No al carbone Alto Lazio

10 maggio 2011

Gli operatori turistici del Basso Jonio Reggino rigettano l'ipotesi carbone

"Fino a questo momento abbiamo ascoltato in silenzio tutta la vicenda ed il relativo dibattito sulla proposta della multinazionale svizzera di realizzare una centrale a carbone sul suolo della Ex Luichimica di Saline Joniche. Alla luce di quanto fin qui accaduto mi sembra che tutte le riunioni e i convegni politici che ci sono stati sul territorio si siano rivelati inutili ed inconcludenti per il semplice motivo che ancora oggi la Sei sta portando avanti la sua “geniale” idea di investire sul carbone nel nostro territorio. Questa è una scelta scellerata che tutti gli imprenditori turistici del

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9 maggio 2011

RIconversione a carbone Porto Tolle: oggi udienza d’appello contro il decreto di VIA

"Martedì 10 maggio, presso il il Tribunale del Consiglio di Stato a Roma, si svolgerà l'udienza d’appello contro il decreto di VIA che ha autorizzato la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle, la discussione è prevista per le ore 11,00 nell'aula della sezione VI (sesta), il tribunale si trova in p.zza Capo di Ferro n.13 - palazzo Spada

La vicenda della centrale di Porto Tolle ha recentemente conosciuto un passaggio fondamentale, quello della sentenza della Corte di Cassazione, la cui motivazione è stata depositata il 27 aprile scorso, con essa, si conclude la vicenda

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4 maggio 2011

CNR: investire in energia solare ci fa guadagnare

Fonte: ilSole24ore
"Il solare costa, ma dà anche benefici. Se si fanno due conti approfonditi si scopre che gli incentivi alle rinnovabili non sono solo un onere per la collettività. Sulla scorta di precedenti simulazioni della società di consulenza Poyry, ci ha provato su dati empirici un ricercatore del Cnr, Francesco Meneguzzo (che lavora all'Ibimet, l'istituto di biometereologia di Firenze). Sta lavorando (con un economista, Giuseppe Artizzu) sull'effettiva dinamica dei mercati elettrici in presenza di fonti rinnovabili, come l'eolico o il solare. E su fenomeni ormai conosciuti e rilevati da anni in Germania e Spagna.

In breve si tratta di questo: quando si alza il sole (o il vento) nella rete

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Obama: eliminare sgravi fiscali alle compagnie di petrolio, gas e carbone

Fonte: energia24club

Obiettivo: dirottare sulle rinnovabili i sussidi per le fonti tradizionali che superano 3,5 miliardi di dollari all'anno

"Barack Obama continua la sua battaglia contro le fonti fossili a favore delle rinnovabili: in una lettera inviata ai membri del Congresso, il presidente degli Stati Uniti ha proposto nuovamente di eliminare i sussidi miliardari all'industria petrolifera. L'appello di Obama è solo l'ultimo tentativo di convincere i repubblicani a sposare una nuova politica energetica e ambientale; la Casa Bianca, infatti, vorrebbe eliminare gli sgravi fiscali alle compagnie del petrolio, del gas e del carbone, per aumentare i fondi da destinare alle fonti alternative. Il Governo federale potrebbe così ottenere fino a 40 miliardi di dollari in più nei prossimi dieci anni per la green economy, considerando che i sussidi per le fonti tradizionali superano i tre miliardi e mezzo di dollari ogni dodici

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Canton Ticino, mobilitazione continua per alternative al carbone

"Sì a un controprogetto intelligente per l’energia elettrica (fonte: ticinolibero)

Molti cittadini vogliono abbandonare il carbone come fonte per la produzione di elettricità. Oggi l’Azienda elettrica ticinese conta di far capo a 900 GWh di energia elettrica proveniente dalla centrale a carbone di Lünen in Germania: non è poco su un totale di domanda annua di 3’000 GWh in Ticino. Lünen è una centrale voluta dal governo rosso-verde tedesco per far uscire la Germania dal nucleare, questione di grande attualità dopo l’incidente nucleare in Giappone. Si pensi che l’efficienza energetica a Lünen viene aumentata al 50% e questo è tanto a paragone del 35% delle vecchie centrali a carbone.

All’inizio di giugno il popolo ticinese dovrà votare sull’iniziativa dei Verdi, che vuole far uscire il Ticino dalla centrale di Lünen entro il 2015. Si tratta di

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10 lavoratori intrappolati in miniera di carbone messicana

Non ci stanchiamo di ripetere che carbone significa anche questo

Aggiornamento: il bilancio si aggrava

Fonte
"Sono almeno 10, secondo il sindaco di Sabinas, i lavoratori rimasti intrappolati a 50 metri di profondità nello scoppio della miniera di carbone omonima, nel Messico settentrionale. A causa di un crollo si teme per le loro condizioni.

Attualmente squadre della Protezione civile e della Croce rossa sono impegnate nelle operazioni di soccorso, anche se nessun contatto è stato ancora stabilito con i minatori, né con la proprietà – che risulta ancora sconosciuta – del sito.

Stando a un responsabile della Protezione civile, la deflagrazione è stata causata da un accumulo di gas metano nel pozzo numero 2 della miniera. Ad esso si cerca ora di accedere attraverso un pozzo parallelo, riferisce il quotidiano online El Universal.

Le miniere di carbone messicane riforniscono normalmente il mercato domestico, in particolare nei settori dell’elettricità e dell’acciaio, e sono gestite anche da soggetti piccoli o organizzazioni informali.

Vicino a Sabinas, si era verificato nel 2006 un incidente analogo, nel quale erano morte 65 persone."

29 aprile 2011

Ippocrate e l'inquinamento

Da Savonanews: Inquinamento e mortalità, il Dott. Ireo Bono a Savonanews: "colpisce il silenzio degli oncologi"

"Come cittadino e medico, specialista in Oncologia, sono grato e ringrazio il dott. Franceschi con l’associazione ‘Uniti per la Salute’, il dott. Torcello, medico, ed il dott.Fadda, biologo, con l’associazione MODA, e l’Ordine dei Medici, per l’impegno e la preparazione scientifica con cui informano la popolazione sui danni dell’inquinamento e per l’opposizione nei confronti del progetto di potenziamento, con l’uso del carbone, della Centrale elettrica Tirreno Power, per i danni determinati già fin d’ora nella popolazione, in termini di mortalità-morbilità, non solo nelle vicinanze ma anche a distanza di kilometri, per il trasporto delle micropolveri con i venti, e che aumenterebbero ulteriormente con il potenziamento della Centrale, con l’utilizzo

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CCS riducono un bel niente (ma lasciano inalterato il modello di sviluppo)

Il giornalettismo da quattro soldi continua a parlare di "riduzione delle emissioni" a proposito delle tecnologie CCS (Carbon Capture and Storage = Cattura e Stoccaggio della CO2), che permettono di SEPPELLIRE sotto terra o nelle profondità del mare EMISSIONI di CO2 provenienti da impianti industriali (solo di piccolissima taglia). Non c'è alcun taglio, a meno di sostenere che gettare la polvere sotto il tappeto equivale ad eliminarla.

Quanto alle CCS applicate alle centrali energetiche a carbone, le emissioni di nanopolveri cancerogene, tipiche della combustione del carbone, in nessun modo vengono intaccate.

Vediamo di ripassare un po' di cosa stiamo parlando, rispondendo ad alcuni tra i più frequenti questiti riguardo queste tecniche.

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25 aprile 2011

25 aprile 1945, i partigiani rompono l'occupazione nazifascista

Dal Corriere: 25 aprile, un antidoto all’indifferenza
"Non è stato solo il Terzo Reich a proclamarsi e a credersi destinato a durare mille anni, anche se è durato solo dodici, meno del mio scaldabagno. Ogni potere, soprattutto ma non solo quello totalitario, ogni civiltà, ogni sistema di valori e di costumi si vogliono e si ritengono definitivi; siamo inclini a scambiare il presente, l’assetto delle cose che ci circondano, per l’eterno, qualcosa che non può cambiare. In questo senso, siamo quasi tutti ciechi conservatori, incapaci di credere che il nostro mondo—la politica, le gerarchie sociali, gli usi, le regole — possa mutare. Se nell’ottobre del 1989 qualcuno ci avesse detto che il muro di Berlino sarebbe presto caduto, lo avremmo preso per un ingenuo sognatore. Forse chi ha il senso religioso dell’eterno è più protetto dalla supina adorazione idolatrica di quel momento di tempo in cui

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Chiarezza sulle emissioni di TVN, iniziativa di Tarquinia Democratica

"La preoccupazione per l’inquinamento ambientale ed i conseguenti rischi per la salute pubblica sono temi che sempre e comunque interessano e coinvolgono i cittadini di Tarquinia: l’ennesima prova giunge dal successo dell’iniziativa popolare promossa e coordinata nelle ultime due settimane da Tarquinia Democratica, mirata a proporre al consiglio comunale della città una deliberazione che autorizzi e deleghi il sindaco Mauro Mazzola a presentare esposto alla Procura di Civitavecchia.

L’obiettivo? Ottenere informazioni sulle omissioni relative ai report annuali dei dati delle emissioni degli inquinanti allo stato di vapore della centrale

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VadoLigure, subdola propaganda pro-carbone ogni Santo giorno

Da Savona News
"Eran passate da poco le nove del mattino quando tendendo l'orecchio alla radio cogliamo alcuni passaggi di una "rubrica" dal nome importante: "Energia e Ambiente"...

Tocca purtroppo constatare che la propaganda di Tirreno Power sul territorio non si ferma neppure a Pasqua. Eran passate da poco le nove del mattino quando tendendo l'orecchio alla radio cogliamo alcuni passaggi di una "rubrica" dal nome importante: "Energia e Ambiente".

Bastano pochi secondi però per rendersi conto che è uno spazio "offerto" guardacaso da Tirreno Power, che non perde occasione, anche sui mezzi di divulgazione locale, di farsi propaganda senza contraddittorio.

Nell'ambito

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