No al carbone Alto Lazio

29 novembre 2007

Salute e inquinamento: spese e risarcimenti

Riceviamo e pubblichiamo:

"Per una data fonte di emissione, quale essa sia, una volta in possesso di dati quali NOx, SO2, PM 10 (le polveri PM 10 sono circa il 70 % di quelle totali, Guidelines for Air Quality, WHO, Geneva, 1999) e CO2, oggi è possibile quantificare economicamente i danni alle persone ed all’ambiente grazie ad un software dedicato della Commissione Europea (http://www.externe.info).

Per le fonti inquinanti non mobili i dati sulle emissioni possono essere ottenuti consultando online l’Inventario Nazionale delle Emissioni e delle loro Sorgenti (APAT: INES - EPER - http://www.eper.sinanet.apat.it/site/it-IT/).

L’emissione annuale, per esempio, di oltre 3.000 tonnellate di ossidi di azoto, altrettante di zolfo e di oltre 350 tonnellate di PM 10, sono responsabili in Italia di un costo per la società di circa 8.390.000 euro per la mortalità e di 4.180.000 euro per le malattie. Come si può osservare nella tabella allegata non citiamo le ulteriori spese per la mortalità e la morbilità in Europa, i milioni di euro persi per i danni alle cose ed, infine, i 204 milioni di euro per le emissioni di oltre 10.000.000 di tonnellate di CO2 (Capros, P. and Mantzos, L. (2000). Kyoto and technology at the European Union: costs of emission reduction under flexibility mechanisms and technology progress, Int. J. Global Energy Issues, 14, pp. 169 -183). Il costo totale dopo decine d’anni di attività di un impianto è altissimo.

Tuttavia, i dati più impressionanti sono le spese per la mortalità e per la cura delle malattie. Non lo sono di per se ma per l’infinito dolore che le accompagna. E’ il dolore della perdita della propria vita, l’angoscia della sofferenza nel veder un figlio andarsene, lo strazio della mancanza di una persona cara. I loro lamenti e le loro grida ci spingono, non perché medici, ma perché esseri umani a continuare a combattere l’infamia e l’arroganza di chi, illuso, pensa di poter continuare impunito a rubarci l’aria che respiriamo. "


Medici per l’Ambiente dell’Alto Lazio

Leggi tutto il post...

28 novembre 2007

I veri ecobugiardi Vol.1: la pubblicità ingannevole di Sorgenia.


Inauguriamo con questo post la rubrica "I veri ecobugiardi": uno spazio di informazione che ci pare necessario proporre vista la progressiva diffusione mediatica di questo neologismo, "ecobugiardi". Un termine a volte usato a mò di clava dai vari filo-carboniani contro quelli che definiscono catastrofisti in malafede: cioè quanti sono impegnati a vario titolo nella lotta per impedire lo scempio dell'ambiente di vita nostro e delle generazioni future, e per mostrare che le alternative esistono. Ovviamente questo carattere di alternatività risulta piuttosto indigesto ai soggetti interessati allo sfruttamento del business energetico sporco, i quali certo non gradiscono il fastidio provocato da chi si oppone ai loro disegni.

Ebbene, ecco subito spuntare un esempio di quelli che a nostro parere sono I VERI ECOBUGIARDI. Ormai saranno pochi quelli che non si siano imbattuti in qualche spot di Sorgenia, in cui l'azienda si descrive come attenta all'ambiente, in quanto produttrice di energia pulita. Vediamo cosa ne pensa l'esimio prof. Stefano Montanari:


Ma ci lasciamo fregare proprio da tutti?
IL BLOG DI STEFANO MONTANARI - mercoledì 28 novembre 2007


Qualora non ci bastasse, potremmo rinverdirci la memoria anche cliccando qui.

Chissà, magari un giorno qualche multinazionale potrebbe provare a brevettare l'espressione "energia pulita", per poterla poi sfruttare e declinare nei modi che riterrebbe più opportuni. Ma fino a che quel giorno non verrà, noi utenti -quando non lo Stato...per carità- potremmo provare ad alzare la testa contro chi impunemente ci propone bugie su bugie, a nostro danno. In questo caso addirittura tentando di intercettare la crescente sensibilità ecologista, spacciando pubblicità ingannevoli. Tutto questo mi ricorda da vicino la politica della sinistra, che prima si fa eleggere proclamando intenti ecologisti, per poi proporre menzogne e carbone, peraltro senza un vero progetto. Kyoto è sempre più lontano, ma qualcuno definisce noi "ecobugiardi".

A proposito di queste analogie tra le pubblicità ingannevoli e la politica energetica di questa sinistra, dobbiamo sapere che "i proprietari di Sorgenia" sono anche gli stessi che mantengono un fitto silenzio mediatico sulle nostre lotte per l'adozione di un modello di sviluppo ecosostenibile, contro il carbone. Ma guarda caso... A chi ci riferiamo? A De Benedetti, proprietario del quotidiano La Repubblica, di cui abbiamo già avuto modo di parlare.

Cogliamo l'occasione per ricordare a quanti ci bollano in modo disonesto come "popolo dei no a tutto", che noi abbiamo delle alternative ben chiare in mente rispetto agli oggetti del nostro dissenso. Bollarci come popolo dei no serve a mettere in ombra le nostre proposte. Risparmio ed efficenza energetica (a cominciare dalla messa al bando delle lampadine incandescenti come in altri Paesi), investimenti e incentivi seri nell'energia del futuro, quella rinnovabile, sono proposte chiare semplici e praticabili, molto più di quanto si voglia far credere.


Leggi tutto il post...

Il gigante Google investe in energia pulita (altro che carbone!)



Sul sito del quotidiano LaStampa (vedi qui) è apparsa questa notizia:

Una buona notizia. Google si impegna per l'ambiente. E lo fa, ovviamente visto che dichiara di credere nel capitalismo "buono", attraverso una nuova opportunità di business: creare energia da fonti rinnovabili non inquinanti per alimentare i data center in tutto il mondo.


Aggiornamento al 29/11/07: nel frattempo anche altre testate giornalistiche hanno dato qualche rilievo alla notizia:







Leggi tutto il post...

27 novembre 2007

Arsenico, comunicato Nocoke

Riceviamo e pubblichiamo:

"ARSENICO MALE COMUNE

I comitati dei Medici dell'Alto Lazio non ne possono più e dopo l'esposto presentato un anno fa tornano in Procura per consegnare nuovi documenti. Anche i No-Coke chiedono il rispetto della salute degli operai e dei cittadini e vogliono sapere perchè in questo territorio non sia rispettata la legge. Il Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo si unisce alla protesta.

27 novembre- Sono stati presentati nuovi documenti alla Procura della Repubblica di Civitavecchia ad integrazione dell'Esposto presentato un anno fa da numerosi comitati ed associazioni sull'obbligo dello screening periodico per l'arsenicosi cronica in tutti coloro che hanno lavorato, lavorano e lavoreranno vicino ad impianti che bruciano carbone o olio combustibile; indagine indispensabile per le alte emissioni di arsenico, semi-metallo che viene veicolato dalle polveri di un diametro decine/centinaia di volte il milionesimo del metro. Il controllo della esposizione deve essere fatto, secondo i dati scientifici più recenti, su frammenti di unghie.

L'importanza del problema viene sottolineata dai risultati di uno studio effettuato da ricercatori della University of California, Berkeley, e la Pontificia Universidad Católica de Chile di Santiago e recentemente pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, 6, 2007. Le conclusioni alle quali sono giunti gli autori mettono in evidenza che il rischio di avere un cancro al polmone o alla vescica dopo l'esposizione cronica all'arsenico rimane per decenni.

Alla Procura è stata anche consegnata l'interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri del Senatore Rossi, su questo tema, e Ia comunicazione della Commissione Europea che conferma l'obbligo del controllo e rimane in attesa dell'intervento degli organi istituzionali interessati.

I No-Coke plaudono all'iniziativa dei medici: "dov'è finito - tuonano in coro - l'obbligo di screening per l'arsenicosi cronica in tutti coloro che lavorano vicino ad una centrale ad olio combustibile o a carbone? E cosa sta accadendo alla salute di noi cittadini? Perché non viene fatta rispettare la legge?

Il Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo si unisce alla protesta e, auspicando che anche i medici locali prendano un posizione in merito, preannuncia iniziative volte alla sensibilizzazione della popolazione residente e delle autorità competenti affinchè venga fatto rispettare l'obbligo dello screening sui lavoratori e tutelato il diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione, nell'interesse dei cittadini e degli stessi addetti dell'impianto.

nocoketarquinia.splinder.com
"

Leggi tutto il post...

Kamikaze sur tirreno - Civitavecchia is burning

Questa "frangetta" di "Kamikaze sur tirreno" può essere ben utile per permettere ai non-civitavecchiesi di comprendere la cultura del civitavecchiese medio. E acquisire qualche indizio per scoprire i motivi che stanno alla base della sudditanza all'Enel di questa città, e della sua dilagante diffusa ignoranza civile. Non molto lontano dalla media italiana, del resto.

Esistono anche grandi eccezioni, anche se ovviamente trovano altrove lavoro, riconoscimento, fama; salvo poi essere scoperti, eventualmente, anni dopo (ultimo esempio in ordine di tempo: la produzione del film "Il lato chiaro", vedi http://www.orsomandofabrizio.com/latochiaro/. Nemo profeta in patria? Civitavecchia, e l'Italia, non possono permettersi di scherzarci su.



Leggi tutto il post...

Comunicato Nocoke sull'azione del 26/11/07



Cinque climbers si sono arrampicati su una delle gru del cantiere e hanno aperto uno striscione che raffigura un paio di mutande e lo slogan “Kyoto: Italia in mutande” e altri striscioni più piccoli con scritto “no carbone” e “stop CO2”.
Per fermare la protesta è stata messa in pericolo la vita di un’attivista polacca facendo muovere la gru dell’ENEL mentre la ragazza si arrampicava.

[apprendiamo da www.maremmaoggi.it che l'Enel che si debba imputare a un colpo di vento il movimento della gru; tuttavia chi scrive, presente all'azione presso il porto di Civitavecchia, può assicurare che si è trattato di una giornata con clima quasi estivo, calma piatta e neanche una bava di vento. Viene quindi da sospettare fortemente di questa "scusa" in merito all'accaduto. Ndr.]

“L’Italia, con le attuali misure adottate, si appresta a fallire miseramente gli obiettivi di Kyoto e la centrale di Civitavecchia aggrava ulteriormente il ‘deficit ambientale’ dell’Italia di oltre 10 milioni di tonnellate di CO2 all’anno” spiega Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace. Infatti, la centrale di Civitavecchia, che secondo Enel entrerà in funzione entro il 2008, emetterà oltre 10 milioni di tonnellate di CO2 che si aggiungono all’attuale quantità da ridurre per raggiungere gli obiettivi di Kyoto, oggi stimata in 103 milioni di tonnellate (Mt).
L’Italia si troverà al 2012 maggiori emissioni di circa 50 milioni di tonnellate di CO2 rispetto all’obiettivo di Kyoto.”
Continuando così l’Italia sarà costretta a comprare “crediti” all’estero invece di investire risorse nell’economia nazionale.

Nel frattempo stiamo dando noi stessi contro il mostro di Civitavecchia: 5.000.000 t/anno di carbone, 8.000.000 mc/h di fumo con la dispersione di un'elevata quantità di polveri ultrasottili cariche di metalli pesanti.

In questo momento, senza centrale a carbone, 11 gruppi a gas (1800 MW) e 5 gruppi a olio combustibile (3200 MW) per complessivi 5000 MW, sono installati a Civitavecchia e Montalto di Castro a disposizione delle società elettriche.

A Civitavecchia, come a Tarquinia patologie come le leucemie sono ormai consuete, i tumori invadono l'esistenza delle famiglie e da Montalto arrivano voci tremende a proposito di gravissime patologie nei bambini.

Ciò nonostante questo territorio è stato dato in pasto all'opinione pubblica come affetto dalla sindrome di quelli che non vogliono niente nel proprio giardino. Abbiamo denunciato il ministro Bersani per non aver riaperto la conferenza dei servizi, come richiesto dal ministro dell'Ambiente, dal ministro della Salute, dal presidente della Regione, dai sindaci del comprensorio inquinato e dai presidenti delle Province di Roma e Viterbo ( la denuncia è visionabile sul sito www.nocoketarquinia.splinder.com) Continueremo le nostre iniziative per far emergere contraddizioni e responsabilità delle istituzioni e i pericoli e le menzogne su cui è fondata la “riconversione a carbone pulito” della centrale di Civitavecchia.

A fine luglio è bastato che Bersani dicesse ad Enel: sei in difetto di comunicazione con le popolazioni (da interpretare: guarda che la storia del carbone pulito non regge più) ed Enel ha prontamente abbattuto gli inquinanti del 30% e giocato la carta del confinamento della CO2, nel tentativo di far passare l'idea che la centrale a carbone sia già dotata di una tecnologia che invece, per sua stessa ammissione uscirà dalla fase sperimentale solo nel 2012.

Siamo qui anche per chiedere di nuovo risposte in merito alla grande voragine che viene scavata a largo di Civitavecchia.
Vogliamo legalità e rispetto per la salute dei cittadini.


Movimento Noocke - Nocoke Tarquinia http://nocoketarquinia.splinder.com

Leggi tutto il post...

26 novembre 2007

Azione Greenpeace a Civitavecchia, contro il carbone e per una politica energetica responsabile

© Greenpeace
Vietata l'archiviazione e la vendita. Guarda la Copyright policy per ulteriori informazioni.
ID Immagine: 1573452





Uno sforzo concreto ed immediato per incentivare lo sviluppo e l'impiego su larga scala delle energie pulite, un taglio immediato delle emissioni di CO2 che portano l'Italia lontana da Kyoto, un impegno per l'efficenza ed il risparmio energetico. Questo è quanto chiedono i cittadini che oggi con Greenpeace hanno partecipato alla "Photo Action" sotto documentata, "In mutande per Kyoto". Poche ma incisive misure sarebbero sufficienti in tempi brevissimi per permettere di risparmiare l'equivalente dell'energia prodotta dalla convertenda centrale Enel.



"...Otto climber sono saliti questa mattina all'alba su una delle gru del cantiere della centrale Torre Valdaliga Nord per protestare contro la riconversione a carbone dell'impianto, di proprietà dell'Enel.
Per fermare la protesta, Enel ha messo in pericolo la vita di una nostra attivista, Magdalena, facendo muovere la gru proprio mentre la ragazza si arrampicava. Magdalena è arrivata dalla Polonia per partecipare a questa azione

[...]
Occorre fare immediatamente marcia indietro sul carbone, a Civitavecchia, come in Sardegna. E puntare sulle rinnovabili. Serve inoltre un vero e proprio Piano Marshall per l'efficienza energetica che preveda l'introduzione di standard minimi di efficienza in tutti i settori, ad esempio con la messa al bando delle lampadine a incandescenza."



Altre immagini della giornata (da Greenpeace.it):








Leggi tutto il post...

Integrazioni all'esposto sul rischio arsenicosi negli operai

Riceviamo e pubblichiamo

Venerdì scorso sono stati presentati nuovi documenti alla Procura della Repubblica di Civitavecchia ad integrazione dell’Esposto presentato un anno fa da numerosi comitati ed associazioni sull’obbligo dello screening periodico per l’arsenicosi cronica in tutti coloro che hanno lavorato, lavorano e lavoreranno vicino ad impianti che bruciano carbone o olio combustibile; indagine indispensabile per le alte emissioni di arsenico, semi-metallo che viene veicolato dalle polveri di un diametro decine/centinaia di volte il milionesimo del metro. Il controllo dell’esposizione deve essere fatto, secondo i dati scientifici più recenti, su frammenti di unghie.

L’importanza del problema viene sottolineata dai risultati di uno studio effettuato da ricercatori della University of California, Berkeley, e la Pontificia Universidad Católica de Chile di Santiago e recentemente pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, 6, 2007. Le conclusioni alle quali sono giunti gli autori mettono in evidenza che il rischio di avere un cancro al polmone o alla vescica dopo l’esposizione cronica all’arsenico rimane per decenni.
Alla Procura è stata consegnata l’interrogazione al Senato del Senatore Rossi su questo tema e l’Intervento della Commissione Europea che conferma l’obbligo del controllo e rimane in attesa dell’intervento degli organi istituzionali interessati.

Medici per l’Ambiente dell’Alto Lazio

Leggi tutto il post...

23 novembre 2007

Azione Greenpeace a Cagliari. Sacchi di carbone per Soru

Fai clic qui per il comunicato intero.

Lo scorso settembre Greenpeace ha inviato una lettera alla Regione Sardegna per chiedere che il Piano Energetico Ambientale (PEARS) venga completamente ripensato in modo da garantire il massimo sviluppo dell'eolico e delle altre rinnovabili, e accantonare i progetti di espansione del carbone a Fiumesanto e nel Sulcis per ridurre le emissioni regionali di gas serra.

"Nessuna risposta alle nostre richieste è mai arrivata.
Soru ha invece chiesto che i contributi CIP6 per le fonti rinnovabili vengano dati al carbone nel Sulcis,
perpetuando lo scandalo delle assimilate a cui il Governo sta a fatica ponendo rimedio" denuncia Tedesco. "Nel caso il Governo pensasse di incentivare con i soldi per le rinnovabili lo sviluppo del carbone nel Sulcis, Greenpeace presenterà ricorso alla Corte di Giustizia europea".

La Sardegna è la Regione più ventosa d'Italia e bloccare l'eolico qui significa compromettere lo sviluppo delle rinnovabili in tutta Italia. Entro il 2012 la Sardegna potrebbe trarre dal vento la metà dell'energia elettrica di cui ha bisogno, raggiungendo la tanto acclamata indipendenza energetica. Per fare questo basterebbe solo il 3 per cento del territorio sardo.

Da un recente sondaggio condotto da ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) e Greenpeace, risulta che il 90% dei Sardi non è contrario all'eolico, e il 60% pensa che l'eolico sia un'opportunità positiva per la Sardegna. L'Isola potrebbe effettivamente diventare leader nello sviluppo delle rinnovabili nel Mediterraneo, creando un bagaglio di competenze e professioni a livello locale per una nuova "occupazione pulita".

"Pochi giorni fa l'IPCC ha presentato il quarto rapporto sui cambiamenti climatici - spiega Tedesco - il tempo a nostra disposizione per evitare i peggiori impatti sta velocemente esaurendosi. Le emissioni mondiali di gas serra devono essere stabilizzate al 2015 e occorre una rivoluzione energetica pulita fondata su rinnovabili ed efficienza energetica. Il carbone non può avere spazio nel nostro futuro".

Domani sabato 24 novembre la nave "Artic Sunrise" di Greenpeace, attraccata al porto di Cagliari, sarà aperta al pubblico per visite.


Grazie a Roberto Pirani - Rete naz. Rifiuti Zero per la segnalazione



Leggi tutto il post...

carbone, mercurio, pesca: comunicato alla cittadinanza


Riceviamo e pubblichiamo:



"Il Coordinamento dei Medici non desiste dal proprio impegno civico di tutela della salute degli ignari cittadini ormai stanchi di lottare contro la gioiosa macchina da guerra (meglio, da inquinamento) targata, all’inizio, Marzano - Storace - De Sio ENEL e, ora ,Bersani - Marrazzo -Gasbarra - Enel. Non ci arrendiamo perché è nostro diritto/dovere fungere da movimento che attua la vera “sussidiarietà”, visto che anche i partiti fiaccamente ambientalisti (ci riferiamo ad alcuni equilibristi verdi, ai sussiegosi diessini, ad alcuni cattolici all’acqua di rose… stavamo per scrivere “all’acqua santa”… ma la blasfemia non è nel nostro stile) stanno a guardare senza porre in essere azioni incisive a difesa della salute (e dell’ambiente) del popolo inquinato.

Del resto, l’art. 5 del codice di deontologia medica ci obbliga a “promuovere una cultura civile…tesa allo scopo di garantire la fruizione d’un ambiente vivibile”.

A tal proposito (visto che gli organi istituzionali a ciò deputati tacciono colpevolmente) vogliamo segnalare un altro pericolo inquinante che incombe sul settore ittico, strettamente legato alle ricadute sulle acque marine di sostanze tossiche disperse nell’aria (ma, poi, ineluttabilmente assorbite dai pesci di cui ci alimentiamo) per la combustione del carbone delle centrali termoelettriche.

Le fonti scientifiche alle quali attingiamo sono:



  1. la FISAP = Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee;

  2. l’Università della Tuscia, i servizi veterinari della Asl Rm/F, l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Toscana e Lazio;

  3. l’Università di Pittsburg in Pennsylvania USA.

Ebbene: le evidenze tossicologiche dovrebbero indurre i nostri Governanti ad essere più cauti (rispettando, almeno una volta, il Principio costituzionale di precauzione!) e a porre in essere norme cogenti di politica sanitaria e ambientale (invece di “concedere deroghe sui trialometani” o su altri delicati settori della prevenzione collettiva).

Ecco le evidenze:

A) nel pescato della costa di Santa Marinella si è riscontrato un tasso di mercurio superiore alla norma (che è 0,5 mg/kg), e la presenza di Pcb (considerati tossici non desiderabili);

B) nel pescato di acque vicine a centrali a carbone di Pittsburg è stato rinvenuto nel tessuto dei pesci un alto contenuto di mercurio e selenio.

Quelli i dati e queste le considerazioni :




  • l’ingestione di pesce contaminato da mercurio aumenta il rischio infantile di ritardo mentale, difficoltà d’apprendimento, difettoso sviluppo neurologico, defict del linguaggio, della motorica, dell’attenzione e della memoria (sembra che alcune malformazioni congenite vengano facilitate da tale metallo tossico);



  • l’ingestione di pesce al mercurio causa danni neurologici e cardiovascolari anche negli adulti .


Vogliamo ricordare agli Organi Istituzionali di tutela che già nella VIA (ch’è parte integrante del Decreto di autorizzazione alla conversione a carbone di TVN) c’è scritto a chiare lettere che la combustione del carbone “aumenterà le emissioni di mercurio del 50%” e che “c’è perplessità riguardo al fatto che le emissioni di mercurio possano essere contenute nel valore di legge “(che è di 0,8 microgrammi per metro cubo di emissioni al camino).


I nostri padri latini dicevano “Intelligenti pauca” (cioè: per chi comprende il problema servono poche parole). Noi parliamo di pericolo immanente di inquinamento da molti anni e abbiamo scritto e detto molte parole scientificamente ineccepibili. A quanto pare, dentro le Istituzioni e nel mondo dell’economia politicizzata esistono pochi “intelligenti”!


Che Dio ce la mandi buona… visto che Bersani e compagnia carbonifera cantante ce la mandano decisamente cattiva… e cattiva assai!"



Coordinamento dei Medici per la difesa della salute e dell’ambiente.


Civitavecchia, 23 novembre 2007

Leggi tutto il post...

22 novembre 2007

Appuntamento sotto la Arctic Sunrise, in MUTANDE NERE!


"Greenpeace lancia l'iniziativa "In mutande per Kyoto". L'Italia è in forte ritardo sugli obiettivi di Kyoto. Per protestare contro le inadempienze del Governo italiano, Greenpeace invita tutti a partecipare alla foto action "in mutande" a bordo del suo storico rompighiaccio, Artic Sunrise. Ci metteremo tutti in mutande per ricordare al Governo che con questa politica non andiamo da nessuna parte, tanto meno a Bali – dove, a dicembre 2009, si terrà il nuovo vertice sul clima delle Nazioni Unite [...]

L'appuntamento è per lunedì 26 novembre, ore 9.30, porto di Civitavecchia, sotto la prua della Artic Sunrise."

Indicazioni pervenute da Greenpeace:

"La photo-action avrà come obiettivo la denuncia all'opinione pubblica che il nostro governo è assai lontano dal raggiungimento degli obbiettivi di Kyoto, che non abbiamo una piano energetico nazionale che possa reggere in termini di efficienza ed energie rinnovabili, e che possa invertire la tendenza all'uso ed alla dipendenza dalle fonti fossili. Di conseguenza, noi italiani, ci ritroviamo tutti in mutande!!

Le istruzioni per l'uso sono poche e molto semplici:
- data, orario e luogo di ritrovo: lun. 26/11/07, ore 09:30, sotto la prua della nave Arctic Sunrise c/o molo 6 - porto di Civitavecchia.

Cosa portare: è importante che riusciate a portare un paio di mutande NERE. L'impatto di una mutanda nera su un corpo bianco è sicuramente una componente che non possiamo sottovalutare e che darà un valore aggiunto alla fotografia(se proprio non le avete e non riuscite nemmeno a comparle, non rinunciate alla fotografia e venite con le vostre mutande preferite). Un paio di ciabatte, un accappatoio..."


Leggi tutto il post...

21 novembre 2007

Nuovo importante appuntamento: vedi www.nuovomunicipio.org

Assemblea Nazionale degli Enti Locali promossa dalla Rete del Nuovo Municipio: quest'anno si svolgerà a Roma dal 23 al 25 novembre. In ogni caso, orari, programma e luoghi d'incontro sono consultabili sul sito della Rete *www.nuovomunicipio.org*

Importante la nostra presenza alla tre giorni, e soprattutto all'assemblea dei movimenti che si terrà venerdì 23 dalle ore 17.00 alle ore 19.00 presso la sede dell'XI Municipio in via Benedetto Croce. L'assemblea dal titolo "Movimenti e Partecipazione, Vertenze Territoriali e Conflitti" sarà l'occasione per un confronto senza filtri sulla necessità di accorciare la "filiera" della rappresentanza o, in altre parole, per valutare la possibilità di procedere a quella "cessione di sovranità" di cui da tempo si discute senza risultati significativi.

Leggi tutto il post...

Carbone e mercurio: danni al sistema nervoso e pericolo per il settore ittico



"I risultati di uno studio presentato il 7 novembre scorso al Congresso Annuale dell'American Public Health Association, svoltosi a Washington, D.C., mettono in guardia contro il consumo di pesce proveniente da acque vicine a centrali a carbone (1).

Lo studio è stato effettuato a Pittsburgh, Pennsylvania, USA, in un'area situata lungo la direzione dei venti prevalenti rispetto ad una centrale a carbone. Gli studiosi hanno trovato nel tessuto dei pesci di questa zona un alto contenuto di mercurio e selenio, due ben noti inquinanti emessi dalla combustione del carbone.

Di particolare interesse è il fatto che, nel caso di emissioni importanti, l'inquinamento interessava anche aree verso le quali non spiravano i venti prevalenti.

I ricercatori hanno messo in evidenza come l'ingestione di pesce contaminato da mercurio avrebbe aumentato di molto il rischio di danni neurologici nei bambini quali ritardo mentale, difficoltà di apprendimento, ritardo dello sviluppo neurologico, deficit del linguaggio, della funzione motoria, dell'attenzione e della memoria.

L'ingestione di pesce "al mercurio" può causare oltre a danni neurologici, malattie cardiocircolatorie e malformazioni congenite.

Non è possibile valutare la quantità di mercurio che, in seguito alla combustione del carbone, una delle fonti più importanti di inquinamento da mercurio, verrà immessa nell'aria in forma ossidata ed in forma elementare. La prima porrà un rischio di inquinamento da mercurio per le popolazioni che risiedono in un raggio di centinaia di km dalla centrale a carbone; le emissioni di mercurio in forma elementare causeranno invece un danno su scala mondiale (U.S. Department of Energy National Energy Technology Laboratory - Five Year Research Plan on Fine Particulate Matter in the Atmosphere. FY2001-FY2005).

Nel decreto di Valutazione di Impatto Ambientale che ha autorizzato la conversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia si afferma: "Con la centrale a carbone ci sarà un aumento del 50 % delle emissioni di mercurio"...e... "Si esprime perplessità riguardo al fatto che le emissioni di mercurio possano essere effettivamente contenute nel valore dichiarato di 0.8 microgr/Nm3". Nonostante le tecnologie applicate, infatti, il carbone può contenere fino a 150 volte la quantità di mercurio presente nell'olio combustibile (European Commission - Ambient Air Pollutio By Mercury Position Paper).


CI RIVOLGIAMO ALL'INDUSTRIA ITTICA AFFINCHÉ INTERVENGA PRESSO IL MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE PER CHIEDERE LA RIAPERTURA DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI, AL FINE D' INCLUDERE NELLA VALUTAZIONE D' IMPATTO AMBIENTALE I DANNI ECONOMICI AL SETTORE DELLA PESCA CHE POTREBBERO DERIVARE DALLA CONVERSIONE A CARBONE.


I DANNI AL SISTEMA NERVOSO IN SVILUPPO CAUSATI DAL MERCURIO AVREBBERO DOVUTO FAR RIFLETTERE PROFONDAMENTE SULL'USO DEL CARBONE


Per approfondire su mercurio ed ingestione di pesce contaminato:
Proceedings of the Sept. 2007 National Forum on Contaminants in Fish

http://www.epa.gov/waterscience/fish/forum/2007/pdf/section2d.pdf
"Higher Levels Of Pollutants Found In Fish Caught Near A Coal-fired Power Plant"


Medici per l'Ambiente dell'Alto Lazio


Leggi tutto il post...

20 novembre 2007

RUBBIA all'EUROPARLAMENTO: puntare sulle RINNOVABILI


(ANSA) - BRUXELLES, 19 NOV - Occorre fare di piu', anche in termini di investimenti e di risorse per aumentare la presenza delle rinnovabili nel pacchetto energetico e l'Europa deve darsi da fare se vuole mantenere la sua posizione all'avanguardia anche grazie agli obiettivi che si e' data di qui al 2020. E' questo il messaggio che il premio nobel per la fisica Carlo Rubbia e' venuto a portare al Parlamento europeo per un incontro della commissione speciale sul cambiamento climatico. Rubbia, in una conferenza stampa con Guido Sacconi (Pse) presidente e Karl Heinz Florenz (Ppe) relatore della commissione, ha decisamente preso le distanza dalla possibilita' di ''catturare e sequestrare'' la Co2 per le energie fossili, una tecnica allo studio a livello europeo e conosciuta con l'acronimo inglese di Ccs. ''E' come dice il famoso detto italiano 'avere la moglie ubriaca e la botte piena'. Considerando che un'auto produce in un anno una quantita' di Co2 quattro volte il suo peso pensare di mettere tutto questo sotto terra e' rimuovere il problema non eliminarlo'', ha osservato Rubbia. Inoltre, ha segnalato, ''pochi sanno che per essere riassorbita nella biosfera la Co2 richiede 35.000 anni. Quindi se vogliamo 'sequestrarla' dobbiamo farlo per un tempo estremamente lungo ed e' un problema enorme''. Occorre puntare invece sulle rinnovabili, ha spiegato Rubbia, e soprattutto il solare, ma per fare questo ancora ''manca la volonta' politica''. Un problema presente in Italia, dove, ha spiegato il premio Nobel, da anni non e' stata adottata la norma per inserire fra le energie verdi anche il solare termodinamico. ''Se ci vogliono cinque anni per firmare un decreto...'', ha osservato Rubbia. Per quanto riguarda il nucleare, secondo l'ex direttore del Cern, sara' una parte essenziale del pacchetto energetico, ma non nella forma attuale. ''Il nucleare di domani non avra' nulla a che vedere con quello di oggi'', ha segnalato il premio Nobel indicando che il lavoro della ricerca dovra' andare proprio in questa direzione. Per quanto riguarda i biocarburanti, Rubbia ritiene che siano una ''ottima soluzione'', se la loro produzione viene separata da quella alimentare e se si produrranno automobili che ''fanno 100km con tre litri''. Il premio Nobel ha anche risposto agli scettici del cambiamento climatico e a coloro che dubitano dell'allarme. ''Noi su questo pianeta ci siamo e anche se ci possono essere margini di errore, non prendere posizione in modo convinto sarebbe un grave errore'', ha osservato il premio Nobel, sottolineando che rispetto a quando era bambino ''ci sono quattro volte il numero di persone sulla terra e l'uso dell' energia e' aumentato di 16 volte''. ''Si tratta di una profonda logicita' ed evidenza. Non possiamo pensare che la popolazione cresca di un fattore quattro e il consumo energetico di un fattore 16 e pretendere che il pianeta faccia finta che nulla sia successo'', ha sottolineato Rubbia. ''Ignorarlo sarebbe incoerente col nostro senso di responsabilita' verso le future generazioni''. (ANSA). CLG
19/11/2007 19:52

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati

...e l'Italia è troppo indietro sullo sviluppo delle energie rinnovabili

(ANSA) - BRUXELLES, 19 NOV - L'Italia e' indietro sulle energie rinnovabili rispetto ad altri paesi europei come la Spagna, anche perche' mancano gli strumenti legislativi per incentivarne la produzione. E' quanto ha affermato Carlo Rubbia, premio Nobel per la Fisica, conversando con i giornalisti a margine di un seminario organizzato al Parlamento europeo dalla commissione temporanea sul cambiamento climatico. Rubbia ha segnalato che in generale troppo poco viene fatto per le rinnovabili, in particolare per l'energia solare. ''Il fotovoltaico in tutto il mondo rappresenta quanto prodotto da una sola centrale nucleare'', ha spiegato l'ex direttore del Cern. ''Quando ero all'Enea l'Italia era partita, bene ma ora e' sicuramente dietro ad altri paesi come la Spagna, dove c'e' un' industria nel solare e nell'eolico'', ha spiegato Rubbia. ''In Italia non esistono norme legislative sufficientemente valide per incoraggiare l'industria ad essere competitiva'', ha osservato il fisico. ''Finora ne' i ministri precedenti ne' Bersani hanno firmato il decreto per riconoscere il solare termodinamico come energia verde'', ha spiegato il premio Nobel. (ANSA). CLG
19/11/2007 16:50

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati

Leggi tutto il post...

19 novembre 2007

Qualcuno vorrebbe bruciare anche rifiuti a TVN

"CIVITAVECCHIA - In città il quarto impianto regionale che dovrà bruciare i rifiuti trattati? Possibile, stando a quanto si vocifera ultimamente alla Pisana. Il capogruppo alla Regione Lazio dei Socialisti Riformisti, Donato Robilotta, parla chiaro: «In questi giorni è sempre più insistente la voce dell’utilizzo della centrale a carbone di Civitavecchia, insieme al cementificio di Guidonia, come co-combustione di rifiuti, cioè quanto di più inquinante possa esserci oggi». E nonostante un’interrogazione in merito, né il presidente Marrazzo né l’assessore all’Ambiente Zaratti avrebbero risposto ed escluso la possibilità. A dir la verità anche dall’Enel, al momento, non ci sarebbe una vera e propria smentita. Dall’ufficio stampa dell’Azienda, infatti, affermano che al momento la priorità è quella di portare a termine i lavori di riconversione nei tempi stabiliti «ma è difficile ora poter dire cosa avverrà tra un anno - hanno aggiunto - noi siamo a disposizione per ogni eventuale ipotesi, da discutere comunque con il Comune e con il comprensorio. Se e quando verrà presentata ufficialmente la richiesta si vedrà». Finora infatti non ci sono stati approcci concreti e trattative, sia ufficiali che ufficiose, tra Enel e Regione Lazio..."

Fonte: Civonline.it, clicca qui per l'articolo intero.

...Mentre ad Anguillara parte la differenziata e la raccolta porta a porta:

ANGUILLARA - “Siamo ad un passaggio cruciale. Si tratta di superare la logica della discarica per abbracciare la riduzione della produzione dei rifiuti. È un processo nel quale la Provincia di Roma ci ha accompagnato e per il quale siamo stati in grado di attivare le giuste forze”. Sono alcune delle dichiarazioni del sindaco di Anguillara Emiliano Minnucci nell’incontro di sabato scorso ad Anguillara durante il quale è stato presentato, alla presenza del vicepresidente della Provincia di Roma Pina Rozzo, il passaggio ad un sistema di racconta differenziata porta a porta, che può essere definita “spinta”. Il sistema grazie ad un finanziamento della Provincia di Roma di 468.478,21 euro consentirà di togliere, a partire da gennaio 2008, i cassonetti dalle strade e di estendere la raccolta differenziata porta a porta, già attuata in fase sperimentale in alcune zone, su tutto il territorio comunale interessando circa l’80 per cento della popolazione.“In questo nuovo passaggio – ha aggiunto – il sindaco Minnucci la multiservizi energia Servizi Ambiente (Esa) di Anguillara, la società ad intero capitale pubblico, sarà l’elemento determinante nel salto di qualità. La Provincia ha scommesso su alcuni Comuni pilota, ed Anguillara è tra questi – ha aggiunto il sindaco – e fare scommesse in tempi di magra non è certo facile”. “Con i fondi stanziati – ha detto la vicepresidente provinciale Pina Rozzo – la Provincia di Roma finanzia l’intero costo del primo anno di avvio del nuovo servizio. È previsto anche un apposito piano di comunicazione per informare la cittadinanza. Il sistema rispetto al precedente, con gli operatori che si recheranno presso le abitazioni, riporta in ballo anche il rapporto diretto col cittadino”. “L’obiettivo – ha commentato il delegato all’Ambiente Giuseppe Girardi – è di arrivare al 50 per cento di raccolta differenziata. Eravamo partiti dal 5 per cento, con la fase sperimentale siamo arrivati al 27 per cento. Il sistema prevede inoltre con uno specifico finanziamento la realizzazione di un impianto di compostaggio in località Crocette”.Alle famiglie verrà distribuito un set di tre bidoncini: una biopattumiera marrone per gli scarti organici (in media il 31 per cento dei rifiuti prodotti), un bidoncino bianco per carta e cartone, un terzo bidoncino grigio per il cosiddetto secco indifferenziato per materiali non riciclabili. Le famiglie riceveranno inoltre un sacchetto giallo per la plastica e metalli (lattine). Resteranno per le strade le sole campane per il vetro. I rifiuti verranno ritirati a domicilio dagli operatori secondo un calendario cadenzato comunicato alle famiglie.

Leggi tutto il post...

Triclorometani nell'acqua

Riceviamo e pubblichiamo:
"E’ assurdo che un’intera popolazione sia condannata a subire passivamente non solo le aggressioni all’ambiente in cui vive, ma anche l’offesa di essere considerata inetta, abulica e incapace di reagire a decisioni ministeriali che mettono in serio pericolo la propria salute.Da decenni siamo costretti a convivere con l’aria inquinata dalle centrali elettriche, dalle emissioni delle navi che stazionano in un porto non elettrificato, dalle ormai obsolete ciminiere dell’Italcementi, dalle discariche a cielo aperto e dal caotico traffico veicolare.Come se non bastasse, anche il ciclo alimentare è a rischio perché i prodotti ortofrutticoli DOC crescono su terreni pregni di metalli pesanti e ammorbati dalle sostanze chimiche più disparate.Anche i prodotti della pesca sono inquinati da mercurio e si assiste ad una latitanza di chi dovrebbe cautelarci dai pericoli d’una alimentazione subdolamente nociva.Oggi apprendiamo dalla stampa - nell’assoluta indifferenza delle Istituzioni - che il Governatore del Lazio ha richiesto, e ottenuto, un Decreto congiunto dai Ministri della Salute e dell’Ambiente (D.M. del 04/10/2007, in G.U. 06/11/2007) che, invece di interdire la captazione e la distribuzione delle acque del fiume Mignone (inquinate dagli scarichi fognari, mal depurati, di quattro Comuni: Vejano, Oriolo, Montevirginio e Canale Monterano), si concede al Comune di Civitavecchia la facoltà di erogare acqua contenente un surplus di trialometani fino a 80 microgrammi per litro e almeno fino al 31/12/2007 (salvo proroghe)!La sfrontatezza del Decreto arriva al punto da asserire (contro ogni evidenza scientifica certificata dall’Istituto Superiore di Sanità): “la valutazione di non potenziale pericolo per la salute umana” quando venga superato il parametro di legge che è di 30 microgrammi per litro.Sappiano, i nostri distratti concittadini, che i trialometani sono sostanze tossiche per tutti gli organi vitali e che è dimostrata la loro patogenicità cancerosa.Pretendere che “per Decreto” le leggi di Natura e le certezze scientifiche si possano modificare ad libitum è un delitto contro l’intelligenza, oltre che contro ogni elementare principio di uno Stato di diritto quale ci illudiamo che sia la Repubblica Italiana.Qualora il nostro primo cittadino (che è la più alta carica di garanzia d’una corretta gestione della salute pubblica) non si opponga a tale ferita inferta alla pacifica convivenza dei propri amministrati, presenteremo un esposto-denuncia alle Autorità giudiziarie, ipotizzando l’omissione di atti dovuti e l’elusione di doveri etici verso una collettività da decenni abbandonata a se stessa."
Coordinamento dei medici e dei farmacisti per la tutela dell’ambiente e della salute.

Leggi tutto il post...

"La classifica mondiale della CO2"

"Una nuova mappa globale degli impianti che emettono le maggiori quantità di anidride carbonica. Si chiama Carma e l’ha messa a punto il Center for Global Development"

Vedi Galileonet.it per l'articolo INTERO

"...Dai dati emerge che la quantità di CO2 emessa da centrali elettriche è di 10 miliardi di tonnellate ogni anno, pari a un quarto delle emissioni di anidride carbonica totali.

L’Italia si posiziona al dodicesimo posto della classifica (e al quarto in Europa dopo Germania, Gran Bretagna e Polonia): emettiamo 165milioni di tonnellate di CO2 l’anno per 224 milioni di megawattora (Mwh) di elettricità, oltre il 68 per cento dei quali prodotti con combustibili fossili, quasi il 15 per cento con centrali idroelettriche e solo il 7,81 per cento con fonti rinnovabili. E da qui a dieci anni le cose non accennano a migliorare: le emissioni italiane potrebbero aumentare fino a 248 milioni di tonnellate di anidride carbonica per una produzione di 332 milioni di megawattora, 75,14 per cento dei quali prodotti con combustibili fossili...."


Leggi tutto il post...

Nuova tragedia nelle miniere di carbone


"E' di 63 morti e 37 dispersi l'ultimo bilancio di una micidiale esplosione di grisù avvenuta ad oltre mille metri di profondità nei cunicoli di una miniera della regione carbonifera del Don, in Ucraina orientale." Fonte: IlGiornale.it

Il carbone è sempre più pulito.

Aggiornamento al 20/11: il bilancio si aggrava a 80 morti e 20 dispersi.

Leggi tutto il post...

18 novembre 2007

Nessuna novità positiva dal WEC. Ovviamente.

Riportiamo stralci di un articolo comparso su Altrenotizie.org, a firma di Alessandro Iacuelli:


"Da domenica 11 a giovedì 15 novembre, presso la Nuova Fiera di Roma, si é tenuto il 20° Congresso Mondiale dell’Energia, al quale l'Italia si è presentata senza essere riuscita, nel corso degli ultimi 20 anni, a tenere una propria Conferenza Nazionale sull'argomento e priva di un Piano Energetico per il Paese successivo al 1987. Il Congresso, triennale, quest'anno ha avuto come tema "Il futuro dell'energia in un mondo interdipendente". All'inaugurazione era presente il Presidente del Consiglio Romano Prodi, che ha aperto il Congresso con un intervento telegrafico. La giornata di lunedì è iniziata con un discorso del Presidente della Commissione europea José Barroso ed è proseguita con l'intervento di Anne Lauvergeon, presidentessa di Areva, l’impresa francese a capitale pubblico leader mondiale nel nucleare. Nelle sessioni di discussione si è parlato molto di energia e ambiente. Soprattutto nella sessione pomeridiana è stato affrontato un tema delicato: quanto a lungo il petrolio rimarrà la fonte di energia principale, il ruolo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica. Per i prossimi giorni il programma prevede discussioni ed interventi ai quali parteciperanno presidenti di grandi società energetiche, ministri e altri global players.

Il congresso è stato interamente dedicato a prefigurare i futuri scenari energetici globali. C'è da rilevare che, se attualmente l'intero pianeta basa il proprio approvvigionamento sulle fonti energetiche fossili, gran parte dei partecipanti è stato a Roma per garantire e far proseguire nel tempo questo tipo di approccio, assieme al rilancio del nucleare e, ovviamente, al massimo profitto a discapito di fonti rinnovabili, risparmio energetico, salute, ambiente ed equilibri geopolitici. Questo perchè hanno partecipato 100 Paesi - con i loro rappresentanti governativi - e 1450 aziende private del settore energetico, tra le quali primeggiano quelle petrolifere; presenti anche tutte le multinazionali dell’energia, le grandi imprese di stato e del sistema bancario-finanziario. La manifestazione ha visto tra i suoi sponsor principali EDF, che produce per il 74,5% energia nucleare, affiancata dall’ENEL, protagonista del lancio sul mercato di un inesistente carbone "pulito", e dall’ENI.


[...]
I protagonisti dell'incontro di Roma sono stati proprio coloro che hanno la responsabilità dell'attuale situazione. Non è un caso se la riunione riservata ai soli ministri tenutasi martedì, presieduta da Pier Luigi Bersani, ha visto allo stesso tavolo i ministri di USA, Cina, India, Federazione Russa, Unione Europea, Algeria e Qatar. Il Congresso non ha dato una svolta in direzione delle energie rinnovabili: già dai primi interventi è risultato evidente che si è trattato solo di una "passerella" da parte di chi intende mantenere un potere costruito sul petrolio, le altre energie fossili e il nucleare. Potere con il quale ci si assicura il controllo del Mondo, e si possono dichiarare guerre per conquistare altri pozzi con la giustificazione dell'esportare democrazia.
[...]
Eppure, a differenza di 30 o 40 anni fa, le energie rinnovabili hanno fatto non pochi progressi. E' il caso dei biocarburanti, divenuto tra i più interessanti di recente, ma non è il solo. Concetti e sistemi tecnologici, come sistemi efficienti, riduzione e risparmio, mezzi per ottenere energia da fonti rinnovabili non inquinanti e disponibili ovunque come il sole, il vento e le maree, hanno fatto passi in avanti sul piano tecnico. Ma non permettono di creare lobby potenti, o almeno nessuno ha ancora inventato il modo per creare opportune lobby di potere.
A tale proposito, è stato esplicativo l'intervento di Johannes Teyssen, direttore operativo della tedesca E.ON, che durante il congresso ha spiegato come secondo lui le politiche energetiche siano in balia di miti e credenze popolari dannosi allo sviluppo degli affari, ed ha concluso dichiarando che "Il 70% dei tedeschi è convinto che l'energia solare possa salvare il mondo e questo è semplicemente impossibile".

La risposta del mondo industrializzato è ancora una volta un Congresso abbastanza vuoto di contenuti, visto che le decisioni, quelle vere, sono già state prese altrove..."

Vedi qui per l'articolo intero.

Leggi tutto il post...

Lettera alla redaz. di "Ballarò"


Spettabile Redazione,

l'Italia paga costi per colpa dei vari NO; ma forse sarebbe opportuno parlare dei costi di certi SI' pronunciati da Governi arroganti sulla testa dei cittadini.
Vogliamo parlare dei costi in termini di salute per gli abitanti del comprensorio di Civitavecchie e dell'Alto Lazio che da mezzo secolo sopportano il peso di quattro centrali termoelettriche (una soltanto, la più piccola, è stata chiusa) e addirittura si vedono adesso imporre una nuova megacentrale a carbone (2000 MW!) nonostante l'opposizione determinata e sofferta dei cittadini ma anche di TUTTE LE ISTITUZIONI LOCALI (Regione Lazio, Provincia di Roma, Provincia di Viterbo, Comune di Roma e tutti i Comuni interessati, nessuno escluso)? Vogliamo spiegare per quale terribile arroganza il ministro Bersani si rifiuta di riaprire la Conferenza dei servizi in materia, pure in presenza di accalarate irregolarità della berlusconiana procedura di VIA e di motivate sollecitazioni degli attuali Ministri della salute e dell'Ambiente, colleghi di Bersani? E vogliamo parlare di Kyoto in presenza di quel mostro preistorico che produrrà milioni di tonnellate di CO2; dei costi che questo provocherà al nostro Paese? Sono i COSTI DI CERTI SI' IRRAGIONEVOLI, anzi proprio STUPIDI, frutto di arroganza.
Parliamone, per favore: ci sono mille ragioni anche dalla parte di alcuni NO, soprattutto se pronunciati da chi ha già dato! E la Vostra trasmissione ha il dovere deontologico, mi pare, di dare spazio anche a loro...

Grazie.

prof. Mario Dei Giudici, del Comitato di 330 insegnanti di Civitavecchia: "LE RAGIONI DEL NO AL CARBONE"
tel 333 7360650
Per altri contatti vi segnalo anche:
dr. MAURO MOCCI (349 4298123) e dr. GIANNI GHIRGA (339 8993671) entrambi del Comitato di 335 medici e 70 farmacisti ("Coordinamento dei medici e dei farmacisti per la salute e per l'ambiente" - Civitavecchia)

(lettera inviata alla Redazione del programma televisivo "Ballarò")

Leggi tutto il post...

Civitavecchia: un’area a rischio di grave incidente industriale

Riceviamo e pubblichiamo:

Il Comprensorio di Civitavecchia è un’area a rischio di grave incidente industriale quale quello di Seveso. Si veda quanto riportato dall'"Inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti" (scaricabile dalla SEZ. MATERIALI, ndr). Sul territorio sussistono svariati Deopisiti di Olii minerali: COMPAGNIA ITALPETROLI SPA, S.I.P.I.C. SPA, SO.DE.CO. SPA, PRAOIL OLEODOTTI ITALIANI SPA. A tale situazione va inoltre sommata la pericolosità di avere a pochi km da Civitavecchia, un Centro Tecnico NBC (Nucleare, Biologico, Chimico) dove si trovano, come si legge da notizie di cronaca, “20.000 proiettili contenenti iprite”, una sostanza estremamente tossica utilizzata nel corso della prima guerra mondiale e rinvenuti sul territorio.

Tale situazione rende imperativo il fatto che in questo comprensorio non solo non si devono aumentare i rischi ma che, viceversa, bisogna ridurli.

Sentiamo così parlare di boe a gas, inceneritori, tentativi di innalzare la soglia nell’acqua potabile dei triclorometani (sostanze cancerogene e mutagene).

Tutto ciò è una pazzia ed ignora completamente il principio di precauzione a vantaggio esclusivo degli interessi di pochi e completamente a discapito della popolazione.

Medici per l’Ambiente Alto Lazio

Leggi tutto il post...

17 novembre 2007

Greenpeace: in mutande per Kyoto

Fai clic sull'immagine per iscriverti all'iniziativa!

Leggi tutto il post...

16 novembre 2007

Una sagoma verde all'orizzonte


...Che fa rotta verso Civitavecchia...



...Con un messaggio chiaro.

Leggi tutto il post...

14 novembre 2007

Incentivi e investimenti nelle rinnovabili

Segnaliamo tre nuovi articoli sull'opportunità crescente dell'energia rinnovabile:

Leggi tutto il post...

13 novembre 2007

Confinamento della CO2 - depistaggi e menzogne da ogni parte

Riceviamo e pubblichiamo


Comunicato Stampa

SINISTRA EUROPEA
Nodo Ambientalista - Civitavecchia

Quanto scritto dalla stampa, locale e non, circa il pozzo Matilde e la possibilità di “confinamento della CO2” lascerebbe intendere che tale pratica è ormai attuabile e sarà quindi realizzata a breve a risoluzione dei problemi di Civitavecchia.
Purtroppo le cose non stanno così, ed anzi la modalità con cui è stata gestita la notizia palesa una già ampiamente dimostrata volontà di falsare l’informazione al fine di quietare l’enorme dissenso e gli altrettanto enormi problemi legati alla riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord.
E’ bene chiarire che l’esperienza del confinamento della CO2 (cioè la cattura e lo stoccaggio della medesima in siti profondi) risulta essere tuttora in fase sperimentale e con non pochi problemi da risolvere, tanto che si parla, a seconda delle fonti, di riuscire a realizzare progetti di tale genere (ma sempre sperimentali) tra il 2012 e il 2020.
Peraltro finora non si è mai definito ufficialmente i costi energetici ed economici di tale processo, anche se si parla di circa 70 euro per ogni tonnellata di Co2 sepolta, e la loro quantificazione probabilmente renderebbe non più conveniente l’uso del carbone.
Quello che è sicuro, invece, sono gli enormi costi che la comunità nazionale si troverà ad affrontare per aver sforato gli obiettivi annuali previsti dal trattato di Kyoto (si parla di €20/50 t/a) visto che la sola centrale di TVN, a pieno regime, produrrà poco meno di 10 milioni t/a di Anidride carbonica (dati VIA).
Ancora più strumentali sono i proclami della stampa, secondo cui, unitamente alla CO2, verranno eliminate le micro polveri visto che è noto a tutti che non esistono attualmente sistemi di filtraggio per polveri al di sotto dei 2,5 micron.
Il tutto tralasciando quanto denunciato dal Coordinamento dei medici circa i gravissimi rischi sanitario/ambientali in caso di fuoriuscita della CO2,
I problemi del territorio di Civitavecchia legati all’invasività del polo energetico, alla mancanza di controlli e alla futura riconversione sono molteplici, e non solo relativi alle emissioni della CO2 (concentrazione centrali termoelettriche, emissione polveri sottili e metalli pesanti, radioattività, movimentazione carbone e porto relativo, conseguenze sul sistema agricolo locale, ecc.); di questo ci si deve preoccupare soprattutto dopo le chiare richieste motivate, tra l’altro, con emergenze sanitarie, di riapertura della conferenza dei servizi da parte del Ministero dell’Ambiente, di quello alla Salute, delle Province di Roma e Viterbo e della Regione Lazio.
Fornirsi di alibi inneggiando a tecnologie avveniristiche per ora non realizzabili è offensivo per l’intelligenza e la salute dei cittadini oltre che indecoroso per chi tenta l’operazione.
Si abbia almeno il coraggio di fare come Bersani: si dica che non vi è alcun interesse nei confronti della salute dei cittadini, della devastazione delle economie dei territori e del futuro del pianeta in quanto valori sacrificabili sull’altare del profitto.
I cittadini di ciò sono già consapevoli.

Civitavecchia, 12 novembre 2007

Leggi tutto il post...

Immagini dal WEC, dove i potentati economici parlano del nostro futuro

Una cosa è certa: la macchina da guerra delle lobbies carbonare non è intenzionata a fare prigionieri. Altrettanto certo è che -pur rappresentando l'unico futuro possibile- le energie rinnovabili sono ancora oggi un tabù per i governi, ed infatti restano in secondo piano al WEC.

Un primo resoconto dal sito di Carta, vedi qui.

All'interno della sala dove lobbisti e fantocci governanti sono riuniti, prende la parola Prodi, e a quel punto fa irruzione Greenpeace:

QUIT NUCLEAR MADNESS
ENERGY REVOLUTION
NOW!


Aggiornamento al 16/11/2007:
Greenpeace irrompe di nuovo al WEC, per denunciare la politica energetica di ENEL:


ENEL e il caso MOCHOVCE:

ENEL e il caso BELENE:

Leggi tutto il post...

Bersani contestato al World Energy Council - Roma

Comunicato stampa

12 novembre_
I No Coke, con le mani insanguinate, offrono al Ministro carbone e fischi davanti ai cancelli dove è in corso il WEC alla Fiera di Roma

12 novembre - Momenti da dimenticare per il Ministro Bersani che davanti ai cancelli del WEC, in corso alla nuova fiera di Roma, ha ricevuto un’accoglienza al “carbone” dai rappresentanti delle vertenze ambientali di tutta Italia.

I delegati del “OTHER EARTH”, si sono dati appuntamento per proseguire il “Controvertice sull’Energia” proprio dinanzi ai cancelli del convegno dei potenti dell’Energia, il World Energy Council a Roma.

I No Coke hanno preparato accuratamente l’accoglienza per il passaggio della macchina del Ministro Bersani. Le donne, di cui molte mamme, con le mani insanguinate, offrivano carbone in segno di protesta per le morti che il territorio intorno a Civitavecchia dovrà subire per colpa dell’utilizzo del carbone come combustibile nella centrale elettrica di TVN.

Deludente la reazione del Ministro che si è barricato dietro il bavero del cappotto e della macchina di Stato per non parlare con i protestanti giunti da tutta Italia. Siamo amareggiati, dicono in coro, questo non è quello che professava prima delle elezioni e della sua nomina a Ministro, diceva che avrebbe ascoltato i territori, i cittadini in difficoltà.

Bersani non solo non vuole ascoltare i cittadini ma neanche i suoi colleghi, il Ministro della Salute ed il Ministro dell’Ambiente, che gli hanno scritto preoccupati per lo stato di salute del territorio intorno a Civitavecchia già lungamente compromessa da 50 anni di servitù energetiche. E’ per questo che prosegue in tutta Italia la raccolta di firme a supporto della denuncia a Bersani per omissioni di atti d’ufficio alla Procura di Roma.

Contatti: 329.7924124 3358272742

nocoketarquinia@yahoo.it

www.nocoketarquinia.splinder.com

Leggi tutto il post...

10 novembre 2007

Ecco i rischi dello stoccaggio di CO2 nel sottosuolo

Ormai le pressioni dell'opinione pubblica su aziende e politica, affinché si fermi questa follia della rincorsa al carbone, si fanno forti a livello mondiale. Ne è la prova il fatto che sempre più spesso si sente parlare di sperimentare tecnologie di stoccaggio degli enormi quantitativi di CO2 risultanti dagli impianti di produzione energetica a carbone. Tecnologie che fino a qualche mese fa venivano descritte come in fase del tutto sperimentale, il loro uso relegato in un futuro ancora lontano. E invece sentiamo dire che anche qui a Civitavecchia si sta pensando di utilizzare un pozzo sottomarino, individuato nel tratto di mare antistante la centrale Torre Valdaliga Nord, per stoccare la CO2.
Noi crediamo che si tratti di una follia, direi commisurata all'idea stessa di utilizzare, oggi, il carbone per produrre energia. Ecco qualche motivo a sostegno di questa nostra opinione: si tratta di una email che il Coordinamenteo dei Medici per la Salute e l'Ambiente sta facendo circolare:


"...Nel documento pubblicato di recente dal famoso Laboratorio di Ricerca del Dipartimento per l’Energia (DOE) degli Stati Uniti si possono leggere quali sono i rischi del sequestro dell’anidride carbonica (Risk Assessment and Management for Long-Term Storage of CO2 in Geologic Formations – Unites States Department of Energy R6D).

I rischi più importanti conseguenti al sequestro della CO2 sono il suo ritorno in superficie. Qualora questo avvenisse in alta concentrazione, porrebbe dei gravi rischi alla salute sia degli esseri umani che degli animali.
Il paragone con quello che successe in Camerun, vicino ai laghi Monoun e Nyos, dove morirono molte persone ed animali in seguito all’improvvisa salita in superficie di un’elevata quantità di CO2 che era profondamente sepolta sotto il fondo dei laghi stessi, serve ad illustrare l’estrema tossicità di questo gas ad alte concentrazioni.
La CO2 inoltre, sempre secondo gli autori del documento, potrebbe migrare vicino a falde acquifere e comprometterne la potabilità.
Fenomeni naturali come uragani o atti terroristici potrebbero causare delle crepe nei condotti che veicolano questo gas e la cronaca non è certo avida nel riportare questi incidenti:



Pipeline Accident Reports

Title:Hazardous Liquid Pipe Failure and Leak, Marathon Ashland Pipe Line, LLC Winchester, Kentucky, January 27, 2000
NTSB Report Number: PAB-01-02, adopted on 05/03/2001 [Full Text | PDF document]

Title: Hazardous Liquid Petroleum Products Pipeline Rupture, Colonial Pipeline Company, Knoxville, Tennessee February 9, 1999
NTSB Report Number: PAB-01-01, adopted on 03/28/2001 [Full Text | PDF document]

Title:Natural Gas Service Line and Rupture and Subsequent Explosion and Fire, Bridgeport, Alabama January 22, 1999
NTSB Report Number: PAB-00-01, adopted on 11/28/2000 [Full Text | PDF document]

Title: Pipeline Accident Report: Natural Gas Pipeline Rupture and Subsequent Explosion, St. Cloud, Minnesota, December 11, 1998
NTSB Report Number: PAR-00-01, adopted on 07/11/2000 [Abstract | PDF document]
NTIS Report Number: PB2000-916501

Title: Hazardous Liquid Petroleum Products Overpressure Rupture, Murfreesboro, Tennessee, November 5, 1996
NTSB Report Number: PAB-99-03, adopted on 04/29/1999 [Full Text | PDF document]

Title: Pipeline Rupture and Fire, Indianapolis, Indiana, July 21, 1997
NTSB Report Number: PAB-99-02, adopted on 04/20/1999 [Full Text | PDF document]

Title: Pipe Failure and Leak, Morgan Falls Landfill, Sandy Springs, Georgia, March 30, 1998
NTSB Report Number: PAB-99-01, adopted on 03/22/1999 [Full Text | PDF document]

Title: Pipeline Rupture, Liquid Butane Release and Fire Lively, Texas August 24, 1996
NTSB Report Number: PAR98-02*, adopted on 11/06/1998 [Abstract | PDF document]
NTIS Report Number: PB98-916503

Title: Pipeline Rupture and Release of Fuel Oil in the Reedy River at Fork Shoals, South Carolina June 26, 1996
NTSB Report Number: PAR-98-01, adopted on 11/04/1998 [Abstract | PDF document]
NTIS Report Number: PB98-916502

Title: Pipeline Accident Summary Report Natural Gas Pipeline Rupture and Fire During Dredging of Tiger Pass, Louisiana October 23, 1996
NTSB Report Number: PAR98-01*, adopted on 09/28/1998 [Abstract | PDF document]
NTIS Report Number: PB98-916501

Title: Release of Hazardous Liquid Near Gramercy, Louisiana, May 23, 1996
NTSB Report Number: PAB-98-01, adopted on 09/21/1998 [Full Text | PDF document]

Title: San Juan Gas Company, Inc./Enron Corp. Propane Gas Explosion in San Juan, Puerto Rico on November 21, 1996 (ALSO AVIALABLE IN SPANISH)
NTSB Report Number: PAR-97-01, adopted on 12/23/1997 [Abstract |PDF document]
NTIS Report Number: PB97-916501

Title: UGI Utilities, Inc., Natural Gas Distribution Pipeline Explosion and Fire Allentown, Pennsylvania June 9, 1994
NTSB Report Number: PAR-96-01, adopted on 02/26/1996 [Abstract | PDF document]
NTIS Report Number: PB96-916501

Title: Texas Eastern Transmission Corporation Natural Gas Pipeline Explosion and Fire Edison, New Jersey March 23, 1994.
NTSB Report Number: PAR-95-01, adopted on 01/18/1995
NTIS Report Number: PB95-916501

Title: Highly Volatile Release from Underground Storage Cavern and Explosion Mapco Natural Gas Liquids, Inc. Brenham, Texas April 7, 1992.
NTSB Report Number: PAR-93-01, adopted on 11/04/1993
NTIS Report Number: PB93-916502

Title: Natural Gas Explosion and Fire Department of Defense/Army Fort Benjamin Harrison Indianapolis, Indiana December 9, 1990
NTSB Report Number: PAR-92-01, adopted on 04/08/1992
NTIS Report Number: PB92-916501

Title: Liquid Propane Pipeline Rupture and Fire Texas Eastern Products Pipeline Company North Blenheim, New York March 13, 1990
NTSB Report Number: PAR-91-01, adopted on 06/11/1991
NTIS Report Number: PB91-916501

Title: Kansas Power and Light Company Natural Gas Pipeline Accidents September 16, 1988 to March 29, 1989 (Revised).
NTSB Report Number: PAR-90-03, adopted on 03/27/1990
NTIS Report Number: PB-90-916503

Title: Fire on Board the F/V Northumberland and Rupture of a Natural Gas Transmission Pipeline in the Gulf of Mexico Near Sabine Pass, TX October 3, 1989.
NTSB Report Number: PAR-90-02, adopted on 09/11/1990
NTIS Report Number: PB90-916502

Title: Kansas Power and Light Company Natural Gas Pipeline Accidents (revised PAR-90-03) September 16, 1988 to March 29, 1989.
NTSB Report Number: PAR-90-01, adopted on 03/27/1990
NTIS Report Number: PB90-916501

Title: Piedmont Natural Gas Company Natural Gas Explosion and Fire Winston-Salem, North Carolina January 18, 1988
NTSB Report Number: PAR-88-01, adopted on 10/25/1988
NTIS Report Number: PB88-916501

Title: Lone Star Gas Company Gas Explosion and Fire Fort Worth, Texas March 12, 1986.
NTSB Report Number: PAR-87-03, adopted on 08/04/1987
NTIS Report Number: PB87-916503

Title: Williams Pipe Line Company Liquid Pipeline Rupture and Fire Mounds Views, Minnesota July 8, 1986.
NTSB Report Number: PAR-87-02, adopted on 07/20/1987
NTIS Report Number: PB87-916502

Title: Texas Eastern Gas Pipeline Company Ruptures and Fires at Beaumont, Kentucky on April 27, 1985 and Lancaster, Kentucky on February 21, 1986.
NTSB Report Number: PAR-87-01, adopted on 02/18/1987
NTIS Report Number: PB87-916501

Title: Northeast Utilities Service Co. Explosion and Fire Derby, Connecticut December 6, 1985.
NTSB Report Number: PAR-86-02, adopted on 11/14/1986
NTIS Report Number: PB86-916503

Title: Continental Pipe Line Company Pipeline Rupture and Fire Kaycee, Wyoming, July 23, 1985.
NTSB Report Number: PAR-86-01, adopted on 03/18/1986
NTIS Report Number: PB86-916501

Title: National Fuel Gas Company Natural Gas Explosion and Fire, Sharpsville, Pennsylvania, February 23, 1985

NTSB Report Number: PAR-85-02, adopted on 10/25/1985
NTIS Report Number: PB85-916502.



Di estrema importanza è il fatto che non c’è esperienza per dire come si comporteranno 10.730.000 tonnellate di CO2 sepolta ogni anno per almeno 25 anni. Questa, infatti, è la quantità di emissioni dichiarate nella Valutazione di Impatto Ambientale per la conversione a carbone della centrale di TVN di Civitavecchia. Inoltre, l’incertezza maggiore è il comportamento della CO2 iniettata sotto formazioni saline.
[...]
Anche se il rischio associato al sequestro della CO2 è molto basso, come sottolineano i ricercatori del DOE, tuttavia la popolazione va informata su cosa può succedere nel caso di un’esposizione ad alte dosi di anidride carbonica.
Nel documento più recente ed importante sul sequestro della CO2, pubblicato dall’IPPC, un organo della Commissione Europea dedicato alla prevenzione ed al controllo dell’inquinamento, a pag. 27 si afferma che l’applicazione di questa tecnologia aumenterebbe il costo della produzione di energia dal 35 – al 70 % (pag. 27, seconda colonna, settima riga). Il costo sarebbe a carico, come al solito, della popolazione e lo troveremmo sulla bolletta.

(Seguono estratti dal documento indicato)


Camerun, Lake Monoun

Erano le 23 e 30 del 15 agosto del 1985, in molti udirono un forte rumore, un’esplosione proveniente dalla zona del lago Monoun. Dissero che una scossa di terremoto era stata avvertita a 6 chilometri a nord del lago. Una nube di anidride carbonica fuoriuscì dalla parte est del lago stesso, dove si trovava un cratere largo 350 metri e profondo 96 metri. Le vittime della nube tossica, un numero imprecisato, si trovavano nella parte bassa del lago e morirono la maggior parte tra le 3 e l’alba. Non furono eseguite autopsie ma tutti i corpi mostravano segni di ustioni diffuse di primo grado.
La nube, simile a fumo, iniziò a dissiparsi verso le 10 e 30. Entro un raggio di 100 metri dal punto di fuoriuscita della nube la vegetazione mostrava segni di inondazione.
Il lago Monouns è al centro di una zona vulcanica ma l’evento non venne causato da un’eruzione. Le indagini eseguite giunsero alla conclusione che un terremoto o un movimento delle acque del lago provocò l’improvvisa fuoriuscita di un’enorme quantità di CO2 che soffocò la popolazione.


Camerun, Lake Nyos


...Il 12 agosto 1986 un’improvvisa grande nube di anidride carbonica, circa un chilometro cubo, si innalzò dal lago Nyos causando la morte per asfissia di circa 1.700 persone e di tutti gli animali che si trovavano in un raggio di circa 25 chilometri."


Leggi tutto il post...

9 novembre 2007

"Other earth" - Roma- partecipiamo!


"OTHER EARTH"

presso la Città dell’altra economia, Largo Dino Frisullo, Campo Boario, Testaccio
(metro Piramide)

Roma 8/10/11/12/13/14/15 Novembre 2007


"...Non è democrazia decidere nelle segrete stanze con multinazionali e banche i nostri destini. E’ democrazia porre le comunità locali nelle condizioni di decidere all’interno di una discussione condivisa ed informata il proprio futuro..."

Leggi tutto il post...

10/11/07 a Roma - piazza farnese, per il Solare


"Il 10 Novembre, a 20 anni dal referendum che ha segnato l'allontanamento dell'Italia dalla via del nucleare, saremo tutti a Piazza Farnese, nel centro storico di Roma, alle ore 16:00."

"L'8 e 9 novembre del 1987 con il referendum sul nucleare 21 milioni di italiani, pari all'81 % dei votanti, dissero no alle centrali nucleari. Un grande successo che portò l'Italia fuori dal nucleare da fissione e fuori dall'incubo degli incidenti nucleari.
20 anni dopo quella importante vittoria alcune forze politiche ed economiche Più arretrate vorrebbero riaprire all'energia nucleare senza che ad oggi sia stato risolto il problema delle scorie radioattive e della sicurezza.
In questi anni persino la Germania, la Svezia, l'Olanda e il Belgio hanno deciso di avviare un programma di abbandono del nucleare e di puntare sulle politiche del risparmio ,dell' efficienza energetica e delle energie rinnovabili.
Riteniamo che la grande questione dei cambiamenti climatici debba essere affrontata attraverso una profonda riconversione ecologica del modo di produrre. Ecco perché riteniamo che il Patto per il Clima, lanciato da migliaia di cittadini rappresentativi del mondo della politica , del sindacato, della cultura, della scienza e della ricerca, dei comitati e delle associazioni sia lo strumento per dare una risposta efficace e strutturale nella lotta al riscaldamento globale.
Va superato l'attuale modello economico basato sull'uso del petrolio e più in generale delle fonti fossili e su un consumo senza limit¬i delle risorse naturali che hanno generato nel pianeta povertà, squilibri ,precarietà del lavoro, conflitti sociali e guerre. Il futuro energetico del mondo non è l'attuale nucleare con il drammatico problema delle scorie radioattive e della sicurezza e nemmeno il carbone con il suo forte impatto ambientale e sanitario provocato dalle emissioni di CO2 e delle polveri sottili. Una nuova politica energetica deve basarsi sulle rinnovabili, a partire dal sole, sul risparmio e l'efficienza , su una rete energetica intelligente per ridurre al minimo gli sprechi, puntando fortemente sulla ricerca e l'innovazione tecnologica che consenta tra l'altro di utilizzare l'idrogeno e le bionergie prodotte su filiera corta. L'energia del futuro sarà democratica,decentrata, distribuita e fonte di ricchezza per i cittadini. Tutto ciò è indispensabile per costruire una società più giusta, sostenibile e senza guerre.
Per questi motivi abbiamo deciso di ricordare l'anniversario di quell'importante vittoria del referendum sul nucleare, organizzando una manifestazione-festa che si terrà a il prossimo 10 novembre a Roma a Piazza Farnese a partire dalle ore 16.00.
All'iniziativa vi saranno le testimonianze di coloro che hanno combattuto la battaglia nel comitato anti-nucleare, le istituzioni e i tanti cittadini che allora vissero quel delicato momento storico.

Vi aspettiamo in tanti e per chi volesse aderire all'appello può inviare un'email a info@20annisenza.org o inviare un fax a 06.42004600 presso federazione dei Verdi"

Leggi tutto il post...