi soprindicati e anche al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Via di S. Michele 22 - 00153 Roma. L’Amministrazione Comunale di Rossano, nel richiamare la propria posizione nettamente contraria alla riconversione a carbone del sito rossanese, comunica che a breve sarà convocato il Consiglio Comunale monotematico per discutere il progetto ricevuto, al quale saranno invitati i 57 Sindaci della Calabria del Nord-Est, l’Amministrazione Regionale, quella Provinciale, i Sindacati, le Associazioni di Categoria, quelle ambientaliste, perché il futuro di questa area non può essere compromesso da progetti calati dall’alto che mortificano le Autonomie Locali. In questi quattro anni di mandato l’Amministrazione Comunale Filareto, facendosi portavoce delle istanze dei cittadini e degli imprenditori, ha fatto appello all’ENEL affinché presentasse una proposta sostenibile, eco-compatibile e si confrontasse con le posizioni chiare e inequivocabili delle Istituzioni locali e regionali, tenendo fermi questi principi: 1) il sito elettrico di Rossano va salvaguardato e mantenuto, perché è un sito che ha dato tanto alla produzione elettrica del Paese; 2) una riconversione della centrale di Rossano è necessaria e indilazionabile, perché il sito è stato costruito più di trent’anni fa ed è vetusto ed obsoleto; inoltre, l’Amministrazione Comunale di Rossano fatto una serie di proposte all’Enel per la riconversione urgente della centrale, che prevedono il metano, il ciclo combinato, oppure la sperimentazione sul termodinamico–solare, le biomasse, l’idrogeno ecc.."

    L'Amministrazione comunale di Rossano

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