No al carbone Alto Lazio

8 luglio 2008

L'estate marrone di Civitavecchia

Al Sindaco del Comune di Civitavecchia in qualità di Autorità Sanitaria Locale
Alla Dottoressa Nicoletta Pupp responsabile del Dipartimento di Prevenzione AUSL RmF
Al Direttore dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente sede di Roma
Al Presidente della Autorità Portuale di Civitavecchia Dr. Fabio Ciani
Alla Commissione delle comunità europee (alla cortese attenzione del Segretario generale)
e p.c. alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia
e agli Organi locali di informazione

Oggetto: richiesta informazioni.

E’ sotto gli occhi di tutti che la città di Civitavecchia si trova quotidianamente, da quando è presente la “bonaccia estiva”, sotto una densa coltre di fumo grigio che si estende fino all’orizzonte e che si dissolve a stento solo a metà giornata. Considerando le numerose fonti di inquinamento ubicate nel territorio cittadino (centrali termoelettriche, cementificio, struttura portuale, traffico veicolare, centro chimico militare ecc.) si chiede alle Autorità in epigrafe, nei tempi e nei modi previsti dalla legge 241/90,
di conoscere la composizione chimico/fisica della nube (di cui conserviamo numerose testimonianze fotografiche), di accertare la provenienza della stessa e individuare gli eventuali responsabili delle fonti inquinanti che minano gravemente l’integrità psico/fisica dei cittadini. Si rileva peraltro che, a fronte di un si palese inquinamento, le centraline di controllo dell’Osservatorio ambientale continuano a non registrarne la presenza, segnalando sui displays luminosi una qualità dell’aria che va costantemente dal buono all’ottimo.
Si chiede inoltre alla Autorità Giudiziaria, che legge per conoscenza, se siano state poste in essere da chi di dovere tutte le iniziative atte ad accertare se la grave situazione ambientale descritta determini rischi per la salute pubblica.

Si resta in attesa di conoscere le caratteristiche chimico/fisiche della nube.
Si ricorda inoltre a codeste Amministrazioni l’obbligo di rispondere alla presente richiesta entro i termini previsti dalla legge 241/90 e di comunicare al sottoscritto (come portavoce del coordinamento dei medici e dei farmacisti): a) l'oggetto del procedimento promosso; b) l'ufficio e la persona responsabile del procedimento; c) l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti.

Civitavecchia, 08 luglio 2008

Dott. Paolo Giardi a nome e per conto del coordinamento dei medici e dei farmacisti di Civitavecchia.

Si specifica che ogni comunicazione dovrà essere inviata al seguente indirizzo: Dott. Paolo Giardi via Attilio Bandiera 1/A – 00053 Civitavecchia.
E-mail: paolo.giardi@email.it

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Vieni avanti, Petrelli

"Ben venga la mozione del Consiglio Comunale che impegna l’amministrazione Comunale ad una trattativa con i soggetti interessati per la riduzione delle emissioni delle navi attraverso una riduzione del tenore di zolfo nei combustibili usati.
Vorrei, però, ricordare che c’è una legge che fissa la tipologia dei combustibili da usare non solo quando le navi sono all’ormeggio ma anche quando sono in navigazione nelle acque territoriali.

Questa legge, D.L. 9 novembre 2007 n° 205, stabilisce limiti precisi e più stringenti di quelli contenuti nella mozione approvata a cui i soggetti interessati si devono attenere. Non si tratta di ottenere concessioni dagli armatori ma semplicemente di garantire l’osservanza della legge. La stessa legge identifica nella Capitaneria, nella Guardia Costiera e in altri organi di polizia giudiziaria ( ai quali va la mia gratitudine) i soggetti deputati al controllo ed all’erogazione delle sanzioni e stabilisce che presso ciascuna autorità portuale venga tenuto un registro con l’elenco dei fornitori di combustibili per uso marittimo con indicazione dei combustibili forniti e del relativo contenuto di zolfo.
Il tempo delle trattative a perdere sull’inquinamento è finito; pretendiamo ciò che è stabilito.
Dott. Marco Di Gennaro"

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7 luglio 2008

G8: agisci!

"Il vertice G8 che si tiene a Hokkaido in Giappone dal 7 al 9 luglio, rappresenta un momento importante per assumere un impegno concreto nella lotta ai cambiamenti climatici, divenuti oramai un’emergenza planetaria. Il WWF ha dato un volto a questa emergenza individuando un Testimone del Clima per ciascun Paese del G8. Niente più della testimonianza di queste persone dovrebbe convincere i governi del mondo cambiare rotta. Ora è importante far sentire ancora di più la nostra voce: chiedi anche tu ai leader del Pianeta di tagliare le emissioni di anidride carbonica di almeno il 30% entro il 2020, riducendo, in questo modo, gli impatti sulla Natura e sull’uomo.

FIRMA la tua adesione alla Campagna

Leggi il Rapporto di WWF e Allianz
che detta le “pagelle” dei paesi del G8, tutti ancora troppo lenti nella corsa contro i cambiamenti climatici."

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CAMPAGNA “NON BRUCIAMOCI IL FUTURO”: appuntamento a giov. 18/07

L'appuntamento è per giovedì ore 18 presso la sede del comitato Malagrotta in via Ildebrando della Giovanna 63 a in località Massimina, via Aurelia km 13, uscendo dal G.R.A. per via Aurelia in direzione Civitavecchia, dopo un chilometro c'è lo svincolo per Massimina.
Gli obiettivi strategici della Campagna.

Partendo da una campagna di vera controinformazione sui rischi sanitari ed ambientali connessi all’uso della tecnologia inceneritrice vogliamo riaffermare la nostra concreta e propositiva proposta di piattaforma per un nuovo ciclo dei rifiuti che si basi su tre caposaldi:

-Riduzione generalizzata e riprogettazione produttiva di beni differenziabili al 100%,
-Raccolta e differenziazione attraverso il trattamento meccanico – biologico,
-Riciclaggio dei materiali attraverso i Consorzi di recupero e Riuso finale dei prodotti.

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Squadra perdente non si cambia

Accordo dei sindaci in regione sulla centrale a carbone di Civitavecchia: "Tutti contenti, ci saranno i controlli".

Ma di quali controlli si parla?
Sul sito della Regione Lazio nonostante l'informazione al pubblico sia obbligatoria, i dati sugli inquinanti sono fermi al febbraio scorso!!
QUESTI SONO I CONTROLLI e le relative informazioni?
Se qualsiasi cittadino del Lazio volesse sapere i livelli delle polveri fini o dell'ozono le sue "curiosità" si fermerebbero al 19 - 24 febbraio scorsi...e ancora non c'è il carbone!
Se una mamma che ha un figlio asmatico volesse sapere i livelli di ozono andando sul sito regionale dell'ARPA non potrebbe mai ottenerli perché INCOMPRENSIBILMENTE i dati non ci sono.
Una sola parola rimane di significato realmente chiaro: VERGOGNA!
INTERVENGANO LE AUTORITA’ PREPOSTE

Coordinamento Nazionale dei medici per l’Ambiente e la Salute (Lazio)

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La mafia nel business della riconversione a carbone di TVN. Sorpresa?

L’Associazione Regionale per la lotta contro le illegalità e le mafie Lazio “Antonino Caponnetto” lancia l'allarme infiltrazioni mafiose a Civitavecchia. Fonte

Nell’edizione nazionale del Tg 3 del 30 giugno u.s. delle 19.00 è andato in onda un interessante servizio sulle infiltrazioni mafiose nel Lazio, ed in particolare a Civitavecchia, con tanto di intervista al Sindaco Moscherini.


Nel servizio si confermava il radicamento sul territorio di clan camorristici e di frange di “cosa nostra”, e specificatamente delle cosche gelesi, e l’ormai centrale ruolo dello scalo locale come snodo fondamentale nel traffico di droga (cocaina ed hashish in particolare).

In particolare si evidenziava come da un iniziale interesse negli appalti pubblici, facendo riferimento alle famose inchiesta che ha coinvolto i Rinzivillo, la criminalità organizzata sia passata a mettere le mani sul porto e sugli appalti e subappalti della centrale ENEL di Torrevaldaliga Nord.

Tutte cose ormai note da tempo e denunciate in decine di relazioni di Commissioni e Magistrati Antimafia, alle quali si aggiunge, ed è questa la novità, la presenza di un collaboratore di giustizia che sta rivelando i settori in cui le cosche stanno operando, gli appalti coinvolti e i nomi degli eventuali collusi.

Il Sindaco Moscherini intervistato, non ha potuto questa volta tenere fede al suo ruolo di negazionista e, contraddicendo le sue tante precedenti uscite, ha affermato che lui da sempre tiene alta la guardia e che non ha mai minimizzato l’esistenza del fenomeno, tanto da aver già concluso accordi con il Prefetto circa la costituzione di un Ufficio della legalità.

Prendiamo atto con favore del nuovo atteggiamento assunto dal Primo Cittadino ma ribadiamo che annunciare, peraltro per l’ennesima volta, la creazione di vuoti e non funzionanti uffici per la legalità serve solo a crearsi un alibi, ma certo non tutela il territorio, come dimostrato da precedenti esperienze similari.

Per questo torniamo a riproporre, anche in vista dei massicci investimenti in atto in città per il porto e la centrale o di quelli annunciati per la realizzazione d’importanti opere che incideranno significativamente sull’intero assetto urbanistico ed economico della città stessa e del territorio circostante, l’istituzione di un Tavolo permanente sulla sicurezza e la legalità, deliberato dal Consiglio Comunale, in collaborazione con l’Autorità Portuale, le forze dell’ordine e le forze sociali, ed in collaborazione con le associazioni antimafia, avente come scopo, in particolare, l’esame approfondito di tutte le richieste d’investimenti di capitali sul territorio al fine di individuarne origine e tracciabilità.

Ciò tutelerebbe l’immagine della città, tranquillizzerebbe i cittadini circa la trasparenza degli investimenti e, dall’altra, salvaguarderebbe l’immagine e l’onorabilità degli stessi investitori oggi tutti contornati da un alone di sospetto.

Auspichiamo che a questo rinnovato atteggiamento del Sindaco segua un impegno concreto che spazzi via definitivamente quel negazionismo che, ormai è dato acclarato, piuttosto che attivare gli anticorpi della società civile, alimenta nuove penetrazioni e che, unitamente alle indagini che Ros e DIA stanno continuando a portare avanti, come confermato nel servizio del TG3, possa portare finalmente a prendere atto della grave situazione locale ed avviare una stagione di concreta tutela del territorio e di compiuta lotta alle mafie.


asscaponettocv@gmail.com

www.comitato-antimafia-lt.org


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5 luglio 2008

"IMPEDIRE LA RICONVERSIONE DELLA CENTRALE A CARBONE”: PAROLE SCOLPITE NELLA NOSTRA MEMORIA MA SCRITTE SULLA SABBIA DEL PROGRAMMA DI PIERO MARRAZZO"


Comunicato Fed. Verdi - Civitavecchia
Sostenemmo con entusiasmo la candidatura di un uomo che si proponeva come sbarramento contro le tante vessazioni di una democrazia immatura. Oggi è definitivamente tramontata la speranza in un Amministratore fedele. Oggi è impossibile assegnare al Presidente Marrazzo un giudizio meno severo di quello che attribuimmo al suo predecessore di destra.

Egli regala ad Enel, dopo tante parole buttate al vento, un accordo a perdere. L’Osservatorio sulla salute dei cittadini è un insulto alla loro intelligenza: si dà per scontato quello che tutti sanno, che ci saranno malati terminali e morti: ma almeno adesso quei malati e quei morti saranno monitorati, cioè contati!... Non dice, non può dire, né quando né come il mostro verrà fermato. Dice invece, e chiaramente, quanto costano quei morti, i denari di Giuda distribuiti con pessima coscienza.
Quell’accordo vuoto e vergognoso è stato siglato sulla testa e in assenza dei cittadini che a migliaia si sono battuti ed ancora si batteranno, anche con digiuni lunghi e pericolosi, contro il mostro che vorrebbe condizionare la loro vita, la salute e l’economia. Con la potenza di fuoco del denaro, si è consumato un ricatto indecoroso ai danni di Amministrazioni locali di destra e di sinistra, si è comprato il loro assenso. Salvo poi lagnarsi dell’antipolitica dilagante.
Per quanto ci riguarda, il nostro Partito e i Verdi di Civitavecchia continueranno a battersi per la transizione verso modelli di sviluppo ben diversi da quelli accettati supinamente nella nostra Regione. In futuro, gli accordi politici che stringeremo saranno soltanto con Partiti capaci di essere a fianco dei cittadini.
I Verdi di Civitavecchia - 5 luglio 2008

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"Il trionfo della morte"


Comunicato
Non dovremo più recarci al museo del Prado di Madrid per visionare il dipinto "Il trionfo della morte" di Peter Bruegel. La tristezza che ispira quell’opera oggi la possiamo ritrovare tutta nella nostra terra.

Nel quadro del pittore fiammingo sono rappresentati gli stati d’animo più disparati dell’uomo nei confronti della fine incombente: dall’elegiaca rassegnazione allo sgomento, dall’inutile ribellione all’incoscienza.
Sono purtroppo queste le sensazioni che albergano nei cuori di quanti per otto lunghi anni hanno lottato come leoni per vedere riconosciuto il loro diritto alla salute calpestato senza vergogna dai poteri forti e dalle istituzioni dello Stato. Ieri, 4 luglio, la morte era impersonata da quella stretta di mano fra il Governatore Marrazzo e l’Amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti, accompagnata dal sorriso sardonico del Governatore. Come nell’opera di Bruegel uno scheletro a cavallo semina terrore con la sua falce, nel nostro territorio l’inquinamento miete indiscriminatamente vittime innocenti e la latitanza delle istituzioni toglie ai disperati che tentano di salvarsi ogni via di fuga.
Ormai sono tutti contenti e soddisfatti. Il Governatore Marrazzo dice di aver trovato un “equilibrio tra territorio e politica” rinnegando le promesse fatte in campagna elettorale; l’ing. Conti giura che per tranquillizzare i cittadini ridurrà ulteriormente le emissioni “massiche” dalla ciminiera (sic!); i Sindaci torneranno dai loro concittadini con le tasche ricolme di soldi sporchi di “polveri fini” che andranno come manna dal cielo a riempire le vuote casse dei Comuni. Tutti sereni e sorridenti come se non ci fossero perdenti.
I perdenti invece ci sono e hanno il volto dei malati, dei bambini, dei vecchi e di tutta la povera gente che non ha voce in capitolo e che vede sacrificata sull’altare dell’interesse nazionale il proprio diritto alla difesa dell’ambiente e della salute.
Così va il folle mondo!
Civitavecchia, 5 luglio 2008
Coordinamento dei medici e dei farmacisti per la tutela dell’ambiente e della salute.

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"Centrale a carbone, dopo la denuncia contro l’ENEL il Comitato Cittadini Liberi diffida il sindaco di Tarquinia"


Comunicato
Il Comune di Tarquinia, fin da quando fu proposta la riconversione a carbone della centrale ENEL di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia, ha più volte deliberato all’unanimità la contrarietà a tale progetto, individuando nel carbone il combustibile fossile più pericoloso per la salute e l’ambiente. Infatti

con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 60 del 29.11.2006, approvata all’unanimità, il Sindaco e la Giunta si impegnano “ad esprimere in maniera inequivoca la contrarietà alla politica bieca delle “compensazioni” per i danni provocati al territorio dall’uso del carbone.” . Agli atti anche la deliberazione del Consiglio Comunale n. 1 del 12.04.07, approvata all’unanimità, che recita “…chiediamo ai partiti e alle coalizioni elettorali di Tarquinia che esprimano, con dichiarazioni pubbliche il loro impegno ad inserire nei propri programmi elettorali un no inequivocabile alla logica delle “compensazioni” : vanno rifiutati senza tentennamenti i soldi di chi ha scelto il carbone , per dare una mano a chi vuole mettere sotto silenzio le popolazioni inquinate accattivandosele con contributi per acquistare ambulanze, allestire centri per disabili, costruire campi sportivi, ecc,. non vogliamo i finanziamenti che puzzano di carbone” e, “impegna il Sindaco e la Giunta a rifiutare ogni tipo di contribuzione diretta ed indiretta volta a catturare il consenso con una sorta di monetizzazione del rischio a cui è sottoposta la popolazione dell’intero comprensorio”;
Considerato che le suddette deliberazioni sono tuttora vigenti e che ogni eventuale accordo sottoscritto costituirebbe libero arbitrio da parte del sottoscrittore in palese violazione di atti pubblici approvati dal Consiglio Comunale di Tarquinia nel suo ruolo di massima assise cittadina deputata a determinare gli indirizzi politico amministrativi dell’ente locale; i firmatari diffidano il Sindaco, o suo eventuale rappresentante, a sottoscrivere qualsiasi accordo e/o convenzione con la Regione Lazio, con ENEL S.p.a. e con qualsivoglia altro soggetto istituzionale e/o privato, che preveda da parte del Comune di Tarquinia l’accettazione di contributi economici comunque motivati, diretti o indiretti, correlati all’accensione o all’esercizio dell’impianto della centrale termoelettrica di Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia nella nuova conformazione a carbone.
La diffida è stata depositata oggi. Clicca qui per il testo integrale.

Comitato dei Cittadini Liberi
Per contatti: com.difesasalute@alice.it

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piero marrazzo e fulvio conti, davvero un bel quadretto


(Il buongiorno si vedeva dal mattino...)


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4 luglio 2008

Carbone pulito, mare pulito, politica pulita...Gli ossimori che gravano sulla nostra testa.

Leggete di seguito come ormai è ridotta la nostra -un tempo- bella terra.

"Mare pulito, il Lazio maglia nera. In Italia peggio soltanto la Campania. Ma i parametri Ue promuovono le coste" di Renata Mambelli (da Repubblica.it)

Una buona notizia e una cattiva, per i bagnanti di Roma e dintorni: la buona è che le acque dei mari italiani sono tra le migliori d´Europa, la cattiva è che il Lazio è al penultimo posto per la qualità del suo mare, superato, nel record negativo, solo dalla Campania.

Sono questi i dati che emergono dal rapporto "Acque di balneazione 2008" che è stato presentato ieri dal ministero del Lavoro, quello della Salute e quello delle Politiche Sociali. Un rapporto che si attendeva da tempo e che fa una fotografia delle coste e delle spiagge italiane abbastanza lusinghiera. La qualità del nostro mare risulta infatti in conformità ai parametri microbiologici indicati nella Direttiva Europea vigente e dei 5.170 chilometri di costa sottoposti a controllo, sui 7375 della costa italiana, 4.970 sono balneabili, il 96,2% del totale.

Tutto bene, dunque? Non proprio. Perché nella nostra regione, il Lazio, questa percentuale vira verso il basso e scende al 93%, a pari merito con la Calabria. Peggio sta solo la Campania, che ha solo l´81% delle coste balneabili.

Si potrebbe obiettare che è, comunque, una buona percentuale, ma questo non è poi così vero visto che molte spiagge del Lazio hanno una fama di eccellenza, e che tra esse alcune sembrano non meritare del tutto questa fama. Per chi volesse andare a controllare da vicino lo stato della spiaggia dove prende i suoi bagni il Ministero della Salute ha da oggi messo a disposizione un sito, all´indirizzo: www. collaudo. portaleacque. it.

Spulciando tra i dati pubblicati in questo sito si può avere un´immagine veritiera della qualità delle spiagge laziali e romane in particolare. La premessa è che, naturalmente, parte della costa non è balneabile a causa dei porti, dei poligoni militari (come in una zona della spiaggia di Nettuno), delle centrali, come Torrevaldaliga, e infine delle spiagge presidenziali. Detto questo, però, ci sono 20 chilometri e mezzo di spiagge, nel Lazio, che non sono balneabili a causa dell´inquinamento.


Inquinamento che in molti casi è portato dai fiumi. Ed ecco che sono proibite ad ombrelloni e bagni a Cerveteri la foce del fiume Zambra, a Fiumicino la foce del Tevere, naturalmente, ma anche dell´Arrone, a Ladispoli la foce del Fosso Vaccina e a Santa Marinella, una delle spiagge più familiari per i romani, la foce del Fosso Quartaccio, del Fosso Santa Maria Morgana, del Fosso delle Guardiole.

La questione degli scarichi di questi fossi e fiumi non è da sottovalutare perché in realtà peggiora la qualità delle acqua limitrofe, anche se queste rientrano nei parametri di non inquinate. Anche Formia patisce gli scarichi di fossi senza depuratori, come Minturno, Ponza e Sabaudia, autentiche perle del mare laziale. Non va meglio, purtroppo, per quanto riguarda la balneabilità dei laghi: il problema delle foci dei fossi penalizza anche il lago di Bolsena e quello di Bracciano.

Ma se le spiagge del Lazio lasciano a desiderare, la stessa cosa non si può dire di quelle della capitale. Sono solo due le spiagge vietate alla balneazione per i romani, infatti: una è quella che confina col fosso Pantanello, l´altra è, appunto, la spiaggia privata del presidente della Repubblica.
(03 luglio 2008)

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